#prelibatezze
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4 salti in padella
Nuovi piatti gourmet
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Tributo a due eccellenze del varesotto: risotto con pesce persico del lago Maggiore e pesche sciroppate di Monate.
Amo cucinare, per me la preparazione dei pasti è un rito, una sorta di pratica meditativa alla quale dedico molta attenzione e cura, facendomi trasportare dal cuore nella scelta degli ingredienti e privilegiando i piatti tipici lombardi che, oltre ad essere delle eccellenze, fanno parte delle nostre radici e tradizioni.Recentemente ho voluto rendere onore a due laghi a me molto cari, preparando…
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Posted @withregram • @sister_love67 Buona serata a tutti ❤️ Oggi i mitici cardinali dei dolcetti con tanta crema golosa e liquore alchemers, qui in casa per le feste non mancano mai! Se li volete replicare vi lascio la mia ricetta ⬇️ CARDINALI SARDI 🧁 200 g di farina 180 g d zucchero 2 uova 60 ml di olio 100 ml di latte 8 g di lievito per dolci 1 cucchiaino di estratto di Vaniglia scorza di metà limone bio grattugiata 1 pizzico di sale Pirottini Farcitura Circa 500 g di crema pasticcera 200 ml di liquore alchemers Procedimento Montare le uova con lo zucchero, finché non diventano chiare e gonfie. Aggiungere a filo l'olio, il latte, la vaniglia con la scorza del limone, sale, e infine farina e lievito setacciati. Riempire ogni pirottino poco più di metà Infornare a 175 gradi per circa 15/20 minuti. Una volta sfornati lasciare completamente raffreddare. Con un coltellino a punta incidere la superfice formando un cerchio estrando un cono, bagnare all'interno con un po' di liquore e farcire con crema pasticcera, chiudere con la calotta imbevuta di liquore alchemers . Spolverizzare con zucchero a velo. #dolcettifattiincasa #cardinali#sister_love67 #dolcisarditradizionali #dolcisardi #prelibatezze #dolcefattoincasa #dolciallacrema https://www.instagram.com/p/CnIvz9_IFEl/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Una volta un tizio che si autodefiniva "incel" mi disse che ero una ragazza molto gentile e l'unica che si era comportata bene con lui è mi auguró tante belle cose e di non diventare come "le altre ragazze". Nelle settimane successive trovai un lavoro piú redditizio, un appartamento migliore e strinsi diverse amicizie che durano tutt'oggi e quindi mi sono convinta che questi famosi incel siano in realtà una specie casta sacra tipo i monaci viandanti il cui aspetto o attitudine inizialmente repellente è una specie di prova da superare. Se un Incel arriva alla tua porta, devi ospitarlo e offrirgli prelibatezze ricche e grasse da mangiare, mandandolo poi via con dei doni. Una benedizione di un incel può curare i malati o purificare una famiglia da una maledizione posta su di essa. A chiunque non mostra ospitalità a un incel o lo ferisce in qualche modo è sicuro che presto si abbatterà su di lei una grande disgrazia.
Ulteriore prova della natura divina di questi esseri é che non ho piú visto quell'incel da quando infatti è scomparso in un lampo travolto da una luce accecante, probabilmente asceso al devaloka della tradizione hindú o un altro luogo mistico del genere... o forse è solo stato investito da un autobus e io ero troppo drogata per capirlo non ne sono sicura ma vabbé non ha improtanza, importante e comportarsi bene col prossimo.
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🇫🇷 Allarme batteri fecali nella Senna. Rinviata la finale del triathlon maschile
Per fortuna gli atleti possono sempre passare il tempo assaggiando le prelibatezze etniche che si trovano per strada, appoggiate su splendidi e puliti vassoi... Lavati nella Senna... 😂
Quando diciamo che l'occidente è una fogna, lo diciamo a ragion veduta... 😂
Vi Arsenale k
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Giorno 162 - Giorno 168
andate a correre al mattino presto
questo articolo
vedere le preparazioni per la ripresa di alcune scene cinematografiche
sentirsi bene fisicamente
donare, fare beneficenza, essere utili al prossimo, aiutare (menzione speciale alla ricerca scientifica)
pranzare con gli gnocchetti freschi al pomodoro pizzutello
le prelibatezze di chicchisani alla granmadre
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27) gioco
Il primo ricordo è un gioco che facevo con mio cugino. Lo chiamavamo "Fratelli". Era il nostro piccolo mondo, il nostro negozio in cui vendevamo prelibatezze fatte rigorosamente con la nostra cucina giocattolo. Prendevamo due sedie e le univamo per creare un bancone; alla porta affiggevamo un cartello di cartone con su scritto "The Chef". Le risate erano le nostre vere ricette.
Poi c’è il gioco che ho inventato con mio fratello più piccolo. Lo caricavo sulle gambe, lo sollevavo, e insieme simulavamo di essere una navicella spaziale, un viaggio verso l’infinito. Ci bastava questo: le mie gambe e la sua immaginazione. E in un attimo volavamo via, tra le stelle.
Ma c'è un ricordo che spicca tra tutti, quello più dolce e prezioso. Era il gioco con mio papà, che chiamavamo "Corri corri". C’era un lungo corridoio che separava la cucina dalla camera da letto. La corsa iniziava in cucina, con una tensione divertente nell’aria. Io sentivo il battito del cuore accelerare mentre scattavamo, il rumore dei piedi che rimbombava sulle piastrelle fredde. E poi, lui mi afferrava, mi sollevava in un volo improvviso e mi gettava sul letto. In quell’attimo di aria e di risa, io ero Superman. Un salto, un volo, una piccola eternità in cui tutto sembrava possibile.È questo il mio gioco preferito: un corridoio, un letto, mio padre e io che diventavo invincibile.
Grazie per la domanda ❤
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Sweets for Queens da Renato Morselli Tramite Flickr: Nella raffinata pasticceria, il proprietario riconobbe la Regina Elisabetta II. Con coraggio, le offrì una selezione di prelibatezze. La Regina, affascinata, si concesse un sorriso. Assaggiando una sfogliatella, i sapori danzarono sul suo palato. Quel gesto semplice legò due mondi. In the refined pastry shop, the owner recognized Queen Elizabeth II. Boldly, he offered her a selection of delicacies. The Queen, fascinated by her, allowed herself a smile. Tasting a sfogliatella, her flavors danced on her palate. That simple gesture linked two worlds.
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Libri che vanno letti 45
Georges Simenon è un grande scrittore. A prescindere dai generi letterari con cui si è misurato. E debbo confessare una cosa. Preferisco le sue opere non gialle. Certo, i romanzi e i racconti aventi quale protagonista il commissario Maigret sono belli. Ma mi sono venuti a noia. Preferisco la sua scrittura mainstream (termine che ritengo osceno, ma l’ho sguainato perché non ne avevo pronti di migliori).
L’età del romanzo ve lo caldeggio perché ho sempre trovato interessanti le idee degli scrittori sul proprio lavoro e su quello altrui. Il libro racchiude infatti una serie di scritti sul romanzo in generale e sui romanzi di Simenon in particolare. L’autore che apre le porte del proprio laboratorio, in sostanza. Non so se riuscirete a trovarlo. Perché l’editore Lucarini - che rendeva pubbliche autentiche prelibatezze - ha chiuso i battenti da tempo. (Fra l’altro, ho trovato il volume da ragazzo, in una libreria che anch’essa non esiste più, probabilmente per manifesto e palese disinteresse della persona che lo gestiva). Vi chiedo scusa. Ma non è colpa mia se quello che pubblicano adesso è molto meno interessante di quello che leggo di solito e mi sento di segnalarvi. È colpa degli editori.
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MERCATINI DI NATALE
Tanta Solidarietà, Arte, Cultura e Volontariato nella domenica che ha allietato i solbiatesi in attesa delle prossime festività natalizie.
Infatti, durante la giornata, si è potuto sostenere le tante associazioni solbiatesi presenti: PRO LOCO, ALPINI, AVIS, AIDO, Protezione Civile, Comitato Genitori, G.S. Solbiatese, MastrArtisti, ANPI e Croce Rossa Italiana, ricevendo in cambio tante prelibatezze.
Si è potuto anche rivivere la storia bicentenaria del Cotonificio di Solbiate attraverso i nuovi pannelli posti sulla cinta di un altro racconto della storia solbiatese l'ex Asilo, oggi sede del Gruppo Anziani Solbiatesi, dove oltre al bellissimo albero realizzato con al tecnica della "mattonella", nella Sala Verde nuova Mostra collettiva degli Artisti Solbiatesi: Laura Mior, Gianluigi Cremona, Alberto Castelnuovo, Giuseppe Catone, Antonio Filippini, Massimo Ranieri e Pasquale De Marchi. Mentre nella suggestiva cornice della chiesa detta del Sacro Cuore si è svolta la personale di Marco Roncari, l’ex sindaco di Fagnano Olona dopo i tanti impegni è ritornato alla sua passione per la pittura. Senza dimenticare la suggestiva musica dei Christmas Quartet Crazy Jazz degli Angels Gospel Choir.
Grazie a Tutti!
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Quando i veneziani camminano sull'acqua.
Questo fine settimana a Venezia c'è la festa più bella di tutto l'anno. La festa del Redentore. Fu creata dopo la grande peste del 1575 e in ringraziamento a nostro Signore di averla superata fu costruita la chiesa del Redentore. Dalla mia adorata Giudecca viene costruito ogni anno il ponte votivo fino alle Zattere, l'isola di fronte. Tutti i veneziani lo attraversano in segno di ringraziamento. E la sera lungo le fondamenta del canal vengono allestiti tavoli dove si cena o per chi possiede una barca ci si riunisce lì in attesa dei fuochi d'artificio. Ovviamente ognuno prepara le specialità tipo sarde in saor e altre prelibatezze, buon vino e allegria. E quando posto qualsiasi foto del Redentore non è per la chiesa, che è molto bella, ma perché c'è sempre ritratta la mia casa. Ricordi e tanto amore. Giudecca mon amour. ❤️
Viva, viva el Redentor... dedicata al mio Signore.
cywo
#foto Greg Vance
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Terapeuta mi aveva dato un compito in queste settimane: una specie di diario alimentare emotivo. Prendere nota di emozioni e stati d'animo durante questi giorni di festa durante i pasti. Come mi avrebbe fatto sentire un pezzo di cioccolato se lo avessi mangiato, le varie prelibatezze a pasquetta e l'alcol ingerito. Insomma "prendi nota" così mi ha detto. E più o meno l'ho fatto
O meglio sto tirando le somme ora, e devo dire che in realtà a pasquetta al cibo non ci ho proprio pensato, mi sono goduta la fantastica giornata in compagnia e non mi son proibita nulla. Ora però quei maledetti pensieri incominciano a tornare. Ora che le feste son finite e siam tornati alla solita routine, due giorni non bastano e sono pochi per riprendere è vero, eppure oggi ho prestato più attenzione. Mentre mi allenavo, quando mi son svegliata, persino prima, quell'occhio critico sulla pancia, sul pantalone, su quelle forme...combattendo contro la voglia di cioccolato e perdendo poi a mani basse perché si un pezzetto l'ho mangiato alla fine e allora è proprio lì che parte tutto il meccanismo nella testa e vorrei automenarmi perché
1 era solo un pezzetto dai
2 poi però non lamentarti
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le cimici non hanno senso di esistere e se mi dite che ci sono animali che si nutrono di queste prelibatezze, che cambino pure dieta
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77. Qual è il tuo appuntamento ideale?
Ci sono diversi scenari che ho vagliato più volte a dire la verità non ho quindi in mente un unico prototipo in mente.
Forse quello che più mi piacerebbe sarebbe un pic nic al mare:
dopo essermi preparata con cura, qualcosa di elegante, ma comodo e semplice, seguire la persona in spiaggia dove stendere una o più coperte sulle quali adagiare il cesto con tutte le prelibatezze (panini, torta salata, qualche formaggio, frutta e qualcosa di dolce, acqua ovviamente). Sedersi sulla coperta con i piedi sulla sabbia ancora calda, lambiti dalle onde del mare, mentre il sole tramonta tingendo il cielo di rosso, fino a sfumare nel blu. Mangiare con tutta calma, parlando, sfiorandosi le mani, abbracciandosi, magari con un po' di musica in sottofondo, qualche canzone, un altro boccone di cibo e così via fino ad essere sazi. Ammirare le prime stelle in cielo e magari contemplare le costellazioni, passeggiare un po', disegnare nella sabbia e fare un bagno, poi riporre tutto e rientrare a casa felici e con l'odore del mare addosso.
Qualcosa di semplice in ogni caso.
Grazie della domanda.
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Non pensi che ognuno di noi sia destinato ad una sola anima (l'altra meta' insomma ). ?Quella persona che, con il suo sguardo, è in grado di farsi riconescere in mezzo ad una folla immensa e dalla quale non saresti in grado di allontanarti e di lasciarla andare via per nulla al mondo.
***ATTENZIONE*** Il testo seguente contiene quantità di cinismo e di realismo che alcune persone potrebbero trovare offensive disturbanti: la vostra prosecuzione nella lettura verrà considerata una sottintesa comprensione ed accettazione di quanto appena comunicato ed è un'azione intrapresa liberando fin d'ora lo scrivente di ogni responsabilità.
Caro anonimo, la mia risposta è molto semplice ed è NO, anzi è ASSOLUTAMENTE NO.
Destino, karma, predestinazione (solo per citare alcune delle difese emozionali su cui una teoria come la tua si basa) sono indefinibili invenzioni, create ad uso e consumo di coloro che hanno difficoltà a fare i conti con realtà quali la località, il caso, il caotico costante divenire di una realtà che non controlliamo, la volatile variabilità delle situazioni, ed anche per coloro che hanno altrettante difficoltà per accettare che nelle loro vite, a partire dalla semplice esistenza delle stesse, non c'è nulla di eccezionale, in termini assoluti.
E questo non riguarda solo le relazioni, ma proprio tutto il costrutto di abitudini, tradizioni, preferenze, valori, gusti, aspettative, valutazioni morali, dentro cui ognuno di noi è immerso e da cui ognuno di noi è definito, anche nella non accettazione o nel rifiuto delle stesse, ha carattere di casualità, località e sovrastrutturalità.
Il formaggio vi piace perché siete europei, mentre un paio di miliardi di persone che vive nell'estremo oriente lo guarda con disgusto e lo considera latte marcio; quelle stesse persone, poi, non capiscono come mai noi si stia a fare tutto sto casino e sta polemica nei riguardi dell'introduzione degli insetti nelle nostre diete, perché per loro sono delicatezze e prelibatezze da secoli. Guidate tenendo la destra perché siete nati al di fuori dei paesi anglosassoni. Scrivete da sinistra a destra perché non siete nati in un paese arabo. Vi sembra ovvio scrivere le parole a partire da un alfabeto fatto di lettere, ognuna delle quali rappresenta un brevissimo fonema, ma nel resto del mondo c'è chi trova altrettanto normale avere un alfabeto sillabico o addirittura ideogrammatico, e tutto questo non dipende da una scelta, ma dalla casualità a riguardo di dove siete geograficamente nati.
Non so se, tutti coloro che si sentono perfettamente rappresentati dalla chiesa cattolica e che si fanno vanto della loro fede nei dogmi di essa, hanno presente che fossero nati in Inghilterra sarebbero probabilmente anglicani, luterani fossero nati in Germania, islamici fossero nati in Arabia, scintoisti fossero nati in Giappone, ovvero che anche la religione ha valenza in buona parte geografica, locale.
E nemmeno mi metto a tirare dentro alla discussione anche la variabile tempo, la variabile storica, perché gli stessi, nati eventualmente in Italia , sì, ma qualche secolo prima di Cristo, avrebbero trovato delizioso il garum (usate Google, se non sapete cosa è) ed avrebbero offerto libagioni ad Apollo.
Quindi, alla luce di quanto detto, l'idea che esista una ed una sola persona per ognuno di noi e che quella persona a noi sia destinata, è quanto meno ingenua: anche quella relazionale è una circostanza su cui il momento in cui siamo nati, il luogo in cui siamo nati, la cultura in cui ci siamo trovati immersi, l'educazione che abbiamo ricevuto, solo per citare alcuni aspetti su cui non abbiamo alcun controllo, hanno una parte molto più determinante di quella che, quel rimasuglio di reale libero arbitrio rimastoci, potrà mai vantare.
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