#polemiche politiche
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pier-carlo-universe · 18 days ago
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Metropolitana Rivoli-Collegno: lavori, emendamenti e polemiche per un'opera strategica.
Un Consiglio Comunale congiunto per discutere il futuro della metropolitana. Il 16 gennaio 2025, Rivoli ha ospitato un Consiglio Comunale congiunto con Collegno, durante il quale è stato affrontato il tema cruciale del completamento della metropolitana Ri
Un Consiglio Comunale congiunto per discutere il futuro della metropolitana.Il 16 gennaio 2025, Rivoli ha ospitato un Consiglio Comunale congiunto con Collegno, durante il quale è stato affrontato il tema cruciale del completamento della metropolitana Rivoli-Collegno. Un’opera considerata strategica e vitale per la mobilità locale, ma caratterizzata da ritardi e disagi che pesano sulle attività…
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diceriadelluntore · 2 months ago
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Il 25 novembre 1960, nella Repubblica Dominicana, furono uccise tre attiviste politiche, le sorelle Mirabal (Patria, Minerva e Maria Teresa), successivamente chiamate anche Las Mariposas (Le Farfalle), per ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo. Quel giorno le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono stuprate, torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente.
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Nel 1981, nel primo incontro femminista latinoamericano e caraibico svoltosi a Bogotà, in Colombia, venne deciso di celebrare il 25 novembre come la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, in memoria delle sorelle Mirabal.
Nel 1991 il Center for Global Leadership of Women (CWGL) avviò la Campagna dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, proponendo attività dal 25 novembre al 10 dicembre nel ricordo, la discussione e la promozione di campagne per i diritti umani.
Nel 1993 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la Dichiarazione per l'eliminazione della violenza contro le donne ufficializzando la data scelta dalle attiviste latinoamericane.
Penso non ci possano essere polemiche di alcun tipo nel credere che sia diritto di ogni donna non avere paura di essere seguita per strada, di subire attenzioni indesiderate, di essere pagata lo stesso per le stesse mansioni di un uomo, per essere considerata uguale se voglia o meno una famiglia, se vuole amare chi vuole. E non c'è nessuno dubbio che non può essere negoziato il fatto che c'è un delitto da combattere che avviene contro le donne in quanto donne, nella distorta mentalità di chi sosteneva di volerle bene.
Tutto il resto si può discutere (sui termini, sui tempi, sui modi). Ma quella parte no.
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anchesetuttinoino · 22 days ago
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(...) tra venerdì e sabato la notte di follia in pieno centro, in piazza Garibaldi, protagonisti un gruppo di una quarantina di giovani, per la gran parte stranieri nordafricani, che dopo aver creato il caos hanno rivolto cori offensivi ai poliziotti e insulti nei confronti dell’Italia e del Governo, ha scosso la città.
Un episodio grave sul quale si sono susseguite reazioni politiche e polemiche, che arriva a pochi giorni da quanto accaduto a Capodanno in piazza Duomo a Milano o al Corvetto poco prima. “Non devono passare gli insulti alla Polizia, fatto gravissimo: chi ha tenuto quei comportamenti, chi insulta il nostro Paese, chi va contro lo Stato, deve smetterla, deve essere punito con leggi certe”, (...)
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crazy-so-na-sega · 4 days ago
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Opportunista op-por-tu-nì-sta
SIGNIFICATO Che agisce traendo l’utile da una situazione senza tener conto di principi o ideali
ETIMOLOGIA dal francese opportuniste, che attraverso opportunisme e opportun deriva dal latino opportunus ‘favorevole, propizio’, letteralmente ‘che sospinge in porto’, da portus ‘porto’, col prefisso ob- ‘verso’.
In effetti è esilarante che ‘opportunista’ sia una parola smaccatamente negativa. L’opportuno, dopotutto, è così adatto, conveniente, propizio, le opportunità sono così promettenti…! E invece no, l’opportunista è strettamente un fetente — ma vediamo meglio perché, e che tratti ha.
‘Opportuno’ è una parola recuperata nel Trecento da un antico termine latino, opportunus. Dentro ci troviamo un ‘porto’, mentre ob- è un prefisso che disegna il ‘nella direzione di’. L’opportunus è quindi letteralmente ‘ciò che sospinge in porto’, in particolare riferito al vento — immagine di grande potenza poetica che ci porta così i significati del favorevole, del propizio. Un campo di significato vasto, versatile, e radicalmente positivo. Come potrebbe mai nascervi un frutto cattivo? Se non che…
Negli anni ‘70 dell’Ottocento la Francia stava attraversando un periodo molto delicato: nel solo 1870 era scoppiata la tremenda guerra franco-prussiana, il Secondo Impero (quello di Napoleone III) era caduto, ed era nata la Terza Repubblica. Nel fervore delle polemiche politiche di quel periodo, specie per stigmatizzare una politica… pragmatica e disinvolta, fatta di compromessi, che caratterizzò ad esempio il Presidente del Consiglio Léon Gambetta, emerse il termine opportunisme — proprio coi connotati che riconosciamo nell’opportunismo, e quindi nell’inclinazione a sfruttare l’utile di una situazione senza troppe pastoie morali o di principio. Grazie al carisma del francese, in pochi anni l’opportunismo e l’opportunista fanno il loro ingresso in italiano.
Certo, è anche un termine spassionato con una valenza scientifica — e quindi in biologia si parla di animali opportunisti intendendo quelli che hanno una spiccata adattabilità e si nutrono di quel che c’è, come volpi, cinghiali e gazze, così come di microorganismi opportunisti che sono scarsamente patogeni e approfittano di una condizione di debolezza del sistema immunitario. Ma nella lingua comune è un termine di severo giudizio: possiamo parlare del politico opportunista che strumentalizza la tragedia fortuita per colpire i propri avversari, del parente opportunista che tenta di lucrare su un’eredità che non gli spetta, del collega opportunista sempre fulmineo nel prendersi il merito del lavoro altrui.
Dopotutto, anche se in piena buona fede, nell’opportunità, nel nome dell’occasione favorevole, c’è un germe di razionalità calcolatrice — e il propizio è scovato con sguardo di falco anche e soprattutto dagli smaliziati. È così che nella grande famiglia di comportamenti opportuni, di scelte opportune, di opportunità dubbie, di opportunità inattese — una famiglia di etica e di etichetta, di progetto e di protocollo — si vengono a sedere i tipi biechi dell’opportunismo e dell’opportunista.
Testo originale pubblicato su: https://unaparolaalgiorno.it/significato/opportunista
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thedrama--queen · 1 year ago
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Vai a fare polemiche politiche da un'altra parte
Art 21 comma 1 Costituzione:Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Il che implica la possibilità di manifestare il proprio pensiero ovunque, nel rispetto delle più elementari norme di convivenza civile, ordine pubblico, buon costume, rispetto della dignità altrui, rispetto degli altri diritti costituzionalmente protetti.
Fatta questa doverosa premessa, occorre ricordarti che del mio blog posso farne quello che voglio, nel rispetto dei suddetti limite. Quindi se pensi che ciò che io faccio nel mio blog non sia opportuno o possa in qualche modo infastidirti, puoi benissimo scegliere di non seguirmi.
Baci😘
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toscanoirriverente · 2 years ago
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Scusate, ma non mi sovviene chi fosse vicepresidente della giunta regionale dell'Emilia Romagna con delega al: “Patto per il clima e cioè coordinamento interassessorile delle politiche di prevenzione ed adattamento ai cambiamenti climatici e per la transizione ecologica”.
.
Schlein ferma i suoi: “Niente polemiche sull’alluvione in Emilia-Romagna”
https://www.ilfoglio.it/politica/2023/05/19/news/schlein-ferma-i-suoi-niente-polemiche-sull-alluvione-in-emilia-romagna--5283911/amp/
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harusphotos · 2 years ago
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PILLOLE DI MUSICA: SU DI NOI (TROPPO) POLITICALLY CORRECT
E' notizia superfresca il forfait dato da Enzo Ghinazzi, in arte #Pupo, a #RoadtoYalta, il Sanremo russo in programma il prossimo 2 maggio.
Il cantante di #gelatoalcioccolato, molto amato dai sovietici, aveva inizialmente aderito all'iniziativa, scatenando le solite polemiche dettate dal politicamente corretto e addirittura incassando l'accusa di essere causa di un eventuale incidente diplomatico tra l'Italia e l'Ucraina di #Zelensky.
Quello stesso Zelensky il quale, però, invece di chiedere soldi per ricostruire la Nazione per ospitare l'#Eurovision vinto l'anno scorso per pura cortesia politica, ha preferito darsi alle armi, rendendosi co-responsabile, assieme a #Putin ,USA, NATO ed UE, di un conflitto sanguinoso che non accenna a finire.
In tutto questo, a rimetterci sono gli atleti, gli artisti, i VIP russi, emarginati da kermesse internazionali a prescindere - o nonostante - le loro idee politiche.
#JohnLennon parlava di pace nelle sue canzoni più belle, una pace che non richiedeva uno schieramento pubblico, né una gogna immotivata per un popolo reo di essere governato da un leader più o meno discutibile.
Le arti, lo sport, lo spettacolo dovrebbero essere considerato terreno NEUTRO, scevro da dinamiche politiche spicciole ed esenti da schieramenti che nulla hanno a che fare con il PURO intrattenimento.
Si tratta di musica, non di Risiko.
#pilloledimusica #pubblicista #blogger #copywriter #matryoshka #harusphotos #noallaguerra
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siciliatv · 20 days ago
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Le discussioni attorno alla designazione di Agrigento come Capitale Italiana della Cultura 2025 si fanno sempre più accese. Nonostante le critiche, gli organizzatori del progetto proseguono determinati nel loro percorso. Durante la conferenza stampa di ieri a Roma, il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, ha risposto fermamente alle polemiche, dichiarando che i risultati daranno ragione alla città e che il commissariamento è inutile. (Leggi pure questa news: Commissariamento Agrigento Capitale Cultura? Micciché: “Non ne abbiamo bisogno”) Alla conferenza, dove erano attesi il governatore della Sicilia Renato Schifani e il ministro della Cultura Alessandro Giuli, entrambi assenti, il sindaco Miccichè ha ribadito la volontà di andare avanti con il progetto. Ha smentito qualsiasi sensazione di abbandono e ha manifestato fiducia nel lavoro svolto, sostenendo che l'unità e la collaborazione porteranno al successo dell'iniziativa.   I CARTELLI STRADALI SGRAMMATICATI Riguardo ai cartelli stradali errati relativi ai luoghi di Pirandello, Miccichè ha precisato che il comune non è stato coinvolto nell'operazione, attribuendo l'errore a un'impresa incaricata dall'Anas.   LE INFILTRAZIONI AL TEATRO PIRANDELLO Inoltre, ha affrontato il tema delle infiltrazioni al teatro Pirandello, luogo dell'inaugurazione ufficiale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 18 gennaio, rassicurando che i lavori di riparazione saranno completati in tempo.   IPOTESI COMMISSARIAMENTO Sul possibile commissariamento, il sindaco ha espresso il proprio disaccordo, affermando che la città ha lavorato duramente per un anno e che l'evento è ormai alle porte.   DIRETTA SU RAIUNO La cerimonia d'apertura, prevista per sabato 18 Gennaio prossimo e trasmessa in diretta su Rai1, vedrà la partecipazione di Beppe Convertini e della vicedirettrice del Tg1 Incoronata Boccia.   REAZIONI E CRITICHE L'assenza di Schifani e Giuli alla conferenza ha sollevato critiche da parte di alcune forze politiche. Davide Faraone di Italia Viva ha accusato i governi nazionale e regionale di non essersi occupati adeguatamente dell'organizzazione, mentre la deputata M5s Ida Carmina ha sottolineato l'importanza di unire le forze per il bene di Agrigento. Read the full article
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stranotizie · 5 months ago
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La decisione presunta di Giorgia Meloni di ridurre la presenza di agenti di polizia a Palazzo Chigi, mantenendo solo la propria scorta personale, ha scatenato un acceso dibattito mediatico e politico. La notizia è stata criticata dai sindacati di polizia e dall'opposizione, che hanno messo in evidenza la gravità di questa scelta. Pietro Colapietro, segretario generale di Silp Cgil, ha affermato che non spetta a Meloni decidere chi debba garantire la propria sicurezza, sottolineando che la situazione ha generato preoccupazione tra gli agenti, sempre dediti alla protezione dei leader del governo. Secondo un articolo de La Stampa, la decisione di Meloni deriva da una crescente sfiducia verso chi non fa parte della sua scorta, stimolata da preoccupazioni personali riguardanti la sicurezza e il timore di essere sorvegliata. Questi timori sono emersi in un contesto di tensione interna all'esecutivo, aggravata da recenti scandali e supposizioni di complotti, incluso quello riguardante la sorella, Arianna Meloni. Accuse e indagini su accessi non autorizzati a banche dati istituzionali hanno ulteriormente alimentato il clima di insicurezza. Dopo l'emergere di tali informazioni, Palazzo Chigi ha smentito le ricostruzioni, dichiarando che il piano di sicurezza non subisce cambiamenti sostanziali e che gli agenti rimangono al primo piano, con la sola modifica riguardante la presenza di un agente per gli accompagnamenti in ascensore. Tuttavia, la versione dei sindacati sostiene che l'allontanamento degli agenti sia dovuto a una mancanza di fiducia da parte della premier. L'opposizione non ha tardato a dichiarare la propria indignazione: il Movimento 5 Stelle ha criticato Meloni per governare con l'ossessione per nemici immaginari, mentre il Partito Democratico ha paragonato la premier a un governo del “bunker”, accusandola di alimentare complottismi senza prove. Enrico Borghi di Italia Viva ha evidenziato come Meloni non partecipi a un dialogo vivo in Parlamento, suggerendo un atteggiamento sempre più isolato. In sintesi, il dibattito attorno alla sicurezza della premier rivela ulteriori tensioni politiche e una crescente sfiducia, che rischiano di influenzare il clima governativo e sociale.
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m2024a · 6 months ago
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L'attacco all'identità femminile mascherato da difesa dell'inclusività Il sipario sulle Olimpiadi è calato, e meno male che ci sono state le straordinarie soddisfazioni sportive e umane regalateci dagli atleti azzurri. Ciò che invece non finirà, perché inscritto in un percorso che parte da lontano, è l'attacco alle donne, un attacco ormai consolidato a livello internazionale, che questa edizione dei Giochi ha reso evidente. Solo per limitarci agli ultimi giorni, dai giochi «inclusivi» di Parigi è stata infatti esclusa, con una squalifica che ha dello sconcertante, un'atleta afghana, della «squadra dei rifugiati» istituita dal Comitato Olimpico, che aveva mostrato la scritta «Liberate le donne afghane». Nel cuore di un Occidente sempre più orwelliano, la giovane afghana è stata messa fuori gioco per aver ricordato al mondo i motivi per cui era costretta a gareggiare fra i rifugiati, e per i quali tante sue connazionali sono espropriate dei diritti più elementari. Nelle stesse ore, commentando le polemiche che hanno accompagnato le competizioni di pugilato femminile, il presidente del Comitato Olimpico, Thomas Bach, ha affermato che non ci sarebbe un sistema «scientificamente solido» per distinguere uomini e donne. Senza rendersi conto, tra l'altro, che un'affermazione del genere toglie senso alla tradizione di gare sportive divise per categorie maschili e femminili. Se non è scientificamente possibile distinguere gli appartenenti ai due sessi, come si fa a gareggiare separati? Le due questioni sono purtroppo due facce della stessa medaglia. Una medaglia che non ha niente a che fare con i trionfi olimpici, ma che rappresenta le pericolose e sottili forme di un nuovo patriarcato, che in nome di una «inclusività» divisiva vuole cancellare le faticose conquiste delle donne. Sia nel caso dell'afghana sia in quello dell'assegnazione degli atleti alle competizioni dell'uno o dell'altro genere, si tratta di un attacco alla identità femminile, non riconoscendo la realtà del corpo sessuato. È un attacco che in queste Olimpiadi ha compiuto un salto di qualità e cercato una legittimazione planetaria. È infatti proprio sul corpo delle donne che in tante parti del mondo, come in Afghanistan, si esercitano l'oppressione e il controllo più feroci, è per il loro corpo che alle donne vengono sottratte le libertà fondamentali. E oggi si vorrebbe annegare il femminile in una inesistente neutralità del genere, che minaccia l'identità delle donne: ma non quella maschile. Da tempo denunciamo che le battaglie per le pari opportunità sono incompatibili con la «fluidità» di ogni ordine e grado, perché le pari opportunità si fondano sull'esistenza della differenza sessuale. È evidente che a pagarne lo scotto sono le donne perché, per esempio, non si ha notizia di un caso analogo a quello di Imane Khelif in ambito maschile. Così come di nessuna donna con identità «fluida» che chieda di gareggiare con gli uomini, o di entrare in spazi maschili (carceri, bagni, spogliatoi, ecc.). È dunque profondamente contraddittorio che a sostenere la fluidità siano proprio le stesse parti politiche e culturali che pretenderebbero la rappresentanza esclusiva delle battaglie delle donne. Le Olimpiadi francesi, prima ancora che per le acque della Senna, verranno ricordate per questo: per aver segnato un salto quantico nell'attacco alle donne che si nasconde dietro l'ideologia woke. Nei prossimi Giochi, per logica conseguenza, ci aspettiamo che sia abolita la divisione fra maschi e femmine nelle competizioni agonistiche, che potrebbero a questo punto essere accorpate in un unico genere «neutro», per impossibilità di distinguere «scientificamente» gli appartenenti all'uno o all'altro sesso. Sembra uno scherzo, ma non lo è. È il dominio dell'asterisco, la dittatura della schwa. Con la benedizione delle acque opache della Senna, efficace metafora di un'ideologia alla quale continueremo a opporci con tutte le nostre forze.
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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La Dialettica Costruttiva: La Risposta del Gruppo PD Alessandria alla LegaUn confronto sui fatti e sulle responsabilità per il futuro di Amag
Il Gruppo PD di Alessandria ha replicato con fermezza alle accuse mosse dalla Lega in merito alla recente approvazione di un atto di indirizzo riguardante il futuro dell’azienda Amag
Il Gruppo PD di Alessandria ha replicato con fermezza alle accuse mosse dalla Lega in merito alla recente approvazione di un atto di indirizzo riguardante il futuro dell’azienda Amag. In una nota ufficiale, i rappresentanti del Partito Democratico hanno chiarito che l’atto approvato non rappresenta in alcun modo una sfiducia nei confronti della giunta o dell’assessore Laguzzi, bensì il primo…
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angiuluzz92 · 7 months ago
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Questa fase della mia vita mi sta mettendo alla prova oltre le mie capacità di sopportazione, sto sentendo giorno dopo giorno la mia fede zen e fatalista vacillare. La qualità della mia presenza in mezzo alle persone, anche in mezzo agli amici, ne risente tantissimo, mi sento banale e insulso, generico. Senza personalità.
Trovo un po’ di ardore soltanto nell’infilarmi nelle polemiche, nel difendere questioni sociali/politiche che ho sempre sostenuto. Ma non sono bravo a far ridere la gente a crepapelle, non sono bravo a raccontare aneddoti, non so raccontare fatti divertenti. Mi crogiolo nel dire fun fact random sulle cose di cui stiamo parlando, dimostrando una conoscenza superficiale dei temi, il più delle volte.
Dire sempre di sì nella vita ti devasta, se questi sì non contribuiscono alla tua crescita e anzi la rallentano o addirittura la bloccano. Avrei voluto essere più egoista nella vita. A quest’ora avrei molti meno rimorsi e una vita molto felice.
Invece mi ritrovo a 32 anni a non sapere perché mi stanno sfuggendo di mano tutte le cose che ho intorno, a non riuscire ad avere uno stile di vita sano, ad essere la macchietta di me stesso e dei miei difetti. Non invidio gli amici che parlano di come possono fare progetti e viaggi in tranquillità senza doversi contare i centesimi, ma mi incazzo con me stesso per non aver mai messo me stesso al primo posto nelle scelte che ho fatto.
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telodogratis · 8 months ago
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Ilaria Salis, il padre sui social nel 2022: “Votare Fratoianni? Piuttosto emigro”
[[{“value”:” L’elezione di Ilaria Salis al Parlamento europeo si sta portando dietro una serie interminabile di polemiche politiche. L’insegnante precaria… L’articolo Ilaria Salis, il padre sui social nel 2022: “Votare Fratoianni? Piuttosto emigro” proviene da Notizie 24 ore. “}]]  ​Read More  [[{“value”:”L’elezione di Ilaria Salis al Parlamento europeo si sta portando dietro una serie…
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carmenvicinanza · 8 months ago
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Adriana Salvatierra
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La Bolivia è nostra: oggi non è più la Bolivia dell’esclusione, della segregazione e della frustrazione, ma la Bolivia della speranza per la gioventù e della possibilità di materializzare i  sogni, perché la Bolivia è giovane e merita che i giovani ora abbiano un ruolo da protagonisti.
Questa è una parte del discorso di Adriana Salvatierra, che, a soli 29 anni, ha assunto la presidenza della Camera del Senato in Bolivia. Carica ricoperta dal 18 gennaio al 14 novembre 2019.
Nata a Santa Cruz de la Sierra il 3 giugno 1989, suo padre è l'avvocato boliviano Hugo Salvatierra Gutiérrez, dirigente del partito Movimiento della Sinistra Rivoluzionaria e viceministro durante il primo governo del Presidente Evo Morales, mentre sua madre, la psicologa cilena Luisa Arriaza Zúñiga, in gioventù ha militato nelle Juventudes Comunistas de Chile.
Il suo ingresso in politica è avvenuto quando aveva sedici anni, nel 2005, militando nelle file del Movimiento per il Socialismo (MAS-IPSP) guidato da Evo Morales. Due anni dopo, è entrata nell'organizzazione giovanile denominata Columna Sud.
Nel 2013 si è laureata in scienze politiche e pubblica amministrazione, specializzandosi in analisi politica, presso l'Università Autonoma Gabriel René Moreno.
Scelta dall'ala giovanile del suo partito come candidata a Senatrice nell'anno 2014 per la sua professionalità e il suo lavoro con organizzazioni sociali, civili e contadine, è stata rappresentante della gioventù del MAS nel suo dipartimento e ha partecipato come sostituta del primo senatore per la città di Santa Cruz, Carlos Romero. È stata eletta al Senato a 26 anni, carica detenuta dal 2015 al 2020.
Il 17 gennaio 2019, è diventata la più giovane legislatrice nella storia del paese ad assumere la carica di Presidente del Senato. Durante il suo insediamento, ha portato avanti il processo di riforma portato avanti dal MAS dal 2006 e intensificato la partecipazione politica di donne e giovani.
Ha svolto un ruolo fondamentale nella crisi politica boliviana del 2019 essendo l'ultima autorità del partito al governo nella linea di successione presidenziale a dimettersi dal suo incarico, il 14 novembre, aprendo la strada a un vuoto di potere di due giorni e all'assunzione della carica della senatrice dell'opposizione Jeanine Áñez.
Le sue dimissioni sono state oggetto di pesanti polemiche e dibattiti, con alcuni settori del Movimento per il Socialismo che la consideravano la causa principale della caduta dal potere del partito.
Nelle elezioni generali anticipate del 2020, è stata presentata come candidata della Camera dei Deputati, ma venne interdetta dal Tribunale Supremo Elettorale. Candidata a sindaca di Santa Cruz de la Sierra e arrivata al terzo posto, ha smesso di fare politica dalla parte delle istituzione.
Non mai smesso, però, di impegnarsi, da politologa, in numerose cause civili e continua a portare il suo contributo su welfare, democrazia e geopolitica in dibattiti e incontri nazionali e internazionali.
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afnews7 · 9 months ago
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Giorgia Meloni può farsi votare usando solo il nome?
Quanta fuffa, Giorgia (Meloni, non tutte le altre Giorgia)… Tuttavia con alcune persone funziona. Finché non si accorgono che le prendi in giro, ovviamente.http://www.afnews.info segnala: … La candidatura di Meloni alle elezioni europee ha portato con sé diverse polemiche, per l’adattamento creativo della legge elettorale alle sue esigenze politiche. La prima polemica riguarda la candidatura…
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thedrama--queen · 11 months ago
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Ancora a fare polemiche politiche?
Ancora che fai polemiche perché faccio polemiche politiche?
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