#poesia e risveglio
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pier-carlo-universe · 18 days ago
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"Raggio d’alba: una poesia inedita ispirata ad Ada Negri". Recensione di Alessandria today
"Un tributo alla poetessa delle emozioni profonde e dell’intensità della vita."
“Un tributo alla poetessa delle emozioni profonde e dell’intensità della vita.” Poesia: “Raggio d’alba” Il buio della notte si ritira,timido, tra le pieghe dell’orizzonte.Un raggio d’alba scivola tra le colline,accarezza la terra addormentata,risveglia il fiore chiuso nel silenzio. È l’ora del respiro,quando il mondo si schiude,fragile e audace,come un bambino che apre gli occhiper la prima…
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angelap3 · 6 days ago
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🐾 POESIA DI UN CANE
Io sono quello che ti aspetta sempre.
La tua auto ha un suono speciale che ho impresso nei miei sensi, la riconosco in mezzo a mille.
I tuoi passi hanno una campana magica.
La tua voce è musica per le mie orecchie.
Se sento la tua gioia, sono felice!
Il tuo profumo è il migliore.
La tua presenza muove i miei sensi.
Il tuo risveglio mi sveglia
Ti contemplo mentre dormi e per me sei il mio Dio, sono felice di guardarti dormire
Il tuo sguardo è un raggio di luce.
Le tue mani su di me, hanno la leggerezza della pace e la sublime dimostrazione di amore infinito.
Quando te ne vai sento un vuoto enorme nel mio cuore.
Continuo ad aspettarti ancora e ancora.
Sono io che ti aspetterò tutta la vita oggi, domani e per sempre:
Sono il tuo cane❤️
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mucillo · 1 month ago
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"Se incontri una strega”
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Se incontri una strega, 
devi sapere che ama il silenzio, 
così come ama la notte e le sue infinite stelle.
Se incontri una strega, 
non spaventarti: 
le sue emozioni sono intense, imprevedibili e mutevoli, 
proprio come quelle della luna 
a cui lei è legata. 
Se incontri una strega, 
probabilmente non la comprenderai, 
basta che tu la lasci fare. 
Parlerà dei misteri dell’universo, 
o senza alcuna ragione ti citerà una poesia, 
o parlerà tra sé e sé, 
…delle volte, neanche lei riesce a capire se stessa. 
Se incontri una strega, 
preparati, 
i tuoi giorni diventeranno magici 
e la quotidianità un’avventura. 
Se incontri una strega, 
devi sapere che lei fa l’amore come una tempesta di vento… 
a volte scatenata, a volte leggera, 
calma come una piuma, 
che si posa sulla terra. 
Se incontri una strega, 
non ti preoccupare, 
lei ride dei drammi 
e piange con i fiori. 
Se incontri una strega, 
tieni presente che lei vedrà nei tuoi occhi la bellezza 
che hai sempre temuto. 
Vedrà il tuo potere, le tue sofferenze 
e ogni tuo sogno. 
Se incontri una strega, 
e dormirai accanto a lei, goditi il viaggio… 
ti porterà nei suoi sogni pieni di voli pindarici ed incontri fantastici… 
Al risveglio non sarai più lo stesso. 
E infine, se incontri una strega, 
stai attento! 
Potrebbe essere che per un fugace istante, 
tu possa confonderla con una donna normale.
(Carla Babudri)
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greenbor · 5 months ago
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Poesia di https://www.tumblr.com/maripersempre-21
Senza sapere come
mi hai preso il cuore..
e nonostante non sapessi
quale sarebbe stata la conclusione..
io continuo ad amarti follemente,
ogni giorno ti dono
tutti i miei pensieri
ogni notte diventi sogno..
cosa vuol dire amare
se non tenerti dentro il cuore
fino all'ultimo respiro..
tu sei e rimarrai quel bacio
che vorrei prima di addormentarmi,
quella carezza che vorrei
sentire al mio risveglio..
quegli occhi in cui vorrei annegare..
quel respiro che vorrei sentire
sulla mia pelle..
tu sei tutto ciò che voglio,
e continuo a cercarti
Meraviglioso..
Amore..
Mio..
M.C.©
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principessa-6 · 3 months ago
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🐾POESIA DI UN CANE
🐾 Io sono quello che ti aspetta sempre.🐾La tua auto ha un suono speciale che ho impresso nei miei sensi, la riconosco in mezzo a mille. 🐾I tuoi passi suonano come una campana magica.🐾La tua voce è musica per le mie orecchie.
🐾Se sento la tua gioia, sono felice!
🐾Il tuo profumo è il migliore.🐾La tua presenza muove i miei sensi.🐾Il tuo risveglio mi sveglia.🐾Ti contemplo mentre dormi e per me sei il mio Dio, sono felice di guardarti dormire.
🐾Il tuo sguardo è un raggio di luce.
🐾Le tue mani su di me, hanno la leggerezza della pace e la sublime dimostrazione di amore infinito.
🐾Quando te ne vai sento un vuoto enorme nel mio cuore, continuo ad aspettarti ancora e ancora.🐾Sono io che ti aspetterò tutta la vita oggi, domani e per sempre:
🐾 Sono il tuo cane 🐾
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fridagentileschi · 1 year ago
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NIKA TURBINA: LA BREVE VITA DI UNA POETESSA RUSSA
Nika Turbina, nata a Jalta, in Crimea, il 17 dicembre 1974, fu presentata come una seconda Anna Akmatova, una delle più importanti poetesse russe. Ma il destino non fu tenero con lei.
Il percorso letterario di Nika iniziò all’età di 4 anni, quando prese a scrivere e a leggere poesie a sua madre e a sua nonna.
Non erano i soliti testi che scrivono i bambini, ma roba seria; versi per adulti.
''Io sono una bambola rotta.
Si sono scordati di mettermi
un cuore nel petto.
E al buio, in un angolo, inutile,
abbandonata.
E come una bambola rotta
al mattino ho ascoltato
i bisbigli di un sogno:
«dormi, tesoro, dormi
e voleranno gli anni
e al tuo risveglio
di nuovo vorranno
prenderti in braccio
cullarti per gioco,
e troverà il suo battito
il cuore».
È solo tremendo
aspettare.''
Turbina fu subito notata e seguì per lei una cascata di riconoscimenti e premi. Quando aveva 9 anni, il suo primo libro di poesie, che si intitolava proprio così,“Pervaja kniga stikhov” (“Primo libro di Poesie”), venne pubblicato a Mosca. Tradotto in 12 lingue, vinse il Leone d’oro per la poesia a Venezia nel 1984.
Pochi sapevano che da sempre Nika soffriva di asma bronchiale, il che la portava all’insonnia e alla depressione permanente. Definiva se stessa “un essere della notte”. “Solo di notte mi sento protetta da questo mondo, da questo rumore, da questa folla, da questi problemi”, diceva Nika.
Gli anni passarono e l’ormai adulta Nika divenne meno interessata al suo pubblico rispetto a quando era una ragazzina di grande talento. Cercò di trovare il suo posto nella vita: si sposò e si mise a studiare fotografia. Nulla la aiutò, e negli ultimi anni fu dipendente da droghe e alcol.
L’11 maggio 2002, a 27 anni, cadde da una finestra del quinto piano. Non è mai stato chiarito se si sia trattato di un suicidio o di un tragico incidente.
''Sono pesi queste mie poesie,
pietre spinte lungo una salita.
Le porterò stremata
allo strapiombo.
Poi cadrò, viso nell’erba,
non avrò lacrime abbastanza.
Smembrerò la strofa
scoppierà in singhiozzi il verso
e si pianterà nel palmo
con dolore anche l’ortica.
L’amarezza di quel giorno
tutta trasmuterà in parola.''
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pescettaspelacchiatas · 5 months ago
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io certe volte ho paura di cadere, sopratutto nei sogni, cadere in un sogno è spaventoso, non ti fai male, ma la paura di cadere non passa al risveglio. e poi penso, che cosa sarei senza i fischi di Lucio o la voce da corvo o cornacchia di Bennato? e la poesia di Gaetano? chi sarei io senza questi cantautori? senza di loro e senza mio padre, che persona sarei diventata? sarei stata così sognatrice? a me quello che salva sono sempre i sogni e l'arte.
e tutto ciò che mi fa apprezzare la vita è anche ciò che mi tiene insieme costantemente, nonostante i miei sogni un po' troppo sbilanciati delle volte. il mio camminare su una fune, e il mio piacermi l'arte, che ogni tanto mi rende una persona pericolosa e da evitare.
e il mio amare l'amore.
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mancino · 8 months ago
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Se incontri una strega
devi sapere che ama il silenzio
così come ama la notte
e le sue infinite stelle.
Se incontri una strega
non spaventarti:
le sue emozioni sono intense
imprevedibili e mutevoli
proprio come quelle della luna
a cui lei è legata.
Se incontri una strega
probabilmente
non la comprenderai
basta che tu la lasci fare.
Parlerà dei misteri dell’universo
o senza alcuna ragione
ti citerà una poesia
o parlerà tra sé e se delle volte
neanche lei riesce
a capire se stessa.
Se incontri una strega
preparati
i tuoi giorni diventeranno magici
e la quotidianità un’avventura.
Se incontri una strega
devi sapere che lei fa l’amore
come una tempesta di vento
a volte scatenata a volte leggera
calma come una piuma
che si posa sulla terra.
Se incontri una strega
non ti preoccupare
lei ride dei drammi
e piange con i fiori.
Se incontri una strega
tieni presente che lei vedrà
nei tuoi occhi la bellezza
che hai sempre temuto.
Vedrà il tuo potere
le tue sofferenze
e ogni tuo sogno.
Se incontri una strega
e dormirai accanto a lei
goditi il viaggio
ti porterà nei suoi sogni
pieni di voli pindarici
ed incontri fantastici.
Al risveglio non sarai più
lo stesso.
E infine
se incontri una strega
stai attento!
Potrebbe essere
che per un fugace istante
tu possa confonderla
con una donna normale.
Carla Babudri
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valentina-lauricella · 1 year ago
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Sui Canti pisano-recanatesi
(riferimenti critici: S. Timpanaro, F. Brioschi)
Ideologicamente, il sistema di pensiero leopardiano è ormai del tutto materialistico e nei nuovi canti "il risveglio di commozione e di sensibilità poetica non annulla mai, anzi presuppone costantemente il possesso delle verità materialistiche e pessimistiche raggiunte negli anni precedenti". La natura, nel suo ordine proprio, determina quella contraddizione per cui la totalità bruta dell'esistenza ha la meglio sulla vita, ovvero sul destino umano e degli esseri senzienti; la natura, provvedendo alla conservazione dell'esistenza, provvede, suo malgrado, all'infelicità (e quindi alla negazione) della vita. "Tanto più intensa è allora l'adesione patetica alla fragile trama di illusioni, speranze, affetti, che la facoltà di sentire porta con sé, come impulso sempre risorgente e conculcato al piacere. Queste apparenze d'infinito, questi indizi privi di referente, e l'orma vuota che lasciano nella coscienza, ecco ciò che la poesia è chiamata a testimoniare".
[Penso a quanto l'arte del Leopardi e i suoi splendidi effetti sul nostro animo debbano all'assunto del "mai più", ovvero dell'attimo che passa e non torna, alla fascinazione logica e affettiva con cui egli sa convincerci, almeno nel tempo in cui leggiamo la sua poesia (ma anche certi passi poetici della sua prosa) che l'eternità non esista. Quanta tragedia e potenza dell'espressione del sentimento d'amore nel Leopardi sono debitrici del suo contrappunto complementare, la morte? Qui non si tratta di stabilire chi abbia ragione e chi torto, quale sia la vera verità (la morte o l'eterno, l'essere o il non essere), ma di valutare, serenamente, la funzionalità di una tale credenza o filosofia sulla sostanza e l'esito dell'arte. E di fronte alla delicata imponenza dell'arte leopardiana, non posso che dire: "Leopardi ha avuto ragione di utilizzare questo personaggio (perché è più di un ampio fondale, più di un coro greco): la morte/il nulla." Da lui stesso, infatti, personificato in una splendida fanciulla sul cui virgineo seno piegare finalmente il capo, decretando l'ultima vittoria delle "illusioni" nell'atto del vestire d'amore, del proprio incrollabile desiderio, il presupposto "arido vero" dell'annullarsi. L'amore come atto poetico-esistenziale, e non la morte, è l'ultima parola e l'essenza di Leopardi.]
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Haiku: No alla violenza contro le donne
“No alla violenza contro le donne”: un Haiku che parla al cuore
Silenzio spezzato,petali caduti a terra,rise al nuovo sole. Recensione “No alla violenza contro le donne”: un Haiku che parla al cuore Questo Haiku esprime in tre versi l’urgenza di dire basta alla violenza sulle donne, utilizzando immagini potenti e simboliche. Il silenzio spezzato rappresenta il dolore e la sofferenza delle vittime, mentre i petali caduti richiamano la fragilità della vita…
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angelap3 · 10 months ago
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Da il Il canto di marzo" di Giosuè Carducci una poesia che canta il risveglio della natura e una nuova rinascita dell'umanità.
.........................................
Così cantano i fior che si risvegliano:
così cantano i germi che si movono
e le radici che bramose stendonsi:
così da l’ossa de i sepolti cantano
i germi de la vita e de gli spiriti.
(mio disegno)
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thegianpieromennitipolis · 2 years ago
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SENSI DELL’ARTE - di Gianpiero Menniti 
TRACCE DI MONDO
Egon Schiele (1890 - 1918) è uno dei molti artisti banalmente interpretati da una critica “patografica” che riduce la libertà d’espressione a riflesso della psiche. Così, quest’originale e geniale pittore è stato inteso alla luce delle sue presunte turbe di uomo irrisolto, ossessionato dalle pulsioni, immerso in una soggettività patologica. Ha ragione Massimo Recalcati: letta in quest’ottica, l’arte diventa misera cosa. Ma qui, la sua critica a un forzato psicologismo e la sua visione dell’inconscio dell’opera, proposta d’origine lacaniana, non è sufficiente: conduce fino a una soglia e non l’attraversa. Non può varcarla. Scrive Lacan: 
«Il reale è ciò che resiste al potere dell’interpretazione. Il reale non coincide con la realtà poiché la realtà tende a essere il velo che ricopre l’asperità scabrosa – «inemendabile» – del reale.» 
La sensibilità, estrema, di un artista, corrisponde alla sua capacità di scorgere oltre la realtà delle cose: la sua personalità altro non è che l’espressione di un’epoca intrecciata con una storia personale, crogiolo vivente di molteplici fonti, variamente assorbite, costitutive di una dimensione culturale e sentimentale, infine stagliate su una tela. Anche se l’interpretazione artistica fosse cosciente, questo non implica l’emergere di stati profondi nei quali fonti misteriose abbiano messo radici. Scrivo nel mio “Sarà dipingere!”:  
«L’urto lacaniano è un risveglio che tende ad annullare lo scenario artificioso dell’io: questo risveglio non è più una forma che riflette il soggetto ma un apparire concreto e insormontabile che in un tratto di colore o in un oggetto o in un luogo, rifondano la percezione, la svuotano per fare spazio all’imprevedibile.»
Proseguendo, nello stesso testo aggiungo:  
«La parola manca. Ma non all’arte. Che possiede il fragore di un fulmine muto. Non risponde alla domanda. Ma rende “visibile” il “pensabile”. Un pensabile vagheggiato nel processo creativo e che, poi, all’improvviso, appare. Ed ecco la ragione di un inconscio dell’opera che trascende l’autore. Di qui, il motivo per il quale un’opera d’arte, un dipinto, una poesia, è un enigma che non si lascia mai spiegare fino in fondo, ma può solo essere compreso, solo interpretato. Entro un limite invalicabile. Come il punto ombelicale di un sogno che lo stesso Freud volle risarcire di una muta barriera che nessun acume può violare.»
Se tutto questo è vero, allora neanche Schiele, pur conducendo l’osservatore sul culmine della soglia, può accompagnarlo oltre.  Ma lo lascia attonito al cospetto di una visione sostenibile per tracce: “Il cieco”, tela del 1913 (collezione privata) recupera una rappresentazione simbolica di straordinaria inventiva: la figura di un essere umano senza la vista intorno al quale sorge l’immaginario infinito della sua mente, la proiezione di forme create dal tatto, dall’odorato, dal gusto, dall’udito.  Immagini interpretate, vissute come analogia di memorie conservate, intrise di una sensualità più acuta, di una percezione più complessa. Tracce di mondo. Di un mondo nascosto.  Impetuose e tragiche per l’anelito a una visione impossibile. “Il cieco” reclina il capo.  Come ciascuno di noi di fronte alla soglia che ci separa dal mistero.
- In copertina: Maria Casalanguida, “Nulla dies sine linea”, 2010, collezione privata
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mucillo · 7 months ago
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Robert Wyatt - Sea Song (Official Audio)
youtube
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La musica di Robert Wyatt gode da sempre di una stima illimitata, sin dai tempi in cui era batterista-cantante dei Soft Machine e poi alla fine di quell’esperienza (per lui una ferita mai sanata) e alla nascita dei Matching Mole (se lo si pronuncia alla francese diventa Machine Molle = Soft Machine). In entrambi i casi Wyatt contribuisce ad album destinati alla storia della popular music come Third dei Softs e Matching Mole. Poi però succede qualcosa di tragico: il 1° giugno 1973, durante la festa di compleanno di Gilli Smyth dei Gong e della poetessa/performer Lady June, un Wyatt strafatto e ubriaco si arrampica sul tetto per tentare di calarsi sul balcone del piano dove si sta svolgendo la festa e sorprendere tutti. Sono pochi passi ma sufficienti per cambiargli per sempre la vita. Appoggia male un piede, scivola e cade nel vuoto. Al suo risveglio in ospedale si ritrova paralizzato dall’addome in giù.
Quella è la fine del «batterista bipede», come Robert ha sempre definito la sua vita prima dell’incidente. La cosa sconvolge i suoi amici e la scena musicale tutta, e porta a bellissime iniziative come il concerto organizzato dai Pink Floyd (con i quali i Soft Machine avevano speso una buona parte dei ’60 in tour) il cui incasso è devoluto a Wyatt per le cure ospedaliere. Ma i link con i Floyd, lo si vedrà leggendo, non finiscono qui.
Supportato dalla fedele moglie/collaboratrice (è autrice dei tutte le sue copertine e di diversi testi) Alfreda Benge, detta Alfie, Wyatt mette da parte le inquietudini e le esagerazioni che hanno caratterizzato gli anni giovanili e si concentra su una musica che altro non può essere definita se non la musica di Robert Wyatt. Dentro ci sono echi della scuola di Canterbury (non potrebbe essere diversamente), prog, sperimentali, world. E c’è quel jazz che in definitiva rappresenta il più grande amore dell’artista. Ma soprattutto c’è la sua voce. Una voce che ha influenzato cantanti moderni (qualcuno ha detto Thom Yorke?) e che o la si apprezza in tutte le sue sfumature o la si rifiuta: sottile, sempre al limite dello spezzarsi, addirittura dell’andare fuori tono. Però dolce, sicura, riconoscibilissima, in grado solo con poche note di scaldare l’anima come un caminetto acceso in una notte di neve. Infine ci sono le sue canzoni e le molte cover con le quali spesso si è misurato: rarefatte, impalpabili, struggenti, solo sue. Ma anche agguerrite in altri momenti. Col tempo infatti Wyatt ha saputo mettere in atto un fiero impegno politico, schierandosi con il Partito Comunista Britannico e trovandosi coinvolto in iniziative umanitarie.
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Nel 1997 nel quale in Italia (caso unico al mondo) viene pubblicato un tributo a Wyatt (The Different You – Robert Wyatt e noi, organizzato da Francesco Magnelli e Gianni Maroccolo e pubblicato dal Consorzio Produttori Indipendenti) esce Shleep, suo più grande successo dai tempi di Rock Bottom. È un album sereno, variegato, in grado di mettere sul piatto i diversi mondi wyattiani in maniera perfetta. Con diverse perle sonore tra cui una che spicca per intensità: Maryan, scritta col chitarrista jazz Philip Catherine e ripresa con eleganza e trasporto da Ginevra di Marco e Cristina Donà nel tributo.
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Uno degli album più importanti degli ultimi 50 anni. Concepito nei giorni di convalescenza a seguito dell’incidente e prodotto da Nick Mason, il disco presenta un Wyatt fresco e nuovo, che compone canzoni che entrano nell’anima del mondo. Sospeso tra umori jazz, melodie struggenti ed esperimenti, Rock Bottom farà scuola per il suo carattere al tempo stesso tortuoso e godibile. Al suo interno molta malinconia, ma anche uno spirito ironico e vitale che permette a Wyatt di pubblicare alcune tra le sue canzoni più belle, una su tutte Sea Song che è pura poesia per il suo amore con Alfie. Ma è tutto l’album a essere una lunga lettera d’amore alla consorte, alcuni brani portano addirittura il suo nome. Rock Bottom è l’equilibrio perfetto tra canzone e sperimentazione, tra jazz e tutto ciò che musicalmente c’è di bello sul pianeta Te
( da Rolling Stone)
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greenbor · 10 months ago
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Poesia di https://www.tumblr.com/maripersempre-21
Fra le tue calde mani
mi sento come argilla
da plasmare...
sulla tua bocca
ogni bacio
è dolce e avvolgente,
ti tocco...
ti sento fremere,
scorre la mia lingua
sul tuo corpo,
succhio...
per me tu sei
come linfa vitale...
accarezzo il tuo membro,
lo bacio...
quanto sei bello amore
nella tua nudità...
prendimi ora,
placa la fame
che ho di te...
stordiscimi
con i tuoi baci,
entra in me
con il tuo fallo...
e poi lasciami,
e ancora riprendimi...
come febbre
il desiderio sale...
ancora amore,
dentro di me...
e ora girami,
legami...
prendimi di nuovo,
i corpi accaldati,
sudati,
pieni dei nostri umori...
odori...
eccitati,
arrivano al culmine del piacere,
e la notte ha già in sé
il risveglio dell'alba
mentre le mie labbra
ti baciano il viso...
M.C.@
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whiteleviathan · 2 years ago
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"Ho sognato di comporre una poesia, ma al mio risveglio le parole erano già sfumate via. Solo la sensazione mi è rimasta nel cuore, una vaga e sensazione di calore, ed un sincero sentimento d'amore"
Se mi scrivessi di parole o frasi di cui hai sognato e che in sogno ti sono state dedicate forse fra quelle potrebbero esserci le mie e mi aiuteresti a ricordarle e persino scoprire a chi le ho dedicate 💕
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susieporta · 2 years ago
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LA LUNA PIENA DEL BUDDHA
Buongiorno Anime Belle,
siamo dentro al corridoio dell’Eclissi che si conclude venerdì con la Luna Piena in scorpione conosciuta anche come il Vesak, la Luna del Buddha ovvero la “luna del risveglio”.
Questa Luna Piena in Scorpione è un’energia intensa che può evidenziare uno stato di inquietudine e di “scontento cosmico” dovuto al fatto che si forma una quadratura con la Luna nera (Lilith) facendo emergere insofferenza e inquietudine; c’è Mercurio retrogrado, l’eclissi e pertanto siamo chiamati ad un viaggio introspettivo, un viaggio nelle nostre profondità, la dove risiede sia il nostro malcontento, sia il nostro potere personale.
Non tutti vivremo questo evento nello stesso modo: chi ha già svolto un processo di trasformazione e accolto ciò che ne è emerso, ora potrebbe avere idee più chiare e anche la forza per decidere su aspetti importanti della propria vita, ovvero assumersi la responsabilità delle proprie scelte, diventare proattivo invece di attaccare o incolpare le situazioni esterne per i problemi o malesseri della propria vita.
Vedete, tutto il cielo spinge in questa direzione: gli eventi che stiamo vivendo (con più intensità) da qualche anno, hanno la funzione di “risvegliarci” da un sonno in cui l’essere umano è caduto tanto tempo fa e Plutone in aquario, da ieri per altro retrogrado, ha iniziato un lento lavoro di trasformazione sociale.
Questo non significa che venerdì saremo tutti “risvegliati”, ma che, anche in modo impercettibile, emergerà nella nostra coscienza la necessità di cambiare qualcosa nella nostra vita. Questo può produrre appunto uno stato di insofferenza oppure di eccitazione: dipende da come siamo. La cosa importante è che ognuno si assuma la responsabilità del proprio cambiamento. Del resto, il Nodo Lunare Sud in Scorpione ci ricorda che per andare al Nodo Nord in toro è necessario attraversare una metamorfosi, una morte per poi rinascere a nuova vita.
“Gli ho chiesto la forza
e Dio mi ha dato difficoltà per rendermi forte.
Gli ho chiesto la saggezza
e Dio mi ha dato problemi da risolvere.
Gli ho chiesto la prosperità
e Dio mi ha dato cervello e muscoli per lavorare.
Gli ho chiesto il coraggio
e Dio mi ha dato pericoli da superare.
Gli ho chiesto l’Amore
e Dio mi ha affidato persone bisognose da aiutare.
Gli ho chiesto favori
e Dio mi ha dato opportunità.
Non ho ricevuto nulla di ciò che volevo
ma tutto quello di cui avevo bisogno.
La mia preghiera è stata ascoltata.”
Antica poesia indiana
Oggi caffè bello fumante con un biscotto all’anice!
Francesco Akash Ballarini
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