#piccoleantille

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[Il momento dei saluti]

Anche se la gioia per aver portato a termine la nostra traversata dell’Atlantico non è ancora finita, in questo momento iniziano a farsi strada dentro di me dei sentimenti di tristezza e malinconia. Dopo tanti giorni trascorsi insieme, a partire da Santa Cruz fino alle splendide acque dei Caraibi, è giunto il momento di separarmi dal resto dell’equipaggio. Sapevo che questo momento sarebbe arrivato ma non credevo che sarebbe stato così difficile. 

È incredibile quanto può essere forte il legame che si crea tra persone che fino a poco tempo prima non si erano mai incontrate. Ma il mare è anche questo: condivisione, amicizia, fratellanza.

Non dimenticherò mai gli insegnamenti del nostro Capitano Andrea e ogni emozione vissuta con i ragazzi a bordo. Porterò sempre con me i giorni passati in mare insieme, quando abbiamo affrontato onde alte e ci facevamo forza l’uno con l’altro. Non posso che essere grato per aver trascorso dei momenti indimenticabili insieme allo straordinario equipaggio della Creuza de mä e, ne sono convinto, prima o poi le nostre strade torneranno ad incrociarsi. Magari sull'Oceano, per scrivere una nuova pagina della nostra avventura.

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Abbiamo percorso circa 3400 miglia dalle Canarie per arrivare fino qui. Un viaggio lungo, intenso, a volte difficile ma sicuramente appagante. Finalmente, al termine di una incredibile traversata, posso dire di essere arrivato ai Caraibi. La terra non ha mai avuto un sapore così dolce.

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[Benvenuti in Paradiso]

Eccoci finalmente giunti all’Isola di Saint Marteen, nelle Piccole Antille, una delle tante perle dei Caraibi caratterizzate da quelle acque cristalline che pensavi esistessero solo nelle cartoline. E’ il primo dei tanti paradisi che visiterò durante la seconda parte del mio viaggio. Stiamo per iniziare le manovre di attracco, fa un effetto strano rivedere un porto dopo tanti giorni ma sono ansioso di rimettere i piedi sulla terraferma ed iniziare questa nuova avventura. Sole, profumi, nuovi incontri e soprattutto ancora tanto mare mi aspettano. Il tempo di sognare non è ancora finito.

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[Finalmente terra!]

18 giorni.

Abbiamo navigato 18 giorni, quasi sempre spinti dalla forza del vento e ora, alle nostre spalle, si iniziano a vedere i contorni della crosta terrestre. Fuori non è cambiato nulla ma, almeno dentro di me, inizio ad intravedere i segni di un cambiamento radicale.

Sicuramente non è facile capire quello che provo, bisognerebbe stare in mezzo a queste onde per tutti questi giorni per comprenderlo a pieno. Quello che posso dire è che sono passato dalla sensazione di voler vivere il mare, navigare sulle onde, sentirmi un tutt’uno con l’Oceano per poi desiderare ardentemente di toccare nuovamente terra.

In realtà penso che siamo davvero fortunati ad avere la possibilità di assaporare sia il mare che la terra, credo che valga davvero la pena di vivere queste emozioni. Penso che ognuno di noi debba concentrarsi molto di più sulle cose semplici e basilari anziché perdersi in tante cose inutili.

E adesso, dopo due settimane e mezzo che sono su una barca bellissima di 20 metri, comoda, bella piantata nel mare, stabile, sicura, vedere dietro di me comparire un pezzetto di terra è qualcosa di indescrivibile...praticamente un sogno ad occhi aperti.