#perfetta per quel tipo di serate
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iosonoblu · 1 month ago
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The Atlantic was born today, and I'll tell you how The clouds above opened up and let it out I was standing on the surface of a perforated sphere When the water filled every hole And thousands upon thousands made an ocean Making islands where no island should go, oh no
Most people were overjoyed, they took to their boats I thought it less like a lake and more like a moat The rhythm of my footsteps crossing flatlands to your door Have been silenced forevermore The distance is quite simply much too far for me to row It seems farther than ever before, oh no
I need you so much closer I need you so much closer I need you so much closer I need you so much closer I need you so much closer I need you so much closer I need you so much closer I need you so much closer
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sounds-right · 2 years ago
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Praja Gallipoli (Musicaeparole), si balla sempre: 6/7 Milk Bar per il Popfest, 7/7 Big Mama, 8/7 Eiffel 65 e Ludwig, 9/7 Zarro Night con Dj Matrix
L'estate di Praja Gallipoli, paradiso di divertimento e musica gestito da Musicaeparole, uno degli organizzatori di riferimento in Europa per quel che riguarda il divertimento (e non solo), continua. Il lungo weekend che inizia il 7/7 e continua fino al 9/7 è decisamente scatenato.
Giovedì 6 luglio, come capita da tempo,  il festival Popfest  People on Pleasure  viene aperto dai Milk Bar, ovvero Silvio Carrano e Marcello Lepore, talenti pugliesi della musica elettronica. I loro dischi ed i loro dj set fanno ballare il mondo. "E' complicato proporre novità assolute, perché i dj, soprattutto in italia, non rischiano, e programmare un brano che non sia già un successo conclamato è virtù di pochi" ragionava Silvio Carrano recentemente in una intervista ad AllaDiscoteca.com "I nostri colleghi più giovani dovrebbero iniziare a cogliere la vera essenza del nostro lavoro, ossia divulgare la buona musica. E i direttori artistici, spesso incompetenti, dovrebbero fidarsi. La gente mica scappa via se non usi i mash-up di Elettra Lamborghini".
Venerdì 7 luglio torna Big Mama party decisamente scatenato dai ritmi latin, hip hop & un sound black music assolutamente scatenato, alla Praja Gallipoli.
Sabato 8 luglio ecco un trio decisamente amatissimo sul palco della Praja: ci sono gli Eiffel 65 con il loro dj set. Quello della band torinese è ancora oggi un successo planetario, con oltre 15 milioni di dischi venduti e successi internazionali. Parliamo di brani ancora attuali del calibro di "Blue", "Move Your Body", "Lucky in My" Life e "Too Much of Heaven". Sono anche mille altre le canzoni degli Eiffel entrate ormai nelle orecchie e nel cuore di milioni di persone. Il nome Eiffel 65 fu scelto casualmente da un software; i componenti della band, veri esperti di computer e campionamenti, fin dall'inizio scelsero la strada dell'autoproduzione e aprirono un attrezzatissimo studio (la Bliss Corporation) nella loro città. Dagli anni '90 ad oggi il loro successo è una costante nella musica da ballo nel mondo. Con loro anche Ludwig, ovvero Ludovico Franchitti, ex Dark Polo Gang, un personaggio di riferimento nella scena trap italiana. Sarebbe già abbastanza ma ci sono anche Gli Avvocati Divorzisti, live band capace di coinvolgere chiunque con la sua energia. 
Domenica 9 luglio ecco una divertente Zarro Night (nella foto) con Dj Matrix @ Praja Gallipoli by Musicaeparole. E' la notte perfetta per cantare e ballare tutte le hit anni 90 - 2000 con gli amici fino all'alba. Dj Matrix è un maestro in questo tipo di serate, decisamente scatenate. 
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Praja Gallipoli by Musicaeparole
Lungomare Galileo Galilei
info +39 3486297999
biglietti: www.ticketsms.it/location/PRAJA-GALLIPOLI 
www.instagram.com/prajagallipoli/
www.tiktok.com/@prajagallipoli
///
L'estate della Praja Gallipoli spinge forte a ritmo di musica che fa scatenare. Ormai il calendario lo dice chiaramente e l'estate della Praja Gallipoli, discoteca simbolo del divertimento estivo italiano gestita da Musicaeparole, continua a far ballare anche a fine giugno 2023 dopo aver iniziato la sua stagione il 17 giugno con un super party che ha visto sul palco Federico Scavo al mixer e il violino di Mark Lanzetta... il locale ha risposto alla grande alla splendida musica proposta da questi due artisti. Anche il party di qualche notte fa con Francesca Brambilla e Fred De Palma, grandi protagonisti musicali dell'estate italiana... 
A luglio e agosto, nell'estate 2023 la Praja Gallipoli (Lecce), capitale musicale del Salento e del divertimento è aperta 7 sere su 7, spesso con due o tre superstar sul palco ogni sera.  Musicaeparole sta comunicando via via la presenza, come capita del resto ogni anno di tanti top dj mondiali.
Ecco, direttamente, dalla pagina Instagram della Praja Gallipoli, gli artisti aggiunti più recentemente: 
Il 12 agosto, dopo il concerto di Mara Sattei, torna il groove di Benny Benassi @ Popfest - People on Pleasure c/o Praja  Gallipoli. Il 30 luglio c'è il pop scatenato di Irama, una vera star per chi ama la musica italiana. Il 27 luglio, ancora per Popfest, ecco Merk & Kremont, super dj italiani che producono tanti artisti tra cui quella di Sangiovanni ed Il Pagante. Ecco poi un dj set molto atteso per il 10 luglio: al mixer della Praja c'è Ale Basciano, che divide la console con un artista da sempre amico della Praja, Cristian Marchi.
E ancora: l'italiano Gabry Ponte è atteso il 26 luglio; Bob Sinclar, il re di Francia e del Salento, torna alla Praja il 3 agosto... ed è già stata annunciata mentre scriviamo anche la presenza di Steve Aoki, ovviamente per Popfest, il festival più internazionale della Praja Gallipoli. Il super dj americano sarà alla Praja Gallipoli il 14 agosto, per un Ferragosto scatenato.
Tra gli altri dj set  egli eventi già annunciati, a luglio '23, c'è una serie di eventi davvero da non perdere. Oltre a diversi eventi legati al Sottosopra Fest, ecco due dj set scatenati per Popfest - People on Pleasure: il 20 luglio arriva Timmy con la sua tromba, mentre Acraze arriva il 27 luglio con i suoi ritmi irresistibili. 
Riassumendo, l'estate targata Praja Gallipoli e Musicaeaparole è tutta da vivere, ovviamente in Salento.
///
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Che si balla a luglio e agosto '23 @ Praja Gallipoli  (many more TBA, tanti altri annunciati a breve) - aggiornamento al 5/7/23
GIO 6/07 Milk Bar @ Popfeste - People on Pleasure c/o Praja  Gallipoli 
VEN 7/7 Big Mama, latin hip hop & black music @ Praja Gallipoli
SAB 8/7 Eiffel 65 Dj set + Ludwig + Gli Avvocati Divorzisti @ Praja Gallipoli 
DO 9/7 Zarro Night con Dj Matrix @ Praja Gallipoli 
LUN 10/7 Cristian Marchi, Ale Basciano @ Praja Gallipoli 
MER 12/07 Zelletta, Samuele Brignoccolo @ Praja Gallipoli 
GIO 13/7 Djs From Mars, Nicola Fasano @ People on Pleasure c/o Praja  Gallipoli 
VEN 14/7 Big Mama, latin hip hop & black music @ Praja Gallipoli
SAB 15/07 Dj Antoine, Random @ Praja Gallipoli + Random
DOM 16/07 Ernia @ Sottosopra Fest  + Alexander Rya c/o Praja Gallipoli + Alexander Rya
MAR 18/07 Vida Loca + Villabanks, Icy Subzero @ Sottosopra Fest c/o Praja Gallipoli 
MER 19/7 Meduza @ Praja Gallipoli 
GIO 20/07 Timmy  Trumpet @ Popfest - People on Pleasure c/o Praja  Gallipoli 
VEN 21/7 Rosa Chemical + Miles + Big Mama  @ Praja  Gallipoli 
SAB 22/7 TBA (to be announced)
DOM 23/07 Alessia Lanza + Zarro Night  @ Praja  Gallipoli 
LUN 24/07 Damante @ Ange du Demon c/o Praja Gallipoli 
MAR 25/07 Gemitaiz, Vida Loca @ Sottosopra Fest c/o Praja Gallipoli 
MER 26/07 Gabry Ponte @ Praja Gallipoli 
GIO 27/07 Acraze, Merk & Kremont @ Popfest - People on Pleasure c/o Praja Gallipoli 
VEN 28/7 Rhove, Big Mama @ Praja Gallipoli 
SAB 29/7 Deejay Time, Corona @ Praja Gallipoli 
DOM 30/07 Irama  @ Praja Gallipoli 
LUN 31/7 Damante @ Praja Gallipoli
MAR 01/08 Vida Loca @ Praja Gallipoli
MER 03/08 Bob Sinclar @ Popfest - People on Pleasure c/o Praja  Gallipoli 
MAR 08/08 Vida Loca @ Praja Gallipoli
GIO 10/08 James Hype @ Popfest - People on Pleasure c/o Praja  Gallipoli 
SAB 12/08  Mara Sattei live + Benny Benassi @ Popfest c/o Praja  Gallipoli 
DOM 13/8 Gabry Ponte @ Praja Gallipoli
LUN 14/08 Steve Aoki @ Popfest - People on Pleasure c/o Praja  Gallipoli 
MER 16/8 Bob Sinclar, Albertino @ Praja - Gallipoli 
LUN 21/8 Gabry Ponte, Vidaloca @ Praja - Gallipoli 
GIO 24/8 Hugel, Merk & Kremont @ Popfest - People on Pleasure c/o Praja  Gallipoli 
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djs-party-edm-italia · 2 years ago
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Praja Gallipoli (Musicaeparole), si balla sempre: 6/7 Milk Bar per il Popfest, 7/7 Big Mama, 8/7 Eiffel 65 e Ludwig, 9/7 Zarro Night con Dj Matrix
L'estate di Praja Gallipoli, paradiso di divertimento e musica gestito da Musicaeparole, uno degli organizzatori di riferimento in Europa per quel che riguarda il divertimento (e non solo), continua. Il lungo weekend che inizia il 7/7 e continua fino al 9/7 è decisamente scatenato.
Giovedì 6 luglio, come capita da tempo,  il festival Popfest  People on Pleasure  viene aperto dai Milk Bar, ovvero Silvio Carrano e Marcello Lepore, talenti pugliesi della musica elettronica. I loro dischi ed i loro dj set fanno ballare il mondo. "E' complicato proporre novità assolute, perché i dj, soprattutto in italia, non rischiano, e programmare un brano che non sia già un successo conclamato è virtù di pochi" ragionava Silvio Carrano recentemente in una intervista ad AllaDiscoteca.com "I nostri colleghi più giovani dovrebbero iniziare a cogliere la vera essenza del nostro lavoro, ossia divulgare la buona musica. E i direttori artistici, spesso incompetenti, dovrebbero fidarsi. La gente mica scappa via se non usi i mash-up di Elettra Lamborghini".
Venerdì 7 luglio torna Big Mama party decisamente scatenato dai ritmi latin, hip hop & un sound black music assolutamente scatenato, alla Praja Gallipoli.
Sabato 8 luglio ecco un trio decisamente amatissimo sul palco della Praja: ci sono gli Eiffel 65 con il loro dj set. Quello della band torinese è ancora oggi un successo planetario, con oltre 15 milioni di dischi venduti e successi internazionali. Parliamo di brani ancora attuali del calibro di "Blue", "Move Your Body", "Lucky in My" Life e "Too Much of Heaven". Sono anche mille altre le canzoni degli Eiffel entrate ormai nelle orecchie e nel cuore di milioni di persone. Il nome Eiffel 65 fu scelto casualmente da un software; i componenti della band, veri esperti di computer e campionamenti, fin dall'inizio scelsero la strada dell'autoproduzione e aprirono un attrezzatissimo studio (la Bliss Corporation) nella loro città. Dagli anni '90 ad oggi il loro successo è una costante nella musica da ballo nel mondo. Con loro anche Ludwig, ovvero Ludovico Franchitti, ex Dark Polo Gang, un personaggio di riferimento nella scena trap italiana. Sarebbe già abbastanza ma ci sono anche Gli Avvocati Divorzisti, live band capace di coinvolgere chiunque con la sua energia. 
Domenica 9 luglio ecco una divertente Zarro Night (nella foto) con Dj Matrix @ Praja Gallipoli by Musicaeparole. E' la notte perfetta per cantare e ballare tutte le hit anni 90 - 2000 con gli amici fino all'alba. Dj Matrix è un maestro in questo tipo di serate, decisamente scatenate. 
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Praja Gallipoli by Musicaeparole
Lungomare Galileo Galilei
info +39 3486297999
biglietti: www.ticketsms.it/location/PRAJA-GALLIPOLI 
www.instagram.com/prajagallipoli/
www.tiktok.com/@prajagallipoli
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L'estate della Praja Gallipoli spinge forte a ritmo di musica che fa scatenare. Ormai il calendario lo dice chiaramente e l'estate della Praja Gallipoli, discoteca simbolo del divertimento estivo italiano gestita da Musicaeparole, continua a far ballare anche a fine giugno 2023 dopo aver iniziato la sua stagione il 17 giugno con un super party che ha visto sul palco Federico Scavo al mixer e il violino di Mark Lanzetta... il locale ha risposto alla grande alla splendida musica proposta da questi due artisti. Anche il party di qualche notte fa con Francesca Brambilla e Fred De Palma, grandi protagonisti musicali dell'estate italiana... 
A luglio e agosto, nell'estate 2023 la Praja Gallipoli (Lecce), capitale musicale del Salento e del divertimento è aperta 7 sere su 7, spesso con due o tre superstar sul palco ogni sera.  Musicaeparole sta comunicando via via la presenza, come capita del resto ogni anno di tanti top dj mondiali.
Ecco, direttamente, dalla pagina Instagram della Praja Gallipoli, gli artisti aggiunti più recentemente: 
Il 12 agosto, dopo il concerto di Mara Sattei, torna il groove di Benny Benassi @ Popfest - People on Pleasure c/o Praja  Gallipoli. Il 30 luglio c'è il pop scatenato di Irama, una vera star per chi ama la musica italiana. Il 27 luglio, ancora per Popfest, ecco Merk & Kremont, super dj italiani che producono tanti artisti tra cui quella di Sangiovanni ed Il Pagante. Ecco poi un dj set molto atteso per il 10 luglio: al mixer della Praja c'è Ale Basciano, che divide la console con un artista da sempre amico della Praja, Cristian Marchi.
E ancora: l'italiano Gabry Ponte è atteso il 26 luglio; Bob Sinclar, il re di Francia e del Salento, torna alla Praja il 3 agosto... ed è già stata annunciata mentre scriviamo anche la presenza di Steve Aoki, ovviamente per Popfest, il festival più internazionale della Praja Gallipoli. Il super dj americano sarà alla Praja Gallipoli il 14 agosto, per un Ferragosto scatenato.
Tra gli altri dj set  egli eventi già annunciati, a luglio '23, c'è una serie di eventi davvero da non perdere. Oltre a diversi eventi legati al Sottosopra Fest, ecco due dj set scatenati per Popfest - People on Pleasure: il 20 luglio arriva Timmy con la sua tromba, mentre Acraze arriva il 27 luglio con i suoi ritmi irresistibili. 
Riassumendo, l'estate targata Praja Gallipoli e Musicaeaparole è tutta da vivere, ovviamente in Salento.
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Che si balla a luglio e agosto '23 @ Praja Gallipoli  (many more TBA, tanti altri annunciati a breve) - aggiornamento al 5/7/23
GIO 6/07 Milk Bar @ Popfeste - People on Pleasure c/o Praja  Gallipoli 
VEN 7/7 Big Mama, latin hip hop & black music @ Praja Gallipoli
SAB 8/7 Eiffel 65 Dj set + Ludwig + Gli Avvocati Divorzisti @ Praja Gallipoli 
DO 9/7 Zarro Night con Dj Matrix @ Praja Gallipoli 
LUN 10/7 Cristian Marchi, Ale Basciano @ Praja Gallipoli 
MER 12/07 Zelletta, Samuele Brignoccolo @ Praja Gallipoli 
GIO 13/7 Djs From Mars, Nicola Fasano @ People on Pleasure c/o Praja  Gallipoli 
VEN 14/7 Big Mama, latin hip hop & black music @ Praja Gallipoli
SAB 15/07 Dj Antoine, Random @ Praja Gallipoli + Random
DOM 16/07 Ernia @ Sottosopra Fest  + Alexander Rya c/o Praja Gallipoli + Alexander Rya
MAR 18/07 Vida Loca + Villabanks, Icy Subzero @ Sottosopra Fest c/o Praja Gallipoli 
MER 19/7 Meduza @ Praja Gallipoli 
GIO 20/07 Timmy  Trumpet @ Popfest - People on Pleasure c/o Praja  Gallipoli 
VEN 21/7 Rosa Chemical + Miles + Big Mama  @ Praja  Gallipoli 
SAB 22/7 TBA (to be announced)
DOM 23/07 Alessia Lanza + Zarro Night  @ Praja  Gallipoli 
LUN 24/07 Damante @ Ange du Demon c/o Praja Gallipoli 
MAR 25/07 Gemitaiz, Vida Loca @ Sottosopra Fest c/o Praja Gallipoli 
MER 26/07 Gabry Ponte @ Praja Gallipoli 
GIO 27/07 Acraze, Merk & Kremont @ Popfest - People on Pleasure c/o Praja Gallipoli 
VEN 28/7 Rhove, Big Mama @ Praja Gallipoli 
SAB 29/7 Deejay Time, Corona @ Praja Gallipoli 
DOM 30/07 Irama  @ Praja Gallipoli 
LUN 31/7 Damante @ Praja Gallipoli
MAR 01/08 Vida Loca @ Praja Gallipoli
MER 03/08 Bob Sinclar @ Popfest - People on Pleasure c/o Praja  Gallipoli 
MAR 08/08 Vida Loca @ Praja Gallipoli
GIO 10/08 James Hype @ Popfest - People on Pleasure c/o Praja  Gallipoli 
SAB 12/08  Mara Sattei live + Benny Benassi @ Popfest c/o Praja  Gallipoli 
DOM 13/8 Gabry Ponte @ Praja Gallipoli
LUN 14/08 Steve Aoki @ Popfest - People on Pleasure c/o Praja  Gallipoli 
MER 16/8 Bob Sinclar, Albertino @ Praja - Gallipoli 
LUN 21/8 Gabry Ponte, Vidaloca @ Praja - Gallipoli 
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giulia-liddell · 5 years ago
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Una dichiarazione
Parole: 1603
No beta, we die like men
Fandom: Sanremo RPF
Avvertimenti: probabili strafalcioni gramamticali dovuti a mancanza di sonno, sdolcinatezza, discussione molto vaga sull’omofobia italiana, menzioni della performance finale di Achille Lauro 
Ship: Domille/Bossille
Note autore: Ah. Io che non so niente né su Achille Lauro né su Boss Doms che provo a scrivere una fic su di loro perché sono #Iconic e perché della gente molto carina me lo ha chiesto... Perdonatemi se ci sono errori/cavolate varie/roba che non ci azzecca. Sono un po’ fuori dalla mia comfort zone. Tutti guardano questa ship e sono tipo “rough and kinky dads” e io sono tipo “patati loro”
La stanza d’albergo è illuminata dalla luce dell’alba quando Boss si sveglia con le lenzuola attorcigliate intorno alle gambe. Si prende qualche momento per stiracchiarsi e levarsi il torpore del sonno. Non si aspettava di alzarsi così presto e ha ancora gli occhi che bruciano. Non è facile dover sopportare i ritmi del festival di Sanremo: tutte quelle prove, le serate interminabili e i convenevoli a fine di ogni puntata… Per fortuna sono arrivati alla finale, dopo questa sera potrà dormire quanto vorrà.
Appena si sveglia abbastanza Boss si rende conto che l’altro lato del letto è vuoto. Possibile che Lauro si sia svegliato ancora prima di lui? Non si alza mai così presto, anzi, di solito Boss è costretto a prenderlo a cuscinate finché non si rianima. Boss si alza per cercarlo e barcolla leggermente sulle gambe ancora intorpidite.
Lauro è seduto sul terrazzino della loro camera, con addosso solo un paio di pantaloni, curvo sul tavolino e si mordicchia un dito mentre scrive qualcosa. Boss ammira la serenità che emana seduto in silenzio alla luce dell’alba ed ammira la concentrazione con cui si dedica alla scrittura: la fronte corrugata, le dita strette intorno alla penna come se stesse impugnando un’arma e quello sguardo illuminato negli occhi. È talmente concentrato che non sente nemmeno il chitarrista avvicinarsi. Boss si piazza alle sue spalle e fa scivolare le mani sul suo petto, poi si abbassa per baciargli il collo «’Giorno…» sussurra con voce roca appoggiando le labbra al suo orecchio.
Lauro si riprende all’improvviso dal suo stato di trance creativa e si volta per baciare il suo chitarrista sulle labbra «Ciao…» sussurra con un leggero sorriso sulle labbra «Finalmente sei sveglio anche tu.» aggiunge e subito Boss si tira indietro sorpreso «”Finalmente”? Lauro, non sono neanche le sette del mattino… Abbiamo dormito cosa? Due ore?» dice confuso mentre Lauro gli accarezza una guancia e sorride «Per essere precisi, tu hai dormito due ore e quaranta minuti e io non ho dormito affatto.» risponde il cantante. Boss strabuzza gli occhi per la sorpresa «Come non hai dormito? Lauro non va bene… Hai lavorato parecchio e ci aspetta un’altra giornata di lavoro intenso e… Non puoi…» Lauro lo zittisce con un altro bacio. «Edo, non abbiamo prove fino al tardo pomeriggio, posso dormire questa mattina se tu me lo permetti… E non ti preoccupare, so che è importante risposare… È solo che… Avevo voglia di scrivere e non riuscivo ad addormentarmi, quindi sono rimasto sveglio…» risponde Lauro indicando i fogli che sono impilati sul tavolino. Boss non può fare a meno di sorridere «Davvero sei rimasto sveglio per scrivere? Questa potrebbe essere la cosa più da te che ti abbia mai visto fare…» commenta il chitarrista e Lauro abbassa lo sguardo evidentemente in imbarazzo «Mi… Mi sentivo ispirato…» si giustifica.
«Posso leggere?» chiede Boss facendo un cenno in direzione dei fogli e Lauro annuisce lentamente «È… Non è veramente un testo… Non ancora… Solo una raccolta di idee… Dovrò sistemare poi tutto quanto… Sai la confusione che ho in testa a volte…» Boss gli lascia un bacio su una tempia e gli accarezza le spalle «Sono certo che sia meraviglioso.» dice e lo pensa davvero. Si sorprende a volte di quanto Lauro possa essere insicuro della sua musica mentre la sta creando. Una volta che rilascia una nuova canzone è sempre sicuro che sia esattamente quello che voleva e che sia perfetta, ma quando la sta ancora scrivendo continua a dubitare di ogni frase e di ogni nota anche se poi non cambia molto nel prodotto finale.
Il chitarrista prende uno dei fogli ed inizia a leggere in silenzio con Lauro che appoggia la testa contro la sua spalla. «Allora? Che ne pensi?» chiede il cantante con una punta d’ansia nella voce «Edo? Ci sei?». Boss si riprende, appoggia il foglio e prende il volto di Lauro tra le mani per baciarlo «È stupendo. Sei stupendo. Dio, come diavolo faccio a meritarmi uno come te?» commenta subito il chitarrista con un ampio sorriso «Il modo in cui descrivi la nostra relazione e… E tutta l’emozione che ci hai messo… Davvero io non so come fai… Sei magico.» continua sempre più entusiasta. Lauro si lascia scappare una risatina soddisfatta e bacia ancora Boss «Grazi-» inizia a dire, ma subito il chitarrista lo interrompe «Però voglio sapere una cosa… Sei sicuro?» chiede con l’espressione più seria che mai.
«Sicuro di cosa?» Lauro corruga la fronte «Tutti i tuoi testi sono intimi... Lo dici tu stesso che non si può scrivere una canzone senza metterci una parte di sé… E questo… Questo potrebbe essere il testo più personale che tu abbia scritto fino ad ora… Quindi ti chiedo se sei sicuro di voler trasformare questo in una canzone: sarà pubblicata, la ascolteranno tutti e…» Boss non finisce la frase, ma Lauro sa perfettamente cosa intende «… e tutti sapranno di noi.» conclude. «Esatto!» esclama il chitarrista «Per me non è un problema lo sai, anzi sarei felicissimo di non dover fare tutto di nascosto, di non dover mantenere i nostri contatti in pubblico limitati alle nostre performance, ma… Voglio che ne sia felice anche tu… Non voglio che tu ti senta costretto a caricarti di questo peso… Già non godi di una buona reputazione con chiunque non abbia una mente aperta, non vorrei che tutto il backlash che ci sarà per questo ti ferisca…» spiega Boss e la sua voce sembra leggermente disperata. Lauro sa che è sincero, sa che sta dicendo tutto questo solo perché tiene a lui.
«Edo… È proprio questo il punto… Io so che ti preoccupi e sono contento che ti interessi di come potrei gestire la cosa, ma… Non posso tenerlo nascosto per sempre e onestamente mi sento un ipocrita in questo momento… Ogni volta che ci intervistano dico sempre quanto sia importante per l’espressione della propria personalità, fare tutto quello che si vuole, non farsi condizionare dalla mascolinità tossica e non lasciar vincere tutte le cazzate omofobe che circolano nella musica italiana di oggi e poi… E poi non parlo di questo, non parlo di noi… Che cazzo la nostra canzone quest’anno si chiama “Me ne frego” e io cosa sto a fare? Lascio vincere i bigotti e gli omofobi che dico di voler sconfiggere!» mentre si agita sempre di più Lauro inizia a passeggiare da un punto all’altro della stanza, agitando le braccia.
«Lauro… Non è così semplice e tu lo sai… Sì è vero che dovremmo essere tutti aperti e che fai bene a predicare questo concetto, ma tutti quelli come me e te sanno benissimo che non è così semplice nella vita reale. Anche se non vivi in un ambiente ostile puoi comunque sentirti isolato una volta che “esci allo scoperto” … E nel mondo della musica spesso è anche peggio… Nessuno ti biasima e soprattutto io non ti biasimo.» cerca di confortarlo il chitarrista, ma senza ottenere grandi effetti.
Lauro si blocca in mezzo alla stanza e guarda Boss dritto negli occhi «Edo, non nascondiamoci dietro ad un dito. Io non ho detto niente fino ad ora ed ho forzato anche te in questo, non per qualche istinto di conservazione, ma perché ho paura. Ho paura e continuo a ripetere a tutti di non averne. Questa è la definizione da manuale di ipocrisia. Ho pensato che se avessi tenuto questa parte di me e quello che c’è tra noi solo per le performance sarei stato “più giusto”. Questa è la cazzo di verità, sono un cazzo di ipocrita e non voglio più esserlo. Santo Dio, guarda la gente che si è esibita a questo festival! Mika, Tiziano, la Nannini… Tutti artisti, come noi, che sono apertamente gay! La tua domanda è se sono sicuro di voler “uscire allo scoperto”? Ecco la mia risposta: Sì, sì, lo sono, cazzo è davvero l’ora.» Lauro ha gli occhi lucidi ed il labbro gli trama leggermente. Boss lo abbraccia subito più forte che può e gli stampa decine di baci in faccia «Perfetto! Ti amo! Ti amo! Dio, quanto ti amo!» esclama mentre continua a ricoprire Lauro di baci.
La loro giornata scorre tranquillamente, tra i preparativi e le prove per la finale ed insieme perfezionano la loro grande esibizione. Deve essere perfetta, devono fare in modo che nessuno se la possa dimenticare. Nel backstage, nei loro maestosi costumi, prima di essere chiamati sul palco Lauro sorride a Boss più radioso che mai «Siamo proprio fantastici stasera. Saremo fantastici.» commenta il cantante «Fiero di essere al vostro fianco, Vostra Altezza.» scherza Boss prima di avviarsi per entrare sul palco.
È davvero l’esibizione perfetta. Non c’è un singolo momento in cui Lauro si trattenga dallo stare addosso a Edo. È così evidente che non può esserci nessuno che non se ne sia accorto. Il modo in cui gravitano l’uno intorno all’altro, in cui si appoggiano per ogni passo e si stuzzicano per tutta la performance. Ma Lauro vuole chiudere davvero in bellezza, vuole fare qualcosa che gridi “Quest’uomo è mio.” e si appoggia alla sua schiena allungando una mano per stringergli il collo. Boss riesce per miracolo a mantenere la concentrazione sulla performance. Quando si ritrovano faccia a faccia sanno tutti e due che è il momento, ma boss vuole lasciare che sia Lauro a controllare tutto, vuole che sia lui a fare quel passo, quella decisione, perché tra loro è quello che ne ha più bisogno. Lauro stringe la faccia del suo chitarrista e lo bacia nel bel mezzo del palco. È il suo modo di dichiarare non solo al mondo, ma soprattutto a lui, ad Edo, che non ha più dubbi.
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conlatempestanelcuore · 3 years ago
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Mercoledì 29 dicembre 2021
Stamattina sono arrivata a casa alle 8.30 e sono ancora euforica per la serata/nottata trascorsa. Ogni tanto ci vuole quella serata in cui si pensa "vaffanculostasera tutto permesso voglio distruggermi." Praticamente è quello che ho fatto ieri notte, anzi, abbiamo. Era da molto che io e la mia amica volevamo fare una serata alcolica e ce l'abbiamo fatta anche in memoria dei vecchi tempi. C'era di tutto da bere tra vini, limoncelli, grappe e altro che manco ricordo ahahahaha. Troppi pensieri. Troppa pesantezza dentro me. Quella voglia di staccare la spina. Staccare i pensieri. Staccare il cervello. Bere fino ad annebbiare la mente. Qualche ora prima era venuto l'ex a prendere mio figlio e avevo già il torcibudella pensando che non l'avrei visto per 4 giorni. Serata perfetta per annegare i pensieri nell'alcol. Ammetto che mi vergogno in botto a dirlo. Ma si tratterà al massimo di qualche serata così forte al mese. Ho deciso che quando mi ritaglierò del tempo per me, sarà esattamente questo tipo di serata che mi servirà. Non voglio più sentire niente. Non voglio più provare niente. Non voglio ragionare per niente. Non voglio niente per qualche ora, tanto poi mi addormento e l'incubo si farà vivo la mattina dopo appena sveglia. Io e la mia amica siamo l'anima della festa. Videochiamate a gente solo per tirargli matto. Risate a più non posso. Ad un certo punto la mia amica va a sboccare l'anima. Io all'inizio sembravo impressionata poi ero corsa a tenerli i capelli e la mano in ginocchio al water. L'aveva fatta grossa. Stavo scrivendo con A che di certo non mi poteva abbandonare. Lui stranamente era a casa ed io fuori di testa con la mia amica. ma ci sta. Anch'io volevo vomitare volevo esattamente stare male come lei, provare il suo dolore, ma non accadde. Quando succedono queste serate, mi viene da stare benissimo. Quando non c'è A e magari mio figlio dorme, entro in una sottospecie di agonia, catalessi non so come chiamarla, depressione forse. Comunque un po' nello sconforto, dopo aver messo a letto la mia amica, avevo mandato la buonanotte ad A: Amore scusa i miei scleri ma non ci vediamo da 4 fottuti giorni e ne risento ogni volta che ci salutiamo uff ti giuro che mi manchi da impazzire voglio subito domani (oggi) per strapazzarti di baci. Vorrei molto più tempo da passare insieme. tutto il tempo per noi senza nessuna fretta. di sentire la nostra pelle toccarsi. i nostri respiri intrecciati a tal punto di diventare una cosa sola. dormire restando comunque intrappolati l'uno nell'altra per scaldarci e per il bisogno di sentire che ci apparteniamo. svegliarci e non volerci staccare ancora. Non so se possa esistere una felicità più immensa che stare con te tutto il tempo senza interruzioni senza mai una fine e ti assicuro che quel giorno arriverà. sai che merda sono e per questo a volte vado in tilt nonostante non vorrei mai ma starti lontano è un vero e proprio schifo. Lo so che ho un caratteraccio a volte sento il cuore ghiacciato ed inattaccabile mentre per il resto a farlo sciogliere basta davvero poco tipo un abbraccio. il tuo e basta. La tua presenza al mio fianco. voglio noi due fino alla fine dello spazio e del tempo. Sai che non hai dovuto fare i salti mortali o scalare l'Everest per farmi innamorare. Mi è bastato intravedere quello che sei in poche ore cioè un dono talmente raro che sarei una stupida a farmelo scappare. non voglio perderti ed anzi ti voglio smisuratamente. ti amissimoooo
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im-perfect-wonder · 7 years ago
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Io sinceramente non so che tipo di relazione sognavi o sogni. Non sono mai stata perfetta, né tanto meno desidero diventarlo.
Ti ho sempre detto “non ti prometto che sarà tutto rosa e fiori, ti farò incazzare spesso, ti dirò cattiverie nei momenti sbagliati, e farò errori”, non so davvero cosa fare con te, mi sento come se tutto ciò che c’è stato fosse stato sminuito, i sacrifici, le belle giornate, le serate, per quanto brevi, passate a divertirci.. Ho mandato a fanculo una famiglia per te, e non ti ho mai detto di essere in debito con me, assolutamente, perché io sono una che se può dare 100, prova a dare 1000 senza chiedere nulla in cambio, non do mai tanto quanto o meno ciò che viene dato a me. Non riesco a starmene sulle mie, fare finta di nulla e ignorarti come fai tu.. anzi, non so neppure come tu ci riesca.
Se ti ho chiesto le mie cose indietro è perché speravo che tu dicessi “non ti do nulla perché ormai appartengono a me”, e hai avuto anche il “coraggio” di dire che se fosse mancato qualcosa me l’avresti portata, ma per quanto mi riguarda, l’unica cosa che manca da giorni ormai SEI TU.
Inutile negarti che spero in un tuo messaggio, o in un qualcosa che ti riguardi, controllo il cellulare ogni secondo, ma niente, la batteria mi dura 48h, e non più 2h come prima..
Mi manchi e dopo quello che ho fatto per averti non sopporterei averti lontano, e ripeto non voglio che tu sia in debito con me, avrei preferito un “vaffanculo”, o anche il fatto stesso che tu 3 giorni fossi sparito, ma non tutto questo. Io davvero non so come tu riesca ad ignorarmi, a rendere tutto così leggero, come se nulla fosse, vorrei farlo anch’io per evitare di stare male, ma purtroppo i sentimenti me lo proibiscono.
Sei l’unica persona che mi ha permesso di tirar fuori il meglio ed il peggio di me, ho superato i limiti dei miei sentimenti, pensando di non averne più, se ti ricordi inizialmente avevo anche un po’ paura di affrontare il tutto, poi non so perché ma con te accanto mi svanisce ogni tipo di dubbio ed incertezza.
Non so se cambierai idea, se tornerai, se dopo sto messaggio mi bloccherai, se mi manderai a quel paese per poi tornare, NON LO SO. So solo che mi sto riducendo ai minimi termini perché non ho più testa per nulla. Mi manchi tu, la tua buonanotte e il tuo buongiorno che spero ogni cazzo di giorno di ricevere, non ti vedo da due settimane e sto letteralmente sclerando, oggi ti odio e domani ti amo, mi stai scombussolando, lo hai sempre fatto..
Non pretendo chissà cosa, vorrei solo che tu provassi a mettere l’orgoglio da parte come faccio io da quando stiamo insieme...
Buonanotte.
@imperfetta-meraviglia
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sarahfelberbaumarchive · 4 years ago
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Sarah Felberbaum: “E’ il momento di una donna Premier”.
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L’attrice anglo-americana non ha dubbi. Lei, che arriva oggi in tv come fidanzata del giovane montalbano, è convinta che “per le italiane tutto è più complicato. Ma Fornero, Camusso e Marcegaglia certo non sono in quei posti per le quote rosa”. La sua ricetta? “Dare il buon esempio”. Alta, occhi verdi, fettoni. Voce pacata e risata libera. Sarh Felberbaum, 31 anni, ex presentatrice tv, attrice, è stata al fianco di Toni Servillo nel Gioiellimo e ora sta per sbarcare in forze nelle nostre case. Sarà la protagonista femminile del Giovane Montalbano su Raiuno e poi, sempre sull’ammiraglia dell tv di stato, duetterà con Alessandro Gassman nella Grande Famiglia. La incontro in un albergo di Roma centro. Mentre parliamo un signore si aggira fischiettando tra i divani della hall. L’attrice commenta: “E’ Mascagni”. Ogni tanto accosta la mano sinistra alla bocca. Chiedo: “Quello che hai all’anulare è un brillante impegnativo. Un regalo di Daniele De Rossi, il centrocampista della Roma?”. Risposta: “Ero indecisa se togliermelo prima di venire qui, ma poi non mi è sembrato il caso”. Sarah raggiunge picchi di sincerità quasi eccessivi. Eccola di fronte all’esame per la perfetta fidanzata camilleriana di Montalbano. Cosa sono i cabasisi? “Qualcosa che si mangia?” Non esattamente. Sono i testicoli. Finisci di declinare: io sacciu, tu sai, iddu… “Non lo so. Non sono stata in Sicilia abbastanza”. Iddu sape. Ma prima di girare la fiction hai studiato un po’ Camilleri? “Ho visto qualche puntata. Soprattutto quelle vecchie in cui c’è Livia, la compagna di Montalbano. Io interpreto lei da giovane”. Livia, la donna nordica. Tu sei una donna nordica di cultura anglosassone anche nella realtà. “Padre newyorkese e madre londinese”. Questa intervista esce l’8 marzo. Come hai vissuto il dibattito degli ultimi due anni sulle donne in Italia? “Con un po’ di scetticismo”. Hai seguito la campagna ”sul corpo delle donne”? Le polemiche sul bunga bunga… “Si certo. Non dico che non me ne freghi nulla….anzi. Ma penso che troppo spesso si parla, si parla, ma poi non cambia nulla. Sono le donne a doversi muovere concretamente. Con iniziative come Se non ora quando, ma anche con l’esempio quotidiano”. Esempi quotidiani. Berlusconi ti invita a cena…. “Non ci vado”. Neanche se fosse una cena elegante? “Non vorrei vedere il mio nome associato a certe situazioni. Dici che dovrei essere più diplomatica?” Hai mai ricevuto avances da qualche produttore? “Ho ricevuto inviti sospetti, che ho rifiutato. Piuttosto che scendere a compromessi preferisco cambiare mestiere. Mi reinvento”. Chi è la donna italiana ideale? “Monica Vitti. Talentuosa e leggera”. Sei favorevole o contraria alle quota rosa? “Sono favorevole alla presenza delle donne nelle istituzioni, nella politica, nei Cda delle imprese… E’ la base della democrazia. Ma vorrei che ci stessero per le loro idee. Non vorrei veder avanzare donne che non hanno niente da dire. Non credo che Emma Marcegaglia, Elsa Fornero e Susanna Camusso abbiano avuto bisogno delle quote rosa. Loro sono leader per le loro idee, per la loro grinta”. Giusto. Ma gli spazi per le donne in Italia sembrano ridotti. “Per le donne italiane è tutto più complicato. Basta vedere la vicenda delle lavoratrici incinte (e a partita Iva) della Rai a cui non veniva rinnovato il contratto. Ma credo che anche l’Italia non sia pronta per un premier donna. Altro Monti, Passera e compagnia…” Donne grintose. Tu lo sei? “Mi considero abbastanza insicura. A ogni provino sento una voce che mi sussurra: “non ce la farai mai”. Non faccio molto teatro anche per questo: la scena mi mette il panico”. Per un’attrice potrebbe essere un problema.. “Con questa insicurezza non ci convivo bene. Ma qualche pro nell’essere insicuri c’è”. Sei pigra? “Ogni tanto mi regalo giornate di grande svacco”. L’ultima volta che è successo? “Alla fine delle riprese della Grande Famiglia”. Parli spesso della tua di grande famiglia: Harvey, tuo padre, americane di origini russo- ungheresi. Paulyne, tua madre, inglese…. “Ho letto spesso molte inesattezze”. Di che tipo? “Gira una ricostruzione fantasiosa della mia infanzia in Italia a quindici anni”. Invece? “Sono nata in Inghlterra, ma ho sempre vissuto qui”. Che studi hai fatto? “Scuole americane e private. Ne ho cambiate molte”. Hai cominciato a lavorare a quindici anni. “Una signora che frequentava lo stesso circolo sportivo di mio padre e lavorava per Fendi mi propose di sfilare. Per qualche anno ho fatto la modella”. Hai raccontato di aver sfiorato l’anoressia. “Ho avuto momenti difficili. E per un po’ sono stata una fisarmonica: magra, paffuta, magra, paffuta….” Sfileresti ancora? “L’ho fatto per beneficienza l’anno scorso. Per Alberta Ferretti, la mia preferita. Sembravo un pezzo di legno”. Per qualche anno hai fatto la presentatrice. “E non lo rifarei più” Ballando con le stelle lo condurresti? “Ho rifiutato due volte di partecipare come concorrente”. Non presenteresti nemmeno Sanremo? “Sanremo è Sanremo. Ci andrei se mi facessero scendere le scale sul palco in anfibi, o scalza, come ha fatto Geppi Cucciari. I tacchi non li amo”. Dopo il periodo da presentatrice ti sei data alla fiction “Già, ma non mi sono mai sentita una predestinata. Molte mio colleghe raccontano la loro giovinezza come una ineluttabile strada verso la carriera di attrice. Io, semplicemente, amo il cinema e le emozioni che dà. A ventuno anni prima mi sono messa a studiare recitazione, con l’attrice Gisella Burinato, poi ho cominciato a fare provini. Mi presero per Caterina e le sue figlie. Con Virna Lisi”. Ti ha insegnato i trucchi del mestiere? “No. Sul set era molto professionale nel modo di gestire il rapporto con la troupe. Per tutti era la signora Lisi”. Sei stata anche la figlia di Elisa di Rivombrosa “Non è stato un grande successo” Di solito gli attori non lo ammettono “I numeri sono numeri”. E’ vero che parteciperai a “La figlia di Elisa”? “Col cacchio”. Qual’è la fiction che non rifaresti? “Forse Giorni da leone 2. Non è venuta un granchè”. Fai molti provini? “Vado a quelli che mi sembrano più interessanti”. Il provino più difficile? “Quello per Il Gioiellino. Quando ho visto entrare Toni Servillo, che per me è un mito, mi si è bloccato il cuore. Aveva il sigaro tra i denti e le prime parole che ha detto sono state: “Mi rode il culo”. Pensai:”Signore mio, è finita”. Invece”. Un provino che hai lisciato? “Quello per il primo film di Checco Zalone”. Non sono molto lungimirante: Zalone ha sbancato “Lo so. Ma in quel periodo stavo girando altro. E poi ero più snob di quanto non lo sia oggi”. Lo faresti un cinepanettone? “In linea di massima…no”. Il regista con cui vorresti lavorare? “Darren Aronofsky e Matteo Garrone” L’attore con cui vorresti duettare? “In questo momento ho una cotta professionale per Marco Giallini. Mi piace come riesce a far comparire all’improvviso la freddezza e la cattiveria nei suoi occhi e a farla scomparire un secondo dopo. Aggiungo Filippo Timi. Ma con lui avrei dei problemi. Chi ammiro troppo mi spaventa”. Tra le star internazionali? “Javier Bardem e Sir Ben Kingsley”. A cena col nemico? “Con George W.Bush. Vorrei farci giusto due chiacchiere”. Pensavo che mi dicessi Hernanes, il “profeta” della Lazio “Pensai male. Io non vivo di calcio”. Ma sei fidanzata con De Rossi, pilastro della Roma. “Quando l’ho conosciuto non sapevo nemmeno chi fosse”. Beato chi ci crede “Te lo giuro. Ero in un ristorante a Roma centro. Arriva al tavolo questo ragazzo e tutti intorno cominciano a bisbigliare. Io vado al bancone e un amico barista mi dice: “Ma lo sai chi è quello?” Hai un clan di amici? “Sono gli stessi da vent’anni. Ne cito due: Barbara, che ho conosciuto in quarta elementare, e Ilaria. E’ lei che mi ha insegnato cos’è il fuorigioco”. Che cos’è il fuorigioco? “Una linea immaginaria….” La domenica vai allo stadio? “Solo se riesco a organizzare un gruppo divertente di amici”. Non frequenti fidanzate e mogli degli altri calciatori? “Non ne conosco. Una volta ho portato mio padre allo stadio. Ho fatto l’ingresso all’Olimpico con un panama in testa. Molto affascinante”. Hai un rapporto strettissimo con tuo padre. Una volta hai detto che con lui parli di sesso. “Con i miei genitori non ho mai avuto tabù. Mi pare una cosa sana”. L’errore più grande che hai fatto? “In linea di massima rifarei tutto quello che ho fatto”. Che cosa guardi in tivù? “Sono fissata con le serie tv, da quando sono bambina. Le guardo in lingua originale: Boardwalk Empire, Lie to me…” Passi le serate davanti al televisore? “No. Registro. E poi faccio grandi full immersion quando Daniele è in trasferta”. Il film preferito? “Una moglie di John Cassavetes con un’immensa Gena Riwlands”. La canzone? “Il concerto per violoncello di Edward Elgar. Un pezzo classico”. Suoni qualche strumento? “Ho studiato pianoforte, poi ho abbandonato”. Il libro? “Anime alla deriva di Richard Mason. Leggendolo ho capito per la prima volta che cosa ti può dare un libro” Conosci l’art 12 della Costituzione? “No,dai. Conosco il primo e il terzo, quello per cui siamo tutti uguali di fronte alla legge”. Il dodicesimo è l’articolo che descrive la bandiera italiana “Non sono esattamente patriottica”. Hai il passaporto inglese e americano. Ai prossimi Europei per chi tiferai? “Italia. Ho un nazionale nel cuore” Sai che cos’è Twitter? “Si, ma non lo frequento”. Conosci i confini della Libia? “Mortacci! No”. (Sette - 09/03/2012)
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daphneadamantine · 5 years ago
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            ⇝ 𝗡𝗘𝗪 𝗥𝗢𝗟𝗘!                             ➕ Daphne               📍 residenza Lagarce               📅 19 giugno, 2020               🔗 #ravenfirerpg
Un meraviglioso abito in seta fasciava il suo corpo minuto, mentre qualche ciocca di biondi capelli ricadeva sbarazzina sul suo viso lievemente abbronzato. Non era solita partecipare alle celebrazioni in casa di veggenti, ma la festeggiata le aveva assicurato che nessun altro Kane avrebbe messo piede nella sua abitazione, quindi perché privarsi di una serata così piacevole? Muoveva, dunque, il capo a ritmo di musica, mentre stringeva fra le mani un drink alcolico e dolce allo stesso tempo. L’alcool era per alcuni la panacea ad ogni male, ma per Phoebe solo un fedele compagno di vita. Da quando aveva spezzato le sue dorate catene, infatti, non trascorreva giorno senza che ella decidesse di uscire e godersi le gioie di quella città. Non esistevano nei suoi ricordi serate trascorse sui libri o, peggio, sul divano assieme al proprio cane. Era una ragazza dinamica e piena di energie, una ragazza propositiva, una di quelle che — se fosse stato possibile — avrebbe speso parte della propria fortuna per girare il mondo. Avrebbe scelto l’Europa come prima meta, perché curiosa di sapere qualcosa in più sul “vecchio mondo” e, poi, sarebbe andata a vedere il mare, quell’immensa distesa che gran parte dei nativi di Ravenfire poteva solo immaginare. Fu mentre quelle fantasie si facevano spazio nella sua psiche, che il suo sguardo cominciò a vagare sognante. Un gesto, tuttavia, era destinato a trascinarla nuovamente sulla terra.
“Chiunque tu sia, pensaci bene prima di fare una cosa del genere.”
Esclamò con lieve ironia nel tono di voce, avvicinandosi alla sconosciuta.
“No, sono seria. Le tartine sono a base di pesce, quindi non le abbinerei al vino rosso.”
Daphne Adamantine G. Shape
Partecipare ad una festa di un qualcuno che conosceva solamente sommariamente poteva non essere una grande idea, ma quella serata era perfetta per un bagno in piscina o per intrattenersi in qualche modo. Stare in casa, infatti, sarebbe stato l'ultimo dei suoi pensieri, e solo quando oltrepassò l'immenso cancello, Daphne si rese conto che, nonostante vivesse a Ravenfire da sempre, non tutte le persone presenti erano a lei note. Il servizio di catering sembrava essere uscito da una di quelle riviste che lei stessa comprava di tanto in tanto, ma fu il grande buffet a bordo piscina ad aver suscitato in lei il bisogno di avvicinarsi. Ogni ben di dio sembrava essersi materializzato davanti a lei, e la curiosità di provare ogni singola pietanza, aveva spinto la veggente a riempire il piattino con più cose di quando non fosse necessario. Fu però una voce dolce, apparentemente giovane, che le fece alzare lo sguardo. Per un momento Daphne pensò di aver combinato qualche disastro come suo solito, ma furono le sue successive parole, accompagnate da un sorriso che fecero ridacchiare di gusto la Sharp. « Per un momento ho pensato di aver fatto qualche guaio... » Ridacchiò la veggente prima di fermarsi appunto ed evitare così di portarsi alle labbra l'incriminata tartina di pesce. Sapeva perfettamente che avrebbe dovuto accompagnare il tutto con del buon vino bianco, e la festeggiata aveva pensato proprio a tutto, eppure mischiare i due sapori, perché no. « Sarebbe un danno, non è vero? Ho iniziato con il vino rosso, poi ho visto tutto questo ben di Dio, e non ho saputo resistere... Dio, perché deve essere tutto così buono? Mi chiamo Daphne, comunque... Sei qui per la festeggiata? »
Phoebe Kane
Sebbene i duri allenamenti a cui si stava sottoponendo le stessero conferendo un po' di meritata serenità, Phoebe non poté non soffermarsi a pensare a quella festa per qualche secondo. Per anni e anni — quando era rinchiusa in casa sua —, aveva osservato dalla finestra le manifestazioni organizzate dai suoi genitori e aveva desiderato farne parte. Non aveva mai bramato una festa di compleanno come quella di Ginny — perché sarebbe stato strano mobilitare tutti il giorno di Natale —, ma aveva sempre visto certi eventi come un modo per distogliere l'attenzione dalle angherie della vita. Fu per quello, forse, che la giovane veggente si sentiva così a proprio agio e che quella sera non faceva altro che attaccare bottone con chiunque le capitasse a tiro. "Abbinare il vino rosso al pesce dovrebbe essere illegale, quindi — sì, stavi decisamente per fare un guaio." Commentò con quel velo di sarcasmo che da sempre la contraddistingueva, mentre con uno sguardo richiamava l'attenzione di un cameriere. Anche se negli ultimi periodi di "prigionia" i suoi non le permettevano di interrompere gli allenamenti, Phoebe sapeva perfettamente come comportarsi. Era nel suo habitat e ciò, in vero, un po' la inquietava. "Sì, sono qui perché Ginny è una mia amica — più o meno. Però, preferisco stare vicino al buffet. Dopotutto, la festeggiata non può mica passare la sera a presentarmi persone, mentre il cibo è unirebbe chiunque, non trovi? Ah — sono Phoebe."
Daphne Adamantine G. Shape
La gola era uno dei setti vizi capitali e di certo la veggente ne era affetta fin da quando era bambina. Spesso le amiche la invidiavano per il suo fisico estremamente asciutto, tonico e quelle curve che facevano girare la testa ai ragazzi, ma l'animo ribelle della Shape non aveva mia alimentato quelle continue invidie. Ci pensava la sorella ad osservarla sempre come qualcosa non andasse in lei, eppure mai nessun giudizio aveva intaccato l'animo forte della veggente. Esattamente come non s'era fatta scoraggiare quella sera, durante quella festa di compleanno che sembrava lo scenario di un film di hollywood. Non ci aveva pensato due volte Daphne a rivolgersi alla sconosciuta, mentre un sorriso adornava quel volto che sembrava essere fatto di porcellana. « E vino bianco sia... » Dichiarò con fare solenne prima di afferrare immediatamente un calice di vino bianco sostituendo quello che ormai non avrebbe più gustato. Ne gustò il profumo con fare elegante, sperando tuttavia che quel mix di alcool non avesse cattivi effetti su di lei, soprattutto perché cadere nelle vecchie abitudini era questione di un attimo. « Ed io ci penso da sola a presentarmi... Dio, questo buffet sarà la mia morte questa sera. Se mai dovessi organizzare una mia festa di compleanno probabilmente ad ogni angolo ci sarebbe solamente del cibo... E hai ragione, il cibo è convivialità. Non ti ho mai visto da queste parti però... »
Phoebe Kane
Notando la brama con cui la sua interlocutrice guardava il buffet, Phoebe non poté che chiedersi se fosse semplicemente una persona golosa o se facesse parte di quella fetta di persone che — pur di ingozzarsi — prendevano parte a qualsiasi festa di compleanno. Non l’avrebbe giudicata in nessuno caso, perché mangiare fino a prova contraria era ancora concesso a Ravenfire, ma era solo curiosa. Nulla di più. Mai distogliendo gli occhi da quelli di lei — perché sarebbe stato ineducato non guardarla in faccia! —, si sporse con eleganza verso un cameriere e si servì a sua volta. Il lavoro che svolgeva, la vita che conduceva e il terribile carattere che Madre Natura le aveva donato, sovente, traevano in inganno; eppure ella — se solo avesse voluto — avrebbe potuto far parte dell’élite di Ravenfire. “Credo sia la decisione migliore. Talvolta, i nostri amici tendono a presentarsi persone che, secondo loro, potrebbero piacerti. Io, però, preferisco scegliere le compagnie in autonomia.” Fece una leggera pausa, portando il bicchiere alle labbra, sorseggiando il vino bianco e constatando che aveva una leggere nota floreale. Ginny aveva pensato davvero a tutto. “Ho avuto degli impegni qua e là. Tu, invece, partecipi spesso a questo tipo di eventi?”
Daphne Adamantine G. Shape
Il fatto che Daphne avesse un ottimo metabolismo e che potesse permettersi di strafogarsi ogni volta che voleva, era decisamente una manna dal cielo, ma anche un modo come un altro per suscitare tutte quelle invidie che spesso creavano inutili asti. Eppure, il caraterre della Shape non era mai stato incline alle discussioni, adottava il più delle volte il sanissimo vivi e lascia vivere, e solamente con i genitori cercava di tenere a freno quella parlantina e il suo lato ribelle. Affascinata da come la festeggiata avesse davvero pensato ad ogni cosa, Daphne prese un'altra tartina prima di portarla alle labbra e gustarne il sapore. La giovane di fronte a sé, inoltre, sembrava attonita in mezzo a tutte quelle persone, eppure appariva simpatica e alla mano. « Allora è una cosa che abbiamo in comune. » Replicò portando questa volta alle labbra il bicchiere di champagne. Era gustoso e la sottile nota floreale era apprezzabile anche da chi non era un sommelier esperto. « Credo che sbagliare con la propria testa sia sempre meglio che essere guidati da persone che pensano di saperne di più, nell'amicizia come in altri campi. In realtà facendo la modella spesso mi capita di partecipare a questo tipo di party, spesso si esagera con l'alcool e da cosa nasce cosa, ma meglio per me non esagerare. »
Phoebe Kane
Se qualcuno le avesse chiesto di descrivere il proprio carattere con una sola parola, probabilmente, Phoebe avrebbe scelto “pessimo”. Non era una persona semplice da gestire: era perennemente sarcastica, annoiata e tollerava a stento le persone che facevano domande poco intelligenti. Malgrado ciò, se decideva di fare un salto nel mondo da cui era fuggita, la fanciulla cercava di comportarsi come conveniente e di sopprimere il lato ironico del suo carattere. Cordiale, spigliata, ma non invadente, dunque, intavolò una conversazione con quella nuova conoscente. “Sono d’accordo; anzi, ti dirò — personalmente, sono una grande amante della libertà in tutte le sue forme. È difficile che qualcuno riesca a dirmi cosa fare e cosa no.” Tanto Phoebe Kane era ligia alle regole, collaborativa e precisa al maneggio, tanto ella era sopra le righe nella sua vita privata. Non tollerava alcuna influenza d’altri, nemmeno di coloro che celavano i propri giudizi dietro un falso: “Lo dico per te”. Preferiva prendere le decisioni da sola, anche a costo di ritrovarsi in un mare di guai — cosa che, comunque, mai era successa —. “Oh — sono che è un mestiere che va molto di moda qui a Ravenfire. Ovviamente, io non ho mai pensato a nulla di simile, perché sarei ridicola. Comunque, questi party sono familiari anche a me. Mio padre è — benestante.” E sicuramente lo sarà stato anche quello di lei, visti gli abiti che indossava.
Daphne Adamantine G. Shape
Crescere in un ambiente come quello in cui era cresciuta la Shape non era affatto semplice, eppure i suoi genitori non avevano fatto altro che alimentare quei vizi che ormai la veggente, spesso e volentieri, dava per scontato. Circondata dal lusso e dallo sfarzo, Daphne era cresciuta con la costante convinzione che non vi fosse altro modo di vivere, tuttavia in alcun modo la veggente appariva snob agli occhi degli sconosciuti. Certamente il suo carattere estroverso dava di cui parlare, il suo sorriso poteva essere decisamente contagioso, ma v'era a quanto pareva una grande passione che condivideva con la giovane che le stava di fronte, l'amore per la libertà. Ribelle sotto ogni punto di vista, Daphne assaporava il senso di libertà ogni volta che sentiva la brezza scompigliarle i capelli, semplicemente facendo un giro su una delle auto sportive di suo padre o anche solo facendo una semplice corsa al parco. « Gli spiriti liberi, infatti, dovrebbero essere lasciati liberi di fare e disfare... » Commentò la giovane con una leggera scrollata di spalle. Credeva molto in quelle parole, soprattutto perché era convinta che gli sbagli erano il modo migliore per imparare e fare così esperienza. « Gli sbagli non fanno forse parte della nostra esperienza? Ad ogni modo, ti capisco... Provengo da un ambiente non troppo diverso da questo, ma quando si tratta di cibo non c'è altro vizio che tenga... Dunque, grazie per avermi messo in guardia. » Le strizzò l'occhiolino come cenno d'intesa e continuarono a chiaccherare del più e del meno, ritrovandosi a considerare quella giovane come una ragazza davvero simpatica.
❪ 𝑭𝒊𝒏𝒆 𝑹𝒐𝒍𝒆. ❫
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genevieveamelie · 6 years ago
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~elιѕe reagan & genevιeve нale~
• ԹӀɑϲҽ: мυѕeυм • †ïmε: 5l07l19 [ 9:30 pm ]
╰☆☆ мυѕeυм ιnaυgυraтιon ☆☆╮
#Museumevent #Ravenfirerpg
5 luglio 2019. Data che Elise non avrebbe mai dimenticato. Quando le sarebbe capitato un altro evento del genere? Avrebbe partecipato, eccome se avrebbe partecipato. La giovane non lavorava all'interno del Museo, ma qualche volta aiutava Cassandra a gestirlo; ecco perché era rimasta così sorpresa da ciò che avevano organizzato e di certo non se lo sarebbe perso. Lei, come la sorella, era molto attratta dall'arte e dai misteri che si nascondevano lì dentro.
Quel giorno sarebbe stato l'inizio e proprio per questo le sorelle Reagan avevano deciso di parteciparvi. Probabilmente sarebbero tornate anche nei giorni seguenti, ma quello, quello era il più importante. Belle come non mai, le due si erano dirette al Museo, curiose ed emozionate da ciò che avrebbero visto.
🌹🌹🌹
L'una da una parte, l'altra da quella opposta. Le sorelle si erano divise, affinché potessero ammirare quella mostra incredibile, ed in seguito consultarsi sulle varie opere. L'arte era qualcosa che non si poteva spiegare facilmente, l'arte esprimeva sentimenti, fatti. Mille parole, mille sensazioni, mille particolari situati in quel grande spazio.
《Genevieve?!》
La giovane fu sorpresa di vedere la fata. Da quanto tempo non si vedevano! Le due si erano perse di vista, nemmeno ricordava il perché; sarebbe stata felice, se avessero riallacciato i rapporti. La veggente credeva che quegli eventi, quelle serate, erano tali anche per questo tipo di incontri. Se non fosse stato per quel giorno, chissà quando si sarebbero riviste!
Genevieve Amélie S. Hale
Quando Genevieve aveva letto la locandina che illustrava il programma dell'inaugurazione del museo di Ravenfire, non ci aveva pensato due volte ad aprire il suo immenso armadio e cominciare a spulciare ogni vestito elegante che possedesse. Era certa che avrebbe partecipato un gran numero di persone all'evento, ed il suo lato superficiale che aveva voglia di spiccare era pronto per essere messo in mostra. Decise per un abito oro, tacchi altissimi che slanciavano le sue lunghe gambe e un'acconciatura raccolta che le sarebbe stata utile con quelle temperature così calde. Aveva pensato proprio a tutto, ogni dettaglio non era stato lasciato al caso, tuttavia quando la Hale mise piede all'ingresso del museo, non aveva messo in conto che proprio tutti avrebbero partecipato, anche chi non aveva piacere di incontrare. Con il sorriso migliore che avesse mai potuto sfoggiare, Genevieve osservò la sua ex amica avvicinarsi. Seppur la Hale non fosse il tipo di persona che portasse rancore, tra lei ed Elise s'era rotto qualcosa e chissà se avrebbero mai potuto riallacciare i rapporti. « Elise. » Salutò la fata giungendo entrambe le mani sulla sua borsa a mano che sfiorava l'orlo del suo vestito. « Non sapevo che fossi anche tu qui... »
Elise Reagan
《Anche per me è una sorpresa.》 Disse a sua volta la piccola Reagan, notando nel suo sguardo un leggero disprezzo. Che fosse veramente quello ciò che stava provando la fata nei confronti della veggente? I suoi gesti erano tali da farle intendere che avrebbe preferito stare in compagnia di altre persone ed Elise non la biasimava. D'altronde era tempo che non si parlavano, non avevano nulla di cui discutere; eppure vederla là, davanti a lei...qualcosa era scattato nell'animo della minore. 《Non sapevo fosse di tuo gradimento una mostra del genere.》
Genevieve Amélie S. Hale
Per quanto Genevieve fosse il tipo di persona che odiava gli screzi, era impossibile per lei anche solo nascondere una sensazione negativa. Sul di lei volto, infatti, compariva inequivocabilmente una minuscola ruga proprio al centro della fronte, in mezzo alle sopracciglia, per non parlare poi del fatto che, in quanto fata, non poteva in alcun modo mentire. E lì, di fronte a Elise, quell'espressione sorpresa e allo stesso tempo diffidente comparve sul volto della Hale. Era strano ritrovarsi faccia a faccia dopo così tanto tempo, soprattutto perché di fatto non v'era mai stato un vero e proprio litigio tra le due giovani, eppure Genevieve in qualche modo sentiva il bisogno di proteggersi. Ella si ritrovò ad aggrottare appena la fronte a quell'affermazione mentre mostrò un sorriso apparentemente cortese. « Sono cambiate tante cose dall'ultima volta che ci siamo viste... Io sono cambiata. E a dire il vero, potrei dire la stessa cosa di te... Ti pensavo in giro in qualche teatro a provare la tua musica e non perdere tempo dietro a eventi cittadini. » Probabilmente Genevieve fu più dura di quanto avesse intenzione di fare, distolse così lo sguardo prima di rigirare la clutch che teneva in mano. « Ma immagino che le cose cambino per tutte, no? »
Elise Reagan
Elise sapeva benissimo che le fate non potessere mentire, eppure percepì qualcosa di strano nel rimanere di fronte alla ragazza. No, non avevano litigato, tuttavia era successo qualcosa di inspiegabile tra le due per finire di allontanarsi l'una dall'altra. 《Oh no. Preferisco non esibirmi in luoghi così aperti come il teatro. Lavoro, ma non diletto la mia musica. Quella rimane ancora in disparte e dentro le mura di casa.》 Le parole che aveva usato l'altra le erano sembrate dure, distaccate dal tono gentile che solitamente usavano quelle creature leggiadre. 《Penso che questa sia una mostra fantastica e non vedo come qualcuno possa pensare il contrario. Amo l'arte e tutto ciò che è correlato ad essa, ecco perché mi trovo qui.》
Genevieve Amélie S. Hale
Era strano come Genevieve in quel momento si sentisse in un modo che difficilmente sarebbe stata in grado di descrivere a parole. Quel suo lato eternamente sorridente, ora sembrava essere oscurato da una sensazione che in alcun modo le apparteneva, ma sapeva con assoluta certezza che riconduceva tutto alla sua interlocutrice. Un tempo amiche, s'erano perse di vista, fino a diventare quasi due complete estranee, e il tono della Hale non aveva nascosto il suo dolore per quella lontananza. La fata cercò di non badare alle parole dell'ex amica, e quando le rispose, la Hale si limitò a mostrare un leggero sorriso comprensivo. Si voltò dapprima da una parte e poi dall'altra, annuendo alle sue successive parole. « E' stata una bella iniziativa. E su questo, beh mi trovi assolutamente d'accordo, ma le malelingue sono sempre dietro l'angolo. » La fata si ritrovò ad alzare un angolo delle labbra, quest'ultime formarono una linea decisa che rendevano il volto della Hale appena più duro, eppure dentro di sé, sentì un qualcosa che l'avvicinò a Elise. « Io... Sono contenta di averti rivisto. »
Elise Reagan
Le due si erano allontanate, eppure quell'incontro aveva scaturito qualcosa nell'animo di entrambe, delle emozioni tali da farle avvicinare nuovamente, quasi da volerle far legare in un'amicizia /ora/ indissolubile, ma tutto ciò era solo che una previsione, un "forse" e solo il tempo ed i comportamenti delle due avrebbero definito il loro rapporto. La veggente non aveva avuto nessun pensiero negativo verso la fata, anzi, era sorprendente come si fossero subito trovate d'accordo riguardo ciò che avevano pensato di quell'iniziativa. Ella non credeva nemmeno avesse pronunciato quelle parole, quel "sono contenta di averti rivisto" fece sorridere Elise e le fece provare un senso di sollievo nella sua anima. 《Mi sei mancata, devo ammetterlo.》
Genevieve Amélie S. Hale
Era difficile per la Hale mostrarsi per qualcosa in più della semplice ragazza superficiale, eppure la distanza che si era frapposta tra lei ed Elise bruciava ancora alla fata. Si ritrovò così ad inspirare sonoramente, passare il peso del proprio corpo da un piede all'altro e dover così distogliere lo sguardo. Non era mai stata a proprio agio quando si trattava di rapporti, fatta eccezione per qualcuno, ma quell'imbarazzo sembrava essere destinato a crescere. La Hale si limitò così a sorridere, soprattutto dopo quella confessione da parte della veggente, un semplice cenno del capo prima di lasciar cadere lo sguardo sui presenti. « Io... » Cosa avrebbe voluto dire? Che anche a lei era mancata la sua amica? Che si sentiva in colpa per il suo essere non perfetta nei rapporti umani? Probabilmente tutto questo, ma ora era decisamente troppo presto. Con un sorriso, il più cortese, il più sincero che potesse mostrare, salutò Elise, sperando segretamente che quello fosse solamente il primo dei loro incontri. « E' meglio che vada ora... A presto, Elise. »
❪ 𝑭𝒊𝒏𝒆 𝑹𝒐𝒍𝒆. ❫
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tarditardi · 3 years ago
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Dove suona Sandro Murru a Cagliari? Te lo diciamo noi...
Le cene musicali piacciono in tutta Italia e sono sempre diversi tra loro. In Sardegna tra i protagonisti musicali di questo tipo di serate a metà tra disco e ristorazione c'è senz'altro Sandro Murru Kortezman. Quest'artista ha, che ha all'attivo decine e decine di hit internazionali anche con progetti come Blackwood, Chase, Marascia o Safeway, da tempo propone cene musicali animate & musicate. "Sono appuntamenti pensati per persone di età diverse, tutte accomunate dalla voglia di sorridere". 
Ad esempio, in questo periodo ogni giovedì è al Tre Archi di Cagliari e lo fa anche giovedì 25 novembre, per un evento che inizia già all'ora dell'aperitivo. Il sabato invece è spesso al Lido, sempre a Cagliari e lo fa anche sabato 27 novembre. E' una cena in festa tutta da vivere.
Il recente singolo di Sandro Murru, Kortezman - "In the Sky", uscito qualche settimana fa su Molto Recordings, da poche ore ha anche un video coinvolgente che richiama le atmosfere anni '80 della canzone. "In the Sky" è la canzone perfetta per mettere il buonumore. Ha le sonorità tipiche della Italo-Dance di quel periodo, una melodia facile, ballabile e diverente. Anche il video serve allo scopo. Ragazze che ballano e/o fanno aerobica, Sandro Murru Kortezman che suona la canzone ovviamente al synth, effetti video d'annata che in realtà sembrano proiettare nel futuro... 
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blueladyhogwarts · 7 years ago
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Se la festa prosegue indisturbata, a isolarsi alla parete, è stata un`esile ragazzina sfuggente alle conversazioni di chi abbia tentato condurla al centro della pista. L`incuranza è velo di seta bianca sui lineamenti del viso - colpisce la purezza levigata dei lineamenti dolci affinati dall`età, d`una ragazzina smentita da labbra piene e carnose. E gli occhi, tratti felini di ciglia scure basse a sospenderla in un silenzio distratto che attira sguardi e cenni di chi la mormora un`Utopia. Ha capelli nelle stesse tonalità dei ciliegi in fiore intrecciati parzialmente sul capino, ciocche sinuose a sfiorarle le gote. Ha tenuto tutto il tempo tra le dita un calice di vino, abbastanza denso da tingerle l`interno delle labbra, forse da offuscarle i ricordi impressi tra le ciglia.
All you people look at me like I'm a little girl Well did you ever think it'd be ok for me to step into this world
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«Non pensavo ti piacessero questo tipo di serate!» La voce di Hasar è sempre un po` alta per via del chiasso. Le si accosta anche per questo, le giade limpide e vitree che cercano lo sguardo altrui, sia anche solo per un saluto come si deve.  La conosce da tempo ma oggi le sembra diversa, ha quell`aria frenetica eppure persa allo stesso tempo. La osserva per istanti che sembrano lunghi nella sua mente...  Non sembra esattamente loquace, ma l`attenzione che le rivolge è palese. Ha continuato a scrutarla con una curiosità ammantata di qualcos`altro, qualcosa che sfugge.
Babe, pick a night, to come out and play.
Si ferma con un respiro ancora raccolto tra le labbra, lei, all`udire d`una voce e di passi che raccontare d`una arroganza tutta maschile. Si volta dapprima col capo, sfiorandolo con lo sguardo solo dietro la curva d`una ciocca di capelli, poi in un fruscio di stoffe lungo le gambe s`è voltata parzialmente a inquadrarlo tra le maree di pensieri che offuscano in parte le tante informazioni che emana lui alla mente d`una Legilimens, tantissimi brusii d`evidenze allusive agli occhi di chi è abitata a intromettersi nelle riservatezze altrui. Lui è lì, lontano dal mondo, per rivolgere parola a lei. Socchiude piano le ciglia sul suo corpo, scontrandosi con la visione nitida delle sue spalle - tanto è il candore di quella camicia tra le ombre. Il bianco è il lutto. La fronte si contrae blandamente in un debole disappunto di cui non pare davvero cosciente, sospesa lì nei suoi silenzi a guardarlo e non reagire. « Seth »
Baby, don't you wanna, dance up on me (I just wanna dance next to you)
« Pensavo » strappandoselo dalle labbra un nota una nervosa e indisponente contro lui che non vede l`ovvietà. « Pensavo facessero questo gli amici » Forse non n`è più avvezza e Hasar gliel`ha dolcemente illustrato la volta scorsa. Phoebe è sola. La pronuncia dell`ultima parola pare in effetti incerta quasi la esperimentasse per la prima volta. « Puoi evitarteli i consigli. Mi serviva solo dirlo a qualcuno. » Guarda nuovamente d`un lato ora, un tantino offesa e un po` avvillita, andando a intrecciare le braccia esili tra loro come rifugiandosi di nuovo in se stessa. Non è mai stata brava in nulla di tutta questa cosa ch`è il relazionarsi a qualcuno come Hasar. « Non sono una bambina. » Ripete a lui o forse a nessuno. « Sei proprio noioso. » La minaccia è tutta contenuta negli occhi alti verso lui, che spia sotto le ciglia col rimprovero d`una fatina. « Poi cosa ci vieni a fare in un pub del genere se non a ballare? » E lei s`è già messa in piedi cercandogli di nuovo la mano libera, stavolta usando entrambe le proprie, rianimata dalla possibilità di convincerlo. « Non hai delle pene da dimenticare anche tu? »
If it's alright, what do you say?
« Possiamo farlo funzionare davvero, se vuoi.» suggerisce Seth. Non pensare, ovviamente. Staccare la spina da qualunque cosa lo circondi -Alice, un buffo amuleto celtico, il pensiero di Darren, Elsbeth, gli sciacalli, Sebastian, le sue mani sul suo collo. E la presa sul fianco di lei si farebbe più forte, più prepotente, seppur conserva quella leggerezza che è propria anche del modo in cui l`avvicina e del modo in cui andrebbe a far scontrare la bocca sulla sua, se lei avesse consentito; e le labbra si schiudono subito, per approfondire quel bacio.
Get it get it, get it get it. Leaving behind my name and age
Hasar trova tutta la situazione davvero buffa. E... non solo buffa. Pure qualcos`altro. La guarda alzarsi in piedi chiedendogli il motivo della sua presenza al pub, cercando di nuovo la mano per trascinarlo chissà dove. E una risposta gli si formula in mente, però non la dice. Si limita a esprimere l`ennesimo ghignetto complice quando parla di pene da dimenticare. La destra lascia il delicato vetro del bicchierino e va incontro alla mano di lei ma non si lascia tirare. La strattona appena, la trattiene lì. Le va incontro col busto, deciso ma privo di fretta. Inclina il capo e posa le labbra sulle sue. Un bacio. Un bacio che sa di alcol, che sembra il morso deciso che si dà ad una mela perfetta. Un bacio umido, di chi ne ha dati fin troppi.
I just can't help myself
E` il suo corpo a soffrire del freddo, dei fantasmi che un altro uomo le ha impresso addosso, delle pretese che provocano e l`esigenza che scorre nel sangue, stanotte, per uno stupido Ippogrifo che vola come a deriderla dell`attesa in cui ha vissuto in quest`ultimo anno. E` tutta ferma in quei pensieri mentre Seth è già vicino e nel tragitto le abbassa le ciglia, per via dello sguardo che discende ad accompagnarlo fino a ritrovare il buio dietro le palpebre - mentr`è il vino tra le labbra ad accogliere le sue. Le mani restano inermi sui fianchi, a sfiorare le tegole del tettuccio, per tutto il tempo che serve a quel bacio d`approfondirsi e il freddo disperdersi sotto il bruciante languore del suo sapore nella bocca - dello spumante, dei segreti che forse è stata Alice a insegnargli. E solo allora alzare la mano destra sul torace maschile, dapprima allo sparata della camicia, poi alla clavicole e quindi alla mandibola, forse troppo delicatamente inizialmente, fino a fermarlo. Separandosi potrà notarle lo sguado decisamente sfocato dal languore, le guance rosse e labbra gonfie del bacio che le ha lasciato.
I really wanna do what you want me to
Le mani, rimaste sulla sua, rivelano d`un tremito che le porta a innalzarsi verso il collo maschile, a sfiorargli le clavicole mentre tutto soccombe all`indugiare delle proprie attenzioni sulle sue labbra e tra d`esse, più a fondo, col languore impertinente che le fa compiere l`ultimo passo necessario ad accostarsigli totalmente, perché sia il suo corpo ad acquietare le reazioni del proprio. Sarà l`esperienza di Hasar donata in quel bacio o forse le inclinazioni di lei, ma il rossore sulle guance, lo sguardo illanguidito, sono solo le ultime conseguenze del calore che intensifica nel sangue e taglia brividi persino sull`interno delle ginocchia. « Non fermarti » Il suo sospiro s`infrange ancora sulla bocca altrui che tenterebbe carezzare agli angoli con la punta delle dita, a spiarvi tutte le promesse che già riescono ad alludere adesso. «Non ne ho intenzione.»
Countin' one, two... Countin' one, one, two, three...
Il corpo di lei si tende sotto il suo, un crepitio caldo si diffonde sulla pelle indebolendo gli occhi e carezza soavemente i fianchi, ad ogni movimento che accompagna piano i suoi, oltre il buio delle palpebre e tra il respiro più breve. Limpido lo sguardo, innondato solo d'un languore che rende più scura la tonalità delle iridi e viola di rosso le guance - come le labbra, ora più gonfie. Guarda solo lui e ogni risposta del suo corpo che brucia nel proprio lenisce e leviga i ricordi d'ogni eccesso ragrumatosi negli episodi più grevi degli ultimi mesi. Bacia fiocamente la spalla nera e su d'essa respira, quando la tensione si tempra e la distanza la porterebbe solo a spezzarsi. Le mani scivolano tra le braccia maschili e verso la schiena brunita, inoltrandosi tra le scapole e verso la nuca mentre il corpo aderisce al suo, modellandosi carezzevole a quei muscoli che la sovrastano per riconoscervi il luogo sicuro ch'è sempre stato. « Syd ». Ma lui è un sogno. 
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pallinogirl · 8 years ago
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Uno degli stereotipi dell’idea di hygge è senza dubbio l’uso delle candele. Questo è inevitabile: pare che i danesi siano tra i primi consumatori di candele – e non mi stupirei, pensando all’atmosfera di calma e benessere che una candela accesa può creare in casa. Se alla luce poi aggiungiamo anche un buon profumo, da scegliere secondo l’umore del momento (o secondo l’umore che vorremmo avere in quel momento!) direi che la combinazione perfetta è subito trovata.
Io ho riscoperto l’amore per le candele da qualche anno, diciamo prima che comparisse una Yankee Candle in ogni video o blog di qualsiasi influencer web. In effetti da brava pecora nera adesso sono persino seccata nel vederle usate come oggetto “di moda”, e sebbene ci siano fragranze che adoro, mi sto interessando anche ad altre marche magari meno famose ma ugualmente buone, se non di più. Detto ciò, a chi dice che questo tipo di candele “sono come tutte le altre”, “tanto vale prendere una candela dell’ikea”… beh no, la differenza c’è e si sente, e il prezzo decisamente altino poi è giustificato da una resa conseguente. Materiali di qualità, profumazioni durature, stoppini doppi fanno la differenza.
Il profumo che mi invade la stanza è una coccola a cui non so più rinunciare, si sposa sempre a momenti di calma, alla fine della giornata, ai weekend rilassanti. Sempre e solo candele? Assolutamente no: quelle le riservo alle giornate di riposo, alle lunghe serate tranquille. Nel quotidiano quello che uso sempre in realtà è un bruciatore elettrico in cui sciogliere le tartine di cera – molto più veloce e comodo!
Una delle mie coccole preferite di questo periodo infatti è lo scegliere ogni giorno una fragranza che mi accoglierà al rientro a casa: scelgo tra le tart accumulate, preparo il bruciatore che ho messo su timer, e così mentre sto tornando a casa si accende e scalda la cera, facendomi trovare la casa profumata al mio rientro. Sarà una piccola cosa, ma posso dire che l’adoro?
Non è farina del mio sacco: ho letto questa idea su facebook, ed ho subito deciso di metterla in pratica. Già preferivo il bruciatore elettrico a quello classico con la tealight (molto più pratico, e secondo me rende anche meglio a livello di profumo per la diffusione uniforme del calore), ma con l’aggiunta di un semplicissimo timer dell’Ikea (non amerò le loro candele, ma amo l’Ikea!) diventa qualcosa di speciale.
In realtà mi ero “convertita” al bruciatore elettrico per due motivi fondamentali: le giare devono bruciare qualche ora consecutivamente per consumarsi in maniera uniforme, e con i miei orari sballati era quasi escluso che potessi accenderle di sera in settimana;b il bruciatore è pronto in un attimo e può essere spento anche dopo poco  – al limite la cera della melt avrà ancora olii e sarà riutilizzabile! In più c’è il fattore economico: le tartine di cera costano 2, 3 euro. Le giare grandi quasi 30. Per provare fragranze nuove (la candela accesa o la tart sciolta danno un altro risultato olfattivo rispetto alla cera fredda) sono molto più disposta a spendere un paio d’euro, piuttosto che 30!
Il weekend però è assicurato che mi troviate con una candela accesa, la stanza profumata e un pò di musica (o Netflix) in sottofondo: saranno un po’ clichè, ma fanno stare bene! Amo i profumi dolci, speziati e “coccolosi” d’inverso, mentre ora che ho voglia di primavera cerco fragranze fresche, allegre e rilassanti. Come per i rossetti, se un brand mette fuori produzione una fragranza che mi piace, inizio a cercare dupes nelle altre marche (sì, tutto il mondo è paese e le maniache di candele e quelle di make up si assomigliano!) o faccio scorta – come testimonia il mio scaffale pieno di Ginger Dusk e A Child’s Wish.
Le candele – ed i loro profumi – sono diventate una parte integrante della mia “routine di serenità”: a volte bastano piccole cose, no?
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