#pavimento in legno a doghe
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Mid-sized contemporary rooftop privacy deck design idea Deck - mid-sized modern rooftop privacy deck idea with no cover
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Modern Landscape - Decking
Summertime photo of a medium-sized, modern backyard with decking that receives full sun.
#spazio esterno#vasca idromassaggio esterna#giardino#terrazzo#pavimento in legno a doghe#villa al mare#decking
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Modern Deck - Uncovered Deck - mid-sized modern rooftop privacy deck idea with no cover
#villa al mare#pavimento in legno a doghe#giardino#vasca idromassaggio esterna#spazio esterno#deck#terrazzo
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An illustration of a medium-sized minimalist patio fountain.
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IL PARQUET FLOTTANTE
IL PARQUET FLOTTANTE
Il parquet: un tipo di pavimento che trasmette stile e buon gusto. Inizialmente era così che le case, nel Medioevo, costruivano i pavimenti: permetteva fondamenta solide e isolamento termico. Dal XVI secolo erano le classi superiori e nobili ad usufruire di questo tipo di pavimenti, il quale si trovava spesso in magnifiche stanze e castelli, motivo per cui molti ancora lo associano a lusso ed estetica.
Tuttavia, questo tipo di pavimentazione torna sempre di moda: grazie alla continua ricerca, i punti di forza della pavimentazione continuano a venire alla ribalta, mentre i suoi punti deboli originali sono contrastati da soluzioni innovative. Tra tutte le tipologie, il PARQUET FLOTTANTE è quello che la maggior parte delle persone si ritrova a calpestare quando entra in una struttura di buon gusto.
La particolarità di questo tipo di pavimentazione è che può essere posato, non avendo bisogno di una successiva sigillatura o trattamento delle doghe.
In linea di principio, si possono distinguere due tipi di parquet: parquet massiccio e parquet multistrato. Per quanto riguarda il parquet massiccio, esso è uno strato continuo di legno, incollato su tutta la superficie. Nonostante l’aspetto e il tenore da prima classe, questo tipo di pavimento presenta uno dei principali svantaggi: è sensibile all'umidità. Il contatto con l'umidità può causare rigonfiamenti e cambiamenti nel materiale.
Per fare da rimedio a questo problema, è stato sviluppato il parquet multistrato, che può fornire una migliore protezione contro l'umidità grazie alla sua struttura sofisticata. È possibile trovarlo a 2 strati e a 3 strati. Un parquet a 2 strati è costituito da uno strato di usura del legno che conferisce al rivestimento un aspetto di copertura, a cui si aggiunge uno strato opposto di bastoncini di legno, solitamente abeti. Nel caso del pavimento in parquet a 3 strati, viene aggiunto un contro-tiro aggiuntivo come strato più basso, posto nella stessa direzione dello strato superiore. da questa disposizione si ottiene stabilità dimensionale, in modo che il materiale non cambi a causa delle condizioni meteorologiche, rendendo la superfice affidabile.
Per quanto faccia la sua figura porre tappeti o strati di PVC sulle superfici di parquet, anche il legno nudo ha il suo perché! Decisivo è principalmente che tipo di legno utilizzare per lo strato di usura. La quercia è particolarmente popolare poiché può essere coperta con le varie varietà una vasta gamma di colori. Se si preferiscono invece tonalità più chiare si può virare su acero o betulla, con una leggera tinta rossastra nel mogano o faggio.
Il secondo aspetto che influenza l'aspetto della pavimentazione è il design delle singole tavole. Per un aspetto dinamico, è possibile fornire un pavimento in design molto particolari: qui ci sono diverse aste in filigrana su un pavimento da vedere. Ulteriori effetti visivi possono essere ottenuti scegliendo diversi formati.
Come un pavimento in parquet è un prodotto naturale, puoi aspettarti che ogni superfice abbia una sua “personalità”. Questo è evidenziato dal numero di crepe e nodi che possono essere visti sulle tavole. Questo permette di scegliere tra una grana rustica, un bell'aspetto o una versione equilibrata e progettare i tuoi locali secondo le tue idee.
Quando si installa il nuovo parquet, è innanzitutto importante il numero di strati in cui è composto. Un pavimento a 2 strati deve sempre essere incollato su tutta la superficie, mentre una versione a 3 strati può anche essere posata flottante. Quest’ ultimo infatti è adatto per le superfici degli immobili in affitto, in quanto può essere rimosso senza problemi in caso di installazione e può essere più facilmente sostituito.
Prima di iniziare uno qualunque dei lavori di ristrutturazione, è importante controllare la superfice per eventuali dislivelli e raddrizzarla con un composto livellante, trattando il pavimento in modo che abbia anche un ottimo isolamento acustico, così i rumori fastidiosi non influenzeranno negativamente il tuo nuovo pavimento. Power service, con la sua equipe di professionisti e le tecniche più all’avanguardia, si occuperà di questi lavori, comodamente e con perizia d’opera. Chiedi un preventivo alla nostra pagina! Come si può notare, per pulire basta uno spazzolone e un secchio di acqua e sapone. Ma se si vuole mantenere in buona salute i pavimenti, avere un interno lindo e trattare le superfici riducendo il numero e le spese di manutenzione, questi sono i trattamenti che fanno per te!
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✨Letto Oggioni modello Beat ✨ 👉🏻 Letto tessile realizzato con sapiente lavorazione artigianale per creare l’esclusivo disegno a rombi della testiera. La base del letto Beat è completamente sfoderabile. La base contenitore è disponibile in due volumetrie: contenitore alto H25 e contenitore plus H32. Il letto Beat è disponibile anche con base senza contenitore. Può essere fornito con rete fissa a doghe regolabili e rete con movimento manuale o motorizzato per regolazione testa/piedi. Il letto Beat può essere abbinato a piedi di varia altezza, per un’agevole pulizia del pavimento anche con robot aspirapolvere sotto la base del letto-contenitore. La struttura del letto è in particelle di Legno classe E1, interamente imbottito con materiali esenti CFC. 👉🏻 Prenotate un appuntamento e visitate il nostro showroom a Lissone (MB) #lettioggioni #cameradaletto #lissone #formarredodue #showroom #arredamento #arredamenti #casa (presso Lissone) https://www.instagram.com/p/CdGN-3BtrVi/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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la testardaggine
«Eppure deve essere qui da qualche parte, dannazione!» ringhiò da dentro la botte quasi vuota. Immerso a testa in giù fino alla vita stava in equilibrio instabile sul bordo, con un piede sollevato per aiutarsi a non scivolare fuori e la punta dell’altro poggiata sull’ultimo gradino di una vecchia e scrostata scaletta di legno verniciata di verde, di quelle che stavano a scuola davanti alla lavagna per aiutarti a scrivere lì su su, in alto a sinistra col gessetto nuovo pronto a imitare il “verso” della forchetta sul piatto. Esaminava con cura ogni oggetto che recuperava dalla botte e, dopo qualche minuto, esclamava «no, accidenti!» lanciandolo all’esterno e lasciando che rovinasse sul pavimento in cotto. Dall’esterno si vedevano solo i pantaloni in feltro grigio fumo, con gli orli lisi e quelle vecchie scarpe che evidentemente ne avevano percorsa di strada. Un tempo erano elegantissime e lui le lucidava tutti i venerdì sera riponendole perfettamente allineate sotto all’armadio. Ora la pelle era crepata, ma era possibile ancora distinguere la raffinatezza della cucitura che – in barba alle ingiurie del tempo - teneva ancora insieme fodera e tomaia. Quando un giorno - trentasei anni prima - quella donna di cui riusciva a ricordare solo l’iniziale del nome, “V”, gli aveva regalato quella botte assicurandogli che dentro ci avrebbe trovato quello che più desiderava il suo entusiasmo e la sua brama di ricerca erano pari al contenuto della botte, che quasi traboccava. Quello che la signora col nome che iniziava per “V” non gli aveva detto però era che al diminuire del contenuto sarebbe diminuito anche il suo entusiasmo, poco a poco, lentamente e inesorabilmente. Ogni giorno, da quando aveva ricevuto quel regalo, passava il tempo a rovistarci dento prendendosi una pausa solo la sera, quando si sedeva per terra appoggiato con la schiena alle doghe di rovere concedendosi un bicchiere di bourbon e il lusso di osservare il vuoto in fondo alla stanza e perdersi nel riverbero ambrato del fuoco nel camino. Aveva pure pensato di avercela fatta, due o tre volte, ma l’illusione era durata poco e così aveva ripreso a cercare. Eppure era stata talmente dolce quella sensazione e più passava il tempo più si rendeva conto che, per quelle rare volte, la flebile consapevolezza di non dover più infilare il naso là dentro lo sollevava non poco. Col passare degli anni, invero, sentiva che il suo entusiasmo diminuiva al diminuire del contenuto della botte. Si sentiva sempre più stanco e frustrato e alcune volte gli era pure sembrato di sentire provenire dal fondo una voce che diceva “lascia perdere!”, ma gli era bastato scuotere la testa, strabuzzare gli occhi e, testardo come era, riprendere a cercare con minuziosa perizia. Non aveva neanche bisogno di una luce lì dentro perché i suoi occhi avevano sviluppato la capacità di abituarsi quasi istantaneamente al buio. Si immaginava il momento in cui avrebbe finalmente trovato ciò che cercava, sapeva che lo avrebbe riconosciuto subito perché ormai – dopo tanto tempo – era diventato espertissimo a riconoscere determinate cose. Aveva pure preparato una frase ad effetto per il fatidico momento, si sarebbe lasciato scivolare fuori dalla botte lasciando che i suoi piedi toccassero entrambi l’ultimo gradino di quella scaletta, avrebbe solennemente sollevato al cielo ciò che aveva bramato così tanto e, guardandolo avrebbe detto: «Dove sei stato fino adesso?!»…ma dopo tanto tempo era più probabile che gli sarebbe venuto fuori qualcosa tipo «Ecco dove cazzo eri finito, dannatissimo figlio di…». Il fatto è che da qualche tempo aveva la sensazione che il contenuto stesse per terminare, che stesse per arrivare al fondo, dopotutto non poteva essere così profonda. Però lui, testardo com’era, continuava a rovistare dentro quella botte che tanti anni prima la Vita gli aveva regalato e a cercare il vero amore. Dall’esterno si vedevano solo i pantaloni con gli orli lisi e quelle scarpe dalle cuciture stoiche, mentre il fuoco nel camino illuminava con piccoli bagliori la stanza con quella grande botte al centro e
sul pavimento giacevano amori sbagliati, sporchi, strappati...rovinati....arrugginiti......malati......appiccicosi.......tossici...... avvelenati...graffiati.....accartocciati...........crivellati...................raggrinziti..........................................unti.........................................polverizzati.................................................................................macchiati...................................................................ammuffiti..................................................................sudici, acerbi e morsi troppo presto......................................................................................piegati............................................................................................piagati.............................................................................soffocati................................................stupidi............................................................................................................
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Back School Scuola della schiena. Il materasso deve avere una distanza dal pavimento dal suo punto più alto di 65cm. Il materasso deve essere in lattice. Il telaio del reggimaterasso deve avere le doghe in legno e gli snodi in caucciù. Il cuscino se si dorme di lato deve essere in lattice o con imbottitura in lana. In quest'ultimo caso il riempimento deve essere personale. Se si dorme supino basterà un cuscino tubolare sotto la zona cervicale. Se si dorme prono non serve cuscino. https://www.instagram.com/p/BgoMizBARwy/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=llgzsiq4murw
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Riciclo creativo doghe in legno
Una semplice rete a doghe è il punto di partenza per questo portaoggetti da cucina. Vicino al lavello sarà utile per appendere canovacci e presine, riporre oggetti, come “leggio” per le ricette e molto altro.E’ facile e veloce da realizzare.
Materiale occorrente
doghe in legno da 80 o 90 cm
2 pomelli con vite per il montaggio a parete
Due cinture di cuoio da cui tagliare due parti da 150×3 cm
pistola sparachioditrapanotasselli a muromatitarighelloforbici
Come procedere
Stendi le doghe sul pavimento a faccia in giù. Posiziona la cinghia di cuoio all’interno della banda esistente (quella che tiene ferme le doghe). Con la pistola spara-punti fermare la cinghia di cuoio alle doghe una ad una.
A questo punto rimuovere la cinghia esistente che teneva ferme le doghe. Qui sì è deciso di tenere una misura di 150 cm di lunghezza e quindi le doghe eccedenti vanno rimosse. Potete scegliere a questo punto la misura che vi è più comoda.
Forate il muro all’altezza per appendere i due pomelli. Avvitate i pomelli al muro.
Appendete a questo punto il vostro portaoggetti ai pomelli.Utilizzate ganci ad S di varie dimensioni per appendere gli oggetti. Appendete cesti e cestelli e tutti gli oggetti che vi occorrono.
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Pavimenti sottili da sovrapporre: le novità Pergo
Optare per nuovi pavimenti sottili da sovrapporre sui vecchi, è una scelta che permette di risparmiare tempo e denaro. Questa soluzione, però, è possibile se il vecchio pavimento è in buone condizioni e perfettamente in piano. Quando c’è un’altezza sufficiente sotto alle porte esistenti o può essere ottenuta senza dispendio eccessivo. Infine, se il nuovo pavimento scelto è sottile ed idoneo alla posa in sovrapposizione. Con tutte queste condizioni a favore, è dunque possibile procedere con la posa del nuovo pavimento sopra al vecchio, risparmiamo un sacco di soldi. Infatti, i costi si limiteranno all’eventuale preparazione del fondo al quale aggiungere la spesa del nuovo rivestimento. Se stai valutando di sovrapporre un nuovo pavimento a quello esistente, scopri i nuovi pavimenti in vinile e laminato ad alte prestazioni proposti dall’azienda Pergo.
Pergo Original Laminate ODENSE
La nuova collezione Pergo Laminate Odense, con le sue dimensioni extra wide di 2050 × 240 × 9,5 mm di spessore, è pronta per diventare la punta di diamante della gamma dei laminati Pergo. La bisellatura pressata in perfetto stile Pergo SenSation e l’extra protezione AquaSafe e TitanX la rendono la scelta perfetta per qualsiasi ambiente.
Ben tredici nuovi decorativi che celebrano la bellezza e il calore della natura: tinte che richiamano la terra e creano continuità tra spazio esterno e interno. Inoltre, per gli amanti dell’estetica scandinava, il decorativo Folk rappresenta la novità assoluta della collezione. Folk è un chiaro richiamo alla tradizionale tecnica di stampa a blocchi tipica dei paesi nordici.
Matericità della superficie senza precedenti e finitura extra opaca garantiscono a tutta la collezione di pavimenti sottili in laminato un aspetto iperreale senza precedenti. Caratteristiche: - Formato Doga – 2050 × 240 × 9,5 mm - Classe d’utilizzo 32 / 33 - Incastro Uniclic /Aquafit - Garanzia a vita per uso domestico - Bisellatura pressata su 4 lati - Tecnologia AquaSafe per una resistenza all'acqua al 100% - Superficie brevettata TitanX™ per una protezione ottimale da usura e macchie - 13 varianti di decoro - 16 doghe uniche per decoro
Vorma, la nuova collezione di pavimenti sottili in vinile rigido Pergo
La collezione Vorma di Pergo Rigid Vinyl è la vera innovazione del 2023: un listoncino dalla dimensione moderna di 630 x 126 mm pronto per essere posato a spina di pesce nel più semplice dei modi.
L’innovativo incastro Unizip permette di posare le doghe da entrambi i lati senza avere una doga sinistra e una destra. Questo permette di ridurre gli sprechi di materiale e velocizzare le operazioni di posa. Un’evoluzione che punta non solo all’estetica, ma anche alle performance tecniche. Il nuovissimo Vinile Rigido con materassino integrato permette di avere un prodotto altamente tecnologico che in soli 5+1 mm di spessore diventa la soluzione perfetta in caso di ristrutturazione. Tra i plus: un incastro che garantisce una tenuta stagna totale del pavimento, rendendo impossibile qualsiasi passaggio di liquidi tra le tavole e una stabilità dimensionale senza precedenti che evita il rischio di surriscaldamenti localizzati in caso di elevate temperature.
Caratteristiche: - Formato Listoncino – 630 x 126 x 5+1 mm con materassino integrato - Classe d’utilizzo 33 - Incastro Unizip - 25 anni di garanzia residenziale - Bisellatura su 4 lati - Superficie brevettata TitanV™ per una protezione ottimale da usura e macchie - Vinile rigido con materassino integrato - 8 varianti di decoro
Pavimenti Pergo, sostenibilità scandinava
Nella progettazione dei nuovi pavimenti in laminato Pergo, la sostenibilità è una delle priorità fondamentali. I pavimenti in laminato sono prodotti con legno di recupero al 100%. Il processo produttivo a risparmio energetico e ultramoderno riduce al minimo gli scarti, in modo tale che il pavimento in vinile Pergo sia il più “morbido” possibile per i piedi che lo calpestano... ma anche per il pianeta. E come per tutti i pavimenti Pergo, la manutenzione è molto semplice ed essi dureranno a lungo se curati correttamente: ciò si traduce in un impatto ambientale ridotto nell'arco della vita del pavimento. Read the full article
#pavimenti laminato#pavimenti vinile#ristrutturazione casa#vinyl floor#floors#pavimenti interni#pavimenti sottili
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Albero attaccapanni FACILE FACILE
Sicuramente questo progetto accontenterà anche i vostri bambini: un pratico attaccapanni per il corridoio a forma di albero. Utilizzando doghe di vecchie cassette della frutta, tavole di legno o parti di bancali ecco facilmente realizzato questo simpatico accessorio perfetto per l’ingresso e il corridoio. Stecche personalizzate e piccoli nidi rendono questo pezzo unico e creativo. Avete bisogno di Vecchie doghe di legno di varie misure Casette di legno per uccelli Ganci appendiabiti Viti di varie lunghezze Avvitatore Vernice e pennello Nastro adesivo di carta Come fare
1. Delimitare la metà della casetta nido per uccelli con il nastro adesivo e procedere con una mano di vernice bianca nella parte inferiore. Lasciare asciugare. Passare una mano del colore scelto. Una volta perfettamente asciutto, rimuovere il nastro adesivo di carta. 2. Provare appoggiando le doghe sul pavimento a studiare una forma di albero che vi soddisfi. Una volta trovata la forma che vi soddisfa, fotografate il tutto ed iniziate. Iniziate posizionando l’asse del tronco, poi create una T con un altra asse ed avvitate. Se le assi hanno diversi spessori utilizzate un pezzo di legno per pareggiare ed avvitate.
3. Proseguite avvitando le varie doghe che formano i rami. I pezzi più piccoli teneteli per la parte superiore.
4. Utilizzate degli spessori quando i rami cominciano a distanziarsi troppo dal muro.
5. Ora non rimane che avvitare i ganci appendiabiti e le casette.
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