#patrimonio bibliotecario
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Scopri la Biblioteca Civica Giovanni Canna di Casale MonferratoUna visita guidata tra storia, arte e rarità bibliografiche a Palazzo Langosco
Domenica 15 dicembre 2024, alle ore 15:00, Casale Monferrato invita i cittadini a un'esperienza unica: una visita guidata alla Biblioteca Civica “Giovanni Canna”, ospitata nello storico Palazzo Langosco.
Domenica 15 dicembre 2024, alle ore 15:00, Casale Monferrato invita i cittadini a un’esperienza unica: una visita guidata alla Biblioteca Civica “Giovanni Canna”, ospitata nello storico Palazzo Langosco. Dopo il successo dell’iniziativa di novembre, questa nuova occasione promette di svelare tesori e segreti normalmente inaccessibili al pubblico. Un patrimonio bibliografico unico Fondata nel…
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Appunti su: la Biblioteca Comunale Paolo Borsellino di Como
La Biblioteca Comunale Paolo Borsellino, situata nel centro storico di Como, è una delle biblioteche più antiche e significative della provincia. La sua storia inizia nella seconda metà del XVII secolo, precisamente nel 1663, quando fu istituito il primo nucleo bibliotecario. Questo patrimonio ha subito diverse evoluzioni nel corso dei secoli, arricchendosi notevolmente con l’arrivo di nuovi…
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Cagliari, l'assessora Picciau racconta i suoi due anni e mezzo alla guida della Cultura e dello Spettacolo
Cagliari, l'assessora Picciau racconta i suoi due anni e mezzo alla guida della Cultura e dello Spettacolo. "Poco più di due anni e mezzo è durato il mio incarico da Assessora alla Cultura e Spettacolo del Comune di Cagliari. Trentadue mesi durante i quali ho avuto il privilegio di potermi dedicare a due importanti e delicati settori della vita cittadina come la cultura e lo spettacolo. Alla fine di questo mandato sento il piacere e il dovere di porgere una serie di ringraziamenti. Per primo al Sindaco Paolo Truzzu per avermi dato questa straordinaria opportunità di mettermi al servizio della comunità. Pur essendo per me una prima volta in veste assessoriale, ho svolto il mio lavoro con tutte le attenzioni e la passione che nutro, anche da storica dell'arte, per questi settori che reputo strategici per la città ma anche fondamentali per la qualità della vita dei cagliaritani e di quanti guardano con interesse alla nostra città. Vorrei ringraziare sinceramente tutti gli uffici dell'assessorato, perché senza le straordinarie competenze delle tante persone che ci lavorano non avrei potuto far nulla. I nomi sono tanti e allora su tutti ringrazio il mio dirigente Marco Zedda, perché è stato costantemente un faro che ha tenuto la barra dritta tra le tante norme e i numeri che necessitano quotidianamente di essere guardati con grande senso di responsabilità, perché parliamo di "cosa pubblica". "In questi mesi ho provato a dare il mio contributo consapevole del fatto che abbiamo a Cagliari un grande patrimonio sia pubblico che privato, un patrimonio non semplice da gestire, soprattutto in così poco tempo. E allora ho dedicato attenzione alla valorizzazione degli artisti e soprattutto delle artiste con diverse personali a loro dedicate e ospitate sia nelle sale della Galleria Comunale che in quelle del Palazzo di Città: da Giovanni Campus a Mirella Mibelli, Lia Drei, Caterina Lai, Fratelli Melis e Liliana Cano. Senza tralasciare il contesto nazionale e internazionale con gli scatti di Inge Morath o le tavole del grande Hugo Pratt. Mentre è in preparazione per la Primavera una inedita mostra su Robert Capa. E ancora Gastone Biggi e Ludica, una particolare mostra dedicata al giocattolo d'autore. Tutte iniziative che l'Assessorato ha "impreziosito" con la produzione di cataloghi dedicati. Tra i progetti di valorizzazione soprattutto dei giovani artisti sono state realizzate sette edizioni di arteXarte con l'intento di valorizzarne e renderne più popolare il lavoro offrendo loro, come insolite sale espositive, le vetrine o gli atrii degli esercizi commerciali del centro città. Sarebbe lungo l'elenco delle iniziative che abbiamo attivato e non è questa la sede". "Per la prima volta è stata fatta una gara d'appalto per l'esecuzione dei servizi del sistema bibliotecario triennale con una visione nel lungo periodo e la sollecitazione all'applicazione del contratto Federculture in conseguenza di un accordo di programma siglato dalla Giunta Truzzu con le organizzazioni sindacali territoriali, contratto di riferimento in Italia per il settore cultura, più vicino di altre forme contrattuali al rispetto dei diritti dei lavoratori. Il contratto Federculture è stato proposto anche ai soggetti privati in occasione dei nuovi bandi per la gestione dei centri d'arte". "Ci sono stati anche momenti difficili. Nel corso dell'incarico l'Assessorato è infatti stato fortemente impegnato nella gestione, per quanto di sua competenza, della crisi del Consorzio Camù che ha comportato una delicata vertenza per la salvaguardia del posto di lavoro degli oltre quaranta dipendenti impiegati nei centri comunali d'arte Castello San Michele, Il Ghetto e Exmà". "Sul fronte dello Spettacolo è stato istituito un nuovo regolamento sull'erogazione dei contributi, creato il progetto Cagliari dal vivo che nel biennio 2023/2024 ha promosso oltre 300 titoli l'anno tra concerti, spettacoli, appuntamenti teatrali e laboratori didattici, rinnovato Filming Cagliari, con l'accordo siglato tra Comune di Cagliari, Assessorato alla Cultura e Spettacolo e la Fondazione Sardegna Film Commission. Ai Servizi Cultura dell'Assessorato è spettato anche il compito di organizzare il Capodanno 2024 che ha visto in città il concerto di Marco Mengoni. Tra gli ultimi atti il convegno dedicato al rapporto tra politiche turistiche musei d'arte contemporanea del Mediterraneo che ha visto protagonisti i musei italiani che si trovano nelle città di mare svoltosi alla Passeggiata Coperta. Programmato l'utilizzo dei contributi della Fondazione di Sardegna bloccati dal 2018 con i quali sono stati finanziati importanti progetti culturali per la città. Riattivato il Premio Bacaredda istituito durante la giunta Floris e premiato con la Medaglia d'Onore "destinata a personalità che hanno dato lustro a Cagliari" sia Silvana Migoni che Monsignor Baturi. È anche in via di istituzione la Scuola civica di storia". "In conclusione, tante cose sono state fatte e tante ci sono ancora da fare. Cagliari, la città capoluogo di regione, avrebbe certamente bisogno di riconquistare il ruolo che le è proprio. E investire in cultura è sempre un buon affare. Ma bisogna avere tempi lunghi che consentano di dare gambe a progetti in grado di fare ragionamenti di insieme. E bisogna avere il giusto dialogo con le altre Istituzioni perché per realizzare i progetti servono anche le adeguate economie. È stata una esperienza molto interessante, formativa e impegnativa, anche emotivamente. Una di quelle esperienze grazie alle quali si capisce fino in fondo cosa significhi amministrare con senso di responsabilità le risorse pubbliche. Ancora grazie a tutti". Conclude così, l'Assessora alla Cultura e Spettacolo Maria Dolores Picciau, ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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La Biblioteca Classense
La Biblioteca Classense è la sede principale del sistema bibliotecario del Comune di Ravenna. L’edificio che la ospita è stato sede dell’Ordine Camaldolese a partire dal 1512, quando i monaci furono costretti a trasferirsi nei loro possedimenti in città dal monastero di Classe, saccheggiato durante la battaglia di Ravenna. Nel 1803 il monastero divenne biblioteca civica; nel tempo il suo capitale librario si è arricchito dei patrimoni dei conventi della città, di acquisti prestigiosi e d’importanti donazioni. Oggi la Classense è una biblioteca storica e di cultura generale dotata di uno straordinario patrimonio librario antico, moderno e contemporaneo tra i più importanti d’Italia e che offre moderni servizi bibliotecari e porta avanti numerose iniziative culturali rivolte a un vasto pubblico che spazia dagli studiosi ai cultori, soprattutto di ambito umanistico, ai bambini e adolescenti delle scuole del territorio.
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Bologna, Museo della Musica: apre oggi la mostra "In arte, Milva"
Ritratto di Milva, primi anni ’60 In arte, Milva A cura di Anna Maria Lorusso e Lucio Spaziante23 novembre 2023 – 4 febbraio 2024Museo internazionale e biblioteca della musicaStrada Maggiore 34, BolognaMostra promossa da Alma Mater Studiorum Università di Bologna: Biblioteca delle Arti, Dipartimento delle Arti, Sistema Bibliotecario di Ateneo, Area del Patrimonio CulturaleIn collaborazione con…
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Exhortan desde Congreso a SEG a rescatar bibliotecas de Guerrero
CHILPANCINGO * Septiembre 26, 2023. ) Congreso de Guerrero La diputada Patricia Doroteo Calderón planteó un exhorto a la Secretaría de Educación en Guerrero para que destine recursos públicos a la promoción, mantenimiento y actualización de las bibliotecas públicas de la entidad. En el punto de acuerdo propuesto por el Comité de Biblioteca del Congreso del Estado, integrado por las diputadas y diputados Adolfo Torales Catalán, presidente; Marben de la Cruz Santiago, secretaria, y Patricia Doroteo Calderón, Fortunato Hernández Carbajal y Gloria Citlali Calixto Jiménez, vocales, se menciona que las bibliotecas son una parte esencial en la formación de la población estudiantil y el desarrollo de trabajos científicos propios de cada universidad, y espacios en constante cambio que deben estar acompañados por todos sus componentes. Desde tribuna, la diputada Doroteo Calderón expuso que el objetivo común de las autoridades y la ciudadanía es lograr que cada biblioteca pública mejore significativamente su infraestructura, tanto material como técnica, atendiendo las necesidades especiales de sus usuarios, y eliminando toda barrera física o de cualquier tipo que dificulte el acceso democrático a los documentos. Refirió también que la sociedad civil está cada vez más consciente de la importancia de dedicar tiempo, energía y recursos a la optimización de las instalaciones y servicios de las bibliotecas públicas, dándose a la tarea de preservarlas y apoyarlas. “Con estas medidas se busca modernizar los servicios bibliotecarios en todas sus facetas, incluyendo el uso de las nuevas tecnologías de la información, y se establecen fuentes de financiamiento para proyectos de restauración y mejora de las instalaciones de las bibliotecas públicas”, precisó. Precisó que es importante realizar un diagnóstico integral sobre la operación y mantenimiento de las bibliotecas de Guerrero, que permita establecer estrategias para la atención de sus rezagos, deficiencias y carencias, y para lograr la plena inclusión, debe considerarse la accesibilidad de las personas con discapacidad, además de brindar atención a las minorías lingüísticas, contemplando un espacio con contenidos bibliográficos de la población indígena y afromexicana, escritos en sus lenguas, y que difundan sus aportes culturales y sociales. Por todo lo anterior, se plantea exhortar al titular de la SEG para que, en el ��mbito de su competencia, contemple y destine recursos públicos para el mantenimiento y actualización de las bibliotecas públicas, que garantice su funcionamiento adecuado, conforme a los estándares nacionales e internacionales. Asimismo, que se invierta en las bibliotecas públicas para fomentar y garantizar la conservación del patrimonio documental, bibliográfico, hemerográfico, auditivo, visual, audiovisual, digital y otros medios que contengan información similar, estableciendo instrumentos para la difusión cultural, la consolidación de proyectos educativos y la promoción de la cultura. La propuesta fue turnada a la Comisión de Educación, Ciencia y Tecnología, para su correspondiente análisis y dictaminación. ] Síguenos en Facebook.com/acapulcopress ] Síguenos en Facebook.com/angelblanco.press Read the full article
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Clase de historia del libro en Colección Patrimonial BHPUC II
por Javiera Barrientos G.
Porque no hay primera sin segunda, el segundo semestre del año pasado realicé una nueva versión del curso “Dar vuelta la página. Los libros a través de la historia” para segundos medios (preparatoria) en el Programa de Estudios y Desarrollo de Talentos UC. Además de estudiar manuscritos medievales, primeros impresos y libros álbum contemporáneos, realizamos una de nuestras sesiones más importantes en la Colección Patrimonial de la Biblioteca de Humanidades de la Pontificia Universidad Católica de Chile. Junto al bibliotecario Domingo Navarro guiamos un taller donde los estudiantes debían tocar, hojear, oler e investigar distintos ejemplares de la colección en búsqueda de materialidades que les revelaran aspectos de su historia.
Encontramos, al igual que en la versión anterior, anotaciones marginales, etiquetas de casas de encuadernación, estampas de pertenencia, formatos y decoraciones relativos a una colección personal específica, hojas de guardas ilustradas, tipografía móvil, papel de trapo, ilustraciones realizadas mediante distintas técnicas de reproducción como el grabado o la litografía, entre otras. Dos de nuestros hallazgos favoritos fueron las páginas impresas de un diccionario en el refuerzo del lomo de un libro de finales del siglo XIX, y el ocultamiento del rotulado dorado de una lomera reutilizada mediante trozos de cuero que cubrían “Tomo II. Arquitectura” en el Infierno de Dante.
Transformados en detectives, descubrimos que los libros antiguos son un mundo en sí mismo, que nos pueden dar pistas sobre el pasado y también sobre nuestro presente. Sus huellas de manipulación y producción son ventanas y máquinas del tiempo. Este tipo de ejercicios, donde estudiantes hacen a las materialidades hablar por sí mismas dentro de archivos y colecciones a las que usualmente no tendrían acceso, se me hacen cada vez más importantes para que entendamos el modo en que se preserva y se estudia nuestro patrimonio. ¡Gracias por seguirnos el juego y llevar a la práctica lo aprendido durante el semestre! ¡Les quiero mucho! A continuación pueden disfrutar de imágenes que ilustran nuestra experiencia.
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El Grupo de Patrimonio Bibliográfico de REBIUN tiene entre sus objetivos, la organización de exposiciones de materiales bibliográficos y de otros soportes, con el fin de dar a conocer y difundir las colecciones patrimoniales de las bibliotecas que forman parte de la Red. En esta ocasión, la propuesta no gira en torno a un tipo de documento o a su contenido, sino al proceso vital de todos ellos. El libro, cada libro, como soporte documental por excelencia, es un elemento vivo. Como tal, existe un momento para su nacimiento. Y también para su muerte, si quienes somos responsables de su conservación no logramos evitarla. Pero en medio de ese proceso, los libros sufren diversos avatares que, como a cualquier ser vivo, les provocan daños. Daños físicos, enfermedades, daños morales, daños, en suma, que pueden hacerlos desaparecer. Y esa es una más de las misiones de nuestras bibliotecas: evitar la desaparición de nuestros fondos. El mal puede proceder de muchas fuentes: desde la censura, religiosa o política, la mala praxis de libreros, bibliotecarios o lectores, las guerras, los accidentes o la propia naturaleza a través del agua y del fuego, de los insectos o de los hongos. En ocasiones, incluso, el mal procede de las buenas intenciones, que llevaron a alguien a aplicar una mala restauración. Visita la exposición (en Paraninfo de la Universidad de Zaragoza) https://www.instagram.com/p/CjdBSa2Ku7S/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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“La decisione della rimozione arriva anche a seguito della partecipazione della direttrice alla Festa delle Famiglie Arcobaleno, organizzata a Todi lo scorso maggio.
«Esprimiamo la nostra piena solidarietà a Fabiola Bernardini – commenta Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos – Quello che la direttrice della biblioteca di Todi sta subendo è un atto gravissimo perpetrato da un’amministrazione comunale che ci ricorda ormai la peggior dittatura nera. È inconcepibile che nel 2018 un assessorato faccia formale richiesta a una biblioteca pubblica di stilare una lista di libri per bambini e ragazzi aventi ad oggetto “omosessualità, omogenitorialità, e transessualismo” con l’intento censorio di eliminarli dal patrimonio librario dell’ente bibliotecario. Bene ha fatto la direttrice a non stilare quella lista e l’amministrazione comunale dovrebbe vergognarsi per averne deciso la rimozione dall’incarico.»
A seguito dell’assurda iniziativa della Giunta Comunale, reiterata ai primi di maggio 2018, la direttrice della Biblioteca comunale di Todi aveva inviato il catalogo intero della sezione ragazzi, dichiarandosi incapace di indicare anche un solo libro da spostare secondo le indicazioni della stessa giunta, in quanto la biblioteca è organizzata secondo criteri internazionali e nazionali largamente condivisi dalla comunità scientifica.”
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Quando la legalità si fa arte
A Milano, a Palazzo Litta, in Corso Magenta, è in corso una mostra piccola (69 opere) ma importante, sia per il valore storico-artistico delle opere esposte sia per il valore simbolico dell’esposizione stessa. Il titolo è “Arte liberata. Dal sequestro al museo”: si tratta di lavori confiscati e restituiti alla società civile grazie all’impegno dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) e al Ministero dei beni e delle attività cultuali (MiBAC) , in collaborazione con l’Università degli Studi di Pavia e la Regione Lombardia (finanziatrice del progetto grazie ai fondi europei “Attuazione del programma operativo Ob.2 FSE 2007-2013”)
La mostra è il risultato di un progetto che ha visto le quattro realtà sopra citate lavorare insieme in favore del bene pubblico, in un percorso a ostacoli fra lungaggini burocratiche e amministrative, difficoltà logistiche ed economiche, ma con una volontà e una visione comune: far sì che opere d’arte acquisite da privati con proventi non leciti potessero diventare patrimonio di tutti. La mostra sancisce proprio questo principio, poiché durante la conferenza stampa dell’inaugurazione è stato ufficializzato il passaggio di proprietà della collezione esposta dall’ANBSC al Segretariato regionale del Ministero dei beni culturali per la Regione Lombardia. Forte è stata, inoltre, la volontà di non disgregare la collezione e così sarà in futuro, sebbene questa scelta implichi la disponibilità di un ente museale che abbia gli spazi sufficienti per conservarle e soprattutto esporle, quale segno tangibile della lotta alla criminalità organizzata.
Il lavoro delle 5 ricercatrici vincitrici della borsa di studio si è concentrato su due confische, ma solo a questa esposta è stata riconosciuta una valenza culturale e di vera e propria collezione, in quanto l’insieme ha rivelato una coerenza di acquisizioni e di percorsi artistici.
Il percorso si snoda nelle splendide sale storiche di Palazzo Litta. Gli specchi dorati e i magnifici lampadari e meravigliosi pavimenti lignei dialogano, alla pari, con César, Arman e Pol Bury, esponenti di spicco del Nouveau Realism,
Arnaldo Pomodoro e Christo, Ceccobelli e Remo Bianco, Paolini, Penone, Calzolari, Uncini e Delvoye, Spalletti e Christiane Lohr, solo per citare alcuni dei nomi presenti.
L’esposizione è di grande impatto per la particolarità delle opere, ma anche, e non ci stanchiamo di ripeterlo, per il forte legame al tema della legalità, sebbene questo termine venga utilizzato a sproposito, anche da chi sta cercando una legittimazione.
Vi invitiamo, infine, a partecipare alle iniziative promosse dal Sistema Bibliotecario di Milano sui temi della cittadinanza attiva.
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L'Aquila è la Capitale italiana della Cultura 2026
L'Aquila è la Capitale italiana della Cultura 2026. L'Aquila è la Capitale italiana della Cultura 2026. A proclamarla è stato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ieri a Roma, nella Sala Spadolini del Ministero, alla presenza dei rappresentanti delle 10 città finaliste: Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), L’Aquila, Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini e Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena). In collegamento video Matteo Ricci, sindaco di Pesaro Capitale italiana della Cultura in carica, e Francesco Miccichè sindaco di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025. La città vincitrice, grazie anche al contributo statale di 1 milione di euro, potrà valorizzare, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità. «Tutte le città che hanno partecipato alla competizione dovrebbero essere Capitali della Cultura, e personalmente vorrei che fossero tutte premiate per la loro bellezza. L’Italia ha una grande ricchezza e tantissimi luoghi che meritano un viaggio. Mi congratulo con la città dell’Aquila che nel 2026 rappresenterà al meglio la nostra Nazione, e accolgo pienamente l’idea di trovare sin da ora, per il prossimo bando, le risorse necessarie per premiare tutte le città finaliste in modo da far vivere questi progetti a lungo», ha dichiarato Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura. Queste le motivazioni della giuria, presieduta da Davide Maria Desario, al termine della procedura di selezione: “Il dossier propone un modello di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, artistico e naturale. Mira al recupero dell’identità, puntando sulla cultura intesa come volano per la crescita e come elemento fondante di una comunità. Il progetto coinvolge un numero rilevante di realtà, creando un forte collante con i territori circostanti. Il budget previsto è coerente con gli obiettivi. La strategia di spesa indicata è destinata ad avere un importante effetto moltiplicatore. Il palinsesto degli eventi e delle iniziative si sviluppa per l’intero anno e copre tutto il panorama dell’espressione artistica e culturale: cinema, teatro, musica, arti visive. Apprezzata l’attenzione ai giovani che non saranno solo fruitori ma attori. Il progetto adempie agli indicatori del bando, con una buona integrazione tra pubblico e privato. Molto apprezzata la centralità e il coinvolgimento del sistema museale, bibliotecario e universitario. Il giudizio è eccellente”. L’Aquila Città Multiverso è un ambizioso programma di sperimentazione artistica per la creazione di un modello di rilancio socioeconomico territoriale a base culturale capace di proiettarla verso il futuro seguendo i 4 assi della Nuova Agenda Europea della Cultura: coesione sociale, salute pubblica benessere, creatività e innovazione, sostenibilità socio-ambientale. Immaginare L'Aquila come una città multiverso significa vederla come una realtà complessa in cui convivono e interagiscono molteplici dimensioni parallele, una città che apre possibilità inesplorate di creatività artistica e rigenerazione urbana, proprio grazie alla coesistenza dialogante di molteplici dimensioni spazio-temporali e culturali. L’Aquila Città Multiverso potrà così costituire un modello replicabile di sviluppo sostenibile anche per Rieti e per le Aree Interne italiane ed europee. Un modello che ambisca a rimodulare con intelligenza il rapporto tra il centro urbano e una costellazione di piccoli centri dalla forte identità sociale e culturale. Un territorio, in tal senso, ancora vitale e capace di immaginare un progetto di futuro, ma che ha bisogno di una spinta decisiva per aprire un nuovo, vero ciclo generativo. I 5 filoni Multiculturalità, Multidisciplinarietà, Multitemporalità, Multiriproducibilità e Multinaturalità esploreranno, attraverso un ricco programma di iniziative, la complessità e la ricchezza culturale e ambientale che caratterizza L’Aquila, Rieti e i borghi circostanti. Gli eventi diffusi, oltre a creare un ecosistema favorevole alla creatività, genereranno benefici in termini di inclusione sociale e benessere psico-fisico. Le nuove produzioni artistiche, l’accrescimento e lo scambio di competenze diffuse, gli spazi rigenerati per la realizzazione delle molteplici iniziative contribuiranno a costruire un’eredità duratura per il presente e il futuro di questo territorio ricco di risorse e potenzialità ancora inespresse. L’Aquila Città Multiverso sarà l’inizio di questo viaggio. Sono 16 le città che hanno presentato il dossier di candidatura al Ministero della Cultura. A dicembre 2023 sono stati resi noti i nomi delle 10 città finaliste. Le singole delegazioni hanno successivamente presentato alla giuria i progetti elaborati nel corso di audizioni pubbliche, che si sono svolte il 4 e il 5 marzo scorsi nella Sala Spadolini del MiC. Le città finaliste hanno presentato i seguenti dossier: Alba, “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”; Gaeta, “Blu, il Clima della cultura”; L’Aquila, “L’Aquila. Città Multiverso”; Latina, “Latina bonum facere”; Lucera, “Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture”; Maratea, “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario”; Rimini, “Vieni oltre. Il futuro qui e ora”; Treviso, “I sensi della Cultura”; Unione dei Comuni Valdichiana Senese, “Valdichiana 2026, seme d’Italia”. Anche in questa edizione di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2026, è in programma la terza edizione di "Cantiere Città", l'iniziativa di capacity building che il Ministero della Cultura e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali propongono alle città finaliste di “Capitale italiana della cultura” per valorizzare e promuovere i progetti ideati dalle città concorrenti in fase di candidatura, per non disperdere le idee formulate, le relazioni avviate, le persone coinvolte. Un percorso di consolidamento delle capacità progettuali e di accompagnamento specifico per dare un futuro alle proposte elaborate, favorendo la nascita di nuove reti e individuando soluzioni progettuali che ne favoriscano la sostenibilità. Iniziativa che conferma il ruolo cruciale della formazione sia per la crescita del settore culturale che per lo sviluppo sociale ed economico delle città. Istituto nel 2014, il riconoscimento di Capitale italiana della cultura è stato fin qui detenuto nel 2015 dalle città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, che hanno condiviso l’esperienza nell’edizione d’esordio che ha attribuito il titolo alle finaliste del titolo di capitale europea della cultura vinto da Matera per il 2019. Successivamente è stato attribuito a Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018), Parma per il 2020, poi esteso anche al 2021 a causa dell’emergenza sanitaria, e Procida (2022). Per il 2023 Bergamo e Brescia hanno condiviso il titolo di Capitale italiana della Cultura, una scelta del Parlamento a favore dei territori duramente colpiti dalla prima fase emergenziale della pandemia da Covid-19. L’attuale Capitale è Pesaro (2024), mentre la città già designata per il 2025 è Agrigento.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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La escritora María Zaragoza Hidalgo se alza con el Premio Azorín con su obra "La biblioteca de fuego"
La escritora María Zaragoza Hidalgo se alza con el Premio Azorín con su obra “La biblioteca de fuego”
La escritora madrileña María Zaragoza Hidalgo se ha alzado con el ‘Premio Azorín de Novela 2022’ gracias a su obra La biblioteca de fuego, un homenaje a los bibliotecarios y archiveros que protegieron el patrimonio literario nacional durante la Guerra Civil Española. “En esta novela he puesto la cabeza, el corazón y el espíritu y prácticamente toda mi vida en los últimos años”, ha asegurado la…
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Después de un período de lamentable e injustificado ocultamiento dos excelentes murales de Domingo Ravenet (1905-1969), destacado artista de la vanguardia cubana, fueron recuperados en la Biblioteca Central de la Colina Universitaria. Los Prometeos de la Biblioteca Central forman parte del patrimonio cultural que atesora la UH. Llegue a todos los bibliotecarios, profesionales, estudiantes y profesores de la Ciencias de la Información, la felicitación en este día y nuestra gratitud por mantener a salvo el patrimonio de la UH. #EducaciónPatrimonial #DidácticaDelPatrimonio #Aniversario300UH (en Artes y Letras) https://www.instagram.com/p/CTxwHn1v-E9/?utm_medium=tumblr
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Come posso contattare le biblioteche bergamasche che non fanno parte della RBBG?
Nella provincia di Bergamo ci sono molte biblioteche non collegate alla Rete bibliotecaria bergamasca con cataloghi ricchi e utili.
Sistema bibliotecario urbano [Bergamo CITTÀ] Il Sistema Urbano di Bergamo è costituito dalle otto biblioteche di pubblica lettura della città di Bergamo e dal centro di catalogazione.
CATALOGO BIBLIOTECHE CITTA' DI BERGAMO
Biblioteca civica "Angelo Mai"
Biblioteca centrale "Antonio Tiraboschi"
Biblioteche rionali Biblioteca Ambiveri - Biblioteca Caversazzi - Biblioteca Gavazzeni - Biblioteca Colognola - Biblioteca Pelandi - Biblioteca Loreto - Biblioteca Valtesse
ALTRE BIBLIOTECHE IN CITTA’
Biblioteca dell'Accademia Carrara via San Tomaso, 53 - 24121 Bergamo - Tel. 035/270272 - [email protected]
Biblioteca del Museo di Scienze Naturali "E.Caffi" piazza Cittadella, 3 - 24129 Bergamo - Tel 035286050 [comprende il Centro di riferimento per l'educazione ambientale - via Reich, 49-51 - 24020 Torre Boldone] - Tel. 035-399464 035-399614
Biblioteca Musicale "Gaetano Donizetti" via Arena, 9 - 24129 Bergamo - Tel 035233781 - [email protected]
Biblioteca del Museo Archeologico piazza Cittadella, 9 - 24129 Bergamo - Tel. 035242839
Biblioteca del Museo storico di Bergamo Piazza Mercato del Fieno, 6/a - 24129 Bergamo - tel.035247116 - [email protected]
Biblioteca Fondazione "Serughetti-La Porta" viale Papa Giovanni XXIII, scala d - 24121 Bergamo - tel 035-219230 - [email protected]
Biblioteca Centro Servizi Bottega del Volontariato della provincia di Bergamo via Longuelo, 83 - 24129 Bergamo Tel. 035/234723 - [email protected]
Biblioteca dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” Via Stezzano, 87 - 24126 Bergamo - Tel: 035-4213318
Biblioteca dell'Archivio di Stato di Bergamo via Fratelli Bronzetti, 24-26-30 - 24124 Bergamo - tel. 035/233131- [email protected]
Biblioteca della Fondazione "Adriano Bernareggi" via Pignolo, 76 - 24121 Bergamo - tel. 035-248772 - [email protected]
Biblioteca "Di Vittorio" - CGIL Via Garibaldi, 3/E - 24122 Bergamo - Tel. 035-3594350 - [email protected]
Biblioteca del Clero di S. Alessandro in Colonna presso Biblioteca Mons. Giacomo Maria Radini Tedeschi - Istituto diocesano Preti del S. Cuore via Garibaldi, 10 - 24122 Bergamo - tel. 035/270657 - [email protected]
Biblioteca "Girolamo Zanchi" del Centro culturale protestante Bergamo via T. Tasso, 55 - 24121 Bergamo - tel. 340 16 95 685 - [email protected]
Biblioteca dell'Istituto Bergamasco per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea (ISREC) via T. Tasso, 4 - 24121 Bergamo - tel. 035-238849 - [email protected]
Ateneo di scienze lettere ed arti (già Accademia degli eccitati) - Biblioteca via Torquato Tasso, 4 - 24121 Bergamo - Tel. e fax 035.247.490 - [email protected]
Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII - Centro Documentazione scientifica Piazza OMS 1 -Piano: 0 - Civico: 55 - Torre 7 - 24127 Bergamo - Tel. 035.267.3701- [email protected]
Camera di Commercio Largo Belotti, 16 - 24121 Bergamo - Tel. 035.422.5243 - [email protected]
Celim Bergamo, Organizzazione del Volontariato Internazionale Cristiano - Centro Documentazione via Conventino, 8 - 24125 Bergamo - [email protected]
Fondazione Alasca Lab80 Archivi dell’audiovisivo via Pignolo, 123 - 24121 Bergamo - Tel. 035 344246 - [email protected]
Centro Studi, Osservatorio Politiche Sociali - CSD Via Fratelli Calvi 10, Palazzina B - 24122 Bergamo - Tel.035387656 - [email protected]
CISL - Biblioteca "Giuliano Zonca" via Giovanni Carnovali, 88/A - 24126 Bergamo - Tel. 035.324.759 - [email protected]
Biblioteca Seminario Vescovile "Giovanni XXIII" via Arena, 11 - 24129 Bergamo - Tel. 035.286.221/252 - [email protected]
Unione Italiana Ciechi - Biblioteca non vedenti via Torquato Tasso, 4 - 24121 Bergamo - Tel. 035.399.980 - [email protected]
Servizi bibliotecari dell'Università di Bergamo Le tre biblioteche dell'Università di Bergamo sono i punti di servizio del sistema bibliotecario di Ateneo che contempla una biblioteca umanistica, la biblioteca di Economia e Giurisprudenza e la biblioteca di Ingegneria.
Mediateca provinciale Via Angelo Goisis 96/B - 24124 Bergamo - Tel. 035 320828 - [email protected]
Brembate di Sopra Fondazione Famiglia Legler Via Legler 14 -24030 - tel 035 4371563
Camerata Cornello Biblioteca del Museo dei Tasso e della storia postale via Cornello, 22 - 24010 Camerata Cornello Tel. 0345 43479 [email protected]
Dalmine Biblioteca della Fondazione Dalmine piazza Caduti del 6 luglio 1944, 1 - 24044 Dalmine - Tel. 035 5603418 - [email protected]
Museo del Presepio Via XXV Aprile, 179 - tel 035 563383
Gandino Biblioteca parrocchiale di S. Maria Assunta Via Bettera, 14 - 24024 Gandino BG - Tel 035/745425 - [email protected]
Lovere Biblioteca dell'Accademia di Belle Arti "Tadini" Piazza Garibaldi, 5 - 24065 Lovere - tel. 035 962780 - [email protected]
Romano di Lombardia Biblioteca parrocchiale - Museo d'arte e cultura sacra vicolo Chiuso, 22 - 24058 Romano di Lombardia - tel 0363-910633 - [email protected]
Altri cataloghi
Beni Culturali Diocesi di Bergamo La storia e la cultura bergamasca attraverso gli oggetti prodotti nel corso dei secoli dalle comunità cristiane del territorio. L'archivio contiene i beni culturali mobili ecclesiastici di tutto il territorio della Diocesi di Bergamo ed è costituito da oltre 270.000 schede e circa 280.000 immagini digitali.
Sistema bibliotecario della Regione Lombardia Il Polo regionale lombardo vede la partecipazione di 82 biblioteche di varia titolarità e 3 sistemi bibliotecari urbani con oltre 500 postazioni di lavoro collegate e numerose postazioni a disposizione del pubblico. L’OPAC del Polo regionale lombardo SBN comprende materiale antico, moderno e musica, e, in misura per ora ancora limitata, collegamenti a risorse digitali.
Biblioteca Digitale della Lombardia La sezione consente l'accesso a un primo nucleo di documenti inerenti territorio, storia e arte della Lombardia. I documenti disponibili appartengono al patrimonio librario di cinque istituzioni: Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo, Biblioteca Civica Centrale di Monza, Biblioteca Civica Ricottiana di Voghera, Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda e Ufficio Biblioteche della Provincia di Brescia.
Catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale Il Catalogo SBN è la rete delle biblioteche italiane promossa dal MiBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), dalle Regioni e dalle Università, e coordinata dall'ICCU. Vi aderiscono attualmente biblioteche statali, di enti locali, universitarie, di istituzioni pubbliche e private, operanti in diversi settori disciplinari (oltre 5.600 a giugno 2015). Le biblioteche che partecipano a SBN sono raggruppate in Poli locali.
Catalogo dei periodici italiani Il sito del Catalogo Italiano dei Periodici ACNP è un progetto che ha avuto origine negli anni '70 su iniziativa dell’ISRDS-CNR per realizzare un Archivio Collettivo Nazionale dei Periodici (da qui la sigla ACNP). Dal 1988 il Centro Inter-Bibliotecario (dal 2011 Area Sistemi Dipartimentali e Documentali) dell'Università di Bologna cura, in collaborazione con il CNR, le procedure gestionali on-line e l'OPAC del catalogo.
Catalogo Libro Parlato Lions Il sito del "Libro parlato Lions" è un servizio totalmente gratuito che - da oltre trent'anni - mette a disposizione di tutti i suoi utenti la propria "AUDIOBIBLIOTECA" interamente costituita da libri registrati da "viva voce"; un "service" della grande tradizione dei Lions, i "cavalieri della luce per i non vedenti", come li ha denominati la cieca Helen Keller alla Convention Internazionale dell'Associazione Lions del 1925. Possono essere utenti tutti coloro che non possono leggere autonomamente: ciechi, ipovedenti, persone anziane con difficoltà di lettura, disabili fisici e psichici, pazienti ospedalizzati, dislessici.
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Clase de historia del libro en Colección Patrimonial BHPUC
por Javiera Barrientos G.
El primer semestre del año pasado realicé la primera versión del curso “Dar vuelta la página. Los libros a través de la historia” para terceros y cuartos medios (preparatoria) en el Programa de Estudios y Desarrollo de Talentos UC. Además de estudiar manuscritos medievales, primeros impresos y libros álbum contemporáneos, realizamos una de nuestras sesiones más importantes en la Colección Patrimonial de la Biblioteca de Humanidades de la Pontificia Universidad Católica de Chile. Junto al bibliotecario Domingo Navarro guiamos un taller donde los estudiantes debían tocar, hojear, oler e investigar distintos ejemplares de la colección en búsqueda de materialidades que les revelaran aspectos de su historia.
Encontramos anotaciones marginales, etiquetas de casas de encuadernación, estampas de pertenencia, formatos y decoraciones relativos a una colección personal específica, hojas de guardas ilustradas, tipografía móvil, papel de trapo, ilustraciones realizadas mediante distintas técnicas de reproducción como el grabado o la litografía, entre otras. Dos de nuestros hallazgos favoritos fueron una hoja aplastada y un mechón de pelo que un grupo de estudiantes encontró dentro de una edición de folio del infierno de Dante.
Transformados en detectives, descubrimos que los libros antiguos son un mundo en sí mismo, que nos pueden dar pistas sobre el pasado y también sobre nuestro presente. Sus huellas de manipulación y producción son ventanas y máquinas del tiempo. Este tipo de ejercicios, donde estudiantes hacen a las materialidades hablar por sí mismas dentro de archivos y colecciones a las que usualmente no tendrían acceso, se me hacen cada vez más importantes para que entendamos el modo en que se preserva y se estudia nuestro patrimonio. ¡Gracias por seguirnos el juego y llevar a la práctica lo aprendido durante el semestre! ¡Les quiero mucho! A continuación pueden disfrutar de imágenes que ilustran nuestra experiencia.
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