#passione per il rugby
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TortUs Rugby in crescita, ma Cus Genova trionfa nella penultima giornata
Determinazione e miglioramenti per le ragazze del TortUs, nonostante la sconfitta per 11-24 contro il Cus Genova.
Determinazione e miglioramenti per le ragazze del TortUs, nonostante la sconfitta per 11-24 contro il Cus Genova. La penultima giornata del girone di andata della Serie A Femminile ha visto il TortUs Rugby affrontare il Cus Genova, concludendosi con una vittoria per le ospiti, 11-24. Nonostante il risultato, la partita ha mostrato segnali positivi per il TortUs, che continua a crescere in grinta…
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AraFestival dello Sport, un successo oltre le aspettative
Ieri, domenica 19 maggio, si è conclusa con la cerimonia di premiazione la prima edizione di AraFestival dello Sport, la kermesse dedicata al mondo dello sport organizzata dal Comitato Aradeo sportiva con il Patrocinio della Provincia di Lecce e del Comune di Aradeo. Media partner ufficiale il gruppo media Ditutto. L'evento ha ospitato per tre giorni su un'area di circa 50.000 mq associazioni dilettantistiche e professionistiche in rappresentanza di diverse categorie sportive: ciclismo, atletica, scacchi, volley, softair, pesistica, rugby, calcio a 5, aerial acrobatic, danza, fitness. calcio.
Un intenso programma di eventi che a partire dall'inaugurazione di venerdì 17, ha regalato ai tantissimi sportivi - e non - giunti nella cittadina salentina, appassionati e coinvolgenti momenti sportivi, realizzati e vissuti con quelli che sono i veri valori dello sport: rispetto, collaborazione, risultato, integrazione e appartenenza, competizione, emozione, disciplina e costanza, impegno e sacrificio, motivazione, autostima, etica.
Lo stesso pluripremiato triplista italiano Daniele Greco, vincitore della medaglia d'oro ai Campionati europei di Göteborg ospite dell'l'inaugurazione della kermesse, aveva parlato davanti ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di "Fair play", sottolineato come i valori dello sport siano fondamentali per combattere il bullismo.
Alla cerimonia di premiazione, che sì è svolta presso l'Anfiteatro "Pino Zimba", erano presenti il presidente di Aradeo Sportiva Matteo D'Errico con tutto il Comitato e il sindaco di Aradeo Giovanni Mauro, i quali davanti ad un una platea di sportivi e spettatori, oltre a ringraziare le tantissime associazioni sportive che avevano aderito alla manifestazione, hanno espresso la loro grande soddisfazione su questa prima edizione.
Il presidente del Comitato Aradeo Sportiva Matteo D'Errico: " La bellissima risposta di pubblico, dell'Amministrazione Comunale e delle varie Associazioni hanno portato ad un incredibile successo questa prima edizione dell'Ara Festival dello Sport, che à andata oltre ogni più rosea aspettativa… Ora ci prenderemo una breve pausa, ma poi ci metteremo subito a lavoro per la prossima edizione, che sono sicuro sarà ancora più entusiasmante! Non ci resta quindi che darvi appuntamento all'edizione 2025"
Il sindaco di Aradeo Giovanni Mauro: "Una prima edizione dal risultato sorprendente che ha mostrato in tutto il suo splendore lo spirito sportivo della piccola ma grande Comunità di Aradeo. Tanta partecipazione, tanta collaborazione, tanta voglia di stare insieme: atleti, appassionati e cittadini, tutti uniti dalla passione e dalla condivisione dei valori dello Sport. Tante le associazioni, ciascuna con la propria storia: è stata la giusta occasione per permettere loro di esserci, di raccontarsi e di avvicinare bambini/e e ragazzi/e allo Sport. Per la nostra Amministrazione aver contribuito alla realizzazione di un evento di questa portata è fonte di orgoglio perché sosteniamo l'importanza dello Sport in tutte le sue forme. Per questo diciamo grazie a tutti coloro che hanno creduto sin dal primo momento in questa manifestazione: grazie al Comitato Aradeo Sportiva, al suo Presidente Matteo D'Errico, ai rappresentanti delle varie associazioni sportive, a tutti i volontari. Grazie per averci consentito di vivere e sperimentare lo sport da protagonisti, creando appartenenza e senso di comunità".
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AraFestival dello Sport, un successo oltre le aspettative
Ieri, domenica 19 maggio, si è conclusa con la cerimonia di premiazione la prima edizione di AraFestival dello Sport, la kermesse dedicata al mondo dello sport organizzata dal Comitato Aradeo sportiva con il Patrocinio della Provincia di Lecce e del Comune di Aradeo. Media partner ufficiale il gruppo media Ditutto. L'evento ha ospitato per tre giorni su un'area di circa 50.000 mq associazioni dilettantistiche e professionistiche in rappresentanza di diverse categorie sportive: ciclismo, atletica, scacchi, volley, softair, pesistica, rugby, calcio a 5, aerial acrobatic, danza, fitness. calcio.
Un intenso programma di eventi che a partire dall'inaugurazione di venerdì 17, ha regalato ai tantissimi sportivi - e non - giunti nella cittadina salentina, appassionati e coinvolgenti momenti sportivi, realizzati e vissuti con quelli che sono i veri valori dello sport: rispetto, collaborazione, risultato, integrazione e appartenenza, competizione, emozione, disciplina e costanza, impegno e sacrificio, motivazione, autostima, etica.
Lo stesso pluripremiato triplista italiano Daniele Greco, vincitore della medaglia d'oro ai Campionati europei di Göteborg ospite dell'l'inaugurazione della kermesse, aveva parlato davanti ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di "Fair play", sottolineato come i valori dello sport siano fondamentali per combattere il bullismo.
Alla cerimonia di premiazione, che sì è svolta presso l'Anfiteatro "Pino Zimba", erano presenti il presidente di Aradeo Sportiva Matteo D'Errico con tutto il Comitato e il sindaco di Aradeo Giovanni Mauro, i quali davanti ad un una platea di sportivi e spettatori, oltre a ringraziare le tantissime associazioni sportive che avevano aderito alla manifestazione, hanno espresso la loro grande soddisfazione su questa prima edizione.
Il presidente del Comitato Aradeo Sportiva Matteo D'Errico: " La bellissima risposta di pubblico, dell'Amministrazione Comunale e delle varie Associazioni hanno portato ad un incredibile successo questa prima edizione dell'Ara Festival dello Sport, che à andata oltre ogni più rosea aspettativa… Ora ci prenderemo una breve pausa, ma poi ci metteremo subito a lavoro per la prossima edizione, che sono sicuro sarà ancora più entusiasmante! Non ci resta quindi che darvi appuntamento all'edizione 2025"
Il sindaco di Aradeo Giovanni Mauro: "Una prima edizione dal risultato sorprendente che ha mostrato in tutto il suo splendore lo spirito sportivo della piccola ma grande Comunità di Aradeo. Tanta partecipazione, tanta collaborazione, tanta voglia di stare insieme: atleti, appassionati e cittadini, tutti uniti dalla passione e dalla condivisione dei valori dello Sport. Tante le associazioni, ciascuna con la propria storia: è stata la giusta occasione per permettere loro di esserci, di raccontarsi e di avvicinare bambini/e e ragazzi/e allo Sport. Per la nostra Amministrazione aver contribuito alla realizzazione di un evento di questa portata è fonte di orgoglio perché sosteniamo l'importanza dello Sport in tutte le sue forme. Per questo diciamo grazie a tutti coloro che hanno creduto sin dal primo momento in questa manifestazione: grazie al Comitato Aradeo Sportiva, al suo Presidente Matteo D'Errico, ai rappresentanti delle varie associazioni sportive, a tutti i volontari. Grazie per averci consentito di vivere e sperimentare lo sport da protagonisti, creando appartenenza e senso di comunità".
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Per AraFestival dello Sport un successo che supera le aspettative
Ieri, domenica 19 maggio, si è conclusa con la cerimonia di premiazione la prima edizione di AraFestival dello Sport, la kermesse dedicata al mondo dello sport organizzata dal Comitato Aradeo sportiva con il Patrocinio della Provincia di Lecce e del Comune di Aradeo. Media partner ufficiale il gruppo media Ditutto. L'evento ha ospitato per tre giorni su un'area di circa 50.000 mq associazioni dilettantistiche e professionistiche in rappresentanza di diverse categorie sportive: ciclismo, atletica, scacchi, volley, softair, pesistica, rugby, calcio a 5, aerial acrobatic, danza, fitness. calcio.
Un intenso programma di eventi che a partire dall'inaugurazione di venerdì 17, ha regalato ai tantissimi sportivi - e non - giunti nella cittadina salentina, appassionati e coinvolgenti momenti sportivi, realizzati e vissuti con quelli che sono i veri valori dello sport: rispetto, collaborazione, risultato, integrazione e appartenenza, competizione, emozione, disciplina e costanza, impegno e sacrificio, motivazione, autostima, etica.
Lo stesso pluripremiato triplista italiano Daniele Greco, vincitore della medaglia d'oro ai Campionati europei di Göteborg ospite dell'l'inaugurazione della kermesse, aveva parlato davanti ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di "Fair play", sottolineato come i valori dello sport siano fondamentali per combattere il bullismo.
Alla cerimonia di premiazione, che sì è svolta presso l'Anfiteatro "Pino Zimba", erano presenti il presidente di Aradeo Sportiva Matteo D'Errico con tutto il Comitato e il sindaco di Aradeo Giovanni Mauro, i quali davanti ad un una platea di sportivi e spettatori, oltre a ringraziare le tantissime associazioni sportive che avevano aderito alla manifestazione, hanno espresso la loro grande soddisfazione su questa prima edizione.
Il presidente del Comitato Aradeo Sportiva Matteo D'Errico: " La bellissima risposta di pubblico, dell'Amministrazione Comunale e delle varie Associazioni hanno portato ad un incredibile successo questa prima edizione dell'Ara Festival dello Sport, che à andata oltre ogni più rosea aspettativa… Ora ci prenderemo una breve pausa, ma poi ci metteremo subito a lavoro per la prossima edizione, che sono sicuro sarà ancora più entusiasmante! Non ci resta quindi che darvi appuntamento all'edizione 2025"
Il sindaco di Aradeo Giovanni Mauro: "Una prima edizione dal risultato sorprendente che ha mostrato in tutto il suo splendore lo spirito sportivo della piccola ma grande Comunità di Aradeo. Tanta partecipazione, tanta collaborazione, tanta voglia di stare insieme: atleti, appassionati e cittadini, tutti uniti dalla passione e dalla condivisione dei valori dello Sport. Tante le associazioni, ciascuna con la propria storia: è stata la giusta occasione per permettere loro di esserci, di raccontarsi e di avvicinare bambini/e e ragazzi/e allo Sport. Per la nostra Amministrazione aver contribuito alla realizzazione di un evento di questa portata è fonte di orgoglio perché sosteniamo l'importanza dello Sport in tutte le sue forme. Per questo diciamo grazie a tutti coloro che hanno creduto sin dal primo momento in questa manifestazione: grazie al Comitato Aradeo Sportiva, al suo Presidente Matteo D'Errico, ai rappresentanti delle varie associazioni sportive, a tutti i volontari. Grazie per averci consentito di vivere e sperimentare lo sport da protagonisti, creando appartenenza e senso di comunità".
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Gli italiani e lo sport
Lo sport in Italia, e in particolare il calcio, è una passione nazionale. Gli italiani amano praticare e seguire lo sport a tutti i livelli, dall'amatoriale al professionale. Il calcio è senza dubbio lo sport più popolare in Italia e rappresenta una parte importante della cultura italiana. Non sorprende quindi che l'Italia sia stata la sede della Coppa del Mondo FIFA del 1934, del 1990 e che sia stata una delle sedi dell'Europeo 2020. Il calcio italiano è noto per la sua qualità e per la passione dei suoi tifosi. La Serie A è una delle migliori leghe calcistiche al mondo, con squadre come Juventus, Milan, Inter, Roma e Napoli che hanno una forte presenza sia a livello nazionale che internazionale. La nazionale italiana di calcio è una delle più forti al mondo, con quattro titoli mondiali e un titolo europeo nel suo palmares. Il calcio italiano ha dato i natali a molti dei migliori giocatori al mondo, come Giuseppe Meazza, Franco Baresi, Paolo Maldini, Francesco Totti, Andrea Pirlo e Gianluigi Buffon. Ma non è solo il calcio a fare la differenza nello sport italiano. L'Italia è nota anche per le sue eccellenze in altri sport come il ciclismo, il rugby, la pallavolo, la pallacanestro e il tennis. Il Giro d'Italia, una delle tre grandi corse a tappe del ciclismo professionistico, è una competizione molto amata dagli italiani e attrae ogni anno i migliori corridori del mondo. Il rugby italiano, sebbene non sia molto popolare come in altri paesi, ha una squadra nazionale competitiva e una presenza solida nella Pro14, una delle migliori leghe europee. La pallavolo italiana è considerata una delle migliori al mondo, con squadre come Modena, Trentino e Perugia che sono tra le migliori a livello internazionale. La pallacanestro italiana ha una lega solida, la Lega Basket Serie A, e ha prodotto molti giocatori di grande talento, come Danilo Gallinari e Andrea Bargnani. Il tennis italiano ha visto il successo di giocatori come Adriano Panatta, Nicola Pietrangeli e Matteo Berrettini, che hanno raggiunto importanti traguardi a livello internazionale. L'importanza dello sport in Italia va oltre il mero intrattenimento. Lo sport è un importante fattore economico, con il turismo sportivo che attrae milioni di visitatori ogni anno. Inoltre, lo sport rappresenta un'opportunità per migliorare la salute e il benessere delle persone, combattere lo stress e creare relazioni sociali positive. In sintesi, lo sport italiano rappresenta un elemento fondamentale della cultura italiana. Il calcio italiano è famoso in tutto il mondo per la sua qualità e la passione dei suoi tifosi, ma l'Italia eccelle anche in altri sport come il ciclismo, il rugby, la pallavolo, la pallacanestro e il tennis. Lo sport rappresenta un'opportunità per migliorare la salute e il benessere delle persone, combattere lo stress e creare relazioni sociali positive. Grazie alla sua capacità di unire le persone attraverso lo sport e di promuovere lo sviluppo economico, lo sport ha un impatto significativo sulla società italiana. Il calcio è senza dubbio lo sport più popolare in Italia e la Serie A è seguita in tutto il mondo. Le squadre italiane hanno un gran numero di tifosi fedeli e il calcio rappresenta una fonte di orgoglio nazionale. Oltre alla Serie A, ci sono anche molte altre competizioni calcistiche importanti in Italia, come la Coppa Italia, la Supercoppa Italiana e la Serie B. Il calcio italiano ha una lunga e orgogliosa storia e la nazionale italiana è stata in grado di vincere quattro titoli mondiali, il più recente nel 2006. Il ciclismo è un altro sport molto popolare in Italia. Il Giro d'Italia è la più importante corsa a tappe italiana e si svolge ogni anno nel mese di maggio. La competizione attrae i migliori corridori del mondo e le tappe si svolgono in tutta Italia, dando ai ciclisti la possibilità di esplorare la bellezza del paese. Il ciclismo è stato una parte importante della cultura italiana fin dai primi anni del XX secolo e ha prodotto alcuni dei corridori più famosi al mondo. Il rugby non è altrettanto popolare in Italia come in altri paesi, ma la squadra nazionale italiana ha fatto grandi progressi negli ultimi anni. La squadra italiana ha partecipato a ogni Coppa del Mondo di rugby dal 1987 e la presenza della nazionale italiana nella Pro14 ha contribuito a migliorare la competitività del rugby italiano. La pallavolo è uno sport molto popolare in Italia e la Serie A italiana è una delle leghe più competitive al mondo. Le squadre italiane sono note per la loro abilità tecnica e tattica e il campionato attira i migliori giocatori di pallavolo di tutto il mondo. La squadra nazionale italiana di pallavolo ha vinto tre volte la medaglia d'oro alle Olimpiadi e ha partecipato a tutte le edizioni del campionato mondiale di pallavolo. La pallacanestro è un altro sport molto amato dagli italiani. La Lega Basket Serie A è una delle migliori leghe di basket in Europa e attrae molti giocatori di talento. L'Italia ha prodotto molti giocatori di basket di alto livello, come Andrea Bargnani, Danilo Gallinari e Marco Belinelli. La squadra nazionale italiana di basket ha partecipato a nove Olimpiadi e ha vinto una medaglia d'argento alle Olimpiadi di Atene nel 2004. Il tennis è un altro sport molto popolare in Italia e ha prodotto alcuni dei migliori giocatori al mondo. Nicola Pietrangeli ha vinto due volte il Roland Garros negli anni '50, mentre Adriano Panatta ha vinto l'Open di Francia nel 1976. Attualmente, Matteo Berrettini è il miglior giocatore italiano e ha raggiunto la finale degli US Open nel 2021. In conclusione, lo sport italiano è una parte importante della cultura italiana e ha un impatto significativo sulla società italiana. Il calcio è lo sport più popolare in Italia, ma il paese eccelle anche in altri sport come il ciclismo, il rugby, la pallavolo, la pallacanestro e il tennis. In definitiva, lo sport italiano è un modo per celebrare la cultura e le tradizioni italiane. I successi sportivi delle squadre e degli atleti italiani sono fonte di orgoglio per il paese e una fonte di ispirazione per i giovani che aspirano a diventare atleti di alto livello. La passione per lo sport in Italia è palpabile e si può respirare ovunque, dalle partite di calcio tra amici al weekend passato al Giro d'Italia. Lo sport è una parte integrante della vita italiana e continuerà ad avere un ruolo importante nel futuro del paese. Read the full article
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Quella di Oney Tapia è una storia che merita davvero di essere raccontata. Cubano di nascita, una grande passione per lo sport nazionale, il baseball. Poi l’arrivo in Italia, nel 2002, a 26 anni, a un’età in cui la carriera di un atleta è all’apice. Per lui, quella vera, non è ancora neanche all’orizzonte. Gioca professionalmente a baseball, poi a rugby. Solo che non basta per sbarcare il lunario, così Oney trova lavoro come giardiniere. È il 25 maggio del 2011 quando un enorme tronco, piegato dal taglio, gli crolla sul viso, all’altezza degli occhi, provocandogli lo scoppio dei bulbi oculari. La diagnosi dei medici è impietosa: “Mi dissero che non avrei più visto.” “All'inizio ridevo quando mi spiegavano quante cose possono fare i non vedenti, non mi sembrava possibile” racconterà un giorno, “anche perché quello era stato un mondo a me totalmente estraneo fino a quel momento. E invece ho scoperto che era vero.” Abbandona baseball e rugby e si dà all’atletica paralimpica, specialità lancio del disco. Ed è un successo dietro l’altro. Primatista italiano nel 2013, argento a Rio 2016, campione europeo nel 2018 con tanto di record del mondo. Infine - è notizia di queste ore - lo storico bronzo a Tokyo nel getto del peso a 45 anni compiuti. Nel frattempo si è tolto pure la soddisfazione di vincere l’edizione 2017 di “Ballando con le stelle”, esibendosi in una salsa da brividi insieme alla maestra Veera Kinnunen bendata. “Sinceramente non farei a cambio con uno che ci vede” dice lui. “Questa esperienza mi sta arricchendo.” Insieme a Bebe Vio, Oney Tapia è il simbolo di questa Paralimpiadi da record. L’Italia da cui - specie in questi tempi di indecenza morale - imparare a vivere. Lorenzo Tosa
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Skam España: Dani e Amira - La storia - 4x01
Amira supervisiona l’allenamento di Rugby dei bambini dell’associazione, che vengono allenati da Dani, il fratello maggiore della sua migliore amica Cris. Sembra evidente che l’interesse di Amira sia soprattutto per il ragazzo, vista la cura con cui si è occupata del proprio trucco. Dani e la giovane parlano delle abilità scarse dei ragazzi, mentre uno di loro tormenta l’allenatore non ascoltando i suoi ordini. Soto chiede all’amica della sorella se andrà alla festa che è stata organizzata per il prossimo sabato sera, affermando che dovrebbero andarci insieme, visto che lui non conosce nessuno. Ma Amira gli fa sapere che in realtà lui è amico della maggior parte dei ragazzi del gruppo. Dani è costretto a tornare dai bambini che sta allenando, mentre Amira lo riprende giocosamente sulla pronuncia del nome del piccolo ribelle.
Amira si presenta alla festa, ma si sente un pesce fuori dall’acqua. Tutti bevono, si baciano con passione o si appartano nelle varie stanze da letto. Nora rivela a Viri e ad Amira che è certa che a Dani piaccia Eva. Poco dopo la ragazza vede il fratello della sua migliore amica baciare Eva. La giovane chiede a Cris di tornare a casa insieme, come avevano stabilito, ma riceve un rifiuto. Amira abbandona la festa da sola, ma subisce uno scippo ed è costretta a chiamare suo padre. Una volta tornata nella sua stanza, legge le chat delle sue amiche, che sono ancora alla festa, che si stanno divertendo e che commentano quanto è accaduto tra Dani ed Eva.
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Try Knights, svelati staff e primo video promo della serie animata
L’anime debutterà in Giappone il 31 luglio.
Pubblicati una nuova locandina e un primo trailer di “Try Knights”, svelando che la serie animata basata sull’omonimo manga sportivo, scritto da Chizuka Erisawa e disegnato da Shunsaku Yano e Rihito Takarai, andrà in onda in Giappone a partire dal 31 luglio.
youtube
A contempo è stato finalmente rivelato lo staff a lavoro sul progetto presso lo studio Gonzo (Kakuriyo no Yadomeshi, Hinomaru Sumo). La serie è diretta da Tokihiro Sasaki (Joshikausei) e sceneggiata da Makoto Takada (Okusama ga Seitokaichou!), mentre il character design è curato da Kan Soramoto (Ousama Game The Animation).
Altri membri dello staff sono:
Supervisione animazioni: Kan Soramoto, Akari Minagawa
Oggetti di scena: Miho Shimizu (Kyoto Teramachi Sanjou no Holmes)
Colorazioni: Naoto Kondou (Okusama ga Seitokaichou!)
Direttore artstico: Eitou Nakahara (Sengoku Night Blood)
Direttore della fotografia/Montaggio: Kazuto Horikawa (Nobunaga-sensei no Osanazuma)
Direttore del suono: Ryousuke Naya (Doukyonin wa Hiza, Tokidoki, Atama no Ue.)
Effetti sonori: Hiroki Nozaki (Seisen Cerberus: Ryuukoku no Fatalités)
Produzione sonoro: Studio Mausu
Musiche: Ron (Mahou Shoujo Tokushusen Asuka)
Cooperazione alla produzione: Seven
La storia è incentrata sugli studenti delle scuole superiori Akira Kariya e Riku Haruma. Un giorno, il nuovo membro del club di rugby Akira sente parlare a proposito di Riku, un ragazzo che in passato si era lasciato totalmente assorbire dal rugby, ma che poi ha mollato tutto, non avendo il fisico per quello sport. Incuriosito, Akira fa amicizia con quest’ultimo e, pian piano, riesce a riaccendere la passione di Riku per il rugby. Unendo le forze, i due danno vita ad un nuovo tipo di gioco tattico, pronti a puntare al top!
La sigla di apertura della serie, intitolata "Mugen no Try", che è possibile ascoltare nel video promozionale, è cantata, scritta e composta da Shougo Sakamoto, il doppiatore di Riku, il protagonista della storia.
SilenziO)))
[FONTE]
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Giovedì 30 maggio – ore 21 – Sala Polivalente “Franco Lavoratori” – Recco
Teatro come Sport / Teatro Sociale Camogli
CHI GA VINTO? – Serata d’onore dedicata al Rugby italiano
Ospiti i protagonisti delle squadre liguri: CUS Genova Rugby, Pro Recco e gli “Orsi” delle Province dell’Ovest, con la Femminile Under 18 al completo. Presenta Giorgio Cimbrico. In proiezione il film “Chi ga vinto? Un viaggio nel rugby di Marco Paolini”.
La rassegna Teatro come Sport, organizzata dal Teatro Sociale di Camogli, si chiude a Recco giovedì 30 maggio con una “finalissima” dedicata al rugby, uno sport che sta conquistando sempre di più il cuore degli italiani grazie allo straordinario patrimonio di valori che coinvolge giocatori e tifosi: lealtà, rispetto dell’avversario, disinteresse, altruismo, amicizia e coraggio. A raccontarlo, i suoi protagonisti a Genova – la prima città italiana in cui ‘sbarcò’ la palla ovale, portata dai naviganti inglesi alla fine dell’800 – e il bel documentario di Enrico Lando Chi ga vinto? Un viaggio nel Rugby di Marco Paolini (Italia 2008, 52’).
Il giornalista Giorgio Cimbrico, penna storica dello sport, condurrà l’incontro, presentando gli ospiti dell’evento. A fare gli onori di casa sarà, naturalmente, la delegazione biancoceleste della Pro Recco Rugby, dal 1968 realtà ovale del Levante genovese, conosciuta ed apprezzata anche su scala nazionale e molto attiva nella promozione dello sport tra i giovani, sia sul campo che nelle scuole. Presenti anche tecnici e atleti di una delle più antiche squadre italiane, lo storico CUS Genova Rugby fondato nel 1947. La società biancorossa, al vertice delle classifiche negli anni ’70, conta al momento circa 300 atleti tra Senior, settore giovanile e Old, e gioca stabilmente in serie A da ben 6 stagioni. Non poteva mancare all’appello la nuova realtà del Ponente genovese: gli ‘Orsi’ delle Province dell’Ovest, presenti anche con la Femminile Under 18 al completo. Un simbolo della crescente vitalità del Rugby in Italia, in questo momento dovuta soprattutto alle donne grazie al successo mondiale della Nazionale Femminile Italiana nel Torneo Sei Nazioni 2019: al secondo posto davanti a colossi come Australia, Sudafrica, Galles e Irlanda.
Seguirà la proiezione del film Chi ga vinto? Un viaggio nel Rugby di Marco Paolini (Italia 2008, 52’) di Enrico Lando. Si parte dai campi del Nord Italia, dalle province venete di forte tradizione rugbystica, per attraversare l’Italia passando da Emilia Romagna, Lazio, Umbria e Campania, fino alle realtà di Sicilia e Sardegna. Nel percorso, incontri con giocatori e giocatrici di squadre piccole e grandi, parlano del loro rugby: un racconto corale sulla loro passione in cui si incrociano dialetti e tradizioni diverse. Ma nel film si viaggia anche fuori dai nostri confini, fino in Francia da Pierre Villepreux e in Inghilterra da Lawrence Dallaglio, al Twickenham Stadium e infine a Rugby, la piccola cittadina inglese dove tutto è cominciato.
INFO: TEATRO SOCIALE DI CAMOGLI
Tel. 0185 1770529
www.teatrosocialecamogli.it
Ufficio stampa Marzia Spanu
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Cooperativa Battelieri del Porto di Genova
NetParade.it
Quezzi.it
AlfaRecovery.com
Comuni-italiani.it
Il Secolo XIX
CentroRicambiCucine.it
Contatti
Stefano Brizzante
Impianti Elettrici
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Edilizia
Il Secolo XIX
MusicforPeace Che Festival
MusicforPeace Programma 29 maggio
Programma eventi Genova Celebra Colombo
Genova Celebra Colombo
CHI GA VINTO? – A Recco per Teatro e Sport – Serata d’onore dedicata al Rugby italiano Giovedì 30 maggio - ore 21 - Sala Polivalente “Franco Lavoratori” – Recco Teatro come Sport / Teatro Sociale Camogli …
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Il rugby parmense si stringe al Lanfranchi: storia, passione e spettacolo in campo sabato 10 dicembre alla Cittadella del Rugby di Parma
Il rugby parmense si stringe al Lanfranchi: storia, passione e spettacolo in campo sabato 10 dicembre alla Cittadella del Rugby di Parma
IL RUGBY PARMENSE SI STRINGE AL LANFRANCHI: STORIA, PASSIONE E SPETTACOLO IN CAMPO SABATO 10 DICEMBRE ALLA CITTADELLA DEL RUGBY DI PARMA DUE ACCESISSIME SFIDE, UN UNICO BIGLIETTO PER UN RICCO APPUNTAMENTO NATALIZIO ALLE 17:00 IL DERBY DI SERIE A TRA RUGBY PARMA E NOCETO ALLE 21:00 IL PRIMO TURNO DI EPCR CHALLENGE CUP TRA LE ZEBRE E IL TOLONE DI SERGIO PARISSE Parma, 5 dicembre 2022 – Sabato…
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Paola Peroni Feat. RAiK - "Don't You know!", ci si muove a tempo con 3 nuovi remix...
Sono appena usciti sulla sua label Intercool Digital ben tre remix di "Don't You know!", il nuovo singolo della dj producer Paola Peroni. Il brano, un mix perfetto di ritmo e melodia, sembra pensato per vivere in allegria l'estate 2020.
La melodia è una delle caratteristiche che identificano il sound di Paola Peroni, un percorso in continua evoluzione iniziato negli anni '90 con produzioni di successo nate da tanti diversi progetti come Bacon Popper, Space Master, House Traffic, Cappella, 49ers, DJ Groovy e Miss Groovy.
Nel corso della sua carriera, Paola Peroni ha messo in fila collaborazioni con produttori internazionali come l'Officina Emotiva con Gigi D'Agostino, Dr. Kucho e TJR su Spinnin' Records, Black Machine e molte altre. "Creo canzoni che nascono dal cuore, che trasmettono le mie emozioni, l'energia che solo la musica può trasferire da chi produce a chi ascolta e viceversa", racconta Paola Peroni. "La versione originale di 'Don't You Know' è nata qualche mese fa. Ho poi cercato di produrre remix d'eccellenza 'Made in Italy' e non solo, coinvolgendo remixer dal sound molto diverso tra loro".
Ecco quindi i remix: EPM Motorsport Rmx; Gianni Bini '70 Reborn Rmx, dalle sonorità Funky House ed il Dionigi Nu Disco Rmx. Le tre nuove versioni regalano nuove atmosfere ad un brano decisamente spensierato. I nuovi remix, disponibili ad esempio su Beatport, il sito musicale più amato dai dj e su Spotify, il portale di streaming musicale più utilizzato al mondo.
Il disco, uscito da poche ore, è già supportato da diversi dj ed è stato trasmesso su emittenti come Radio 105 (In Da Klubb), m2o, Radio Ibiza, Viva Fm, Radio Studio Più, MRC Radio (FR), Radio Bresciasette e molte altre.
Paola Peroni Feat RAiK - "Don't You know!" (remixes) su Spotify https://open.spotify.com/album/1GmIypJT1MPBKVEXb07DcG?si=kbfpMHAzQRqOvdhI8pZgpw
Paola Peroni Feat RAiK - "Don't You know!" (remixes) su Beatport https://www.beatport.com/release/dont-you-know-remixes/2981741?fbclid=IwAR1nVO0xaPV8yGAfxWCiHAd_ttQPXxDOMJO_FCunbNghiu8Wmwq8twgIngA
Chi è Paola Peroni http://www.paolaperoni.it
"Disciplina, è la prima fondamentale regola per intraprendere un percorso, una meta, un sogno da realizzare. Poi Osare, aver pazienza e soprattutto saper ascoltare gli altri. La passione per la musica e la sensibilità hanno fatto il resto " Questo si sente rispondere chi chiede a Paola Peroni quali sono "i trucchi del mestiere". Nata a Brescia, sin giovanissima mostra una spiccata passione e propensione per la musica. A 14 si dedica allo studio del pianoforte, ed in seguito studia storia della musica, attraverso un corso indetto dall'Associazione Italiana Disc Jockey. Nel 1991 arriva la prima grande occasione: la discoteca Genux le offre la possibilità di lavorare sulle sue consolle e Paola diviene resident dj utilizzando il suo primo pseudonimo: DJ Groovy!!! Successivamente la sua passione per la musica la indirizza verso scelte professionali che le permettono di realizzare importanti produzioni quali: Dj Groovy "Shake it", "Confusione", vari remix con lo stesso pseudonimo,"Step on" by Space Master (n 1 in Francia); "World of Confusion" by Space Masters (n. 1 in Francia); "Every day of my life" by House Traffic; "Bang" by The Riders (n° 1 in Olanda); "Coming" by Scwarzkopf. Ed i risultati non tardano ad arrivare… in quegli anni spopola in Francia, Germania, Olanda. Nel 1995 nascono le prime produzioni con lo pseudonimo Miss Groovy. Il 1998 Bacon Popper grazie ad una felice intuizione di Paola Peroni: il risultato è l'indimenticabile "Free", solo in Francia 120.000 copie vendute. E poco tempo dopo si ritroverà ad aprire i concerti, durante il tour di Zucchero, con il proprio live set; Paola racconta: "Un' emozione indescrivibile, unica!!! Vivere in una grande tribù dove ognuno ha i suoi compiti e le sue mansioni, il tutto organizzato con professionalità." Il 2002 "Acelerando" con Ramirez, un successo entrato nelle charts di Germania e Inghilterra. E con il team Media Records nel 2003 Paola Peroni realizza "Trip on the Moon" stampato in Italia su etichetta BXR ed in Inghilterra su etichetta Nukleuz;"Harem", un disco multietnico: un harem musicale in cui il beat techno viene unito a suoni dell'estremo Oriente, un vortice fatto di emozioni e sensazioni intense. In seguito giunge il progetto Kiper "The Land of Freedom", nato dalla collaborazione con l'amico e collega Joy Kitikonti. Con "The Land of Freedom" la strana coppia techno-logica Kitikonti-Peroni ci regala un viaggio nella terra libera presente in ognuno di noi. Il 2004 vede Paola alla prese con il progetto "Angel" by Cappella, scritto da lei e GFB, il remix "Angel's Anthem Mix", è per lei un vero e proprio inno agli angeli. Sempre nel 2004 "cammina" con Gigi D'agostino e nasce il brano "The power of love" : Officina emotiva su etichetta Noisemaker e nel 2005 "Everybody change" Il 2005 è un'anno di transizione… Paola definisce il suo Sound Elektro Groovy 2007 che nasce il progetto artistico: Elektro Groovy – Raga me su etichetta Net's Work in programmazione su Radio M2O, Disco Spacca su M20. 2008 Thinking of you, il singolo di Paola Peroni e Deejay Meeting Germany. Paola Peroni from Bacon Popper ospite dei Datura"Pezzi da 90" 2009 nasce il primo Ep dedicato alla nuova generazione di Dj, musicisti, artisti: "Paola Peroni presents New generation dj's Vol. 1 2009, Paola Peroni ed Ottomix nuovamente in studio… attenzione ai remix di Bacon Popper – Free sulla sua etichetta discografica: la Snap & Shake , la canzone entra nelle classifiche europee, al 10° posto in Austria, in programmazione il Videoclip su All music TV e presente in molte compilation Paola ha suonato a Miami per il Winter Music Conference come New talend Dj ed Hed Kandy lounge Club!! Paola organizza vari eventi per il sessantesimo di Confartigianato Brescia. Alcuni Rmx: Funkerman - Slide- Paola Peroni remix The Rudenko Project-Destination (Paola Peroni rmx) (Net's work records). Dr. Kucho – Just be good to me (Paola Peroni L.A. rmx) 2010: Paola Peroni con il Dj Molella per la realizzazione di Me exita. Recentemente Paola ha realizzato il nuovo progetto del gruppo che ha segnato la storia della musica Italo - house: i 49ers. La produzione riprende un sample della colonna sonora del film Tempi moderni di Charly Chaplin: Je Chercè Apres Titine pubblicato dalla label Ego music. Marzo 2011, Paola Peroni nel suo studio lavora ad un progetto che riprende in riff di una canzone anni 90 e con Alberto Remondini di M20 ecco il nuovo team: "Remondini & Peroni - We need freedom" etichetta Genic/ World of Media. 2012 Nasche la label digitale di Paola Peroni: Intercool Digital i progetti melodici realizzati da Paola e dal team di producer che collaborano con l'intento di emozionarsi emozionando con la Musica! Paola Peroni crea il corso "Essere o diventare Dj" con l'intento di insegnare ai giovani talenti teoria e pratica per fare di una passione una professione attraverso la musica e diffondere un metodo sano in luoghi sani. Paola con la sua azienda Intercool Edizioni Musicali Srl viene premiata da Union Camere e Camere di Commercio con il premio delle migliori buone prassi aziendali per la responsabilità sociale Lombardia. Paola Peroni fa parte del Consiglio di Donne Impresa Confartigianato di Brescia dove spesso contribuisce all'organizzazione di iniziative ed intrattenimenti musicali. Il 18 Luglio 2012 è stata eletta Presidente Regionale (Lombardia) per la Categoria Vetro Musica e Arti Varie Confartigianato ed è tutt'ora in carica. Febbraio 2012 Il Corriere della sera dedica un articolo alla nuova canzone Paola Peroni feat Diana - Too much love in occasione della data di release digitale: il giorno di San Valentino. Il progetto esce ora anche con i remix di vari produttori che collaborano con l'etichetta. Giugno 2012 Paola Peroni collabora alla realizzazione della cover di Human dei The Killers: il progetto "Star - Human" su etichetta Genic/ World of Media., licenziato in Germania, Austria, Svizzera e Spagna. Settembre 2012 Paola remixa la nuova canzone di Dr Alban – Loverboy (Paola Peroni Remix) su etichetta Zyx Music. Collabora anche alla produzione dell'angelo di Italia's got talent: Eugenio Amato – I feel love realizzando la versione Red mix su etichetta Genic/ World of Media. Estate 2013 Paola Peroni scrive e produce 49ers feat Cheryl Porter – Shine on in love su etichetta Genic/ World of Media. Maggio 2014/2020 il Progetto "Essere o diventare DJ" si evolve con il patrocinio di Confartigianato Imprese Unione di Brescia ed UPA servizi. Paola Peroni e Graziano Fanelli (Radio Studio Più) sono i principali docenti con la partecipazione di: SIAE Brescia, Willy Marano Management, Gianfranco Bortolotti (Media Records), Mauro Farina (The Saifam Group), Madame Sisì (Art Club) e altri special guest come gli Eiffel 65. Giugno 2014 Paola Peroni realizza il brano interpretato da Carolina Marconi – Abalasa in collaborazione con Giack Celentano's Club. 2016 RUGBY CALVISANO – TRY Volume 1 selected and mixed by Paola Peroni: un progetto che collega SPORT e MUSICA atto a valorizzare sia lo sport del Rugby che il valore del team dei gialloneri, attualmente Paola è OFFICIAL DJ SUPPORTER del team Rugby Calvisano.
Collabora con Radio Studiopiù e suona in diretta nazionale nei migliori party d'Italia, mixa e seleziona i suoi PartyTime ogni sabato dalle 12:00 alle 14:00.
Il 2019 collabora a fianco del Padre Egidio Peroni e del fratello Dario Peroni nell'organizzazione degli eventi di EPM Motorsport dove oggi è la responsabile degli eventi e della comunicazione.
Il 2020 è in corso e nonostante le difficoltà del periodo after Covid Paola è nuovamente al lavoro per ampliare il suo team cercando nuovi talenti, musicisti e artisti da inserire nel mondo della musica.
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Trieste, inaugurazione a Palazzo Gopcevich della mostra fotografica di Ugo Borsatti
Trieste, inaugurazione a Palazzo Gopcevich della mostra fotografica di Ugo Borsatti. Venerdì 2 dicembre alle ore 11.00, presso la Sala “A. Selva” di Palazzo Gopcevich, in via Rossini 4, a Trieste, alla presenza dell’Assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo Giorgio Rossi e del fotografo autore degli scatti in esposizione ha avuto luogo l’inaugurazione della mostra “Foto Omnia di Ugo Borsatti. Scatti in Comune” che rimarrà aperta, a ingresso libero, fino al 26 febbraio 2023 da martedì a domenica dalle ore 10.00 alle ore 17.00 (lunedì chiuso). La mostra è stata ideata e realizzata dal Servizio Promozione Turistica, Musei, Eventi Culturali e Sportivi del Comune di Trieste ed è stata curata da Claudia Colecchia, responsabile della Fototeca e Biblioteca dei Civici Musei di Storia ed Arte, nell’occasione dei settant’anni dalla nascita dello studio fotografico Foto Omnia, tuttora attivo. L'archivio Foto Omnia di Ugo Borsatti, acquistato dalla Fondazione CRTrieste e depositato presso la Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte, consta di 350.000 negativi, prevalentemente su pellicola. L’opera di conservazione, catalogazione e valorizzazione condotta dalla Fototeca ha consentito di esaminare l’archivio del fotografo nella sua interezza, di mettere in luce la forza narrativa degli scatti realizzati. Duecento foto sono esposte al pubblico, alcune delle quali per la prima volta: ritratti di personaggi noti o sconosciuti, eventi pubblici e privati, i luoghi turistici per eccellenza di Trieste, il microcosmo del quartiere/humus in cui Ugo Borsatti ha abitato e lavorato. È così possibile guardare e ammirare le immagini degli ultimi anni del governo militare alleato con i tragici giorni del novembre 1953 a cui si affiancano quelle effervescenti del ritorno dell’Italia a Trieste nel 1954. Borsatti descrive il variegato mondo del lavoro, anche comunale. Protagonisti sono spesso gli operai, ripresi in modo dinamico negli spazi aperti o chiusi, in costante dialogo con l’intorno, sia esso paesaggio, macchinari o strutture. Ponterosso e il suo canale offrono una quinta scenica d’eccezionale emozionalità, qui, venditori di spighette, di monili, venderigole propongono la loro merce in ogni stagione. Ancora, l’occhio del fotografo non trascura la tragedia degli esuli con immagini di forte impatto emotivo che documentano lo sradicamento e lo spaesamento dei profughi. Di non meno straordinaria intensità e interesse sono i servizi dedicati alla partenza degli emigranti per terra o per mare, perlopiù verso le rotte australiane o americane. Non trascura i fatti di cronaca. La foto della morte di un carrettiere è attenzionata dal Museum of Modern Art di New York. Con i suoi scatti ha reso iconica l’ultima pescata della Tonnara di Santa Croce. Attento osservatore, Borsatti documenta il tempo libero scandito dalle feste e dai riti che la comunità riconosce in quanto parte del proprio patrimonio culturale, tra cui, il Carnevale, la Sagra della sardella, la Festa dell’uva, le Nozze Carsiche, la Festa di San Nicolò. Registra anche l’intensa attività culturale che caratterizza il mondo del cinema, della televisione, del teatro, dell’arte e della letteratura, spesso a uso delle cronache. Il tempo libero a Trieste naturalmente si accompagna all’amore per il mare, ampiamente documentato anche in stagioni inaspettate. Le foto dedicate allo sport costituiscono un altro straordinario scrigno che documenta la passione sportiva del fotografo e dei triestini. Borsatti, entusiasta giocatore di rugby, nutre un grande interesse per tutti gli sport, tra cui, il calcio, rito domenicale per eccellenza. La foto più amata dall’autore è quella del “Bacio” del soldato americano Jim Swaim e della mula triestina Graziella Cirrincione quando le truppe alleate lasciano Trieste nel 1954: uno scatto che vale più di mille parole. L’album fotografico dispiegato nelle sale di Palazzo Gopcevich costituisce parte significativa della recente storia di questa città. L’attenta perlustrazione degli eventi, come arrestati per un momento a dispetto del correre del tempo, manifesta la capacità del maestro-fotografo di affrontare temi e linguaggi diversi con un accento sempre personale, autenticamente inconfondibile. Calendario delle iniziative collaterali: - Mercoledì 7 dicembre, ore 30 visita guidata con la curatrice Claudia Colecchia; - Mercoledì 14 dicembre, ore 30 visita guidata con la curatrice Claudia Colecchia; - Mercoledì 11 gennaio, ore 30 visita guidata con la curatrice Claudia Colecchia; - Mercoledì 18 gennaio, ore 30 Buon compleanno, Ugo!, Ugo Borsatti festeggia il suo compleanno in mostra; - Sabato 21 gennaio, ore 16 visita guidata con la curatrice Claudia Colecchia; - Mercoledì 25 gennaio, ore 30 Zoran Mušič. Un pittore a Dachau, presentazione e proiezione della nuova versione del documentario di Giampaolo Penco (1998, 2022) a cura di Claudia Colecchia. Sarà presente l’autore. L'incontro fa parte degli eventi organizzati dal Comune di Trieste in occasione del Giorno della Memoria 2023; - Mercoledì 1 febbraio, ore 30 visita guidata con la curatrice Claudia Colecchia. La visita sarà impreziosita dalle performance teatrali ideate e dirette da Luisa Cividin; - Mercoledì 8 febbraio, ore 30 visita guidata con la curatrice Claudia Colecchia; - Mercoledì 15 febbraio, ore 30 visita guidata romantica Il giorno dopo della Festa degli Innamorati, il conservatore del Museo Civico di Storia Naturale Nicola Bressi e la curatrice, Claudia Colecchia, approfondiranno il tema: “Dai baci fotografati a quelli spiegati: evoluzione biologica di un apostrofo roseo”; - Domenica 26 febbraio, ore 11 visita guidata con la curatrice Claudia Colecchia. La visita sarà impreziosita dalle performance teatrali ideate e dirette da Luisa Cividin. Informazioni su www.fototecatrieste.it, www.triestecultura.it, scrivendo a [email protected] o telefonando allo 0406754039. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Rugby: Lions Amaranto Livorno - Imola, i labronici a caccia del successo con bonus
Livorno 21 aprile 2022 Gli atleti dei Lions Amaranto Livorno e più in generale tutti coloro che praticano il rugby a livello dilettantistico, per puro divertimento e per pura passione, hanno la loro ‘paga’ nello scendere in campo e disputare regolarmente gli incontri, magari sotto gli occhi di fidanzate e amici. Più che mai considerato che la squadra labronica non insegue un ‘vero’ obiettivo di…
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🔹Italy, Pesaro, prison rugby 🎉 Also inmates will be able to become official rugby referees. This was decided in December by the Federal Council of the Italian Rugby Federation (F.I.R) . . 📖 L'ORGOGLIO DI SCRIVERE UN PO' DI VERA STORIA SPORTIVA Con una decisione storica per il movimento rugbistico italiano, il Consiglio Federale F.I.R. ha approvato la possibilità di accedere alla formazione arbitrale anche in detenzione. Dopo quasi tre anni di studio e relazioni, muoviamo altro importante passo nella direzione dell'inclusione paritaria e non solo sportiva. Frutto della nostra determinazione, passione e volontà, messe in campo con la realizzazione del primo corso per arbitri federali; svolto nella Casa Circondariale di Pesaro, abilitò nove detenuti e cinque partecipanti liberɜ. Era il marzo 2019. Ieri... . . Per donazioni, utilizzare il link in BIO. Grazie. Donate to support our rugby team in prison, using the link in BIO. Thank you. . . #rugbyreferee #nessunorestisolo #fir #instasports #DifferentWorld #socialinclusion #rugbyref #aGameForAll #rugbyfun #rugbydreams #whistle #prontiallavita #cnar #Referee #CarceriItaliane ~ ~ #PReSo #ExtraSocialRugby #RugbyOltreLeSbarre #SportInPrison #FederazioneItalianaRugby #nessunoescluso #ProgettoCarceri #Passioneovale #Rugby #instarugby #PrisonRugby #Pesaro #cattivi #Rugbyitaliano (presso Federazione Italiana Rugby) https://www.instagram.com/p/CYd7n6AAB7K/?utm_medium=tumblr
#rugbyreferee#nessunorestisolo#fir#instasports#differentworld#socialinclusion#rugbyref#agameforall#rugbyfun#rugbydreams#whistle#prontiallavita#cnar#referee#carceriitaliane#preso#extrasocialrugby#rugbyoltrelesbarre#sportinprison#federazioneitalianarugby#nessunoescluso#progettocarceri#passioneovale#rugby#instarugby#prisonrugby#pesaro#cattivi#rugbyitaliano
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Vogliono tramutare Emily Dickinson nella Madonna delle femministe. Ecco perché leggere una poesia al giorno del “mito” vi cambierà occhi, lingua, cervello
C’è stato un momento. Quel momento fu un apice. E fu rapace. Siamo nell’Ottocento, e non conta la scansione prometeica della cronologia e neppure la trincea ‘sociologica’. Accade che appaiano degli uomini. A diverse latitudini. Non si conoscono. Questi uomini hanno un linguaggio. E cambiano per sempre il modo di guardare le cose, di nominarle, perfino. Friedrich Hölderlin in Germania, Arthur Rimbaud in Francia, Giacomo Leopardi in Italia, Emily Dickinson negli Stati Uniti d’America. Questi quattro angeli portano lingue diverse ma sono accomunati da un fatto. Vissuti nell’Ottocento, sono i più grandi poeti del Novecento. Di oggi. Di sempre. Voglio dire. La loro poesia nasce già ‘postuma’, è scritta per chi verrà dopo di loro, è un dono ai venienti, ai nascituri, a chi deve ancora nascere. La cosa è straordinaria. Entrambi, sono accomunati da silente sfrenatezza, da una poesia che è oltranza, che oltraggia il lettore comune, che rompe le convenzioni. Sono poeti irrefrenabili, inauditi, di cui non sai darti ragione perché ti si spappola il cervello, come un fiore marcito. Per la storia della poesia, questi poeti inaugurano un nuovo modo di fare poesia – per la storia dell’uomo, impongono nuovi occhi sul mondo. Rinominano le cose, appunto. Sono di una purezza tale da eludere perfino la parola ‘poeta’. Bene. L’occasione per ribadire questa idea, talmente abbagliante da risuonare banale, è un film. A Quiet Passion. Uscito nel 2016, flirtando con un anniversario – i 130 dalla morte – il film racconta la vita di Emily Dickinson. In realtà, c’è poco da raccontare, ma c’è molto da leggere: fare un film su un poeta – a meno che non sia Byron o D’Annunzio – è giocare a rugby su una lastra di vetro sospesa nel vuoto. Mi fido di quanto ha scritto ‘il Mereghetti’ sul Corriere della Sera: il regista – Terence Davies – è bravo, la protagonista, Cynthia Nixon, “l’Amanda di Sex and the City” (qui trovate un suo bel profilo) è brava pure lei, il film si fa vedere, è piuttosto raffinato. Andatelo a vedere. Meglio un film sulla Dickinson, supereroe della poesia, che l’ennesimo film sul solito supereroe della Marvel, un atto di bullismo bulimico contro i poveri spettatori paganti. Spiando qua e là e leggendo su e giù, però, una cosa mi irrita assai. Il regista, riportano le italiche cronache, ha detto, parlando di Emily, “era divertente, aveva un grande umorismo, e faceva tutte quelle cose che noi esseri umani facciamo”. Di certo, Emily era ironica, fino al cinismo, ovviamente era un essere umano – ma non come noi, forse più di noi, sapeva essere vespa e vispa, albero e nuvola, amante e virile – ma non userei mai l’aggettivo divertente per descriverla. Io la immagino come una fiamma. “Era una santa”, mi dice, piuttosto, Isabella Santacroce. “Mi basterebbe attraversare le pareti. Far apparire Emily Dickinson. Parlare con lei”. Emily Dickinson, la poetessa che scrive 2mila poesie e ne pubblica in vita una manciata, Lei, la rara, che decide la clausura nel suo mondo, fino a fare della propria stanza l’ombelico del creato e delle tende il verbo di un dio analfabeta. “Ad Amherst… è chiamata il mito. Non esce di casa da quindici anni… è sotto molti aspetti un genio. Veste di bianco, si pettina come usava quindici anni fa, quando scelse la reclusione. Ha voluto che io cantassi per lei, ma senza incontrarmi… Quando ho finito mi ha fatto avere un bicchiere di sherry e una poesia…”, appunta, il 15 settembre del 1881, Mabel Loomis. Emily, linguaggio addestrato dai millenni, che pietrifica chi lo attraversa, qualcosa di simile a Eraclito (“Vela il tramonto e svela:/ incanta ciò che vedi/ minaccia d’ametista/ e fosse di mistero”), alla parola che avvia la rivoluzione della terra (“Questi sono gli affluenti della mente –/ i suoi emissari – se li vuoi vedere/ ascendi con me la vetta/ dell’immortalità –”). Emily non va vista – il vedere rimuove l’enigma, riduce il sacro a un biglietto d’ingresso – ma va letta, leccandone i versi, semmai. Le lettere, ad esempio, vanno crocefisse di sottolineature (“Quanto al fatto ‘che rifuggo da Uomini e Donne’ – è perché parlano di cose Consacrate, ad alta voce – e mettono in imbarazzo il mio Cane”, scrive, “agosto 1862”, a Thomas W. Higginson, ed è così, Emily va sussurrata, non berciata sul grande schermo, va letta al buio sapendone la luce). Ecco. Nel film Emily sembra una proto femminista, l’ennesimo ritratto della femmina che si ribella alle consuetudini patriarcali, magari una Madonna lesbo. Emily va letta. In Italia, per altro, gli adoratori sono tanti, solidi. Già nel 1938, pur con una punta di paura, Mario Praz la esalta (“In uno stile audacissimo di modernità, talora involuto per troppa compattezza, talora diretto come grido dell’anima, le brevi poesie della D. costituiscono una delle più notevoli serie di confessioni liriche che la letteratura ricordi”). Molto tradotta dai poeti – ma Mario Luzi è notevolmente pessimo, mentre Amelia Rosselli ha la stessa tempra e temperatura d’ossessione retorica – la Dickinson potete leggerla, tutta, qui, per grazia di Giuseppe Ierolli; l’Emily Dickinson Archive, invece, è qui, dove potete sfogliare i suoi manoscritti, e lasciarvi soggiogare dal suo mondo. La Dickinson è una terapia contro l’ovvio e l’osceno: basta una poesia al giorno per forgiare nuovi occhi, darvi una lingua d’argento e un cervello meno scemo. Provate. (d.b.)
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