#passerelle di milano
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tabathamodaedesign · 8 months ago
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Tendenze Primavera 2024 - Il ritorno dei pantaloncini corti
Molteplici sono i fashion trend a cui possiamo fare affidamento quest’anno e nelle passerelle delle settimane della moda dello scorso anno ne abbiamo viste di tutti i colori, forme e dimensioni. Tra bianchi vestiti, toni pastello e tessuti floreali, i pantaloncini corti sono una delle tendenze più gettonate della Primavera 2024. Prada S/S 2024Gucci S/S 2024Valentino S/S 2024 Le scelte sono…
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pettirosso1959 · 6 months ago
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"Mai successo un fatto simile!"
"Mai visto un disastro come quest'ultima alluvione!"
"Cambiamento Climatico!"
"Le stagioni non sono più quelle di una volta!"
Voci del popolino ignorante milanese, riportate con estrema soddisfazione dai TG, quotidiani, politici di sinistra, verdacci, ribadite da Sor Piccozza e da Farfallino Amoroso (Tozzi e Mercalli).
Invece:
Milano, 31 maggio 1917.
Il 30 maggio, in una Milano spettrale, abitata solo da donne, bambini e anziani, iniziò a piovere a metà pomeriggio, mentre forti temporali avevano già interessato la Brianza e la fascia Prealpina.
Negli ultimi giorni del maggio 1917 l’Italia era piegata dalla Grande Guerra; era in pieno svolgimento la terrificante carneficina della Decima Battaglia dell’Isonzo, in cui il generale Cadorna mandò al massacro 400.000 soldati italiani contro le trincee e le mitragliatrici austro-ungariche. I morti italiani furono 36.000, i feriti e i mutilati oltre 130.000 e 26.000 i fanti catturati dal nemico. Dopo un mese di scontri il fronte era rimasto praticamente invariato.
I Savoia avevano imposto la censura più totale agli organi di stampa, le notizie, quindi, filtravano a fatica.
I fiumi Seveso, Olona e Lambro erano tutti ingrossati, piovve tutta notte e all’alba Milano si svegliò come se fosse Venezia.
Tutti i corsi d’acqua erano esondati e i danni più rilevanti avvennero nei quartieri dove correva l’Olona, lungo la zona ovest della città. Anche le zone di Porta Garibaldi e Porta Nuova erano sommerse, così come il Ticinese, dove era esondata addirittura la Darsena.
Le chiamate di aiuto ai pompieri furono centinaia già poche ore dopo il tramonto e continuarono tutta notte, con cantine e androni dei palazzi sommersi in alcuni punti anche da un metro d’acqua.
Il torrente Merlata, che allora correva in superficie, esondò e lo stesso accadde per la roggia Poveretto, le acque invasero il Cimitero Maggiore di Musocco, allagando gli ossari con quasi tre metri di acqua. L’onda di piena dei due torrenti si unì poi a quella del non distante Olona e insieme raggiunsero il quartiere della Maddalena, oggi piazza De Angeli, sommergendo anche le zone vicine di corso Vercelli e del borgo di San Pietro in Sala, oggi piazza Wagner.
I pompieri montarono delle passerelle in legno sopraelevate per far camminare i milanesi, esattamente come a Venezia, ma ben presto anche quelle vennero sommerse da altre ondate di piena dell’Olona.
Vennero sospesi tutti i Gamba de Legn, i tram a vapore extraurbani, che da Milano si dirigevano verso l’area metropolitana a nord e a ovest.
Il Comune decise di far trasferire tutte le bare in attesa di inumazione lontano dal Cimitero Maggiore, per timore che venissero prese dalle acque e portate via. Il cimitero venne poi chiuso, totalmente sommerso da più di un metro di acqua. L’ultima volta era accaduto nel 1893, quando le acque dell’Olona superarono addirittura i due metri di altezza a Musocco e Garegnano.
Diversi stabilimenti e laboratori subirono ingenti danni.
Altri danni notevoli furono arrecati dal Seveso, soprattutto alle porte di Milano. A Palazzolo di Paderno Dugnano crollò un ponte sul Canale Villoresi, alla congiunzione col Seveso; l’onda di piena fu talmente forte da causare l’annegamento di 16 persone. A Milano i danni maggiori furono causati nel quartiere di Ponte Seveso, all’Isola Garibaldi, a Niguarda, a Prato Centenaro e al Mirabello, tutti sommersi da oltre un metro e mezzo di acqua.
A Niguarda crollò un palazzo, fortunatamente tutti gli abitanti riuscirono a fuggire pochi minuti prima del crollo. Il Villaggio dei Giornalisti fu totalmente allagato ed evacuato.
Poco dopo l’alba tutte le linee tranviarie che dal centro correvano verso nord e ovest vennero sospese.
I quotidiani, sottoposti a censura, minimizzarono l’accaduto, nonostante danni ingentissimi, mezza città sott’acqua, 16 morti, collegamenti sospesi e le acque che si ritirarono completamente solo due giorni dopo. Nessuna notizia venne riportata dopo il primo di giugno.
Le foto vennero scattate nel pomeriggio del 31 maggio, quando le acque si erano ormai quasi completamente ritirate. In una foto si vede il Gamba de Legn per Magenta, bloccato dalle acque in via Marghera all’angolo con via Sacco.
(Grazie a Francesco Liuzzi e a “Milano Sparita”)
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abr · 1 year ago
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Il primo progetto fu l’Edilnord di Berlusconi di Brugherio, un circuito di palazzi e appartamenti per circa 4mila abitanti. Un programma edilizio (relativamente tradizionale ma) che, complice la pubblicità sui grandi quotidiani, riscosse un buon successo, nonostante la posizione decentrata rispetto a Milano.
“Fu quello lo spunto per la successiva costruzione di Milano 2, con la progettazione partita nel 1967 e i primi edifici consegnati nella primavera del ’71.
Berlusconi (contrariamente all'Avv. Agnelli, ndr) nutriva un’idiosincrasia per le automobili (...) da qui l’idea di un quartiere con tre diversi canali viabilistici, uno per il traffico veicolare, uno per i ciclisti e uno per i pedoni, per garantire maggiore sicurezza ai residenti.
A Milano 2 la strada è ribassata di due metri rispetto al quartiere, con una serie di passerelle pedonali a scavalco, le strade sono come un fiume intervallato da ponti. ‘I bambini possono andare a scuola da soli’ era uno degli slogan coi quali si reclamizzava il progetto”.
Cos’altro? “Il verde. (...) Un concetto di abitare che puntava alla qualità di vita, un contesto dove ci si potesse sentire anche un po’ in vacanza. Era una rivoluzione, se consideriamo che erano i tempi dei casermoni in stile Scampia. Una formula a mio avviso ancora attuale, benché per l’intellighenzia dell’epoca Milano 2 fosse una sorta di ghetto per ricchi”.
Durante la progettazione, prosegue Hoffer, “io, Berlusconi, Ragazzi e Possa facemmo un viaggio nel Nord Europa, per studiare le new towns di Londra, Copenaghen e Stoccolma. Tutto non ci convinse, gli ambienti ci sembrarono freddi e così optammo per architetture più tradizionali, con colori caldi”.
“Cosa si potrebbe cambiare di Milano 2? I negozi risultano un po’ dispersi nel quartiere, quando invece si sarebbe potuto sfruttare la piazza centrale come sede di un centro commerciale. In origine era proprio questa l’idea (...)”.
via https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/enrico-hoffer-berlusconi-milano-2-mbkxgz0r
Enrico Hoffner, architetto autore di Milano2.
Le auto fora dai ball senza penalizzarle né rallentarle, csa che fa aumentare i gas di scarico che respiriamo come fanno gli urbanistoidi benecomunisti d'oggidì; in più separazione dei traffici, evitando di esporre ciclisti e monopattinari al fine di alzare l'indignaziò dei babbei urbani. E tanto verde orizzontale godibile da tutti, manutenuto e immersivo, non "boschi verticali" per pochi o parchi pubblici incolti per pisciare il cane, spacciare e farsi. Anche Canale 5, nato come "tv di quartiere" (questo un po' ghettizzante, ma è Netflix cinquanta anni prima).
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fashionbooksmilano · 23 days ago
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Landon Nordeman Out of Fashion
Designed by Yolanda Cuomo, Text by Elisabeth Biondi
Damiani, Bologna 2016, 128 pagine, 112 ill., 25,15x15,5cm., ISBN 978-88-6208-496-3
euro 40,00
email if you want to buy [email protected]
Named one of TIME's Best Photobooks of 2016
"For the past four years photographer Landon Nordeman has been regularly dispatched by New York Magazine and The New York Times to document the world of fashion. Shooting hundreds of shows backstage in New York, Milan and Paris, Nordeman brings a fresh, joyous and bold perspective to contemporary photography. In the over-photographed digital culture of fashion today, Nordeman’s approach cuts through the clutter. He sees photographs where most people don’t, and he has gained an enormous following on Instagram for his surprising images, filled with vivid color, complex gestures and funny juxtapositions. Finding the enduring in the ephemeral, Nordeman blurs the line between reality and fiction, document and art, and shows the exclusive world of fashion to itself and to us as never before." — from the ArtBook Fall 2016 catalogue.
Attimi rubati allo showbiz, momentanee distrazioni del patinato mondo delle passerelle, istanti di ironica normalità sono al centro della fotografia di Landon Nordeman. Attraverso questo curioso angolo visuale il fotografo americano ha documentato le ultime otto stagioni della moda internazionale di New York, Milano e Parigi. Le sue fotografie, originariamente commissionate dal 'New York' magazine e dal 'New York Times', offrono uno sguardo inusuale, audace e contemporaneo. Grazie alla sua capacità di vedere e realizzare scatti laddove la maggior parte delle persone non lo immaginano nemmeno, Landon Nordeman ha guadagnato un folto seguito su instagram. Colori viviaci, accostamenti ironici, ricerca dell'effimero e superamento della sottile linea tra realtà e finzione sono gli elementi alla base della sua ricerca stilistica.
22/10/24
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giovannimielemanagementt · 5 months ago
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L'ascesa delle principali agenzie di modelle di Milano: dare forma al futuro della moda
Milano, città sinonimo di alta moda, ospita alcune delle agenzia modeling milano più prestigiose del mondo. Queste agenzie non sono semplicemente talent scout; sono gli architetti del futuro dell'industria della moda, plasmando e definendo gli standard di bellezza e stile. La scena della moda milanese ha una storia leggendaria e il suo impatto sulla moda globale è incommensurabile.
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Sfondo storico Il viaggio di Milano per diventare una capitale della moda iniziò nel dopoguerra, quando stilisti italiani come Giorgio Armani, Gianni Versace e Valentino Garavani emersero sulla scena internazionale. Questo periodo ha visto l'ascesa di agenzie di modelle che hanno riconosciuto la necessità di un sistema strutturato per gestire e promuovere i modelli. Agenzie come Elite Model Management e Women Management hanno stabilito la loro presenza a Milano, sfruttando la crescente reputazione della città nel campo dell'alta moda e del prêt-à-porter.
Il ruolo delle agenzie di modelle Le agenzie di modelle a Milano svolgono un ruolo multiforme. Sono agenzie di talento, gestori di carriera ed esperti di marketing, tutti riuniti in uno solo. Queste agenzie cercano volti nuovi, forniscono formazione e sviluppo e assicurano contratti con case di moda, riviste e società pubblicitarie. La loro influenza si estende oltre le passerelle, poiché aiutano a plasmare la percezione pubblica di bellezza e stile.
Agenzie come IMG Models e Next Management sono rinomate per il loro rigoroso processo di selezione e l'impegno nel coltivare il talento. Offrono un approccio olistico alla gestione dei modelli, fornendo non solo opportunità professionali ma anche sviluppo e supporto personali. Questa strategia globale garantisce che i modelli siano ben preparati per affrontare l’esigente settore della moda.
Scouting e sviluppo Il processo di scouting a Milano è uno sforzo meticoloso. Le agenzie spesso organizzano casting, partecipano a sfilate di moda e fanno scouting in luoghi pubblici per trovare potenziali modelli. Una volta firmato un modello, le agenzie investono in modo significativo nel suo sviluppo. Ciò include tutto, dalla cura e styling all'allenamento fitness e alla gestione dei media. L'obiettivo è creare un individuo a tutto tondo che possa prosperare nel frenetico mondo della moda.
agenzia modelle milano eccezionale in questo senso è Major Model Management. Conosciuto per il suo elenco diversificato, Major pone una forte enfasi sulla ricerca di volti unici che possano creare tendenze piuttosto che seguirle. Il loro approccio ha portato alla scoperta di diverse top model che hanno raggiunto la fama internazionale.
Impatto sulla moda globale Le agenzie di modelle milanesi sono determinanti nella definizione delle tendenze della moda globale. Lavorano a stretto contatto con i migliori designer e marchi, fornendo loro modelli che incarnano gli ultimi standard di bellezza e stile. Questa collaborazione si traduce in sfilate di moda e campagne pubblicitarie che influenzano il settore in tutto il mondo.
Inoltre, la settimana della moda di Milano, una delle "Big Four" settimane della moda, funge da piattaforma cruciale per modelle e agenzie per mostrare il proprio talento. L'evento attira designer, acquirenti e media da tutto il mondo, consolidando lo status di Milano come epicentro della moda.
Sfide e adattamenti Nonostante il loro successo, le agenzie di modelle milanesi devono affrontare diverse sfide. L’industria della moda è notoriamente competitiva e in rapida evoluzione. Le agenzie devono adattarsi costantemente alle nuove tendenze e tecnologie. Anche l’ascesa dei social media ha modificato il panorama, con i modelli che hanno bisogno di coltivare la loro presenza online come parte della loro strategia di carriera.
Agenzie come Why Not Model Management hanno abbracciato questi cambiamenti, integrando strategie di marketing digitale e social media nelle loro operazioni. In questo modo, garantiscono che i loro modelli rimangano rilevanti e visibili in un mercato affollato.
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lamilanomagazine · 6 months ago
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Milano Fashion Week uomo: tra grandi ritorni e debutti
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Milano Fashion Week uomo: tra grandi ritorni e debutti Presentata ieri al Museo Poldi Pezzoli dal Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Carlo Capasa, il palinsesto ufficiale della prossima Milano Fashion Week Men's Collection in programma dal 14 al 18 giugno. Ventiquattro sfilate tra fisiche e digitali, 52 presentazioni e otto eventi, per un programma di 84 appuntamenti previsti in città. Tanti debutti, oltre ai grandi nomi che da sempre sfilano a Milano e gli importanti ritorni, come quello di Moschino che rientra in calendario presentando la prima collezione uomo e la pre-collection donna firmata dal nuovo stilista Adrian Appiolaza. L'importanza della manifestazione è testimoniata dalla presenza di molti brand stranieri, alcuni al debutto sulle passerelle milanesi. A Palazzo Giureconsulti, grazie alla cooperazione tra Camera Nazionale Moda Italiana  (CNMI) e CIFF (Copenhagen International Fashion Fair) si potrà ammirare l'esposizione delle creazioni di una selezione di designer scandinavi. A chiudere il calendario delle sfilate fisiche sarà Zegna. Per appassionati e addetti ai lavori sarà possibile seguire le passerelle su milanofashionweek.cameramoda.it, la piattaforma lanciata durante la pandemia in occasione delle fashion week digitali e su un maxi led posizionato in via Dante 17. La Milano Fashion Week sarà, anche per questa edizione, promossa attraverso una campagna di comunicazione realizzata da CNMI, Comune di Milano e Yes Milano e veicolata su maxischermi e affissioni del Comune di Milano dal 7 al 18 giugno. Scattata dal fotografo Eugenio Intini, come sempre racconta luoghi rappresentativi di Milano: la location scelta per questa edizione è l'Università Bocconi. "La ricchezza e varietà degli appuntamenti in calendario, le nuove presenze di brand internazionali, inclusa la collaborazione con la Copenhagen International Fashion Fair, confermano la vitalità e la capacità attrattiva della Milano Fashion Week – dichiara Carlo Capasa, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana –. Un ringraziamento speciale va a tutti gli operatori del sistema che, con passione e determinazione, hanno contribuito a fare di Milano una piattaforma capace di fornire visioni, occasioni, strutture, servizi e di accogliere i numerosi ospiti attesi. Creatività, Made in Italy, heritage e innovazione, sostenibilità sono i valori che contraddistinguono il lavoro di moltissime persone, la MFW ne rappresenta il coronamento". Informazioni e calendario su Camera Nazionale della Moda Italiana... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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fashionluxuryinfo · 8 months ago
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GX Fashion Week Milano Febbraio 2024: Celebrazione Multiculturale Inclusiva di Manifatture Artigianali Uniche
Ennesimo sold-out per l’Associazione Showteam guidata dalla Presidente Gentiana Dervishi in una serata da “Mille ed una Notte”.
Nell’epoca in cui la diversità è un tratto distintivo che arricchisce il tessuto sociale, la moda diventa il palcoscenico perfetto per celebrare la multiculturalità, promuovere l’inclusione e onorare l’artigianalità manifatturiera.
Durante l’ultima edizione della GX Fashion Week 2024, tenutasi lunedì 26 febbraio 2024 a Milano, presso Palazzo Emilio Turati, capolavoro che si erge in Via Meravigli, questi valori sono emersi con forza, trasformando le passerelle in manifestazioni di creativi successi.
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m2024a · 9 months ago
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/03/fedez-linfluencer-parigi-chiara.html Fedez l'influencer a Parigi, Chiara Ferragni e il tapiro, Ilary Blasi che flop il libro I gossip più pungenti del fine settimana vedono protagonisti i personaggi più chiacchierati del momento: gli immancabili Chiara Ferragni e Fedez, Ilary Blasi e il suo libro e persino Rihanna. "Solo 9mila copie", il libro di Ilary Blasi è un flop Il libro di Ilary Blasi, "Che stupida - La mia verità", non si aggiudica il titolo di best seller, ma neppure c'è andato vicino. La versione di Ilary Blasi, almeno quella cartacea sotto forma di biografia, non ha convinto i lettori che, a quanto pare, non hanno fatto a gara per accaparrarsene una copia. A dirlo sono i numeri. Le cifre le ha scodellate Selvaggia Lucarelli che, attraverso i suoi profili social, ha ironizzato sulle cifre delle vendite: "Il pubblicizzatissimo libro di Ilary Blasi "Che stupida" ha venduto 8. 470 copie. (dati aggiornati a ieri di GFK)". Insomma, non proprio un successo letterario. Andò meglio, anzi alla grande, all'ex marito Francesco Totti con il suo libro "Tutte le barzellette su Totti", che in sole due settimane vendette 150mila copie (1,2 milioni di copie in tutto). Mica noccioline. Fedez l'influencer, alla Fashion Week di Parigi c’era lui (non la Ferragni) Sarà pure sull'orlo della separazione ma un Fedez così attivo nel campo della moda non si era mai visto. Diciamoci la verità, l'habitué delle passerelle era Chiara Ferragni che quest'anno, però, causa guai giudiziari è stata depennata dalle varie Fashion Week. Meglio puntare sul marito avrà pensato Donatella Versace, che lo ha voluto alla sua sfilata a Milano e avrà pensato lo stesso Vetements Official, che ha invitato il rapper a Parigi per la presentazione della sua collezione Autunno/Inverno 2024-25. Per l'occasione Fedez non si è fatto mancare nulla: auto privata a noleggio, look total black con orologio da oltre 200mila euro in bella mostra sul polso e persino la foto con Cher pubblicata sui social. Chiara avrà rosicato? Dopo il corno portafortuna Chiara Ferragni si prende anche il Tapiro Il corno portafortuna che Myrta Merlino ha regalato a Chiara Ferragni non sembra avere portato particolarmente fortuna all'influencer. Dopo avere ricevuto l'amuleto dalle mani di Michel Dessì, l'inviato di Pomeriggio 5, la Ferragni è stata intercettata da Valerio Staffelli, che le ha consegnato l'ennesimo tapiro d'oro. La consegna speciale è arrivata non per il caso Balocco (per il quale l'imprenditrice digitale era già stata premiata da Striscia) bensì per le voci di separazione da Fedez. Con il tapiro d'Oro tra le mani, però, Chiara Ferragni ha voluto precisare: "Non ho abbandonato Federico". Poi ha ribadito: "E' un momento doloroso". Sì, su tutti i fronti. Rihanna, 9 milioni di dollari per un concerto privato in India Cosa non si fa per i soldi? Chiedere a Rihanna che, per nove milioni di dollari, è volata in India per tenere un concerto privato. La popstar delle Barbados è stata ingaggiata dall'uomo più ricco d'Asia - il magnate Mukesh Ambani - per la festa di nozze del figlio. Rihanna è atterrata a Jamnagar, in India, con il compagno il rapper ASAP Rocky e all'aeroporto è stata presa d'assalto dai fan. Poi a bordo di un van dai vetri oscurati è andata a incassare l'assegno, esibendosi per mezz'ora nella tenuta della famiglia Ambani davanti a 1200 invitati con hanno dovuto rispettare un dress code rigidissimo. Nessun vincolo invece per Rihanna.
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delectablywaywardbeard-blog · 10 months ago
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Zoe Factory, in un libro i 25 anni dell'agenzia di modelle
FRANCESCA AMBROSETTI, DOMENCIO CENNAMO, GAETANO MANSI, ANGELA SQUEO – ZOE FACTORY – La FABBRICA DELLA BELLEZZA (Marta Editrice – Collana Volti e Anime, 229 pp, 80 euro) – La Fabbrica della Bellezza: dalle passerelle di Milano, Parigi e New York al tavolo booking di Roma, racconta venticinque anni di moda e bellezza racchiusi negli aneddoti delle protagoniste, le modelle, e nelle foto di Domenico…
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giovanni-miele-photographer · 10 months ago
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silviascorcella · 1 year ago
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Sulvam f/w 2018-19: lui, lei, e il nuovo sartoriale
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C’è della grinta eversiva punk che si sfoga su tutto ciò che decora e definisce le cose con supposto rigore, c’è della nonchalance stilosa che fa subito pensare allo streetwear ma che altrettanto subito viene confutata perché non è la sola strada ad essere presa ad ispirazione, c’è del sartoriale esatto e sciolto allo stesso tempo come solo in Giappone san fare: e questo non è messo in dubbio, assolutamente. 
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{Photo backstage © Redmilk Mag}
C’è una visione che resta il minimo indispensabile sospesa nel limbo della progettazione, perché ha fretta di diventare subito realtà concreta: è la visione innovatrice, squisitamente autonoma, e platealmente applaudita di Sulvam. O meglio: di Teppei Fujita, che del brand nipponico è mente pensante, corpo creativo e cuore pulsante. 
Ed è anche la collezione a/i 2018-19: che di questa visione è un nuovo capitolo che prosegue una storia nata poco fa, ma saldamente incamminata nella direzione di evolvere molto del fashion world. Almeno per quel che riguarda il suo elegante versante sartoriale. 
E che tale storia la  prosegue sulla passerella milanese dell’appena trascorsa settimana della moda dedicata allo stile maschile: ma che nell’universo Sulvam può essere altrettanto intesa come femminile, dato che non c’è barriera di genere a cui attenersi, bensì la barriera va abbattuta in nome della libertà. 
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“Gender-free”, appunto! Ma andiam con ordine e riallacciamo tutti i passaggi prima di giungere a tale dichiarazione di libertà.
Il curriculum di Teppei Fujita è il ritratto di una carriera rapida e formidabile, perché intrisa da sempre di sana determinazione: presenta infatti le tappe fondamentali, come il diploma alla scuola Bunka Fashion, la collaborazione lunga e fruttuosa alla Maison Yohji Yamamoto, che della sartorialità concettuale ed esatta eppur rivoluzionaria alla celebre maniera giapponese è uno dei simboli indiscussi, e c’è la fondazione del proprio brand nel 2014 per mettere in pratica i preziosi insegnamenti appresi alla corte del gran maestro e nel frattempo mettere in dubbio l’eleganza rigorosa maschile così come siam soliti conoscerla.
Al contempo presenta anche i traguardi fondamentali: la conquista del il "Tokyo Fashion Award” nel 2014, la vittoria del premio VOGUE "Who is on Next? Dubai" nel 2015, l’ambitissima selezione per il premio LVMH Fashion 2017, le passerelle italiane di Pitti Immagine Uomo prima e quella della città di Milano poi.
Alla base di ogni visione e passo compiuto nel fashion world sta, come fosse inciso sulla pietra, il motto-guida di Teppei Fujita: “Nego i trend del momento. Penso che la moda sia indossare abiti in maniera libera e individuale. Attacco ciò che sento di dover attaccare. Proteggo ciò che devo proteggere. E continuo sempre a mettere in discussione il mondo di oggi dalla prospettiva di un semplice creatore di abiti.” 
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“Gender-free”, appunto! Questo è il titolo della collezione a/i 2018-19, ed al contempo la riconferma che la visione liberatoria e indagatrice di Sulvam è più salda che mai: in passerella scorrono abiti indossati sia da modelli che da modelle, perché lo stile è personale ed il maschile indossato da un corpo femminile acquisisce sensualità senza intaccare la libertà. Libertà di cosa? Di rompere le regole, sfrangiare gli orli dei completi gessati, sfilacciare i confini dei pantaloni sartoriali, strappare via le tasche e riattaccarle in un secondo momento, e solo a patto che facciano fuoriuscire la fodera interna. Trattamento, questo, che viene riservato a qualsiasi rivestimento o imbottitura, che spunta dai tagli consapevoli sui pantaloni ampi, che sbuffa dalle lunghe vesti come fosse un sottogonna: un’aria eversiva che è ribadita dalle forme over, persino del bomber indossato sulla camicia e la cravatta. Troppo laissez-fare? Affatto! C’è anche il lurex dorato del maglioncino che porta luce, i bottoni decorativi sulla cravatta che sono un vezzo, le maxi borse in pelouche che son un gesto dolce. 
E su tutto, l’aria di che qualcosa sta davvero cambiando: dalla passerella alla vita vera è un attimo!
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
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crush-store · 1 year ago
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Esplorando Stile ed Eleganza: Abbigliamento Uomo Online Italia
Nell’era della connettività digitale, il panorama della moda ha subito una trasformazione significativa, offrendo agli appassionati di stile un accesso senza precedenti alle tendenze e al design globali. Tra i centri fiorenti dell’eccellenza sartoriale, l’Italia si distingue come faro di eleganza e artigianalità senza tempo. Negli ultimi anni, l'emergere dello shopping online ha ulteriormente migliorato l'accessibilità della moda italiana, rendendo Men's Clothing Online Italy un regno accattivante per gli uomini attenti alla moda di tutto il mondo.
L’Italia, rinomata per il suo ricco patrimonio culturale e per i suoi ineguagliabili contributi al mondo della moda, è da tempo un trend setter. Dall'elegante sartorialità di Milano alla raffinata eleganza di Firenze, la moda italiana racchiude una miscela unica di tradizione e innovazione. L'avvento delle piattaforme online non solo ha reso accessibili questi ambiti stili, ma ha anche permesso a uomini provenienti da diversi angoli del globo di infondere facilmente nei loro guardaroba un tocco italiano.
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La frase "Abbigliamento Uomo Online Italia" racchiude una miriade di possibilità, dal comfort di casa tua alle passerelle di Milano. L'abbigliamento maschile italiano, noto per la sua attenzione ai dettagli e l'eccellenza artigianale, ha trovato un nuovo pubblico attraverso le vetrine virtuali che mostrano una vasta gamma di opzioni di abbigliamento. Che tu sia alla ricerca di abiti dal taglio impeccabile, completi casual ma sofisticati o accessori che aggiungano un tocco di brio italiano, il regno online apre le porte a una selezione diversificata.
Uno dei vantaggi significativi dell'esplorazione di Abbigliamento Uomo Online Italia è la possibilità di navigare attraverso una collezione curata che trascende i confini geografici. Le piattaforme online riuniscono una vasta gamma di designer e marchi italiani, consentendo agli uomini di scoprire le ultime tendenze e i pezzi classici. Questa esperienza di shopping virtuale soddisfa gusti diversi, garantendo che ogni cliente possa trovare il perfetto equilibrio tra modernità e tradizione che la moda italiana trasuda senza sforzo.
La sfera digitale non solo garantisce l’accesso a rinomate case di moda italiane, ma funge anche da piattaforma per i designer emergenti per mostrare le loro creazioni. Questa democratizzazione della moda consente agli uomini di esplorare uno spettro di stili, dai marchi di lusso affermati alle gemme nascoste in attesa di essere scoperte. La frase "Abbigliamento Uomo Online Italia" diventa così la porta d'ingresso verso un mondo di espressione sartoriale dinamico e in continua evoluzione.
Inoltre, la comodità dello shopping online elimina i vincoli di tempo e distanza. Abbigliamento uomo online Italia colma il divario tra i continenti, consentendo alle persone di abbracciare la moda italiana senza uscire di casa. Che tu sia nel cuore di Roma o dall'altra parte del mondo, le vetrine virtuali portano l'essenza dello stile italiano a portata di mano.
la frase "Abbigliamento Uomo Online Italia" racchiude più di una semplice esperienza di acquisto; simboleggia un viaggio nel cuore della moda italiana. Il regno online funge da portale, collegando gli appassionati di moda con l'eleganza e l'artigianalità senza precedenti che definiscono l'abbigliamento maschile italiano. Mentre la tecnologia continua a modellare il modo in cui interagiamo con lo stile, esplorare Men's Clothing Online Italy emerge non solo come una tendenza ma come un'avventura culturale e sartoriale che trascende i confini.
Per maggiori informazioni:-
Abbigliamento Uomo Online Italia
Mocassini da donna Italia
Acquista scarpe Italia
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livornopress · 1 year ago
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Dalla provincia di Livorno alle passerelle internazionali: a 24 anni Matteo Calandrino conquista i big della moda
Dalla provincia di Livorno alle passerelle internazionali: a 24 anni Matteo Calandrino conquista i big della moda
Il giovane designer, originario di Vada, si è appena laureato all’Istituto Modartech di Pontedera, dove ha realizzato una collezione che gli è valsa il Premio Pitti “Tutoring & Consulting Reward” e la finale della Milano Moda Graduate Rosignano Marittimo (Livorno), 17 maggio 2023 – Dalla provincia di Livorno ai palcoscenici internazionali della Milano Fashion Week e di Pitti Uomo. È l’ascesa…
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fashionbooksmilano · 2 years ago
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Chloé  Sfilate
Tutte le collezioni
Lou Stoppard
Prefazione di Suzy Menkes
L’Ippocampo Edizioni, Milano 2022, 632 pagine, Rilegato in tela, 19 x 27,7 cm,  con oltre 1000 fotografie,   ISBN  9788867227006
euro 49,90
email if you want to buy :[email protected]
L'ottavo volume della prestigiosa collana Sfilate offre la prima raccolta completa delle collezioni Chloé dagli anni Cinquanta a oggi, con le fotografie originali delle passerelle.
Quando nel 1952 Gaby Aghion fonda Chloé ancora non sa che sta inventando il prêt-à-porter di lusso, rivolto alle moderne parigine emancipate ed eleganti. Nel 1964 Aghion incontra un giovane Karl Lagerfeld, che realizzerà in oltre vent’anni i modelli più iconici del marchio, portandolo ai vertici della moda internazionale. Alla guida creativa gli succederanno brillanti stiliste all’avanguardia, a partire dalle londinesi Stella McCartney e Phoebe Philo fino all’uruguaiana Gabriela Hearst, impegnata a promuovere una moda all’insegna del minimo impatto ambientale.
Con una prefazione di Suzy Menkes e i testi descrittivi di Lou Stoppard, il presente volume celebra una delle case di moda più innovative del panorama mondiale, nel 70° anniversario della sua fondazione.
29/11/22
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giovannimielemanagementt · 5 months ago
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Le Agenzie di Moda di Milano: le potenze dello stile globale
Milano, l'epitome dell'alta moda, si erge come capitale globale dello stile. La ricca storia della moda della città, combinata con il suo stile moderno, l'ha resa una destinazione imperdibile per gli appassionati di moda. Al centro di questa mecca sartoriale ci sono le sue rinomate agenzie di moda, gli eroi non celebrati che portano avanti la narrativa dello stile di Milano. Queste agenzie svolgono un ruolo cruciale nel dare forma alle tendenze, nello scouting di talenti e nell’orchestrare eventi di moda spettacolari che catturano l’immaginazione del mondo.
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Il ruolo delle agenzie di moda a Milano Le agenzie di moda a Milano costituiscono la spina dorsale dell'industria della moda della città. Gestiscono e rappresentano modelli, designer, fotografi e stilisti, assicurando che la visione creativa dietro i marchi di moda sia realizzata al massimo potenziale. Agenzie come Elite, IMG e Women Management sono sinonimo di eccellenza, note per scoprire e coltivare alcune delle top model del mondo che abbelliscono le passerelle della settimana della moda di Milano.
Queste agenzie non sono semplicemente intermediari di talenti; sono entità a servizio completo che forniscono una gestione completa della carriera. Offrono programmi di formazione per aspiranti modelli, aiutandoli a padroneggiare le sfumature delle passerelle, della posa e del mantenimento di un'immagine professionale. Inoltre, le agenzie si coordinano con designer e marchi per prenotare modelli per spettacoli, campagne ed editoriali, garantendo un flusso continuo dall'ideazione all'esecuzione.
Scouting e coltivazione del talento Le strade di Milano sono un vivace arazzo della moda, dove gli scout sono costantemente alla ricerca del prossimo volto della moda. Le agenzie di moda di Milano sono abili a individuare il potenziale nei luoghi più inaspettati, da un’affollata stazione della metropolitana a un tranquillo bar. Questo occhio attento al talento ha portato alla scoperta di molti volti ormai famosi nel settore.
Una volta scoperti, questi talenti in erba vengono coltivati ​​e addestrati. Le agenzie investono in modo significativo nello sviluppo delle competenze e del portfolio dei propri modelli, spesso organizzando servizi fotografici di prova con i migliori fotografi e stilisti. Questa meticolosa preparazione è essenziale affinché le modelle possano distinguersi nel competitivo mondo della moda.
Sfilate ed eventi La settimana della moda di Milano è senza dubbio l'apice del calendario della moda della città e le agenzie svolgono un ruolo fondamentale nel suo successo. Collaborano con i designer per scegliere i modelli perfetti per le loro collezioni, assicurando che ogni sfilata sia uno spettacolo di stile ed eleganza. La meticolosa pianificazione e coordinamento di queste agenzie garantiscono che la Settimana della Moda di Milano rimanga un punto culminante sulla scena della moda globale, attirando designer, acquirenti e media da tutto il mondo.
Oltre alla settimana della moda, le agenzie organizzano e partecipano a numerosi altri eventi di moda durante tutto l'anno. Questi includono servizi fotografici, campagne promozionali e vetrine private, che contribuiscono a mantenere lo status di Milano come potenza della moda.
Innovazione e adattamento Nel mondo della moda in continua evoluzione, le agenzie di modelle milano continuamente per rimanere al passo. Abbracciando la trasformazione digitale, molte agenzie hanno ampliato la propria presenza online, utilizzando i social media e i portafogli digitali per raggiungere un pubblico globale. Questo cambiamento non solo amplia la portata del mercato, ma fornisce anche ai modelli maggiore visibilità e opportunità.
Inoltre, la sostenibilità e la diversità sono diventati aspetti integranti del settore della moda. Le agenzie di Milano sono in prima linea nella promozione di questi valori, sostenendo una rappresentanza inclusiva e pratiche attente all’ambiente. Sostenendo queste cause, assicurano che la scena della moda milanese rimanga rilevante e progressista.
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lamilanomagazine · 1 year ago
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MILANO FASHION WEEK: la moda torna in passerella
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MILANO FASHION WEEK: la moda torna in passerella. Milano, presentato oggi a Palazzo Marino il calendario della prossima Fashion week Women's collection in programma dal 19 al 25 settembre. Alla conferenza stampa hanno partecipato l’assessora allo Sviluppo economico Alessia Cappello, il Presidente di Camera della Moda, Carlo Capasa, e il Presidente di Agenzia ICE, Matteo Zoppas. Oltre ai grandi marchi della moda italiana, anche questa edizione vede il debutto di nuovi brand e giovani designer che saranno i protagonisti del Fashion hub a Palazzo Giureconsulti con progetti e attività che punteranno i riflettori su sperimentazione, artigianalità, innovazione, formazione, inclusione e sostenibilità. Uno spazio di visibilità e incontro in cui sarà possibile seguire le sfilate in programma in streaming. Le proiezioni delle passerelle saranno fruibili anche a tutti gli appassionati grazie al maxi led allestito in Duomo. “La moda da sempre fa parte del DNA di Milano, tessendo un filo indissolubile tra la città e l'eleganza, un legame intramontabile che ne definisce l'identità e la reputazione nel mondo – ha detto l’assessora Cappello –. Eventi di risonanza internazionale come la fashion week non solo raccontano la creatività, l’eccellenza del Made Italy, la filiera produttiva che c’è dietro al glamour delle passerelle, ma generano anche un significativo impatto economico per Milano, fungendo da motore trainante per moltissimi settori, dal commercio alla ristorazione, alle strutture alberghiere e servizi”. “Come Amministrazione – ha aggiunto l’assessora Cappello – rinnoviamo il nostro sostegno a CNMI perché la settimana della moda possa conservare e accrescere il suo prestigio. Anche quest’anno veicoleremo la campagna di comunicazione di Fashion week su maxi schermi e affissioni, oltre che sui social del Comune e YesMilano”.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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