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Lucio Battisti / Alejandro Agresti
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#fatti un pianto#lucio battisti#pasquale panella#art pop#synthpop#canzone italiana#don giovanni#1986#alejandro agresti#the lake house#la casa sul lago del tempo#sandra bullock#keanu reeves#2006#Youtube
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Noi siamo scatole di Pasquale Panella
“Queste nostre scatole aperte dopo tanto. Cosa c’è dentro? Sappiamo e non sappiamo, ricordiamo e non ricordiamo. Nel chiuso delle scatole è tornato ciò che cambia da lontano, tornandoci vicino. È cambiato l’uso, la misura e l’uso. Ossia la nostra interpretazione opportunista della vita delle cose. E che possiamo dire? Che il tempo sia passato? Quasi, quasi. Quasi ma non è così tutto ciò che…
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Lucio Battisti
Allontanando
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E poi
Di che parliamo?
Di come per favore hai fatto
Se non ti dispiace replicarlo
Quel gesto quell'insieme
Di cose e di non cose
Che accadono una volta
E quindi possono
Ripetersi a richiesta e non per caso
In cambio ti rifaccio il mostro
Mi tolgo le foglie dalle dita
Il vento pettinato ritorno ai connotati, riprendo i miei colori
A mano libera
E meglio puoi vedermi
Allontanando
E poi
Di che parliamo?
Trasvola sopra l'ultima papilla la farfalla e la lingua la spilla
E ripeschiamo l'oh dello stupore col quale incorniciamo
Il fragile leggero di quel che non diciamo
E poi
Di che parliamo?
Di come sei tracciata appena
Su carta o traspari in filigrana
Trapassi le pareti
Solletichi anche l'aria
Ma un gesto, un solo gesto
Ti torna solida?
Un gesto che è richiesta e non è caso
In cambio non invento niente
Mi butto di sotto o non mi butto?
Mi sto distrattamente sfrenando Dal mio posto proietto il bell'aspetto
Mi tramo, intrecciami
E puoi vedermi meglio
Allontanando
E poi
Di che parliamo?
Nel libro d'avventure saltiamo le parole e le figure
Analisi del testo:
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Storia di Musica #330 - Lucio Battisti, Don Giovanni, 1986
Questo disco ha "provenienza" certa: lo ha comprato all'epoca mio papà, che ha sempre avuto una grande passione per il ragazzo di Poggio Bustone. E spesso, negli ultimi anni, qualche volta abbiamo discusso di come, nella lunghissima carriera di Lucio Battisti, la parentesi del decennio '80, per certi versi davvero sorprendente, sia molto meno famosa, al limite dell'inesistenza, del periodo precedente. Un po' perché dopo il 1980 decise di concentrarsi solo sull'aspetto musicale abbandonando le apparizioni televisive, le interviste radiofoniche e dei giornali (ultima rilasciata alla Tv Svizzera Italiana nel 1979), e un po' perché decise di fare tutto da solo, abbandonando il sodalizio con il paroliere Mogol. I primi indizi si hanno nel 1978, quando va in Inghilterra per registrare Una Donna Per Amico: tentativi precedenti di sfondare nel mercato internazionale fallirono, ma Battisti cercava un bisogno di internazionalizzare la proprio musica. Il disco fu prodotto da Geoff Westley, già con i Bee Gees, e con aggiunta di contaminazioni folk, un piccolo valzer (la canzone Perché No) diviene un disco memorabile, e vende 800 mila copie solo in Italia. Il soggiorno inglese sforna un altro lavoro, Una Giornata Uggiosa (1979), ancora con Westley che raduna un gruppo di sessionisti che avevano lavorato con Simple Minds, Cockney Rebels e addirittura il sassofonista dei King Crimson Mel Collins. Il disco, altro successo clamoroso, attinge stavolta al funk e ai ritmi primigeni della new wave. Uscito nel 1980, il disco è l'ultimo lavoro a firma Battisti-Mogol. Sulla separazione ci sono decine di storie sui motivi mai chiariti della decisione. Questo episodio fu l'inizio della reclusione mediatica di Battisti. Che aspetta due anni per ritornare con un disco, E Già, che spiazza completamente il pubblico e la critica. Prodotto da Greg Walsh, già assistente di Westley, è un freddo disco di musica elettronica (non c'è un solo strumento acustico, solo tastiere elettroniche programmate da Walsh) dove Battisti canta i testi scritti da Velezia, pseudonimo della moglie Grazia Letizia Veronese. Un disco che segna un cambiamento profondo, che verrà in parte accolto dal suo pubblico (il disco arriverà al numero 4 in classifica). Nel 1983 aiutando a scrivere le musiche del disco del suo amico Adriano Pappalardo, Battisti incontra Pasquale Panella, poeta romano dalla vena sperimentale e dadaista, con il quale la sintonia è subito interessante, fino a creare un sodalizio, unico e per certi versi irripetibile, che porterà a 5 dischi, descritti poi dalla critica come il "periodo bianco" di Battisti, per via delle copertina di questo colore. In verità, il primo disco della loro collaborazione, ha la copertina beige. Forse quasi a sottolineare il graduale e ulteriore passaggio di concezione musicale.
Don Giovanni (1986) è un disco che musicalmente riesce a coniugare la nuova passione elettronica con il caro, e fortissimo, senso melodico di Battisti, che stavolta è accompagnato da un gruppo di musicisti di respiro internazionale, producendo una musica che è perfettamente inserita nel periodo (a me ricorda certi passaggi dei sofisticati e bravissimi Talk Talk di Mark David Hollis). Ma la dimensione completamente innovativa, e che fece discutere moltissimo, sono i testi di Panella. Infarciti all'inverosimili di figure retoriche, doppisensi, metrica estemporanea e che hanno l'incredibile pregio di sembrare perfetti nella loro assurdità. Esempio classico è Le Cose Che Pensano, diventato suo malgrado un classico: Su un dolce tedio a sdraio\Amore, ti ignorai\E invece costeggiai\I lungomai\M'estasiai, ti spensierai\M'estasiai, e si spostò\La tua testa estranea\Che rotolò (...) Cadere la guardai\Riflessa tra ghiacciai\Sessanta volte che\Cacciava fuori\La lingua e t'abbracciai\Di sangue m'inguaiai\Tu quindi come stai?. Ma si può continuare: E ne parlò, certo che ne parlò\E che saziò i gusti di chi\Vide o intuì, non visto\Gli opposti su un ponte e brume\Su un fiume con molte schiume (Il Doppio Del Gioco); la lista di nomi fantasiosi di Equivoci Amici (Cassiodoro Vicinetti, Olindo Brodi, Ugo Strappi, Sofio Bulino, Armando Pende, Andriei Francisco Poimò, Tristo Fato e così via). Due canzoni spiccano: Il Diluvio, dal bellissimo tappeto sonoro, che nei suoi sognanti 6 minuti ci regala perle come "Dopo di noi diluvierà\Non spioverà, va bene\Noi la fortuna degli ombrellai\Chili di liquidi dopo di noi\Va bene, come vuoi, dopo di noi" oppure "Piove con ghiaccia semplicità\Con truci gocce dal bel luccichio\E piove, piove, piove, siamo annaffiatoi\Dopo di noi il bello verrà\Finché terrà l'ombrello. E poi Don Giovanni, che i più maliziosi vedono come una risposta di Battisti a Mogol che gli aveva rivolto parole pungenti dopo la conclusione del loro rapporto professionale, nel brano La Massa Indistinguibile, interpretato da Mango nell'album Australia (1985): lì Mogol scrive "Cos’è successo al tuo successo\Era un miraggio, un messaggio vuoto\Tu ci hai creduto ed hai perduto\L’autoritratto adesso è scolorito" e Battisti-Panella rispondono così:
Non penso quindi tu sei
Questo mi conquista
L’artista non sono io
Sono il suo fumista
Son santo, mi illumino
Ho tanto di stimmate
Segna e depenna Ben-Hur
Sono Don Giovanni
Rivesto quello che vuoi
Son l’attaccapanni
Poi penso che t’amo
No anzi che strazio
Che ozio nella tournee
Di mai più tornare
Nell’intronata routine
Del cantar leggero
L’amore sul serio
E scrivi
Che non esisto quaggiù
Che sono
L’inganno
Sinceramente non tuo
(Sinceramente non tuo)
Qui Don Giovanni ma tu
Dimmi chi ti paga
Una chiara e credo definitiva concessione alla libertà di non inseguire più il successo, e della libera scelta di scrivere e cantare di altro dal cantar leggero a l'amore sul serio. E l'attaccapanni del testo è il disegno, stilizzato, della copertina, da cui scende uno sciarpone felliniano.
Il disco nonostante la sua natura così strana e straniante ottenne un successo notevole, continuando la serie lunghissima di Numeri Uno di Battisti (che terminerà solo nel 1990 con La Sposa Occidentale, un altro disco stupendo). Rimarrà sempre il dubbio di quando e quanto fosse provocazione e quando e quanto no, Panella dichiarò: Il difetto della canzone e’ quello di avere un senso. Quando sarà insensata sarà vera poesia (…) a me piace portare la canzone all’estenuazione, cercarne il limite estremo, dare alle parole e al loro susseguirsi una strana configurazione. Mettere a rischio le parole, provare a confonderle, prima che loro e la noia abbiano il sopravvento. Lui continuerà anche con altri, regalando delle perle pop che ricordiamo tutti, tipo il Trottolino Amoroso per Minghi e Mietta di Vattene Amore, Dindondio di Zucchero (“Quindi non io, ma una canzone, ti parlerà. Un’emozione, cosa cos’è? È questa qua) e persino In Amore per Gianni Morandi e Barbara Cola (“Ti supererò, in amore andrò molto più lontano dove tu stupore sei, con le mani andrò dove sento il cuore che mi fa capire come stai aspettando me”). Rimane l'inizio di un percorso geniale, a tratti forse anche troppo, che segna l'ultimo periodo di un artista unico come Lucio Battisti. In effetti però capisco che al falò della spiaggia è più facile cantare di bionde trecce, occhi azzurri e poi piuttosto che di:
Con tante madri e il tempo un laghetto
Coi pesci dei giorni
È il gamberetto del mio compleanno che torna lì
Fu molto dopo che dentro la pioggia
Vidi tra mille la goccia d'acqua mia
Prigionia
da Madre Pennuta, 1986.
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ESSA MUSICA RETRATA A DOR DO AMOR E FELICIDADE PARA ALGUNS QUE NAO É O MEU CASO
menubuscar
Quando Um Grande Amor Se Faz
Cleiton e Camargo
Todo amor parece no começo um mar de rosas
Mas é triste numa lágrima que cai
É uma chama que se espalha feito um fogo sobre a palha
E destrói tudo depressa até demais
Amar é como ter um sonho
E despertar com medo de chorar
Quando um grande amor se faz
De tudo a gente pensa ser capaz
É uma ilusão querer que a vida
Seja sempre linda com estrelas coloridas
Sem espinhos nos caminhos do amor
Maravilhosa confusão que enlouquece o coração
Alguém fica apaixonado
Sempre quando um grande amor se faz
Os nossos sonhos vão crescendo mais
Porque a saudade tem mil amores
Quando a dor se esconde num olhar que está distante
A lembrança deixa o coração fugir
A procurar pela cidade um amor que na verdade
Mesmo longe, continua sempre aqui
Amar é uma fantasia
Quando a gente finge ser feliz
Quando um grande amor se faz
De tudo a gente pensa ser capaz
Que ninguém no mundo vai
Ter tanto tempo pra viver em paz
Quando o amor chegar, te vencerá
E quando menos se espera
O amor, feito uma fera
Se transforma simplesmente em paixão
Faz do inferno um paraíso
E do sorriso uma solidão
Quando um grande amor se faz
De tudo a gente pensa ser capaz
É uma ilusão querer
Que a vida seja sempre linda com estrelas coloridas
Sem espinhos nos caminhos do amor
Maravilhosa confusão que enlouquece o coração
Alguém fica apaixonado
Sempre quando um grande amor se faz
Os nossos sonhos vão crescendo mais
Quando um grande amor se faz
O coração e o corpo são iguais
Porque a saudade tem mil amores
Mil amores
Mil amores
Mil amores
Composição: Amadeo Minghi / César Augusto / Pasquale Panella
Legendado por andreia.
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Cleiton e Camargo
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E il tuo nome sarà il nome di ogni città, di un gattino annaffiato che miagolerà - Un mio piccolo omaggio a Pasquale Panella
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Fabio Cinti e Alessandro Russo, arriva "GUARDATE COM'È ROSSA LA SUA BOCCA"
Dal 12 gennaio 2024 sarà disponibile "GUARDATE COM'È ROSSA LA SUA BOCCA", il nuovo album per pianoforte e voce di Fabio Cinti e Alessandro Russo in occasione dei 50 anni di carriera di Angelo Branduardi. L'album è accompagnato dall'uscita del singolo "Fou de love" dal 12 gennaio in rotazione radiofonica.
"Fou de love" è un brano il cui testo è stato scritto da Pasquale Panella in un miscuglio di lingue (italiano antico e moderno, inglese, francese, spagnolo, esperanto), in dialetto (napoletano) e con espressioni inventate. In questo pezzo, come per altri presenti nel disco, è stata aggiunta una breve introduzione - sempre presa da un concerto di Branduardi -, per il resto la stesura è fedele all'originale. L'argomento della canzone, ovvero la disperazione d'amore, ha certamente influito sull'interpretazione.
Commentano gli artisti sul nuovo videoclip: "Con questo semplice video abbiamo voluto ricreare l'atmosfera che c'è quando io e Alessandro suoniamo e cantiamo le canzoni di Branduardi, questa volta sullo sfondo di pianoforti e altri strumenti antichi in questo strano liutaio di Padova. Insieme, la condivisione delle fasi di registrazione allo Studio2, che è sempre un momento di serio divertimento."
Guarda qui il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=6HNNyxv2r1k
Angelo Branduardi ha creato un genere personale rigenerando le tipiche atmosfere fiabesche ed epiche (medioevali, rinascimentali, celtiche...) grazie all'enfasi del cantato, agli arrangiamenti e alla scelta degli strumenti. Il tutto insieme ai riferimenti e alle costruzioni armoniche del passato. Quelle canzoni hanno però contenuti, una scrittura lirica e una metrica ben precise, spesso di forte impatto poetico.
Commenta Fabio Cinti a proposito del progetto: "Il mio intento è quello di far emergere questo aspetto affrancandole dalle personalità mia e di Branduardi e cercando nell'interpretazione pura (dove l'interprete è al servizio della canzone e non viceversa) proprio la poetica che sta nella scrittura, sia della musica che dei testi. A ricantare Branduardi - e vale per quel pugno di grandi cantautori italiani di cui fa parte - si rischiano due cose: l'emulazione (non solo vocale) o la "coverizzazione", ovvero quel processo attraverso il quale ci si autorizza a fare proprie delle canzoni personalizzandole a piacimento, offrendo versioni spesso modeste e inferiori alle originali. Questo non accade nella musica classica, dove il rigore esecutivo della scrittura è essenziale e quindi imprescindibile. Il mio approccio vocale e quello pianistico di Alessandro Russo è proprio figlio di questo rigore."
TRACK-LIST:
Il dono del cervo (L. Zappa, A. Branduardi)
Fou de love (P. Panella, A. Branduardi)
Sotto il tiglio (L. Zappa, A. Branduardi)
La luna (L. Zappa, A. Branduardi)
Casanova (L. Zappa, A. Branduardi)
Confessioni di un malandrino (A. Branduardi)
La volpe (L. Zappa, A. Branduardi)
Alla fiera dell'est (L. Zappa, A. Branduardi)
BIO
Fabio Cinti è un musicista, cantautore, autore,
È del 2011 – a 33 anni, dopo la lunga formazione filosofica e musicale – il suo esordio discografico con "L'Esempio delle Mele", dove già compaiono i nomi delle collaborazioni maturate nel tempo. Su tutte spiccano quella di Morgan e Pasquale Panella, autore del testo di un brano.
A seguire, nel 2012, "Il Minuto Secondo" e nel 2013 "Madame Ugo" – In quest'ultimo, uscito per Mescal e prodotto da Lele Battista, compaiono altre due importanti collaborazioni, quella con Franco Battiato, autore di un inedito ("Devo"), e con Paolo Benvegnù -.
Nel 2014 "Tutto t'orna", album che contiene una raccolta di undici canzoni tratte dai tre dischi precedenti riarrangiate per quartetto d'archi, pianoforte e chitarra acustica, sotto la direzione del M° Carlo Carcano.
L'anno seguente esce "FQ", un ep di cinque tracce elettroniche/sperimentali.
L'album successivo (2016) sarà prodotto da Paolo Benvegnù: "Forze elastiche". Anche qui compaiono alcune collaborazioni, su tutte quella di Nada, a cui è affidata l'interpretazione di un brano.
Il 27 aprile del 2018 esce La voce del padrone – un adattamento gentile: il capolavoro dell'1981 di Franco Battiato viene eseguito in un adattamento per quartetto d'archi, pianoforte, voce e cori. L'album viene accolto con forte entusiasmo sia da parte della critica che del pubblico, tanto che Fabio Cinti vince la prestigiosa Targa Tenco 2018 nella categoria "Interprete di canzoni".
Il 24 aprile del 2020, in pieno confinamento da pandemia, decide di far uscire comunque il nuovo album: "Al blu mi muovo", accolto molto favorevolmente dalla critica.
Inoltre: Fabio Cinti è stato producer al fianco di Morgan per sette edizioni di X- Factor. Ha già scritto musiche per il teatro (le ultime, per lo spettacolo di Gabriella Greison – fisica, divulgatrice, scrittrice e attrice – tratto dal suo romanzo "Ucciderò il gatto di Schrödinger" – Mondadori -, per la regia di e con Marco Caronna) e per alcuni cortometraggi, tra cui Argos di Fabio Bagnasco.
A Fabio Cinti è dedicata una monografia di Studio XXXV Live in onda su SKY Arte e, sullo stesso canale, partecipa a assieme a Morgan alla monografia su La Voce del Padrone per la serie "33 giri – Italian Masters".
Nel 2021, in occasione dell'anniversario del La voce del padrone, è stato chiamato a interpretare Battiato con l'Orchestra della Magna Grecia e con la band originale di Battiato, composta da Angelo Privitera e Il Nuovo Quartetto Italiano.
Sempre nel 2021 partecipa a Invito al viaggio - Concerto per Franco Battiato all'Arena di Verona; canta, insieme a Morgan, il brano Segnali di vita (il concerto diventerà un album per la Universal, un film, e, insieme alle interviste nel backstage anche delle prove, una serata-evento ideata e diretta da Pif, "Caro Battiato").
Nel 2022, un nuovo studio (solo dal vivo) su Franco Battiato, ideato e eseguito insieme al pianista Arturo Stàlteri, si chiama Incantate e ripropone per pianoforte e voce dieci brani del cantautore siciliano scritti insieme a Giusto Pio per le interpreti femminili (Milva, Giuni Russo, Alice e Sibilla) e mai cantate da lui.
Alessandro Russo è un pianista e compositore nato a Stoccarda, di origini calabresi e bolognese d'adozione.
Si laurea al DAMS di Bologna con una tesi sul cinema di Franco Battiato. Di lì a poco inizia la collaborazione con Fabio Cinti, sia dal vivo che in studio (suona e arrangia in Il Minuto Secondo, Madame Ugo, Tutto t'orna).
E, nel 2013, lo accompagna in apertura ad alcuni concerti dell' "Apriti Sesamo Tour" di Franco Battiato.
Nello stesso anno esce il suo primo album, prodotto dallo stesso Cinti, "Assediati dall'esercito russo e cinti dalle mura, guardavamo il cielo" (Blume).
Il suo brano "Qualcosa di cui ho bisogno", scritto assieme a La Tarma, entra nella colonna sonora originale della fiction Rai Uno "Tutto può succedere" (Cattleya).
Nel 2018 pubblica il suo secondo album "Escher on the beach", prodotto dal M° Marco Biscarini, con il quale scrive il brano "Ricordi", per la colonna sonora originale del doc-ufilm "Bologna '900" del regista Giorgio Diritti. Sempre con Marco Biscarini, in qualità di pianista interprete/esecutore, partecipa alla colonna sonora del docu-film su Carlo Cracco "Cracco Confidential" (Discovery Italia, 2018) e al film "Il Vegetariano" (2019) di Roberto Sanpietro.
A maggio del 2021 pubblica il singolo "Where The Wave" (DistroKid) in collaborazione con il cantautore statunitense Benoit Pioulard e prodotto da SINK.
A settembre del 2021 pubblica il terzo album "Songs from the Ponds", una raccolta di 13 nuove composizioni originali per pianoforte, nata e registrata durante il lockdown.
"GUARDATE COM'È ROSSA LA SUA BOCCA" è il nuovo album per pianoforte e voce di Fabio Cinti e Alessandro Russo in occasione dei 50 anni di carriera di Angelo Branduardi disponibile dal 12 gennaio 2024.
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Fabio Cinti e Alessandro Russo, arriva "GUARDATE COM'È ROSSA LA SUA BOCCA"
Dal 12 gennaio 2024 sarà disponibile "GUARDATE COM'È ROSSA LA SUA BOCCA", il nuovo album per pianoforte e voce di Fabio Cinti e Alessandro Russo in occasione dei 50 anni di carriera di Angelo Branduardi. L'album è accompagnato dall'uscita del singolo "Fou de love" dal 12 gennaio in rotazione radiofonica.
"Fou de love" è un brano il cui testo è stato scritto da Pasquale Panella in un miscuglio di lingue (italiano antico e moderno, inglese, francese, spagnolo, esperanto), in dialetto (napoletano) e con espressioni inventate. In questo pezzo, come per altri presenti nel disco, è stata aggiunta una breve introduzione - sempre presa da un concerto di Branduardi -, per il resto la stesura è fedele all'originale. L'argomento della canzone, ovvero la disperazione d'amore, ha certamente influito sull'interpretazione.
Commentano gli artisti sul nuovo videoclip: "Con questo semplice video abbiamo voluto ricreare l'atmosfera che c'è quando io e Alessandro suoniamo e cantiamo le canzoni di Branduardi, questa volta sullo sfondo di pianoforti e altri strumenti antichi in questo strano liutaio di Padova. Insieme, la condivisione delle fasi di registrazione allo Studio2, che è sempre un momento di serio divertimento."
Guarda qui il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=6HNNyxv2r1k
Angelo Branduardi ha creato un genere personale rigenerando le tipiche atmosfere fiabesche ed epiche (medioevali, rinascimentali, celtiche...) grazie all'enfasi del cantato, agli arrangiamenti e alla scelta degli strumenti. Il tutto insieme ai riferimenti e alle costruzioni armoniche del passato. Quelle canzoni hanno però contenuti, una scrittura lirica e una metrica ben precise, spesso di forte impatto poetico.
Commenta Fabio Cinti a proposito del progetto: "Il mio intento è quello di far emergere questo aspetto affrancandole dalle personalità mia e di Branduardi e cercando nell'interpretazione pura (dove l'interprete è al servizio della canzone e non viceversa) proprio la poetica che sta nella scrittura, sia della musica che dei testi. A ricantare Branduardi - e vale per quel pugno di grandi cantautori italiani di cui fa parte - si rischiano due cose: l'emulazione (non solo vocale) o la "coverizzazione", ovvero quel processo attraverso il quale ci si autorizza a fare proprie delle canzoni personalizzandole a piacimento, offrendo versioni spesso modeste e inferiori alle originali. Questo non accade nella musica classica, dove il rigore esecutivo della scrittura è essenziale e quindi imprescindibile. Il mio approccio vocale e quello pianistico di Alessandro Russo è proprio figlio di questo rigore."
TRACK-LIST:
Il dono del cervo (L. Zappa, A. Branduardi)
Fou de love (P. Panella, A. Branduardi)
Sotto il tiglio (L. Zappa, A. Branduardi)
La luna (L. Zappa, A. Branduardi)
Casanova (L. Zappa, A. Branduardi)
Confessioni di un malandrino (A. Branduardi)
La volpe (L. Zappa, A. Branduardi)
Alla fiera dell'est (L. Zappa, A. Branduardi)
BIO
Fabio Cinti è un musicista, cantautore, autore,
È del 2011 – a 33 anni, dopo la lunga formazione filosofica e musicale – il suo esordio discografico con "L'Esempio delle Mele", dove già compaiono i nomi delle collaborazioni maturate nel tempo. Su tutte spiccano quella di Morgan e Pasquale Panella, autore del testo di un brano.
A seguire, nel 2012, "Il Minuto Secondo" e nel 2013 "Madame Ugo" – In quest'ultimo, uscito per Mescal e prodotto da Lele Battista, compaiono altre due importanti collaborazioni, quella con Franco Battiato, autore di un inedito ("Devo"), e con Paolo Benvegnù -.
Nel 2014 "Tutto t'orna", album che contiene una raccolta di undici canzoni tratte dai tre dischi precedenti riarrangiate per quartetto d'archi, pianoforte e chitarra acustica, sotto la direzione del M° Carlo Carcano.
L'anno seguente esce "FQ", un ep di cinque tracce elettroniche/sperimentali.
L'album successivo (2016) sarà prodotto da Paolo Benvegnù: "Forze elastiche". Anche qui compaiono alcune collaborazioni, su tutte quella di Nada, a cui è affidata l'interpretazione di un brano.
Il 27 aprile del 2018 esce La voce del padrone – un adattamento gentile: il capolavoro dell'1981 di Franco Battiato viene eseguito in un adattamento per quartetto d'archi, pianoforte, voce e cori. L'album viene accolto con forte entusiasmo sia da parte della critica che del pubblico, tanto che Fabio Cinti vince la prestigiosa Targa Tenco 2018 nella categoria "Interprete di canzoni".
Il 24 aprile del 2020, in pieno confinamento da pandemia, decide di far uscire comunque il nuovo album: "Al blu mi muovo", accolto molto favorevolmente dalla critica.
Inoltre: Fabio Cinti è stato producer al fianco di Morgan per sette edizioni di X- Factor. Ha già scritto musiche per il teatro (le ultime, per lo spettacolo di Gabriella Greison – fisica, divulgatrice, scrittrice e attrice – tratto dal suo romanzo "Ucciderò il gatto di Schrödinger" – Mondadori -, per la regia di e con Marco Caronna) e per alcuni cortometraggi, tra cui Argos di Fabio Bagnasco.
A Fabio Cinti è dedicata una monografia di Studio XXXV Live in onda su SKY Arte e, sullo stesso canale, partecipa a assieme a Morgan alla monografia su La Voce del Padrone per la serie "33 giri – Italian Masters".
Nel 2021, in occasione dell'anniversario del La voce del padrone, è stato chiamato a interpretare Battiato con l'Orchestra della Magna Grecia e con la band originale di Battiato, composta da Angelo Privitera e Il Nuovo Quartetto Italiano.
Sempre nel 2021 partecipa a Invito al viaggio - Concerto per Franco Battiato all'Arena di Verona; canta, insieme a Morgan, il brano Segnali di vita (il concerto diventerà un album per la Universal, un film, e, insieme alle interviste nel backstage anche delle prove, una serata-evento ideata e diretta da Pif, "Caro Battiato").
Nel 2022, un nuovo studio (solo dal vivo) su Franco Battiato, ideato e eseguito insieme al pianista Arturo Stàlteri, si chiama Incantate e ripropone per pianoforte e voce dieci brani del cantautore siciliano scritti insieme a Giusto Pio per le interpreti femminili (Milva, Giuni Russo, Alice e Sibilla) e mai cantate da lui.
Alessandro Russo è un pianista e compositore nato a Stoccarda, di origini calabresi e bolognese d'adozione.
Si laurea al DAMS di Bologna con una tesi sul cinema di Franco Battiato. Di lì a poco inizia la collaborazione con Fabio Cinti, sia dal vivo che in studio (suona e arrangia in Il Minuto Secondo, Madame Ugo, Tutto t'orna).
E, nel 2013, lo accompagna in apertura ad alcuni concerti dell' "Apriti Sesamo Tour" di Franco Battiato.
Nello stesso anno esce il suo primo album, prodotto dallo stesso Cinti, "Assediati dall'esercito russo e cinti dalle mura, guardavamo il cielo" (Blume).
Il suo brano "Qualcosa di cui ho bisogno", scritto assieme a La Tarma, entra nella colonna sonora originale della fiction Rai Uno "Tutto può succedere" (Cattleya).
Nel 2018 pubblica il suo secondo album "Escher on the beach", prodotto dal M° Marco Biscarini, con il quale scrive il brano "Ricordi", per la colonna sonora originale del doc-ufilm "Bologna '900" del regista Giorgio Diritti. Sempre con Marco Biscarini, in qualità di pianista interprete/esecutore, partecipa alla colonna sonora del docu-film su Carlo Cracco "Cracco Confidential" (Discovery Italia, 2018) e al film "Il Vegetariano" (2019) di Roberto Sanpietro.
A maggio del 2021 pubblica il singolo "Where The Wave" (DistroKid) in collaborazione con il cantautore statunitense Benoit Pioulard e prodotto da SINK.
A settembre del 2021 pubblica il terzo album "Songs from the Ponds", una raccolta di 13 nuove composizioni originali per pianoforte, nata e registrata durante il lockdown.
"GUARDATE COM'È ROSSA LA SUA BOCCA" è il nuovo album per pianoforte e voce di Fabio Cinti e Alessandro Russo in occasione dei 50 anni di carriera di Angelo Branduardi disponibile dal 12 gennaio 2024.
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PeM! Festival : fitto calendario con diciotto eventi in dieci comuni
PeM! Festival : fitto calendario con diciotto eventi in dieci comuni. Alessandria, ancora molti gli appuntamenti in programma nella 18a edizione del “PeM! Festival - Parole e Musica in Monferrato”, la manifestazione piemontese di incontri, racconti e canzoni distribuita su dieci comuni, a partire dal capofila San Salvatore Monferrato, con la direzione artistica di Enrico Deregibus. Dopo Paola Turci, Eugenio Cesaro degli Eugenio in Via Di Gioia, Manuel Agnelli, Filippo Gambetta/ Fabio Vernizzi, l’omaggio a Rosetta Loy, Emma Nolde, Matteo Bordone, il Conciorto di Bagini e Carlone, Gene Gnocchi e Flaco Biondini si prosegue con un fitto programma decisamente composito. Si inizia con i riflettori puntati sulle nuove leve. Il 20 settembre i protagonisti saranno infatti Camilla Baraggia, Carolina Piola, Linn e Filippo Repetto, finalisti del Pem Music Contest, il concorso musicale per giovani cantautori della provincia di Alessandria. Con loro, in veste di ospiti, Nicola Project e Roma, vincitori dello scorso anno. L’appuntamento è alle 21 al Country Sport Village di Mirabello Monferrato, che è anche l’organizzatore del contest con la collaborazione di RadioGold. Il 22 settembre, alle ore 21, PeM prosegue a San Salvatore Monferrato con un incontro con Mauro Pagani, mentre il 24, alle ore 18, all’Ecomuseo della Pietra da Cantoni di Cella Monte sarà la volta di un concerto/incontro con i Madreblu (Raffaella Destefano). Il 26 alle 21 a San Salvatore toccherà a Ditonellapiaga. In totale l’edizione 2023 del festival racchiude 18 eventi che toccano San Salvatore Monferrato, Lu Cuccaro Monferrato, Balzola, Valenza, Mirabello Monferrato con il Country Sport Village, Alessandria, Pontestura, Rive, Camagna Monferrato e l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni con il comune di Cella Monte. Un percorso tra le colline, le risaie e il Po, nel Monferrato, sito Unesco, e attorno al Monferrato, a un’ora da Torino, Milano e Genova. Il cartellone propone musica ma anche letteratura, spettacolo, società. Una sorta di live journalism con spettacolo, che continuerà con un incontro con canzoni con Ditonellapiaga, un omaggio a Lucio Battisti e Pasquale Panella, un incontro/reading con Guido Catalano, una serata con la critica musicale Marinella Venegoni e, in chiusura, la tradizionale passeggiata letteraria dedicata a Rosetta Loy con la premiazione del Pem Writing Contest. SCHEDE DELLE PROSSIME DATE: 20 settembre, ore 21 Country Sport Village (Strada Comunia 30), Mirabello Monferrato (Al) Pem Music Contest: la finale Seconda edizione del concorso musicale per giovani cantautori della provincia di Alessandria, al Country Sport Village di Mirabello, che è anche l’organizzatore del contest. In finale si confronteranno: Camilla Baraggia, Carolina Piola, Linn e Filippo Repetto. Una occasione importante per scoprire le nuove proposte musicali che offre il territorio. Il vincitore verrà stabilito da una folta giuria di giornalisti e addetti ai lavori. Si esibiranno, in veste di ospiti, i due vincitori della prima edizione: Nicola Project e Roma. 22 settembre, ore 21 Parco torre storica (via Sottotorre), San Salvatore Monferrato (Al) Incontro con Mauro Pagani Cercare accordi, andare a tempo con gli altri, improvvisare, questo fa un buon bluesman. Così Pagani ha sempre cercato nella sua vita – nelle sue vite – di andare a tempo con il mondo, di volta in volta ricominciando, rivisitando, reinventando. Lo stesso ha fatto con il suo passato in una autobiografia, “Nove vite e dieci blues” (Bompiani), di cui parlerà con Enrico Deregibus, tra video e ricordi. 24 settembre, ore 18 Ecomuseo della Pietra da Cantoni, piazza Vallino, Cella Monte (Al) Incontro/concerto con i Madreblu (Raffaella Destefano) Gli angeli, certamente I Madreblu sono una band di culto che negli anni 90 si muoveva fra trip hop e melodia. Tre album e canzoni come “Gli angeli”, “Reiko” e “Certamente” li hanno fatti rimanere nei cuori di molti. Raffaella Destefano, cantante e autrice del gruppo, proporrà in trio molte di quelle canzoni, con la sua voce splendida e il racconto di una storia di musica. Con lei anche Luca Urbani (Soerba). 26 settembre, ore 21 Parco torre storica (via Sottotorre), San Salvatore Monferrato (Al) Incontro con Ditonellapiaga Non soltanto chimica Margherita Carducci, 26 anni, romana, ha colto il successo a Sanremo con “Chimica”, cantata con Rettore. Ma a parte Sanremo, è una delle figure femminili più forti della musica italiana di oggi, tra suoni moderni e personalità nei testi, ironia e malinconia, vocalità intensa e innata capacità di tenere il palco. La ascolteremo in un incontro con Enrico Deregibus con un po’ di canzoni. TUTTO IL CALENDARIO 20 settembre, ore 21,Pem Music Contest con Camilla Baraggia, Carolina Piola, Linn, Filippo Repetto, Country Sport Village (Strada Comunia 30), Mirabello Monferrato (Al) 22 settembre, ore 21, Incontro con Mauro Pagani, Parco torre storica (via Sottotorre), San Salvatore Monferrato (Al) 24 settembre, ore 18, Incontro/concerto con i Madreblu (Raffaella Destefano), Ecomuseo della Pietra da Cantoni, piazza Vallino, Cella Monte (Al) 26 settembre, ore 21, Incontro con Ditonellapiaga, Parco torre storica (via Sottotorre), San Salvatore Monferrato (Al) 28 settembre, ore 21, “Battisti, l’altro”, omaggio a Lucio Battisti e Pasquale Panella, Centro comunale di cultura, piazza XXXI Martiri 1, Valenza (Al) 30 settembre, ore 21, Incontro/reading con Guido Catalano, Teatro Verdi, Piazza Castello 19, Pontestura (Al) 3 ottobre, ore 21, Incontro con Marinella Venegoni, Sala polifunzionale, piazza Caduti, San Salvatore Monferrato (Al) 8 ottobre, ore 16, Passeggiata sulle Strade di polvere di Rosetta Loy e premiazione Pem Writing Contest, Village, Fosseto, San Salvatore Monferrato (Al) Corrado Tagliabue, sindaco di San Salvatore Monferrato, comune capofila della rassegna, dichiara: “Oggi lo chiamiamo PeM! ma il suo nome per esteso contiene la parola “Monferrato”. Per chi come me crede nel territorio e nelle sinergie che possono nascere dall’obiettivo condiviso di valorizzare questo meraviglioso angolo di mondo, significa moltissimo. Quando nel 2006 con Riccardo Massola abbiamo dato vita a PeM siamo partiti da San Salvatore e già dal nome il festival dimostrava di voler guardare lontano. Così abbiamo coinvolto tanti Comuni e insieme abbiamo creato occasioni originali per far scoprire angoli poco conosciuti e bellissimi. Quest’anno il festival lancia un inedito “contest” letterario per giovani esordienti, oltre a quello musicale nato un anno fa e accoglie due nuovi comuni aderenti. PeM promette nel nome quello che propone nella realtà: la bellezza delle parole, l’incanto della musica e la magia di nuovi luoghi da scoprire”. Il festival è diventato ormai un punto di riferimento nel panorama musicale e culturale italiano, come dimostra l’attenzione della stampa nazionale e gli artisti e intellettuali che vi hanno partecipato, nomi come Diodato, Arturo Brachetti, Malika Ayane, Morgan, Pilar Fogliati, Nada, Samuel, Enrico Ruggeri, Violante Placido, Ron, Zen Circus, Tosca, Luca Sofri, Franco Arminio, Motta, Ghemon, Frankie hi-nrg mc, Luca Barbarossa, Irene Grandi, Guido Davico Bonino, Anita Caprioli, Fabio Troiano, Giovanni Truppi, Marina Rei, Vittorio De Scalzi, Carlo Massarini, Vasco Brondi, Francesco Bianconi dei Baustelle, Ensi, Ernesto Ferrero, Paolo Benvegnù, Chiamamifaro, Rosetta Loy, Gianluigi Beccaria, Natalino Balasso, Paolo Bonfanti, Roberta Giallo, Marina Massironi, Davide Longo e molti altri. Tutti gli aggiornamenti su: www.pemfestival.it www.facebook.com/PAROLEeMUSICAinMONFERRATO www.instagram.com/pem_festival Il PeM! Festival è organizzato dal Comune di San Salvatore Monferrato con i Comuni di Valenza, Lu Cuccaro Monferrato, Balzola, Pontestura, Rive, Alessandria, Camagna Monferrato, Mirabello Monferrato e Country Sport Village, Ecomuseo della Pietra da Cantoni con il Comune di Cella Monte Direzione artistica: Enrico Deregibus Responsabile organizzativo: Riccardo Massola Design e comunicazione: Corrado Tagliabue Con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Fondazione CRT Con il patrocinio di: Provincia di Alessandria, Regione Piemonte, Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato Unesco World Eritage Site, Alexala Sponsor e sostenitori : BBBell, Enrico Beccaria & Figli, Giovanni Ferraris Gioielli, Modugno Pizzeria dal 1974, Modugno 2.0, Angolo Blu, Di Mauro, Enosis Partner: Sut la cupola, Comitato Filo Rosso Media Partner: RadioGold, Gruppo Fotografi Monferrini, Monferratowebtv.it Festival partner: Sui sentieri degli Dei (Agerola), Books & Blues (Casale Monferrato), Mei Meeting etichette indipendenti (Faenza), Premio Bianca d’Aponte (Aversa), Premio Bindi (Santa Margherita Ligure), Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty (Rovigo) “PeM! Parole e Musica in Monferrato Festival” è un marchio registrato dal Comune di San Salvatore Monferrato. Sito web www.pemfestival.it a cura di Mas Kreations... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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ROBERTO FIA: IL NUOVO ALBUM
Il nuovo album di Roberto Fia - Ci lasceremo. Interprete di Django autore di Uno su mille e altri successi torna alla canzone con un album di inediti d'autore e provini.
Da venerdì 28 aprile in rotazione radiofonica il singolo il videoclip Interprete di Django autore di Uno su mille e altri successi torna alla canzone con un album di inediti d’autore e provini Roberto Fia – Ci lasceremo Fra le collaborazioni: Pasquale Panella, Alberto Testa, Gianni Belfiore e un inedito di Piero Ciampi. L’aristocrazia di un certo modo di fare canzoni, rivive i fasti di quelle…
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Lucio Battisti - Ecco i negozi
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Pasquale Panella recita Anonimo di Mogol
Anonima la casa, anonima la genteAnonimo anch’ioUn cane e ciak azioneAll’improvviso un morso: figlio mio! . La frutta nel giardino, i panni nel catinoE lei, ore ed oreLe gambe nude, il volto acceso ed una colpaDieci anni maggiore . C’era leiE cos’altro ancora?Nascosti giù al fosso, complice il sessoA misurarsi, a masturbarsi un po’ . L’impulso di uno scattoLa palla, io che batto. Che rete ho…
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Così gli dei sarebbero by Lucio Battisti
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Le cose che pensano
In nessun luogo andai / per niente ti pensai / e nulla ti mandai / per mio ricordo / Sul bordo m’affacciai / d’abissi belli assai / Su un dolce a sdraio / amore ti ignorai / invece costeggiai / i lungomai
Le cose che pensano, da Don Giovanni, 1980, Musica di Lucio Battisti, Testo di Pasquale Panella
oggi 5 Marzo 2023 avrebbe compiuto 80 anni. A poche ore da un altro grande Lucio, Dalla, nato il 4 Marzo.
Se Dalla era l’estro gigionesco, Battisti era il lato umano fragile e contemplativo, e visse il suo successo fenomenale quasi come un peso. Si ritirò presto in una sorta di isolamento creativo che durò per decenni, lontano da ogni tipo di ribalta, facendo parlare solo la sua musica, di cui rimane uno dei più grandi creatori nella storia della canzone europea, essendo sia un chitarrista che un musicista straordinario.
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The full recording of the original version of the Italian musical "Notre Dame de Paris".
La Esmeralda: Lola Ponce
Quasimodo: Giò di Tonno
Dom Claude Frollo: Vittorio Matteucci
Phoebus: Graziano Galatone
Pierre Gringoire: Matteo Setti
Clopin: Marco Guerzoni
Fleur-de-Lys: Claudia D'Ottavi
Writer: Luc Plamondon
Composer: Riccardo Cocciante
Italian version: Pasquale Panella
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