#parco archeologico murgia timone
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Matera
Passiamo da un sito del Patrimonio UNESCO ad un altro: Matera, città famosa per i suoi Sassi che di sera si trasformano in un presepio illuminato.
Il nucleo urbano si è sviluppato a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia e successivamente in strutture sempre più complesse all’interno di due grandi anfiteatri naturali, il Sasso Barisano ed il Sasso Caveoso. Proprio qui è possibile visitare la Casa Grotta di Vico Solitario, un’antica casa scavata nella roccia tipicamente arredata con mobili e supellettili del tempo che permette di capire com’era la vita in questo tipo di abitazioni fino al loro abbandono avvenuto negli anni ‘50.
Interessante visitare anche il Museo-Laboratorio della Civiltà Contadina dove sono raccolti oggetti di uso quotidiano e attrezzi che erano alla base della vita economica e sociale della città.
Passeggiando nel centro storico si possono vedere anche il Palazzo dell’Annunziata, il Palazzo del Sedile, il Palazzo Lanfranchi e la fontana Ferdinandea che insieme ai Palombari (ad esempio il Palombaro Lungo) permetteva l’approvvigionamento idrico della città.
Diverse sono anche le chiese tra le quali vi segnalo la Cattedrale e la chiesa di San Pietro Caveoso. La Cattedrale costruita nel 1270 in stile romanico pugliese custodisce le spoglie di San Giovanni da Matera, un presepe in pietra, un pregevole affresco del Giudizio Universale ed un affresco raffigurante la Madonna della Bruna con il Bambino benedicente.
La chiesa di San Pietro Caveoso invece sembra risalire al 1218 ed è stata costruita in uno dei punti più caratteristici della città.
Un discorso a parte meritano le chiese rupestri fondate principalmente nell’Alto Medioevo che testimoniano la presenza di monaci benedettini, longobardi e bizantini. Tra queste vi sono le chiese di Santa Maria de Idris e San Giovanni in Monterrone (nella foto qui sopra insieme alla chiesa di San Pietro Caveoso), San Pietro Barisano, Santa Lucia alle Malve e la Cripta del Peccato Originale che viene chiamata anche “Grotta dei Cento Santi” o “Cappella Sistina della pittura rupestre”.
Diversi sono i punti panoramici, in particolare dal Belvedere del parco archeologico di Murgia Timone si può ammirare una bella veduta del Rione Sassi.
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