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Panettone Torino: l'artigianalità di La Perla di Torino
panettone Torino di La Perla è un dolce natalizio che combina tradizione e qualità. Preparato con ingredienti selezionati, come burro fresco e Nocciola Tonda Gentile, è caratterizzato da una lunga lievitazione naturale che ne garantisce la morbidezza. Disponibile in diverse varianti, dal classico al panettone al pistacchio, è confezionato con eleganza per essere il regalo perfetto, celebrando l'eccellenza artigianale torinese.
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Panettone Torino
Il Panettone Torino de La Perla è l'emblema della pasticceria natalizia piemontese. Questi panettoni, lievitati naturalmente e farciti con gli ingredienti più fini, come uvetta selezionata e canditi profumati, sono un tributo alla tradizione torinese. Ogni morso racconta una storia di artigianalità e passione, rendendo il Panettone Torino de La Perla un must-have per le festività e un regalo di gusto per intenditori. Disponibili online, portano la magia del Natale in ogni casa.
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🎄 Natale a Natale
Il panettone si è spaccato nello sbriciolìo scuro della crosta per offrire un ventre di mimosa farcita di uvette e il vino scivola in gola ampolloso e solenne.
R. Loy, La bicicletta, Torino, Einaudi, 1974
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Panettoni in vetrina: appuntamento a Pinerolo
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Pinerolo si conferma capitale del Panettone da venerdì 8 a domenica 10 dicembre 2023, ospitando nel Teatro Sociale i migliori produttori di questo lievitato tipico delle feste di fine anno. Una location particolare di grande fascino. “Panettone in Vetrina” è una manifestazione consolidata da 18 anni, che ha valorizzato la storia e la qualità di questo dolce nato a Pinerolo nel 1922, con la ricetta originale di Galup (basso e glassato) che ha celebrato il suo centenario l'anno passato. Dopo qualche traversia, la ditta Galup ha ripreso in pieno la sua ottima produzione. L'evento, promosso dall'Assessorato al Turismo e Manifestazioni del Comune di Pinerolo, con il contributo di Pasticceria Internazionale – Chiriotti Editori e di Galup e il patrocinio di TurismoTorino e Provincia è nato assai prima di una simile rassegna nel capoluogo sabaudo.Per tre giorni, il panettone sarà protagonista di degustazioni, incontri, laboratori e spettacoli, per far conoscere e apprezzare questo simbolo particolare della tradizione gastronomica piemontese.Saranno presenti più eccellenze della pasticceria sia industriale come la Galup di Pinerolo (Torino) in fondo padrona di casa, sia artigianale di tutta Italia. Espongono: Pasticceria Giovanni Dell’Agnese di Torino; Pasticceria Flavio Martini di Valeggio sul Mincio (Verona); Pasticceria Don Nino di Palermo (una gradita news entry); Pasticceria Bisco (Silvano Baldi) di Costigliole d’Asti (Asti); Pasticceria Gabbiano di Pompei (Napoli); Antica Pasticceria Castino di Pinerolo (Torino); Pasticceria Pepe di S. Egidio del Monte Albino (Salerno). Ma non è finita: ospite speciale di questa edizione sarà l’Azienda Agricola Reuccio di Bene Vagienna, celebre in tutto il mondo per la sua Nocciola Piemonte IGP e per la ricca gamma di creme spalmabili, torte e delizie dedicate alla pregiata Tonda Gentile Trilobata.I visitatori potranno così scegliere tra numerose specialità dolciarie e abbinare i vini da dessert dell’azienda vitivinicola L’Autin di Barge (CN), dell’Azienda agricola Giro di Vite di Pinerolo e della Fondazione Malva-Arnaldi di Bibiana (TO).Come in ogni edizione, maestri panificatori e pasticcieri saranno a disposizione dei visitatori per soddisfare ogni curiosità legata alla leccornia: dai segreti della produzione alle proprietà nutrizionali e sensoriali; dai diversi momenti e modi in cui è possibile consumarlo ai numerosi abbinamenti, proposti a tutti coloro che desidereranno sperimentare la versatilità di questo orgoglio italiano.lngresso libero e gratuito. Panettone in Vetrina rappresenta anche un’occasione per scoprire la città e le tante iniziative del periodo natalizio: Le proiezioni natalizie: luci e arte sui monumenti simbolo di Pinerolo. In Piazza San Donato, Cavallerizza Caprilli, Torre del Municipio, Portici Blu Via Buniva, Piazza Facta, Viale Giolitti tutti i giorni dalle 18.00 alle 02.00. Biennale Scultura | Incursioni di Paolo Grassino alla Cavallerizza Caprilli e in vari luoghi della città Musei aperti: Visite gratuite alla Mostra “Serghej Potapenko” alla Pinacoteca Civica di Palazzo Vittone; Museo della CavalleriaMercatini di Natale e Mani Creative. Centro storico e Portici Ottocenteschi di Via Buniva. Tutti i weekend dal 25 novembre al 24 dicembreNodo Christmas Temporary Shop. Tutti i weekend dal 25 novembre al 24 dicembre Nodo Concept Space (Piazza Vittorio Veneto). Erreci Read the full article
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#mastiodellacittadella #artforexcellence #contemporaryart #artwork #popart #newpop #galup #eccellenza #panettone #japanpop #torino #igertorino #igpiemonte #madeinitaly #karechan (presso Aeroporto Internazionale di Palermo "Falcone Borsellino") https://www.instagram.com/p/B5rqNGDqRO0/?igshid=8xzs00xri6d5
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FacciaDiPanettone #panettone #canditi #facciadipanettone #presence #mirror #foodporn #candiedfruit #candied #GorgosArt by #DiegoSarti #torino #turin #visitorino #immaginato #igerstorino #foto_italiane #italy #colore_italiano #igersitalia #igers #iphonesia #tinyplanet #iphoneonly #360photography (presso Turin, Italy) https://www.instagram.com/p/CJf6YDtjkVt/?igshid=1r9haacitn7b7
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L'ATTESA È FINITA
Una nuvola per domarli, una nuvola per trovarli, una nuvola per ghermirli e nel burro incatenarli, nella capitale savoiarda, dove la Mole serena staglia.
Quest'anno il dibattito panettone/pandoro non ha scampo e pure il team tiramisù di cui sono ambasciatrice dovrà farsi da parte, perché il dolce natalizio definitivo è stato portato alla mia attenzione: La nuvola di Ghigo.
*musica angelica*
è un panettone? nope
è un pandoro? snì
è una bomba di endorfine? *sbrodolamenti*
già le sento le vostre polemiche. ma non ci sono i canditi! e la granella! e come lo farcisco con la nutella?
SILENZIO
La risposta è semplice, geniale e mette d'accordo la popolazione mondiale: burro.
Tecnicamente è un pandoro, nella pratica non sa di pandoro. Sa di nuvola. E biscotto. E vaniglia. E "ok, ora posso morire felice".
È ricoperto da questa glassa di burro capace di occludere le arterie di un vegano dalla nascita, ma che dà un'idea di cosa dovrebbe essere il paradiso per chi ci crede, più uno strato di zucchero a velo così spesso che dovrebbe essere illegale.
Anche i campioni di abbuffata dopo una fetta si sentono saturati (e i Ghigo, infatti, ne hanno creati di più piccolini per evitare di affollare i pronto soccorso cittadini).
okok, ma come me lo procuro fuori Torino?
'azzi vostri. il sito della pasticceria comunque è qui.
#se non vi piace il burro avete problemi#sappiatelo#se siete allergici potete continuare la diattriba ovviamente#le rime non erano tutte volute#giuro
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Lunedì 19-12-2022
Vorrei più certezze, vorrei arrivare a sera più tranquillo e senza stare male,vorrei tante cose ma spesso ciò che si vuole è diverso da ciò che si ha realmente per forza di cose, sono pochi quelli che credono nel “chissà” come il sottoscritto, quando si sbaglia soprattutto si tende a pensare al peggio e a catastrofi quando magari mai capiteranno. Quando vedi tutto nero è imprescindibile da tutto, non dipende da nessuno e da niente e vorresti solo una cosa, che le cose si sistemassero nel più breve tempo possibile. A volte sembra non serva a nulla che ti importi di qualcosa o qualcuno, non voler far star male nessuno è un peso troppo grande da portare come tanto per quanto tu farai le persone che pensavi credessero di più in te, ma in realtà vedranno sempre il peggio senza vedere che il solo perché è che stavi male con te stesso e ti serve solo tempo per migliorare.. sono stanco dei fallimenti e dei componenti scomodi di tutti, del menefreghismo della gente, sono stanco di vivere in un mondo a senso unico, ora otto miliardi di stronzi a popolarlo ma nessuno capace di cambiare la situazione.
O chissà, l’ultima domanda che mi faccio ora è solo: aspettare o dimenticare? È difficile fare entrambe le cose ma sento di essere deciso e darmi delle risposte, la vita è una e il mio mantra è sempre stato quello di vivere al massimo e non avere ulteriori rimpianti, ne domande o almeno non così tante .
Quindi daje avanti tutta, sento che non sto sbagliando, il voler risolvere tante cose fa riflettere, una cosa per volta però (o almeno spero la maggior parte) man mano tutto passerà e tornerò in piedi in men che non si dica, sento di essere forte ora e non voglio darmi per vinto, so il fatto mio e nulla in questo momento conta di più . Chi vuole restare resta, chi no che se ne vada una volta per tutte, intanto farò le mie scelte e sarò molto più selettivo.
Pippone a parte sono in iper ritardo e devo docciarmi, poi spesa, panettone/pandoro e infine un giro al lingotto per ciò che manca, spero di riuscire a fare tutto 😅
So che della mia nuova vita qui a Torino no ho ancora ma hai raccontato più di tanto ma magari più avanti farò qualcosa per recuperare.. e comunque premetto che non so se scriverò ancora tante cose in sto periodo o sarà direttamente ad anno nuovo dopo le feste comunque sia auguro un buon Natale, buone feste buon capodanno a chiunque.
Aiuto sono in ritardo, Leo
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Il 2021 di Please Another Book
Finalmente siamo riusciti a lasciarci alle spalle questo benedetto 2021 in cui abbiamo perso tantissimo da vari punti di vista. Sono molto stanca e incredibilmente ansiosa di vedere finire questa maledetta situazione. Mi rendo perfettamente conto che rispetto al 2020 stiamo molto meglio eppure questo senso di precarietà sconcertante non mi abbandona e continuo a sperare per un tempo in cui tornare ad essere più sereni, meno angosciati.
La prima grande notizia di questo 2021, con cui come al solito apro questo genere di post, è il compleanno di Please Another Book: il 29 dicembre 2021 ha compiuto 10 anni. Ancora non riesco a crederci sembra un numero alieno. Se penso alla me fresca di laurea che si butta in questa avventura perché seguiva diversi blog e aveva voglia di comunicare le sue letture quando non riusciva a farlo con nessuno che la circondava e che non si aspettava niente, non riesco a riconciliarla con tutte le esperienze che questo spazio di web mi ha permesso di vivere. Gran parte delle persone a me più care hanno gravitato per Please Another Book. Come dimenticare il primo incredibile abbraccio tra me e Amaranth di La Bella e il Cavaliere nel bel mezzo del Salone del Libro edizione 2016 dopo mesi di corrispondenza on-line? E come tutte le Belle e le loro amiche siano diventate le mie amiche e un importante punto di riferimento per me e come dico sempre mi abbiano salvato quando mi sono trasferita a Torino? Come dimenticare i viaggi e i progetti messi in piedi con Lorena di Petrichor? Come non pensare al fatto che quest'anno ho accompagnato la Marti di Liber Arcanus nel giorno più importante della sua vita? Come non pensare al fatto che mi ha dato modo di conoscere Mirya e di conseguenza tutto il mondo che ha ruotato intorno ai Trentatré Anonimi? E come non realizzare tutte le possibilità che mi ha dato di incontrare e intervistare alcuni dei miei autori preferiti come Virginia de Winter, Alice Basso, Sally Gardner e Jennifer Niven?
Sono incredibilmente grata a Please Another Book e molto felice di essere ancora qui a pubblicare cose. Spero di riuscire a farlo ancora e raggiungere un nuovo equilibrio. È una speranza e un buon proposito allo stesso tempo. Vedremo dove andremo.
Il 2021… beh come siamo arrivati al 2022? Non riesco ancora a crederci. Faccio la conta dei mesi e non riesco a realizzare il fatto che il tempo è passato così velocemente. A gennaio eravamo bloccati ancora in casa, in quarantena. Per fortuna sono riuscita ad andare a casa dei miei genitori e a mezzanotte del 31 ero con mia madre a mangiare panettone e bere spumante, guardavo il cielo buio e speravo per il meglio.
Sono stata fagocitata dalle call di lavoro, dalla spossatezza, dall’indolenza. Gennaio è stato infinito e anche se sono riuscita ad andare in giro, gambe in spalla e passeggiate chilometriche al Valentino pure mi sono sentita un po’ claustrofobica. Ho chiuso gli occhi e anche febbraio è passato per fortuna con qualche giornata fuori con le mie amiche e poi di nuovo chiusa in casa.
Marzo è passato in lockdown, in zona rossa, le zone colorate che forse non significano niente, la solitudine attaccata alle ossa, lo spazio fisico occupato ridotto all’osso e l’incapacità di uscire dalla mia mente. Ho iniziato a fare plank, ho ripreso a fissare il soffitto in preda all’insonnia, a cercare di consolarmi come posso in questa situazione che rischia di fagocitarmi tutta. Per fortuna ho potuto sentire le mie amiche via Skype alla sera e questo mi ha aiutata a tenermi ancorata alla realtà, stare con loro e pensare a modi per stare loro vicina mi fa stare bene, mi tiene cosciente a me stessa. Sapere che la mia famiglia, anche se lontana chilometri sta bene, mi rassicura. Vivere da sola, in uno spazio mio in cui sclerare male e ubriacarmi di rhum o soju se serve, è ancora una consolazione grandissima. La primavera è stata fagocitata dalla fine della zona rossa, e l’inizio di un periodo in cui finalmente tornare ad appropriarci dei nostri spazi.
Se aprile è stato il mese dell’attesa facendo il conto alla rovescia per tornare a superare i confini regionali, con una Pasqua desolante chiusa da sola con il mio casatiello, maggio è stato finalmente il mio mese non solo perché c’è stato il mio compleanno ma soprattutto perché ho potuto riabbracciare le mie amiche, viaggiare, tornare a godermi il firmacopie in presenza di Alice Basso, insomma essere di nuovo capace di non fermarmi negli spazi costretti del mio monolocale. Ho rivisto il mare, dal vivo. Mettere i piedi in acqua, abbracciare con lo sguardo una spiaggia mi ha dato i brividi. Ancora non ci credo.
E a giugno ho finalmente potuto riabbracciare di nuovo tutta la mia famiglia, le mie zie che non vedevo da anni, tornare in una città che è sempre stata un po’ casa nonostante tutto, anche se solo per 24h. D’altronde sempre meglio di niente. Sono stata per la prima volta ad Arona. Ho festeggiato compleanni, successi e il matrimonio di una delle mie amiche più care in quel di Venezia.
Ho lavorato, moltissimo, e ho cercato di godermi ogni momento, alla faccia del covid. Tra un tampone rapido e un altro sono tornata a viaggiare sui Frecciarossa (e Italo*****) e tra le mura accoglienti e le braccia spalancate delle persone a cui voglio bene.
L’estate è volata letteralmente via, sono stati mesi intensi e pieni. Luglio è stato un mese di attesa in cui volevo risposte che tardavano ad arrivare ma nel frattempo ho passeggiato per Torino con due delle mie persone preferite. Sono anche riuscita a tornare a casa dei miei. Ad agosto sono riuscita finalmente a vaccinarmi in un rientro a dir poco rocambolesco. Mentre le ferie sembravano allontanarsi sempre di più invece che avvicinarsi e la burocrazia mi seppelliva sotto scartoffie e telefonate, abbiamo festeggiato un compleanno speciale ed è incredibile pensare a come cambiano le cose nel corso di un anno.
A settembre finalmente mi sono goduta le ferie (con la seconda dose del vaccino fatta). Con le Merendine abbiamo partecipato ad una bellissima iniziativa: “Open House Torino” che ci ha permesso di entrare in alcuni edifici privati che non sono quasi mai aperti al pubblico come il Palazzo della Luce. Sono luoghi incredibilmente affascinanti in cui perdersi e da visitare e che mi hanno lasciato a bocca aperta.
Ma sono anche riuscita a visitare con le mie amiche la mostra di Monet a Palazzo Reale a Milano e mi è piaciuta un sacco. La mostra è curata da Marianne Mathieu ed è realizzata in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi, da cui proviene l’intero corpus di opere. Ve la consiglio molto, ci sono dei pezzi molto interessanti e l’allestimento è molto curato.
E poi ho raggiunto la consapevolezza che ce l’avevo fatta. Ho chiuso un capitolo importantissimo della mia vita per aprirne uno nuovo: il 20 settembre ho firmato il contratto per il mio nuovo lavoro e tutto ottobre è passato con un po’ di ansia da prestazione e il ritorno in ufficio in presenza cosa che mi ha lasciato senza parole e davvero non me lo aspettavo minimamente.
Ad ottobre sono riuscita però ad entrare nel Duomo di Milano, e soprattutto a girare sulle terrazze in cima al tetto. È stata una delle esperienze più emozionanti della mia vita. Guardare piazza Duomo dall’alto è una cosa da fare almeno una volta nella vita.
Ho anche colto l’occasione di ascoltare Margaret Atwood dialogare con Loredana Lipperini nell’ambito del Salone Off non me la sono lasciata scappare. Il 3 ottobre, nonostante i tentennamenti sono andata in quel del Lingotto a fare una fila che non finiva più con un vento glaciale e la consapevolezza di non essere sola. Ho avuto la possibilità di sedermi in un posto strategico e nonostante tutto mi sono goduta un’ora di magia. E poi dopo più di un anno sono anche andata al Salone del Libro edizione 2021. È stato bellissimo e traumatico allo stesso tempo. Ma ascoltare di nuovo Stefania Auci dal vivo non ha prezzo. Viverlo con Lorena poi ancora di più.
A novembre ho cercato di stringere a me tutti i momenti possibili a contatto con le mie amiche un’altra gita a Milano, una merenda fantastica a base di pumpkin spice latte riabbracciare una mia carissima amica, e un mio ex collega e amico, con cui non ho fatto neanche una foto ma che mi ha riempito di gioia.
Abbiamo inaugurato il periodo natalizio a dicembre con una gita a Verona che non avevo mai avuto occasione di visitare e che mi è molto piaciuta. Entrare nell’Arena mi ha molto colpito.
Riabbracciare le mie amiche e poter viaggiare mi ha molto consolata nonostante l’accumulo di cattive notizie che continuano a piombarci addosso e ora che l’anno è finito mi guardo alle spalle e mi ritrovo a mettere in fila le cose belle che mi ha regalo il 2021 e forse la somma totale è ancora positiva.
Non so dove ci porterà questo nuovo anno, che cosa ci riserverà il futuro, posso solo sperare di poter conservare almeno un po’ della gioia che ho accumulato e avere la forza di non abbattermi. Vorrei portarmi dietro la voglia di continuare a fare workout, di leggere, di essere propositiva, di essere comunicativa, di lasciarmi scivolare addosso le cose, e allo stesso tempo essere assertiva. Vorrei essere più empatica, meno sulle mie, meno incline a tenermi tutto dentro a sedimentare. Vorrei riuscire ad essere più vicina alle persone che amo e meno incline alla malinconia. Vorrei continuare a coltivare questo spazio di web e dedicare nuove energie all’approfondire tematiche che mi stanno a cuore. Vorrei cercare di essere una persona migliore senza snaturarmi. E più di tutto mi auguro di essere più serena. Se questa pandemia mi ha lasciato qualcosa è sicuramente il fatto che al centro delle nostre vite ci siamo noi e sta a noi costruire il percorso che voglia, sta a noi aprirci, sta a noi tendere la mano verso il mondo.
Buon anno e speriamo che vada nel miglior modo possibile.
E a voi come è andato il 2021?
Raccontatemelo in un commento se vi va.
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Panettone: l’arte dolciaria di La Perla di Torino
Scopri il panettone artigianale di La Perla, una prelibatezza perfetta per celebrare il Natale con gusto. Ogni panettone è preparato con ingredienti selezionati e lavorazioni tradizionali, arricchito da golose varianti come la crema gianduja o la glassa alle nocciole. Confezionati in eleganti latte regalo, i panettoni di La Perla uniscono artigianalità e raffinatezza. Visita il sito ufficiale per scegliere il tuo panettone ideale e rendi speciali le tue festività natalizie.
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Panettone La Perla Pistacchio
Il sito web di La Perla di Torino, www.laperladitorino.it, incanta gli amanti del Natale con la sua selezione di panettoni. Queste deliziose creazioni artigianali sono un tripudio di sapori e profumi, con morbida e soffice consistenza arricchita da gustose uvetta e scorze d'arancia candita. Un'esplosione di dolcezza per festeggiare le feste in grande stile.
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Una mole di panettoni 2023 a Torino
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Nel weekend del 25 e 26 novembre Torino ospiterà la dodicesima edizione di Una Mole di Panettoni, l’evento che celebra i migliori produttori artigianali di panettoni del paese. Presso l’Hotel Principi di Piemonte, 35 pasticceri provenienti da tutte le regioni dell’Italia si riuniranno per proporre le loro creazioni, mettendo in mostra la loro maestria e la passione per il tipico dolce natalizio. L’apertura ufficiale di Una Mole di Panettoni avverrà sabato 25 novembre alle 9.45 e al taglio del nastro sarà presente anche l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, rappresentante della Città. Parteciperanno all’evento inoltre altre istituzioni cittadine, assieme al Cavaliere del Lavoro Nicola Fiasconaro, che rappresenterà i lievitasti e sarà un momento di grande festa per gli amanti del panettone, dove si potranno di scoprire e degustare una vasta selezione di questi dolci natalizi, sia nelle versioni tradizionali sia nelle interpretazioni creative proposte dai pasticceri. All’evento parteciperanno artigiani selezionati, che garantiranno ai panettoni di quest’edizione qualcosa di unico, infatti tutti i dolci proposti , sono realizzati con lievito madre naturale, senza l’uso di additivi chimici come conservanti, mono e digliceridi, emulsionanti, aromi artificiali e semilavorati. Alle 10, si svolgerà la premiazione ufficiale del concorso, dove verranno assegnati premi nelle tre categorie tradizionali Miglior panettone tradizionale scuola milanese (alto senza glassa), Migliore panettone tradizionale scuola piemontese (basso con glassa) e Miglior panettone creativo. Per garantire una competizione imparziale, una giuria tecnica valuterà i panettoni in gara, dove compariranno diversi esperti del settore, tra cui giornalisti, gastronomi, pasticceri, docenti di pasticceria, chef e food blogger. Ogni panettone verrà valutato secondo criteri rigorosi, come peso, aspetto generale, forma, aroma, cromia, alveolatura, palatabilità, acidità, retrogusto e cottura poi, alla fine dell’evento, il pubblico avrà l’opportunità di acquistare i panettoni preferiti al prezzo speciale di 32 euro al kg. Durante Una Mole di Panettoni, i visitatori avranno l’opportunità di partecipare a cinque degustazioni guidate al giorno, organizzate in collaborazione con il Consorzio Tutela Brachetto d’Acqui D.O.C.G., che faranno scoprire ai partecipanti il sorprendente abbinamento tra il panettone e un buon calice di vino, offerto da una delle otto aziende vitivinicole presenti all’evento. Anche per questa edizione Una Mole di Panettoni avrà come Charity Partner 1 Caffè Onlus, fondata da Luca Argentero e Beniamino Savio, che proporrà un Bar solidale, dove i visitatori potranno gustare una buona tazza di caffè. Read the full article
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Cioccolateria La Perla
Un trionfo di sapore, quello della pasticceria 100% italiana LA PERLA di Torino. Siamo nel 1992, quando il suo storico fondatore Sergio Arzilli intraprende il suo percorso personale, supportato dall’esperienza della pasticceria di famiglia, verso la creazione di una realtà destinata al successo mondiale. Si tratta di un progetto di alta imprenditoria nel settore della pasticceria: DAL TARTUFO AL CIOCCOLATO fino al gianduiotto, passando poi alle PRALINERIE e infine al PANETTONE e alle CREME SPALMABILI.
#chocolate#la perla#la perla pasticceria#panettoni#panettone torino#panettone artigianale#tartufo cioccolato
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KareChan, acrylic on canvas, 130x170 #mastiodellacittadella #artforexcellence #contemporaryart #artwork #popart #newpop #galup #eccellenza #panettone #japanpop #torino #igertorino #igpiemonte #madeinitaly (presso Mastio Della Cittadella) https://www.instagram.com/p/B4vBUoXqNGp/?igshid=11tzf5w14y443
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