#palma filippine
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farmdelosreyestedeschi · 4 years ago
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Palm Visayas ,island panay ,Sangingka  beach club,farm family Tedeschi.punta bulocawe,carles,iloilo ,Philippines, Puno ng manlalakbay,trevel's Palm,Palma del viaggiatore,(Ravenala madagascariensis Philippines)
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corallorosso · 3 years ago
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Shoichi Yokoi, la storia del soldato giapponese nascosto per trent’anni nella giungla DI MICHELE GIORDANO (...) Il sergente Shoichi Yokoi nulla sapeva, però, del bombardamento del Giappone né, dunque, della conseguente resa degli irriducibili del Sol Levante: soltanto mezzo secolo fa, il 24 gennaio del ’72 (proprio oggi ricorrono i cinquant’anni dell’evento), Yokoi venne ritrovato ed ebbe contezza (anche se lui dichiarò a caldo, in stato confusionale, di saperlo) che la guerra era finita, dopo aver trascorso quell’interminabile periodo di selvaggia inconsapevolezza nella giungla delle Filippine. La sua unità era stata sorpresa dagli americani che erano sbarcati in quella zona la notte del 21 luglio ’45. Inizialmente con lui avevano vissuto il forzato esilio due compagni (morti nel ’64) e Yokoi restò solo, nascondendosi in un’area montuosa. Del resto, gli ordini erano di combattere fino alla morte in rispetto del rigido codice etico giapponese del Bushido. Isolato dalla civiltà e in armi (inizialmente… fin che non si arrugginirono), si cibò di ciò che la natura gli offriva: noci di cocco, frutti dell’albero del pane, papaia, lumache, anguille e topi, persino di corteccia d’albero, potendo contare temporaneamente solo sull’attrezzatura militare d’ordinanza. La casa di Yokoi era una grotta sotterranea, una sorta di tunnel nascosto in un boschetto di bambù. Essendo stato, da civile, un sarto, riuscì a cucirsi addosso abiti di fortuna realizzati con foglie di palma, ibisco e altre piante. Fu avvistato, dopo 28 anni di isolamento, mentre pescava nel fiume Talofofo, da due cacciatori locali che lo scortarono presso le autorità locali: aveva 57 anni. Il rapporto di polizia lo descrive, al ritrovamento, come “un uomo magro, pallido, apparentemente debole, barba corta, capelli tagliati grossolanamente sulla schiena, scalzo e vestito con pantaloni corti e maglietta sporchi”. I medici del Guam Memorial Hospital dissero che “la sua pressione sanguigna, il cuore e il polso erano normali, ma sembrava anemico, a causa della sua dieta priva di sale”. Tornato in Giappone, sconcertato e inizialmente incapace di rapportarsi con una società a lui sconosciuta nonostante fosse stato accolto come un eroe, dichiarò: “Ho vergogna di ritornare vivo”. Via via si riprese e, divenuto un personaggio, nel ’74 si presentò persino per un seggio alla camera alta del parlamento, ma non venne eletto, e tirò avanti con corsi di sopravvivenza e apparizioni in tv. Scrisse anche un libro (Lettere dal Pacifico). Si sposò e, d’accordo con la moglie Mihoko, decise per una luna di miele proprio… a Guam. Morì, ottantaduenne, per un infarto, il 22 settembre del ’97. Il caso di Yokoi, pur essendo quello che primeggia per lunghezza temporale, non è certo l’unico nel suo genere: i cosiddetti zan-ryū Nippon hei ovvero soldati fantasma nipponici, quelli che, per svariate ragioni, dopo il 2 settembre ’45, non abbandonarono la divisa, sono moltissimi. I servizi segreti Usa stimarono in 550mila uomini l’ammontare delle truppe nipponiche ancora in armi poste al di fuori dal Giappone con un ulteriore milione e 600 mila militari dislocati in Cina e Manciuria, ancora impegnati in guerriglie con sovietici e cinesi. Ma se, fra la metà di settembre e il dicembre ’45, la maggior parte di queste truppe allo sbando si arrese agli alleati, alcuni gruppi, soprattutto nelle Filippine, resistettero con azioni paramilitari ancora per parecchi mesi. La quasi totalità dei soldati fantasma fu catturata, venne uccisa in scontri a fuoco, morì per cause naturali o, infine, si arrese nella seconda metà degli anni Quaranta. Ma non tutti. Una delle più note vicende dei resistenti è quella dei soldati Hiroo Onada e Fumio Nakahira che uscirono allo scoperto dopo anni di latitanza, nel ’74. Il regista Arthur Harari ha tratto un film, Onoda – 10000 nights in the jungle, sulla loro vicenda. Premiato l’anno scorso a Cannes nella sezione Un Certain Regard è stato penalizzato, quanto a distribuzione, dal Covid-19. C’è poi la storia di Noubo Sangrayban, che, dopo aver visto, nel ’97, al suo ritrovamento, le foto delle moderne città giapponesi, preferì continuare a vivere nella giungla. Statisticamente – riportano attendibili fonti storiche e giornalistiche – è probabile che altri soldati giapponesi ancora non sanno (o sono morti senza sapere) che la guerra è finita da 76 anni (l’ultimo ritrovamento, non confermato dalle autorità giapponesi, risalirebbe al maggio del 2005!). Sergio Corbucci ci ha persino scherzato su con il film Chi trova un amico trova un tesoro (1981) laddove la coppia Bud Spencer-Terence Hill, alla ricerca di un tesoro, trovano, come suo custode, un samurai che crede d’essere ancora in guerra con l’occidente.
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itscayenna591 · 3 years ago
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MISS JENNY FILIPPINE (presso Las Palmas de Gran Canaria) https://www.instagram.com/p/CXo_r16rMWT/?utm_medium=tumblr
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HALO HALO     Philippines           DESSERT                                                                                                                                                                     ingrediends Leche flan (egg custard)
Ube (purple yam, either in ice cream or in halaya form)
Other ice creams like avocado or mais con queso (corn and cheese!) as in Sunda's version at right. Their version even used calamansi (small citrus close to lime native to the Philippines) grenadine. I love sour things and it perfectly counter-balanced the sweet richness. Game-frickin'-changer.
Red mung, white beans or chickpeas
Macapuno strips (naturally-occurring mutant coconut)
Fresh, seasonally available or canned fruits like jackfruit (langka)
Sugar palm seeds or kaong
Pinipig (roasted, pounded, immature glutinous rice flakes) for a little crunch
Gelatin cubes or tapioca pearls............                                                                                                                                                                                                        HALO HALO Pilipinas   DESSERT                                                               ��                                                 ingrediends Leche flan (egg custard)Ube (purple yam, alinman sa ice cream o sa halaya form)Iba pang mga ice creams tulad ng avocado o mais na may queso (mais at keso) tulad ng sa bersyon ng Sunda sa kanan. Grenadine Ang kanilang bersyon ay gumamit ng calamansi (maliit na citrus malapit sa dayap na katutubong sa Pilipinas). Gustung-gusto ko ang mga maasim na bagay at ganap na balansehin ang matamis na kayamanan. Game-changer frickin '.Red mung, white beans o chickpeasMacapuno strips (natural na nagaganap na mutant coconut)Fresh, seasonally available o canned fruits tulad ng langka (langka)Mga buto ng sawit o kaongPinipig (inihaw, pinupuksa, wala pa sa gulang na malagkit na mga natuklap ng bigas) para sa isang maliit na langutngotGelatin cubes o tapioca pearls............                                                                                                                           HALO  HALO   Filippine                                                                                        ingredienti                                                                                                             Leche flan (crema all'uovo)Ube (igname viola, nel gelato o nella forma di halaya)Altri gelati come avocado o mais con queso (mais e formaggio!) Come nella versione di Sunda a destra. La loro versione utilizzava anche la calamansi (granatina di agrumi vicino alla calce originaria delle Filippine). Amo le cose aspre e controbilancia perfettamente la dolcezza. Frickin' game-changer.Mung rosso, fagioli bianchi o ceciStrisce Macaroono (cocco mutante presente in natura)Frutti freschi, stagionalmente disponibili o in scatola come jackfruit (rari)Semi di palma da zucchero o kaongScaglie di riso glutinoso arrosto, pestato, immaturo per un po 'di croccantezzaCubetti di gelatina o perle di tapioca
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wipradio · 6 years ago
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Se mi cercate sono sulla mia palma
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crookedperfectionfire · 7 years ago
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Il filippino rampante
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Sembra impossibile ma…
La realtà a volte pare prendere spunto dalla fantasia. Ricordate “Il barone rampante” di Italo Calvino? Racconta la storia di Cosimo, figlio primogenito del barone di Rondò, che dopo un litigio col padre decide di rifugiarsi sugli alberi. E lassù rimane tutta la vita.
Gilbert Sanchez ha 47 anni, e vive in un paesino delle Filippine, La Ruz, nella provincia Agusan. Primogenito di otto figli, è sposato con due figli, ma la moglie è morta nel 2000 dando alla luce il suo secondogenito. Gilbert per tre lunghi anni ha vissuto su un albero, una palma alta 20 metri vicina a casa sua, permettendo solo alla madre di portargli acqua e cibo. Tutti gli altri venivano respinti con alte urla e minacce lanciate agitando un vecchio coltello.
Ma perché Sanchez, che non aveva mai dato segni di scompenso, è salito su un albero con l’intenzione di non scendere più? Dicembre 2014, l’uomo è protagonista di una lite furiosa; un certo punto l’avversario estrae una pistola e gli assesta un colpo in testa con il calcio. Agustin, stordito, ha paura di essere ucciso, e scappa più veloce che può; inseguito, non sa dove rifugiarsi e alla fine non trova di meglio che salire sulla palma più alta e nascondersi nel fogliame. La sera la madre Winifreda non lo vede rientrare e lo va a cercare. Lo trova in cima all’albero. Cerca di convincerlo a scendere, lui non ci pensa nemmeno. Ritenterà inutilmente ogni giorno nei 3 anni successivi, senza rassegnarsi. Nel frattempo lo accudisce come può, gli porta acqua, cibo, vestiti, sigarette. Li mette in un paniere, e lui li tira su con una corda.
Gilbert non scende mai, neanche per una doccia. Resiste al freddo e a diverse tempeste, si ripara con le foglie dal caldo terribile, lotta contro insetti di ogni tipo che non gli danno pace. Tutti in paese conoscono la situazione, ma nessuno riesce a fare niente. Finché “la storia dell’uomo sulla palma” diventa virale sui social. Solo allora le autorità decidono che, volente o nolente, deve scendere dall’albero. Alla fine decidono di tagliare la palma, con estrema cautela, con una motosega.
Così Agustin è costretto a tornare a terra. Sono passati 3 anni. All’ospedale gli riscontrano vesciche su tutto il corpo, morsi di insetti, atrofia muscolare, la colonna vertebrale deformata e soprattutto i segni di una psicosi ormai irreversibile. A pensarci bene, più che il barone rampante il povero Agustin ricorda il personaggio  interpretato da Ciccio Ingrassia nel film Amarcord. Ma almeno lui un motivo valido per stare lassù ce l’aveva: abbarbicato al suo albero gridava a tutta voce “Voglio una donnaaaa!!!”
"L'arte di realizzare l'impossibile"- http://www.artedirealizzarelimpossibile.com/blog
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farmdelosreyestedeschi · 4 years ago
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Visayas ,island panay Sangingka beach club,farm family Tedeschi.punta bulocawe,carles,iloilo ,Philippines, Puno ng manlalakbay,trevel's Palm,Palma del viaggiatore,(Ravenala madagascariensis Philippines))
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itscayenna591 · 3 years ago
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MISS JENNY FILIPPINE (presso Las Palmas de Gran Canaria) https://www.instagram.com/p/CXo_cVRrgIz/?utm_medium=tumblr
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itscayenna591 · 3 years ago
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MISS MACIE BAYER FILIPPINE (presso Las Palmas de Gran Canaria) https://www.instagram.com/p/CXIokyorKwG/?utm_medium=tumblr
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Laksoy (nipa palm wine). liquor distilled from the sap of a nipa palm.is made from nipa sap that is distilled. In Barrio Babag, Butuan, Philippines                                                                                                                                                                                                                                                                              Laksoy (nipa palm wine). Inalis ng alak mula sa duga ng isang nipa palm.is ginawa mula sa nipa sap na dalisay. Sa Barrio Babag, Butuan, Pilipinas                                                                                                                          ��                                                                                                                                               Laksoy (vino di palma nipa). liquore distillato dalla linfa di una palma nipa.è fatto dalla linfa nipa che viene distillata. In Barrio Babag, Butuan, nelle Filippine
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