#palermitani
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Perché non ci si può schierare in nessuno dei fronti artificiali del gangsterismo globale
Il distacco cognitivo rispetto alla realtà si fa sempre più massiccio; lo schema Buoni-Cattivi resta dominante e non lascia scampo ai neuroni in nessun campo. Se le oligarchie sono ai ferri corti nel ridisegnare la mappa delle spartizioni mondiali, la sceneggiata dei “blocchi” tiene banco indisturbata, ma è assurda, tanto i presunti blocchi sono intrecciati tra di loro. Tutti dipendono in misura diversa dagli altri e non esistono in nessun campo delle spartizioni nette e dei fronti contrapposti. Le sceneggiate per le plebi servono, appunto, alle plebi. Questo vale per l’Ucraìna, per i BRICS e per Gaza. Tanto per fare qualche esempio alla rinfusa. Per quelli del Blocco B (stracciomondismo antioccidentale) Israele deve essere attaccata a parole e i palestinesi difesi a parole. Per quelli del Blocco A (occidentalismo antipovero) Israele dev’essere giustificata e al massimo censurata, ma la Palestina dev’essere garantita solo con qualche formuletta dialettica.
Poi andiamo a verifica. Nel Blocco B troviamo tanto la Russia quanto alcuni paesi degli Accordi di Abramo, ovvero i maggiori esportatori in Israele, nonché suoi alleati strategici. Israele del resto si è sempre rifiutata di armare l’Ucraìna e ha anche inviato dei volontari tra le truppe russe. L’Unione Europea ha invece aumentato gli aiuti a Gaza. Siamo noi italiani a portarli, e adesso è partita una macrospedizione coordinata tra Francia e Giordania che, sicuramente vanta il più occidentalista dei governi mediorientali. Il segretario di Stato americano, Blinken, che è israelita, ha iniziato un tour per coordinare gli aiuti a Gaza. Il che non significa che lo schema vada rovesciato. Non è che l’immaginario Blocco A sia più vicino ai palestinesi (o meglio meno lontano da loro) di quanto lo sia l’inesistente Blocco B. È tutta una pagliacciata in cui s’intrecciano interessi al contempo comuni e divergenti tra le varie oligarchie. Le quali su una cosa concordano: i loro fatti non collimano mai con le loro dichiarazioni.
Anche l’alleanza contro i pirati yemeniti houti nel Mar Rosso è composita e, per la prima volta da tanto tempo, annovera insieme gli alleati della guerra mondiale: Italia, Germania e Giappone. Era già accaduto una quarantina di anni fa con l’opposizione al blocco all’Iran voluto dagli americani. È un groviglio difficile da districare e mi rendo conto che sia complicato prendere posizioni che non siano viscerali e non partano da un qualcosa di positivo ma dalla presunzione di scegliere, tra le varie schifezze, il “male assoluto” contro cui illudersi di ergersi, tifando per un altro bandito. Un po’ come se nella guerra tra palermitani e corleonesi ci si fosse schierati pretendendo che il clan considerato meno peggio stesse facendo la lotta alla Mafia.
Hamas, come l’Isis e tutta la galassia dei terroristi islamisti, non è compatta ed ha vari clan e capi che si combattono tra loro. Tra qualche tempo scopriremo quale componente si era accordata con Tel Aviv per scatenare, con il massacro del 7 ottobre, la macelleria di massa su Gaza (Hamasrael…). Lo scopriremo perché sarà quella che assumerà il comando della Palestina ridimensionata, così come ci renderemo conto di quanto avranno inciso in tutta questa tragedia concordata a tavolino i giacimenti di gas sottomarino e l’ipotetica apertura del Canale Ben Gurion (cui i blocchi alterni di Suez e del Mar Rosso sono provvidenziali). Si vedrà come si svilupperanno gli Accordi di Abramo e se riuscirà la mossa di impedire il ravvicinamento tra Arabia Saudita e Iran.
In qualche modo proprio l’Iran è nell’occhio del ciclone. Ma non è un motivo sufficiente per simpatizzare per un regime imperialista che pretende di parlare nel nome di un dio. L’attentato sulla tomba di Suleimani non deve farci dimenticare di che personaggio stiamo parlando. Coordinava i suoi nell’Iraq invaso, smembrato, occupato e retto da un governo fantoccio messo insieme da Teheran e dagli americani. Per quasi mezzo secolo l’Iran ha svolto una politica che ha favorito gli interessi americani nell’area e ha combattuto tutti i governi socialnazionali e filoeuropei. Provò ad invadere l’Iraq nel 1980 per impedire la realizzazione del nucleare iracheno con tecnologia francese e aiuto italiano. La stessa Siria partecipò fin dal 1977, con un attentato a Baghdad, all’offensiva israelo-americana contro l’Iraq e l’Europa. E se gli ayatollah stanno a Teheran lo debbono proprio alla necessità israelo-americana di allora, di cui (Irangate docet) furono consapevoli esecutori.
Comprendo che assistere a una serie di macellerie perpetrate per conto di oligarchie criminali non sia piacevole e si vorrebbe che qualcosa cambi. Ma se ciò accadrà, prescinderà dai gangsters. Non ce n’è uno che sia meglio degli altri, così come non ce n’è nessuno che una volta o l’altra non svolga una funzione positiva da qualche parte. Perfino la Russia e l’Iran sono riusciti a farlo in Siria, il che è davvero tutto dire visto che per il resto sono anche peggio degli americani! Quel che è certo è che non si può stare con nessuno dei banditi. Ed è ormai così evidente, almeno per l’inconscio, che neppure l’individuazione del Nemico da cui identificarsi per contrapposizione sta facendo l’unanimità in nessuno dei conflitti, e questo non per effetto di propaganda ma per rifiuto istintivo di accodarsi a una qualche bestia idrofoba e bugiarda. Dobbiamo crescere noi. Crescere spiritualmente, esistenzialmente, concettualmente: dobbiamo farlo in Europa e per la Civiltà. Solo questo conta, solo questo è. La lotta tra gli imitatori goffi dei titani – comunque nemici dell’Olimpo – non può essere la nostra.
G.Adinolfi
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Paljaimmitanu
Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni? Brillano tra le foglie cupe le arance d’oro, Una brezza lieve dal cielo azzurro spira, Il mirto è immobile, alto è l’alloro! Lo conosci tu? Laggiù! Laggiù! O amato mio, con te vorrei andare!
Questo breve canto contenuto nel romanzo di formazione Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister viene fatto pronunciare da Goethe a Mignon, la ragazzina che Wilhelm incontra in un gruppo di danzatori di strada e decide di prendere sotto la sua protezione. Mignon, di origini italiane, ricorda con nostalgia il suo Paese e diventa personificazione del desiderio del Sud.
Io voglio partire per raccontare la mia breve visita palermitana dalla foto sopra: il treno che da Cefalù mi ha riportato a Palermo era pienissimo di turisti, pulitissimo, dove un bengalese ha richiamato un maghrebino che guardava i video di Tik Tok troppo alti (te le vendo io le cuffiette) ma la cosa sorprendente è che è arrivato alla Stazione Centrale con 10 minuti di anticipo, alle 13.22.
In 100 metri o poco più c’è tutto questo, mi permetto di dire uno degli angoli più suggestivi del mondo. E chiedo ai palermitani che mi leggeranno perchè la chiesa dei Teatini, che ha l’entrata principale dal Corso e quella laterale da Via Maqueda è chiusa.
la Chiesta di Santa Caterina di Alessandria, con annesso convento, ospitava le figlie non primigenie delle famiglie nobili, anche per questo il suo barocco fiorito siciliano è qualcosa di abbagliante.
Una cooperativa di ragazzi ha ripristinato la leggendaria dolceria
Che riprende le ricette originali delle Monache, riproponendo anche dolci che quasi nessuno faceva più, come il leggendario Trionfo di Gola, descritto anche ne Il Gattopardo, che è così bello che quasi commuove
Ne avevo parlato in un Vero O Falso, ecco la Chiesa del Santissimo Salvatore, altro gioiello barocco
Questa foto l’ho fatta dalle Torri del Duomo di Cefalù, in un lunedi piovosissimo
Ma è sempre una meraviglia
«Tra dieci giorni, se non hai niente in contrario, potremmo andare a Palermo» le disse. «Preferisco Ginevra» rispose lei. Stava in piedi davanti al cavalletto ed esaminava una tela iniziata. «Come puoi vivere senza conoscere Palermo?»
Milan Kundera, L’insostenibile leggerezza dell’essere.
Per € 2.50 non credo esistano tante cose più buone
Andateci, ne vale la pena
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Ti posso chiedere di raccontare/spiegare questa parte del monologo di Teresa Mannino sulla linguistica? Spero che ci sarà un video tagliato del suo monologo qui ma intanto sono sicura di non aver capito tutto
Ciao! Più che altro non ho idea di cosa sia successo perché sono andata a dormire praticamente dopo Russell Crowe lol Cerco di farmi un'idea su Raiplay (x) e poi vedo cosa dirti.
Provo a farti un riassunto, poi mi dici se c'è qualcosa su cui devo soffermarmi di più, se ti serve?
To start with, after a few jokes, she says that mentally we are stuck into the 5th century bc. In fact, as a philosopher back then, men (mankind) believe that everything that exists is for them. She then compares the word uomo (man) with donna (woman): in Italian "uomo" can be used both for mankind and male/masculine gender. So she asks "why man? (perché uomo?), we could say human kind or human animal" and states we're animals as well. We also have our DNA for the 70% similar to bananas and for the 98% to monkeys and primates in general (other jokes in between).
(I think this is the point of your question but anyway let me know) As humans, since we speak languages to communicate (while other animals/plants have other methods), we feel superior. And she basically says: "that's the same feeling that we Sicilian people have when someone from the North (Milan/Piedmont...) comes to Sicily, we speak to them in Sicilian and if that person doesn't understand we think that they're stupid: but it's not so, this person speaks another language. So we keep repeating the same sentence in Sicilian hoping the northerner will understand suddenly". She adds a sample sentence in Sicilian (don't ask me to write it cause I have no clue I speak another language as she said but it could be something like "cuccu cammini co' e arance 'n terra" BUT IDK what I did for sure I wrote it wrong) and says: "Even if we translated this sentence, it has no meaning anyway" and then asks Giletti (tv host, from Biella, Piedmont) to translate it (he asks for help to someone near him). She explains that sentence: "cu ccu" are two words that have different meaning just to confuse everyone better, and they mean "with whom" (con chi) and asks Giletti to repeat to help him learn Sicilian. The sentence translated sounds like "Con chi cammini con le arance che stanno per terra?" (with whom you walk with the oranges that are on the ground?). And indeed generally has no meaning but for Palermitani (people from Palermo), it means "with whom you walk with oranges that are fallen cause are rotten" -> who do you hang out with, rotten oranges = bad people? So she adds "It's pretty complex to get and one can understand it only if they have done a thesis on Camilleri (famous Sicillian author/writer who created Il Commissario Montalbano), but even with this background, we say that that person from the North is stupid".
She goes back speaking about the other ways of communication that plants and animals use and focuses on baboons that in order to cheer each other, they squeeze each other's... masculine genitals. "They acquire all the infos they need through that 'it's young' 'they will collaborate' (adds more fun stuff)". Then speaks about ants (formiche tagliafoglie= cutleaves?), and adds they're the smarter of all: "they pick up seeds as we used to do and have huge nests in which they cultivate mushrooms. They have been farming for 50 millions of years and didn't ruin anything we've been farming for 10.000 and have destroyed our planet. They were here when there were dinosaurs and survived the meteorite". So she says "Let's copy them, how does their society works? They're basically all female with a "mother queen" and a bunch of males. The "mother queen" decides the gender of the new borns and it's basically all females, except for a male or so every year for continuing the specie and nothing else." She adds a bunch of fun notes on this, how useful it is for them when it comes to exes and how happy male ants may be. "On the contrary, human animals prefer power ON other humans, men, women, childeren, nature... I like power too, but power OF laughing, making people laugh, dressing how I want, dancing on the street even if I embarass my daughter..." and ends by saying something like "if some stories/situations are still present maybe it's not time to ignore them and move on".
:)
#traduzioni#sanremo#sanremo 2024#italian language#languages#it#sanremo2024#langblr#italian#italian langblr
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con che poesia mi sono deliziata quando oggi, in fila allo sportello, ho deciso di togliere le cuffie e mi sono messa ad ascoltare i palermitani ❤️
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can we hear the almost murdered story
i can't fully namedrop places here because there's actual palermitani that follow me and i don't want to get the geography wrong. but suffice to say we were living it up in palermo looking for some movida we were at a bar and my friend was like yo im going to the open market by day crazy party drug den by night neighbourhood do you want to come along. and we said no so he went alone. and he sidled up to the wrong people and almost got shanked and had to run away in his pink cashmere jumper and black gucci sliders and at like 2:30 am he met up with me and a handful of others but the guys were still following him so we had to run and hide our traces so me and him traded clothes since we had the same haircut and build and the six of us ran our asses off around palermo late at night and it was one of the best nights of my life we were all very delirious. at around 4 am they lost our traces so we went back to the b&b for two hours of sleep before the next day's touristing around.
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L'italia è il paese più bello del mondo. O meglio, potrebbe esserlo, senza gli italiani !
Senza i piromani calabresi, senza i contadini palermitani, senza chi appicca roghi nella macchia mediterranea del Gargano.
Un paese come il nostro con migliaia di chilometri di coste e boschi, sapete su quanti aerei canadair può contare?
Appena diciotto!
[ 18 ] Di-ci-ot-to !!
Avete capito bene.
Mentre spendiamo milioni di euro nella parte burocratica della progettazione del Ponte sullo Stretto di Messina, mentre buttiamo miliardi sull'aggiornamento dei sistemi d'armamento imposti dalla Nato, non investiamo nemmeno un euro del P.N.R.R. per rafforzare i mezzi per fronteggiare la ricorrente emergenza incendi che ogni estate vede andare in fumo migliaia di ettari di foreste e boschi.
Proprio quelli (i boschi, le foreste, il verde, la vegetazione) che dovrebbero salvarci dalla progressiva desertificazione del territorio italiano.
E il governo che fa?
DORME !!!!
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Mafia, blitz tra Palermo e New York: 17 arresti in una maxi-operazione di Polizia e Fbi
Mafia, blitz tra Palermo e New York: 17 arresti in una maxi-operazione di Polizia e Fbi. Sono 17 le persone fermate da Polizia ed Fbi in un blitz contro le famiglie mafiose che operano tra Italia e Stati Uniti. Gli indagati, ritenuti appartenenti (o legati) ad una storica famiglia palermitana, sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, turbativa d'asta e incendi aggravati dal metodo mafioso. “L'operazione - si legge nell’ordinanza - si inserisce in più vasto contesto investigativo ed esecutivo che ha visto il coinvolgimento di investigatori della Polizia di Stato e del Federal Bureau of Investigation in una complessa ed articolata indagine avviata sui componenti della famiglia Gambino di New York ed alcuni referenti italiani del medesimo sodalizio ancora attivi in Sicilia”. https://videopress.com/v/K2GegF53 I Gambino, famiglia mafiosa newyorkese protagonista dell'inchiesta “Pizza Connection” condotta negli anni ’80 da Giovanni Falcone, torna nel mirino degli inquirenti italiani e statunitensi. I Gambino, stando a quanto si apprende, continuerebbero a fare affari con vecchi boss dei clan palermitani di Torretta, Partinico e Borgetto. Non sono più i “tempi d’oro” della “Pizza Connection” ma il traffico di droga, che negli anni '70 e '80 ha reso ricche le famiglie mafiose americane e siciliane, continua a legare le cosche dei due continenti. Lo ha accertato l'inchiesta coordinata dalla Procura di Palermo. Francesco Rappa, detto “Ciccio”, storico capomafia di Borgetto, condannato definitivamente per tre volte per associazione mafiosa, è l’uomo attorno a cui ruota l'inchiesta della Dda palermitana. Il Questore di Palermo, Maurizio Calvino, a margine della conferenza stampa sull’indagine, ha dichiarato: «Sono consolidati e riattualizzati i rapporti di collaborazione tra Cosa nostra palermitana e quella americana». «Il cuore di questa indagine - ha aggiunto - è la conferma del peso di parti importanti della mafia palermitana e del ruolo che ancora possono avere su situazioni di malaffare che riguardano compagini malavitose d’oltreoceano». https://videopress.com/v/dvUS2S99 ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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#Palermo e provincia avvolte dal #fuoco. Mancano prevenzione e #Canadair Spendiamo 4 miliardi per carri armati Leopard, con stessa cifra si comprano circa 120 canadair Mandiamo i carri armati in #Sicilia ? Un abbraccio ai palermitani. #cambiamentoclimatico #climatechange
nicola fratoianni
@NFratoianni su Twitter
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Vedere le storie degli amici di mio fratello (Palermitani) commentare i fatti recenti con storie su Instagram scrivendo "Tutti gli uomini sono stupratori così come tutti gli immigrati sono ladri" mi ha fatto fumare il cervello come poche cose al mondo. Ma porca puttana, quando cazzo impareranno che fare le vittime dicendo "ma io sono bravo gne gne, non siamo tutti cattivoni gne gne" non serve assolutamente a un cazzo? Ma quanto cazzo si può essere coglioni? Sono gli stessi che pensano che il corteo sia stato esagerato, che tutte le donne esagerano e che gli stupratori sono stati casi isolati di persone malate. La cosa che più mi fa arrabbiare è come la realtà sia diventata un libro di Orwell e come di fronte alla palese decadenza si cerchi rumorosamente di arrampicarsi sugli specchi con scuse che equivalgono a cerotti su ferite da arma da fuoco. Quanto ancora si può negare l'evidenza? E come puoi, dopo un accaduto simile (nella tua città trall'altro) essere in grado di partorire commento più qualunquista e inutile?
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Il distacco cognitivo rispetto alla realtà si fa sempre più massiccio; lo schema Buoni-Cattivi resta dominante e non lascia scampo ai neuroni in nessun campo. Se le oligarchie sono ai ferri corti nel ridisegnare la mappa delle spartizioni mondiali, la sceneggiata dei “blocchi” tiene banco indisturbata, ma è assurda, tanto i presunti blocchi sono intrecciati tra di loro. Tutti dipendono in misura diversa dagli altri e non esistono in nessun campo delle spartizioni nette e dei fronti contrapposti. Le sceneggiate per le plebi servono, appunto, alle plebi. Questo vale per l’Ucraìna, per i BRICS e per Gaza. Tanto per fare qualche esempio alla rinfusa. Per quelli del Blocco B (stracciomondismo anti occidentale) Israele deve essere attaccata a parole e i palestinesi difesi a parole. Per quelli del Blocco A (occidentalismo anti povero) Israele dev’essere giustificata e al massimo censurata, ma la Palestina dev’essere garantita solo con qualche formuletta dialettica.
Poi andiamo a verifica. Nel Blocco B troviamo tanto la Russia quanto alcuni paesi degli Accordi di Abramo, ovvero i maggiori esportatori in Israele, nonché suoi alleati strategici. Israele del resto si è sempre rifiutata di armare l’Ucraìna e ha anche inviato dei volontari tra le truppe russe. L’Unione Europea ha invece aumentato gli aiuti a Gaza. Siamo noi italiani a portarli, e adesso è partita una macrospedizione coordinata tra Francia e Giordania che, sicuramente vanta il più occidentalista dei governi mediorientali. Il segretario di Stato americano, Blinken, che è israelita, ha iniziato un tour per coordinare gli aiuti a Gaza. Il che non significa che lo schema vada rovesciato. Non è che l’immaginario Blocco A sia più vicino ai palestinesi (o meglio meno lontano da loro) di quanto lo sia l’inesistente Blocco B. È tutta una pagliacciata in cui s’intrecciano interessi al contempo comuni e divergenti tra le varie oligarchie. Le quali su una cosa concordano: i loro fatti non collimano mai con le loro dichiarazioni.
Anche l’alleanza contro i pirati yemeniti houti nel Mar Rosso è composita e, per la prima volta da tanto tempo, annovera insieme gli alleati della guerra mondiale: Italia, Germania e Giappone. Era già accaduto una quarantina di anni fa con l’opposizione al blocco all’Iran voluto dagli americani. È un groviglio difficile da districare e mi rendo conto che sia complicato prendere posizioni che non siano viscerali e non partano da un qualcosa di positivo ma dalla presunzione di scegliere, tra le varie schifezze, il “male assoluto” contro cui illudersi di ergersi, tifando per un altro bandito. Un po’ come se nella guerra tra palermitani e corleonesi ci si fosse schierati pretendendo che il clan considerato meno peggio stesse facendo la lotta alla Mafia.
Hamas, come l’Isis e tutta la galassia dei terroristi islamisti, non è compatta ed ha vari clan e capi che si combattono tra loro. Tra qualche tempo scopriremo quale componente si era accordata con Tel Aviv per scatenare, con il massacro del 7 ottobre, la macelleria di massa su Gaza (Hamasrael…). Lo scopriremo perché sarà quella che assumerà il comando della Palestina ridimensionata, così come ci renderemo conto di quanto avranno inciso in tutta questa tragedia concordata a tavolino i giacimenti di gas sottomarino e l’ipotetica apertura del Canale Ben Gurion (cui i blocchi alterni di Suez e del Mar Rosso sono provvidenziali). Si vedrà come si svilupperanno gli Accordi di Abramo e se riuscirà la mossa di impedire il ravvicinamento tra Arabia Saudita e Iran.
In qualche modo proprio l’Iran è nell’occhio del ciclone. Ma non è un motivo sufficiente per simpatizzare per un regime imperialista che pretende di parlare nel nome di un dio. L’attentato sulla tomba di Suleimani non deve farci dimenticare di che personaggio stiamo parlando. Coordinava i suoi nell’Iraq invaso, smembrato, occupato e retto da un governo fantoccio messo insieme da Teheran e dagli americani. Per quasi mezzo secolo l’Iran ha svolto una politica che ha favorito gli interessi americani nell’area e ha combattuto tutti i governi socialnazionali e filoeuropei. Provò ad invadere l’Iraq nel 1980 per impedire la realizzazione del nucleare iracheno con tecnologia francese e aiuto italiano. La stessa Siria partecipò fin dal 1977, con un attentato a Baghdad, all’offensiva israelo-americana contro l’Iraq e l’Europa. E se gli ayatollah stanno a Teheran lo debbono proprio alla necessità israelo-americana di allora, di cui (Irangate docet) furono consapevoli esecutori.
Comprendo che assistere a una serie di macellerie perpetrate per conto di oligarchie criminali non sia piacevole e si vorrebbe che qualcosa cambi. Ma se ciò accadrà, prescinderà dai gangsters. Non ce n’è uno che sia meglio degli altri, così come non ce n’è nessuno che una volta o l’altra non svolga una funzione positiva da qualche parte. Perfino la Russia e l’Iran sono riusciti a farlo in Siria, il che è davvero tutto dire visto che per il resto sono anche peggio degli americani! Quel che è certo è che non si può stare con nessuno dei banditi. Ed è ormai così evidente, almeno per l’inconscio, che neppure l’individuazione del Nemico da cui identificarsi per contrapposizione sta facendo l’unanimità in nessuno dei conflitti, e questo non per effetto di propaganda ma per rifiuto istintivo di accodarsi a una qualche bestia idrofoba e bugiarda. Dobbiamo crescere noi. Crescere spiritualmente, esistenzialmente, concettualmente: dobbiamo farlo in Europa e per la Civiltà. Solo questo conta, solo questo è. La lotta tra gli imitatori goffi dei titani – comunque nemici dell’Olimpo – non può essere la nostra.
-Gabriele Adinolfi
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La Chiesa del Gesù è una delle più importanti chiese barocche di Palermo e dell'intera Sicilia. Situata nel centro storico della città, e comunemente conosciuta dai palermitani con il nome di Casa Professa, è uno dei monumenti più celebri di Palermo.
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palermitani a palermo che si lamentano dello schifo che fanno i servizi.
sempre i palermitani : scusate fermo il bus un attimo perché devo comprare la frutta in questo mercatino in mezzo alla strada
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Narrando dei suoi anni palermitani, spiegò che nel 1972 aveva avviato, a Palermo, un’attività commerciale con un amico. Per promuoverla, avevano organizzato un concerto invitando il re e la regina del nazionalpopolare, Raffaella Carrà e Pippo Baudo. La serata venne annullata per il maltempo e Profeta non riuscì, «per varie vicissitudini» - forse la passione per il gioco d’azzardo - a restituire i soldi dei biglietti, né la somma garantita dallo sponsor. Per giunta, il socio lo lasciò a piedi di lì a poco, con l’argomento che la società era di fatto, in realtà intestata solo a lui. Ebbene: che mestiere esercitava Profeta col socio, a Palermo? L’agente immobiliare. E quale ditta aveva pagato per sostenere il concerto e si rivalse su di lui? Una cooperativa di taxi.
Dall’articolo "La doppia vita, i debiti «per colpa di Baudo e Carrà»: così il killer Michele Profeta iniziò a odiare il mondo" di Federico Ferrero
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geodesia e isoipse maschili
Ingravallo, poi, aveva letto Norman Douglas oltre che Lawrence: e ne aveva stillato Calabria, Sardegna (ringhiando) come da fiale d'un iperofficiante elisire. Gli sovvenne che uno dei due grandi erotologi, ma non realizzava quale, un bel giorno, s'era tramutato in geodeta, e aveva considerato l'opportunità di redigere una mappa delle isoipse maschili, estendendola a tutta la superficie della terra. Aveva dunque triangolato, in sua geodesia, anche il territorio circèo, cavandone documentata certezza che la Circe non si fosse piazzata poi tanto male a esercitare l'arte sua, ch'era quella d'ammammolare i giovanotti. Codesto territorio di più profittevole ammammolamento, cioè di più eccelso livello del potenziale maschile, era, secondo Norman Douglas o secondo Lawrence, un triangolo sferico, o meglio geodetico. E i vertici, i capisaldi geodetici estremi dell'ineguagliabile triangolo, lui, Norman Douglas, o lui, Lawrence, li riconosceva emergere dalle tre città di Reggio (Calabria), Sassari e Civitavecchia, con gran dispetto dei palermitani. "Poteva arrivà nu poco chiù a Norte, sto minch... iologo," ideò muto Ingravallo strizzando i denti dalla rabbia: "spingersi nu poco chiù a levante," gli suggerì l'inconscio, "fino in coppa a 'o Matese." Levò le spalle: "Affare suo!" E tirò, a denti stretti, la conclusione: una conclusione probabilmente ingiusta: la quale, comunque, non interessa in alcun modo il presente referto. da C.E. Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana
#gadda#carlo emilio gadda#citazioni#geodesia#isoipse maschili#circe#potenziale maschile#ingravallo#don ciccio ingravallo#quer pasticciaccio brutto de via merulana
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Prima del tramonto le tre o quattro bagascette di Donnafugata (ve ne erano anche lì non raggruppate ma operose nelle loro aziende private) comparvero in piazza col crine adorno di nastrini tricolori per protestare contro l’esclusione delle donne dal voto; le poverine vennero beffeggiate via anche dai più accesi liberali e furono costrette a rintanarsi. Questo non impedì che il “Giornale di Trinacria” quattro giorni dopo facesse sapere ai Palermitani che a Donnafugata “alcune gentili rappresentanti del bel sesso hanno voluto manifestare la propria fede inconcussa nei nuovi fulgidi destini della Patria amatissima, ed hanno sfilato nella piazza fra il generale consenso di quella patriottica popolazione.”
Il gattopardo, Giuseppe Tomasi di Lampedusa
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#NewsPA - Auguri del Sindaco Lagalla
[[{“value”:”Rivolgo a tutte le palermitane e i palermitani i migliori auguri per un sereno 2025. Da parte dell’amministrazione comunale proseguirà il costante impegno nel processo di cambiamento della città. Il mio appello ai cittadini è di contribuire tutti insieme a questo cambiamento, perché solo insieme si potranno raggiungere gli obiettivi desiderati per il bene di Palermo. In questa…
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