#paleo genetista
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raffanimal · 4 years ago
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Il livello tecnologico raggiunto permette al genere umano, da più di un decennio,  di poter pasticciare con la genetica. Disporre di tale accesso alimenta inevitabilmente la curiosità ma soprattutto la determinazione al pretendere di chiarire aspetti, a detta di alcuni scienziati genetisti, “fondamentali” all’ inquadramento del genere umano sapiens-sapiens. La strada percorsa dai genetisti consiste nel sostituire parti di DNA antico, danneggiato, con parti sane di specie affini ed innestare tale pasticcio in un feto.
Sull’onda degli  anni novanta, con il film Jurassic Park, i genetisti bramano la de estinzione di animali e piante forse più per una dimostrazione di onnipotenza più che per reali vantaggi all’umanità.
 Qualcuno potrebbe sollevare il quesito :” quale è il lato negativo di far tornare in vita qualche esemplare di mammut lanoso, sauropode o uomo di Neanderthal in ambienti sicuri e protetti?
Qui, si apre un mondo di argomentazioni e contradditori.
Tralasciando tutto il filone di considerazioni etiche proviamo, ora, a valutare la de estinzione cominciando dalla sua definizione, anzi, dalla definizione di estinzione:
In biologia, la scomparsa di specie animali o vegetali e di gruppi umani, dovuta a fattori naturali (sconvolgimenti geologici, variazioni nel clima, epidemie, competizione con altre specie, ecc.) o anche, in epoca moderna, all’intervento diretto o indiretto dell’uomo (vero e proprio sterminio o trasformazione dell’ambiente): l’e. dei dinosauri alla fine del cretaceo; in via di e., di specie animale o vegetale, che si sta riducendo numericamente ed è prossima a scomparire: il lupo è una specie in via di estinzione. 
Definizione di de estinzione:
La de-estinzione, o risurrezione biologica, o ancora revivalismo della specie è il processo di creazione artificiale di un organismo appartenente ad una specie estinta. La clonazione è il metodo più ampiamente conosciuto e proposto, sebbene anche l’allevamento selettivo è stato utilizzato e in alcuni (vedi il caso Quagga) ha portato alcuni risultati. Tecniche simili sono state applicate anche su specie in pericolo. 
Già da queste definizioni risalta palesemente la mancanza della componente “ambientale”, cardine dell’estinzione, nella de estinzione.
 Proprio sul fattore ambientale vorrei soffermarmi perché è la chiave di interazione biologica superiore anche al potenziale di intervento dei geni. Agli occhi degli inesperti parlare di ambiente può significare latitudine, longitudine, altezza rispetto al livello del mare e temperatura ma, in biologia, ha un significato ben più complesso. In biologia l’ambiente comprende l’alimentazione, le interazioni sociali, il livello di istruzione, i tipi di stress, l’imprinting, da disidratazione, la cultura, l’allenamento, ecc. ma prima di tutto l’ambiente cellulare.
Si, siamo passati da considerazioni macroscopiche a considerazioni microscopiche.
La cellula, nel terzo millennio, non può più essere considerata la miliardesima parte di un essere vivente animale o vegetale che sia. La cellula è doveroso paragonarla ad un individuo intero, essa vive, mangia, elabora input e output, cresce, si ammala, guarisce, si duplica e muore. 
Sembra impossibile, vero?
La cellula è formata da molti componenti nucleo, mitocondri, citoplasma, membrana, accessi, ecc. ai quali, negli anni, sono stati conferiti funzioni vitali differenti. A questo punto, basta individuare il componente che contiene il DNA (considerato a tutt’ oggi il segreto contenente le istruzioni che permettono la vita)  e tutto il resto a seguire.
Ma, no è affatto così.
   Qualche decina di anni fa alcuni ricercatori denuclearono (rimossero il nucleo) dalla cellula e l’ unica limitazione che ricevette la cellula fu solo il non poter replicarsi. Sgomenti, i ricercatori cercarono il vero cervello della cellula, quel magico componente in grado di coordinare l’esistenza della cellula, e lo trovarono nella membrana. 
La membrana cellulare è la sede della razionalizzazione del nutrimento e dell’acquisizione ed elaborazione dei “messaggi” ricevuti dall’ambiente esterno alla cellula e dall’ambiente interno alla cellula. La membrana, in questo modo, governa tutte quelle azioni  vitali che consentono la sopravvivenza dell’intera cellula attraverso, addirittura, anche alla collaborazione con altre cellule.                   
Ora, il ragionamento che intendo proporvi è questo:
Vorrei dibattere sulla necessità di de estinguere l’uomo di Neanderthal ibridandolo con un uomo moderno, in un ambiente non idoneo, con imprinting non idoneo, con alimentazione non idonea (noi cuociamo tutto), con caratteristiche fisiche inadatte, con differente modo di valutare la correlazione tra causa ed effetto, con, molto probabilmente la completa mancanza del rapporto tra causa ed effetto, con prerogative ineluttabilmente differenti, ecc.
Ripeto, cosa serve portare in vita un essere che non sarà mai completamente moderno e mai completamente Neanderthal?
È dal 2010 che, dal team del paleo genetista svedese Swante Pääbo,  è stato sequenziato il genoma dell’uomo di Neanderthal. Quindi custodiamo già tutti i segreti della biologia dell’uomo di Neanderthal. 
Aver sequenziato il genoma ci permette la creazione in laboratorio di tessuti migliori o, addirittura, di organoidi con caratteristiche diverse dai  nostri organi (o parte di essi). Una sorta di inestimabile upgrade biologico.
Ahimè, un conto è “potenziare” un tessuto, un conto è relegare un essere vivente in un ambiente non idoneo sottoponendolo inevitabilmente anche a input inadeguati. 
Cosa si voleva sottolineare con questo scritto?
Si vuole sottolineare una volta per tutte che le caratteristiche degli esseri viventi sono la diretta conseguenza degli stress ambientali. OGNI ESSERE VIVENTE,CON LE SUE PECULIARITÀ, È STRETTAMENTE INTERCONNESSO CON STRESS AI QUALI È SOTTOPOSTO.
 IN BIOLOGIA LA PAROLA DESTINO E LA PAROLA LIMITE  NON ESISTONO.  
OGNI TIPO DI CAMBIAMENTO O MUTAZIONE PARTE DA FUORI.
Anche in un film del 1984 “ICEMAN”  in Italia “L’UOMO DEI GHIACCI” veniva rimarcata l’inadeguatezza della esistenza di un uomo preistorico nel mondo moderno. Sottolineo che nel 1984 i processi di laboratorio che avrebbero consentito di de estinguere un qualsivoglia animale era pura utopia.
  SCONSIGLIO NUMERO 26 – PUÒ ESISTERE LA DE ESTINZIONE ? – Il livello tecnologico raggiunto permette al genere umano, da più di un decennio,  di poter pasticciare con la genetica.
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paleogenetica · 3 years ago
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Mapas Teóricos de como llegaron los Primeros Paleo Indios a América. 10 Yacimientos Arqueológicos Super Antiguos para la Locura. Con Links
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Esto si que está bien raro :
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Que se hicieron los Primeros Paleo Indios ?? ... Los de hace 23,000 Años que dejaron Huellas de Pies fosilizadas en Nuevo México.
Porqué no aparecen en el Registro genético ??
Los Genetistas Matemáticos dicen que hoy no hay descendientes de Gente que haya ingresado hace mas de 16,000 Años. Entonces fue que se extinguieron ??. Quién los mató ?? ... Fue un Volcán o un Asteroide ??? ... 
Los mataron los Paleo Indios que llegaron 6,000 o 7,000 Años mas tarde ?? ... Y mataron a las Mujeres y a los Niños también ?? ..
Y entonces porque no aparecen Registros Arqueológicos entre hace 21,000 y 16,000 Años.
O será que sabemos muy poco, las Evidencias son muy escasas y difíciles de encontrar, pero si existen, en ese Caso nos esperan Hallazgos Maravillosos de la Arqueología Paleo Indígena.
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En el Ojo del Huracán están los Arqueólogos que nos deslumbraron con este Maravilloso Descubrimiento : Matthew Robert Bennett de Bournemouth University y Sally Christine Reynolds de la misma Universidad.
Ver su Artículo abajo en esta Página, ellos suponen o lanzan la Hipótesis que la Teoría Genética de la Detención o Parada en Beringia, que han abrazado los Genetistas Matemáticos, pudo haber ocurrido realmente en Estados Unidos, México, etc .....
Cambie Beringia por USA y México y se podrían satisfacer los mismo Conceptos Matemáticos de los Teóricos de la Genética y la Velocidad de las Mutaciones.
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Para ver los Mapas en Aumento, abra la Imagen en una Pestaña nueva de Windows. Los Números son Miles de Años antes del Presente.
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En el Siguiente Mapa están algo atrasaditos, pues tienen a los Paleo Indios entrando en Estados Unidos hace 16,000 Años. Esto se contradice con el Sitio de “White Sands” o sea “Arenas Blancas” en Nuevo México, Huellas humanas de hace 23,000 Años, anunciadas en 2021.
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Este es el Mapa Mitocondrial de la Especie Humana, con Africa Arriba, Sur América a la Derecha, Australia abajo a la Izquierda. Se detalla la Evolución de los Haplogrupos mitocondriales que transmite la Madre a su Descendencia.
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Estos eran los Yacimientos Arqueológiocos mas antiguos del Nuevo Mundo antes de que se Descubrieran Huellas de 23,000 Años en Nuevo México, USA, Fíjate que a Bluefish le asignaban 24,000 Años :
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Un Sitio anterior al Descubrimiento de Huellas en Nuevo México propone una Ruta Costera con Fechamientos aceptados por la Ciencia. Damos el Link mas abajo.
. Próximo Mapa, Lo mas Oscuro a la Izquierda es Siberia en Asia, lo Gris mas Claro es Beringia, lo mas Oscuro en el Centro es Alaska con Yacimientos de mas de 13,000 Años en Rojo, de 13,000 a 10,000 Años en Amarillo. Los Cuadritos Negros representan Estudios Geológicos de 15,7 a 13,3 Kilo Años indicando que había Condiciones vegetales y el Terreno libre de Hielo.
La Capa de Hielo de mas Abajo es el Hielo Glacial Cordillerano, y la Capa Glacial de Arriba a la Derecha es la Laurentida. El Color Morado corresponde a Terreno Libre de Hielo al Sur del Archipiélago de las Islas Aleutas.
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Próximo Mapa : Esta es la Ruta Costera propuesta para los Paleo Indios. El Mapa contradice las Huellas de Nuevo México. Ya quedó muy Obsoleto, es del 2018.
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Revista Science
Current evidence allows multiple models for the peopling of the Americas - Agosto 2018
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https://www.science.org/doi/10.1126/sciadv.aat5473
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Para caer en la Locura Arqueológica de los Paleo-Indios, lo único que hay que hacer es leer la Página de Wikipedia donde informan el “Poblamiento de América y nos dan estas Fechas brutales de Antiguas :
Topper (Carolina del Sur, Estados Unidos). Restos humanos fechados hacia el año 50 000 AP (antes del presente).
Pedra Furada (Piauí, Brasil). Restos humanos fechados hacia el año 50 000 AP.
American Falls (Estados Unidos). Restos fechados hacia el año 43 000 AP.
Cuenca del Valsequillo (México). Huellas humanas fechadas hacia el año 40 000 AP.73​74​3​
Cueva de Cacao (Antofagasta de la Sierra, Argentina) artefactos líticos asociados a dos costillas de milodote datadas en 40.000 años AP.75​
Sitio del lago Lewisville (Denton, Texas, Estados Unidos), artefactos de piedra con fechas de 37 000 años AP.76​77​78​
Monte Verde II (Puerto Montt, Chile). Restos de 33 000 años.
El Cedral (SLP, México). Restos humanos y artefactos líticos con una antigüedad de 31 000 años AP.
Cueva del Chiquihuite (Concepción del Oro, México), industria lítica de 27 000 años.79​
Santa Elina, Serra das Araras, (Mato Grosso, Brasil) Algunos artefactos líticos, 27 000 años.80​
White Sands, Nuevo México, Estados Unidos, huellas de pies humanos delimitadas por capas de semillas datadas por radiocarbono calibradas entre 23 y 21 mil años AP.81​
Tequixquiac (Méx, México). Hueso sacro de Tequixquiac de hace 22 000 años.
Tlapacoya (Méx, México). Navaja de obsidiana de hace 21 000 años.
Chiribiquete, Colombia, pinturas rupestres de hasta 19 510 años.
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Fuente : “Poblamiento de América” en Wikipedia
https://es.wikipedia.org/wiki/Poblamiento_de_Am%C3%A9rica
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Could the forerunners be one or more groups that did an end-run around the glaciers 22,000 years ago, thrived for a little while in the Americas, and then for some reason died out?
No evidence for a human presence over the next 6,000 years strongly suggests that the forerunners just weren’t there any more. No mass extinction of American megafauna (large prey animals) until the Clovis hunters arrive 60 centuries later makes it almost certain.
When human hunter-gatherers first settled a continent or ocean island where the prey animals had not co-evolved with human beings and did not fear them, there was always a mass extinction: Australia 46,000 years ago, the Americas around 10,000 to 12,000 years ago, New Zealand only 700 years ago. If it didn’t happen any earlier in the Americas, then the forerunners were probably long gone.
Or maybe, just maybe, they were still hanging on somewhere in small numbers until the Clovis people arrived, probably with better weapons, and swept them aside. That’s what Dr. Andrea Manica, a geneticist at Cambridge University, thinks.
He told the BBC that the genetics “clearly shows a split of Native Americans from Asians approximately 15,000 to 16,000 years ago.” The forerunners are not represented in that genetic lineage, and Manica suggests that “the initial colonists of the Americas were replaced when the ice corridor formed and another wave of colonists came in.
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Fuente : The Standard
How did America’s ‘first teenagers’ get here and get around the glaciers? --- By Gwynne Dyer --- Contributing Columnist  ---  Tue., Oct. 5, 2021
https://www.stcatharinesstandard.ca/opinion/contributors/2021/10/05/how-did-americas-first-teenagers-get-here-and-get-around-the-glaciers.html
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Xa Luan - Octubre 12 del 2021
23,000-Year-Old Human Footprints Found In New Mexico Are Revolutionary
In 2020, two separate studies published in the journal Nature offered proof that humans were in the Americas both during and before the Last Glacial Maximum.
Thomas Higham was the co-leader of one of these studies , along with Lorena Becerra-Valdivia, who like Dr. Higham is an archaeological scientist and radiocarbon dating expert from Oxford University. The team of researchers they led used archaeological, genetic, climate, and radioactive dating data collected from 42 North American archaeological sites to calculate a timeframe for human occupation and migration in the region.
After analyzing all the data, they concluded that humans had almost certainly been present in North America before the Last Glacial Maximum had begun.
“The First Americans came from eastern Eurasia, and it looks as though there was a surprisingly-early movement of people into the continent,” Professor Higham said at the time, in a 2020 University of Oxford press release introducing his team’s findings. “The people that travelled into these new lands must have come by sea, because the northern parts of North America were impenetrable and sealed off from eastern Eurasia by a massive ice sheet until 13,000 years ago.”
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Xa Luan - Octubre 12 del 2021
23,000-Year-Old Human Footprints Found In New Mexico Are Revolutionary
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https://www.xaluan.com/modules.php?name=News&file=article&sid=3286229
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Article by Matthew Robert Bennett, Bournemouth University and Sally Christine Reynolds, Bournemouth University
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This changed in September 2019 when the team found tracks with undisturbed sediment above and below them. Within that sediment were layers containing hundreds of seeds of the common ditch grass Ruppia cirrhosa. These seeds, when radiocarbon dated, would reveal the age of the footprints themselves. Analysis revealed the seeds range in age from 21,000 to 23,000 years old, suggesting humans made repeated visits to the site over at least two millennia.
The White Sands footprints provide unequivocal evidence that people were in the Americas at the height of the last glacial maximum, rather than some time after, as was previously thought. That’s a big deal for our understanding of the peopling of the Americas and the genetic composition of indigenous Americans.
Using the DNA of modern indigenous Americans, scientists have worked out that their ancestors arrived from Asia in several waves, some of which became genetically isolated. The cause of this isolation is not clear. Now, our new footprint evidence provides an explanation, suggesting that the earliest Americans were isolated south of the North American ice sheet, only to be joined by others when that sheet melted.
Our discovery may also reopen speculation about other archaeological sites in the Americas. One of them is Chiquihuite Cave in Mexico. Archaeologists recently claimed that evidence from this cave suggests humans occupied the Americas around 30,000 years ago – 7,000 years before people left the White Sands footprints.
But the Chiquihuite Cave findings are disputed by some, as stone tools can be difficult to interpret and tool-like stones can form via natural processes. Stone tools can also move between layers of sediment and rock. Fossil footprints can’t. They are fixed on a bedding plane, and so provide more reliable evidence of exactly when humans left them.
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BEYOND LOCAL: New evidence puts human in the Americas thousands of years earlierArchaeologists recently claimed that evidence from Chiquihuite Cave suggests humans occupied the Americas around 30,000 years ago
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https://www.barrietoday.com/around-ontario/beyond-local-new-evidence-puts-human-in-the-americas-thousands-of-years-earlier-4501117
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paleogenetica · 3 years ago
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Los Científicos encontraron el Santo Grial de los Paleo Indios en Nuevo México. Huellas humanas de 23,000 Años
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Próxima Imagen : Los Científicos estudian Cientos de Huellas de Niños y Adolescentes de hace 23,000 a 21,000 Años y que se cruzan con Animales extintos. Descubren la Interacción de Humanos y Animales. En el Desierto de Arenas Blancas en Nuevo México, USA. Comprueban las Fechas con Radiocarbono a Restos Vegetales como Semillas y Polen.
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BBC News Mundo
El extraordinario hallazgo que indica que América se pobló miles de años antes de lo que se pensaba --- Por Paul Rincon,  Editor de Ciencia, --- BBC News, 24 de septiembre del 2021 .
Ahora, un equipo que trabaja en Nuevo México, Estados Unidos, ha encontrado decenas de huellas humanas que datan de entre 23.000 y 21.000 años atrás.
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El hallazgo sugiere que pudo haber grandes migraciones de las que no sabemos nada.
Además, plantea la posibilidad de que estas primeras poblaciones se hayan extinguido.
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"Han realizado algunas verificaciones de las fechas del material cercano a las huellas, y encontraron que las muestras completamente terrestres (carbón vegetal) tenían edades similares a las especies acuáticas más cercanas a las huellas", le dijo a la BBC Tom Higham, experto en datación por radiocarbono de la Universidad de Viena
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La doctora Andrea Manica, genetista de la Universidad de Cambridge, dijo que el hallazgo tiene importantes implicaciones para la historia de la población de las Américas.
"No puedo comentar cuán confiable es la datación (está fuera de mi área de especialización), pero la evidencia firme de humanos en América del Norte hace 23.000 años no concuerda con la genética, que muestra claramente una separación entre los nativos americanos y los asiáticos aproximadamente 15.000 o 16.000 años atrás", dijo a la BBC.
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https://www.bbc.com/mundo/noticias-58674046
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Próxima Imagen : En el Mapa de Estados Unidos se ve donde queda Nuevo México. Mas abajo se ve el Mapa que se hizo de las Huellas Fosilizadas Prehistóricas de hace 23,000 Años. Las Huellas son de Niños y Adolescentes.
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National Geographic
To securely date a print, researchers must find layers of seeds that can be dated using radiocarbon analysis, below and above layers of footprints. This way scientists can determine the earliest and latest moments in time the horizon of prints were laid down. But season after season, their search for a site with both seeds and footprints was unsuccessful.
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Then came the fateful day in September 2019 when Bustos and Bennett returned to a bluff in the park they had visited more than a dozen times before. They knew the site harbored ancient seed deposits, but they hadn't yet found human footprints. On this day, however, wind had uncovered a set of unmistakably human prints that ended in a mound of sand. Scraping off the upper sandy layer revealed the ghostly outlines of a buried track.
"At that point, we said Bingo, we've got it," Bennett recalls.
A team of archaeologists, geologists, dating experts, a geophysicist, and a data scientist assembled to study the site, which spans an area roughly the size a half basketball court, with a battery of tests. Excavation revealed eight separate horizons of footprints, which contained 61 human tracks left by up to 16 people, mostly teens and children. Multiple track layers were bookended above and below by layers of sediment containing seeds from the Ruppia grass.
Radiocarbon dating of the seeds suggests humans and animals trekked across this same grassy route for at least two millennia, from 21,000 to 23,000 years ago.
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Stunning footprints push back human arrival in Americas by thousands of years
The tracks at New Mexico’s White Sands National Park are upending past assumptions on when humans first ventured into North and South America.
BYMAYA WEI-HAAS     
PUBLISHED ---- SEPTEMBER 23, 2021
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https://www.nationalgeographic.com/history/article/fossil-footprints-challenge-theory-when-people-first-arrived-americas
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. El Profesor Vance Holliday del Departamento de Antropología de la Universidad de Arizona sospecha que los Hombres llegaron a Norte Amêrica antes de 25,000 Años atrás. O sea antes de que todo el Canadá y sus Costas estuvieran cubiertas de Hielo en Glaciales.
Yo agregaría esta otra Sospecha, Conjetura o Intuición : Muy probable que la Costa de Alaska o la Beringia Oriental estuviera también cubierta de Hielo durante el Lapso de hace 25,000 a 20,000 Años.
Entonces se cumple una de dos Condiciones : 1) O llegaron tempranísimo al conectarse primero América y Asia con un Puente Terrestre, o sinó 2) Llegaron en Botes como los de los Eskimos o Inuits, cuando las Costas no estaban tan glaciadas y era fácil pescar y cazar Mamíferos Marinos como Focas, Morsas y Leones Marinos, o estas Aves : Patos, Gansos del Canadá y Cisnes.
En mis Páginas de Meses anteriores en este Blog se discute que era lo que comían los Paleo Indios en Beringia durante el Máximo Frío Glacial : Muchos Animales Cuadrúpedos, Roedores, etc .... y Muchísimas Variedades de Bayas, Arándanos, Blueberries, el Apio de los Indios de Alaska, etc ...
Hasta tengo Recetas de Cocina de Señoras de Alaska, pues yo sufro de Diabetes y hago en la Cocina Panes de Avena y Cebada y Galletas con Arándanos Blueberries y otras Bayas, que en Colombia se están acelerando mucho en Producción, Venta y Exportación. El Arándano y la Baya curan la Diabetes, también las Moras, Mortiños y las Fresas. Creo que en Beringia había Fresas. Alimentos también recomendado para Cardíacos e Hipertensos.
Estos Animales los vemos consumidos por los Hombres hace 13,000 Años en las Islas del Canal, muy cercanas a la Ciudad de Los Angeles en California. Los Arqueólogos encuentran los Restos de estas Aves Acuáticas, juntos y comidos junto a carbones del Fuego encendido por Paleo Indios.
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UArizona professor assists in the discovery of the oldest archeological site in America -----   Sep 29, 2021
News 4 Tucson KVOA-TV
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23,000 year old Footprints in White Sands New Mexico: The First Americans -----  Sep 25, 2021 -- Nathanael Fosaaen
Recently archaeologists radiocarbon dated seeds embedded in fossil human footprints that provide strong evidence of humans arriving in the American Southwest before 20,000 years ago, adding to a growing body of evidence that humans were here during the Last Glacial Maximum, before the ice-free corridor was open. Even with the supplemental materials, the paper is extremely simple and straightforward.
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El Siguiente Video es de Octubre del 2020, casi un Años antes de que se descubrieran las Huellas Humanas de hace 23,000 a 21,000 Años en el Pasado.
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12,000-Year-Old Ancient Human Trackway Discovered in North America ----- Ancient Architects  ----- Oct 22, 2020
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An international team of researchers has discovered a long, prehistoric human trackway at White Sands National Park in New Mexico in the United States and the tracks can be traced for 1.5 km or 0.93 of a mile, making it the longest and straightest fossilised human trackway ever discovered.
They show footprints of a woman or an adolescent male that are joined, at certain times, by the footprints of a toddler. The tracks were made in a dried-up lakebed, which also contains a range of other footprints dating to between 11,550 and 13,000 years ago, including mammoths, giants sloths, saber-toothed cats and dire wolves.
The thorough analysis of the find also revealed several other details, like how the ancient humans avoided puddles, slipped in certain places and it was found the average walking speed was about 4 feet per second.
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paleogenetica · 3 years ago
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El Máximo Frío Glacial Ultimo ocurrió entre 26,000 hasta 20,000 Años antes del Presente. Llegaron antes ??
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La Arqueología del Nuevo Mundo nos está acostumbrando a que continuamente hay que cambiar de Paradigmas. O sea que los Libros que enseñan sobre la Llegada de los Paleo Indios se quedan obsoletos cada Diez Años.
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Vea el Próximo Mapa del Canadá todo cubierto de Hielo durante el Ultimo Máximo Glacial entre 25,000 y 20,000 Años antes del Presente. También toda la Costa Pacífica del Canadá y la de Alaska estaba cubierta de Glaciales.
Si se acepta el nuevo reciente Descubrimiento de Hombres en Nuevo México hace 23,000 Años entonces es muy posible que llegaran antes de esa Epoca del Ultimo Máximo Frío. O sea hace mas de 26,000 Años.
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Los Libros Escolares hasta Hoy enseñaban que el Hombre llegó a América hace 16,000 Años o menos. A través del Continente Beringia que hoy está sumergido. Y muy posiblemente tocando Costas e Islas del Canadá y navegando en Botes. Ya empezaban a desbloquearse de Hielo poco a poco Costas e Islas del Canadá.
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Hace 20 Años era muy Popular la Idea de que se abrió un “Corredor Libre de Hielo” entre la Capa Glacial “Cordillerana” y la Capa Glacial “Laurentida”. Pero los Estudios de Suelos y la Arqueología demostraron que ese Corredor demoró mucho en abrirse, hasta después de 13,000 Años antes del Presente, y ya había muchos Hombres en el Nuevo Mundo, y por todas Partes.
Ver la siguiente Imagen del famoso “Corredor” que ha caído mucho en Popularidad como primera Entrada del Hombre en América. Entonces cogió fuerza la llegada Costera o sea Marina y se dedicaron a estudiar Islas de Canadá y Estados Unidos con importantes Hallazgos pero no tan antiguos como las Huellas de hace 23,000 Años en Nuevo México USA. Parece que si es Cierto, nos quitaron la Escalera y quedamos colgados de la Brocha para pintar.
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Pero ha aparecido una Duda muy aterradora.
 Primero que todo se encontró un Niño en Anzick, Estado de Montana de hace 13,000 Años o un poco menos, que nos dejó bastante convencidos de que los Paleo Indios primeros venían de Siberia. Esto después de estudiar su Genética y ver que es muy similar a la de los Indios de Hoy por el Continente.
Y los Genetistas dijeron que de acuerdo a sus Cálculos muy precisos, inteligentes y científicos, nadie llegó antes de 16,000 Años. Entonces las Huellas de Chicos en New Mexico ??
La Solución a esta Paradoja es que hayan perecido los Primeros Paleo Indios, o que se hayan diluído mucho sus Genes al mezclarse con los Posteriores Paleo Indios. O que los Científicos no hayan todavía encontrado a algún Indígena con Genes muy raros y muy Antiguos de Siberia, aquí en el Nuevo Mundo, y que esté vivo y “escondido” entre los demás Indígenas mas modernos.
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Próxima Imagen : Los Esqueletos de los Paleo Indios son la Cosa mas rara del Mundo y se cuentan con los Dedos de una Mano mocha. Por un Golpe muy grande de Suerte se encontró a “Anzick 1″ que fue enterrado con mucho Amor y Respeto. El Esqueleto Anzick 1 nos dió mucha Seguridad en creer que los Paleo Indios llegaron a América de Siberia y no de Europa como se teorizó en algún Momento ( Hipótesis Solutrea ) :
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Próxima Imagen :  Por las huellas halladas en el fondo de un lago seco en Arenas Blancas (Nuevo México), investigadores de la Universidad de Bornmouth han determinado que una mujer pudo cargar a un niño durante 1,5 kilómetros en lo que sería la caminata más larga y antigua jamás registrada - Karen Carr
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La Mujer que caminaba juntos a Mamuts y a Osos Perezosos Gigantes. Y llevaba un Niño en Brazos :
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Esto es lo que se ha preguntado el equipo internacional liderado por Matthew Robert Bennett y Sally Christine Reynolds, de la Universidad de Bournemouth, quienes acaban de publicar un estudio al respecto en «Quaternary Science Reviews». Los investigadores hallaron este rastro en la llamada cuenca de Tularosa, entre cientos de miles de huellas datadas al final de la última edad de hielo, de entre hace 11.550 a 13.000 años de antigüedad. Estos rastros concretos llamaron la atención de los científicos por varios motivos: tenían una extensión de 1,5 kilómetros -lo que la convertiría en la caminata antigua más larga jamás registrada- y los pasos apenas se desviaban del camino. Es decir, los trazos indicaban que quien llevó a cabo este paseo tenía claro su destino, que además era de ida y vuelta: el mismo par de huellas retornaba por el mismo camino de forma paralela.
El suelo cuenta aún más cosas: estaba mojado y resbaladizo, según muestran las marcas. Y, además, el trayecto se hizo de forma apresurada, a unos 1,7 metros por segundo (una caminata tranquila sobre una superficie seca y plana suele estar en torno a los 1,2 o 1,5 metros/segundo). Había más datos misteriosos: en algunas zonas, a los dos pares de huellas grandes (que los investigadores han identificado como los pies de una mujer o de un adolescente varón) se sumaban otros más pequeños, probablemente de un niño de unos dos años como mucho. Los investigadores, que sugieren que estas huellas pueden ser fruto de que el porteador (madre o adolescente) se cansó durante el trayecto y bajó al pequeño al suelo para que caminara por sí mismo, también analizaron la presión ejercida por las huellas, y pudieron determinar que, efectivamente, a la ida la persona llevaba un peso extra, mientras que a la vuelta las huellas eran más livianas.
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La increíble historia detrás del paseo prehistórico más largo jamás conocido
Una persona, posiblemente una mujer, que cargaba con un niño dejó sus huellas hace 13.000 años a lo largo de un kilómetro y medio en lo que hoy es un lago seco de Nuevo México
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https://www.abc.es/ciencia/abci-increible-historia-detras-paseo-prehistorico-mas-largo-jamas-conocido-202010132134_noticia.html
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Próxima Imagen : En Nuevo México USA se usa el Radar que penetra en Tierra y el Subsuelo y descubre Huellas de Mamuts, Osos Perezosos y Seres Humanos que vivieron al mismo Tiempo hace 12,000 o mas Años antes del Presente. Es un Carro Electrónico que arrastran sobre la Superficie de las Arenas y muestra las Huellas “Fantasmas” de un Pasafo muy remoto. Esto es un Artículo del Año 2019 y referente al Sitio “Arenas Blancas” de Nuevo México, que ahora en Septiembre del 2021 es la Gran Sensación y Conmoción científica.
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Ground-Penetrating Radar Reveals Ice-Age Human and Animal Footprints in New Mexico  Nov 13, 2019 by
News Staff /
‘Ghost’ fossilized footprints of human, mammoths, giant sloths and other Pleistocene creatures discovered at the White Sands National Monument in New Mexico reveal a wealth of information about how humans and the ancient animals moved and interacted with each other 12,000 years ago.
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http://www.sci-news.com/paleontology/white-sands-footprints-07798.html
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Si te vas a encontrar un Tesoro de Oro y Plata, una Guaca Indígena de gran Orfebrería, un Mastodonte o un Esqueleto Indígena de hace 20,000 Años entonces vas a necesitar un Carrito manual de estos. Con Computador arriba, con Radar de Penetración bajo Tierra abajo.
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El Carrito tiene un Radar con un Transmisor y un Receptor, la Onda Electromagnética choca con una Piedra abajo con “La Anomalía” y se refleja la Señal en el Receptor. Así puedes ver si la Tierra se movió o removió en el Pasado y si hay Piedras, Metales, Zanjas, Excavaciones, Agujeros, o Huesos.
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Mas tarde sacas por tu Impresora el Mapa de lo que hay bajo Tierra.
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Próxima Imagen : illustración de la Región que es hoy el Parque Nacional de Arenas Blancas en Nuevo México entre hace 23,000 y 21,000 Años. --  FOTO: KAREN CARR
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The Wall Street Journal
Ancient Footprints Yield Surprising New Clues About the First Americans
Unearthed in New Mexico along what was once a lakefront, the tracks show generations living in the area thousands of years before many scientists believed
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In earlier work published in 2018, the scientists described an undated set of fossilized human tracks at the White Sands site that they believe were made by people stalking a giant sloth. The tracks overlapped those of the sloth, suggesting a pursuit.
“We will never see humans interacting with giant sloths, but the footprints are telling us the sloths were scared of humans and the humans were confident,” said Sally Reynolds, a paleontologist at Bournemouth and a member of the research team.
The scientists also uncovered what they believe to be the footprints of a prehistoric woman who traveled for almost a mile with a toddler, sometimes carrying the child and sometimes making the young one walk by her side. It is the longest fossilized human trackway ever discovered, according to their research, which was published in 2018 in the journal Quaternary Science Reviews.
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https://www.wsj.com/articles/ancient-footprints-yield-surprising-new-clues-about-the-first-americans-11632420000
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National Park Service -----  White Sands - New Mexico
Fossilized Footprints
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How long have humans been living in the Tularosa Basin? The latest research from White Sands confirms for the first time that humans have been living in North America for at least 23,000 years - many thousands of years older than previously thought. This research also confirms that people were living with the ice age megafauna much longer than previously known. Dating of the fossilized human footprints was conducted by digging a trench in the gypsum soil on the park's western playa. Human footprints were found at different depths below the surface. Above and below these footprints were ancient grass seeds (Ruppia cirrhosa). These seeds were analyzed using radiocarbon dating, and calibrated dates of 22,860 (∓320) and 21,130 (∓250) years ago were revealed.
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The ice age ended because of changes in the earth’s climate. Environments once rich in lush green life began to disappear. The reason for the disappearance of the great animals of the ice age is still debated among scientists. The fossilized footprints of White Sands are probably the most important resources in the Americas to understand the interaction of humans and extinct animals from the ice age
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  https://www.nps.gov/whsa/learn/nature/fossilized-footprints.htm
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paleogenetica · 3 years ago
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Cap 182 : Cómo es posible que haya Yacimientos Paleoindios tan antiguos en las Américas ?? - Nos embobamos ??
. Es asombroso que se obtengan Fechas de Datación a través del RadioCarbono y que estas resulten tan extrañamente antiguas. Se usan los Métodos mas modernos en Conjunción con el Carbono 14, como los Aceleradores de Partículas combinados con Espectroscopía de Masas. Se usa Estudio de Isótopos y Luminiscencia para saber cuando las Puntas Líticas fueron golpeadas para devastarlas y afilarlas. Se usa buena Ciencia y resultan fechamientos muy antiguos y lejanos.
Actualmente la Ciencia nos abre nuevos Horizontes con el Estudio del Coprostanol en los Fondos de Lagos, Ríos, Quebradas. Se taladra y se encuentran Sedimentos a donde llegaron Restos de las Heces humanas. El Coprostanol que unas Bacterias producen atacando el Colesterol en el Intestino humano persiste y no se degrada cuando no hay Oxígeno que mantenga vivas las Bacterias.
Nos estamos engañando con Fechas muy lejanas en los Yacimientos Paleoindios o es que la Ciencia anterior era muy conservadora, prudente y cauta y no permitía especular nada con Fechas de mas de 16,000 Años antes del Presente ??.
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Próximo Mapa = Beringia en el Ultimo Máximo Glacial desde hace 24,000 hasta 20,000 Años antes del Presente. Fíjese que va hasta las Islas Aleutas as Sur de Alaska. Y fíjese que se acerca mucho a la Península de Kamchatka al Sur. Con Seguridad había muchos PaleoIndios al Sur viviendo en Clima bueno y con abundantes Recursos del Mar. Cuando ocurre el Deshielo quedan en Islas de ese Sur. Según los Científicos el Clima era muy bueno. En Beringia Sur puede haber sido mejor que en Alaska hoy.
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Algunos Diletantes, Hobbistas, Amateurs, Principiantes, Bisoños, Gomosos, Aficionados, Locatos como soy yo, queremos Paleoindios super Antiguos. Por Amor a los Misterios y a los Enigmas que hay que romper como Nueces.
Aquí funjo como Abogado del Diablo para traer Fechas muy lejanas de Llegada de los Siberianos a América. Claro que puedo errar y quiero corregir si me equivoco, pues tan despreciable es un Mentiroso y Falso como un Loco de Teorías de Conspiración e Hipótesis sin ninguna Base o Evidencia.
Una vez establecidas mis Credenciales de Locato Fanático permítaseme  sospechar y conjeturar que viendo tantas Fechas lejanas en Sur América, yo empiezo a colegir que los Botes de los Indios no tenían Motores Johnson o Evinrude, sinó que empezaron a llegar antes del Ultimo Máximo Glacial, o sea antes de los Años 24,000 a 20,000 AP. Y así fue que tuvieron mucho Tiempo  para regarse con Calma por las Américas.
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Pregunta : Para qué creo Dios las Islas Aleutas ??
Respuesta : Vos sos Bobo ?? - No ves que Dios creo esas Islas pa que los Paleoindios llegaran a América. Es que tal vez no sabés que había mas Islas, hoy sumergidas, que formaban un Semicírculo perfecto con las Aleutas y por ahí era fácil para llegar a Estados Unidos en Botes aunque no tuvieran motor con Gasolina. Estamos muy mal enseñados y la Juventud ya no quiere remar.
Que esas Islas existieron y fueron grandes, extensas, hermosas y habitables ha sido revelado y estudiado después del Año 2,000 con Barcos que hacen sondeos con Radar, Sonar y además con Taladros para sacar Sedimentos y mandan Pequeños Submarinos no tripulados a escudriñar. Blanco es, Gallina lo pone y frito se come. Había Islas por todas Partes, pero se hudieron.
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Siguiente Mapa : Beringia con Yacimientos Paleoindios que me llevan a intuir que la Hipótesis Standstill ( de Paro Parada Detención Arresto Bloqueamiento Cuarentena ) es cierta pues dan Fechas muy Antiguas.
Creo que los Paleoindios que llegaron primero a América lo hicieron por Islas Temporales que se sumergieron después y que formaban un SemiCírulo perfecto con las Aleutas al Sur de Alaska. Esa es mi Corazonada e Intuición no comprobada por la Ciencia.
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Siguiente Mapa : Beringia cuando ya había ocurrido mucho Deshielo, ya Beringia no llegaba a las Islas Aleutas. Fíjese en Yacimientos Arqueológicos PaleoIndios que dan Fechas muy antiguas.
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La Hipótesis “Standstill” nos dice que hubo Paro, Parada, Detención, Arresto, Aislamiento o sea Encarcelamiento incomunicado y Parálisis Geográfica por unos Milenios en Beringia para los PaleoSiberianos que se iban a convertir en Paleoindios.
Los Nativos Americanos son mas Anchos, Fuertes, y no tan Altos como los Siberianos, parecen mas adaptados al Frío. sus Dientes parecen adaptados a una Lactancia Materna mas demorada y prolongada, necesaria por el Clima.  Y fuera de eso los Genetistas Matemáticos tienen muchas Cábalas y Algoritmos para decir que los Paleoindios evolucionaron como en una “Cuarentena milenaria” antes de regarse por las Américas.
Permítaseme decir como buen Loco que los Paleoindios en su “Cuarentena” se aproximaban un poquito por Evolución a los Neandertales que son fuertes y rechonchos gorditos como los Esquimales Inuits. Adaptación al Frío y a la Tundra Beringiana.  Aunque también había Bosques con Madera y Leña, y había muchas Bayas como en Alaska hoy en Día, y hasta el “Apio de los Indios” y otras Plantas comestibles.  Eso creen los Científicos con sus Taladros para extraer Sedimentos y estudiar PaleoBotánica.
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La Hipótesis de Detención Beringiana arguye que antes del Ultimo Máximo Glacial, hace unos 30,000 Años, unos Siberianos llegaron a Beringia. Por el Cambio Climático ellos quedaron atrapados allá. Fueron incomunicados con Siberia por los Glaciares en la Cordillera Verkhoyansk y quedaron aislados de Norte América por Glaciales en la actual Cuenca del Río Mackenzie en Alaska y Canadá.
Ellos permanecieron en el Ambiente de Tundra de Beringia hasta que se retiraron los Glaciales y los Niveles del Océano Pacífico les permitieron y hasta forzaron a la Emigración hacia Estados Unidos hace 15,000 Años. Yo me permito creer que los primeros Migrantes hacia Islas de Canadá y de Estados Unidos y hacia Norte América estuvieron en Islas Transitorias que se hundieron y  que pasaron por las Islas Aleutas que existen Hoy en Día.
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Esta Detención o Cuarentena Milenaria explica la Discrepancia misteriosa entre las Fechas tardías de Colonización en las Américas. Y las Fechas tempranas como los Sitios Preclovis como Upward Sun River Mouth en Alaska) y Sitios Siberianos como el Yana Rhinoceros Horn en Siberia.
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Próxima Imagen : Los Matemáticos Genetistas coinciden en que los PaleoSiberianos estuvieron detenidos en Beringia unos cuantos Milenios. Esto son Teorías muy serias y responsables con Cálculos de Mutaciones y sus Tiempos necesarios para ocurrir y no son Fantasías locas. Aquí vemos en la Flecha roja que para el Año 25,000 ya debía estar ocupada Beringia por PaleoSiberianos.  Vemos en Flechas Naranjas que están en las Costas de NorteAmérica entre 20,000 a 15,000 Años. Solo con estas Flechas y Tiemos les cuadran sus Mutaciones para las Poblaciones actuales y los Esqueletos Paleoindios que han podido examinar para el ADN.
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El Video que presentamos abajo en esta Página es excelente y explica algo de estas Teorías genéticas.
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Los Paleoindios en Wikipedia :
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Sites in Alaska (East Beringia) are where some of the earliest evidence has been found of Paleo-Indians, followed by archaeological sites in northern British Columbia, western Alberta and the Old Crow Flats region in the Yukon. The Paleo-Indian would eventually flourish all over the Americas. These peoples were spread over a wide geographical area; thus there were regional variations in lifestyles. However, all the individual groups shared a common style of stone tool production, making knapping styles and progress identifiable. This early Paleo-Indian period's lithic reduction tool adaptations have been found across the Americas, utilized by highly mobile bands consisting of approximately 20 to 60 members of an extended family.
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The glaciers that covered the northern half of the continent began to gradually melt, exposing new land for occupation around 17,500–14,500 years ago. At the same time as this was occurring, worldwide extinctions among the large mammals began. In North America, camelids and equids eventually died off.
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Archaeologists are piecing together evidence that the earliest human settlements in North America were thousands of years before the appearance of the current Paleo-Indian time frame (before the late glacial maximum 20,000-plus years ago). Evidence indicates that people were living as far east as northern Yukon, in the glacier-free zone called Beringia before 30,000 BCE (32,000 BP).
Recent data from a series of archaeological sites throughout the Americas suggest that Clovis (thus the "Paleo-Indians") time range should be re-examined. In particular, sites located near Cooper's Ferry in Idaho, Cactus Hill in Virginia, Meadowcroft Rockshelter in Pennsylvania,[56] Bear Spirit Mountain in West Virginia, Catamarca and Salta in Argentina, Pilauco and Monte Verde in Chile, Topper in South Carolina. and Quintana Roo in Mexico have generated early dates for wide-ranging Paleo-Indian occupation. 
Some sites significantly predate the migration time frame of ice-free corridors, thus suggesting that there were additional coastal migration routes available, traversed either on foot and/or in boats. Geological evidence suggests the Pacific coastal route was open for overland travel before 23,000 years ago and after 16,000 years ago.
South America
In South America, the site of Monte Verde indicates that its population was probably territorial and resided in their river basin for most of the year. Some other South American groups, on the other hand, were highly mobile and hunted big-game animals such as mastodon and giant sloths. They used classic bifacial projectile point technology.
The primary examples are populations associated with El Jobo points (Venezuela), fish-tail or Magallanes points (various parts of the continent, but mainly the southern half), and Paijan points (Peru and Ecuador) at sites in grasslands, savanna plains, and patchy forests.
The dating for these sites ranges from c. 14,000 BP (for Taima-Taima in Venezuela) to c. 10,000 BP. The bi-pointed El Jobo projectile points were mostly distributed in north-western Venezuela; from the Gulf of Venezuela to the high mountains and valleys. The population using them were hunter-gatherers that seemed to remain within a certain circumscribed territory.
El Jobo points were probably the earliest, going back to c. 14,200 – c. 12,980 BP and they were used for hunting large mammals. In contrast, the fish-tail points, dating to c. 11,000 B.P. in Patagonia, had a much wider geographical distribution, but mostly in the central and southern part of the continent.
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https://en.wikipedia.org/wiki/Paleo-Indians
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Processes of the Beringian Standstill Hypothesis
BIM = Beringian Incubation Model 
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The BIM also disputes the notions of "three waves" of migration. Up until recently, scholars explained a perceived variation in mitochondrial DNA among modern (indigenous) Americans by postulating multiple waves of migration from Siberia, or even, for a while, Europe. But, recent macro-studies of mtDNA identified a series of pan-American genome profiles, shared by modern Americans from both continents, decreasing the perception of widely varying DNA. Scholars still think that there was a post-glacial migration from northeast Asia of the ancestors of the Aleut and Inuit—but that side-issue is not addressed here.
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Evolution of the Beringian Standstill Hypothesis
The environmental aspects of the BIM were proposed by Eric Hultén in the 1930s, who argued that the now-submerged plain beneath the Bering Strait was a refuge for people, animals and plants during the coldest parts of the Last Glacial Maximum, between 28,000 and 18,000 calendar years ago (cal BP). Dated pollen studies from the floor of the Bering Sea and from adjacent lands to the east and west support Hultén's hypothesis, indicating that the region was a mesic tundra habitat, similar to that of tundra in the foothills of the Alaska range today. Several tree species, including spruce, birch, and alder, were present in the region, providing fuel for fires.
Mitochondrial DNA is the strongest support for the BIM hypothesis. That was published in 2007 by Estonian geneticist Erika Tamm and colleagues, who identified evidence for the genetic isolation of ancestral Native Americans from Asia. Tamm and colleagues identified a set of genetic haplogroups common to most living Native American groups (A2, B2, C1b, C1c, C1d*, C1d1, D1, and D4h3a), haplogroups that had to have arisen after their ancestors left Asia, but before they dispersed into the Americas.
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Genomes and Beringia
A 2015 study by geneticist Maanasa Raghavan and colleagues compared genomes of modern people from all over the world and found support for the Beringian Standstill Hypothesis, albeit reconfiguring the time depth. This study argues that the ancestors of all Native Americans were genetically isolated from East Asians no earlier than 23,000 years ago. They hypothesize that a single migration into the Americas occurred between 14,000 and 16,000 years ago, following the open routes within the interior "Ice Free" corridors or along the Pacific coast.
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Archaeological Sites
Yana Rhinoceros Horn Site, Russia, 28,000 cal BP, six sites above the Arctic Circle and east of the Verkhoyansk Range.
Mal'ta, Russia, 15,000-24,000 cal BP: DNA of a child burial at this upper Paleolithic site shares genomes with modern western Eurasians and Native Americans both
Funadomari, Japan, 22,000 cal BP: Jomon culture burials share mtDNA in common with Eskimo (haplogroup D1)
Blue Fish Caves, Yukon Territory, Canada, 19,650 cal BP
Paisley Caves, Oregon 14,000 cal BP, coprolites containing mtDNA
Monte Verde, Chile, 15,000 cal BP, first confirmed preclovis site in the Americas
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The Beringian Standstill Hypothesis: An Overview Were the Original Colonists of the Americas Beringians?
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https://www.thoughtco.com/beringian-standstill-hypothesis-first-americans-172859
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How did the Native Americans Get to the Americas? The debate
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How did the ancestors of present-day Native Americans  get to the Americas? This question has caused a lengthy academic debate between academics from archaeologists to geneticists.
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paleogenetica · 3 years ago
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Cap 177 : El Archipiélago Transitorio de Bering : las Piedras para los Paleoindios caminar sobre el Mar
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Abre los Mapas e Imágenes en una Pestaña nueva de Windows para que los veas mas grandes ampliados.
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Favor ver el Video en la Parte de abajo de esta Página de la “Banda Transportadora de PaleoIndios” que llevaba a través de Milenios a los PaleoSiberianos hacia las Costas de Norte América.
La Geología y el Devenir Geológico o Evolución del Pacífico Norte empujaba a los Indígenas a moverse y emigrar hacia el Occidente y el Sur terminando en los Estados Unidos primero, pues Canadá era demasiado helado e inhospitalario, mucho Hielo y poca Comida.
Seguro que en tu País y en tu Región hay Ríos poco profundos, Quebradas, Arroyos y Corrientes. Y como los pasas sin mojarte tus Patas ?? ---- Muy sencillo “Niños, pasen por las Piedritas y cuidado se caen al Agua y se mojan”.
Ha sido un Misterio de los Misterios que la Actual Alaska y el Actual Canadá no producen Fechamientos muy antiguos para Paleoindios, pero en Estados Unidos al Sur del Canadá y en las Américas si se producen. Esta Hipótesis novedosa resuelve el Problema y la aparente Contradicción. Pues simplemente sucede que los Paleoindios fundadores no pasaron por esas dos Regiones.
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Próximo Mapa : Así era Beringia hace 20,500 Años durante el Ultimo Máximo Glacial, pero luego empieza a calentarse el Planeta y quedan por 10,000 Años muchas Islas que hoy están hundidas. Esas Islas formaban Archipiélagos que se cree daban buena Vida a los Beringianos que mas tarde se convertirían en Paleoindios. Se cree había Plantas comestibles, Animales Terrestres y Marinos para comer.
Esto casa perfecto con la “Standstill Hipótesis” o sea detenidos o arrestados por la Geograía durante Milenios, pero luego empujados por los Acontecimientos marinos.
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Mapeando el Fondo Marino con Sonar y Radares en Barcos durante el Siglo 21 se han descubiero cientos de Islas al Sur de Alaska y que forman Archipiélagos y Rosarios de Tierritas que te llevan a las Islas Aleutas de Hoy en Día. Se hundieron cuando hubo gran Deshielo y llegó el Holoceno, la Epoca caliente de los últimos 10,000 Años que vivimos hoy.
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La Nueva Teoría del Archipiélago Transitorio es que los Paleoindios pudieron vivir en unas Islas muy agradables, mucho mas calientes y mejores que lo que viven los Esquimales Inuits de Alaska, Canadá y Groenlandia.
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En la Siguiente Imagen ves dos Mapas de Bering.  En el Segundo Mapa de 10,000 Años antes del Presente ves un Archipiélago que permitía fácilmente a los Paleoindios llegar a las Islas Aleutas y luego seguir a Norte América en grande Botes similares a los que usan los Esquimales y que son llamados Umiaks.
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Qué es lo que encuentran los Científicos que escribieron este reciente y muy revolucionario Artículo ??
. Explorando y Mapeando el Suelo Marino donde estuvo Beringia ( a Profundidades de menos de 123 Metros se encuentra la Solución al Enigma de como llegaron los primeros Paleoindios a América.
Se detecta un antiguo Archipiélago, hoy sumergido, de 1400 Kmts de Longitud que existió después de 30,000 Años antes del Presente hasta 8,000 Años AP. Llega una Población de Siberia, tiene una Cadena de Islas allí con buen y abundante Sustento alimenticio y permanece el suficiente Tiempo para diferenciarse genéticamente de sus Parientes Siberianos antes de entrar a América.
Pudo ser que llegó a Estados Unidos brincando Islas ( las Piedritas ) y no a Canadá continental que pudo estar muy invadido de Capas de Hielo que no permitían Vida ni Alimentos para los Humanos.
Los Científicos de la Investigación detallada abajo estudiaron Fotografías del Lecho Marino donde estuvo Beringia y reconstruyeron digitalmente  las hasta ahora desconocidas Islas que fueron un Rosario de Refugios y Paraísos alimenticios calienticos para llegar al Nuevo Mundo.
Hicieron Fotografías de Beringia en Secuencias de cada 500 Años y finalmente resultó un Video que ves abajo donde aparece Beringia muy gigante hace 30.000 Años y como se va inundando creando Islas y luego inundándolas hasta el Día de Hoy.
En estos Paleo Geográficos Mapas encontraron Cientos de Islas ( ya desaparecidas ) con muchas Costas, Bahías y Entradas de Mar. Creen los de esta Investigación que eran muy ricas en Morsas, Focas, Ballenas, Peces, y que eran Refugios de Cría de estos Animales. Amén de los Animales y Plantas al Interior de Islas y Continente no todo ocupado por Hielos de Beringia. Creemos que junto a esas Islas había muchos Canales y Entradas de Mar para atrapar Peces, Animales Marinos y para navegar sin Peligro en los Botes tipo Umiak ( de Eskimos Inuits ).
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En el anterior Mapa ves que la Ruta mas f ácil, cómoda y caliente para penetrar a Norte América y es por el SemiCírculo de las Islas al Sur de Beringia. Y luego los Paleoindios evitan a Canadá ( no del todo, pero lo que se pudiera, a veces la Costa despejada de Hielo ) y van navegando en Botes tipo Umiak.
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Barcos que sacan Sedimentos del Fondo Marino ( a 120 Metros o menos ) hacen creer que las Islas no estaban cubiertas de Hielo y que eran prósperas en Alimentación y agradables en Clima, posiblemente mejores que Alaska Hoy pero durante el Verano de hace 19,000 Años. O en todo caso si esto es equivocado, esas Islas distaban mucho de ser el Infierno de Hielo del Canadá. Esto tiene que ver con corrientes oceánicas que las calentaban, y con el Mar como Depósito de Calor en contraposición con los Continentes que tienden a ser fríos en el Interior.
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La Relación con la Tecnología avanzada de Clovis
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La Cultura y Tecnología Clovis de Puntas Líticas vivió entre 13,000 y 11,000 AP muy aproximadamente y es muy inteligente y avanzada con Piedras hendidas, hundidas, acanaladas o fluteadas con Estría profunda a cada Lado ( “fluted”en Inglés es estriada ) para insertarlas adaptarlas ensamblarlas a un Palo largo que es el Asta, Mástil o Mango de la Lanza, del Venablo o de la Flecha ). La Piedra entra así al Palo y la amarran y/o pegan con Resinas, Savias o Aceites procesados. La Cultura Clovis se extendió como Fuego por Estados Unidos y Norte de México y luego desapareció misteriosamente.
Inicialmente los Sitios pre-Clovis que se encontraron eran solo 550 hasta 1250 Años mas tempranos que dicha Cultura, incluyendo un Mastodonte Pre-Clovis cazado en el Estado de Washington ( 13,800 AP ). Las Cuevas Paisley en Oregon dieron 14,500 AP y Monte Verde en Chile dió 14,220 Años AP a 13,980 AP.
Estimaciones de los Genetistas Matemáticos nos dicen que una Población PaleoSiberiana se movía hacia América 6,000 Años antes de que apareciera la Tecnología Clovis de Puntas Líticas.
19,000 Artefactos de Piedra han sido excavados en la Cueva Chiquihuite del NorOccidente de México. Laboratorios fechan 26,000 AP y algunos sugieren que el Hombre entra a América antes del Ultimo Máximo Glacial hace 31,000 Años. Todo esto es especulativo. Amanecerá y veremos.
La Hipótesis Clovis-Primero estuvo asociada a creer en un Corredor que se abrió libre de Hielo entre las Capas Laurentida y Cordillerana de Canadá. Esta es la Hipótesis de la Deglaciación y se está hundiendo con los Avances en taladrar Terreno para estudiar Sedimentos. Esta Teoría cada Día se hunde mas a Medida que avanza la PaleoGeología, PaleoBotánica, los Estudios de PaleoPolen y PaleoFauna, extinctos o NO.
Esta Hipótesis de la Deglaciación del Corredor se hunde porque las Investigaciones muestran que este Pasaje no permitía Alimentación y Supervivencia hasta el Año 12,600 aproximadamente, o sea 200 Años después de que terminó la Cultura Clovis. Si Animales y Plantas no se movían por ahí, tampoco podía pasar el Hombre.
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Nuestros Adanes y Evas en el Jardín del Edén y el Angel que los echó del Paraíso.
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La Existencia de este Ignorado y desconocido Archipiélago hasta ahora fortalece las dos Hipótesis populares de la Autopista de Algas Kelp y la Hipótesis de la “Cana” Detenimiento o Espera arrestados en la Cárcel por Mares y Hielos ( Standstill Hypothesis ).
La Autopista sería una Cadena o Rosario de Islas Biomas asociadas a Costas, con Mares superficiales sin Profundidad, estos Mares avanzaban y se retiraban a veces. Este Archipiélago era un Tesoro y Riqueza de Biomas y Biomasas. Pero con la Ventaja de los Paleoindios poder pegarse y visitar fácil el Continente Beringia en sus Botes ( Como los Botes Umiaks de los Eskimos Inuits ). La Tierra comió Mar desde 30,000 hasta 20,500 AP, y luego el Mar comió Tierra hasta Hoy. Pero no constantemente sinó con Intermitencias, Vaivenes y Columpios.
El Archipiélago o Cárcel en que estuvieron los Paleoindios ( o mejor el Jardín del Edén de estos Adanes y Evas favoreció que aparecieran muchas Derivas y Mutaciones genéticas en distintas Islas intercambiando Genes antes de procrear a Nuestros actuales Nativos Americanos. Alegría para la Hipótesis de Stanstill.
El Angel que los echó del Paraíso con una Espada llameante fue que el Mar iba subiendo y comiendo Tierra y los impulsaba en Dirección a la Norte América libre de Hielos, que era Estados Unidos USA y no el Canadá, Infierno helado en dicha Epoca.
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2. The Bering Transitory Archipelago
After clearing Unimak Pass, ice-age travelers faced arduous voyages eastward to the nearest ice-free haul-outs with access to lands beyond the ice sheets. From 30,000 BP to 11,000 BP, there were closely spaced islands in the Gulf of Alaska as far east as Middleton Island (146 W), then a gap of about 200 km that would have to be navigated alongside the present coast, next a pair of islands close together, and then another 200 km gap with a stretch alongside today’s coast as far as Yakutat Bay. Ideally this study should continue southeast to the Columbia River, but our mapping stops at 140° W due to practical limits on how much territory we can present cartographically with spatial resolution adequate for analysis.
A major test lies in those 200 km gaps. Royer and Finney say paddlers in skin boats could manage 24 to 36 hours between haul-outs [Royer and Finney 2020]. Hence, when transitory islands were exposed, paddlers would need to average 5.6 to 8.3 kph in order to cross each gap. Royer believes a voyage from Middleton Island to Yakutat Bay would have been feasible. From 24,000 BP to 18,000 BP, conditions would have favored boat journeys to the Pacific Northwest while the opposing Alaska Coastal Current (ACC) was suppressed.
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5. The Kelp Highway hypothesis
The concept encompasses littoral and nearshore biomes, some not associated with kelp. There is also a possibility that Pleistocene terrestrial fauna may have persisted on some islands for quite some time after they were severed from mainland Beringia. Mid-Holocene age mammoth remains have been found and dated on Wrangel and St Paul Islands [Dixon and Monteleone 2014].
It is quite possible that a multi-island feature as vast as the Bering Transitory Archipelago could have hosted several diverse ecosystems. It is not yet feasible to discern precisely what distinctive patterns of flora and fauna existed where, but a landmark symposium and subsequent anthology advanced the field of study from 1979 onward [Hopkins et al. 2013]. Kelp forests exhibit a quick ecological response, appearing after favorable conditions, and disappearing after unfavorable ones. So, they may have represented an available food source during most of the period considered here, while colonization by other kinds of flora is difficult to speculate. Kelp likely was an important food source but certainly not the only one.
The Kelp Highway itself is a coastal route, envisioned with plentiful food supply due to nearshore kelp forests and estuaries which are rich in shellfish, fish, marine mammals, birds, and seaweeds that substantially augment terrestrial resources onshore. We hypothesize that the Bering Transitory Archipelago would have improved geographical access to kelp forest and other marine ecosystems, ensuring abundant nutrition while broadening the travel corridor itself. The presence of numerous low islands along Beringia’s southern coast—like the convoluted archipelagos of Southeast Alaska and British Columbia today—magnify the linear distance and productivity of coastline and nearshore habitats for maritime foragers, as well as provide protected and semi-protected waters for people in boats.
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7. Stepping-Stones hypothesis
Retrospective sea-level modeling affirmed a third, stunning alternative when Dobson et al. [2020] documented scores of islands that could have served as stepping stones for maritime travelers. This archipelago would have been an ideal staging area for LGM travelers heading east. Maritime travelers would have needed food, shelter, and maritime facilities such as fish traps and haul-outs for umiak and kayak. Its islands would have provided a maritime homeland in which to hone the precise skills needed—kayaking, hunting, sheltering, and surviving—to reach and settle North American landfalls. Its shores would have abounded in iodine, Docosahexaenoic acid (DHA), and other nutrients essential for human health and brain development.
This transitory, aquaterran archipelago existed intact from at least 30,000 BP to 20,000 BP. Soon afterward, a rapid inundation of the western islands began. The loss of islands after 20,000 BP matches the population movement genetically detected in North America by Llamas et al. [2016], Davis et al. [2019], and Pinotti et al. [2019]. From 10,000 BP to 8000 BP, the number and size of islands in the east reduced rapidly from (in 500-year time steps) fifty-seven to fifty-three to thirty-nine to seventeen then six, after which it remained steady at only a few. As these inundations occurred first in the west and then in the east, residents would have had no choice but to evacuate, however dangerously, choosing among Asia, the Aleutian Islands, and North America. The archipelago’s eastern shift after 10,000 BP would have favored migrating to North America by the seaward route. We urge underwater archaeologists to search for landfall settlements at depths of −90 m to present sea level off the coast of Alaska [Dobson et al. 2020].
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Article original - Géophysique externe, Climat
The Bering Transitory Archipelago: stepping stones for the first Americans Jerome E. Dobson ; Giorgio Spada ; Gaia Galassi
Comptes Rendus. Géoscience, Tome 353 (2021) no. 1, pp. 55-65.
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https://comptes-rendus.academie-sciences.fr/geoscience/articles/10.5802/crgeos.53/
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Changing ocean levels may have formed a 'conveyor belt' across the Bering Transitory Archipelago - April 2021
Kansas University News Service
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Animated glacial Isostatic Adjustment (GIA) reconstruction of Beringia reveal "stepping stone" islands. Potential areas of kelp are highlighted in red.
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paleogenetica · 3 years ago
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Cap 170 : Los Ancestros Paleo Siberianos de los Paleo Indios de América y sus Poderosos Botes cruza Mares
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Hoy en Día no hay nadie en el Mundo que tenga la misma Genética de los primeros Americanos, porque los Seres humanos también evolucionan, hay  Personas y Linajes que mueren por Enfermedad, por Falta de Alimentos, por Guerras o Escaramuzas. Y aunque así no sucediera las Poblaciones evolucionan con los Cambios climáticos, sociales, etc ...
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La Gente en América cambió y en Siberia también evolucionaron y se modificaron mucho los Paleo Siberianos que generaron los primeros Paleoindios de Beringia. 
Ya no existen los Paleo Siberianos pero te doy Fotos de Comunidades Siberianas muy cercanas al Estrecho de Bering y de acuerdo a los Genetistas que han tomado su ADN y usan Matemáticas genéticas, estos Siberianos de hoy son mas cercanos al Indígena Americano de hoy que cualquier otro habitante o Pueblo de este Planeta.
No tenemos al Paleoindio original, ni al Paleosiberiano original. Nos tenemos que contentar con los Cálculos matemáticos de la Genética y con Reconstrucciones faciales de algún raro Esqueleto que aparezca de la Edad del Hielo ( son rarísimos y mejor que el Oro  y las Piedras preciosas cuando aparecen ). Y de pronto el Maniquí que construyen los Estudiosos de Calaveras no es muy fiel al Paleo Muerto, o ese Paleo Sujeto no representa muy bien a los Aventureros que llegaron primero al Nuevo Mundo en Odiseas peligrosísimas y fascinantes.
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Estos son Siberianos de la Etnia Itelmen cerca al Estrecho de Bering. Atuendos muy hermosos. Cierto que no parecen Nativos Americanos ??
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Este es el Ranking de acercamiento genético al Nativo Americano, según Científicos y sus Matemáticas y Números al comparar ADN : Chukchi Itelmen Koryak Tundra Yukaghir
Estos que siguen son Itelmen :
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Mas Etnia Itelmen, parece que tuvieran mucha Herencia de Occidentales o Europeos :
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Sigue Mapa de Lenguas Siberianas. Ahí ves los Chukchi y Koryak ya mencionados arriba.
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Sigue la Etnia Koryak :
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Mas Gente Koryak :
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Parece que se me cuelan Niñas Rusas. Yo soy muy Ciego y no sé nada de estas Princesas tan lindas.
La Niña que sigue es Chukchi.
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Me encanta la Gente de Siberia, pero que frío tan Verraco !. Estas son Chukchi.
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Que Muñequitas tan hermosas, deber ser Princesas de la Nieve y el Hielo. Son Chukchis .
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Mas Chukchis en Fiesta. La Gente de los Renos.
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paleogenetica · 3 years ago
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Cap 158 : Investigación Genética : Paleoindios de LatAm - Científicos
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Aquí traducimos, muy mal traducida y a Pedacitos, una Investigación Científica de una Gran Revista Científica. Esta Fuente es “ Molecular Biology and Evolution, Volume 35, Issue 2, February 2018, Pages 299–311.” --- Abajo proporcionamos el Abstract y los Links a las Páginas de la Revista. Esto fue aprobado y publicado por Oxford Academic en su Website.
Solo sacamos de este Artículo Científico lo que nos interesa y no es muy árido, o seco, sinó los mas jugosito y sabroso de la Fruta.
El Consenso de los Investigadores Genetistas es que los primeros Paleoindios llegaron a Alaska hace aproximadamente 16,000 Años. Y luego la Evidencia Arqueológica descubre trazas y pistas de Paleoindios en América Latina hace 14,500 Años. En tan solo 1,500 Años se han regado por muchos Países Latinoamericanos. Y asombrosamente se adaptan rápido a grandes Alturas de Montañas.
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Los Investigadores se concentraron en la Información Mitocondrial. Le tomaron Muestras a 217 Personas en Ecuador y Perú, Gente viva, no Esqueletos. Luego cruzaron y verificaron esa Información contra 430 Muestras Genómicas que ya tenían, tanto modernas como antiguas y así mismo de esos dos Países. Y luego también chequearon contra muchos Mitogenomas que poseían de todo el Hemisferio Occidental.
Los Genetista detectaron gran Número (N = 48) de nuevos SubHaplogrupos, que se ramificaban en mas subclades que pertenecían a dos clases: las que aparecieron en Sur América después de que se pobló y las que aparecieron originalmente en América en América del Norte y la Central, y luego llegaron a América del Sur con los primeros colonizadores.
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Los Sitios de Monte Verde al Sur de Chile y Pedra Furada en el NorEste de Brasil han jugado gran Papel en este Debate. Desde su Excavación preliminar, levantaron la posibilidad de Presencia humana en Sur América, hasta el Cono Sur, hace 14–15 KiloAños o aún mas Temprano, durante el final del Pleistoceno y antes del Comienzo del Holoceno, o sea antes del Año  11,650, antes del Presente que es la Fecha Oficial para el Período en que vivimos hoy.
La Evidencia Genética dice que América del Sur fue poblada por Paleoindios que pasaron por Beringia y venían desde América del Norte, o sea que pasaron por América Central. La Evidencia Arqueológica de América del Sur muestra que los Clovis ( Cultura de Puntas de Piedra que empieza hace 13000 Años aproximadamente en Norteamérica ) no son los primeros Pobladores del Continente. Esa Arqueología tan arcaica de Sur América muestra que la Expansión hacia el Sur fue muy fuertemente rápida.
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Siguiente Imagen : Mapa para localizar el Famoso Yacimiento Arqueológico de Pedra Furada en Brasil.
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En Años recientes la Evidencia Arqueológica nos compele a aceptar que los Paleoindios ocuparon a Norte América antes del Desarrollo de la Cultura Clovis ( Puntas de Piedra ) y muchos Hallazgos en Sur América nos muestran que los Paleoindios no solo estaban en Subcontinente del Sur, sinó que habían colonizado Ambientes Andinos de extrema Altitud al mismo tiempo que la Cultura Clovis fabricaba sus primeras Herramientas características para Cacería con Flechas y Venablos, carnear Animales, hacer Pieles, etc .
En la Arena genética, los Estudios del ADN Mitocondrial han contribuido extensamente a la Visión corriente de que la Gente entró a Norte América hace mas o menos 16,000 Años, después de un Período de Aislamiento en Beringia. Eso tuvo un Rol mayor en la Formación de los primeros colonizadore y su geneticidad diversa .
Un solo Locus Materno heredable llamado mtDNA a menudo no refleja toda la Complejidad de los Procesos demográficos que han pasado, pero permite una Reconstrucción muy detallada de las Relaciones anidadas dentro de una Filogenia, un rasgo que puede ser extremadamente informativo para fechar y datar la Migración y los Acontecimientos de Separación de Poblaciones. Especialmente cuando la Variación secuencial de muchos Datos de Enteros MitGenomas se considera.
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Para ver la Figura siguiente mas grande, por favor ábrala en una Pestaña nueva de Windows con su Mouse. Inclusive se deja aumentar mas con la Lupita que tiene un signo + adentro. .
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(A)  filogenia ML y TMRCA de los principales clados C1b analizados en el presente estudio y la cronología de América (LGM: Ultimo Máximo Glacial). (B) Distribución espacial frecuencia del haplogrupo C1b. El mapa fue construido como se indica en la Figura 2 y en base a información de la región de control. Tenga en cuenta que hay dos picos principales de frecuencias C1b haplogrupo, uno centrado en México y otra en Perú. Además, hay un tercer pico en Puerto Rico (n  = 23); esta alta frecuencia en los proyectos de la isla más al noreste de América del Sur (es decir, Venezuela y el norte de Brasil), donde en la realidad C1b está prácticamente ausente. El mapa fue construido usando un mapa en blanco basado en las coordenadas GPS y la saga v. 2.1.1 (véase métodos).
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Esta última Imagen salió de aquí ; El Khipu de Juan Yumpa -  Noviembre 2015
El mitogenoma completo de momia niño Inka de 500 años de antigüedad. Una Investigación publicada por la muy Prestigiosa Revista Nature
Autores :  Alberto Gómez-Carballa, Laura Catelli, Jacobo Pardo-Seco, Federico Martinón-Torres, Lutz Roewer, Carlos Vullo y Antonio Salas
Tomado de:
http://www.nature.com/articles/srep16462
https://victormazzihuaycucho.blogspot.com/2015/11/el-mitogenoma-completo-de-momia-nina.html
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Para explicar la Imagen anterior escribo lo siguiente : El Haplogrupo Mitocondrial C se generó en Asia entre el Mar Caspio y el Lago Baikal hace 24000 Años. Es un descendiente del Haplogrupo M por Mutación.
El Haplogrupo C generó el SubHaplogrup C1 y este mutó en otro llamado C1b . Cosa rara muy curiosa : El C puro está hoy en Rusia y en la India. El C1 puro está en Rusia y Paraguay.
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El C1b se encuentra mucho en los Indígenas de México, Perú, Colombia, Paraguay, Argentina, en Indígenas del Canadá y se ha regado mucho tal vez por Sexo con Mujeres que tienen Herencia Indígena en Estados Unidos, España y otros.
Estos Haplogrupos, sus SubHaploGrupos y otros que llaman Marcadores o Clades van formando un Arbol Gigantesco. Y a esa Figura la llaman Arbol Filogenético.
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Haplogrupo C (ADNmt)
En genética humana el haplogrupo C es un haplogrupo mitocondrial que desciende del CZ y que está extendido en amerindios y en Eurasia Oriental, predomina en Siberia y está en menor frecuencia en Asia Oriental y Asia Central.
Se originó en Siberia o Asia Oriental hace 28.000 años como promedio y sus marcadores genéticos son 3552A, 9545, 11914, 13263, 14318 y 16327.
Sudamérica: En nativos americanos las frecuencias más importantes están en Sudamérica en el Norte de la Amazonía obteniendo 48% como promedio de 11 tribus analizadas,1? destacan también los nukak y los guambianos de Colombia con 80% y 78%,2? los yanomami de Venezuela con 72%1? y los maquiritare 60%.3? Más al Sur en las regiones de la Araucanía y Patagonia, se encontró en yaganes 48%, fueguinos 42%, mapuches 44% y pehuenches 41%.4?
Caribe: En el Caribe hay una probable influencia de los pueblos sudamericanos, encontrándose alta frecuencia en muestras antiguas de taínos de República Dominicana con 75% y en siboneyes de Cuba con 60%.5? En el resto de América está muy difundido pero en menores frecuencias.
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https://es.wikipedia.org/wiki/Haplogrupo_C_(ADNmt)
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The Paleo-Indian Entry into South America According to Mitogenomes
Abstract
Recent and compelling archaeological evidence attests to human presence ∼14.5 ka at multiple sites in South America and a very early exploitation of extreme high-altitude Andean environments. Considering that, according to genetic evidence, human entry into North America from Beringia most likely occurred ∼16 ka, these archeological findings would imply an extremely rapid spread along the double continent.
To shed light on this issue from a genetic perspective, we first completely sequenced 217 novel modern mitogenomes of Native American ancestry from the northwestern area of South America (Ecuador and Peru); we then evaluated them phylogenetically together with other available mitogenomes (430 samples, both modern and ancient) from the same geographic area and, finally, with all closely related mitogenomes from the entire double continent. We detected a large number (N = 48) of novel subhaplogroups, often branching into further subclades, belonging to two classes: those that arose in South America early after its peopling and those that instead originated in North or Central America and reached South America with the first settlers.
Coalescence age estimates for these subhaplogroups provide time boundaries indicating that early Paleo-Indians probably moved from North America to the area corresponding to modern Ecuador and Peru over the short time frame of ∼1.5 ka comprised between 16.0 and 14.6 ka.
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Fuente ;  Molecular Biology and Evolution, Volume 35, Issue 2, February 2018, Pages 299–311,
The Paleo-Indian Entry into South America According to Mitogenomes
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https://academic.oup.com/mbe/article/35/2/299/4430355
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paleogenetica · 3 years ago
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Cap 152 : Revista Nature : Paleoindios llegan hace 15.3 a 14.3 KiloAños - Solo una Ventana de Mil Años para entrar
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Mi Explicación : Yo no soy Genetista, ni Arqueólogo, ni Historiador, ni nada. Solo un apasionado Loco por los Misterios del Mundo que se puedan solucionar con la Ciencia. Muy cautivante y mágico esto de la Llegada de los primeros Nativos a América. A esta primera Ola se le llama los  Paleoindios y se cree que fueron muy pocos. Y todos sabemos que no hay nada mas prestigioso en la Ciencia que la Revista Nature.
Para ayudar a entender este Artículo muy revolucionario de la Revista Nature que luego cito y linkeo, les explico que Científicos Chinos con algunos Occidentales dicen que los primeros Americanos solo pudieron penetrar en una Ventanita de Mil Años, desde hace 15,300 Años hasta hace 14,300. No antes ni después. Esto lo basan en Investigaciones Genéticas en los mejores Laboratorios y trabajando arduamente y con mucha Profundidad.
Si en Siberia aparecen unas Sublíneas o Mutaciones del Haplogrupo Q-M242 que no aparecen en Paleoindios entonces aparecieron posiblemente después de que entraron al Nuevo Mundo. Si en el Nuevo Mundo aparecen nuevas Mutaciones del Q-M242 y esas expresiones no se dan en Siberia, entonces posiblemente aparecieron en Beringia o América y no en Asia. Pero los Genetistas tienen Matemáticos que les calculan las Ratas o Tasas de Mutaciones y así pueden localizar los Sucesos de Mutación genética en el Tiempo con una buena Precisión, aunque no exacta, perfecta o absoluta.
El Haplogrupo Q-M242 y sus sublíneas derivadas son prevalentes en América, mas que todo su Expresión Q1-M3 prevalente en Centro y Suramérica. Ver Capítulos anteriores de este Blog. Se dice que los Nativos Americanos de primera Ola o Paleoindios son Haplogrupo Q, aunque no todos los de la Segunda Ola llamada Na-Dene por la Lengua que hablaban, ni los de la Tercera Ola que son los Aleutianos y Eskimales.
Los Nativos Na-Dene se cruzaron con los Paleoindios y a estos dos Grupos se les llama en Conjunto “Nativos Americanos”. Esos son los de las Películas de Vaqueros e Indios y los que tenemos en América Latina.
Quienes escribieron este Artículo consideran muy importante el Gran Descubrimiento del Niño enterrado cerca a la Aldea Ma’lta ( no lejos del Lago Baikal en Siberia ). Porque su Genética resultó ancestral ( como en una tercera Parte ) a todos los Paleoindios.  Este Niño vivió hace 24,000 Años. Mas asombroso aún es que la Genética Ma’lta sea ancestral de la Cultura Yamnaya y por lo tanto de los Indo Europeos. O sea que Nativos Americanos y Europeos son Primos muy lejanos, o tal vez no tanto porque 24,000 es un instante en la Aventura humana.
También le dan mucha importancia al Niño enterrado cerca a Anzick en Montana USA que vivió hace 12,600 Años y su Genética es lo que cabe esperar de ser su Etnia ancestra de los Amerindios y descendiente de los Siberianos. Se debilita fuertemente la Hipótesis Solutrea del Origen Europeo de algunos Nativos Americanos. Mas aun que el Niño Anzcick es de Cultura Clovis por su Ajuar funerario.
En cuanto a las dos Teorías que predican una larga Permanencia en Beringia antes de llegar a Alaska, o una corta Permanencia en Beringia, los que escribieron en Revista Nature no se comprometen con ninguna de las dos Hipótesis, y hasta consideran que la Permanencia podría haber sido muy corta o casi nada.
Estos dos inmensos Descubrimientos de Ma’lta y Anzick les han permitido a los Matemáticos Genetistas calibrar sus Relojes para Mutaciones de los Haplogrupos en Cuestión. Eso les da mas Seguridad para conjeturar las Fechas de Entrada al Nuevo Mundo desde la Separación en Asia para marchar por Beringia  .
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Siguiente Mapa : Aquí ves la Flecha que lleva a los Siberianos a Alaska para convertirse en Paleoindios. Según este Mapa los Marcadores Z780, M3 y P39 surgieron ( mutaron ) en Alaska. Otros Marcadores se quedaron en Siberia y nunca llegaron a América.
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Abstract
The expansion of modern humans to the American continent after the Last Glacial Maximum led the way to the present-day distribution of American aborigines. Recent advances in autosomal DNA research and expanded testing of mtDNA lineages has provided a clearer picture of the number and timing of founding lineages. However, both autosomal DNA and mtDNA research have provided unresolved competing theories between the short-term and the long-term models of the Beringian standstill hypothesis.
Further, the source of founding paternal lineages of American aborigines and their relationship with ancient Siberia populations remains ambiguous. In this study, we reanalyzed a 7.0 Mbp region of 132 paternal Y-chromosome sequences, including 39 newly reported ones, of male samples from American aborigines and Eurasian populations. Among Eurasian samples, we identified Y-chromosome branches that are most closely related to known American aborigine founding lineages, that is, Q1-L804 links to Q1-M3, Q1-L330 links to Q1-Z780, Q1-M120 links to Q1-B143, and C2-F1756 links to C2-P39.
The revised phylogenetic tree and age estimates indicate a narrow timeframe (~15.3–14.3 kya) for the upper time limit of human entry to the American continent. Our analysis suggests that the in situ differentiation of Q-M242 in Central Eurasia and South Siberia region gave rise to numerous sub-lineages older than 15.3 kya, and the founding of Paleo-Indian paternal lineages is part of the great Q1-L53 diffusion throughout the Eurasia after the Last Glacial Maximum. The results of our study will assist in future studies of the history of modern populations in Eurasia and the Americas.
Fuente Revista Nature ---- Published: 10 July 2018 Paternal origin of Paleo-Indians in Siberia: insights from Y-chromosome sequences
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https://www.nature.com/articles/s41431-018-0211-6
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paleogenetica · 3 years ago
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Capítulo 145 : Haplogrupo Q-M242 (ADN-Y) y el Adán Paleoindio
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Debido a que estos Estudios pueden ser muy abrumadores. Aquí solo estamos en Genética masculina, la Genética femenina, las Proteínas, Grupos sanguíneos y la Genética autosómica van en otras Páginas mas tarde.
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Aquí consideramos solo a la Primera Oleada de Indígenas Siberianos que penetró al Continente Americano para convertirse en Nativos Americanos. En esta Página consideramos solo al Cromosoma Y masculino.
A esta primera Ola se le llama Paleoindios y no son todos los Indígenas del Hemisferio Occidental, pues en Norteamérica hay muchos que llegaron en Oleadas posteriores.
 Casi todos los de América Central y Suramérica pertenecen a este Haplogrupo Q y tienen esta Herencia en el Cromosoma Y de los Hombres.
El Marcador M242 del Haplogrupo Q tuvo una Mutación o derivación muy importante que es el Marcador Q-M3.
En los nativos americanos existe un solo linaje patrilineal claramente mayoritario que es el Q-M3 y se presenta en todos los pueblos indígenas americanos, incluidos los esquimales, pero especialmente en Centroamérica y Sudamérica con frecuencias de más del 90%  
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Esta Imagen muestra el Haplogrupo Q y vemos que prevalece en el Hemisferio Occidental y sobre todo mas al Sur de Estados Unidos.
La Teoría mas popular es que estos Paleoindios de la primera Ola vinieron por el Estrecho de Bering, después de estar atrapados muchos Años en la Tierra de Beringia, hoy hundida en el Mar. Hace entre 17000 y 2000 Años que llegaron.
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En genética humana, el Haplogrupo Q (M242) es un haplogrupo del ADN del cromosoma Y humano que deriva del haplogrupo P (M45), se habría originado en el Sur de Asia hace unos 30.000 años y se expandió hacia América, en donde es predominante.
Distribución del haplogrupo Q en poblaciones nativas. Este haplogrupo se encuentra en Siberia, en Asia Central y en todos los grupos indígenas americanos, incluyendo los esquimales. También se encuentra en otras zonas de Eurasia aisladamente o en pequeños porcentajes.
Fuente :  Haplogrupo Q (ADN-Y)
https://es.wikipedia.org/wiki/Haplogrupo_Q_(ADN-Y)
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Esta es otra Gráfica para mostrar el Mismo Haplogrupo Q-M242 de los Indígenas de Nuestras Repúblicas Latinoamericanas. Casi todos pero no todos lo tienen, y podemos buscarle un Adán genético a los que si lo tienen.
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Haplogrupo Q o Q-M242 es un Haplogrupo de ADN del cromosoma Y. Tiene una primaria subclade, Haplogrupo Q1 (L232 / S432), que incluye numerosos subclados que se han muestreado e identificado en machos entre las poblaciones modernas.
Q-M242 es el predominante Haplogrupo Y-DNA entre los nativos americanos y varios pueblos de Asia Central y Norte de siberia. También es el ADN-Y predominante del Akha tribu en el norte Tailandia y el Pueblo Dayak de Indonesia.
Orígenes
Haplogrupo Q-M242 es una de las dos ramas de P1-M45 también conocido como K2b2a (el otro es R-M207).
Se cree que Q-M242 surgió alrededor del Montañas de Altai área (o Siberia central sur), aproximadamente 17.000 hasta hace 31.700 años.
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Mesoamérica y Sudamérica
Se ha encontrado haplogrupo Q-M242 en aproximadamente el 94% de Gente indígena de Mesoamerica y Sudamerica.[7] Q-M242 construyó muchas culturas y civilizaciones antiguas como Tiwanaku, Caral(Civilización Norte Chico), maya, Inca, azteca, etcétera.
Como resultado de cinco siglos de investigación biológica a gran escala mestizaje, o mestizaje, entre indígenas americanos e inmigrantes europeos, hoy en Mesoamerica y Sudamerica las frecuencias de Q-M242 (principalmente M3) entre toda la población masculina de cada país son más bajas que las de las poblaciones indígenas amerincas, pero sin embargo son mucho más altas que en la población de América del Norte.
Las frecuencias de Q entre toda la población masculina (incluidos todos los grupos mestizos y mono-raciales) de cada país alcanzan los siguientes valores:
61% en Bolivia.[24]
51% en Guatemala,[25]
40.1% (159/397)[26] al 50% en Perú
37,6% en Ecuador,[27]
37,3% (181/485) en México[26] (30,8% (203/659) entre los específicamente Mestizo segmento)[28]
31,2% (50/160) en El Salvador,[29]
15,3% (37/242) a 21,8% (89/408) en Panamá,[26][30]
16,1% en Colombia,[31]
15,2% (25/165) en Nicaragua,[32]
9,7% (20/206) en Chile,[26]
5,3% (13/246 en 8 provincias de las regiones noreste, central y sur)[33] al 23,4% (181/775 en 8 provincias de las regiones centro-oeste, centro y noroeste)[34] en Argentina,
5% en Costa Rica,[35]
3,95% en Brasil,[36] etcétera.
Con base en los datos anteriores, se estima que la frecuencia promedio en toda la población masculina de Mesoamérica y América del Sur es de alrededor del 18%.
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Fuente : Haplogroup_Q-M242
https://es.wikinew.wiki/wiki/Haplogroup_Q-M242
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. Próxima Imagen : El Marcador M242 fue una Mutación que le ocurrió al Marcador M45 hace miles de Años. Ambos nacieron en Asia Central y en Siberia. .
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El M45 fue un cambio que sufrió el M9. Este a su vez fue una Mutación del M9, ese viene del M89, que fue un cambio que sufrió el M168.
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El “Gran Salto Adelante” del M168
The very widely dispersed M168 marker can be traced to a single individual, Eurasian Adam. This African man, who lived some 31,000 to 79,000 years ago, is the common ancestor of every non-African person living today. His descendants migrated out of Africa and became the only lineage to survive away from humanity’s home continent.
Population growth during the Upper Paleolithic era may have spurred the M168 lineage to seek new hunting grounds for the plains animals crucial to their survival. A period of moist and favorable climate had expanded the ranges of such animals at this time, so these nomadic peoples may have simply followed their food source.
Improved tools and rudimentary art appeared during this same epoch, suggesting significant mental and behavioral changes. These shifts may have been spurred by a genetic mutation that gave Eurasian Adam’s descendants a cognitive advantage over other contemporary, but now extinct, human lineages.
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Fuente : Haplogroup Q Marker M242
http://apaarjeetchopra.com/haplogroup-q-marker-m242
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Paleoamericanos y Poblamiento de América. Predominio del haplogrupo Q en poblaciones amerindias.
Se denomina paleoamericanos o paleoindios a las poblaciones más antiguas que arribaron a América en el paleolítico (hace más de 10 000 años) y que también son llamados amerindios por muchos genetistas.
En el análisis del cromosoma Y, es común encontrar al haplogrupo Q en frecuencias del 100% en Mesoamérica y Sudamérica, por lo que debe haber sido parte del acervo genético paleoamericano. El mismo fenómeno ocurre con el análisis de grupo sanguíneo, donde el grupo O se encuentra en frecuencias del 100% en muchos grupos étnicos de Latinoamérica.
En la siguiente tabla va en negrita los haplogrupos predominantes y entre paréntesis los que tienen un probable origen en el mestizaje con otros pueblos (orden de norte a sur) :
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Fuente : Paleoamericanos y Poblamiento de América
https://es.wikipedia.org/wiki/Historia_gen%C3%A9tica_de_los_ind%C3%ADgenas_de_Am%C3%A9rica
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Starting the Paleo-Indians period, a migration to the Americas across the Bering Strait (Beringia) by a small population carrying the Q-M242 mutation took place. A member of this initial population underwent a mutation, which defines its descendant population, known by the Q-M3 (SNP) mutation. These descendants migrated all over the Americas.
The Q-M3 mutation is roughly 15,000 years old as that is when the initial migration of Paleo-Indians into the Americas occurred. Q-M3 is the predominant haplotype in the Americas, at a rate of 83% in South American populations, 50% in the Na-Dené populations, and in North American Eskimo-Aleut populations at about 46%. With minimal back-migration of Q-M3 in Eurasia, the mutation likely evolved in east-Beringia, or more specifically the Seward Peninsula or western Alaskan interior. The Beringia land mass began submerging, cutting off land routes.
Genetic history of indigenous peoples of the Americas
https://en.wikipedia.org/wiki/Genetic_history_of_indigenous_peoples_of_the_Americas
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