#ossidi di azoto
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fiat500nelmondo · 6 months ago
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Inquina di più una Fiat 500 d'epoca o una Fiat 500 moderna? Sorpresa....
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Inquinamento, marmitte catalitiche, filtri antiparticolato, ma siamo sicuri che un auto nuova inquini meno che una vecchia 500?
In questi anni tutta l'informazione ci ha convinto che le vecchi automobili, come le nostre Fiat 500 d'epoca,  sono molto inquinanti e che occorre utilizzare auto moderne con iniezione elettronica, marmitta catalitica, filtri antiparticolato e adesso, perfino le auto elettriche, per ridurre l'inquinamento. Peccato che in realtà l'inquinamento in questi ultimi dieci anni sia solo aumentato Ma come? Abbiamo fatto tanto, come mai? Oggi si scopre che a produrre l'inquinamento nelle città sono le pastiglie dei freni (le fiat 500 d'epoca hanno i tamburi, quindi non inquinano) e il rotolamento degli pneumatici. Ovviamente i 500 Kg del Cinquino producono meno attrito dei 1300 -1800 Kg delle auto circolanti, a maggior ragione di quelle elettriche, che pesano molto di più. Abbiamo voluto essere scientifici e fare un pò di conti e di confronti: Fiat 500 Epoca Emissioni di PM10: Motore: 0.01125 g per 100 km. Rotolamento: 5 mg/km×100 km=0.5 g5mg/km×100km=0.5g Totale PM10: 0.01125 g + 0.5 g = 0.51125 g. Emissioni di PM2.5: Motore: 0.007875 g per 100 km. Rotolamento: 2.5 mg/km×100 km=0.25 g2.5mg/km×100km=0.25g Totale PM2.5: 0.007875 g + 0.25 g = 0.257875 g. Le emissioni totali per 100 km della Fiat 500 d'epoca sono circa 0.51125 g per PM10 e 0.257875 g per PM2.5. Fiat 500 2023 Emissioni di PM10: Motore: 0.015 g/km × 100 km = 1.5 g. Rotolamento: 10 mg/km × 100 km = 1 g. Frenata: 20 mg/km × 100 km = 2 g. Totale PM10: 1.5 g + 1 g + 2 g = 4.5 g per 100 km. Emissioni di PM2.5: Motore: 0.0075 g/km × 100 km = 0.75 g. Rotolamento: 5 mg/km × 100 km = 0.5 g. Frenata: 10 mg/km × 100 km = 1 g. Totale PM2.5: 0.75 g + 0.5 g + 1 g = 2.25 g per 100 km. Per un'auto di 1300 kg con specifiche Euro 4, pneumatici 175/65R14 e freni a disco sul due ruote, le emissioni totali stimare per 100 km sono di circa 3 g di PM10 e 1,5 g di PM2.5.
Ma ne vogliamo parlare !?
Purtroppo non avendo la marmitta catalitica, la vecchia Cinquecento emette Benzene (Circa 0.007 grammi per 100 km)
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Ma la cosa più importante è un'altra: per produrre un auto nuova, quanta C02 si produce? Quanto PM 10, PM2,5 a altri inquinanti vengono prodotti? Per costruire un auto nuova servono qualcosa come 30.000 kW di energia.  Vengono altresì prodotti 15 Kg di Ossidi di Azoto (NOx), 7Kg di Ossido di Zolfo (SOx),  circa 5 kg di PM10 e PM2.5 (ci vogliono 10000 Km in giro con le nostre Fiat 500 d'epoca per fare altrettanto!)  e sopratutto 6-8 tonnellate di CO2 per veicolo (!) Se poi parliamo di auto elettriche, il solo pacco batteria richiede: Energia: 2100 kWh CO2: 2.1 tonnellate + 0.315 tonnellate (smaltimento) = 2.415 tonnellate NOx: 2.4 kg SOx: 1.2 kg PM10/PM2.5: 0.6 kg COV: 0.24 kg Metalli pesanti: 0.06 kg
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Quindi, siamo sicuri che le nostre Fiat 500 d'epoca inquinino?
Queste cose sono da tenere presente e da sapere quando si sentono notizie non tanto vere sull'inquinamento e quando vengono fatte le solite proposte di impedire la circolazione della auto d'epoca. Se si fosse fatta attenzione a creare auto più durature (ma questo va contro ogni forma business) avremmo molto meno inquinamento. Voi cosa ne pensate? Mi piacerebbe avere i vostri commenti.
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abr · 2 years ago
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Diversi studi realizzati negli anni Duemila hanno confermato che in Europa in generale, e nel Nord Italia in particolare, sono diminuiti i giorni di nebbia annuali rispetto agli anni Ottanta e ai decenni precedenti. È una buona notizia, visto che la diminuzione della nebbia è dovuta anche a un miglioramento della qualità dell’aria, a una sua maggiore salubrità.
Se ne sono accorti finalmente anche gli "scienziati", via https://www.ilpost.it/2022/12/08/meno-nebbia-di-una-volta-pianura-padana/
"La nebbia della Pianura Padana si forma d’inverno, quando c’è alta pressione: «Il suolo si raffredda più velocemente dell’atmosfera e così nell’aria umida si raggiunge il punto di rugiada e si formano le goccioline della nebbia. Deve verificarsi una seconda condizione: la presenza di particelle solide attorno alle quali il vapore acqueo può condensare. Come le cosiddette polveri sottili, una delle forme di inquinamento dell’aria".
«La quantità di inquinamento dell’aria in Europa, e nella Pianura Padana in particolare, è calato in modo sostanziale dagli anni Sessanta e Settanta. Dal 1990 a 2010 l’anidride solforosa nell’aria è diminuita del 90 per cento. Nello stesso periodo gli ossidi di azoto sono calati del 44 per cento. E così si è ridotto anche il particolato emesso nell’atmosfera».
Dedicato a quelli che BASTA DIESEL BASTA RISCALDAMENTI. Eravamo già a posto così come trend, bastava solo continuare. Vafanculo vah.
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rpallavicini · 1 year ago
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Piemonte: stop Euro 5
Di Improta Ce fa coppia con questa infografica: Ora lasciate perdere i numeretti che lasciano un po’ il tempo che trovano che molto probabilmente dipendono dallo stato di manutenzione del motore; della CO2 ce ne potrebbe fregare, l’inquinamento vero è dato dal monossido di carbonio (CO), dagli ossidi di azoto (NOx), dagli idrocarburi incombusti, dall’anidride solforosa (ricordate le pioggie…
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motoautogratis · 4 months ago
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Rottamazione gratuita degli scooter: promozione della sostenibilità e dei trasporti puliti
Negli ultimi anni, la questione della sostenibilità ambientale è diventata sempre più importante, spingendo i governi e le organizzazioni di tutto il mondo ad adottare misure volte a ridurre le emissioni di carbonio e a promuovere modalità di trasporto più pulite. Una di queste iniziative che sta guadagnando terreno sono i programmi di rottamazione gratuita degli scooter, che incoraggiano il ritiro degli scooter vecchi e inquinanti in cambio di incentivi. Questo articolo esplora il concetto di rottamazione gratuita degli scooter, i suoi vantaggi e il suo ruolo nel promuovere un futuro più verde.
Comprendere la rottamazione gratuita degli scooter
I programmi gratuiti di rottamazione degli scooter, noti anche come programmi di riacquisto o scambio di scooter, incentivano i proprietari di scooter a ritirare volontariamente i loro veicoli più vecchi e più inquinanti. Questi programmi sono generalmente organizzati e finanziati da enti governativi, agenzie ambientali o organizzazioni private con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria e ridurre le emissioni di gas serra nelle aree urbane.
Vantaggi della rottamazione gratuita dello scooter
Impatto ambientale: i vecchi scooter, in particolare quelli con standard di emissione obsoleti, contribuiscono in modo significativo all'inquinamento atmosferico. Demolindo questi veicoli, i programmi aiutano a ridurre le emissioni nocive di inquinanti come monossido di carbonio, ossidi di azoto e particolato, migliorando così la qualità dell’aria e la salute pubblica.
Promozione di trasporti puliti: i programmi di rottamazione gratuita degli scooter incoraggiano i proprietari a passare a modalità di trasporto più pulite ed efficienti in termini di consumo di carburante, come gli scooter elettrici o il trasporto pubblico. Questo cambiamento riduce la dipendenza dai combustibili fossili e sostiene l’adozione di alternative di trasporto sostenibili.
Efficienza energetica: gli scooter e i veicoli elettrici più recenti sono progettati per essere più efficienti dal punto di vista energetico, consumando meno carburante o elettricità per miglio percorso rispetto ai modelli più vecchi. Questa efficienza aiuta a preservare le risorse naturali e riduce l’impronta di carbonio complessiva associata al trasporto personale.
Consapevolezza e partecipazione del pubblico: questi programmi aumentano la consapevolezza sull'impatto ambientale delle emissioni dei veicoli e incoraggiano la partecipazione della comunità a iniziative di sostenibilità. Coinvolgendo i proprietari di scooter in pratiche responsabili dal punto di vista ambientale, i programmi promuovono un impegno collettivo per ridurre il degrado ambientale.
Come funziona la rottamazione gratuita degli scooter
Il processo di partecipazione a un programma di rottamazione gratuita degli scooter prevede in genere i seguenti passaggi:
Registrazione: i proprietari di scooter interessati a partecipare si registrano al programma attraverso canali designati, come siti Web governativi o organizzazioni partecipanti.
Verifica: i partecipanti potrebbero dover fornire documentazione comprovante la proprietà dello scooter e la sua idoneità al programma di rottamazione, come prova di registrazione e identificazione.
Valutazione e perizia: lo scooter viene sottoposto a valutazione per determinarne le condizioni e l'idoneità alla rottamazione. Alcuni programmi possono anche offrire valutazioni per stimare il valore degli incentivi o dei compensi forniti ai partecipanti.
Rottamazione e incentivi: al momento dell'accettazione nel programma, lo scooter viene rottamato secondo gli standard e le normative ambientali. Gli incentivi possono includere compensi monetari, buoni per i trasporti pubblici, sconti su nuovi scooter o veicoli elettrici o crediti d’imposta.
Conformità ambientale: i processi di rottamazione garantiscono che i materiali e i componenti pericolosi dello scooter, come batterie e fluidi, vengano smaltiti o riciclati in modo responsabile per ridurre al minimo l'impatto ambientale.
Per maggiori informazioni:-
Rottamazione Scooter Gratis
Auto In Regalo
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lamilanomagazine · 7 months ago
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Monza: la Giunta approva il primo Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile. Pilotto: "Obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica"
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Monza: la Giunta approva il primo Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile. Pilotto: "Obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica". Il documento, per la parte tecnica, è stato realizzato in collaborazione con Monza Mobilità e con la società di consulenza Sintagma Srl. "Intendiamo mettere in campo azioni concrete per migliorare la qualità urbana: per questo l'approccio ai temi della mobilità pone al centro la salvaguardia dell'ambiente e della salute dei cittadini, pensando a modelli di mobilità sempre più attenti al dato sociale, ambientale ed economico", spiega il Sindaco Paolo Pilotto. Il Piano. Attraverso il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile il Comune si dota di uno strumento di pianificazione strategica che sviluppa una visione di sistema della mobilità urbana di medio-lungo periodo, circa 10 anni, per raggiungere obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso la definizione di azioni orientate a migliorare l'efficacia e l'efficienza del sistema della mobilità, sia per le persone che per le merci, e la sua integrazione con l'assetto e gli sviluppi urbanistici territoriali. I risultati attesi e la riduzione degli inquinanti. Il sistema di mobilità è stato modellizzato per fornire strumenti di supporto alle decisioni grazie al confronto tra lo scenario attuale e quello di progetto. Dalle analisi effettuate, ad oggi in città il 67% degli spostamenti avviene utilizzando l'auto privata, il 17% utilizzando il trasporto pubblico locale e il 16% a piedi o in bicicletta. Con l'attuazione degli interventi inseriti nel PUMS ci si propone di modificare sostanzialmente il modo di muoversi in città, incentivando l'utilizzo del trasporto collettivo e la mobilità attiva. L'obiettivo è quello di ridurre al 50% gli spostamenti con auto propria, e aumentare al 30% gli spostamenti con il trasporto pubblico locale e al 20% quelli a piedi o in bici, ottenendo dunque un +15-19% di spostamenti attraverso la mobilità sostenibile. L'obiettivo è stato definito confrontando gli scenari di piano definiti dai PUMS di altre città italiane comparabili per dimensioni e caratteristiche del sistema di mobilità. Il modello è stato utilizzato per stimare gli impatti in termini di riduzione delle emissioni inquinanti: pari a circa il 30% in meno per gli ossidi di azoto, il monossido di carbonio e il particolato, oltre a una sensibile riduzione dell'inquinamento acustico. "Saranno gli Enti Locali i soggetti pubblici chiamati a gestire la transizione verso la mobilità sostenibile - spiega Giada Turato, Assessore alla Mobilità - Per questo il primo piano della mobilità sostenibile per Monza rappresenta una leva significativa per guidare il cambiamento attraverso azioni che partiranno dalla città ma incideranno anche su un'area territoriale più vasta". 5 obiettivi per la città. Il PUMS opera un passaggio fondamentale dalla pianificazione dei trasporti alla pianificazione del sistema di mobilità, superando l'approccio che vedeva la mobilità veicolare privata come elemento centrale e critico su cui operare, a favore della valutazione delle esigenze di spostamento delle persone e della relativa offerta di modalità di spostamento sostenibile. Gli obiettivi del piano intendono rendere Monza: innovativa e sostenibile; accessibile e inclusiva; attrattiva; sicura; policentrica attraverso azioni inserite in un quadro organico e integrato, capace di disegnare un nuovo modello di mobilità. Il mix di interventi da attuare nei prossimi 10 anni. Per ciascuno obiettivo vengono declinate le azioni necessarie: - L'obiettivo di rendere la città innovativa e sostenibile verrà raggiunto attraverso la creazione di una centrale di traffic management in grado di integrare i sistemi semaforici, di indirizzamento ai parcheggi e di controllo dell'accesso alle ZTL cittadine. Per questo progetto il Comune con Monza Mobilità sta partecipando a una procedura di Regione Lombardia per l'assegnazione di circa 2,5 milioni di euro. Per perseguire l'obiettivo della sostenibilità sono previsti interventi di elettrificazione delle flotte bus, tramite l'acquisto, entro il 2026, di 25 bus elettrici e con l'obiettivo di avere entro il 2030 tutta la flotta del trasporto pubblico della città completamente elettrica Nel contempo sarà riorganizzato il sistema della sosta tramite l'introduzione di ulteriori sei ZPRU oltre le due già attivate nel 2023, arrivando a regolamentare gli stalli aggiuntivi tra strisce gialle per residenti e blu a pagamento. Saranno inoltre realizzate attività di sensibilizzazione volte a diffondere la cultura della mobilità condivisa, sostenibile e multimodale. Completano le azioni volte a perseguire questo obiettivo la razionalizzazione della logistica urbana, la limitazione della circolazione per i veicoli a emissioni elevate, in linea con quanto previsto dal Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell'Aria della Lombardia azioni finalizzate alla progressiva sostituzione dei veicoli più inquinanti che istituisce limitazioni permanenti alla circolazione sull'intero territorio comunale per i veicoli benzina euro 0 e 1, diesel euro da 0 a 4, il possibile ampliamento della ZTL del centro storico alla zona compresa tra Via Visconti, Via Aliprandi, Via D'Azeglio, Via Appiani e Via Manzoni. Nel caso di raddoppio la superficie interessata che passerebbe da 0,3 chilometri quadrati attuali a 0,6 chilometri quadrati dello scenario di piano; - Per l'obiettivo di rendere la città accessibile e inclusiva vengono individuate come azioni la progettazione del hub multimodale FFS di Monza centro attraverso forme di collaborazione con Regione Lombardia e le società del gruppo Ferrovie dello Stato e la creazione del nuovo hub di Monza est – parco già attualmente finanziata. Le azioni finalizzate a perseguire questo obiettivo si completano con l'estensione su Monza di circa 13 chilometri della linea M5 della metropolitana con la realizzazione di 7 nuove stazioni. - L'obiettivo di rendere la città attrattiva sarà perseguito con il miglioramento dei servizi di trasporto pubblico locale con l'Agenzia di bacino, attraverso la revisione delle frequenze dei bus a servizio della città e, per i grandi eventi che si svolgono in città, con la definizione della modalità di gestione della mobilità. Per perseguire l'obiettivo di rendere la città sicura vengono individuate azioni di ingegneria volte in primo luogo a rendere attrattivi e sicuri i percorsi della mobilità attiva e scolastica e a risolvere, con soluzioni di mobilità lenta, alcuni nodi critici della rete stradale urbana. Oltre a queste sono previste azioni di sensibilizzazione in particolare rivolte alle scuole. - Inoltre si prevede la creazione di isole ambientali e di spazi pedonali diffusi sul territorio in zone di particolare rilevanza urbanistica, sociale ed economica, da rafforzare con la creazione di Zone 30 di cui si prevede la graduale estensione all'intera rete stradale secondaria e locale. Le azioni di mobility management, principalmente orientate a razionalizzare gli spostamenti casa – lavoro si basano su interventi concordati con i mobility manager che operano sul territorio. La strategia. La strategia individuata dal PUMS per perseguire i cinque obiettivi indicati si articola nei seguenti punti: ridurre la domanda di mobilità ovvero la quantità di spostamenti e la loro lunghezza. Nel medio lungo termine occorrerà gestire la domanda di mobilità attraverso interventi di governo della città e di assetto del territorio; spostare quote di mobilità verso forme più sostenibili promuovendo il trasferimento dall'utilizzo dell'auto privata verso i servizi di mobilità condivisa, la mobilità ciclistica e pedonale; incentivare l'idea di mobilità come servizio nella consapevolezza che il concetto di mobilità è ancora oggi fortemente legato all'uso dell'auto propria nonostante ciò abbia impatti economici, sociali e ambientali non sostenibili; incentivare la multimodalità vista la stretta correlazione funzionale con le altre centralità urbane dell'area metropolitana milanese; migliorare le prestazioni ambientali dei veicoli incentivando l'uso di veicoli, dedicati alla mobilità condivisa e privati, a basse o zero emissioni; digitalizzare i servizi in quanto queste tecnologie consentono di ottenere significativi miglioramenti del sistema di mobilità con investimenti relativamente contenuti e tempi di realizzazione brevi; razionalizzare la logistica urbana guardando con attenzione alle innovazioni tecnologiche di questo specifico settore che consentono già oggi l'uso di mezzi a bassissimo impatto ambientale. L'iter del documento. I principi ispiratori del PUMS sono il coinvolgimento e la concertazione degli stakeholders nella fase di redazione del documento di piano, il monitoraggio delle azioni realizzate e la valutazione dei risultati conseguiti. Il PUMS pone al centro le persone e la soddisfazione delle loro esigenze di mobilità, seguendo un approccio partecipativo che prevede il coinvolgimento attivo dei cittadini e di tutti i soggetti che fruiscono della città (cityusers). Dopo l'adozione da parte della Giunta il documento sarà a breve disponibile online per eventuali osservazioni da presentare entro 60 giorni dalla pubblicazione stessa, per poi approdare alla definitiva approvazione da parte del Consiglio Comunale.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Stretta del Parlamento europeo sugli inquinanti da veicoli
Stretta sulle emissioni inquinanti dei veicoli, come gli ossidi di azoto, ma con tempi più lunghi per l’adeguamento dei produttori.     Sono alcuni elementi della posizione negoziale dell’Europarlamento sulle nuove norme in materia di omologazione e vigilanza del mercato dei veicoli a motore (Euro 7). Il testo su cui presto cominceranno i colloqui con il Consiglio, è stato approvato con con 329…
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powersol · 1 year ago
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Mobilità sostenibile in Emilia Romagna
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La Regione Emilia Romagna ha aperto un bando che dà attuazione al Piano di Azione Ambientale e al Decreto Direttoriale 412 del 18 dicembre 2020, che consiste in un programma di finanziamento per il miglioramento della qualità dell’aria nel territorio delle regioni del Bacino Padano. L’avviso è rivolto ai 207 comuni della Regione Emilia Romagna situati in aree soggette a superamenti dei valori limite dei principali inquinanti e che hanno aderito al Piano Regionale per la qualità dell’aria. Questi comuni contano circa quattro milioni di abitanti, il 90% del totale della popolazione della regione, e coprono oltre 13.200 chilometri quadrati di superficie, il 60% di quella regionale.
L’obiettivo principale è quello della riduzione delle concentrazioni di PM10 (le particelle di diametro aerodinamico inferiore o uguale ai 10 micrometri) e NOx (ossidi di azoto) nei comuni interessati dal numero di superamenti del valore limite giornaliero PM10 a causa del quale le zone di pianura sono oggetto di procedura di infrazione europea. Per questo la regione vuole incentivare l’utilizzo della bicicletta negli spostamenti quotidiani anche di medio raggio tramite l’erogazione di un contributo a parziale rimborso dell’acquisto di una bicicletta o di una cargo bike, entrambe a pedalata assistita. È inoltre riconosciuta una maggiorazione del contributo ai cittadini che dimostrano di aver rottamato un’autovettura.
I beneficiari
Possono presentare domanda di contributo le persone fisiche che, al momento della creazione della domanda, siano maggiorenni e, al momento dell’invio della domanda, siano residenti in uno dei 207 comuni (specificati nell’Allegato 1 del Bando). Queste persone dovranno inoltre risultare: intestatarie della fattura/ricevuta fiscale di acquisto e intestatarie o cointestatarie del conto corrente bancario o postale su cui verrà effettuato il versamento del contributo. Se il richiedente vuole ricevere anche la maggiorazione a seguito della rottamazione di un’auto, dovrà risultare intestatario o cointestatario del veicolo rottamato e del certificato di rottamazione. Infine, se il comune di residenza è inserito anche nell’ambito dell’elenco dei comuni alluvionati, è attribuita un’ulteriore maggiorazione pari a 200€.
Dotazione finanziaria
Per il seguente bando sono stati stanziati complessivamente 8.850.000 €, suddivisi nel triennio 2023-2025 come segue:
Anno 2023: 3.808.000 €;
Anno 2024: 2.387.000 €;
Anno 2025: 2.655.000 €.
I contributi vengono liquidati fino all’esaurimento delle risorse indicate per ciascuna annualità. Prima di effettuare la domanda, il richiedente può verificare la disponibilità delle risorse consultando l’apposito contatore dinamico, che si aggiorna in tempo reale con riferimento alle domande presentate e al loro esito. Eventuali risorse non impiegate nell’annualità di riferimento verranno aggiunte all’annualità successiva. I contributi erogati con il presente bando non sono cumulabili con altre agevolazioni statali o incentivi erogati da altri Enti o Amministrazioni, sul medesimo veicolo.
Misura del contributo
Il contributo regionale fa riferimento a veicoli nuovi di fabbrica, acquistati con documentazione fiscale italiana a decorrere dalla data di pubblicazione del Bando; se la domanda è accompagnata da un certificato di rottamazione, per quest’ultimo è ammessa la decorrenza dal primo gennaio 2023.
Senza la rottamazione di un’autovettura, il contributo previsto arriva fino a 500 € per l’acquisto di una bici a pedalata assistita e fino a 1.000 € per l’acquisto di una cargo bike a pedalata assistita. In ogni caso, il contributo non può superare il 50% del costo del mezzo. Con la rottamazione di un’autovettura, il contributo può essere al massimo di 700 € per l’acquisto di una bici a pedalata assistita e di 1.400.000 € per l’acquisto di una cargo bike a pedalata assistita. In ogni caso, il beneficio non può superare il 70% del costo del mezzo. A questo si aggiunge una maggiorazione di 200 € per i residenti nei comuni che risultano inclusi nell’ambito dei Comuni alluvionati. Nell’arco delle tre annualità è possibile ottenere un solo contributo. Gli acquisiti devono riferirsi ai seguenti periodi:
Per l’anno 2023: dalla data di pubblicazione del bando fino al 28 dicembre, mentre per le rottamazioni dal primo gennaio al 28 dicembre;
Per l’anno 2024: acquisti e rottamazioni dal primo gennaio al 31 dicembre;
Per l’anno 2025: acquisti e rottamazioni dal primo gennaio al primo luglio.
Se la data del certificato di rottamazione non corrisponde all’annualità di acquisto del mezzo, non viene riconosciuta la maggiorazione.
Modalità di presentazione della domanda
La domanda di partecipazione al bando deve essere presentata esclusivamente per via telematica, attraverso l’applicativo informatico disponibile al seguente link Bando per l’erogazione di incentivi ai cittadini per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita anche a seguito di rottamazione di autovetture — Mobilità (regione.emilia-romagna.it) a partire dal 20 settembre 2023. L’accesso alla piattaforma avviene tramite SPID L2, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Per compilare la domanda è necessario essere in possesso dei seguenti documenti: marca da bollo di 16 €, fattura o ricevuta fiscale dell’acquisto del veicolo oggetto della richiesta di contributo (in cui devono essere evidenziati la dicitura “Programma di finanziamento per il miglioramento della qualità dell’aria nel territorio delle Regioni del Bacino Padano, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Regione Emilia-Romagna”, il codice fiscale del richiedente, la marca e il nome del modello di veicolo, il prezzo finale del veicolo e la dichiarazione di conformità del veicolo), quietanza di pagamento con timbro e firma del venditore, copia della scheda tecnica del veicolo (in caso di cargo bike) ed eventuale certificato di rottamazione.
I termini annuali di presentazione della domanda sono i seguenti:
2023: dal 20 settembre al 28 dicembre;
2024: dal 9 gennaio al 31 dicembre;
2025: dal 9 gennaio al primo luglio.
Tutta la documentazione presentata in sede di domanda dovrà essere conservata per almeno due anni dall’erogazione del contributo.
Scopri tutti i bandi regionali attivi sul blog di Powersol.
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alessandrocorbelli · 1 year ago
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Incendi in Europa: Inquinano come 10 milioni di auto
(Digital News 24) Lun, 31/07/2023 “In Italia nell’intero 2022 gli incendi hanno prodotto 1 milione e 900 mila tonnellate di CO2, pari a circa 5 milioni di barili di petrolio”. Ad affermarlo è il presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale, Alessandro Miani, che aggiunge: “Per non parlare delle 2.750 tonnellate di ossidi di azoto e delle 7.500 tonnellate di PM 2.5 emesse nello stesso…
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notiziariofinanziario · 1 year ago
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Edison ha inaugurato la prima centrale termoelettrica di ultima generazione che contribuisce alla transizione energetica del Paese
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La nuova centrale Edison è ritenuta la più efficiente d'Italia e tra le più efficienti al mondo.     Il nuovo impianto di Marghera è il risultato di un intervento di ammodernamento della centrale termoelettrica preesistente, realizzata nel 1964 e costantemente rinnovata nelle tecnologie, tanto da divenire nel 1992 il primo ciclo combinato a gas naturale realizzato in Italia. I lavori di cantiere hanno avuto una durata complessiva di 4 anni, impiegando fino a mille maestranze durante le fasi di picco e 250 imprese fornitrici, per un investimento complessivo di circa 400 milioni di euro.     L'impianto ha una potenza installata pari a 780 Mw e un rendimento energetico del 63%, il più alto reso disponibile ora dalla tecnologia, in grado di assicurare una riduzione delle emissioni specifiche di ossidi di azoto fino al 70% e di quelle di anidride carbonica fino al 30% rispetto alla media dell'attuale parco termoelettrico italiano. Consentirà di soddisfare il fabbisogno annuale equivalente di circa 2.000.000 di famiglie.     Il nuovo ciclo combinato a gas naturale di Edison a Marghera Levante da 780 Mw è composto da una turbina da 515 Mw, classe H di Ansaldo Energia - tecnologicamente pronta per l'impiego di idrogeno fino al 50% in miscela col gas naturale -, un generatore di vapore a recupero con all'interno un sistema catalitico di riduzione degli ossidi di azoto e una turbina a vapore da 265 Mw.     "Siamo orgogliosi di essere i primi a portare innovazione in Italia con un impianto di ultima generazione altamente strategico per la flessibilità e l'adeguatezza del sistema elettrico nazionale", afferma Nicola Monti, amministratore delegato di Edison.  Read the full article
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scienza-magia · 2 years ago
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"Crescere" aria pulita in città è possibile?
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Il verde tecnico per il miglioramento della qualità atmosferica. Le polveri sottili: una pandemia silenziosa Salute e qualità dell'aria in città costituiscono sempre più un binomio inscindibile nel con­testo urbano, specialmente se si considera che l'inquinamento atmosferico rappresenta una delle principali cause di mortalità al mondo (1), tanto da definire questo fenomeno come "pandemia silenziosa". Le fonti principali in città sono rappresen­tate dal traffico veicolare, dal riscaldamento e dall'attività industriale (2) che hanno come risultato la formazione di "nebbie" inquinanti (Figura 1). A questo contesto si aggiunge l'effetto del cambiamento climatico che, au­mentando le temperature e diminuendo le precipitazioni su larga scala, può influenzare in particolare la concentrazione delle polveri sottili (3), troppo spesso oltre i limiti normativi (4).
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Le Nature-based Solution nel contesto urbano per il miglioramento della qualità dell'aria Nell'ambito del piano d'azione del Green Deal europeo, la Commissione Europea ha prefissato l'obiettivo di di­minuire del 55% il numero di morti premature causate dal particolato fine (PM2,5) entro il 2030 (5). Di conseguenza, è obbligatorio sia ridurre le emissioni sia miti­gare l'inquinamento atmosferico per migliorare la qualità della vita nelle aree urbane. Tuttavia, lo spazio al suolo nel contesto urbano risulta spesso limitato. Come fare? Un aiuto può arrivare da alcuni tipi di Nature-based So­lution (NbS, Figura 2) (6),
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e in particolare dal verde tec­nico come, per esempio, i tetti verdi e le facciate verdi aie possono contribuire in modo significativo al miglio­ramento della qualità dell'aria. Infatti, se l'uso di aree verdi ad alta densità arborea è da preferire nel contesto urbano, tuttavia, il verde tecnico può fornire un contri­buto significativo al miglioramento della qualità di vita dei cittadini (7). Questo grazie all'azione delle piante, in grado di fornire numerosi servizi ecosistemici, tra cui il miglioramento della qualità dell'aria, attraverso la cat­tura di inquinanti atmosferici come le polveri sottili sulla propria superficie fogliare (8). Tali NbS, oltre ad avere un elevatissimo impatto estetico e psico-fisico sulla popolazione, rappresentano anche un'applicazione tecnologica del verde impiegabile su vasta scala, in particolare dove lo spazio al suolo risulta ridotto a causa dell'alta densità del costruito (Figura 3).
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Quanto è efficace il verde tecnico? Diversi parametri determinano le prestazioni del verde tecnico e, in particolare, di quello verticale nel migliora­mento della qualità dell'aria, quali per esempio la vitalità (uso di specie coerenti con il contesto bioclimatico di ri­ferimento) e il portamento della pianta (che determina l'angolo di incidenza rispetto al flusso d'aria), il fogliame deciduo o sempreverde (con diversa captazione durante l'anno), la densità fogliare (più efficace se elevata) e morfologia e micromorfologia della superficie fogliare (presenza di peli o cere fogliari) (9,10) (Figura 4).
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L'uso di facciate verdi non costituisce un ostacolo ri­spetto alle masse d'aria contenenti inquinanti, poiché consente la libera circolazione dei flussi d'aria all'interno dei canyon urbani (8). Inoltre, la localizzazione spaziale delle facciate verdi, ov­vero la vicinanza alla strada e alle sorgenti di emissioni veicolari, e la scelta di specie vegetali idonee possono consentire una buona capacità di assorbimento delle polveri sottili (10-12). Quanto possono assorbire le piante? Diversi modelli di deposizione degli inquinanti, tra cui quello sui tetti verdi di Chicago (13) hanno dimostrato che 20 ettari di tetto verde rimuovono 1675 chili di inquinanti atmosferici in un anno e in particolare ozono (52%), ossidi di azoto (27%), polveri sottili come il PM10 (14%) e anidride solforosa (7%), mentre altri studi hanno documentato che un au­mento delle coperture a verde tecnico del 10-20% nella città di Toronto aumenterebbe in maniera economica­mente apprezzabile la qualità di vita dei cittadini con mi­nore impatto sul sistema sanitario (14). Se pensate che ci vogliano grandi estensioni per ottenere questi benefici è utile sapere che un metro quadro di tetto a semplice co­pertura a prativa può rimuovere fino a 0,5 chili di PM2,5 all'anno (15)! Quanto costa e perché farlo? Diversi studi hanno già dimostrato che le attuali facciate verdi sul mercato presentano diversi aspetti che ne limi­tano la diffusione in ambito urbano, quali costi e manu­tenzione elevati (16). In generale, un tetto verde ha un costo di installazione che varia tra i 100 e i 250 euro al metro quadro (17), mentre per una facciata verde i costi possono essere ancora più variabili a seconda della ti­pologia, della scelta di specie, del sistema di irrigazione, oscillando da un minimo di 80 a un massimo di 450 euro al metro quadro (www.ambienteitalia.it). Va però con­siderato che questo tipo di installazioni comporta una molteplicità di benefici, oltre a quelli già citati sulla sa­lute umana. Un involucro verde può infatti aumentare la longevità di un tetto anche dai 20 ai 40 anni (18). Da no­tare che l'installazione di un involucro verde, come anche la presenza di aree verde circostanti, può aumentare il valore dell'immobile dal 6 al 15% (19). Quali potrebbero essere le applicazioni su vasta scala? Molteplici superfici, ben oltre quelle degli edifici pubblici e privati, si prestano alle applicazioni di verde tecnico; basti pensare all'inverdimento di superfici verticali, di differenti tipologie, che fiancheggiano strade carrabili, con la finalità di assorbimento di polveri sottili e di mitigazione del fenomeno isola di calore. Da notare però che gli incentivi fiscali giocano un ruolo importante per la sostenibilità economica dei sistemi di inverdimento tecnico, impattando in modo significativo sui risultati economici globali e risultando pertanto essenziali alla promozione di queste soluzioni (16). Per rendere i costi più concorrenziali, occorre dunque la­vorare per la progettazione di sistemi leggeri e a ridotto spessore, per facilitare l'applicazione su vasta scala nel tessuto urbano anche su costruzioni preesistenti e su su­perfici che vadano oltre quelle degli edifici. Oltre a ridurre le emissioni alla fonte, occorre dunque cambiare il modo in cui concepiamo il verde a scala ur­bana, andando ben oltre il concetto di arredo, pensando che le piante possano essere integrate e co-crescere con la città, e contribuire alla qualità della nostra vita, rap­presentando un modo efficace di rendere le nostre città più adattive, salubri, vivibili. E. ROCCOTIELLO - Dipartimento di Scienze della Terra dell'Ambiente e della Vita, Università degli Studi di Genova [email protected] BIBLIOGRAFIA - Egerstrom N, Rojas-Rueda D, Martuzzi M et al. Health and economic benefits of WHO air quality guidelines. 2022 Western Pacific Region Bulletin of the World Health Organization; BLT.22.288938 - Karagulian F, Belis CA, Dora CFC et al. Contributions to cities' ambient particulate matter (PM): a systematic review of local source contribu­tions at global level. Atm. Environ. 2015;120:475-83. - Doherty RM, Heal MR, O'Connor FM. Climate change impacts on human health over Europe through its effect on air quality. Environ. Health. 2017;16(1):118. - European Environment Agency. Air Quality in Europe 2019 — Europe­an Environment Agency. 2019; https://www.eea.europa.eu/publica­tions/air-quality-in-europe-2019. - European Commission. 2021; Register of Commission Documents - COM(2021)400'. 12 May 2021. https://ec.europa.eu/transparency/ documents-register/detail?ref=COM(2021)400&lang=en. - Cohen-Shacham E, Janzen WG, Maginnis S. (eds.) Nature-based Solutions to address global societal challenges. Gland, Switzerland: xiii + 97pp; 2016. - Perini K, Ottelé M, Giulini S et al. Quantification of fine dust deposition on different plant species in a vertical greening system. Ecol. Engin. 2017;100:268-76. - Ysebaert T, Koch K, Samson R et al. Green walls for mitigating urban particulate matter pollution—a review' Urban Forestry & Urban Greening 2021;59:127014. - Janhall S. Review on urban vegetation and particle air pollution, deposition and dispersion. Atmos. Environ. 2015;105:130-137. - Pèrini K, Ottelé M, Giulini S et al. Quantification of fine dust deposition on different plant species in a vertical greening system. Ecol. Eng. 2017;100:268-276. - Perini K, Roccotiello E. Vertical greening systems for pollutants reduction. In: Nature Based Strategies for Urban and Building Sustainabiliti. Elsevier; 2018;131-140. - Wuyts MSK, Samson R. Atmospheric net particle accumulation on 96 plant species with contrasting morphological and anatomica! leaf characteristics in a common garden experiment. Atmos. Environ. 2019;202: 328-344. - Yang J, Yu Q, Gong P Quantifying air pollution removal by green roofs in Chicago Atmos. Environ. 2008;42:7266-7273. - Currie BA, Boss B. Estimates of air pollution mitigation with green plants and green roofs using the UFORE model. ()ripari Ecosyst. 2008;11:409-422. - Irga PJ, Fleck R, Arsenteva E et al. Biosolar green roofs and ambient air pollution in city centres: mixed results. Build. Environ. 2022;226:109712. - Rosasco P, Perini K. Selection of (green) roof systems: a sustainability based multi-criteria analysis. Buildings 2019;9(5). - Perini K, Rosasco P. Is greening the building envelope economically scope of vertical greening sustainable? An analysis to evaluate the advantages of economy of systems and green roofs. Urban For. Urban Green. 2016;20:328-337.  - Clark C, Talbot B, Bulkley J et al. Optimization of green roofs for air pollution mitigation, In: Proceedings of the Third North American Green Roof Conference: Greening Rooftops for Sustainable Communities, Washington, DC, USA, 4-6 May 2005;482-497. - Peck SW, Callaghan C, Kuhn ME et al. Greenbacks from green roofs: forging a new industry in Canada; status report on benefits, barriers and opportunities for green roof and vertical garden technology diffusion; Environmental Adaptation Research Group: Toronto, ON, Canada, 1999. Read the full article
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fiat500nelmondo · 2 months ago
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Inquina di più una Fiat 500 d'epoca o una Fiat 500 moderna? Sorpresa....
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Inquinamento, marmitte catalitiche, filtri antiparticolato, ma siamo sicuri che un auto nuova inquini meno che una vecchia 500?
In questi anni tutta l'informazione ci ha convinto che le vecchi automobili, come le nostre Fiat 500 d'epoca,  sono molto inquinanti e che occorre utilizzare auto moderne con iniezione elettronica, marmitta catalitica, filtri antiparticolato e adesso, perfino le auto elettriche, per ridurre l'inquinamento. Peccato che in realtà l'inquinamento in questi ultimi dieci anni sia solo aumentato Ma come? Abbiamo fatto tanto, come mai? Oggi si scopre che a produrre l'inquinamento nelle città sono le pastiglie dei freni (le fiat 500 d'epoca hanno i tamburi, quindi non inquinano) e il rotolamento degli pneumatici. Ovviamente i 500 Kg del Cinquino producono meno attrito dei 1300 -1800 Kg delle auto circolanti, a maggior ragione di quelle elettriche, che pesano molto di più. Abbiamo voluto essere scientifici e fare un pò di conti e di confronti: Fiat 500 Epoca Emissioni di PM10: Motore: 0.01125 g per 100 km. Rotolamento: 5 mg/km×100 km=0.5 g5mg/km×100km=0.5g Totale PM10: 0.01125 g + 0.5 g = 0.51125 g. Emissioni di PM2.5: Motore: 0.007875 g per 100 km. Rotolamento: 2.5 mg/km×100 km=0.25 g2.5mg/km×100km=0.25g Totale PM2.5: 0.007875 g + 0.25 g = 0.257875 g. Le emissioni totali per 100 km della Fiat 500 d'epoca sono circa 0.51125 g per PM10 e 0.257875 g per PM2.5. Fiat 500 2023 Emissioni di PM10: Motore: 0.015 g/km × 100 km = 1.5 g. Rotolamento: 10 mg/km × 100 km = 1 g. Frenata: 20 mg/km × 100 km = 2 g. Totale PM10: 1.5 g + 1 g + 2 g = 4.5 g per 100 km. Emissioni di PM2.5: Motore: 0.0075 g/km × 100 km = 0.75 g. Rotolamento: 5 mg/km × 100 km = 0.5 g. Frenata: 10 mg/km × 100 km = 1 g. Totale PM2.5: 0.75 g + 0.5 g + 1 g = 2.25 g per 100 km. Per un'auto di 1300 kg con specifiche Euro 4, pneumatici 175/65R14 e freni a disco sul due ruote, le emissioni totali stimare per 100 km sono di circa 3 g di PM10 e 1,5 g di PM2.5.
Ma ne vogliamo parlare !?
Purtroppo non avendo la marmitta catalitica, la vecchia Cinquecento emette Benzene (Circa 0.007 grammi per 100 km)
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Ma la cosa più importante è un'altra: per produrre un auto nuova, quanta C02 si produce? Quanto PM 10, PM2,5 a altri inquinanti vengono prodotti? Per costruire un auto nuova servono qualcosa come 30.000 kW di energia.  Vengono altresì prodotti 15 Kg di Ossidi di Azoto (NOx), 7Kg di Ossido di Zolfo (SOx),  circa 5 kg di PM10 e PM2.5 (ci vogliono 10000 Km in giro con le nostre Fiat 500 d'epoca per fare altrettanto!)  e sopratutto 6-8 tonnellate di CO2 per veicolo (!) Se poi parliamo di auto elettriche, il solo pacco batteria richiede: Energia: 2100 kWh CO2: 2.1 tonnellate + 0.315 tonnellate (smaltimento) = 2.415 tonnellate NOx: 2.4 kg SOx: 1.2 kg PM10/PM2.5: 0.6 kg COV: 0.24 kg Metalli pesanti: 0.06 kg
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Quindi, siamo sicuri che le nostre Fiat 500 d'epoca inquinino?
Queste cose sono da tenere presente e da sapere quando si sentono notizie non tanto vere sull'inquinamento e quando vengono fatte le solite proposte di impedire la circolazione della auto d'epoca. Se si fosse fatta attenzione a creare auto più durature (ma questo va contro ogni forma business) avremmo molto meno inquinamento. Voi cosa ne pensate? Mi piacerebbe avere i vostri commenti.
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leparoledelmondo · 3 years ago
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Transizione ecologica
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Di transizione ecologica ne ho già scritto qui https://bit.ly/3JfQO4u ma non mi stancherò di scriverne ancora perché la creazione di un ministero ad hoc in Italia crea molte aspettative. Però, questa volta, la affrontiamo da un punto di vista più "local".
Ossidi di azoto, particolato, acidi, metalli pesanti, formaldeide, ammoniaca, benzene, IPA, diossine e altri pericolosi veleni sono presenti in una regione italiana fortemente inquinata come la Lombardia. In questo territorio si immettono quotidianamente nell’aria notevoli quantità di gas serra dall’effetto climalterante e sostanze nocive, di cui sopra, che vanno ad impattare anche il suolo e l’acqua che beviamo.
Con un pesante inquinamento atmosferico presente in Lombardia da anni attendiamo che i nostri amministratori assumano provvedimenti significativi nella direzione di un rapido miglioramento della qualità dell’aria. Rispetto alla gravità della situazione non vi possono essere rinvii né comportamenti amministrativi inadempienti e in contraddizione con una vera transizione ecologica.
Ecco qualche passo per cambiare aria, suggerito dalla Reta Ambiente Lombardia:
limitazione del traffico privato, potenziamento e efficientamento del trasporto pubblico sostenibile;
superamento degli impianti di incenerimento dei rifiuti;
decarbonizzazione dei sistemi di produzione energetica;
disincentivazione degli allevamenti intensivi e impattanti, con una pianificazione territoriale ecocompatibile;
monitoraggio della qualità dell’aria di ultima generazione, con una maggior trasparenza nella raccolta e diffusione dei dati;
drastica riduzione del consumo di suolo;
Maggiori incentivi per la bonifica dell’amianto;
riforestazione massiva in tutta la Regione
riorganizzazione del sistema sanitario regionale con particolare riferimento alla medicina di prevenzione;
formazione alla sostenibilità ambientale rivolta alle scuole di ogni ordine e grado.
I dettagli li trovi nella petizione “APRITI CIELO! Ripuliamo la nostra aria” di Rete Ambiente Lombardia https://chng.it/CjcYx2N7Jd
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ossimoro7 · 4 years ago
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A chi volete che possa interessare una notizia di scienza, cultura, ingegneria e meccanica? Il popolo sovrano vive dietro alla D'Urso, Fedez (grandi persone da marketing) e le scarpe della Lidl !!
15 secondi in un solo Tg Nazionale, 15 secondi che fanno riflettere ...
È durato molto di più il servizio sul Grande Fratello VIP!
Ansaldo Energia ha presentato oggi una turbina denominata "Monte Bianco" perché è la più potente mai realizzata in Italia. Sarà in grado di dare energia a 500.000 appartamenti, con una riduzione delle emissioni di CO2 pari al 40% e degli ossidi di azoto del 70%. Quando sarà a regime (è destinata a Marghera) sarà l'impianto termoelettrico più efficiente d'Europa.
🇮🇹L'Italia è anche questa. 🇮🇹
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Ossimoro
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Vicenza respira! Il 15 ottobre alla domenica ecologica si parlerà di inquinamento atmosferico
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Vicenza respira! Il 15 ottobre alla domenica ecologica si parlerà di inquinamento atmosferico. Vicenza. L’inquinamento atmosferico sarà il tema protagonista della domenica ecologica del 15 ottobre. In programma ci sono eventi tra il centro storico, Quartiere Italia e Parco della Pace. È previsto il blocco del traffico all’interno delle mura storiche dalle 10 alle 18 e nella stessa fascia oraria saranno chiuse per alcuni tratti via Carducci e via Goldoni con la conseguente deviazione della linea 4 del trasporto pubblico locale. Lo stop alla circolazione interesserà tutti i veicoli a motore, ad esclusione di quelli elettrici, con le abituali eccezioni. «Nel mese in cui scattano le misure antismog previste dalla Regione Veneto e dall’accordo di Bacino padano abbiamo deciso di dedicare questa giornata all’approfondimento delle tematiche legate all’inquinamento atmosferico – spiega l’assessore all’ambiente Sara Baldinato - Ottobre era davvero il mese più significativo per trattare questo argomento. Non a caso è stato scelto il Quartiere Italia dove per la prima volta, grazie alla collaborazione attiva di Arpav, i cittadini avranno la possibilità di entrare nella centralina di monitoraggio in via Tommaseo e avere tutte le spiegazioni sul significato di termini come pm10 o pm2,5 che spesso sentiamo nominare ma di cui ignoriamo il reale significato. Al Parco della Pace, su questo tema che coinvolge la salute di tutti noi, abbiamo organizzato la mattina un convegno con importanti relatori con cui approfondiremo la situazione che vive la nostra Città, insieme alle altre località di tutta la pianura padano veneta. Una serie di iniziative poi intratterranno le famiglie che vorranno raggiungerci sia in bici che a piedi nelle zone coinvolte, oltre con i trasporto pubblico locale, approfittando di scontistiche già sperimentate nella giornata di settembre. Sarà poi stretto il collegamento con Hangar Palooza Festival al parco della Pace». «L’Hangar Palooza, il festival organizzato da tutti i festival vicentini, non è solo musica – continua l’assessore alle politiche giovanili Leonardo Nicolai -. Anche per questo abbiamo deciso di organizzarlo in contemporanea alla domenica ecologica riservando spazi e attività a questo appuntamento mensile importante per stimolare una diversa cultura in città. Così come nella domenica ecologica di settembre, al Parco della Pace si potranno fare attività di avvicinamento alla canoa e ci sarà modo di scoprirlo in bici. Inoltre, per tutti i tre giorni del Festival, RideMovi, concessionario del servizio di bike sharing del Comune, sarà presente al Parco con una postazione per il bike sharing e proporrà da venerdì sconti per i pacchetti da 30 e 60 minuti, per il pass da un giorno e per il “30 giorni movi prime” e la riduzione del 10% sull'abbonamento trimestrale o annuale con bici muscolari. Tutto questo è ciò che rendere l’Hangar Palooza un vero e proprio festival, con proposte a tutte le ore adatte ad un pubblico assolutamente eterogeneo. Un’occasione per scoprire le potenzialità del Parco della Pace: un’area adatta agli eventi, ma anche a forte vocazione naturalistica e ambientale, così come sportiva». Eventi Il cuore della domenica ecologica di ottobre sarà il Quartiere Italia: Per la prima volta verrà aperta al pubblico la stazione di monitoraggio dell'aria di via Tommaseo. I tecnici di Arpav, gestore della rete di monitoraggio regionale della qualità dell'aria, accompagneranno i cittadini dalle 10 alle 18 alla scoperta della stazione, illustrando il funzionamento della strumentazione e rispondendo ad eventuali domande sull'attività svolta dall'Agenzia in merito al monitoraggio dell'aria. La centralina effettua, mediante strumentazione automatica, le misure degli ossidi di azoto, dell'ozono e delle polveri sottili PM10 e PM2.5 e rappresenta il punto di riferimento non solo per il Comune di Vicenza ma anche per tutti i Comuni dell’Agglomerato Vicenza. Nel Quartiere Italia ci saranno anche attività per bambini e ragazzi e letture di libri sul tema dell’aria organizzate dall’Associazione Lettori ad Alta Voce; gazebo informativi di Aim Ambiente con un laboratorio didattico e un erogatore di acqua fornito da ViAcqua; la visita guidata a piedi con la “Maestra Leda”, ascoltando i racconti della storia passata, presente e anche futura tra il quartiere San Paolo e San Bortolo; giochi tradizionali di strada organizzati da Scout Agesci Vicenza 11; balli di gruppo, trancio pizza time e gioco libero in strada con l’Associazione APS Via Firenze21 e Pro San Bortolo; un torneo di basket al campo all’aperto della Parrocchia di San Paolo; una partita di calcio inclusiva organizzata da SSD FC Vicenza; l’apertura straordinaria della sede Cisl; l’apertura con musica della Piccola osteria; un aperitivo per parlare del progetto pilota di Cer - Comunità energetica rinnovabile localizzato nel quartiere di San Paolo. Gli eventi della domenica ecologica si spingeranno anche fino al Parco della Pace: Da piazza Biade partirà un percorso in bicicletta promosso da Fiab che attraverserà Quartiere Italia e arriverà al Parco della Pace dall’entrata in viale Ferrarin. Lungo il percorso, in via Carducci, si terrà “Storie di terra”, letture teatrali a tema, nella ricorrenza della tragedia del Vajont, organizzate da ExvUoto teatro. Nell’ambito dell’'Hangar Palooza Festival, il Festival dei festival, dal 13 al 15 ottobre al Parco della Pace, l’hangar 1 ospiterà alle 9.45 il convegno “Vicenza respira al Parco della Pace. L'inquinamento atmosferico, i suoi effetti e il ruolo del nostro polmone verde”. Interverranno l’assessore all’ambiente Sara Baldinato, Roberto Fiorentin, di Veneto Agricoltura, Cristina Canova e Andrea Tapparo, docenti dell’Università degli Studi di Padova, Andrea Poggio, della segreteria nazionale di Legambiente. Per quanto riguarda il centro storico, in piazzale De Gasperi AutoVega proporrà test drive di auto elettriche. Al mercato coperto di via Cordenons, Campagna Amica Vicenza e Coldiretti Vicenza proporranno una degustazione dei prodotti del territorio abbinata alla spesa salva ambiente. Al bicipark nel piazzale della Stazione sarà possibile, previa prenotazione online (https://vicenza.marcaturabici.it/it/), effettuare la marcatura della propria bicicletta. Per l’intera giornata ingresso libero al Museo Naturalistico Archeologico, dove Scatola Cultura organizzerà dei laboratori didattici per bambini, al Museo civico di Palazzo Chiericati e al Museo d’arte sacra di Monte Berico. Sarà inoltre aperta l’oasi degli stagni di Casale "Alberto Carta" con laboratori a cura del WWF Padova-Vicenza. Blocco del traffico: I cittadini sono fortemente invitati a lasciare a casa la propria auto e sperimentare modalità di spostamento a basso impatto ambientale aderendo alle numerose iniziative culturali, di mobilità sostenibile, cittadinanza attiva e sensibilizzazione ambientale in programma. Il blocco del traffico, che prevede il divieto di circolazione di tutti i veicoli a motore con qualsiasi tipo di alimentazione, esclusi quelli elettrici, si svolgerà domenica 15 ottobre dalle 10 alle 18 nell'area all'interno delle mura storiche. Nella stessa fascia oraria saranno chiuse via Carducci, dall’incrocio con via Machiavelli alla rotatoria con via Goldoni e quest’ultima fino a via Pascoli. Il percorso della linea 4 del trasporto pubblico locale subirà delle modifiche (maggiori informazioni nel sito https://www.svt.vi.it/ ). Verrà, inoltre, incentivato l’utilizzo del trasporto pubblico locale, prevedendo l’incremento delle corse centrobus Linea 10 parcheggio Stadio (ogni 12 minuti) e l’attivazione della Linea 30 parcheggio Cricoli (ogni 20 minuti), il cui servizio comprensivo di parcheggio sarà gratuito per tutta la giornata. In aggiunta, in tutte le linee cittadine del trasporto pubblico locale un singolo biglietto a pagamento sarà valido per tutta la giornata. Elenco delle strade percorribili che circondano l'area vietata alla circolazione Viale Mazzini; viale D’Alviano; viale F.lli Bandiera (dalla rotatoria di porta San Bortolo a viale Rodolfi); via Rodolfi; via Ceccarini; via Legione Gallieno; viale Margherita; viale del Risorgimento Nazionale; viale X Giugno (da viale Risorgimento Nazionale a viale Venezia); viale Venezia; piazzale della stazione; viale Milano; viale dell’Ippodromo; piazzale Bologna. Parcheggi: Oltre ai parcheggi di interscambio Stadio e Cricoli, sono aperti i parcheggi in viale D’Alviano – Porta San Bortolo, viale Rodolfi (in prossimità dell’ingresso dell’ospedale), piazzale Bologna e parcheggio Verdi (ingresso e uscita esclusivamente da viale Ippodromo fino ad esaurimento dei posti disponibili). Sono inoltre aperti i parcheggi Cattaneo e Framarin. Chi può circolare: Sono previste eccezioni al divieto di circolazione. Possono circolare, tra gli altri, i veicoli al servizio delle persone con disabilità (muniti di contrassegno), di persone affette da gravi patologie documentate (con certificazione rilasciata dagli enti competenti o autocertificazione), di persone che hanno subito un trapianto di organi o che sono immunodepresse, di chi deve essere sottoposto a terapie, cure indispensabili ed indifferibili, analisi e visite mediche, di persone impegnate nell’assistenza a ricoverati in luoghi di cura, nel proprio domicilio o nei servizi residenziali per autosufficienti e non (con autocertificazione o dichiarazione ditta se privi di distintivi o particolari segni di riconoscimento applicati alle fiancate della carrozzeria); i veicoli utilizzati per recarsi alla farmacia di turno nel caso questa si trovasse all'interno dell'area vietata alla circolazione (con autocertificazione o copia della ricetta medica); i residenti dell'area interessata al blocco che si devono recare all'obitorio dell'ospedale di Vicenza (con autocertificazione), alla stazione ferroviaria, alla stazione Svt, per accompagnare o prelevare passeggeri di treni e autobus (i conducenti e gli eventuali accompagnatori dovranno essere provvisti di autocertificazione o di biglietto e/o abbonamento treni/autobus); i veicoli di ospiti o dei loro accompagnatori di alberghi, strutture ricettive simili o case di accoglienza ubicati nella zona interdetta, per il solo percorso di andata e ritorno (con obbligo di esposizione di copia della prenotazione o provvisti di autocertificazione); veicoli di lavoratori turnisti, residenti o con sede di lavoro all'interno dell'area vietata alla circolazione, con turno d’inizio o fine orario e/o zone non sufficientemente coperte dal servizio pubblico di linea (con dichiarazione della ditta o provvisti di autocertificazione), l’eccezione in questione non riguarda i lavoratori con orario giornaliero spezzato (mattina e pomeriggio); i veicoli a trazione esclusivamente elettrica (no ibridi). Per altre particolari casistiche il direttore del servizio Ambiente, energia, territorio potrà rilasciare specifiche autorizzazioni attraverso la consegna di copia dell'ordinanza appositamente vidimata con eventuali prescrizioni (ad es. tragitto obbligatorio, orari, ecc.) da esporre sul cruscotto del veicolo. L'autocertificazione deve essere esposta sul cruscotto in modo ben visibile e deve contenere: gli estremi del veicolo, le indicazioni dell’orario, del luogo di partenza e di destinazione e la motivazione del transito. L’elenco completo delle deroghe e il fac-simile del modello di autocertificazione sono disponibili nel sito del Comune di Vicenza. Sanzione: Per chi viola il divieto è prevista una sanzione amministrativa di 87 euro. In caso di pioggia: In caso di maltempo intenso il blocco del traffico potrà terminare in anticipo rispetto all’orario previsto o essere annullato. Sarà a discrezione dei singoli organizzatori valutare se mantenere o annullare i rispettivi eventi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Lo smog è tra i principali responsabili del degrado del patrimonio culturale
AGI – L’inquinamento causato da automobili, riscaldamento e industria è tra i principali responsabili del degrado del patrimonio culturale. È quanto ha evidenziato un report Enea che ha dimostrato gli effetti nocivi dei principali inquinanti dell’aria (ossidi di azoto e PM10) su tre siti patrimonio dell’Unesco: la Reggia di Caserta, la cattedrale di San Doimo a Spalato (Croazia) e la Residenza di…
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coalemo · 3 years ago
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https://www.ilsole24ore.com/art/nel-nord-italia-smog-calo-continuo-20-anni-AEXUuAq
Da più di 20 anni la qualità dell’aria nelle regioni dell’Alta Italia migliora in modo continuo ed evidente. È un ricordo remoto l’anidride solforosa che fino agli anni ’90 rendeva acida la pioggia da Torino a Venezia, da Verona a Forlì; continuano a ribassare ossidi di azoto, ammoniaca, polveri fini (tranne quando piove la sabbia sahariana che fa risalire le Pm10 e le Pm2,5). Lo dicono gli scienziati. Le principali fonti di inquinamento sono quelle che molti cittadini non sospettano: sono il trasporto merci, l’allevamento e l’agricoltura, i caminetti e le stufe a legna e a pellet, mentre sono in secondo piano le fonti di inquinamento cui in molti attribuiscono un peso maggiore, cioè le auto e gli impianti di riscaldamento a gas o gasolio. Questo, dicono gli esperti, è uno dei motivi per cui hanno modesto effetto sull’aria strumenti come le piste ciclabili, monopattini elettrici e i blocchi del traffico. Ma monopattini e cazzate simili fanno tanto green
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