Tumgik
#nuova medicina germanica
thedaimoncoach · 2 months
Text
Le 5 leggi biologiche di Hamer: rivoluzionare il pensiero e guarire il corpo
Nel mondo della medicina alternativa, il nome di Ryke Geerd Hamer è spesso menzionato in relazione alle sue teorie rivoluzionarie sulle leggi biologiche e la nuova medicina germanica. Questo articolo esplorerà il lavoro di Hamer, le controversie che lo circondano e come le sue idee influenzano la trasformazione del pensiero, dello spirito e del corpo fisico in connessione con la…
0 notes
dedoholistic · 2 years
Text
Nuova Medicina Germanica o metodo Hamer: di che cosa si tratta?
IL Font – Informazione di Carattere – Salute, Benessere e Nuovi Stili di Vita
Nuova Medicina Germanica o metodo Hamer: di che cosa si tratta?
1 note · View note
topaudiobooksit · 2 years
Photo
Tumblr media
Conoscere il dottor Hamer: I principi della Nuova Medicina Germanica - Erica Bernini https://ift.tt/C48BXDf
0 notes
davidtytopuente · 7 years
Text
La riflessione magistrale sui vaccini di un dottore? Chiamate un dottore in medicina!!!
La riflessione magistrale sui vaccini di un dottore? Chiamate un dottore in medicina!!!
Il 13 giugno 2017 un utente condivide un lunghissimo post sul tema vaccini:
Il dottor Rudy Lanza ci dice: INVITO TUTTI A LEGGERE QUESTA RIFLESSIONE MAGISTRALE SUI VACCINI che ha mandato questa mattina un medico, specializzato in oncologia per interposta persona. Un po’ di VERA informazione scientifica da parte di una Persona che lavora in campo sanitario ed è anche Padre. Soprattutto, però, un…
View On WordPress
0 notes
dopodipioggia · 3 years
Photo
Tumblr media
Sono riuscito a riprendere possesso del mio blog dopo un sacco di anni (grazie mille, 2FA). Nel frattempo sono successe un casino di cose, ma la più importante è sicuramente la pubblicazione del mio libro Dossier Hamer (Mondadori, 2017) sulla “Nuova Medicina Germanica” di Ryke Geerd Hamer. Se avete qualche domanda a riguardo, son tutto orecchi.
1 note · View note
lamilanomagazine · 3 years
Text
Livorno, "Martingala": l'incontro “Carlo Magno. Il potere di una corona” con Alessandro Vanoli
Tumblr media
Livorno, martedì 27 luglio, alle ore 21.30, all'ippodromo Federico Caprilli, per la rassegna Martingala, sezione “Pensieri in corsa”, è in programma l'incontro con lo storico e scrittore Alessandro Vanoli. Titolo dell'appuntamento che darà il via al ciclo di incontri dedicati alle origini del pensiero moderno è “Carlo Magno. Il potere di una corona”. Nell’immaginario la figura di Carlo Magno è legata all’imperatore che nel Natale dell’anno Ottocento viene incoronato da Papa Leone III. «Su di lui – dice Alessandro Vanoli – c’è molto altro da dire, tutto quello che precede questo avvenimento e tutto quello che segue. Da una parte c’è un re, prima che imperatore, che incarna una nuova idea politica, quella che mescola tradizione romana, tradizione germanica e l’apporto del Cristianesimo. Quindi un re che assume un volto sacrale nuovo, molto legato alla forza e alla violenza che sono così presenti del mondo germanico; un re che però guarda anche al mondo latino, del quale si ritiene un erede. Tutto questo Carlo Magno lo fa ancor prima di diventare imperatore: è un uomo che parla latino, che anche se illetterato è raffinato e che curiosamente ha di sé un’idea di origine più latina che germanica. Questa è la parte che precede l’incoronazione: quella che segue è il mito di sé che contribuirà a costruire». Alessandro Vanoli (Bologna, 1969). Dopo una laurea a Bologna in Storia della Filosofia medievale, consegue il dottorato a Venezia, Ca' Foscari, in Storia Sociale europea. In quei primi anni si è occupato soprattutto di Spagna medievale e di rapporti tra cristiani e musulmani nel mondo iberico. Dal 2002 al 2012 ha insegnato presso l’Università di Bologna - e per un breve periodo anche presso l’Università Statale di Milano - specializzandosi in storia del Mediterraneo e lavorando in particolare sulla storia della medicina araba e sulla presenza islamica in Sicilia. Dal 2008, anche attraverso la collaborazione con la Universidad de Tres de Febrero di Buenos Aires, la UNAM di Città del Messico e la Pennsylvania University, si è occupato del rapporto tra mondo mediterraneo e spazio atlantico, studiando in particolare la presenza islamica nel Nuovo Mondo nella prima età Moderna. Dal 2012 ha cominciato ad affiancare l'attività di saggista a un sempre maggiore interesse nei confronti della comunicazione e della divulgazione, collaborando con alcuni festival culturali e con l'editore il Mulino. In tal senso si è dedicato tanto a progetti teatrali quanto ad attività didattiche legate alla conoscenza del mondo islamico e alla promozione della storia come parte irrinunciabile del rapporto tra culture differenti. Nel 2015 ha pubblicato Quando guidavano le stelle, il racconto, in parte autobiografico, di un viaggio mediterraneo sviluppato nel tempo e nello spazio. Ad esso ha fatto seguire L'ignoto davanti a noi, in cui riprendeva lo stile narrativo del precedente lavoro, affrontando il tema della scoperta geografica e della fine dello spazio esplorabile. Sulla base di Quando guidavano le stelle e del saggio Storie di parole arabe, ha scritto il reading teatrale Le Parole e il mare, portato in scena dal 2017 assieme a Lino Guanciale e a Marco Morandi. Dal 2017 collabora anche con lo storico Amedeo Feniello in varie attività teatrali e divulgative. Ha curato la mostra Goccia a goccia dal cielo cade la vita. Acqua, Islam e Arte, dal 13 Aprile al 1 Settembre 2019 presso il Museo d'arte orientale (Torino). Collabora attualmente con Radio RAI 3 e con il quotidiano Il Corriere della Sera. Read the full article
0 notes
giancarlonicoli · 4 years
Link
28 mag 2020 18:27
LA DOTTORESSA-SANTONA LE SCRISSE: "LA CHIRURGIA NON È GUARIGIONE. MEGLIO LA MEDICINA OMEOPATICA, LA MEDITAZIONE E LA GENTILEZZA”. ED E' MORTA – LA STORIA DI MARINA LALLO, VOLATA ALL'ALTRO MONDO A 53 ANNI PER UN MELANOMA DOPO ESSERSI AFFIDATA A UNA DOTTORESSA CHE È STATA CONDANNATA A TRE ANNI E DIECI MESI PER OMICIDIO COLPOSO – IL FRATELLO DI MARINA: “LE DISSERO CHE DOVEVA LAVORARE SUL PERDONO SEGUENDO LA FAMOSA PSICOLOGIA DI HAMER SECONDO LA QUALE IL TUMORE NASCE DA UN DOLORE E REGREDISCE SE…”
-
Giovanni Falconieri per "www.corriere.it"
Ci sono parole che resteranno per sempre, con il loro carico ingombrante di angosce. Parole che rivelano i tormenti di una donna che ha paura di non farcela. «Tu per me sei importantissima, un faro nel buio. Io ho bisogno del tuo aiuto, devo sentire che mi curerai per sempre».
Ma non sarà così, non sarà per sempre. La donna che nel febbraio 2014 tradisce preoccupazioni e inquietudini - in una mail indirizzata al proprio medico - morirà sette mesi più tardi, stroncata da un tumore. A ucciderla è un neo che si trasforma in un melanoma maligno. E che per nove lunghi anni viene curato con l’omeopatia e la psicologia, con erbe officinali e una introspezione intima ispirata alla Nuova Medicina Germanica di Ryke Geerd Hamer.
Cure inutili, incapaci di sconfiggere il male. Marina Lallo - si chiamava così - non c’è più. È morta a 53 anni. La dottoressa che le consigliò la meditazione e la gentilezza al posto della chirurgia, Germana Durando, è stata condannata in via definitiva a tre anni e dieci mesi per omicidio colposo.
E per Maria Gloria Alcover Lillo, la sua mentore madrilena, la Corte d’Appello di Torino ha confermato una pena di tre anni di carcere con la stessa accusa. Rudy Lallo, il fratello di Marina (medico anche lui), porta ancora dentro di sé il dolore e la rabbia per una vicenda che avrebbe potuto avere un epilogo differente.
Dottor Lallo, è arrivata un’altra condanna per la morte di Marina: i giudici non sembrano avere avuto mai dubbi su quanto è accaduto.
«Ho presentato il primo esposto il 23 febbraio 2015 e da allora sono state pronunciate cinque sentenze in cinque anni. La giustizia è stata velocissima».
Una giustizia rapida per una tragedia incomprensibile.
«Mi chiedo ancora come sia potuto accadere, come abbia fatto a non accorgermi che qualcosa non andava».
E che risposte si è dato?
«Marina non ha mai chiesto aiuto. E probabilmente non l’ha fatto perché glielo hanno impedito».
Cosa intende?
«Chi le stava accanto ha fatto in modo che non parlasse con chi le voleva bene, che non rivelasse che il neo che aveva sulla spalla diventava ogni giorno più grande».
Si riferisce alla dottoressa Durando?
«A lei e ad alcune amiche di Marina, che hanno appoggiato mia sorella nella folle scelta di abbandonare la medicina tradizionale. Hanno eretto un muro impedendole di comunicare con me, con nostra madre, con le persone che avrebbero potuto aiutarla. Nessuno di noi si è reso conto di quanto grave fosse la situazione. Quando l’abbiamo scoperto, era ormai troppo tardi».
Perché sua sorella si è fidata di Germana Durando?
«Si è creato un cortocircuito tra medico e paziente, con il primo che è diventato anche amico e confidente del secondo. Per Marina, Germana era tutto: era la santa - così la chiamava - che avrebbe seguito in capo al mondo».
A un certo punto le certezze di sua sorella vacillano.
«Sì, il neo si ingrandisce. E Marina chiede a Durando se non sia il caso di intervenire chirurgicamente. “So di essere noiosa”, scrive in una mail del gennaio 2014, “ma penso che qualcosa dobbiamo inventarci. Aspetto qualcosa che mi dia sollievo”».
Ma per Durando intervenire chirurgicamente non è la soluzione.
«No, perché mia sorella avrebbe dovuto lavorare sul perdono».
Sul perdono?
«Sì, avrebbe dovuto provare a recuperare il rapporto con il padre della figlia, un uomo che non è mai stato presente nella sua vita».
La famosa psicologia di Hamer.
«Per Hamer il tumore nasce da un dolore. Se si riesce a superare il trauma, il tumore regredisce».
Da pochi millimetri, il neo arriva a misurare 11 centimetri e mezzo.
«Di fronte a una cosa del genere, un medico non può continuare a parlare di perdono e gentilezza. Ha il dovere di salvare la vita al paziente».
Quel neo avrebbe potuto essere asportato molto tempo prima.
«Il 13 dicembre 2005 Marina prenotò una visita all’ospedale San Lazzaro. Quello stesso giorno, Durando le scrisse che la chirurgia non è guarigione. L’ho scoperto molti anni dopo».
Cosa insegna questa tragedia?
«Che di medicina ce n’è una sola. E che bisogna fidarsi dei medici, di quelli veri».
0 notes
nipresa · 7 years
Text
Buone notizie: è morto, troppo tardi, il criminale inventore della "nuova medicina germanica".
3 notes · View notes
ultimavoce · 6 years
Text
CAM (medicina complementare e alternativa): quanti danni fanno i media?
Le #vittime causate dalle #CAM potrebbero essere di meno, se i media cambiassero atteggiamento. #EvidenceBasedMedicine #bufale #MedBunker #Butac #CICAP #pseudoscienze #SalutePubblica
Nuova medicina germanica (NMG), fiori di Bach, medicina ayurvedica, pranoterapia, correlazione vaccini-autismo. Queste sono alcune delle pseudoscienze di ambito medico che hanno preso piede negli ultimi 30-40 anni. In generale, più che come tali, i loro sostenitori le chiamano (più gentilmente) medicine complementari e alternative (complementary and alternative medicines; CAM). Ebbene, molti…
View On WordPress
0 notes
maury-it · 7 years
Photo
Tumblr media
Cos’è la Nuova Medicina Germanica (Dossier Hamer).
https://m.facebook.com/dott.salvodigrazia/photos/a.1394186953929288.1073741828.1394174310597219/1630454853635829
1 note · View note
allnews24 · 7 years
Text
Curò un tumore con erbe e psicologia: condannato medico seguace di Hamer
Curò un tumore con erbe e psicologia: condannato medico seguace di Hamer
La giovane donna, dopo essersi sottoposta ai precetti della “nuova medicina germanica”, è deceduta a causa di un melanoma maligno
Curò una donna malata di tumore con erbe e psicologia portandola inevitabilmente alla morte. Per questo Germana Durando, medico di base e omeopata, è stata condannata dal tribunale di Torino a due anni e sei mesi di reclusione.
Come riporta T…
View On WordPress
0 notes
ominodeisogni · 10 years
Text
Sto scoprendo or ora il mondo della nuova medicina germanica, un intero mondo di storie assurde, gente che racconta e crede in teorie surreali e puttanate simili. Grazie Darwin.
0 notes
ilariodamato · 12 years
Link
0 notes
dopodipioggia · 11 years
Link
MedBunker parla ancora di 'testimonianze' di persone che si dicono guarite con medicine alternative. Ed ancora una volta, purtroppo, la parte del leone la fa la Nuova Medicina Germanica di Hamer
0 notes
dopodipioggia · 11 years
Text
"Dottor-cancro Geerd Hamer, i cadaveri pavimentano la sua strada"
Il tavolo è apparecchiato ma la paziente non ha fame. C'è arrosto di maiale per pranzo e ananas per dolce nella "Haus Dammersmoor". La paziente ha un cancro al fegato, colon e polmoni. È gialla da settimane. "Ma non fa niente", dice il grande ed ispido dottore con voce suadente, "riusciremo ad estirparlo". "Oggi stiamo già molto meglio". L'ammalata cerca di sorridere. La fetta di ananas è meno gialla di lei. "È normale", dice il dottor Ryke Geerd Hamer, "anche se il cancro è stato fermato, il fegato che è stato colpito deve fare un duro lavoro. Le sue mani sono molto calde, segno che ha superato l'ostacolo".
Cancro al fegato, polmoni, colon. Gli altri presenti al tavolo fanno un cenno di assenso, credendoci davvero o solo come gesto meccanico. Tutti sono malati di cancro allo stadio terminale.
Un anno fa abbiamo già visto questa scena, solo che la casa non si chiamava "Dammersmoor" ma "Rosenhof" ed era nel sud della Germania a Bad Krozingen e non in un paesino, Gyhum, vicino Bremen. Attorno al tavolo del dottor Hamer c'erano sedute le stesse persone: visi gialli, smunti e con il ventre dilatato. Gli stessi malati terminali, solo che non sono proprio gli stessi, perché delle persone di Rosenhof non è più vivo nessuno. Nessuno di loro è stato guarito dall'uomo che chiama preferibilmente i suoi colleghi 'medi-cinici' e che per il suo metodo curativo della "Eiserne Regel des Krebs" assicura senza batter ciglio un successo dell'ottanta percento.
- incipit dell'articolo, su "Der Stern" del 24 Novembre 1982
0 notes
dopodipioggia · 11 years
Link
Con le teorie di Hamer, Joanne Clodfelter diceva di essere guarita dal suo tumore alle ovaie con metastasi al peritoneo. Era "healthy and happy again".
E invece è morta sei mesi dopo.
Ma questo nessuno l'ha mai scritto.
1 note · View note