#non è un invito
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diariodiunadolcegattina · 7 months ago
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La voglia di essere leccata è alle stelle in questi giorni. 😭🙈
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pietroleopoldo · 8 months ago
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I promessi sposi non è neanche così pesante, siete voi che non l'avete toccato da quando avete finito la scuola
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occhietti · 4 months ago
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"COCCOLARE"
trattare con TENEREZZA.
È quasi più complicato che fare l’amore.
Perché prevede intimità d’animo e affetto e attenzione per l’altro.
Richiama le nostre parti fragili e bambine di cui spesso ci vergogniamo, ma che tutti - a qualsiasi età - conserviamo in qualche angolo di noi.
Una coccola è una bella parola, un abbraccio, un pensiero, un regalo inatteso, un messaggio di buonanotte, un cioccolatino sul tavolo, un fiore nel vaso, un invito a cena, un "sono qui" o "puoi contare su di me", un "arrivo subito" o...
Non vergogniamoci di desiderare coccole o di dispensare coccole: il vero patrimonio dell’umanità è dentro di Noi.
༺ ❤️ ༻
- Letizia Cherubino, Se non t’incontro nei sogni, ti vengo a cercare
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charme-vega · 6 months ago
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La mutandina impigliata nel tacco è un invito che non si può rifiutare 👑
- Vèga
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lostaff · 4 months ago
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🌟 Novità
Sul web, ora puoi allontanarti dal tuo feed corrente (Dashboard, ricerche, tag e altro) e tornare alla stessa posizione usando i pulsanti indietro e avanti del browser.
Le Community includono ora utili tooltip per evidenziare le caratteristiche nuove per ciascun utente.
Gli amministratori delle comunità possono ora generare link di invito, che consentiranno ai nuovi membri di partecipare (fino al raggiungimento del limite di utenti consentiti). Se per errore viene inviato a un utente sbagliato, può essere invalidato e aggiornato con uno nuovo. Puoi pubblicare il link sul blog, scriverlo su una cartolina, stamparlo sui biglietti da visita: le opzioni sono infinite!
Gli amministratori delle Community possono ora rimuovere i membri mediante un menu disponibile nell'elenco dei membri.
Gli amministratori delle Community ricevono ora una notifica push e una attività quando la comunità richiesta viene approvata.
I membri delle Community ricevono ora una notifica push e un’attività quando vengono promossi (o retrocessi) a moderatore.
L'editor di post dell'app Android ha ora un selezionatore di blog migliorato che include le Community, in modo da poter pubblicare direttamente sulle stesse in modo rapido.
🛠 Correzioni
Le esportazioni dei dati sulla privacy non venivano generate per alcuni utenti. Il problema è stato risolto e tutte le esportazioni non riuscite sono state rigenerate.
"Pubblica su un altro blog o Community" non appare più ogni volta che si inizia un nuovo post.
Per un breve periodo di tempo, gli utenti disconnessi non riuscivano a visualizzare le Community pubbliche. Questo problema è stato risolto.
Per un breve periodo di tempo, le notifiche delle Community non venivano eliminate. Il problema è stato risolto.
La casella di invito alla Community è stata migliorata.
Alcune notifiche push sono state migliorate per renderle più chiare.
Gli avatar degli oggetti delle attività sono stati riposizionati, migliorando così la chiarezza.
🚧 In corso
Niente da segnalare.
🌱 In arrivo
Gli amministratori delle Community presto potranno bannare completamente i membri.
Hai riscontrato un problema? Invia una richiesta di supporto e ti risponderemo il prima possibile!
Vuoi condividere il tuo feedback su qualcosa? Dai un’occhiata al nostro blog Work in Progress e avvia una discussione con la community.
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angelap3 · 13 hours ago
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-Ti amo -disse il Piccolo Principe.
-Anch’io ti voglio bene -rispose la rosa.
-Non è la stessa cosa -replicò lui...- Amare significa avere la piena fiducia che ci sarai sempre, qualunque cosa accada. Non perché mi devi qualcosa, non per un possesso egoista, ma per esserci, in una compagnia silenziosa.
Amare è sapere che il tempo, le tempeste o i miei inverni non ti cambieranno. Dare amore non consuma l’amore, anzi, lo moltiplica. Il modo per restituire tanto amore è aprire il cuore e lasciarsi amare.
-Ho capito -disse la rosa.
-Non capirlo, vivilo -aggiunse il Piccolo Principe.
Questa riflessione tratta da Il Piccolo Principe di Antoine De Saint-Exupéry ci invita a riflettere sul vero significato dell’amore. Il dialogo tra il Piccolo Principe e la rosa sottolinea l’importanza della fiducia, della presenza silenziosa e dell’amore incondizionato, immutabile nel tempo e nelle difficoltà.
Il Piccolo Principe spiega che amare non riguarda il possesso, ma essere presenti senza aspettarsi nulla in cambio. Significa accettare l’altro così com’è, senza volerlo cambiare, e restare nei momenti di calma e di tempesta. Inoltre, dare amore non lo esaurisce, ma lo fa crescere. La reciprocità nasce quando si apre il cuore e si permette all’altro di amarci.
La rosa, inizialmente, sembra capire le parole del Piccolo Principe, ma lui la invita a non limitarsi a comprenderle, bensì a viverle pienamente. Questo insegnamento ci spinge a sperimentare l’amore in modo autentico e profondo, al di là delle parole.
L’amore vero si fonda su una donazione disinteressata, sull’accettazione reciproca e sulla condivisione emotiva. È un invito a vivere l’amore nella sua pienezza, con il cuore aperto e la mente serena.
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colonna-durruti · 8 months ago
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ASCANIO CELESTINI
UNIVERSITÀ E POLIZIA
David Parenzo viene contestato alla Sapienza. Deve parlare su invito dell’estrema destra di Azione Universitaria, ma gli studenti interrompono l’iniziativa.
Una settimana dopo si ripete il blocco per Maurizio Molinari a Napoli.
Il motivo è lo stesso per entrambi.
Gli studenti sostengono che i due giornalisti sono tra i più rigidi sostenitori delle violenze che Israele sta compiendo in Palestina.
È vero?
Non è vero?
Questa è l’opinione degli studenti e cercano di farla valere.
In queste ultime ore si contano almeno 20 atenei italiani in lotta contro la cooperazione scientifica con Israele e con i produttori di armi.
E gli studenti?
Scrive Rai News:
«La polizia è in assetto antisommossa. I ragazzi sventolano la bandiera della Palestina e ribadiscono le motivazioni della loro azione al megafono. 'Vogliamo semplicemente parlare con la nostra rettrice', la loro richiesta».
La ministra Bernini
invece di chiamare la rettrice
e pregarla di confrontarsi,
chiama il capo della polizia
per ripristinare l’ordine.
Come si fa a parlare di “violenza” se gli studenti prendono la parola togliendola a due giornalisti che sono presenti quotidianamente su tutti i mezzi di comunicazione esistenti?
Sono stati realmente censurati?
Come si fa a parlare di “violenza” se gli studenti bloccano un ingresso con le braccia alzate o fanno un corteo chiedendo il confronto con l’università che frequentano e nella quale si stanno formando?
Non è violenza,
ma forza.
Usano la propria forza nel proprio contesto. Così come gli operai che bloccano la catena di montaggio o i contadini che smettono di trebbiare. Dov’è la violenza?
Quale altro strumento di lotta hanno se non quello della contestazione?
Dovrebbero twittare e riassumere il loro dissenso in 280 caratteri?
___________
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Non è una punizione è un invito...❣️
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acribistica · 4 months ago
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Mio malgrado ho dovuto declinare un invito di laurea perché avendo trovato ieri due scarafaggi in casa grossi quanto limoni e resistenti a qualsiasi mazzata di scopa, eliminati a fatica e col terrore soverchiante che mi piombassero in faccia, non ho esattamente voglia di servirmi degli ambienti e degli oggetti circostanti alla scena del delitto. Nella jella trasversale e senza fine che mi perseguita da due anni a questa parte trova posto anche una fortuna, perché abitando in una palazzina io e mia madre abbiamo potuto ripiegare sul piano superiore, nel quale ci siamo rifugiate seppur con tutti gli ulteriori stenti del caso (igiene personale non attuabile al primo posto). Con la solita, dannata ingenuità che mi contraddistingue ho quindi riportato in questi stessi termini detta situazione alla laureanda che ovviamente mi è sembrata infastidita, e non mi sorprenderebbe se avesse pensato che fosse una scusa (avrei forse dovuto allegarne le prove fotografiche). Ma non la posso biasimare fino in fondo, sia perché probabilmente teneva davvero a che io presenziassi – nonostante le lauree altrui, considerato che aspetto la mia da 11 anni, mi mettano voglia di sdraiarmi sui binari in attesa di una vettura che nemmeno passerebbe – sia perché quando inizi ad affastellare una sfiga sull’altra in un eterno racconto dal sapore kafkiano* allora la propria credibilità in termini generali inizia a degradare, anche quando si rema ostinatamente in direzione contraria. Ho perso molte pseudoamicizie a causa di questo, e forse dopotutto è meglio così. Le autoscremature sono a volte le più indolori. Eppure, delle innumerevoli giustificazioni addotte negli anni per la mia assenza, tutto è sempre stato squallidamente vero.
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diariodiunadolcegattina · 4 months ago
Note
Studi o lavori?
In cerca di uno Sugar Daddy o di una Sugar Mommy per vivere come una viziatella 😩
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canesenzafissadimora · 4 months ago
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Se una donna
ti sorride
magari non ti sta corteggiando
magari non è proprio un invito
alle danze del suo letto,
probabilmente è solo gentile
so che è una rarità di questi tempi,
la gentilezza,
ma capita spesso
tra le persone molto educate
Se una donna
ti dà confidenza
non per forza
ha qualcosa in mente con te,
non per forza
ti sta invitando ad andare oltre,
magari manco ti desidera,
magari è una persona
che tratta le persone come si deve,
con rispetto e amorevolezza
Se una donna
ha un rossetto di rosso incendio
e un viso curato e nitido
come le palestre di hockey
non vuol dire che ti stia invitando
a giocare una partita con lei
magari vuole essere bella per lei,
magari lo fa per lei,
vuole piacersi un po'
in un mondo di bruttezza,
non tutti puntano ad odiarsi
ad alcune persone
piace piacersi
Se una donna
ha una maglietta a v
scollata come le pitture di Klimt
magari è perché ha caldo,
è più probabile che abbia corso fino adesso
che voglia provocarti ogni desiderio.
Se una donna
ti guarda negli occhi
ti sorride, poi scansa lo sguardo,
poi ti riguarda
e ti sorride ancora
magari ha solo voglia
di fare la poesia con te.
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Gio Evan
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rubricadeipensieri · 11 days ago
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Il filo rosso
C'è una leggenda antica che racconta di un filo rosso invisibile che ci lega, dalla nascita, a una persona destinata a incrociare la nostra strada. Questo filo rosso allungarsi, attorcigliarsi, ma non si spezza mai.. È un filo che ci guida, a volte senza che ne siamo consapevoli, verso qualcuno che ha un significato speciale per nostra vita.
Ma cosa significa, davvero, credere nel filo rosso? Forse è un modo per spiegare quelle connessioni che sentiamo immediatamente profonde, quei momenti in cui guardiamo qualcuno e ci sembra di conoscerlo da sempre, anche se lo incontriamo per la prima volta.. È la sensazione di trovarci di fronte a una persona che sembra appartenere alla nostra storia, come se il destino ci avesse portati lì, in quel preciso momento, per una ragione..
Il filo rosso ci fa riflettere sull'idea che certi incontri non siano casuali. Ci sono persone che passano nella nostra vita e lasciano un segno indelebile, anche se restano solo per un breve istante. E poi ci sono quelle persone che restano, che ci accompagnano, anche a distanza, e che sentiamo vicine a noi in modo inspiegabile.. Questi legami sono un richiamo alla nostra essenza, un invito a cercare qualcosa di più profondo nelle relazioni, oltre le parole e i gesti..
Forse il filo rosso è il simbolo della nostra ricerca di connessioni autentiche in un mondo che sembra, a volte, fatto di legami fragili e superficiali. Ci invita a pensare che da qualche parte, qualcuno condivide con noi lo stesso filo, la stessa forza invisibile che ci tiene uniti. È una promessa che ci spinge a credere nei legami veri, quelli che resistono agli anni, alle difficoltà, alla distanza..
E se non vediamo ancora il filo, forse è perché il destino non ha ancora intrecciato le nostre strade. Ma credere nel filo rosso ci ricorda di mantenere viva la speranza, di non smettere mai di cercare, di essere aperti a ciò che la vita ci mette davanti. È come se ci dicesse che, anche nei momenti in cui ci sentiamo soli, esiste qualcuno, da qualche parte, che è legato noi..
Dove sei filo rosso..?
Aspetterò.. forse.
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raccontidialiantis · 13 days ago
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Stai ferma, porca miseria!
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Obbediscimi e accetta il tuo destino, porca di quella miseria ladra! Non farmi strillare, che ci sentono i cazzo di vicini! Dai, puledra riottosa: ammansisciti, perché tu sei nata per farmi godere. E cascasse il mondo stasera io ti domerò. Ti scoperò, ti inculerò e ti farò male. Molto. Ma alla fine mi ringrazierai, fidati. Godrò di te. Addolcisciti e renditi conto che la tua fica stasera accoglierà il mio cazzo. Il tuo culo poi ti farà male tutta la notte. Lo giuro sui miei coglioni gonfi e pronti per te.
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Perché quel tuo delizioso buco del culo io fra un po' te lo riempirò di sborra, allargandotelo e rompendotelo. Bimba: te l’ho sempre detto che hai un paio di chiappe che parlano. E tu mi rispondi sempre: “Seee... dai, scemo! Ma se casco a pezzi...” Però sorridi sempre contenta, quando te lo dico. Ti piace molto l’essere sognata, bramata e sapere che chi ti guarda vorrebbe allargarti il culo e leccartelo per tre ore. Me le sogno le tue chiappe, quando mi cammini davanti al lavoro tutti i giorni e mi fai morire di desiderio. 
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Ergo, il tuo culo di donna sposata deve essere rotto anche da me: lo vuole. Lo esige. Lo pretende. Io lo so. Lo capisco da come ti stai muovendo anche adesso, appoggiata nuda davanti al mio bacino, mentre ti divincoli. O, meglio, mentre fai finta di divincolarti. Sento il solletico dei peli della tua fica sul mio uccello. Che bello! Quanto mi ecciti, troia nata che altro non sei. Reciti, puttana difficile a scoparsi per tutti gli altri ma facilissima per me. Perché se tu volessi veramente, potresti semplicemente scappare. Mica t’ho messo le catene! Non ancora, almeno. Invece resti qui, sul letto a fare questo pseudo wrestling con me. E stai fermaaaa, cazzoooo... 
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Cerchi di adattarti al mio bacino e lo sento chiaramente, non negarlo. Più fai così, più ti desidero. Voglio il tuo culo. Adesso assolutamente: non potrai scappare, senza che il mio cazzo abbia visitato a lungo il tuo intestino più profondo. Sappilo. Il tuo ano merita di essere spaccato a dovere da me. Prima di tornare a casa da lui dovrai però anche trattenermi dentro la fica e assecondare il mio godimento lento: più ti rilasserai, meglio io godrò. E dopo passerò a romperti il delizioso culo che porti appresso con gran cura, fasciato in panta-jazz trasparenti che lasciano letteralmente vittime in ufficio e per strada. Che pomeriggio mi stai offrendo, ragazza! 
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Quindi la fica viene prima - noblesse oblige - poi passerò a sfondarti il culo. Smettila di lamentarti e frignare: non ti servirà a nulla. Tanto te l’ho detto: lo so bene che adesso è solo scena. Mi vuoi anche tu. In un momento di tua estrema debolezza e sincerità confessionale-romantica, me l’avevi anche scritto una decina di giorni fa che non vedevi l’ora di “stare un po’ da sola con me.” Cazzo volevi dire? Sui prati a guardare le nuvole? Altrimenti non sarei neppure riuscito così facilmente a toglierti i vestiti oggi. Sbaglio? Me l’hai fatto fare ed è stato eroticissimo. Grazie. 
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Mi piace, la schermaglia preliminare, certo. Ma adesso basta: arrenditi. Perché la resa è la più dolce delle vittorie. “Love, devotion and surrender” ricordi il vecchio disco di Santana - McLaughlin che ci piaceva tanto da ragazzi? Riso integrale, preghiere e spiritualità. Tutto cambia: adesso mangiano uova e bistecche in un pub pure loro. Ecco... si, così. Adesso ti sei ammorbidita: sento che ti stai finalmente aprendo. E toccandoti verifico che sei tutta bagnata, sotto. Che dolce: allora mi pensi, mi vuoi! 
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Mentre ti do finalmente due colpi in fica, ti infilo un dito nel culo e finalmente non urli neppure più. Anzi: t'allarghi e mi sorridi, mentre fai finta di contrastarmi ancora un po’. Porca e maliziosa femmina. Pheeew, che fatica! Sento il tuo sudore. M’attizza ancora di più. Ti giro: ti devo inculare. Ti voglio sfondare. Mi farai impazzire, oggi. Ma con tuo marito fai pure così? O in culo non te l’ha appoggiato mai? Forse non pensavi che accettando un mio primo invito pomeridiano qui a casa mia sarebbe subito andata a finire cosi. Ma alla nostra età si va al sodo. Subito. Che t’aspettavi: rose e violini? Cortesia, dolcezza e innocue carezze sul volto? 
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Tanto è quello che voi signore perbene dite ufficialmente, ma io intanto ancora non ne trovo una a cui non piaccia essere messa in riga, a posto e resa dolce con un po’ di forza. E che non lo prenda in culo con gran piacere. Smetti di agitarti, cazzooo... non mi frega se ti fa male: fra un po' ne vorrai ancora. Ecco, da brava: adesso entra. Oplà: tutto dentro. Dai, su: stacci. Apriti ancora di più, tirati verso di me e alza il bacino... si, proprio così. Bravissima. Non urli neppure! 
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Oooooh: che bello. Come sto bene, dentro di te. Infine hai ceduto. Non lotti più e muovi il bacino in sincrono con i miei movimenti pelvici. Socchiudi gli occhi ed ecco che ti esce di bocca...  dai, dillo, su... “ooh... caro, caro...siiii...”  Ah! Finalmente! Tra un po’ mi pregherai in ginocchio di succhiarlo. Cazzo, che sudata, con te! Dai, che appena finito ci prendiamo un bel caffè! Ti amo.... sborrooooooo........
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RDA
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lostaff · 2 months ago
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Ch-ch-changes
🌟 Novità
Il limite di caratteri è stato aumentato da 500 a 1.975 caratteri per tutte le risposte sul web! Non dovrai più concatenare più risposte per dire quello che vuoi. Grazie a tutti coloro che hanno testato questa funzionalità per primi nelle Community! 
Abbiamo iniziato ad abilitare alcune di quelle attese funzionalità di scoperta della Community per un sottoinsieme di utenti! Chiunque faccia attualmente parte di una Community, più una piccola percentuale casuale di tutti gli utenti, vedrà una nuova opzione a discesa nella ricerca che ti consente di esplorare le Community correlate al tuo termine di ricerca. Mostreremo anche una barra laterale di "Community correlate" sul web per alcune persone. Le Community a cui è possibile iscriversi gratuitamente saranno classificate più in alto, quindi se sei l'amministratore della tua Community e vuoi che questa diventi visibile a più persone, prendi in considerazione la possibilità di modificare le impostazioni di iscrizione da "solo su invito" a "iscrizione gratuita". Sfruttiamo anche i tag (oltre a titolo e descrizione) che hai impostato per la tua Community per classificare i risultati, quindi aggiornali se non l'hai ancora fatto! 
Quando interagisci con la tua prima Community, vedrai utili suggerimenti.
🛠 Correzioni
Quando acquisti un articolo su TumblrMart, gli articoli più importanti non saranno più oscurati o omessi.
🚧 In corso
Al momento, niente da segnalare.
🌱 In arrivo
Tra non molto, aumenteremo in maniera graduale la percentuale di utenti casuali, fino a quando tutti gli utenti saranno in grado di trovare le Community tramite lo strumento di ricerca.
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angelap3 · 2 months ago
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La storia della Musica!!!!
Tre giorni di pace e musica. Tre giorni che hanno fatto la storia. Si celebra oggi il 51esimo anniversario del più grande evento di libertà, umanità e lotta pacifica: il Festival di Woodstock. Più che un concerto un pellegrinaggio, una fiera di arte e musica, una comunità, un modo di vivere che ha cambiato per sempre il concetto di libertà. Sul palco, a Bethel (una piccola città rurale nello stato di New York) si sono alternati per tre giornate alcuni tra i più grandi musicisti della storia. Musicisti che provenivano da influenze, scuole musicali e storie differenti ma che avevano in comune ciò che più contava in quei favolosi anni ’60: la controcultura.
Si passava dal rock psichedelico di Jimi Hendrix (che, pur di essere l’ultimo a esibirsi, salì sul palco alle 9 di lunedì mattina per un concerto di due ore, culminato nella provocatoria versione distorta dell’inno nazionale statunitense) e dei Grateful Dead ai suoni latini dei Santana (che regalarono un memorabile set, impreziosito dallo storico assolo di batteria del più giovane musicista in scena: Michael Shrieve) passando per il rock britannico di Joe Cocker (che regalò in scaletta le splendide cover di Just Like a Woman di Dylan e With a Little Help from my Friends dei Beatles) e degli Who all’apice della loro carriera (celebre l’invasione di palco dell’attivista Habbie Hoffman, durante il loro concerto, quasi quanto il lungo assolo di Pete Townshend durante My Generation, con lancio di chitarra finale).
C’era poi il folk, con una splendida Joan Baez su tutti, che suonò nonostante fosse al sesto mese di gravidanza, genere tipicamente statunitense che si alternava a suoni più esotici e orientali, come il sitar di Ravi Shankar. Impossibile dimenticare infine l’intensa performance della regina del soul Janis Joplin, la doppia esibizione (acustica ed elettrica) di Crosby, Stills, Nash e del “fantasma” di Neil Young, che rifiutò di farsi riprendere dalle telecamere e il divertente show dei Creedence Clearwater Revival.
1969, il ‘Moon day’ in musica..
Concerti che rimarranno nella memoria di chiunque ami la musica come simbolo di cambiamento, pace e libertà. D’impatto i presenti come pesanti furono le assenze di John Lennon, che si rifiutò di esibirsi per il mancato invito di Yoko Ono, Bob Dylan, padrone di casa (lui che all’epoca viveva proprio a Woodstock) assente per la malattia del figlio, i Rolling Stones, ancora scossi per la morte di Brian Jones e i Doors, alle prese con una serie infinita di problemi legali.
Il vero protagonista dell’evento fu però il pubblico, la “vera star” secondo l’organizzatore Michael Lang, eterogeneo quasi quanto i generi musicali. Da tutta America arrivarono studenti liceali e universitari, hippie, veterani del Vietnam, filosofi, operai e impiegati. Nessuna differenziazione di razza, etnia o colore della pelle: tutti uniti dalla voglia di stare insieme in libertà con il fango a livellare ogni diversità e i capelli lunghi come simbolo di ribellione. Un sogno che oggi sembra lontano anni luce, nelle ideologie come nell'organizzazione.
Da quel 1969 si è provato a più riprese a riproporre Woodstock, con scarsi risultati culminati nell'annullamento del concerto in programma per questo cinquantesimo anniversario, organizzato proprio da Lang e non andato in porto tra una defezione e l’altra, forse perché indigesto ai grandi organizzatori di eventi musicali mondiali. Forse, a conti fatti, meglio così: quell'atmosfera irripetibile era frutto di una spontaneità organizzativa di altri tempi, una magia fuori da ogni schema il cui risultato sensazionale, iconico e significativo fu chiaro solo anni dopo anche agli stessi partecipanti.
Vanni Paleari
PhWoodstock, 1969
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scritti-di-aliantis · 1 month ago
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Quando tra di noi vuoi terminare il conflitto, se senti che i musi lunghi devono sparire, anche perché mi vuoi dentro di te, sai che c'è solo un gesto che puoi fare. È un invito che sa di pace e amore, di sesso estremo. È una promessa meravigliosa. Attendo solo che tu faccia questo, per far crollare ogni mio desiderio di allontanarmi da te.
Tumblr media
Allora infilo una mano nella tua giacca, ti strizzo con delicatezza un seno. Tu gemi, chiudi gli occhi e disponi le labbra all'insù per fartele baciare: mi ci attacco affamato e te le mordo, te le succhio. Giochiamo con le lingue. Ti sussurro che devi capire che sei una mia proprietà. Ti stacchi, mi ridi in faccia e dici che non accadrà mai! Dio se mi fai incazzare. E quanto ti desidero.
Aliantis
Amore mio (Daniele Silvestri)
youtube
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