#noi gangster
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nonsolodoncamillo · 8 months ago
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colourme-feral · 10 months ago
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The less glamorous siblings of the cable stayed bridges of the Chao Phraya River as seen in Thai qls, specifically in Bangkok and slightly north of Bangkok.
(I have left out bridges that have not made any appearances thus far)
Nonthaburi Bridge (in Pathum Thani and Nonthaburi Provinces) My Ride, Siew Sum Noi
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Maha Chesadabodindranusorn Bridge (in Nonthaburi Province) The Luminous Solution, Not Me, Enigma, Be Mine Superstar
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Krung Thon Bridge Absolute Zero, My Dear Gangster Oppa, You and My Stars, Moments of Love
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Memorial Bridge Low Frequency Pilot Trailer, 'Cause You're My Boy / My Tee, Last Twilight
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Phra Pok Klao Bridge (and Chao Phraya Sky Park) Low Frequency Pilot Trailer, 'Cause You're My Boy / My Tee, Last Twilight, Cherry Magic Thailand
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Taksin Bridge (King Taksin the Great Bridge) Our Skyy x Dark Blue Kiss
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Rama III Bridge and Krungthep Bridge (all appearances have included both bridges together) KinnPorsche, Cutie Pie, He's Coming to Me, Tell the World I Love You
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References:
@absolutebl's BL Visual Trope Du Jour: Boys on bridges post
@virtualtadpole's The Rama VIII Bridge in Bangkok post
5 cable-stayed bridges that cross the Chao Phraya River
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falcemartello · 4 months ago
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KILL BILL
L'assassino, il delinquente per eccellenza, il criminale del secolo, colui che è stato ed è tuttora la punta di diamante di tutti gli sporchi affari degli States e che spesso si immischia anche con gli sporchi affari del governo di Pechino.
Dietro al siero killer c'è Kill Bill; dietro al cibo sintetico c'è Kill Bill; dietro alla geoingegneria e alle scie di “condensa” c'è Kill Bill; dietro alle campagne dell'OMS c'è Kill Bill; dietro al delirio tecnoambientalista c'è Kill Bill; dietro all'espansione della gabbia digitale all'inizio c'era Kill Bill, anche se adesso ha ceduto il posto; lo Zio dai virus informatici è passato a quelli genetici.
Lo chiamano filantropo, ma a noi più che altro sembra un vero delinquente, un gangster, uno sciacallo; come del resto aveva documentato Linsday Mc Gohan nel saggio «Altro Che Filantropi», Bill Gates e tutti quelli come lui grazie a dei meccanismi che la burocrazia americana consente, grazie alle donazioni fatte in poche parole a se stesso (le sue fondazioni), Gates ha potuto per anni evadere tasse e nel contempo con quei soldi risparmiati da suddette tasse, ha eroso il pubblico, per poi finanziare i propri interessi a spese del pubblico con progetti logoranti e fallimentari, progetti spremi-welfare, ungendo ruote a più livelli ed entrando prepotentemente nell'alveo degli uomini più importanti degli States e del mondo intero.
Grazie alle sue attività lobbistiche ed imprenditoriali, grazie alle speculazioni e grazie alle sue amicizie all'interno di certi circoli è diventato uno degli uomini più influenti del pianeta.
I signori della beneficienza un tanto al chilo vengono sottoposti all'esame ai raggi x dall'autrice e accademica Linsey McGoey che mette sotto il microscopio questa nuova età dell'oro della filantropia, prestando particolare attenzione alla Bill & Melinda Gates Foundation. 
Mentre le grandi organizzazioni di beneficenza sostituiscono i governi come fornitori di assistenza sociale e servizi primari alle persone, la loro generosità è tanto sospetta quanto ovviamente utilitaristica.
Le multinazionali manipolano speculativamente il denaro generando proprio l'instabilità economica e la disuguaglianza sociale che paradossalmente le fondazioni caritatevoli dovrebbero poi risolvere, rendendosi quindi presentabili all’opinione pubblica per i propri profitti. 
Stiamo entrando in un'era surreale in cui gli ideali di uguaglianza e giustizia sociale dipenderanno dalla ipocrita generosità degli oligarchi della forma capitale?
Certo che si, ci siamo dentro fino al collo e lo Zio Kill Bill adesso specula attivamente sulla nostra pelle con il bene placito dei nostri governati che a tal signori delle multinazionali ci hanno bellamente consegnato da almeno quattro anni, o forse da molto prima e semplicemente non ce ne eravamo accorti.
Francesco Centineo
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colonna-durruti · 3 months ago
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Mediterranea
Morto Bija. Trafficante di esseri umani. Collaborava con il Governo italiano
Ieri sera tutte le agenzie hanno battuto la notizia dell'uccisione avvenuta a Tripoli di "Bija", il trafficante di esseri umani e alto ufficiale della cosiddetta guardia costiera libica.
Bija, ricercato internazionale per crimini contro l'umanità, era la prova vivente delle collusioni tra il governo italiano, quello attuale e i precedenti, e i grandi trafficanti di persone, armi, droga, petrolio. Il fatto che Bija fosse un alto ufficiale di quella che viene definita "Guardia costiera" ma in realtà è una copertura anche per far viaggiare milioni di euro dall'#Italia alla #Libia, necessari per pagare il lavoro sporco di cattura in mare, deportazione e detenzione di migliaia di donne, uomini e bambinǝ migranti, non figura nemmeno come interrogativo nei lanci di agenzia. Si descrive questo esponente della milizia di #Zawhya per come risulta dalle numerose inchieste, anche della Corte dell'#Aja, ma poi non una parola sul fatto che fosse uno dei destinatari di soldi e mezzi forniti dall'Italia. Le sue foto a bordo delle motovedette italiane spiccano.
E dunque per noi, che Bija l'abbiamo conosciuto grazie ai racconti di persone migranti che abbiamo avuto a bordo, che ci hanno raccontato le torture, gli stupri, le sofferenze che era capace di infliggere ad altri esseri umani, non è la sua morte violenta il tema. I gangster, i capimafia, di solito vengono eliminati in questo modo. E qualcuno ora prenderà il suo posto, e non sarà migliore di lui. Il tema per noi è come sia possibile che questo paese, il nostro, non si fermi subito e chieda conto alla presidente del consiglio, al ministro Piantedosi, di questi rapporti con le mafie dei trafficanti e dei torturatori. Come è possibile che un parlamento come quello italiano, non batta ciglio vedendo queste cose. Anzi. Piantedosi, uno che "lavora sistematicamente" ai respingimenti di esseri umani, vietati dalla Convenzione di #Ginevra, rivendica i suoi "successi". Ecco, ora che è morto Bija, dovranno certamente sostituirlo. Ma questo mondo abbonda di macellai, purtroppo.
Ma non chiedano a noi di "collaborare" con questi loro amici. Noi non collaboriamo con chi tortura, uccide, stupra e ottiene milioni di euro attraverso il business del respingimento. Quando Piantedosi ci punisce perché non abbiamo collaborato con i banditi, per noi è una medaglia al valore.
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t-annhauser · 5 months ago
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"I farisei credevano alla metempsicosi. I saducei che l'anima muore assieme al corpo. Gli esseni, e con essi Platone, che l'anima scende dal più alto dei cieli nel corpo e lo anima. E dopo?... Dopo, l'anima se ne va di là dall'Oceano, dicono gli esseni. Per noi, di là dall'Oceano significa grattacieli, gangsters, linciaggio. Per gli esseni, e per Platone, di là dall'Oceano significava una regione ove non fa né caldo né freddo, non piove né tira vento (le ricordate le piogge e il vento dei film americani?) e dove comodamente spedire le anime dei defunti dabbene. La geografia è nemica della spiritualità."
Savinio, Nuova Enciclopedia, alla voce "Anima"
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platinum-iridium · 6 months ago
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im the anon who said jack dismisses claire. i started watching from s6 and just stopped around s13 (got bored the intricacy of the cases really faded) and the way he treated her compared to ross or even serena is crazy. every time he ‘listens’ to her ideas his attitude gives ‘im doing this ditzy bitch a favour’ and it’s so condescending. also LOL @ the black activists. they’re actually sick with it because some of the blaccents and mindsets are just racism 101. almost right wing ideology fr. they start to add more nuance around s8 but even then. think criminal intent has the most nuance for black activists off the bat and then svu but the latter was real rough there for a second. everyone was a gangster/stripper/prostitute or nation of islam parody it’s nuts. but sometimes the dialogue is so overblown it’s funny like i think l&o is where i heard yakubian monkey for the 1st time in regard to yt ppl and i killed me i could stop saying it for weeks 😭
like you can’t tell me he didn’t hire her to fuck her lmao. he dgaf about anything she had to say he had one mission and one mission only. he’s constantly arguing her down and condescending like damn you can’t even pretend? she made mistakes and her inexperience showed with ben stone but he definitely showed her respect. the difference in treatment is so stark. and jack having requested her personally is so much more sinister given her history with having been pursued by that judge and having that coming out very publicly. well in the end i hope she haunts him to the end of time. cause after her there’s a shift.
literally there are no good black activists in the old episodes now that i think about it lmfaooo. like there are black people who have reasonable opinions but none of the activists are good people at all. and it’s not even close - every black person who engages with racial politics is a domestic terrorist or just evil. like ok dick wolf tell us how you really feel. ur 100% correct on it being rw ideology. and even in svu the most recent black activist story line where olivia ends up being the hero was giving a little white savior like ok. i guess.
LMFAOOOO yakubian monkey omggg. unfortunately that may have been written by real new yorkers who have been actually subject to noi niggas on the street. i’d believe that as a direct quote
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rideretremando · 1 year ago
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"Sembrerà strano, ma l’atteggiamento che noi reputiamo essere da sempliciotti, invece, è quello giusto. Qui si chiama honor code. Come sottolineato prima, certamente ci saranno ragazzi che copiano, gente che ruba i cavolfiori o i soldi; come in tutto il mondo c’è sicuramente chi non si ferma quando vede i pedoni e che non sempre segue la condotta giusta. Ma sono considerati degli incivili. Vengono ridicolizzati da chi gli sta attorno. Sono quelli di cui è meglio non fidarsi mai."
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robotlesbianjavert · 2 years ago
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Noi in bnha with a healing quirk but uses it for villainy……..i love it.
noi and shin's quirks are the exact same as their canon magic and they are committing so many gangster atrocities with them. this DOES make the inevitable mirko/noi romance so much more flavourful than attempting an opposites attract situation. i can not express enough how off the walls obsessed i am with the concept.
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giancarlonicoli · 6 months ago
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25 mag 2024 14:00
"QUANDO MI CHIAMANO 'MARIANGELA' MI ARRABBIO E RISPONDO: 'IO SONO PLINIO FERNANDO'" - L'ATTORE 76ENNE CHE HA INTERPRETATO LA FIGLIA DI UGO FANTOZZI: "SEMBRA CHE LA GENTE NON RIESCA A SEPARARE L’ATTORE DAL PERSONAGGIO. QUANDO FECI IL PROVINO PER FANTOZZI E MI DISSERO CHE DOVEVO INTERPRETARE UNA DONNA CI RIMASI DI SASSO, MIO PADRE MI DISSE..." - LA CHICCA: "IO SONO INNAMORATO DI TUTTE LE DONNE. MI PIACE CORTEGGIARE" - VIDEO -
Estratto dell’articolo di Giacomo Galanti per www.repubblica.it
L’appuntamento è in un bar di piazza Bologna a Roma, il quartiere dove vive da sempre. “Qua mi conoscono tutti, sono come il sindaco”, scherza Plinio Fernando, l’attore che ha prestato il volto a una delle maschere più famose del cinema italiano: Mariangela Fantozzi.
E anche chi non è del posto lo riconosce al primo sguardo. Tanti i giovani che si fermano e chiedono: “Ma è proprio lui?”, “Sei la figlia di Fantozzi?”. Selfie e sorrisi, Fernando non si sottrae con un'educazione e una gentilezza d’altri tempi. […]
Be’, il ruolo di Mariangela Fantozzi le ha regalato una fama imperitura.
Per carità, è vero ma c’è anche il risvolto della medaglia. Con Mariangela Fantozzi sono rimasto imprigionato nel tempo. Il cinema l’ho abbandonato nel 1994 e ho fatto tanto altro, soprattutto come scultore. Ma sembra che la gente non riesca a separare l’attore dal personaggio.
Insomma, quando le dicono “ciao Mariangela” non le fa piacere.
Mi arrabbio da morire e rispondo subito: “Io sono Plinio Fernando”.
Dal mondo di Fantozzi è impossibile liberarsi?
In un certo senso è così, ma vale per tutti noi che abbiamo fatto quell’avventura. Prenda per esempio Milena Vukotic. Parliamo di un’attrice straordinaria e di una gran signora. Non so quanti film abbia fatto e quanti spettacoli a teatro, ma anche all’ultimo David di Donatello hanno cercato di ricordarla solo per Fantozzi con il conduttore che ripeteva “Pinaaaaa”.
Vukotic ha vinto il David alla carriera.
Se lo merita tutto, ma la cerimonia non mi è piaciuta.
Si sente ancora con Vukotic?
Certo, ci facciamo lunghe telefonate. Parliamo in francese, a entrambi piace tanto il francese. […]
Quando ha capito che la recitazione era la sua strada?
Non è che lo capisco, mi piaceva il cinema. Ammiravo i grandi attori come Marcello Mastroianni. Così mi sono iscritto all'Accademia di recitazione Stanislavskij al teatro Anfitrione e non avevo nemmeno 30 anni.
Ecco l’esordio a teatro.
Faccio due commedie: Allegro... con cadavere e Pupi e pupe della malavita. In uno comandavo un plotone d’esecuzione, nell’altro facevo il gangster.
Poi arriva il momento che le cambia la vita, il provino per il primo Fantozzi.
Nel mondo del teatro iniziavo a farmi conoscere e una persona mi dice che Luciano Salce faceva dei provini nella sede della Rizzoli in via Monte Zebio. Così vado e mi prendono. Ma quando mi dicono che devo fare la figlia di Fantozzi ci rimango di sasso. Pensare di interpretare una donna mi suonava strano, ero un po’ riluttante.
Perché ha detto sì?
Ne ho parlato subito con mio padre: “Vogliono che faccia una donna”. E papà mi ha detto: “Il lavoro è lavoro”. Così mi sono convinto. E poi nella storia del cinema ci sono state grande interpretazioni di uomini che impersonano donne.
Come è stato l’incontro con Paolo Villaggio, suo padre nella finzione?
Era un vero professionista e un grande attore.
Avevate rapporti fuori dal set?
No, il nostro era un rapporto molto superficiale legato al lavoro. Però sempre di grande stima. Ma è stato così un po’ con tutti gli altri attori. Si stava sul set sempre in maniera piacevole, poi basta. Come ho già detto, sono rimasto in rapporti solo con Milena Vukotic.
Ha preso parte a otto film di Fantozzi. C’è stato qualche momento in cui avrebbe voluto mollare?
Credo di aver smesso nel momento giusto. Poi talvolta era impegnativo fare tutte quelle riprese, soprattutto quando dovevo interpretare il doppio ruolo di Mariangela e della nipote Uga. […]
Negli anni d’oro era difficile passare inosservato.
Le racconto una storia. All’inizio degli anni ‘90 ero a Rimini in vacanza, amo molto la Romagna dove andavo spesso d’estate. Una sera ero a ballare e mi riconoscono. Iniziano a seguirmi, ma erano decine e decine di persone. Mi è toccato scappare fino all’albergo dove il direttore ha dovuto chiudere le porte e minacciare di chiamare la polizia.
Poi c’è stato Neri Parenti.
Con Neri ho avuto un rapporto più stretto, c’è stato più affiatamento quasi come con un fratello maggiore. […]
Le piacerebbe tornare al cinema?
Il mio tempo ormai è passato, ma se mi offrissero un ruolo comico interessante potrei prenderlo in considerazione.
A un reality ha mai pensato?
Ai reality non credo, non parteciperei mai.
In tv non si vede mai.
Ma cosa dovrei andare a dire? Alla fine mi chiedono sempre le stesse cose. Poi le devo dire la verità, la diretta mi mette ansia.
Come trascorre la sua vita oggi?
Una vita semplice. Giro per il quartiere, mi piace cucinare: me la cavo bene con le lasagne al forno e i risotti. Poi adoro giocare a scacchi. E mi tocca fare ginnastica posturale per la schiena.
Lei è molto riservato, della sua vita privata si sa poco. È innamorato?
Guardi, io sono innamorato di tutte le donne. Sono un tipo galante, mi piace corteggiare.
C’è qualche donna in particolare?
Terrò sempre nella mente il ricordo di una ragazza. Ma parliamo di tanti anni fa.
Ha qualche rimpianto?
Direi di no. Forse mi sarebbe piaciuto fare un film con Brigitte Bardot, a proposito di donne.
Cosa le manca?
pierfrancesco villaggio plinio fernando plinio fernando paolo villaggio anna mazzamauro PAOLO VILLAGGIO plinio fernando le vacanze di fantozzi plinio fernando (3)
Facile, mi manca la giovinezza.
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letteraturadiviaggio · 6 months ago
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Ripley
Noi che abbiamo amato alla follia il film di Anthony Minghella, Il talento di Mr. Ripley, non potevamo perderci la serie ideata e realizzata da Steven Zaillian. Sceneggiatore di successo premiato con un oscar per Schindler’s list, Zaillian ha nella sua filmografia successi come Hannibal, Gangs of New York, The interpreter, American Gangster, The irishman. Il soggetto è tratto dal romanzo del…
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samanthasvietnameselitblog · 8 months ago
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Reflections on a Year of Reading Vietnamese Literature
Based on the fact that Huong, the narrator in the book, mentions at the beginning of the story her grandmother taking her hand and walking her to school during the Vietnam War Huong observes the houses being “row of tin-roofed houses'' in “The Mountain Sings." I learned that houses in the country or village side of Vietnam tend to have their houses built using tins for the roof. People in a better financial situation in Vietnam may have had a better housing situation but because this was around the Vietnam War, finance may not have been easily attainable for everyone so tin use was common for building houses. Based on the fact that the girl, her father, and four other uncles escaped the Vietnam land through the South China Sea by boat to get to California in, “The Gangster We are all Looking For” by Le Thi Diem Thuy, I learned that the South China Sea is right by Vietnam and people had used that ocean part to emigrate from Vietnam.
Based on fact that Huong and her grandmother had to be on the lookout for the American Bombers anywhere they go while the Vietnam War was active in “The Mountains Sing”, by Nguyen Phan Que Mai, I learned the Vietnam War 100 percent made an impact on vietnamese people because of all those callings and warnings to prepare for the bombing by American Bombers. They had to always be alert and know how to protect themselves. They also witnessed their innocent family and friends' deaths around them. Based on the fact that Huong’s grandmother uses “Nam Mo A Di Da Phat, Nam Mo Quan The Am Bo Tat”, as a prayer to Buddha in the midst of the war happening in Ha Noi with the Americans in “The Mountains Sing”, I learned that many Vietnamese are Buddhist in which I also relate to as I am Buddhist as well. We can say this as a start of a prayer in hopes to bring tranquility. 
From what I read I’ve learnt quite a bit more on Vietnamese culture. Based on the fact that Huong’s grandmother had gotten a not so positive palm reading by Mr. Tuc, who was a notorious fortune teller in her village which shortly led to her mother taking her to visit temples to ask for blessings in “The Mountains Sing”, I learned that superstitions, palm readings, and beliefs are valued in Vietnamese culture. Even if these are made beliefs or even come from an unreliable source, somehow it is possible for one to believe in everything another person has to say on it.
Reading about Vietnamese Literature has taught me lessons that I will hold onto. From “The Mountains Sing”, I learned that, in life perseverance and resilience can get you through. Even when Huong was witnessing the people around her not being alive anymore and having to step around unalive bodies, she still preserved through those moments that could’ve been a setback. From “The Gangster We Are All Looking For”, I learned that, in life if you look at the bright side, it can be an opening to happiness. The narrator's father had been through a lot living in Vietnam. Serving in the Vietnam War and having a family that he had to leave behind. He was only able to bring his daughter with him to America. Although he could only bring one family member with him, his relationship with his daughter had grown stronger.
Completing this project, I’d say I learned a lot about myself. I appreciate books that incorporate certain themes that feel relatable. In “The Mountain Sings,” by Nguyen Phan Que Mai, she brought up many situations that I’ve experienced or found relatable. Like bowing to our elders to show respect, having a certain prayer we say in Vietnamese when praying, and lighting sticks of incense for our ancestors. I learned that I do enjoy reading, but I have not been able to prioritize it. If I get a similar project to this in the future I would definitely prioritize reading more. For some reason even though I genuinely enjoy reading a book, I am always apprehensive when starting it.
Books: “The Mountain Sings” by Nguyen Phan Que Mai, “The Gangster We Are All Looking For” by Le Thi Diem Thuy
(Word Count: 698)
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micro961 · 9 months ago
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Mārcy feat. Fast PHS - Il singolo “Ali nel fango”
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Il brano dell’artista sugli stores digitali e nelle radio
“Ali nel fango” è il singolo dell’eclettica Mārcy con il featuring di Fast PHS (produzione Næmesis), sui principali stores digitali e dal 2 febbraio nelle radio in promozione nazionale. Produzione impeccabile dagli arrangiamenti attuali, di tendenza, estremamente curati e ben strutturati che evidenziano una maturità artistica di Mārcy fuori dal comune. “Ali nel fango” nasce come racconto di una società ormai sempre più messa nell‘ombra, il quale urlo di salvezza per quanto possa arrivare, non viene mai davvero ascoltato. Il singolo vuole dipingere un quadro definito, per far riflettere, su tematiche importanti di cui molto spesso non viene parlato a dovere. Vuole far aprire gli occhi su una morale sempre più comune nella società ovvero quella che la malavita e l‘essere gangster non è poi così bello come tanti promuovono.
“Ali nel fango è un urlo ai ragazzi, soprattutto a quelli più giovani, nell’aprire gli occhi, nel pensare con la propria testa e secondo i propri valori. Per noi cresciuti in una realtà difficile e contorta, che per la maggior parte delle volte, abbiamo visto vincere le rinunce per cause più importanti. Questo pezzo è un modo per dare luce e voce a tutti quei sognatori, che, non devono smettere di credere in un futuro migliore.” Mārcy
Ascolta il brano https://open.spotify.com/intl-it/track/1fwupZGQnJYGiQxrvwYsH8?si=d6931228ebb443be
Storia dell’artista Francesca Cucca, in arte Mārcy nasce in Sardegna nel 1998. All’età di 10 anni si trasferisce a Pavia e nel 2013 a Berlino. Berlino è stata la città di stacco artisticamente parlando. Il legame con la musica è nato molto tempo prima dell‘arrivo a Berlino, è nato più o meno tra la seconda e la terza media con la scrittura, posto in cui poteva sentirsi libera di esprimere, la più semplice e vera emozione senza sentirsi giudicata. Il legame con la musica è cresciuto dal 2013 fino a diventare una vera e propria ossessione e con il seguente attaccamento al mixing e dijing. Passione che ha portato Mārcy ad avere una avanzata manualità e consapevolezza del mondo dei vinili e nell‘arte del mixing. Ha sempre ricercato un suono hardcore nella musica che faceva, dal Rap alla Techno. Nel 2018 con l’incontro di Nemesis Project, si dà il via ai lavori del nostro home studio “Ciafrelle studio“e di conseguenza al progetto Mārcy. Nel 2022 esce il nostro primo Freestyle sulla strumentale di “STILL DRE” riscuotendo una discreta attenzione da parte dell’underground italiano. Il 2023 si chiude in positivo con 6 live tra Germania e Italia, tra i quali apertura al Traffic di Roma a Tormento ed Esa, e data sold out in apertura ai “Colle der Fomento” per il “Solo Amore Tour”.
“Fast PHS”, è un promettente Mc indipendente della scena romana, fondatore della PHS CREW. Il nostro rapporto nasce grazie a un’intervista online di un magazine con cui lui collabora. Dalla prima volta che abbiamo ascoltato la sua musica, abbiamo trovato una connessione comune sugli argomenti che vogliamo trattare. Con le sue barre crude e il suo flow hardcore ha dato un punto di svolta a questo singolo.
Link: https://linktr.ee/marcymusic
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enkeynetwork · 1 year ago
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techstartro · 1 year ago
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handsss48-blog · 2 years ago
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Watch "#noi #khalid #gangster #gangstermusic #mafia" on YouTube
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odiariogay · 2 years ago
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Se fosse por mim seria Inverno Para Sempre, não só pelo frio mas pelo barulho de chuva no telhado, cheiro de terra , há os trovões que usava de desculpa pra te abraçar.( Por que tudo tenho que vincular a estar com alguém ?) Querido Leitor, eu sou um traidor, vivo quebrando as promessas que fiz a nois. Eu sou Caótico, Tóxico, mas eu vou tentar recomeçar. . Eu tenho um medo que me paralisa por que acredito que não estou indo a lugar nenhum... Mas eu nunca admito isso... Ninguém gosta de pessoas honestas, nem das pessoas que usam a honestidade pra lhe ferir. Normalmente nunca choro... Eu diria que sou muito durão, eu seria um bom Gangster filho da puta! Não gosto de sair a noite, por que tenho medo de escutar uma música, e alguém perceber que estou pensando em você. Beijaria milhares de bocas pra provar pra mim... Eu não me permito pensar em alguém que me fez sentir uma merda!. Voltando ao principal assunto do Texto, eu preferiria que fosse inverno Pra sempre... Dormir com barulho de chuva ... Sair com capa de chupa pra não poder encarar ninguém ... Eu sempre me enxergo na chuva, em várias cenas... Se minha vida fosse um filme se Chamaria "Para sempre Inverno". #vaultboy #elfo #boybipolaroid https://www.instagram.com/p/CoaGRVsr9gT/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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