#nipoti di mubarak
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Che dire... almeno in Iran, con un rischio ben diverso dal nostro, gli iraniani denunciano l'ipocrisia della loro classe dirigente.
Qui abbiamo le donne, madri, cristiane che difendono gli amici delle nipoti di Mubarak.
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Non pensate male... Sono tutte nipoti di qualcuno.
Non, lei non è nipote di Mubarak.
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No, ragazzi, non riesco proprio a stare con quelli che, in una sorta di “tanto peggio, tanto meglio”, oggi dicono: “se fanno Silvio presidente ci ammazziamo dalle risate”. Perché forse alcuni l’hanno scordato, ma Berlusconi non è solo il simpatico buffone che fa le corna nelle foto istituzionali e dà della “culona inchiavabile” alla Merkel, non è una macchietta da film pecoreccio anni ‘70 con Alvaro Vitali ed Edwige Fenech. Berlusconi è quello condannato per una maxi evasione fiscale, è quello delle leggi ad personam fatte apposta per evitare i processi e le condanne, è quello dei festini con le minorenni, è quello che telefonava alla polizia per far rilasciare le stesse minorenni spacciandole per nipoti di dittatori esteri. Ed è quello che ha fatto votare un intero Parlamento per dire che, in effetti, lui era convinto che la minorenne Ruby Rubacuori, di cognome facesse “Mubarak”. È quello dello stalliere mafioso e degli amici condannati per concorso esterno con la mafia, è quello dei processi rimandati all’infinito per portare alla prescrizione le accuse. È quello che si vantava di aver portato “i fascisti al governo”. È quello della repressione nel sangue delle proteste al G8 di Genova, è quello di Carlo Giuliani, di Bolzaneto e della Diaz. Berlusconi non è lo zio mezzo matto e inopportuno che ci fa ridere con le sue buffonate alle cene di famiglia, è un personaggio che, per anni, ha rappresentato il peggio che il nostro paese sapesse esprimere. E oggi, pensare che esista una concreta possibilità che venga eletto “Garante della Costituzione”, un ruolo che teoricamente dovrebbe prevedere una moralità specchiata e un alto senso delle istituzioni, è semplicemente spaventoso. Perché se c’è un uomo che storicamente, con le istituzioni, ci si è al massimo pulito il culo, quello è Berlusconi. È spaventoso anche solo pensare che, per un’intera parte politica, sia davvero un’opzione percorribile. No, amici, non mi fa ridere per niente, mi dispiace. Emiliano Rubbi
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Vi stavate dimenticando che da quando sono al governo anche il problema di Bibbiano è stato risolto e non si parla più di Bibbiano.
in compenso la sinistra GNE GNE GNE alimenta la polemica del ruolo della miglior premier degli ultimi 150 anni nell'Europa e nella NATO.
Ma per fortuna grazie al Mister La Russa la politica italiana ritrova fratellanza e unità nella partita del cuore.
Anche se non l'ho mai votata, qualche merito a Giorgia Meloni devo riconoscerlo. In Due anni ha cacciato tutti gli immigrati africani. Come e' riuscita a far "nomadare" tutti i Rom che prima erano in Italia. Sgombrate quelle baraccopoli di migranti illegali che infestavano questo Paese e rubavano il lavoro nei campi agli itialiani: Castel Vetrano, Piana di Gioia Tauro, Vittoria, Campobello di Mazara, San Ferdinando e mille altri. Azzerati i furti nelle case e le rapine ai danni di negozianti. I giornalisti di cronaca nera sono disperati perche' non hanno piu'nulla da pubblicare e i conduttori di talk televisivi sperano ci sia una partita al giorno tra cantanti e politici cosi da poter raccontare, almeno, gli abbracci Renzi-Schlein, visto che non c'e' altro da meriti l'attenzione del Paese. Passeggiare nelle citta' e' diventato un piacere, un coro di "scusi, grazie, prego si accomodi, le serve una mano per portare le buste e non e' raro vedere un poliziotto che aiuta ad attraversare la strada. E.....sono tornate le chiavi alle toppe delle porte, come negli anni '40-'50. Non e' priprio tutto tutto perfetto perche' ancora c'e' qualche comunista.. @ilpianistasultetto
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No, ragazzi, non riesco proprio a stare con quelli che, in una sorta di “tanto peggio, tanto meglio”, oggi dicono: “se fanno Silvio presidente ci ammazziamo dalle risate”. Perché forse alcuni l’hanno scordato, ma Berlusconi non è solo il simpatico buffone che fa le corna nelle foto istituzionali e dà della “culona inchiavabile” alla Merkel, non è una macchietta da film pecoreccio anni ‘70 con Alvaro Vitali ed Edwige Fenech. Berlusconi è quello condannato per una maxi evasione fiscale, è quello delle leggi ad personam fatte apposta per evitare i processi e le condanne, è quello dei festini con le minorenni, è quello che telefonava alla polizia per far rilasciare le stesse minorenni spacciandole per nipoti di dittatori esteri. Ed è quello che ha fatto votare un intero Parlamento per dire che, in effetti, lui era convinto che la minorenne Ruby Rubacuori, di cognome facesse “Mubarak”. È quello dello stalliere mafioso e degli amici condannati per concorso esterno con la mafia, è quello dei processi rimandati all’infinito per portare alla prescrizione le accuse. È quello della repressione nel sangue delle proteste al G8 di Genova, è quello di Carlo Giuliani, di Bolzaneto e della Diaz. Berlusconi non è lo zio mezzo matto e inopportuno che ci fa ridere con le sue buffonate alle cene di famiglia, è un personaggio che, per anni, ha rappresentato il peggio che il nostro paese sapesse esprimere. E oggi, pensare che esista una concreta possibilità che venga eletto nel ruolo di “Garante della Costituzione”, un ruolo che teoricamente dovrebbe prevedere una moralità specchiata e un alto senso delle istituzioni, è semplicemente spaventoso. Perché se c’è un uomo che storicamente, con quelle istituzioni, ci si è al massimo pulito il culo, quello è Berlusconi. È spaventoso anche solo pensare che, per un’intera parte politica, sia davvero un’opzione percorribile. No, amici, non mi fa ridere per niente, mi dispiace. Testo di Emiliano Rubbi https://www.instagram.com/infondosinistra/p/CY04tvFtJr5/?utm_medium=tumblr
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PERCHÉ LE TURBO-STUPIDAGGINI DI FUSARO NON FANNO RIDERE MA SONO PERICOLOSE Uno dei più grandi errori che il popolo italiano sta compiendo da qualche decennio è quello di trasformare in personaggi da commedia certi personaggi pubblici, sottovalutando e nascondendo involontariamente la loro insidiosità. Siamo il Paese che per troppo tempo ha considerato Berlusconi un guascone donnaiolo con l’unico difetto di amare troppo le pseudo nipoti di Mubarak, e Salvini come un sempliciotto qualunque emerso dalle acque del Po, prima di rendersi conto della loro vera natura. Allo stesso modo continuiamo a dipingere Diego Fusaro come il cabarettista della filosofia, il soggetto da meme per il suo turbo-lessico e per i siparietti su Nuova York e Lo Hegel. Dietro quest’aria da innocuo geek si nasconde invece uno dei principali megafoni del più becero sovranismo, nonché l’ideologo di un nuovo partito – Vox – che assembla gli aspetti più dannosi del populismo aggiungendoci in più una mistificazione del pensiero di Marx e Gramsci. Fusaro sembra compiacersi di diventare una caricatura, comprendendo le tendenze – non troppo celate o difficili da interpretare – e gli umori del popolo italiano. Approfitta di quelli che lo invitano in tv – e solitamente lo fanno per accrescere il livello del trash e avere qualche telespettatore in più – e inizia e esporre le sue idee malsane, credendo di apparire come un fine pensatore, pronto per diventare addirittura uno statista. La realtà però è ben altra: come spesso accade, dietro turbo-paroloni si cela spesso turbo-vuoto. Insomma, la massima “tanto fumo e niente arrosto”. E sta qui la pericolosità del personaggio, nella sua impossibilità di comprendere quanto sia socialmente pericoloso titillare e cavalcare le più bieche paure della gente. Fusaro cavalca e aizza il prurito della gente quando si parla di Roberto Saviano, così come di invidia sociale ad ampia scala, e mette su un personale teatrino in cui l’autore di Gomorra risulta “Un bardo cosmopolita che dal suo attico insegue le titillevoli aragoste e i calici di Domperignone”. La scelta di questo linguaggio – ridicolo, non forbito – è un atto di distrazione funzionale: Fusaro dice le stesse cose di Salvini e Di Battista, ma il modo iperbolico e grottescamente aulico in cui lo fa ci fa ridere e ridendo non lo prendiamo sul serio, così come non abbiamo preso sul serio Berlusconi prima e Salvini poi, pensandoci sempre “superiori”. Eppure sotto al registro altisonante le idee politiche che esprime e il target di Vox ne sono una conferma. (...) Fusaro infatti è stato chiaro: “Il nostro motto è valori di destra e idee di sinistra”. (...) Nel cerchio rossobruno di Fusaro, per dirla tutta, di rosso non c’è traccia. La sua narrazione segue quegli slogan dell’uomo di destra che finge di non esserlo. La frase “L’antirazzismo in assenza di razzismo e l’antifascismo in assenza di fascismo fanno il gioco del Potere” si ricollega proprio a questa sfera: da un lato Fusaro nega i sempre più numerosi episodi di razzismo in Italia e quel fascismo 2.0 che ha trovato riparo anche sotto la Lega, dall’altro strizza l’occhio a chi combatte i nemici immaginari, con quel “Potere” che vuol dire tutto e niente. ... Il collegamento con la destra assume tratti ancora più significativi se poi consideriamo la sua esperienza a Radio Padania, annunciata anni fa da Salvini in persona, e soprattutto una pericolosa vicinanza a CasaPound. Fusaro vanta infatti una collaborazione con Il primato nazionale, organo di CasaPound, e ha partecipato a diversi incontri con i tartarugati, feste nazionali comprese. Si è azzardato a giustificarsi dicendo che “Anche Socrate avrebbe incontrato CasaPound”. Non ha specificato però che a mettere in galera Gramsci sono stati proprio quelli che adesso vengono idolatrati dai membri di CasaPound. Fusaro però non va certo collocato nella destra sovranista solo per questi incontri – li hanno fatti anche Mentana e Formigli – ma per un pensiero che va in quella direzione su qualsiasi tema. Migranti, aborto, omosessualità, teoria gender, poteri forti, diritti delle donne, famiglia: Fusaro su questi argomenti si nasconde dietro la magniloquenza delle parole, quando in realtà non è altro che un Bannon in salsa italiana, ma con meno potere. (...) Come conseguenza dei suoi deliri politici, Facebook ha bloccato sul nascere la pagina di Vox. È un effetto del tutto naturale e legittimo, considerando che la stessa sorte l’hanno avuta altre pagine di forze di estrema destra, CasaPound in primis. Questa è l’ulteriore conferma che Fusaro non è altro che un membro di CasaPound che non sa di esserlo, colui che si crede un intellettuale fuori dal coro e che invece nella massa ci sguazza senza ritegno. Se ne faccia una ragione: in quest’epoca buia in cui l’intero pianeta sta regredendo sotto la mannaia dei Bolsonaro, degli Orban e dei Salvini, il pensiero comune è proprio il suo. E non fa ridere, perché non c’è nulla di più pericoloso di chi vorrebbe il potere senza avere gli strumenti per gestirlo. DI MATTIA MADONIA
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Va bene un pompiere
adesso al Ministro non rimane che intitolare l'aeroporto di Cagliari a qualcuno che se la cava bene con le pompe.
Aeroporto di Cagliari Elmas
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Le "perle" della settimana
Le “perle” della settimana
In che senso? “Non potremo mai allearci con i 5 Stelle, sarebbe come fare il pedofilo e andare con i bambini” (Silvio Berlusconi, presidente FI, Quarta Repubblica, Rete4, 18.2). Mubarak deve aver finito i nipoti.
Vaglio e Ollio. “Il vaglio di ammissibilità che ho fatto rispetto alla presentazione… la mozione rimane ammissibile perchè lei in questo caso interpreta una contraddizione in termini…
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“Eccolo il patriottismo coerente. Sul processo Ruby, la Meloni esprime tutta la sua solidarietà a Berlusconi. Dunque per capirci quando si tratta di gridare rabbiosamente contro quattro disperati che arrivano in barchino, è prima linea per difendere i patri confini. Quando si tratta di condannare i gesti di chi ha umiliato la Patria nel mondo trasformandola in un pagliaccio, facendo passare escort per nipoti di capi di stato o dicendo in giro di fare il “bunga bunga” (da premier in carica), non solo si tira indietro, ma esprime anche solidarietà al figuro. La coerenza prima di tutto, mi raccomando”. Sono parole di Leonardo Cecchi. Fatico a confutarle. Anzi: aggiungo che, a proposito del caso Ruby, la Meloni fu una di quelle che votò in Parlamento la vergogna storica “Ruby nipote di Mubarak”. Ciononostante, questa ancora parla. E ha pure il coraggio di criticare la politica altrui. E i sondaggi la danno prima. Ah, che Belpaese il nostro… Andrea Scanzi
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Il PIL più propriamente è legato alla crescita demografica.
Giorgetti però si dimentica di dire che è anche legato all'immigrazione e si dimentica di dire quale sia la relazione tra crescita demografica e distribuzione del PIL.
Quindi di solito non funziona che voi fate figli e voi state meglio ma piuttosto che voi state meglio e fate figli e/o arrivano immigrati.
Vorrei far notare la differenza tra "stare bene" rispetto ad altri o "stare bene" dal punto di vista "statico" ovvero perseverare nella stessa condizione di benessere e "stare meglio" in senso "dinamico" ovvero meglio di prima. Noi come paese non riusciamo più nemmeno a mantenere un livello stabile di benessere.
Giorgetti fa finta di aver capito la relazione al contrario, in realtà solletica la pancia fascia e retrograda degli italiani di cui la maggioranza degli aventi diritto al voto non è più in età da far figli.
Salvo nei sogni di questa gente ci sia un harem di 17enni, nipoti di Mubarak.
più PIL per tutti
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MARIA ELISABETTA ALBERTI, CONIUGATA CASELLATI, AL QUIRINALE? NO, GRAZIE! (...) C’è poi la gestione di Palazzo Madama, al dire di molti la peggiore nella storia della Repubblica. Una gestione confusionaria e smaccatamente di parte, basti ricordare il modo con cui impedì al Senato di discutere le interrogazioni sul leghista Gianluca Savoini, finito al centro di alcune inchieste giornalistiche per una presunta trattativa che si sarebbe svolta all’hotel Metropol di Mosca e prevedeva una compravendita di petrolio russo che avrebbe portato 65 milioni di dollari le casse della Lega di Matteo Salvini. “Il Senato non può essere il luogo del dibattito che riguarda pettegolezzi giornalistici”, ammonì la Presidente, che il 7 giugno dell’anno prima aveva presenziato a un’iniziativa dell’associazione Lombardia Russia insieme allo stesso Savoini e a Matteo Salvini, che all’epoca era vicepremier e ministro dell’Interno. Capolavoro di parzialità la sua gestione dell’aula sul Ddl Zan: concedendo lo scrutinio segreto, che normalmente viene utilizzato per votazioni su questioni che richiamano un voto di coscienza e non certo per decisioni meramente procedurali, ha di fatto affossato la legge, scatenando l’esultanza tribale del suo schieramento. Che dire, se l’obiettivo è mandare al Quirinale una figura in grado di non far rimpiangere troppo Sergio Mattarella, quello di Maria Elisabetta Alberti, coniugata Casellati non è certo il nome giusto: se invece, al contrario, l’obiettivo è mandare a nipoti di Mubarak quel poco di credibilità che ancora hanno le istituzioni, che facciano pure. Fabio Salamida - www.glistatigenerali.com/
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PERCHÉ LE TURBO-STUPIDAGGINI DI FUSARO NON FANNO RIDERE MA SONO PERICOLOSE Uno dei più grandi errori che il popolo italiano sta compiendo da qualche decennio è quello di trasformare in personaggi da commedia certi personaggi pubblici, sottovalutando e nascondendo involontariamente la loro insidiosità. Siamo il Paese che per troppo tempo ha considerato Berlusconi un guascone donnaiolo con l’unico difetto di amare troppo le pseudo nipoti di Mubarak, e Salvini come un sempliciotto qualunque emerso dalle acque del Po, prima di rendersi conto della loro vera natura. Allo stesso modo continuiamo a dipingere Diego Fusaro come il cabarettista della filosofia, il soggetto da meme per il suo turbo-lessico e per i siparietti su Nuova York e Lo Hegel. Dietro quest’aria da innocuo geek si nasconde invece uno dei principali megafoni del più becero sovranismo, nonché l’ideologo di un nuovo partito – Vox – che assembla gli aspetti più dannosi del populismo aggiungendoci in più una mistificazione del pensiero di Marx e Gramsci. Fusaro sembra compiacersi di diventare una caricatura, comprendendo le tendenze – non troppo celate o difficili da interpretare – e gli umori del popolo italiano. Approfitta di quelli che lo invitano in tv – e solitamente lo fanno per accrescere il livello del trash e avere qualche telespettatore in più – e inizia e esporre le sue idee malsane, credendo di apparire come un fine pensatore, pronto per diventare addirittura uno statista. La realtà però è ben altra: come spesso accade, dietro turbo-paroloni si cela spesso turbo-vuoto. Insomma, la massima “tanto fumo e niente arrosto”. E sta qui la pericolosità del personaggio, nella sua impossibilità di comprendere quanto sia socialmente pericoloso titillare e cavalcare le più bieche paure della gente. Fusaro cavalca e aizza il prurito della gente quando si parla di Roberto Saviano, così come di invidia sociale ad ampia scala, e mette su un personale teatrino in cui l’autore di Gomorra risulta “Un bardo cosmopolita che dal suo attico insegue le titillevoli aragoste e i calici di Domperignone”. La scelta di questo linguaggio – ridicolo, non forbito – è un atto di distrazione funzionale: Fusaro dice le stesse cose di Salvini e Di Battista, ma il modo iperbolico e grottescamente aulico in cui lo fa ci fa ridere e ridendo non lo prendiamo sul serio, così come non abbiamo preso sul serio Berlusconi prima e Salvini poi, pensandoci sempre “superiori”. Eppure sotto al registro altisonante le idee politiche che esprime e il target di Vox ne sono una conferma. (...) Fusaro infatti è stato chiaro: “Il nostro motto è valori di destra e idee di sinistra”. (...) Nel cerchio rossobruno di Fusaro, per dirla tutta, di rosso non c’è traccia. La sua narrazione segue quegli slogan dell’uomo di destra che finge di non esserlo. La frase “L’antirazzismo in assenza di razzismo e l’antifascismo in assenza di fascismo fanno il gioco del Potere” si ricollega proprio a questa sfera: da un lato Fusaro nega i sempre più numerosi episodi di razzismo in Italia e quel fascismo 2.0 che ha trovato riparo anche sotto la Lega, dall’altro strizza l’occhio a chi combatte i nemici immaginari, con quel “Potere” che vuol dire tutto e niente. ... Il collegamento con la destra assume tratti ancora più significativi se poi consideriamo la sua esperienza a Radio Padania, annunciata anni fa da Salvini in persona, e soprattutto una pericolosa vicinanza a CasaPound. Fusaro vanta infatti una collaborazione con Il primato nazionale, organo di CasaPound, e ha partecipato a diversi incontri con i tartarugati, feste nazionali comprese. Si è azzardato a giustificarsi dicendo che “Anche Socrate avrebbe incontrato CasaPound”. Non ha specificato però che a mettere in galera Gramsci sono stati proprio quelli che adesso vengono idolatrati dai membri di CasaPound. Fusaro però non va certo collocato nella destra sovranista solo per questi incontri – li hanno fatti anche Mentana e Formigli – ma per un pensiero che va in quella direzione su qualsiasi tema. Migranti, aborto, omosessualità, teoria gender, poteri forti, diritti delle donne, famiglia: Fusaro su questi argomenti si nasconde dietro la magniloquenza delle parole, quando in realtà non è altro che un Bannon in salsa italiana, ma con meno potere. (...) Come conseguenza dei suoi deliri politici, Facebook ha bloccato sul nascere la pagina di Vox. È un effetto del tutto naturale e legittimo, considerando che la stessa sorte l’hanno avuta altre pagine di forze di estrema destra, CasaPound in primis. Questa è l’ulteriore conferma che Fusaro non è altro che un membro di CasaPound che non sa di esserlo, colui che si crede un intellettuale fuori dal coro e che invece nella massa ci sguazza senza ritegno. Se ne faccia una ragione: in quest’epoca buia in cui l’intero pianeta sta regredendo sotto la mannaia dei Bolsonaro, degli Orban e dei Salvini, il pensiero comune è proprio il suo. E non fa ridere, perché non c’è nulla di più pericoloso di chi vorrebbe il potere senza avere gli strumenti per gestirlo. DI MATTIA MADONIA su The Vision
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però tutta una serie di leggine che limitano la libertà di protesta, facilitano i licenziamenti, limitano la libertà di stampa, facilitano la corruzione, il caporalato...
Poi fanno sempre i frignina che non possono fare il saluto romano liberamente, che la magistratura KOMUNISHTA...
E se fai notare che eh appunto glie lo avevamo detto che erano fasci questi sono pure contenti perchè pensano che il fascismo è "ordine e disciplina"... non importa che questi siano gli stessi che violano norme e valori che loro stessi a parole dicono siano fondanti la "civiltà".
Ma si aspettano tutti di vincere alla lotteria... di essere quelli che "io so io e voi nun siete un cazzo", di diventare influencer o nipoti di Mubarak...
Intanto pagatevi il gasolio e chiedetevi quando e come andrete in pensione...
Facile dire "lo sapevamo" ma tocca dirlo.
E fanculo quelli che l'hanno votata e hanno messo una totale incapace e bugiarda alla guida del Paese.
Però il video non era male no?
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C'era quasi eh...
Io lavoro. Volontariamente? Vengo pagato il giusto? In che condizioni? Dove vanno i frutti del mio lavoro? In che proporzione? Chi se li può permettere?
Il problema è la natura del mio lavoro o i miei diritti e chi si può permettere il mio lavoro?
Come per i bambini questi se ne occupano dal "concepimento" alla nascita. Poi cazzi loro. Oltre alla punizione per gli "affittuari", la legge prevede risarcimenti per le madri che hanno dato l'utero in affitto? C'è un "salario minimo"? Si parla di che fine faccia il bambino?
Centrano la genitorialità sull'aspetto biologico e rompono i coglioni se i gaaaay vogliono avere figli biologici. Sembrano i discorsi delle TERF.
Sempre a parlare di sesso degli angeli per non sganciare la grana, per non mollare diritti... e poi loro sono loro (con la famiglia "di fatto", figli sparpagliati, nipoti di Mubarak, pedofili littori...) e voi non siete un cazzo.
La riduzione delle accise: NON PERVENUTA.
Abbiamo bisogno di una legge che vieti l'utero in affitto o di una legge che tuteli chi eventualmente dovesse darlo in affitto?
Corsi e ricorsi. Abbiamo bisogno dell'aggravante carpiata con doppio avvitamento per l'omicidio stradale per propaganda o di sanzioni di prevenzione che siano realmente dissuasive e che non facciano sembrare un terno al lotto quando vengono comminate ma una granitica sicurezza quando fai il pirla? Eh però è impopolare far funzionare gli autovelox SEMPRE, soprattutto se c'è una logica dietro. La gente si deve abituare a una giustizia kafkiana in cui la fortuna di no farsi beccare sembri più importante della fortuna di potersi pagare 10 parlamentari, 100 nipoti di Mubarak, 1000 multe e 10000 condoni senza battere ciglio.
Eh... perchè se uno comincia a parlare di diritti dei lavoratori e di accessibilità ai servizi, senza distinzioni tra italiani e immigrati, donne e uomini, etero e non, di genitori e non... magari si toccano i soldi... e che si parli di utero in affitto o di fare la stagione o fare lo stage o sanità privata, genitorialità, natalità... so soldi, come le accise o la flat tax, i condoni. Allora si che scoprirete la vera natura del "centro sinistra" liberale. Altro che Renzi paladino dei diritti civili...
Chi è di "sinistra" quando decide di aprire bocca se proprio vuole "ragionare con la sua testa" perchè quando apre bocca si ritrova dalla parte dei fasci sempre più spesso?
Se posso chiedere, cosa ha di abominevole il messaggio di Malan, e cosa di encomiabile la risposta? Non so neanche chi sia costui, ma non mi sembra stia dicendo una falsità: la maternità surrogata sfrutta donne sulla soglia della povertà come incubatrici per dare un figlio due uomini. E chi se ne frega della donna; ha accettato, giusto? Più o meno come due genitori americani accettano di far morire il figlio perchè hanno accettato di non avere l'assicurazione. Mi viene in mente l'adagio: "If prostitution is legal, every unemployed woman is just lazy". Non ricordo come si chiama quando il ricco sfrutta il povero perchè il povero è sufficientemente disperato da farsi sfruttare, ma credo che sia un'idea che la Sinistra non dovrebbe difendere. E, da persona di Sinistra, chiedo: possiamo tornare a ragionare con la nostra testa e non con la testa dell'esponente del PD? E in ultimis, la risposta a un'opinione/fatto in un dibattito tra adulti dovrebbe essere un'altra opinione/fatto, non un insulto :/
Certo che puoi chiedere, caro Anonimo! Ci mancherebbe! Cosa dici? Che "la maternità surrogata sfrutta donne sulla soglia della povertà come incubatrici per dare un figlio [a] due uomini"? Vedi, questa tua affermazione implica che non c'è alcuna possibilità che una donna possa volontariamente e con gioia portare in grembo il figlio di qualcun altro. E con qualcun altro intendo anche una coppia eterosessuale infertile, che tu e Malan scientemente dimenticate. Significa che, per te e per Malan, surrogare la maternità è sempre una violenza, quindi da punire, e che nessuna legge possa permette la maternità surrogata in alcuni, ben vigilati, casi nei quali coppie (etero o omosessuali) non sfruttano l'utero di nessuna. È rinunciare a regolamentare un vuoto normativo solo perché si perderebbe un argomento elettorale. E questo fa oggettivamente schifo. Il resto del tuo discorso non è una argomentazione, dal momento che arrivi a chiederti se "possiamo tornare a ragionare con la nostra testa", implicando che o non la stavi usando tu o che insinui che la persona a cui scrivi non stia ragionando con la propria. Non proprio carino, insomma. Dal momento che questo dibattito sulla maternità surrogata, montato ad hoc da un governo che si comporta come se fosse all'opposizione di sé stesso, è la fotocopia di una fotocopia di interminabili dibattiti pieni di falsità e distorsioni insultanti che durano da anni e anni... ad un certo punto capirai che la pazienza possa finire. Quindi, a meno che tu non sia un adolescente vissuto in una campana di vetro o un alieno arrivato or ora sulla Terra, posso dirti che né tu né Malan siete nelle condizioni di chiedere di non essere insultati, visto che anche la tua fintamente garbata domanda è essa stessa un insulto. Come sai, non servono parolacce a definire un insulto. E infatti nemmeno la risposta di cui ti lamenti ne contiene. Con la differenza che quella è arguta e raffinata.
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