#news cronaca fermano
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chiara-morini · 3 months ago
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Violano le misure di sorveglianza speciale. Due denunce e un arresto da parte dei Carabinieri
FERMO Nuovi interventi, per i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Fermo. Durante un posto di controllo dei militari, è stato fermato un pregiudicato di Altidona, classe 1981. L’uomo era al volante della sua automobile, priva di assicurazione e quindi sottoposta a sequestro, e dalle verifiche è stato scoperto che su di lui pendeva una misura di sorveglianza speciale: è stato…
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lamilanomagazine · 7 months ago
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Cimitile: carabinieri denunciano 46enne per ricettazione
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Cimitile: carabinieri denunciano 46enne per ricettazione.  A Cimitile i carabinieri della locale stazione hanno denunciato per ricettazione un 46enne di Napoli già noto alle forze dell'ordine. I militari fermano l'uomo a bordo di un Fiat Iveco e quando gli chiedono cosa trasportasse è iniziata una serie di scuse. Nel retro 2.624 confezioni di mangime per cani e gatti. Merce che supera i 50mila euro ma priva di qualsiasi bolla di accompagnamento. Il 46enne prova a fornire qualche giustificazione ma gli accertamenti dei militari permettono di constatare che quelle confezioni fossero state rubate lo scorso 11 giugno a Nola. L'uomo è stato denunciato mentre il mezzo sequestrato. Le crocchette per gli amici a 4 zampe sono state restituite al legittimo proprietario.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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3nding · 5 years ago
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paoloxl · 6 years ago
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Nell'inchiesta bis della procura di Roma sui depistaggi che hanno avvolto il caso Cucchi c'è un altro indagato eccellente: il generale dei carabinieri Alessandro Casarsa, fino a gennaio capo dei corazzieri al Quirinale, attualmente in attesa di una nuova destinazione e nel 2009, con il grado di colonnello, comandante del Gruppo Roma. Casarsa, come spiega il Corriere della Sera, è indagato per falso in atto pubblico, insieme agli altri ufficiali già finiti sotto inchiesta per aver manipolato, secondo l'accusa, almeno due relazioni di servizio. Casarsa è stato interrogato dal procuratore Giuseppe Pignatone e dal sostituto Giovanni Musarò, davanti ai quali ha negato ogni addebito e si è detto estraneo a qualunque tentativo di intralciare la verità sulla morte di Cucchi. Ma gli accertamenti della procura non si fermano. Al centro della vicenda che ha coinvolto Casarsa ci sono le annotazioni sulle condizioni di salute di Cucchi, redatte dai carabinieri Gianluca Colicchio e Francesco Di Sano, ai quali dopo la morte del detenuto era stato chiesto di riferire quello che avevano visto e sentito la notte dell’arresto. Il luogotenente Massimiliano Colombo Labriola, comandante della stazione dei carabinieri di Roma-Tor Sapienza già inquisito per questo episodio, ha raccontato che le relazioni furono in seguito modificate dopo l’intervento del maggiore Luciano Soligo. Secondo Colombo il maggiore, che si è avvalso della facoltà di non rispondere, parlava al telefono con un superiore chiamandolo «signor colonnello». E fece trasmettere per posta elettronica le annotazioni all’allora capo dell’ufficio comando del Gruppo Roma, il tenente colonnello Francesco Cavallo, il quale le rimandò indietro modificate, con l’indicazione «meglio così». Dalle relazioni erano spariti i riferimenti a «forti dolori al capo e giramenti di testa», nonché a difficoltà a camminare, tremori e dolori al costato lamentati da Cucchi. Di Sano accettò di firmare la relazione modificata, Colicchio no. Cavallo ha detto ai pm di non ricordare le modifiche, ma che in ogni caso tutto fu fatto in accordo con il comando del Gruppo Roma e che se ne era occupato pure il suo diretto superiore, il colonnello Casarsa.
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abr · 7 years ago
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E' tornato subito in libertà: due notti in carcere dopo aver terrorizzato via Altinate in centro a Padova, e adesso  Essalihi Tarik, 39 anni, marocchino con il permesso di soggiorno scaduto quattro anni fa, senza fissa dimora torna alla sua vita. (...) Via Altinate, a mezzogiorno e quaranta del sabato,  (...) c’era anche una settantenne con il cane di mezza taglia al guinzaglio. Camminava sul marciapiede e per poco un ragazzo in bici non la investiva. Alza il braccio, grida qualcosa del tipo: “Impara l’educazione”. E quello invece di tirare dritto torna indietro indemoniato. Prende a calci il cane, che si agita e trascina a terra l’anziana. Prende a calci anche l’anziana, prima di inforcare la bicicletta e tentare di scappare. Sulla sua strada, in mezzo a decine di persone, trova un uomo di 60 anni che lo afferra per un braccio e prova a fermarlo (...). Il nordafricano è incontenibile. Lo prende a pugni in faccia, ancora e ancora. I passanti si fermano a guardare e inveiscono finché non arrivano due pattuglie della polizia (...) Gli agenti si tuffano in mezzo alla bolgia e finalmente immobilizzano il violento. Una volta in Questura scoprono chi è, con la sua storia, la sua vita e il suo carico di rancori e frustrazioni. Essalihi Tarik è uno dei tanti nordafricani che a Padova vivono da invisibili: permesso di soggiorno scaduto nel 2014, senzatetto e quindi anche senza un lavoro. Fedina penale immacolata, quindi zero precedenti penali. Secondo la banca dati delle forze dell’ordine non è né ladro, né spacciatore. (...) La polizia l’ha arrestato con l’accusa di lesioni gravi e maltrattamento di animali. L’anziana del cane si è chiusa in casa con le crisi di panico. L’uomo che ha provato a difenderla ha trascorso la giornata in ospedale la bocca rotta e gli zigomi gonfi a causa degli ematomi. Essalihi Tarik è di nuovo libero e non ha avuto nemmeno un provvedimento di espulsione.
http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2018/02/12/news/padova-rimesso-subito-in-liberta-l-aggressore-di-via-altinate-1.16467747
Storia di oramai quotidiano ordinario degrado. Probabilmente dalle sue parti diversamente civilizzate, una vecchia che si permetta di rimbrottare un uomo è una matta, si becca un calcio in culo tra le risate della folla.  
La colpa non è solo del marocchino ma di chi l’ha illuso, convinto che qua era il Bengodi, soldi donne tutto facile. In realtà lui e quelli come lui (che non spacciano e non rubano: sono i migliori, pensa te come siamo ridotti) sono qui non tanto per lavorare (i famosi “lavori che noi non vogliamo più fare”) ma per FAR LAVORARE chi ci li convince a venire e adesso ci lucra sopra. 
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svediroma · 5 years ago
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Brutalità poliziesca: quando i poliziotti diventano responsabili degli atti di violenza
"Fino a qui tutto bene. Fino a qui tutto bene. Fino a qui tutto bene. Il problema non è la caduta, ma l'atterraggio."
Ispirato da una storia vera, “Le Haine” (L’Odio), pubblicato nel 1995 presenta come scena iniziale quella in cui un ragazzo viene ferito – in pericolo di vita - dalla polizia dopo un controllo di routine nel quartiere.
Questo film mostra 24 ore dal punto di vista di 3 ragazzi giovani nelle Banlieues francesi. La loro vita è condizionata da violenza, droghe e angherie da parte della polizia. Dopo aver visto questo film mi stavo chiedendo se il tema della brutalità poliziesca sia ancora attuale.
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Quasi ogni persona – soprattutto a Roma – ha sentito il nome Stefano Cucchi. Un ragazzo di 31 anni, arrestato per presunta vendita di droga. Stefano muore a sei giorni di distanza dal suo arresto, nella notte del 22 Ottobre 2009.
Ma che cos'è successo?
I carabinieri Francesco Tedesco, Gabriele Aristodemo, Raffaele D'Alessandro, Alessio Di Bernardo e Gaetano Bazzicalupo fermano Stefano Cucchi la Sera del 15 Ottobre 2009, mentre lo hanno visto che stava vendendo una bustina di hashish. Dopo averlo perquisito hanno trovato altre bustine con sostanze e pasticche contro l'epilessia, una malattia di cui lui soffriva.
Lo portano in Caserma.
Dopo essere stato trasferito a Tor Sapienza, verso le 4 di mattina, viene chiamata l'Ambulanza; lamenta di non sentirsi molto bene, ma si nasconde sotto la coperta e non vuole essere esaminato.
Prima dell'arresto non aveva dei traumi fisici, invece il giorno dopo, all'udienza per la conferma della pena detentiva, aveva difficoltà a camminare ed a parlare e inoltre vistosi ematomi agli occhi. In seguito, il giudice conferma una sorveglianza cautelare al carcere Regina Coeli, fissando un nuovo appuntamento per il mese successivo.  
Lì viene visitato dai medici che riportano indicazioni per il pronto soccorso all'ospedale Fatebenefratelli; poco dopo viene spostato al Sandro Pertini, a causa di mancanza di posti. In pochi giorni, perde tanti chili e sta sempre peggio perché rifiuta di bere e mangiare. Inoltre non sono permesse visite della famiglia.
Così accade, con grande tristezza, che le infermiere trovano Stefano Cucchi alle 6:15 di mattina del 22 Ottobre 2009, deceduto secondo loro “per presunta morte naturale”.
Lui ha sbagliato, ma non doveva pagare con la morte.  
Nel 2018, il caso è stato riaperto e grazie alla collaborazione di Tedesco, i muri del silenzio senza fine crollavano. Dopo 10 anni di lotta da parte della famiglia, che ha combattuto una falsa testimonianza dopo l’altra, la verità è stata scoperta e ha messo le carte sulla tavola.
Schiaffo violente di Di Bernardo, forte calcio con la punta del piede da parte di D'Alessandro.
Il 3 ottobre 2019 viene dichiarato dal pm nel processo: "Stefano non era un tossicodipendente, ci sono prove documentali e testimonianze sul punto. Si allenava da pugile e faceva attenzione all'alimentazione per stare nel peso della sua categoria di combattimento. Le falsità sono state artefatte in una stazione dei carabinieri, ed è di una gravità inaudita".
Il 14 novembre viene deciso per i due carabinieri 12 anni di carcere per omicidio preterintenzionale.
Per gli altri Carabinieri invece una punizione più leggera.
Una morte così inutile, e in più un occultamento che non è stato scoperto per quasi 10 anni, è semplicemente incredibile. Casi simili continuano a succedere anche oggi e l’espressione della “brutalità poliziesca” è reale e contemporanea.
Chi ti fa sentire in Sicurezza?
Anche in Francia il decesso di un Educatore di 24 anni diventa il simbolo delle forze dell'ordine. Alla fine di giugno 2019 Steve Maia Caniço si trovava ad una festa di musica elettronica sulla Loira, a Nantes. La Polizia ha interrotto la festa in un modo violento: 33 granate di gas lacrimogene e chiasso, così come 10 proiettili di gomma confermati sulla relazione di ricerca. I ragazzi giovani che stavano festeggiando sono entrati nel panico, 14 persone sono cadute dentro la Loira, 13 si sono salvati. Il corpo di Steve Maia Canico è stato scoperto cinque settimane dopo dentro il fiume.
I manifestanti buttavano i fiori nella Loira e alzavano i cartelli con slogans come “Chi ha ucciso Steve?” o “Dov'è la giustizia per Steve?”
Ma di chi è la colpa?
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Dopo investigazioni interne della IGPN (la Polizia nazionale francese), l'amministrazione dichiara in un articolo di 276 pagine che fra la morte del ragazzo di 24 anni e l’intervento della polizia non ci sono delle connessioni.
Tanti giornali si chiedono come si è arrivati a una simile conclusione.
Anche il ministro francese Edouard Philippe non sembra soddisfatto con il risultato della relazione della IGPN e ha richiesto un'indagine delle autorità per esaminare le responsabilità della polizia locale.
Inoltre i parenti sperano di portare un po' di luce con una valutazione di “omicidio colposo”.
I “Gilets Jaunes“ si sono di nuovo alzati in tante città. Un movimento di protesta nato nei social media nel 2018 contro l’aumento dei prezzi del carburante e l'elevato costo della vita. Proprio in Francia la brutalità poliziesca è un tema attuale: a tante manifestazioni dei “Gilets Jaunes” (conosciuti per occupare posti, come parcheggi, e bloccare centri commerciali, caselli autostradali), la Polizia interviene con mezzi discutibili.
Ma anche in Austria succedono rivolte opinabili da parte della polizia.
Per esempio alla manifestazione internazionale sul clima del 31 Maggio 2019. Uno dei manifestanti colpiti descrive al tribunale la sua situazione: dopo aver bloccato la strada, mentre erano seduti a terra, la polizia interrompe la protesta ed alcuni poliziotti prendono il ragazzo e lo maltrattano con botte, e lui cade per terra.
L'avvocato verifica che “l'uso della forza sproporzionato è in contrasto con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo”.
Grazie ad un video che raggiunge il web viene scoperto un altro caso dello stesso giorno. Un uomo di nazionalità tedesca, che sta facendo le foto della manifestazione, viene attaccato da un poliziotto che lo stende a terra a pancia in sotto bloccandolo con le ginocchia – in maniera illegale per quello che stava facendo. La sua testa si ritrova così molto vicina alla macchina della polizia, per lui uno shock. All’ultimo momento la testa viene allontanata dalla ruota che si avvicinava a lui.
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In più l'hanno portato in caserma e tenuto per 14 ore senza motivo (secondo la polizia per motivi organizzatori).
Amnesty International ha criticato l'approccio dei funzionari.
Durante questa giornata sono state arrestate in tutto circa 90 persone.
Tra Gennaio 2017 e Maggio 2019 sono state sporte 1.244 denunce per violenza della Polizia, in 21 casi finiva con condanne del giudice.
Una soluzione giusta all'orizzonte?
Non dobbiamo dimenticare che le forze dello Stato difendono la legge.
Sono persone, come ognuno di noi, che vanno la mattina al lavoro e la sera tornano a casa. Rischiano la propria vita per combattere per le cose giuste dal loro punto di vista. Non sono le persone ricche che fanno questo lavoro, sono quelli che non hanno lo status più alto nelle classi sociali, quindi perché spesso si ritrovano a combattere contro e non a difendere quel 98% di popolazione delle classi medio-basse di cui loro stessi fanno parte? Come possiamo decidere se agiscono in modo giusto in momenti tesi?
Proprio nei Paesi in cui la brutalità poliziesca ha un significato preciso ed è qualcosa di conosciuto, lo Stato dovrebbe offrire formazione alla polizia, dovrebbe supportare il lavoro dei poliziotti con assistenza psicologica, dovrebbe essere sicuro di chi seleziona per difendere non solo sé stesso ma anche il popolo.
Quando le forze dell’ordine non ci fanno sentire in sicurezza… chi altro dovrebbe?
- Elisabeth Bianchi
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https://wien.orf.at/stories/3025677/
https://taz.de/Polizeigewalt-in-Frankreich/!5610995/
https://alloplacebeauvau.mediapart.fr/
https://www.vanityfair.it/news/cronache/2019/10/22/22-ottobre-2009-il-giorno-della-morte-stefano-cucchi
https://timgate.it/news/italia/caso-stefano-cucchi-storia-morte-chi-era.vum
http://m.espresso.repubblica.it/attualita/2019/11/15/news/stefano-cucchi-ucciso-agenti-verita-1.340893?fbclid=IwAR2qkByYvD4F-uoNTCG1CzVXxpjIYLrQsFAivRx5XcgnYRyeJcsCTceT9MA
https://roma.repubblica.it/cronaca/2019/11/18/news/caso_stefano_cucch_ilaria_querela_salvini-241345121/
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diegorispoli · 5 years ago
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📣 Maltempo, inferno nella notte nel Fermano. Grandine e un fiume di fango per le strade
https://www.lanuovariviera.it/category/cronaca/maltempo-inferno-nella-notte-nel-fermano-grandine-e-un-fiume-di-fango-per-le-strade/
➤ https://www.diegorispoli.com/news/
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gazzettadimodena · 5 years ago
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Nei garage e in strada furti di bici a raffica 22 Ottobre 2019 Non si fermano i furti di biciclette nei garage e nelle cantine dei condomini di viale Medaglie d’Oro. Dopo i colpi messi a segno nelle scorse settimane anche in questi giorni i ladri hanno ripreso l’attività. Da una cantina sono sp... https://ift.tt/2BCHCGB
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puglialink · 6 years ago
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chiara-morini · 3 months ago
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Evade dai domiciliari a Porto Sant'Elpidio. Denunciato dai Carabinieri
FERMANO Proseguono i controlli dei Carabinieri nel territorio del Fermano.  Porto Sant’Elpidio Evade dai domiciliari e per questo viene denunciato dai Carabinieri di Porto Sant’Elpidio. I militari dell’Arma hanno infatti svolto indagini  a carico di un pregiudicato classe 1975  di Porto Sant’Elpidio, agli arresti domiciliari in seguito a specifica ordinanza del Tribunale di Ancona: si era reso…
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lamilanomagazine · 7 months ago
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Elezioni Regionali, Alberto Cirio riconfermato in Piemonte
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Elezioni Regionali, Alberto Cirio riconfermato in Piemonte. Il Piemonte riconferma alla guida della Regione Alberto Cirio (FI), che conquista così il suo secondo mandato da presidente. Dopo poco più due ore dall'inizio dello spoglio, la sfidante del Pd, Gianna Pentenero, ne ha riconosciuto la vittoria con una cordiale telefonata. Poco dopo a complimentarsi con Cirio sono stati il segretario di Forza Italia Antonio Tajani e la presidente uscente del Parlamento Europeo Roberta Metsola. Il successo di Cirio è anche una conferma personale, vista l'affermazione della lista civica Cirio Presidente, che sfiora l'11,5%, dietro a FdI che guida con il 24,55% ma davanti a Fi-Udc-Pli (10,1%), Lega (9,41%) e Noi Moderati (0,69%). Gli altri tre candidati presidenti si fermano a distanza considerevole. «Sono molto soddisfatto di questo risultato - ha commentato Cirio - e lo sono soprattutto perché è una conferma nel senso che cinque anni fa per me fu straordinario diventare governatore della mia Regione, ma arrivavo nuovo nel contesto torinese e tanti non mi conoscevano. Oggi essere confermato vuole dire che i piemontesi mi hanno scelto, avendo visto i pregi e i difetti che ognuno di noi ha. Questo mi responsabilizza moltissimo e mi fa dire che domani saremo in ufficio a lavorare per i cittadini del Piemonte». Dal canto suo, Gianna Pentenero ha dichiarato: «Abbiamo cercato di fare il possibile per un risultato che è stato solo in parte raggiunto, quindi dobbiamo prenderne atto e con grandi onestà intellettuale continuare a lavorare per il Piemonte». Il riferimento è alla tardiva indicazione della sua candidatura da parte del Pd. C'è anche il rimpianto del mancato accordo con M5S: «Qualcosa poteva cambiare. Noi abbiamo lasciato la porta aperta fino in fondo, ma nessuno ha voluto cogliere l'opportunità nei cinquestelle, hanno ritenuto di non iniziare un percorso progettuale, politico con noi».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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primadanoi · 6 years ago
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ultimenotiziepuglia · 4 years ago
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chiara-morini · 4 months ago
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Controllo del territorio. Rintracciati stranieri irregolari. Quattro denunce dei Carabinieri
Le operazioni hanno portato a significativi risultati, con diversi rintracci e denunce di stranieri in violazione delle normative vigenti. Santa Vittoria in Matenano In particolare, nel comune di Santa Vittoria in Matenano (FM), i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montegiorgio hanno denunciato in stato di libertà un 38enne di origini pakistane, trovato in Italia in…
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chiara-morini · 5 months ago
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Estorsione e usura ai danni di un imprenditore. I Carabinieri denunciano tre persone
PORTO SANT’ELPIDIO I Carabinieri di Porto Sant’Elpidio (FM), all’esito di un intensiva attività investigativa avviata a seguito della querela formalizzata da un imprenditore locale, hanno denunciato all’autorità giudiziaria tre cittadini italiani, un 53enne e un 59enne di origini campane e un 59enne piemontese, tutti abitanti a Porto Sant’Elpidio. I tre sono ritenuti responsabili in concorso tra…
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chiara-morini · 6 months ago
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Controlli in autostrada nel Fermano. La Polizia Stradale ritira 4 patenti. Una era falsa
FERMANO Quattro patenti ritirate, di cui una falsa. Questo il bilancio del servizio straordinario messo in atto dalla Polizia Stradale per il contrasto alla guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti che si è svolto nella notte del 21 luglio lungo il tratto autostradale nella provincia di Fermo. I controlli, effettuati dalla Sezione Polizia Stradale di Fermo…
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