#nata siena
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Basta una parola
Scriveva Abatelunare, una decina di giorni fa, che spesso leggendo un libro si imparano delle parole nuove, e faceva riferimento a un toscanismo: costassù, trovato in una vecchia versione de Il ragazzo di Sycamore di Erskine Caldwell.
A me occorre poco, appena una parola, per impantanarmi in una serie di percorsi da cui poi faccio fatica a uscire; così è stato anche questa volta.
Infatti, in sintesi:
Da toscano conosco e uso la parola costassù, così come anche gli altri avverbi costì, costà, costaggiù; ricordo bene come, una decina di anni fa, me ne chiese il significato una collega, di madrelingua inglese, da poco arrivata a Siena.
Più di recente, saranno passati tre o quattro anni, durante una lettura condivisa de La vita agra del grossetano Luciano Bianciardi, le due amiche con cui leggevo, una di origine siciliana ma da anni a Napoli, l'altra veneta, mi chiesero lumi su due strane parole in cui si erano imbattute in quel testo: costì e costassù.
Ho chiesto ad Abatelunare chi avesse tradotto il libro, sospettando appunto un toscano, e mi ha indicato Marcella Hannau. Il mio sospetto era ben fondato, anche se non corretto, perchè la Hannau era nata a Trieste ma ha avuto frequentazione lunga e anche intima con la Toscana.
Le ricerche fatte mi hanno portato subito in ambiente fiorentino; la Hannau, traduttrice dall'inglese di oltre una settantina di libri, figlia di uno stakholder della Standard Oil, di famiglia ebraica, sposò molto giovane [nel 1921] Corrado Pavolini, nato a Firenze: regista, drammaturgo, critico letterario, poeta, librettista e traduttore. Corrado era figlio del professor Paolo Emilio, traduttore e docente universitario di Sanscrito, nato a Livorno da padre dell'isola d'Elba. La coppia frequentava l'ambiente culturale italiano del tempo: ci sono ad esempio foto degli anni '30, sulla spiaggia di Castiglioncello, sempre in Toscana (Livorno) in compagnia di Luigi Pirandello, Nicola De Pirro, Marta Abba, Maria Stella Labroca e Silvio D'Amico; le due famiglie, Hannau e Pavolini, frequentavano spiaggia, locali e ville di amici nella zona, già dalla fine degli anni 10 dello scorso secolo.
Corrado Pavolini era il fratello del gerarca fascista Alessandro, Ministro della Cultura Popolare e segretario del Partito Fascista.
Alessandro si rifiutò di aiutare il fratello e la cognata Marcella nel momento della promulgazione delle leggi razziali e Corrado e Marcella scapparono a Cortona (Arezzo) rifugiandosi nella villa dell'amico Debenedetti. A Cortona trovarono un buon nascondiglio anche gli Hannau, i genitori di Marcella, a cui offrì riparo il Vescovo, Monsignor Franciolini, direttamente nella sua abitazione.
Cortona piacque così tanto alla coppia Pavolini-Hannau che fecero della villa "del Bacchino" un loro punto di riferimento a guerra finita e poi, dal 1961, la loro residenza. Ecco come, con tutte queste frequentazioni toscane, la Hannau abbia potuto utilizzare parole ancora in uso nell'italiano del tempo, adesso segnalate dalla Treccani come semplici "toscanismi" vista la loro odierna più ristretta circolazione.
Restano da citare, in questi miei giri intorno alla coppia, due notiziuole "rosa": l'infatuazione per Corrado Pavolini, prima da parte di Anna Maria Ortese, poi di una sua carissima amica, Helle Busacca. [Interessante e rivelatrice questa pagina di Dario Biagi]. Su questo ramo della ricerca mi sono fermato, perché infiniti altri percorsi mi si sono aperti, relativi ai personaggi della cultura italiana dell'epoca e dei loro rapporti di amicizia, rivalità od odio.
Nonostante le ricerche sul web, non sono riuscito a trovare informazioni certe sulle date di nascita e di morte di Marcella Hannau; ho pensato allora di utilizzare il Copilot di Microsoft Bing. L'Inintelligenza Artificiale si è data da fare ma le date che cercavo non me le ha recuperate; in compenso ha tratteggiato un profilo, sintetico ma efficace, del marito Corrado. Peccato, però, che, da brava Inintelligenza, si sia confusa e abbia scritto i dati relativi ad Alessandro Pavolini, il gerarca titolare del MinCulPop e Segretario del Partito Nazionale Fascista, che fu processato per collaborazionismo, fucilato e poi esposto, insieme a Mussolini e alla Petacci, a Piazzale Loreto...
*Aggiornamento del 29/03/2024: Corrado Pavolini e Marcella Hannau riposano ora l'uno accanto all'altra nel piccolo cimitero del Torreone al sommo della collina di Cortona.
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Le grandi auto: Fiat Cronos
Una delle auto più particolari, per la sua storia, della Fiat degli ultimi anni… Con il nuovo millennio nel Sudamerica la Fiat da anni aveva ben tre berline nel segmento medio-piccolo, la Siena, lanciata nel 1996, la Grand Siena, nata nel 2012 e concepita originariamente per sostituire la vecchia Siena e la Linea, sviluppata in Europa con Tofaş e prodotta in Sud America come erede della Fiat…
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Antonio Tabucchi (Pisa, 24 settembre 1943 – Lisbona, 25 marzo 2012), è stato uno scrittore e accademico italiano, docente di lingua e letteratura portoghese all'Università di Siena; è considerato il maggior conoscitore, critico e traduttore di Fernando Pessoa, scrittore proprio in ragione del quale, per meglio comprenderne la poetica, Tabucchi aveva imparato il portoghese dalla moglie Maria Josè de Lancastre, nata e cresciuta in Portogallo.
I suoi libri e saggi sono stati tradotti in oltre 18 lingue, compreso il giapponese. Con Maria José de Lancastre, sua moglie, ha tradotto in italiano molte delle opere di Fernando Pessoa, ha scritto un libro di saggi e una commedia teatrale su questo grande scrittore. Ha ottenuto il premio francese "Médicis étranger" per *Notturno indiano* e il premio Campiello per *Sostiene Pereira*.
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Gianna Nannini
Gianna Nannini, cantautrice e musicista è, senza alcun dubbio, la regina del rock italiano.
Con la sua grinta intramontabile, la voce graffiante capace di toccare le corde più recondite dell’anima, dopo quasi cinquant’anni di carriera, continua, con trascinante energia, a esaltare le folle che accorrono ai suoi concerti.
Dal 1976, ha pubblicato trentuno dischi e venduto milioni di copie, conquistando innumerevoli dischi di platino.
Simbolo della libertà femminile, le sue canzoni hanno fatto la storia della musica italiana.
Insolito ibrido di toscanità e respiro internazionale, è amata da pubblico e critica. Ha pubblicato dischi in Europa, Australia, Sud America, Stati Uniti, Canada e Corea del Sud e suonato coi più grandi musicisti esibendosi in importanti contesti internazionali.
Nata a Siena il 14 giugno 1954, nella contrada dell’Oca, da Giovanna Cellesi e Danilo Nannini, noto industriale dolciario, è cresciuta in un ambiente privilegiato e formale che le è sempre stato stretto.
Per racimolare il denaro che le sarebbe servito per andare a vivere fuori casa, la mattina presto, prima di andare a scuola, lavorava nell’impresa del padre. Per l’inceppo di una macchina, si era tagliata due falangi della mano sinistra, incidente che aveva compromesso lo studio del pianoforte classico, facendola fermare al quinto anno del Conservatorio di Lucca.
Finito il liceo, a 18 anni, è scappata via di casa per andare a Milano e rincorrere il suo sogno di fare musica, desiderio osteggiato totalmente dal padre, che desiderava per lei un destino diverso
Dopo aver peregrinato per farsi ascoltare dalla gente giusta, è stata ingaggiata dalla Numero Uno, casa discografica di Mara Maionchi e Claudio Fabi che, all’inizio, l’avevano scritturata come voce femminile del gruppo Flora Fauna Cemento.
Nel 1976 è uscito il suo primo album Gianna Nannini, pubblicato con Ricordi. Per i contenuti femministi come nel brano Morta per autoprocurato aborto, ha suonato in diversi festival organizzati dal movimento delle donne.
La fama è arrivata nel 1979, dopo un’esperienza negli Stati Uniti, col disco California, anticipato dal fortunatissimo singolo America che le ha portato un successo internazionale. Metafora sulla masturbazione, sulla copertina c’è la Statua della Libertà con in mano un vibratore a stelle e a strisce.
Da lì la sua strada è stata tutta in ascesa, ha sperimentato stili diversi, trovato un‘identità mediterranea, collaborato con grandi producer esibendosi e collezionando dischi di platino in tutta Europa.
Nel 1983 ha avuto un crollo psicologico che le procurava allucinazioni e attacchi di panico. Forse a causa dei troppi impegni assunti, abusi di droghe, la pressione della richiesta di sfornare nuove hit entro i tempi stretti richiesti dalla discografia, le hanno fatto rischiare il ricovero in una struttura psichiatrica. La ripresa piena è arrivata nel 1990, anche se sostiene di essere nata una seconda volta proprio quell’anno.
Il brano Un’estate italiana scritto assieme a Edoardo Bennato su musica di Giorgio Moroder, è stato la sigla di Italia ’90, le sue royalties sono state devolute ad Amnesty International.
Gli anni Novanta sono stati costellati di successi, tour internazionali e impegno sociale. Ha partecipato a numerosi concerti di solidarietà, fatto un tour usando esclusivamente energia solare e iniziato una collaborazione con Greenpeace che l’ha vista protagonista di un’azione eclatante: il 4 luglio del 1995 durante un clamoroso blitz per protestare contro gli esperimenti nucleari nell’atollo di Mururoa, in Polinesia, si è arrampicata sul balcone dell’ambasciata di Francia a Roma. Un’azione simbolica che ha posto l’attenzione sulla causa più di mille parole.
Autrice di colonne sonore per film nei quali, talvolta, ha anche recitato, nel 2002 ha vinto il Nastro d’Argento per le musiche di Momo alla conquista del tempo.
Ha scritto tre libri: IO, un anti-diario a ritmo di rock, biografia del 2006; Stati D’Anima, testi e immagini con suoi pensieri, un racconto di Edoardo Nesi con il progetto visivo di Alberto Bettinetti; Cazzi miei del 2016.
Nonostante i tanti impegni artistici in vari campi, oltre a dischi e tour, ha anche composto PIA, un’opera lirica moderna con libretto di Pia Pera, messa in scena da David Zard.
Si è messa in gioco anche nell’arte. Nel 2007 a Mosca ha presentato l’opera Superficie in ceramica, al Museo d’Arte Contemporanea, prodotta con Carla Accardi e l’installazione Il Terzo Paradiso firmata con Michelangelo Pistoletto presso il National Centre for Contemporary Arts. Del 2009 è la mostra con Emilio Prini, Fotocopiami la voce!, installazione sonora che ha come tema propria la voce. Il sodalizio artistico con Pistoletto si è rinnovato alla Serpentine Gallery di Londra e al MAXXI di Roma nel 2011.
Gianna Nannini è stata più volte premiata come musicista e anche per il suo attivismo in diverse cause sociali.
Nel 2003, durante l’invasione dell’Iraq, è stata due volte a Baghdad per dare il suo contributo alla ricostruzione dell’Accademia delle Belle Arti e alla Scuola di Musica. Ha partecipato al concerto Amiche per l’Abruzzo, al concerto per sostenere le vittime dell’alluvione in Sardegna e a Una. Nessuna. Centomila. Il Concerto il più grande evento musicale di sempre contro la violenza di genere.
Nel 2024 è uscito il film Sei nell’anima, tratto dalla sua biografia che ripercorre il difficile momento del suo tilt mentale.
Gianna Nannini ha una compagna di vita da quarant’anni, Carla Accardi, che ha sposato a Londra e, a 56 anni, è diventata madre di una bambina, Penelope, concepita con l’inseminazione artificiale.
Una vita all’insegna della ribellione, in pieno stile rock’n roll.
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Ubaldino Peruzzi de' Medici
Ubaldino Peruzzi de' Medici nasce a Firenze il 2 aprile 1822, figlio di Vincenzo Peruzzi, gonfaloniere di Firenze e di Enrichetta Torrigiani. Discendente della famiglia Peruzzi che si era imparentata con la famiglia Medici alla fine del XVIII con il matrimonio tra Bindo Simone (il nonno) e Maria Luisa de' Medici ultima erede della famiglia Medici. La casa dei Peruzzi, posizionata in Borgo dei Greci, sorge sul luogo anticamente occupato da un orto di proprietà dei Peruzzi e su alcune case edificate a loro volta sui resti dell'anfiteatro romano di Firenze. Un'altra dimora dei Peruzzi, la preferita da Ubaldino, è la villa dell'Antella sulle colline fiorentine nel Comune di Bagno a Ripoli. Gli studi per Ubaldino cominciarono nel 1828 presso una scuola privata per poi proseguire presso il collegio Cicognini di Prato. Nove anni dopo, nel 1837, il granduca concesse l'ammissione al collegio Tolomei di Siena, luogo dove studiavano i figli della nobiltà toscana. Conseguì la laurea in tre anni diventando dottore in legge nel 1840. Lo zio paterno, Simone Peruzzi, insistette molto e convince il padre di Ubaldino ad affiancarlo a lui presso Parigi dove lo zio era in affari presso il re di Francia. Ubaldino nel periodo parigino frequentò la École des mines dove conseguì un diploma in ingegneria mineraria nel maggio 1843.
Grazie a questa formazione, al suo rientro a Firenze, diversificò i suoi investimenti in nuovi settori come quello ferroviario, assicurativo e ovviamente minerario. Nel dicembre 1847, alla morte del padre ed entusiasta delle riforme di Pio IX, si lega alla realizzazione dell'ordinamento della guardia civica meritandosi nel 1848 un pubblico ringraziamento dal Municipio Fiorentino. La sua visibilità fu accresciuta anche dall'essere diventato, nel 1848, capo della commissione incaricata di trattare il rientro dall’Austria dei prigionieri toscani. Eletto nel 1948, nel nuovo Parlamento costituzionale sostituì come gonfaloniere il cugino Bettino Ricasoli. Se pur affetto da Vaiolo contribuì al colpo di Stato del 12 aprile 1849 e a stendere il successivo proclama con cui il Comune di Firenze assumeva i pieni poteri in nome del principe, rientrò poi nel suo ruolo di gonfaloniere.
Si sposò, il 9 settembre 1849 con Emilia Toscanelli, nata a Pisa, e conosciuta nel salotto di Carlotta Marchesini Torrigiani. Grazie ad Emilia si istaurò a Firenze un grande salotto culturale conosciuto come il «salotto rosso» frequentato da una miriade di personaggi a partire da Edmondo De Amicis per finire con Cesare Alfieri. Mentre la moglie "creava" relazioni interpersonali il marito Ubaldino si dedica alla vita politica albergando tra i moderati; negli anni che seguirono l'Unità d'Italia si affermò nella vita politica nazionale.
Il 27 aprile 1859 entrò nel Governo provvisorio della Toscana, dopo la definitiva partenza di Leopoldo II, dove fu nominato capo del governo provvisorio toscano. A livello nazionale divenne, nel 1860, deputato e lo rimase per dieci legislature in rappresentanza del primo collegio di Firenze. Fu Ministro dei lavori pubblici con il terzo Governo Cavour mantenendo la carica con il successivo Governo Ricasoli e poi Ministro dell'interno nel Governo Minghetti.
Nel 1865 entrò nel Consiglio provinciale Toscano, divenne, dal 1865 al 1870, Presidente della Provincia Fiorentina per poi divenire Sindaco di Firenze per 8 anni fino al 1878. Durante la sua attività di Sindaco, nel 1876, contribuì alla fondazione del Collegio degli Architetti e Ingegneri in Firenze di cui fu nominato Presidente Onorario. Furono suoi i grandiosi progetti di espansione edilizia della città di Firenze rappresentati ed eseguiti poi dal piano Poggi. Ritiratosi a vita privata nella villa dell'Antella vi mori il 9 settembre 1891.
Jacopo Cioni Gran Cerusico Read the full article
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Alessia Vedeo “Antartide”
Il singolo della cantautrice di Savona è un brano intimo e autobiografico che segna il suo esordio discografico
«”Antartide” nasce dalla necessità di far ascoltare alle persone quello che ho provato in questi ultimi anni, i miei stati d’animo, ma soprattutto per far capire loro che in qualsiasi situazione esse si trovino, c’è sempre una via di uscita, una luce infondo al tunnel.» Alessia Vedeo
“Antartide” è nata durante la pandemia e celebra la rinascita dopo un periodo buio.
La canzone assume sonorità ariose che sfociano in un ritornello trionfale arricchito da ritmi tribali, mentre l’inserimento di cori armonici aggiunge profondità e dinamismo alla traccia.
Il brano è stato scritto da Alessia Vedeo e Massimo Trigona che ha curato anche gli arrangiamenti.
Alessia Vedeo nasce a Savona il 17/2/2003. Il suo percorso artistico inizia con la partecipazione a diversi concorsi dove spesso viene notata ed apprezzata vocalmente e dal punto di vista interpretativo. Tra i contest ai quali partecipa ritroviamo: Voci Nuove a Colle Val d'Elsa (Siena), Gazebo Voice a Canelli (Asti), Fuoriclasse Talent 2022 a Tortoreto Lido(Te), VB Factor a Cairo Montenotte (Sv), Langhe Got Talent Serralunga d'Alba(Cn).
Ha avuto inoltre l’occasione di partecipare ad una masterclass formativa con la cantautrice Mariella Nava.
Nell’autunno del 2023 matura l'idea di scrivere il suo primo inedito dal titolo “Antartide” che uscirà su tutte le piattaforme l’8 marzo 2024.
Radio date: 8 marzo 2024
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GLI USTASCIA E ANTE PAVELIC TRA ZAGABRIA E SIENA
guarda su Università per stranieri Siena https://www.youtube.com/watch?v=w1VVaRBK7pI Il 7 novembre scorso si è tenuto il seminario storico Gli Ustascia e Ante Pavelici tra Zagabria e Siena, organizzato da Unistrasi, l’Università per stranieri di Siena di cui è rettore Tomaso Montanari. L’Organizzazione croata ribelle, nota anche con il nome Ustascia, cioè insorti, è nata e si sviluppata in…
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Bologna: La Cicala d'Oro, vincitrice della seconda edizione del concorso per nuovi comici è la senese Silvia Priscilla Bruni
Bologna: La Cicala d'Oro, vincitrice della seconda edizione del concorso per nuovi comici è la senese Silvia Priscilla Bruni. Le finali del concorso La Cicala d'Oro, dedicato ai nuovi volti della stand-up comedy, hanno decretato la vincitrice della seconda edizione: la senese Silvia Priscilla Bruni. Oltre alla Cicala d'Oro, la vincitrice si è aggiudicata un premio di 1.000 euro. Nel giorno di ferragosto si sono tenute le finali del concorso, presentate da Patrizia Bernardi, Alessio Genchi e Innocenzo Capriuoli, a conclusione del festival "Cuor leggero" organizzato da Teatri di Vita. In giuria: lo sceneggiatore Fabio Bonifacci, il giornalista e autore satirico Luca Bottura, il direttore del Teatro Dehon Piero Ferrarini, la giornalista Paola Naldi, la giornalista Simonetta Sciandivasci e il direttore artistico di Accademia Perduta Ruggero Sintoni. Silvia Priscilla Bruni è nata a Venezia nel 1979, ma vive a Siena da oltre 20 anni. Ha studiato fiabistica e antropologia, ed è poetessa estemporanea di ottava rima, attrice e coordinatrice del gruppo teatrale I Topi Dalmata, vincitrice l'anno scorso del concorso La Fabbrica della Comicità.com La Cicala d'Oro non è solo un richiamo all'insetto che ci accompagna tutta l'estate a Teatri di Vita, ma anche un omaggio al concorso per comici emergenti "La Zanzara d'Oro" ideato da Roberto Cimetta con Paolo Scotti. Il concorso ha visto la partecipazione di 60 candidature da tutta Italia. Durante la finale si sono esibiti 6 finalisti: Graziana Allegra, Altea Bonatesta, Serena Bongiovanni, Silvia Priscilla Bruni, Carlo Alberto Montori e Giulia Trippetta.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Affitti universitari: prezzi sempre più alti e proibitivi
Gli affitti per studenti universitari (e non solo) sono sempre più alti: sul podio tra le città più care c'è Milano, dove una stanza singola arriva a costare fino a 630 euro al mese. Stiamo vivendo una vera e propria piaga del caro affitti che colpisce moltissime città italiane, da Bologna a Roma. Quali sono le città più care? Scopriamolo grazie ad un'indagine congiunta di Facile.it e Immobiliare.it. Le proteste degli studenti Prima di parlare nel dettaglio dei prezzi, è giusto capire come in che modo la situazione sta diventando insostenibile per gli studenti. Una situazione diventata in breve tempo una protesta sempre più insistente. L'ultima arriva da Roma dove gli studenti universitari hanno piantato delle tende davanti agli atenei capitolini contro il caro affitti. Una forma di protesta nata a Milano e che ha contagiato varie città fino ad arrivare a Roma, dove un gruppo di ragazzi si è accampato proprio davanti al Rettorato dell'Università La Sapienza. "I prezzi degli affitti sono diventati altissimi, a Roma non si scende sotto i 500 euro per una camera", sostiene Leone Piva, coordinatore dell'associazione Sinistra Universitaria della Sapienza che ha organizzato la protesta, "quella che stiamo vivendo è un'emergenza abitativa". Gli studenti cosa vogliono? "Un tavolo con gli atenei e la Regione per trovare una soluzione". La risposta del presidente della Conferenza dei rettori (Crui), Salvatore Cuzzocrea, non si è fatta attendere: "Che il problema affitti ci sia è indubbio ma siamo al lavoro con il ministro dell'Università Anna Maria Bernini, abbiamo già realizzato 8mila nuovi posti. La soluzione è riconvertire edifici per dare subito alloggi a prezzi più bassi agli studenti nelle residenze". Affitti, canoni sempre più alti per gli studenti universitari e non solo Perché i prezzi degli affitti aumentano così tanto? Ad aumentare è soprattutto l'inflazione. Questa si "riversa" poi non sono solo le rate del mutuo ma anche i canoni di affitto per gli studenti universitari. In moltissime città italiane è diventato quasi impossibile permettersi di alloggiare in una stanza o in un appartamento a causa dei prezzi, che sono saliti alle stelle. Stando ai dati raccolti da un'indagine di Facile.it, da aprile 2022 i prezzi degli affitti sono saliti dell’11%. Tra le città che rimangono ancora abbordabili per affittare una stanza ci sono Perugia, dove l'affitto mensile si attesta sui 275 euro; Trieste, Pisa e Siena. Affitti per studenti universitari: ecco le città più care Analizzando i dati della ricerca effettuata anche da Immobiliare.it, possiamo notare come Milano sia la città più cara per quanto riguarda gli affitti universitari: una stanza singola nel capoluogo lombardo può arrivare a costare fino a 630 euro al mese. Un costo davvero improponibile per moltissime famiglie italiane. Secondo l'indagine, a Milano i prezzi degli affitti sono aumentati di 160 euro in più rispetto alle altre due città che occupano il podio: Bologna con 467 e Roma con 452 euro. Ma il canone di affitto mensile supera i 400 euro anche a Firenze, Venezia, Modena e Verona. Completano la top 10 delle città più care per quanto riguarda gli affitti universitari Padova, Brescia e Napoli, dove una stanza in affitto non costa meno di 380 euro al mese. Le città dove sono stati registrati gli aumenti più significativi, invece, sono Bari (da 288 a 367 euro al mese) con un +27,4%; Palermo (da 245 a 307 euro); e Ferrara (358 euro, +21,5%). Affitti per universitari a Milano: ecco le zone più care Le aree più ricercate dagli studenti universitari - sempre secondo quanto riportano i dati dell'indagine di Immobiliare.it - includono le zone Quadronno e Guastalla, vicine all'Università Bocconi di Milano: qui i prezzi per il canone di affitto sfiorano i 25 euro al metro quadro. Ma gli aumenti maggiori per quanto riguarda l'affitto sono stati registrati nella zone Città Studi e in zona Susa, più vicine al Politecnico: qui, qualche anno fa, si trovavano alloggi a meno di 18 euro al metro quadro mentre ad oggi si superano i 20 euro. Foto di Nikolay Georgiev da Pixabay Read the full article
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La signora Anna Sorbelli nuova centenaria livornese
Livorno 30 dicembre 2022 – La signora Anna Sorbelli nuova centenaria livornese E’ nata a Siena il 30 dicembre 1922, prima della scoppio della seconda guerra mondiale Anna si trasferisce insieme alla famiglia a Livorno, sede assegnata al padre impiegato delle Ferrovie. Nell’immediato dopoguerra, insieme a una delle due sorelle, inizia la sua attività commerciale nel settore dell’abbigliamento in…
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OROSCOPO Convocazione
Oroscopo è una convocazione agli stati generali della danza e delle arti dal vivo, un tentativo di creare una comunità temporanea che avvisti e articoli nuovi modi di immaginare il futuro.
Dopo la scorsa edizione ospitata nel contesto di AtelierSi, quest’anno OROSCOPO si terrà a Teatri di Vita nei giorni 28 e 29 Novembre. Due giorni di riflessioni, ascolto, pensiero, racconto su dove siamo (dove forse pensiamo di essere), un momento di speculazione immaginativa su quello che ci attende (o che non ci attende più), un affidamento a quello che non possiamo prevedere, un tentativo di risignificare la parola contemplazione. Di seguito trovi il programma degli eventi:
28 Novembre
Lo spazio sarà aperto e attraversabile dalle 11.00, ti invitiamo ad arrivare con il tempo che desideri, noi saremo lì ad accoglierti. Immaginiamo questo momento come uno spazio in cui ci ritroviamo, ci riabituiamo a stare insieme.
14.00 - 16.00: assemblea. Questo è un momento in cui daremo la possibilità alle questioni che vogliono emergere di farlo, organizzandoci in un formato assembleare
16.00 - 18.00: Onomaturgia Futuribile | Neologismi comunitari con Noura Tafeche. Un laboratorio ludico-sperimentale per usare il linguaggio come un portale immaginativo collettivo
29 Novembre
11.00 - 13.00: assemblea. Proponiamo di ripercorrere e riprendere le questioni che saranno emerse nel corso della prima giornata.
13.00 - 14.30: pausa
14.30 - 16.30: interventi Come nelle precedenti edizioni, abbiamo invitato tre ospiti a parlarci di quello che intendono/pensano/vedono/immaginano/sentono attorno al tema del futuro. L3 ospiti di questa edizione sono:
Ginevra Bompiani, Scrittrice e saggista italiana, è nata a Milano e vive a Roma. E’ stata docente di lingua e letteratura inglese all’università di Siena, ha pubblicato saggi e opere di narrativa fra i quali: Le specie del sonno (f.m.r.), 1975; Lo spazio narrante (saggio, La Tartaruga, 1978) L’incantato, (Garzanti, 1987); L’attesa (saggio, Feltrinelli 1988, Et al. edizioni 2011, Luca Sossella 2021), L’età dell’argento, 2001; Ritratto di Sarah Malcolm, (Neri Pozza 2005); La stazione termale (Sellerio 2012), Mela zeta (nottetempo 2016), L’altra metà di Dio (Feltrinelli, 2019), La penultima illusione (Feltrinelli, 2022). Con Roberta Einaudi ha fondato nel 2002 le edizioni nottetempo.
Maddalena Fragnito è artista e ricercatrice. Coautrice dei volumi Rebelling with Care (WeMake, 2019) ed Ecologie della cura: Prospettive transfemministe (Orthotes, 2021). Collabora con i gruppi di ricerca Pirate Care (2019) e Institute of Radical Imagination (2021).
Wu Ming 1 è un nome d'arte. L'autore che lo adotta vive da a Bologna molti anni ma resta ferrarese del Delta. È uno dei fondatori di Wu Ming (in cinese «Senza nome»), gruppo di scrittori attivo da 1/4 di secolo. Nel 1999 col nome «Luther Blissett» i futuri Wu Ming pubblicarono il romanzo Q (Einaudi). A partire dal 2000, col nuovo nome hanno firmato romanzi (il più recente è Ufo 78), racconti, saggi, sceneggiature. Ogni membro di Wu Ming ha per nome d'arte quello della band con l'aggiunta di un numero cardinale, e scrive anche opere soliste. Le ultime di WM1 sono La macchina del vento (Einaudi, 2019) e La Q di Qomplotto (Alegre, 2021). Altre informazioni su Giap, www.wumingfoundation.com/giap.
16.30 - 17.00: chiusura
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Mille Miglia 2023
L’attesa è quasi finita per la Mille Miglia, la corsa più bella del mondo riservata ad auto storiche con partenza da Brescia, la città della Leonessa. Nata nel 1927, dopo una serie di edizioni da leggenda e un lungo periodo di stop, la Freccia Rossa, come è nota fra gli appassionati, fece il suo ritorno in calendario nel 1987, quando fu vinta da Alessandro Nannini, unico pilota professionista presente nell’albo d’oro. Sono cinque le tappe della corsa per l’edizione 2023, ricca di sorprese e novità per tutti gli appassionati. La partenza è prevista nella mattina di martedì 13 giugno con la bandiera a scacchi che verrà calata in viale Venezia a Brescia, poi le vetture costeggeranno il lago di Garda per toccare successivamente città ricche di storia ed arte come Verona, Ferrara, Lugo e Imola, fino al traguardo di Cervia - Milano Marittima. Nella seconda frazione, che si terrà mercoledì 14 giugno, il grande corteo si dirigerà su Roma, il punto più a sud del percorso, poi transiteranno da San Marino, Senigallia, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, con da qui un taglio verso il Lazio e la sfilata finale prevista all’arrivo in via Veneto a Roma. Giovedì 15 giugno gli equipaggi partiranno da Roma verso la Toscana e, dopo il pranzo in gara a Siena, si proseguirà verso Pistoia per scollinare il passo dell’Abetone ed entrare poi in Emilia Romagna, toccando Modena e Reggio Emilia fino al traguardo di Parma. Si rientrerà poi in Lombardia venerdì 16 giugno, giorno della quarta tappa dove il gruppo, partito da Parma, si dirigerà verso Stradella e Pavia e da qui in Piemonte con i passaggi ad Alessandria per il pranzo, Asti e Vercelli. L’ultimo tratto vedrà il ritorno in Lombardia e l’arrivo, da Novara, in centro a Milano, che ospiterà l’ultima notte di gara. Sabato 17 giugno il gran finale vedrà il saluto a Bergamo, città Capitale della cultura 2023 assieme a Brescia, e i passaggi in Franciacorta, ad Ospitaletto e Gussago, con l’arrivo a Brescia e il circuito cittadino prima della passerella sulla pedana di viale Venezia e del pranzo di chiusura. Il vernissage finale si terrà in serata con la notte bianca della Freccia Rossa, la 1000 miglia the Night che concluderà la settimana. Saranno 405 gli equipaggi ammessi alla manifestazione che daranno la caccia alla coppia formata da Andrea Vesco e Fabio Salvinelli, vincitori delle ultime due edizioni, nel 2021 e nel 2022, a bordo della Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato, immatricolata nel 1929. Inoltre quest’anno la Mille Miglia festeggerà i 100 anni dalla fondazione dell’Aeronautica militare, toccando luoghi simbolo della forza armata alata, che sono gli aeroporti di Ghedi, Cervia Pisignano e Piacenza San Damiano, della chiesa della Patrona dell’Arma a Loreto, del Museo di Vigna di Valle a Bracciano e del Palazzo dell’Aeronautica in piazza Novelli. Read the full article
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Maaza Mengiste
In Etiopia le donne hanno sempre combattuto in guerra. Erano presenti ma non hanno parlato della loro esperienza quotidiana. Una donna poteva essere un soldato sul campo di battaglia, ma di ritorno al campo, gli uomini potevano fare di lei quello che volevano. Il suo stesso corpo poteva essere usato come un campo di battaglia. Le donne si vergognavano di parlare di quei momenti, perché hanno sacrificato tutto ed è umiliante, per loro, ammettere che sono state in grado di difendere il territorio, la terra, ma non il proprio corpo.
Maaza Mengiste, scrittrice etiope che vive e insegna negli Stati Uniti.
Considerata un importante riferimento per una diversa narrazione della storia dell’Etiopia, i suoi libri parlano di immigrazione, colonialismo e rivoluzione vissuta dalla parte delle donne.
Nominata New literary idol dal New York Magazine, ha ricevuto il Literature Award dall’American Academy of Arts and Letters.
Celebrata su importanti riviste come The New York Times, The New Yorker, Granta, Lettre Internationale, Enkare Review, Callaloo, ha contribuito a The Granta Anthology of the African Short Story, il suo podcast New Daughters of Africa è stato trasmesso su BBC Radio 4.
È nata a Addis Abeba, in Etiopia, nel 1971, a causa del colpo di stato, quando aveva tre anni, è stata venne costretta a lasciare il paese con la sua famiglia. Ha vissuto in Nigeria e in Kenya, prima di andare a studiare scrittura creativa all’Università di New York, dove è poi diventata docente al Queens College.
Ha detenuto la cattedra di scrittura creativa a Princeton e insegna letteratura alla Wesleyan University. È stata anche scrittrice residente della Literaturhaus Zurich e della Fondazione PWG in Svizzera.
Il suo romanzo d’esordio, Lo sguardo del leone, pubblicato in Italia nel 2010, racconta le sofferenze delle vittime della guerra civile dal punto di vista di Hailu, medico che si trova a operare a Addis Abeba nel periodo di terrore seguito dal rovesciamento dell’Imperatore Hailé Selassié.
Il re ombra, del 2019, selezionato fra i migliori libri dell’anno da The New York Times, Npr, Elle e Time, è stato finalista al Booker Prize e vinto il Premio The Bridge per la Narrativa.
Ambientato nel periodo dell’occupazione italiana in Etiopia tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, ha come protagonista Hirut, una giovane orfana in balia di un sistema patriarcale che la vuole schiava e che trova nella resistenza armata una ragione di vivere, mobilitando le donne contro gli oppressori. Una storia in cui si intrecciano vari destini e che mette in luce la violenza e crudeltà degli occupanti italiani in Etiopia e, soprattutto, la sfortunata condizione delle donne.
Impegnata con diverse organizzazioni umanitarie come Young Center for Immigrant Children’s Rights e Words Without Borders, fa parte del comitato consultivo di Warscapes, rivista indipendente che evidenzia i conflitti in tutto il mondo.
Insieme a Edwidge Danticat e Mona Eltahawy, ha redatto una sezione del film documentario del 2013 Girl Rising sull’istruzione delle ragazze nel mondo, con la narrazione di Meryl Streep, Anne Hathaway, Alicia Keys e Cate Blanchett.
Attiva in dibattiti pubblici e ospitata in tutto il mondo, in marzo 2024 ha tenuto la prima lectio magistralis nella cattedra intitolata a Virginia Woolf presso l’Università per Stranieri di Siena.
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Messer Baldo D'Aguglione: Giurista 2° parte
PRIMA PARTE GLI INIZI
Corso Donati libera i prigionieri politici Il suo rientro in politica avvenne nell’anno 1301, facendo parte del Consiglio delle Capitudini delle dodici Arti Maggiori. Intanto Firenze era completamente di Parte Nera, di cui il maggior esponente era Corso Donati, alla quale aveva prontamente aderito. Intervenne nei Consigli della Repubblica (i cosiddetti “Consigli opportuni”). Venne incaricato di questioni molto delicate, per i vari uffici comunali. Ancora Dino Compagni racconta cosa disse il Giudice Donato di Alberto Ristori, compagno di d’Aguglione al tempo della stesura degli “Ordinamenti di Giustizia” quando venne fatto prigioniero e condannato al supplizio, dopo il fallimento del tentativo dei fuoriusciti Bianchi del marzo 1303; “Molti di Parte Bianca e antichi Ghibellini per lunghi tempi furono ricevuti dai Neri in compagnia loro, solo per mal fare, fra quali fu Messer Baldo d’Aguglione”. Ancora Priore dal 15 ottobre al 15 dicembre 1302, e nel 1305. Partecipò attivamente nelle deliberazioni per la guerra contro i Bianchi di Pistoia e ai lor signori i nobili Cancellieri. In quell’anno fece parte dei dodici “Sapientes e nobiles viri autori” delle provvisioni e ordinamenti per la difesa fiorentina contro l’esercito pistoiese. Nell’ottobre dello stesso anno con altri due “Sindici” si recò a Lucca, dove dei Legati Pontifici, tentavano di comporre la guerra fra Firenze e Pistoia. Alla fine del marzo 1306, con Dardano Acciaioli si recò a Bologna per costituire una Lega con quel Comune, poi in aprile nella città emiliana fu fatta la Lega, con Lucca e Prato per sterminare una volta per tutte i Ghibellini ancora presenti nelle città toscane.
Enrico VII Eletto ancora una volta Priore per il bimestre 15 giugno 15 agosto di quell’anno. Nel dicembre del 1308, fu uno dei due “Sindici” per trattare la pace con i “Sindici” del Comune di Arezzo. Con la calata in Italia di Enrico VII, con l’intento di ristabilire il potere imperiale, Firenze si preparò alla guerra. Baldo, per il periodo 16 febbraio 14 aprile 1310, fece parte dei diciotto Capitani di Guerra, eletti in numero di tre per Sestiere. Alla attività politica e diplomatica, unì quella di professionista legale. Una sua testimonianza di legale risale al periodo 1296/97, quando comparve in appello davanti al Giudice Guido da Montalcino, contro una sentenza emessa insieme a Boninsegna Beccanugi. Dai verbali dei “Consigli opportuni” ai quali partecipò insieme al suo nome appare la qualifica di “Iudex” o di “Iuriesperitus”. A lui sono affidate diverse curatele di fallimenti. In un documento si trova un “Consilium” in favore della Badia Fiorentina, per l’acquisto da ufficiali del Comune di un terreno, da parte di Spigliato da Filicaia e figli. Nel marzo 1312, con l’avvicinarsi dell’esercito dell’Imperatore Enrico VII, Baldo con Duccio Magalotti fu incaricato di formare una Lega con le città di Lucca, Siena, Bologna e Padova alla quale aderì tempo dopo il Papa Clemente V, per combattere Enrico, che si recava nel regno di Napoli di re Roberto, da lui considerato usurpatore. I fiorentini si rinchiusero dentro le mura resistendo all’assedio per sei settimane, costringendolo a togliere l’assedio e continuare la sua marcia verso ilo sud. Una leggenda nata al tempo dell’assedio dell’Imperatore, racconta di una fuga di Baldo nel campo degli imperiali. Dichiarato ribelle, gli sarebbero confiscati tutti i suoi beni posseduti, costringendolo a ritornare sui suoi passi per avarizia. Ma a sconfessare la leggenda, c’è la sua nomina a Priore per il bimestre 15 dicembre 15 febbraio 1313.
Roberto d’Angiò L’Imperatore lo colloca nell’elenco dei fiorentini ribelli all’Impero. Baldus de Agullione “qui dicitur iudex”, anche se in seguito lo troviamo testimone per l’elezione dei “Sindici”mandati nel regno di Napoli ad offrire la Signoria di Firenze a Roberto d’Angiò. Per l’ultima volta viene nominato nei consigli nel settembre del 1313. La data della sua morte è sconosciuta, forse mancò nell’anno 1314 il 19 marzo. Nello stesso giorno il Notaio Dolcibene di Chiarissimo, la moglie di Baldo, Gasdia, lo incarica di fare una ricognizione di un debito fatto dal marito, l’autorità le era stata concessa dal testamento rogato dal Notaio Albertino Campi, con indicazioni date dal defunto. Gasdia figlia di Buoso Donati, era andata in sposa a Baldo nel 1288, come risulta da un pagamento della madre Bella a favore del sensale “Giambono per la quale si maritò la Gasdia sua figliola”. Della moglie non è nota la data della morte, si crede sia sopravvissuta per molto tempo al marito.
Alberto Chiarugi Read the full article
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