#narcisisimo
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frunce un poco el entrecejo al escuchar respuesta contraria, sorprendida por su reacción. porque no era para nada lo que estaba diciendo ni para donde pretendía que fuera la conversación. " yo nunca usé la palabra fea, ese fuiste tú " no está ofendida, aunque quizás falta de sonrisa característica de la cobriza podría indicar que sí. la realidad es que jugar con las palabras que pronuncia la gente es lo que mejor sabe hacer, y por eso lo profesionalizó. " yo no estoy paranoica con nada " lo que más le molesta es que la hagan trabajar sin pagar, otra vez. " es un efecto óptico. no es una historia que me la inventé " porque si había algo con lo que sally no jugaba era con lo comprobable, con aquello que tenía hechos y pruebas. "y honestamente-- " se lleva diestra al pecho, dígitos jugando con propia clavícula. " dudo que alguien llore porque te vayas. dudo que alguien aquí sepa quién eres " ella sin duda no lo sabe. y reacción está lejos de tener que ver con estar ofendida, sino que usualmente se entretenía con aquello que podía sacar jugo de la personalidad del otro, en este caso: un obvio narcisisimo.
“ oye, alto ahí. esto no es twitter donde por decir que no me gustan los hotcakes, de repente odio el chocolate y maté cien conejos ” alza el índice para defenderse de acusación. “ la que se dijo fea fuiste tú sola, a mí no me metas en esas ” como fuere, atención se regresa a los cuadros y acerca rostro, como si el disminuir distancias fuera a darle una respuesta satisfactoria. “ nope. y como elijo creer que de atractivo tengo todo y llorarían cuando cruce la puerta por no poder seguir viéndome… ” musita, mirando de soslayo a la otra. “ ustedes son los paranoicos por el lore de esta casa. si te digo hace cincuenta años enterraron a un muerto en el sótano, ¿se te enfrían las patas de golpe? " parece burlarse.
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E se per il nevrotico è di vitale importanza il piacere all'altro, se il nevrotico si affanna e si arrabatta a voler piacere soddisfacendo il desiderio dell'altro, se si sforza a risultare piacevole e piacente noi di tautologiedialettiche lo stiamo facendo nel modo sbagliato: fondamentalmente non piacciamo — tanto.
Ma perché da noi la nevrosi è gonfiata dal narcisismo: noi non vogliamo soltanto piacere, noi vogliamo essere speciali.
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Ogni bellezza verrà distrutta: perché i partner perfetti dei narcisisti non esistono
Vivere in un incubo 2.0 Chiunque abbia vissuto o lavorato per un narcisista vi dirà:
“I narcisisti si vedono in un modo completamente diverso” – preferibilmente rendendo meno apprezzati quelli che li circondano. E c’è un’altro problema: tutto deve essere centrato sul narcisista. A loro non importa se un bambino di 2 anni ha bisogno di attenzioni costanti, nonostante sia questo il comportamento che dobbiamo tutti adottare in questa specifica fase di sviluppo del bambino. Un quarantenne narcisista, però, HA BISOGNO DI QUEL LIVELLO DI APPREZZAMENTO, il che ci dispiace, perché quando lo raggiunge avviene a nostre spese.
I narcisisti rendono dura la vita di coloro che li circondano solo per il fatto di essere chi sono. MAI cambieranno. Questa affermazione può sembrare estrema, finché non ascolti le storie di coloro che sono stati vittime di un/a narcisista. Solo dopo vi renderete conto di quanto possano essere tossici i rapporti con questi individui.
Lavorare per un capo narcisista significa dover subire maltrattamenti fisici o psicologici. Vivere con uno potrebbe essere ancora peggio. Nelle ricerche fatte per il mio libro, Dangerous Personalities, ho parlato con decine di individui che sono stati vittime della personalità narcisistica. Ascoltando una storia dopo l’altra, mi sono imbattuto in infanzie rubate, matrimoni distruttivi e relazioni tossiche, sentendo sempre lo stesso ritornello: i narcisisti si considerano talmente speciali che nessun altro importa. Nessuno. Col tempo, il comportamento risultante dalla definizione dei tratti patologici genererà un alto livello di sofferenza per i relitti tossici che scaricano sulla persona.
Ho imparato dalla lezione data dalle vittime stesse il che nessun libro medico aveva mai potuto insegnarmi. Sono lezioni utili per tutti noi.
COME I NARCISISTI SI VEDONO
Amo me stesso e so che mi ami anche tu. In effetti, tutti mi amano. Non riesco ad immaginare nessuno che non mi abbia mai amato.
Non ho bisogno di scusarmi. Tu, tuttavia, devi capire, accettare e tollerare qualsiasi cosa io faccia o dica.
Ho pochi eguali in questo mondo e, finora, devo ancora incontrarne uno. Sono il migliore! (manager, uomo d’affari, amante, studente, ecc.).
La maggior parte delle persone non è all’altezza. Senza la mia guida tutti sono in difficoltà!
Apprezzo che ci siano regole e obblighi, a patto che si applichino principalmente a te, perché non ho il tempo o la voglia di rispettarli. Inoltre, le regole sono per l’uomo medio, e io sono molto al di sopra della media.
Spero che tu apprezzi tutto ciò che sono e tutto ciò che ho fatto per te, perché sono meraviglioso e irreprensibile.
Vorrei che fossimo uguali, ma non lo siamo e non lo saremo mai. Ti ricorderò con frequenza costante che sono la persona più intelligente tra noi due e il quanto bene andavo a scuola, negli affari, come genitore, ecc. Dovresti essere grata/o di stare con me.
Potrei sembrare arrogante e altezzoso, e va bene per me; semplicemente non voglio essere visto come te.
Mi aspetto che tu sia fedele a me in ogni momento, qualunque cosa io faccia. Tuttavia, non aspettarti che ti sia fedele in alcun modo.
Ti criticherò e mi aspetterò che tu lo accetti, ma se mi critichi, specialmente in pubblico, diventerai oggetto della mia rabbia. Un’altra cosa: non dimenticherò mai, non ti perdonerò e ti ripagherò in un modo o nell’altro: sono un “collezionista di ferite”.
Mi aspetto che tu sia interessato ai miei successi e a ciò che ho da dire. Io, d’altra parte, non sono affatto interessato a te o alle tue vittorie, quindi non aspettarti molta curiosità o interesse da parte mia sulla tua vita. Semplicemente non mi interessa.
Non sono un manipolatore: mi piace solo che le cose vengano fatte a modo mio, non importa il quanto gli altri si sentano disturbati, o come li faccia sentire. Non mi interessa come si sentono: i sentimenti sono per i deboli.
Mi aspetto sempre gratitudine, anche per le cose più piccole che faccio. Quanto a te, mi aspetto che tu faccia come dico io.
Mi associo solo alle persone migliori e, francamente, la maggior parte dei tuoi amici non è all’altezza.
Se tu avessi fatto come ti dicevo, le cose sarebbero andate meglio.
Come potete immaginare, non è facile vivere o lavorare con qualcuno che pensa o si comporta in questo modo. L’esperienza di coloro che l’hanno fatto ci insegna quanto segue (e se non ricorderete altro da questo post, cercate di ricordare l’elementare): i narcisisti sopravvalutano loro stessi e svalutano gli altri, il che significa che lo faranno anche con voi. Non sarete mai trattati alla pari, non sarete mai rispettati e, in futuro, sarete svalutati per necessità, in modo che possano sopravvalutarsi.
SULLA TOLLERANZA A UNA PERSONALITÀ NARCISISTICA
Conoscere i tratti della personalità narcisistica e il modo in cui si vedono è utile, ma lo è sopratutto sapere cosa può accadere quando ci si associa a loro. Alcuni, come i bambini, i parenti stretti o gli anziani, potrebbero non avere un’altra scelta. In questi casi, spetta agli amici, ai parenti, agli insegnanti, agli educatori, ai conoscenti e ai colleghi di lavoro aiutarli nel miglior modo possibile.
Ci sono anche quelli che decidono di esporsi a queste personalità per motivi di affari, circostanze lavorative, o perché sono in una relazione complicata o matrimonio. A loro dico, fatte attenzione: pagherete un prezzo molto elevato. Dico questo per esperienza e dopo aver parlato con molte vittime. Coloro che scelgono di vivere o lavorare con una personalità narcisistica devono essere preparati ad accettare quanto segue:
Accettate di non essere uguali, perché i narcisisti sentono di non avere eguali.
I sentimenti di insicurezza, sgomento, incredulità o incongruenza che state vivendo sono reali e continueranno.
Poiché i narcisisti sopravvalutano loro stessi, sarete svalutati. Preparatevi per essere ripetutamente declassati.
Sarete sgridati e trattati in modi che non avete mai immaginato, e si aspettano che lo tolleriate.
I bisogni, i desideri e le volontà del narcisista vengono prima di tutto, non importa il quanto saranno sgradevoli per voi.
Preparatevi per essere trattati con indifferenza improvvisamente, come se le interazioni positive passate non avessero importanza. Voi stessi metterete in dubbio la vostra sanità mentale quando vi tratteranno così, ma oramai questa sarà la vostra realtà.
Quando i narcisisti sono gentili, possono essere molto carini; ma se vi sentite ancora insicuri, è perché sapete che dietro c’è una recita e non un vero sentimento. La gentilezza è uno strumento per la sopravvivenza sociale – un mezzo per ottenere quello che vogliono, come avere bisogno di un martello per appendere un quadro.
Rinuncerete ai gesti carini del narcisista, perché saranno rari. Infatti, la gentilezza per il narcisista è superficiale: meramente utilitaristica.
Preparatevi a quando il narcisista si scaglierà contro di voi non solo con rabbia, ma persino con odio. Vi sentirete attaccati e il vostro senso di dignità si sgretolerà.
Morale, etica e gentilezza sono solo parole – i narcisisti padroneggiano queste cose per motivi di praticità, non per correttezza.
I narcisisti mentono senza preoccuparsi della verità, perché le menzogne sono utili per controllare e manipolare gli altri. Quando li prenderete in una bugia, vi diranno che siete voi che state mentendo, sbagliando, oppure che avete frainteso. Preparatevi per essere attaccati e ricevere contro-accuse.
Vi sembrerà che riescano a parlare solo di loro stessi anche nei momenti più strani, e non sarà la vostra immaginazione a dirvelo. I narcisisti possono solo parlare di ciò che apprezzano di più: loro stessi. Questa è la loro natura.
I narcisisti si uniranno a individui di cui non vi fideresti nemmeno per parcheggiare la vostra auto, perché attraggono coloro che considerano il narcisismo qualcosa di valore (ad esempio, gli affamati di potere, i senza scrupoli, i profittatori, gli opportunisti e i predatori sociali).
Non aspettatevi mai che un narcisista ammetta un errore o vi chieda scusa. La colpa è sempre diretta verso l’esterno, mai verso l’interno. I narcisisti non hanno alcun concetto di autocoscienza o introspezione, anche se fanno presto a vedere i difetti negli altri.
Si aspettano di essere perdonati sempre e che dimentichiate tutto ma, soprattutto, che non li sfidiate mai in pubblico. Dovete ricordare che vogliono sembrare perfetti al loro pubblico, che non vogliono essere messi in imbarazzo o contraddetti e che, altrimenti, vi faranno pagare a caro prezzo.
Abituatevi a soffrire di insonnia, a sentirvi ansiosi, irrequieti, meno padroni di voi stessi e, alla fine, sempre più preoccupati. Forse svilupperete anche dei disturbi psicosomatici. Queste insicurezze sono il vostro subconscio che vi parla e che vi dice di scappare.
Mancando sia l’interesse che la vera empatia per voi, i narcisisti si assolvono dal fastidioso fardello sociale della preoccupazione per il prossimo: vi deprivano, vi svuotano, vi rendono frustrati o sofferenti.
Non saranno disposti a riconoscere la minima cosa che conta per voi. In tal modo, vi svalutano, lasciandovi insoddisfatti e privi di energia.
Imparerete ad affrontare la loro indifferenza in due modi: lavorerete di più per attirare la loro attenzione – con una piccola ricompensa per voi, perché non avrà alcuna importanza per il narcisista; o diventerete rassegnati e svuotati psicologicamente, perché il narcisista vi prosciugherà, facendovi sentire indegni un po’ alla volta.
Per loro voi siete la loro cheerleader in ogni momento, anche quando sarete voi ad aver bisogno di incoraggiamento.
Questa è la dura realtà su come i narcisisti si vedono, come si comportano e come possono farvi sentire. Vorrei che fosse un’immagine migliore, ma i sopravvissuti a queste personalità sanno il male che fanno e il loro grado di tossicità. Come spiega il Dr. Stuart C. Yudofsky nel suo libro Fatal Flaws, la personalità veramente narcisistica ha “una gravissima faglia caratteriale”.
Potete chiedervi: “cosa posso fare?”. La saggezza convenzionale consiglia di consultare un professionista qualificato per orientarvi.
È saggio, ma non sempre possibile.
CON BASE NELLA MIA ESPERIENZA, L’UNICA SOLUZIONE CHE FUNZIONA È PRENDERE LE DISTANZE DALL’INDIVIDUO NON APPENA LO RICONOSCERETE PER QUEL CHE È, OPPURE APPENA POTETE.
Mentre le vostre ferite psichiche guariranno, vedrete la vostra vita migliorare e sentirete la vostra dignità ripristinarsi.
Per quanto possa essere doloroso allontanarvi, spesso è l’unico modo per fermare il dolore e ritrovare il vostro benessere.
Fonte: https://www.psychologytoday.com/us/blog/spycatcher/201709/how-narcissists-really-thinkAutore: Joe Navarro ha lavorato per 25 anni nell’FBI dove ha prestato servizio nel programma di analisi comportamentale della divisione di sicurezza nazionale. Insegna presso l’Institute for Intergovernmental Research e alla Saint Leo University. Per quattro decenni, ha studiato e insegnato medicina legale, l’uso delle comunicazioni non verbali in interviste e la valutazione della personalità. Ha tenuto conferenze in tutto il mondo, tra cui la Scuola di Medicina Wayne State University, la Harvard Business School e il Baylor College of Medicine – Dipartimento di Psichiatria e Scienze comportamentali di Menninger a Houston, in Texas. È anche l’autore di diversi bestseller a livello internazionale What Every Body is Saying (tradotto in 27 Paesi, in italiano con il titolo “Non mi freghi!”, Ed. Sonzogno); Louder Than Words (in 18 Paesi, in italiano “Ti faccio vedere io!”, Ed. Sonzogno); Clues to Deceit: A Practical List; Dangerous Personalities e Three Minutes to Doomsday.Trad. C. Lemes Dias
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Ovunque vada scopro che prima di me, lì, c’è già stato un poeta.
Sigmund Freud
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Les voy a contar una #historia (1a parte): Hoy hace un año viaje a #CDMX con quién llegué a considerar "el amor de mi vida" al principio fue mágico, nunca me imaginé que yo pudiera estar hospedado en un departamento de la zona de Polanco, pero al mismo tiempo una sensación de vacío empezaba a crecer en mi alma, en mi corazón, el #narcisisimo de el "amor de mi vida" era cada vez más evidente, mientras yo publicaba que estaba con él en esa gran ciudad, él se tomaba fotos solo, y el problema no eran las fotos, sino, la notable intención que yo justificaba, como siempre, era yo el que le decía "hay que tomarnos una foto juntos" empecé a construir mi fantasía, justifique su manipulación existente de él hacía mí. Llegó la noche, corrí entre la lluvia hacia el museo Soumaya cuando me enteré que si podría asistir a la ceremonia de premiación por la pintura en en la que yo era modelo. Lo importante era estar con él en los momentos más importantes de su vida, en sus premios, apoyándolo en su carrera, aunque él no me apoyaba, pero eso no importaba, el que ahí importaba solo era él, RECUERDO PERFECTAMENTE QUE LLEGUÉ AL MUSEO, CAMINAMOS A LO LARGO DE UNAS ESCALERAS GIGANTES QUE HAY EN EL LUGAR Y AL MISMO TIEMPO ME VOLTEARON A VER AL REDEDOR DE 6 CHAVOS, en serio, yo de manera tímida y respetando que iba con el "amor de mi vida" me escondí detrás de él, fue la premiación, él ganó el primer lugar a nivel nacional, yo casi lloré cuando le entregaron el premio, nos quedamos a ver la exposición de todos los concursantes y ganadores, y ahí entre pintores, entre los curiosos que me decían sorprendidos "¡Tu eres el modelo!", Entre las personas que se acercaban a felicitarlo, me di cuenta que yo era un adorno, solo era parte de un accesorio de su ropa, yo no era su novio, era su amigo para los hombres que le preguntaban y su pareja para las mujeres que me preguntaban a mí. En mi mente un sueño se hacía realidad: el amor de mi vida, era modelo en una pintura, yo, tan feo que me percibía, era "feliz", en mi fantasía, pero era "feliz", con un gran vacío pero era "feliz", mientras el miraba a otros hombres de manera descarada estando a mi lado, pero yo era "feliz..." https://www.instagram.com/p/CGwgLKOFs9r/?igshid=19yj72nkahkxo
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Riflettevo su un'ennesima illusione che il narcisista ci proietta addosso. È l'illusione che loro siano in controllo di tutto, al top di tutto. Loro sono immortali, sanno tutto e risolvono tutto. Poi ti rendi conto che si tratta di persone che, che so, a 50 anni si fanno fare la ricarica dai genitori. Che non sono in grado di reggere né di affrontare la minima sfida dell'esistenza. Che tu sei lì a guidarli e a aiutarli su tutto, dall'uso del congiuntivo al fare la spesa, che li sostieni nei loro infiniti drammi quotidiani, e nel frattempo loro ti urlano quanto incapace tu sia. La realtà è che hanno la pelle sottilissima, sono incapaci di vivere e noi siamo infinitamente più forti e capaci di loro. L'illusione è dura a morire, ma questa è la verità. Inoltre, aggiungerei che quando non si fanno sentire, spesso è perché gli è cascata addosso qualche bella tegola di cui non vogliono farvi sapere nulla.
Guarire dall'abuso nascosto
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Pedro Sánchez Pérez-Castejón (PSOE) visto desde la pluma de los humoristas Gallego y Rey como ejemplo de cesarismo, narcisisimo y nihilismo a su mas elevada irresponsabilidad como gobernante de un país que se quedó esperando la investidura de un presidente de gobierno (6/5/2020)
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Is there anyone who can always make you smile? Pues en realidad si lo pienso en frío probablemente no; no porque no haya nadie que me haga feliz pase lo que pase sino porque, en general, si no estoy de humor, no estoy de humor y punto.
Personality description. Confusa y voluble. Cambio de humor de forma repentina pero pese a ello suelo ser una persona bastante apática. Pierdo el interés con facilidad, soy bastante inteligente, me gusta mucho hablar con la gente pero hay veces que agradecería que la gente en general se callase. No que no hablase conmigo, no: que se callase. Soy un poco narcisista pero como todo narcisisimo es algo frágil, luego no es difícil hundirme, aunque tienes que importarme para hacerlo. Y no sé. Muchas cosas, ¿no?
Role model. La Muerte de Terry Pratchett.
Favourite subject. Literatura o cine.
How you found out about your idol. Precisamente en Tumblr, vi la cover de Can’t Help Falling in Love With You de twenty one pilots.
Tumblr friends. Ya respondí a esta pregunta en su momento son demasiados no puedo mencionarlos a todos porque no puedo lo siento.
Muchas gracias por las preguntas :)
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El amor es para valientes y uno siempre tan cobarde
La sexualidad no es algo del orden biológico, tiene historia. La sexualidad no es indiferente a la política de la época, tiene que ver con cuestiones culturales. Es una ficción. El amor tampoco tiene nada de natural. El amor supo ser cómo el rock, rebelde. Pero tanto amor como rock ya no son lo que eran en su sentido clásico. El individualismo contemporáneo dirige el comportamiento de los individuos. El amor ha muerto o está enfermo. El amor es algo que al capitalismo poco le interesa. Es necesario cierto coraje para desconcertarse a uno mismo a fin de descubrir a un otro. Por lo contrario es habitual encontrar personas interesadas en la aprobación y la satisfacción narcisista. En el amor uno asume la experiencia de la propia impotencia. El amor es posibilitador de que el sexo y el erotismo sean del orden de un ritual. Pero en la lógica del consumo consumimos lo sagrado hasta agotarlo en lo banal. El amor tiene un poder transformador y se basa en lo que aún no ha sucedido. Es la prueba de la ofrenda del yo-propio en beneficio de un yo-otro. Debemos reinventar el amor. Debemos reinventarlo o reventar. El exceso de oferta, la ilimitada libertad de elección que propone la tecnologia ha puesto en jaque al amor. En un supermercado infinito los amantes se pierden en las góndolas. No saben qué quieren o tienen miedo de perderse algo. Así es que racionalizamos las decisiones amorosas y entorpecemos. No es que el exceso de oferta aniquile directamente al amor, sino que erosiona el ser del otro. Hoy día todos somos igualados por ciertos modelos. El clásico hipster, el formato minita y tantos estereotipos. Se invierte la libido en la propia subjetividad y pensamos que el narcisismo es amor propio. No, el narcisisimo no es ningún amor propio! Hoy día se “femeniza” el amor en sentido negativo de la connotación como si estuviese mal enamorarse porque nos pone débiles. Y por más deconstrucción que hagamos nadie quiere ser débil, por lo menos no el/la primerx en serlo. Se ha domesticado al amor para convertirlo en una fórmula de consumo, un producto sin riesgo. El amor siempre presupone algún tipo de renuncia a sí mismo. El amor es para valientes y uno siempre tan cobarde.
Iván Chausovsky
#aforrismos
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velleità s. f. [dal lat. mediev. della scolastica velleĭtas -atis, der. del verbo lat. velle «volere»]. – Nel linguaggio filos. o più elevato, volontà imperfetta, e perciò inefficace e vana, o desiderio che non riesce a definirsi in volontà. Nell’uso corrente, aspirazione, desiderio o proponimento che non hanno effettive possibilità di realizzazione, in quanto non sussistono per lo più capacità adeguate o la volontà e l’impegno necessarî: è solo v. (o sono pure v.), frutto della sua ambizione; v. giovanili, senili; ha sempre avuto di queste v. artistiche, o letterarie; v. politiche, presidenziali, dittatoriali; con uso assol.: era una prova di più della mia incapacità, v., impotenza (Moravia); e specificando invece l’oggetto del desiderio o dell’aspirazione: io non ho più v. di carriera, mi basta un posto tranquillo (Buzzati); scherz., riferito ad animale: il ... vecchio cavallo aveva anch’esso la v. di sorpassare i compagni (Deledda)
http://www.treccani.it/vocabolario/velleita/
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La rabbia/disperazione diviene un guinzaglio relazionale, anche laddove la persona che ti ha manipolato ti sembra esser sparita. In realtà attende serena il tuo ritorno, ti può pungere sul senso di colpa, ora il complimento spassionato o una “rabbiosa” pacatezza e apertura di “plastica”, ora il silenzio sacrale. Ma non dimenticare che il gioco al massacro è stato fatto a due, ed è di te ora che devi occuparti.
Antonio Dessì
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Lui aveva fascino, ma non uno charme che provenisse da una sorta di classe o di stile, direi piuttosto quella buzzurra tiratura a lucido o, peggio ancora, quella fanatica ossessione per gli altri che serve a succhiar loro una qualche forza che possa eliminare il proprio senso di colpa. Quell’uomo era pornografico, la quintessenza della pornografia, perché era marcio con modi puliti, come uno sconosciuto dagli abiti impregnati di profumo ma totalmente privo d’igiene intima
Il catechista, C. Governa
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Vuoti a sé stessi
“(...) Quale sia il suo sesso, la sua età, la sua nazionalità, il boia ha sempre il medesimo comportamento, vampirizza la sua vittima, succhiando la sua energia vitale. Possono passare anni prima di rendersi conto del procedimento di distruzione messo in moto. All’inizio possono essere soltanto piccoli rimproveri, frasi anonime ma sprezzanti, colme di sottintesi che feriscono, avviliscono, perfino violenti, è la ripetizione costante di queste azioni che rende l’aggressione evidente. Spesso un incidente di percorso scatena la crisi che spinge l’aggressore a svelare la sua trappola; di regola, è la presa di coscienza della vittima, e i suoi soprassalti di rivolta, che scateneranno il procedimento di messa a morte: in quanto può esserci reale messa a morte psichica, in cui l’aggressore non esiterà ad adoperare tutti i mezzi per pervenire al suo fine: distruggere la sua preda.
(...) Il boia non possiede alcuna personalità propria, è bensì forgiata su delle maschere le quali vengono cambiate a seconda dei bisogni
(...) Colpevolizzano ad oltranza la loro preda, non sopportano di avere torto, sono incapaci di discussioni aperte e costruttive; ridicolizzano apertamente la loro vittima, non esitando a denigrarla, ad insultarla per quanto possibile senza testimoni, sennò lo fanno con sottigliezza, tramite allusioni, altrettanto distruttive, ma invisibili agli sguardi non esperti.
(...) è un guscio vuoto il quale non ha esistenza propria; è uno pseudo, il quale cerca di creare un’illusione per mascherare il suo vuoto. Il suo destino è un tentativo di evitare la morte. E’ qualcuno il quale non è mai stato riconosciuto come essere umano ed è stato obbligato a costruirsi un gioco di specchi per darsi l’illusione di esistere. Come un caleidoscopio, questo gioco di specchi si può ripetere all’infinito, ma questo individuo resta costruito sul vuoto.Il Narciso, non avendo sostanza propria, si attaccherà all’altro e, come una sanguisuga, tenterà di aspirare la sua vita.
(...) Non hanno storia, poiché assenti. Solo esseri presenti al mondo possono avere una storia.
(...) I perversi narcisisti sono invasi da un altro del quale non possono fare a meno. Quest’altro non è neanche un doppione, il quale avrebbe un’esistenza, ma solo un riflesso di loro stessi. Da qui la sensazione che hanno le vittime di essere negate nella loro individualità. La vittima non è un altro individuo, ma un riflesso. Ogni situazione che potrebbe rimettere in questione questo sistema di specchi, smascherando il vuoto, non può che provocare una reazione a catena di furore distruttivo. I perversi narcisisti non sono altro che macchine a riflessi, i quali cercano invano la loro immagine nello specchio degli altri.
(...) Il narciso ha bisogno della carne e della sostanza dell’altro per riempirsi. Ma è incapace di nutrirsi di questa sostanza carnale, in quanto non dispone neanche di un inizio di sostanza che gli permetterebbe di accogliere, di agganciare e di fare sua la sostanza dell’altro. Questa sostanza diventa il suo pericoloso nemico, in quanto lo rivela vuoto a sé stesso.I perversi narcisisti risentono un’invidia molto intensa riguardo coloro che sembrano possedere delle cose che non hanno, o che semplicemente traggono piacere dalla loro vita”
http://ale777.altervista.org/blog/narcisismo-perverso/
“Per la verita non è niente, è una specie di vuoto totale che vorrebbe riempire, è così pieno di rabbia. Si aveva sempre la sensazione che la stanza fosse un po' più vuota quando lui entrava” (Il silenzio degli innocenti, il flautista parla di Jame Gumb)
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“Narciso era quello cioè innamorato della propria immagine al punto tale da cadere in modo disonorevole. Il mito è molto preciso: evoca con una parabola efficace l’effetto di un assetto negativo sul soggetto: amare un’immagine vuota di se è qualcosa di ben triste e poco proficuo, e la caduta è prevedibile come effetto intrinseco di una relazione senza risorse, più che come una punizione per cotanta insopportabile presunzione, che è il modo con cui si parla comunemente di narcisisti”
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Ma com’è questo Narciso frustrato? È solo e disperato. Ha reazioni aggressive verso gli altri e tende all’isolamento. È molto più attento a se stesso che alla meta ideale del suo desiderio, e questo favorisce l’insuccesso, in più con ricadute disastrose sulla vita affettiva e anche erotica.
Antonio Alberto Semi
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