Ogni bellezza verrà distrutta: perché i partner perfetti dei narcisisti non esistono
Vivere in un incubo 2.0
Chiunque abbia vissuto o lavorato per un narcisista vi dirà:
“I narcisisti si vedono in un modo completamente diverso” – preferibilmente rendendo meno apprezzati quelli che li circondano. E c’è un’altro problema: tutto deve essere centrato sul narcisista. A loro non importa se un bambino di 2 anni ha bisogno di attenzioni costanti, nonostante sia questo il comportamento che dobbiamo tutti adottare in questa specifica fase di sviluppo del bambino. Un quarantenne narcisista, però, HA BISOGNO DI QUEL LIVELLO DI APPREZZAMENTO, il che ci dispiace, perché quando lo raggiunge avviene a nostre spese.
I narcisisti rendono dura la vita di coloro che li circondano solo per il fatto di essere chi sono. MAI cambieranno. Questa affermazione può sembrare estrema, finché non ascolti le storie di coloro che sono stati vittime di un/a narcisista. Solo dopo vi renderete conto di quanto possano essere tossici i rapporti con questi individui.
Lavorare per un capo narcisista significa dover subire maltrattamenti fisici o psicologici. Vivere con uno potrebbe essere ancora peggio. Nelle ricerche fatte per il mio libro, Dangerous Personalities, ho parlato con decine di individui che sono stati vittime della personalità narcisistica. Ascoltando una storia dopo l’altra, mi sono imbattuto in infanzie rubate, matrimoni distruttivi e relazioni tossiche, sentendo sempre lo stesso ritornello: i narcisisti si considerano talmente speciali che nessun altro importa. Nessuno. Col tempo, il comportamento risultante dalla definizione dei tratti patologici genererà un alto livello di sofferenza per i relitti tossici che scaricano sulla persona.
Ho imparato dalla lezione data dalle vittime stesse il che nessun libro medico aveva mai potuto insegnarmi. Sono lezioni utili per tutti noi.
COME I NARCISISTI SI VEDONO
Amo me stesso e so che mi ami anche tu. In effetti, tutti mi amano. Non riesco ad immaginare nessuno che non mi abbia mai amato.
Non ho bisogno di scusarmi. Tu, tuttavia, devi capire, accettare e tollerare qualsiasi cosa io faccia o dica.
Ho pochi eguali in questo mondo e, finora, devo ancora incontrarne uno. Sono il migliore! (manager, uomo d’affari, amante, studente, ecc.).
La maggior parte delle persone non è all’altezza. Senza la mia guida tutti sono in difficoltà!
Apprezzo che ci siano regole e obblighi, a patto che si applichino principalmente a te, perché non ho il tempo o la voglia di rispettarli. Inoltre, le regole sono per l’uomo medio, e io sono molto al di sopra della media.
Spero che tu apprezzi tutto ciò che sono e tutto ciò che ho fatto per te, perché sono meraviglioso e irreprensibile.
Vorrei che fossimo uguali, ma non lo siamo e non lo saremo mai. Ti ricorderò con frequenza costante che sono la persona più intelligente tra noi due e il quanto bene andavo a scuola, negli affari, come genitore, ecc. Dovresti essere grata/o di stare con me.
Potrei sembrare arrogante e altezzoso, e va bene per me; semplicemente non voglio essere visto come te.
Mi aspetto che tu sia fedele a me in ogni momento, qualunque cosa io faccia. Tuttavia, non aspettarti che ti sia fedele in alcun modo.
Ti criticherò e mi aspetterò che tu lo accetti, ma se mi critichi, specialmente in pubblico, diventerai oggetto della mia rabbia. Un’altra cosa: non dimenticherò mai, non ti perdonerò e ti ripagherò in un modo o nell’altro: sono un “collezionista di ferite”.
Mi aspetto che tu sia interessato ai miei successi e a ciò che ho da dire. Io, d’altra parte, non sono affatto interessato a te o alle tue vittorie, quindi non aspettarti molta curiosità o interesse da parte mia sulla tua vita. Semplicemente non mi interessa.
Non sono un manipolatore: mi piace solo che le cose vengano fatte a modo mio, non importa il quanto gli altri si sentano disturbati, o come li faccia sentire. Non mi interessa come si sentono: i sentimenti sono per i deboli.
Mi aspetto sempre gratitudine, anche per le cose più piccole che faccio. Quanto a te, mi aspetto che tu faccia come dico io.
Mi associo solo alle persone migliori e, francamente, la maggior parte dei tuoi amici non è all’altezza.
Se tu avessi fatto come ti dicevo, le cose sarebbero andate meglio.
Come potete immaginare, non è facile vivere o lavorare con qualcuno che pensa o si comporta in questo modo. L’esperienza di coloro che l’hanno fatto ci insegna quanto segue (e se non ricorderete altro da questo post, cercate di ricordare l’elementare): i narcisisti sopravvalutano loro stessi e svalutano gli altri, il che significa che lo faranno anche con voi. Non sarete mai trattati alla pari, non sarete mai rispettati e, in futuro, sarete svalutati per necessità, in modo che possano sopravvalutarsi.
SULLA TOLLERANZA A UNA PERSONALITÀ NARCISISTICA
Conoscere i tratti della personalità narcisistica e il modo in cui si vedono è utile, ma lo è sopratutto sapere cosa può accadere quando ci si associa a loro. Alcuni, come i bambini, i parenti stretti o gli anziani, potrebbero non avere un’altra scelta. In questi casi, spetta agli amici, ai parenti, agli insegnanti, agli educatori, ai conoscenti e ai colleghi di lavoro aiutarli nel miglior modo possibile.
Ci sono anche quelli che decidono di esporsi a queste personalità per motivi di affari, circostanze lavorative, o perché sono in una relazione complicata o matrimonio. A loro dico, fatte attenzione: pagherete un prezzo molto elevato. Dico questo per esperienza e dopo aver parlato con molte vittime. Coloro che scelgono di vivere o lavorare con una personalità narcisistica devono essere preparati ad accettare quanto segue:
Accettate di non essere uguali, perché i narcisisti sentono di non avere eguali.
I sentimenti di insicurezza, sgomento, incredulità o incongruenza che state vivendo sono reali e continueranno.
Poiché i narcisisti sopravvalutano loro stessi, sarete svalutati. Preparatevi per essere ripetutamente declassati.
Sarete sgridati e trattati in modi che non avete mai immaginato, e si aspettano che lo tolleriate.
I bisogni, i desideri e le volontà del narcisista vengono prima di tutto, non importa il quanto saranno sgradevoli per voi.
Preparatevi per essere trattati con indifferenza improvvisamente, come se le interazioni positive passate non avessero importanza. Voi stessi metterete in dubbio la vostra sanità mentale quando vi tratteranno così, ma oramai questa sarà la vostra realtà.
Quando i narcisisti sono gentili, possono essere molto carini; ma se vi sentite ancora insicuri, è perché sapete che dietro c’è una recita e non un vero sentimento. La gentilezza è uno strumento per la sopravvivenza sociale – un mezzo per ottenere quello che vogliono, come avere bisogno di un martello per appendere un quadro.
Rinuncerete ai gesti carini del narcisista, perché saranno rari. Infatti, la gentilezza per il narcisista è superficiale: meramente utilitaristica.
Preparatevi a quando il narcisista si scaglierà contro di voi non solo con rabbia, ma persino con odio. Vi sentirete attaccati e il vostro senso di dignità si sgretolerà.
Morale, etica e gentilezza sono solo parole – i narcisisti padroneggiano queste cose per motivi di praticità, non per correttezza.
I narcisisti mentono senza preoccuparsi della verità, perché le menzogne sono utili per controllare e manipolare gli altri. Quando li prenderete in una bugia, vi diranno che siete voi che state mentendo, sbagliando, oppure che avete frainteso. Preparatevi per essere attaccati e ricevere contro-accuse.
Vi sembrerà che riescano a parlare solo di loro stessi anche nei momenti più strani, e non sarà la vostra immaginazione a dirvelo. I narcisisti possono solo parlare di ciò che apprezzano di più: loro stessi. Questa è la loro natura.
I narcisisti si uniranno a individui di cui non vi fideresti nemmeno per parcheggiare la vostra auto, perché attraggono coloro che considerano il narcisismo qualcosa di valore (ad esempio, gli affamati di potere, i senza scrupoli, i profittatori, gli opportunisti e i predatori sociali).
Non aspettatevi mai che un narcisista ammetta un errore o vi chieda scusa. La colpa è sempre diretta verso l’esterno, mai verso l’interno. I narcisisti non hanno alcun concetto di autocoscienza o introspezione, anche se fanno presto a vedere i difetti negli altri.
Si aspettano di essere perdonati sempre e che dimentichiate tutto ma, soprattutto, che non li sfidiate mai in pubblico. Dovete ricordare che vogliono sembrare perfetti al loro pubblico, che non vogliono essere messi in imbarazzo o contraddetti e che, altrimenti, vi faranno pagare a caro prezzo.
Abituatevi a soffrire di insonnia, a sentirvi ansiosi, irrequieti, meno padroni di voi stessi e, alla fine, sempre più preoccupati. Forse svilupperete anche dei disturbi psicosomatici. Queste insicurezze sono il vostro subconscio che vi parla e che vi dice di scappare.
Mancando sia l’interesse che la vera empatia per voi, i narcisisti si assolvono dal fastidioso fardello sociale della preoccupazione per il prossimo: vi deprivano, vi svuotano, vi rendono frustrati o sofferenti.
Non saranno disposti a riconoscere la minima cosa che conta per voi. In tal modo, vi svalutano, lasciandovi insoddisfatti e privi di energia.
Imparerete ad affrontare la loro indifferenza in due modi: lavorerete di più per attirare la loro attenzione – con una piccola ricompensa per voi, perché non avrà alcuna importanza per il narcisista; o diventerete rassegnati e svuotati psicologicamente, perché il narcisista vi prosciugherà, facendovi sentire indegni un po’ alla volta.
Per loro voi siete la loro cheerleader in ogni momento, anche quando sarete voi ad aver bisogno di incoraggiamento.
Questa è la dura realtà su come i narcisisti si vedono, come si comportano e come possono farvi sentire. Vorrei che fosse un’immagine migliore, ma i sopravvissuti a queste personalità sanno il male che fanno e il loro grado di tossicità. Come spiega il Dr. Stuart C. Yudofsky nel suo libro Fatal Flaws, la personalità veramente narcisistica ha “una gravissima faglia caratteriale”.
Potete chiedervi: “cosa posso fare?”. La saggezza convenzionale consiglia di consultare un professionista qualificato per orientarvi.
È saggio, ma non sempre possibile.
CON BASE NELLA MIA ESPERIENZA, L’UNICA SOLUZIONE CHE FUNZIONA È PRENDERE LE DISTANZE DALL’INDIVIDUO NON APPENA LO RICONOSCERETE PER QUEL CHE È, OPPURE APPENA POTETE.
Mentre le vostre ferite psichiche guariranno, vedrete la vostra vita migliorare e sentirete la vostra dignità ripristinarsi.
Per quanto possa essere doloroso allontanarvi, spesso è l’unico modo per fermare il dolore e ritrovare il vostro benessere.
Fonte: https://www.psychologytoday.com/us/blog/spycatcher/201709/how-narcissists-really-thinkAutore: Joe Navarro ha lavorato per 25 anni nell’FBI dove ha prestato servizio nel programma di analisi comportamentale della divisione di sicurezza nazionale. Insegna presso l’Institute for Intergovernmental Research e alla Saint Leo University. Per quattro decenni, ha studiato e insegnato medicina legale, l’uso delle comunicazioni non verbali in interviste e la valutazione della personalità. Ha tenuto conferenze in tutto il mondo, tra cui la Scuola di Medicina Wayne State University, la Harvard Business School e il Baylor College of Medicine – Dipartimento di Psichiatria e Scienze comportamentali di Menninger a Houston, in Texas. È anche l’autore di diversi bestseller a livello internazionale What Every Body is Saying (tradotto in 27 Paesi, in italiano con il titolo “Non mi freghi!”, Ed. Sonzogno); Louder Than Words (in 18 Paesi, in italiano “Ti faccio vedere io!”, Ed. Sonzogno); Clues to Deceit: A Practical List; Dangerous Personalities e Three Minutes to Doomsday.Trad. C. Lemes Dias
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Les voy a contar una #historia (1a parte): Hoy hace un año viaje a #CDMX con quién llegué a considerar "el amor de mi vida" al principio fue mágico, nunca me imaginé que yo pudiera estar hospedado en un departamento de la zona de Polanco, pero al mismo tiempo una sensación de vacío empezaba a crecer en mi alma, en mi corazón, el #narcisisimo de el "amor de mi vida" era cada vez más evidente, mientras yo publicaba que estaba con él en esa gran ciudad, él se tomaba fotos solo, y el problema no eran las fotos, sino, la notable intención que yo justificaba, como siempre, era yo el que le decía "hay que tomarnos una foto juntos" empecé a construir mi fantasía, justifique su manipulación existente de él hacía mí. Llegó la noche, corrí entre la lluvia hacia el museo Soumaya cuando me enteré que si podría asistir a la ceremonia de premiación por la pintura en en la que yo era modelo. Lo importante era estar con él en los momentos más importantes de su vida, en sus premios, apoyándolo en su carrera, aunque él no me apoyaba, pero eso no importaba, el que ahí importaba solo era él, RECUERDO PERFECTAMENTE QUE LLEGUÉ AL MUSEO, CAMINAMOS A LO LARGO DE UNAS ESCALERAS GIGANTES QUE HAY EN EL LUGAR Y AL MISMO TIEMPO ME VOLTEARON A VER AL REDEDOR DE 6 CHAVOS, en serio, yo de manera tímida y respetando que iba con el "amor de mi vida" me escondí detrás de él, fue la premiación, él ganó el primer lugar a nivel nacional, yo casi lloré cuando le entregaron el premio, nos quedamos a ver la exposición de todos los concursantes y ganadores, y ahí entre pintores, entre los curiosos que me decían sorprendidos "¡Tu eres el modelo!", Entre las personas que se acercaban a felicitarlo, me di cuenta que yo era un adorno, solo era parte de un accesorio de su ropa, yo no era su novio, era su amigo para los hombres que le preguntaban y su pareja para las mujeres que me preguntaban a mí. En mi mente un sueño se hacía realidad: el amor de mi vida, era modelo en una pintura, yo, tan feo que me percibía, era "feliz", en mi fantasía, pero era "feliz", con un gran vacío pero era "feliz", mientras el miraba a otros hombres de manera descarada estando a mi lado, pero yo era "feliz..." https://www.instagram.com/p/CGwgLKOFs9r/?igshid=19yj72nkahkxo
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Quale potrebbe essere, per concludere, il motivo principale di un simile comportamento?
Il vuoto da colmare: ecco da dove derivano la sua incostanza e la pochezza dei suoi sentimenti, che volano via come il vento. Il cuore del perverso narcisista è un pozzo senza fondo, un’anima mai sazia. Appena conquistata, la sua soddisfazione viene istantaneamente “evacuata”. Le vittime dicono tutte, sempre, che quello che fanno sembra non bastare mai, che il loro compagno, marito, non è mai contento, mai soddisfatto, né grazie a loro, né grazie a nessun altro. L’unica contentezza stabile e “nutriente” che potrebbe colmare il vuoto, è quella che è venuta a mancare in passato. Ma non è stata data; non verrà più. Nonostante questo, egli la rincorrerà per tutta la vita.
Ciò che è mancato, sono le gratificazioni da parte della madre, troppo occupata “altrove”. Mentre i bambini hanno bisogno, per il loro sviluppo, di stimoli da parte degli adulti, di essere incoraggiati, egli è stato stimolato dall’assenza, dal nulla. Questi si chiamano “traumi relazionali precoci”. Non è stato protetto; le regole (la legge) non gli sono state significate, quindi non trasmesse. La legge è anche ciò che separa gli uni dagli altri, i bambini dagli adulti. Lui è diventato adulto subito. Pertanto, farà la sua legge, diventando il maestro del mondo. Il mondo sarà il suo mondo. L’altro non esiste, salvo laddove lo si attende, in un luogo e un ruolo assegnati dal perverso.
Da vittima, il manipolatore diviene boia. Ha quindi il bisogno estremo di tenere il suo ambiente sotto controllo, per renderlo conforme al suo pensiero
CHAPAUX-MORELLI, Pascale; COUDERC, Pascal. La manipolazione affettiva nella coppia. Edizioni Psiconline, 2014, p.90-91.
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