#musicalmente
Explore tagged Tumblr posts
Text
Los insulsos y alérgicos a ser divertidos y dar espectáculo que son los franceses lpm me duermo en vivo 😴😴😴
#el único copado hasta ahora fue el de la guitarra y NO ES FRANCÉS#hablo musicalmente lo cirquense estuvo piola
7 notes
·
View notes
Text
❓
3 notes
·
View notes
Photo
Cho Seung Woo as Shin Sung Han in Divorce Attorney Shin
#kdramaedit#kdramadaily#kdrama#divorce attorney shin#cho seung woo#shin sung han#sacred divorce#dasedit#gifs~#mine~#yo dejando a mi gato de mañana#algo que me intriga de esta escena tho es#que vi que dijeron que él eligió tocar el erlkönig#y mi pregunta es#apareció de la nada un día y dijo voy a tocar esto#o le dieron varias opciones y de ahí eligió#porque de ser así me gustaría saber qué otras opciones había#el erlkönig me parece perfecto igual porque narrativa y musicalmente encaja perfecto#pero bueh curiosidad
5 notes
·
View notes
Text
recuperato cristicchi. canzone basata sulla suggestione e sull’angoscia che tutti proviamo nei confronti della malattia e della perdita. musicalmente mediocre. testo elementare. non sa cantare né stare su un palco + è fascio. se vince è proprio il festival del governo meloni
64 notes
·
View notes
Text

Storia Di Musica #369 - Frank Zappa, Joe's Garage Acts I,II,III, 1979
Il mese di storie musicali legate al numero 3 si conclude con una pazza quanto meravigliosa opera rock in 3 parti, sogno del suo autore, che uscì in due dischi nel 1979. Infatti Frank Zappa, che dopo una estenuante diatriba legare sui diritti discografici del suo archivio, nel 1979 fondò la sua personale etichetta discografica, Zappa Records, a cui a breve aggiungerà un fantastico studio di registrazione personale. Nel 1979 pubblica uno dei suoi manifesti di "antropologia musicale", Sheik Yerbouti, che oltre la sua immensa fantasia e varietà musicale (una enciclopedia vivente che andava dalla musica concreta a Boulez, dal jazz al bluegrass fino al doo-woop passando per ogni stile intermedio) presenta una sfiziosa novità: Zappa la chiama xenocrony, è un innovativo montaggio sonoro in cui parti musicali, spessissimo i suoi assoli alla chitarra, vengono rimontate in altre canzone in maniera che sembra perfettamente naturale. Sheik Yerbouti, che è un doppio album, è anche uno dei suoi pochi dischi da classifica: tra le perle Rat Tomago, la spettacolare Yo' Mama, la caustica Jewish Princess che attira gli strali della comunità ebraica e la mitica parodia di Peter Frampton, che ebbe successo planetario con I'm In You, di I Have Been In You.
Zappa sull'onda positiva di questo disco è subito pronto a farne un nuovo capitolo, e già registra alcuni brani, ipotizzando di utilizzare la tecnica della xenocrony. Però una sera, spinto dal suo desiderio personale di scrivere "opere rock", butta giù una sorta di sceneggiatura e pensa che può funzionare. Inizia a registrare tantissimo materiale con la sua nuova band (sempre di grandi musicisti, che tra poco svelerò) e alla fine ha materiale per tre dischi che hanno una certa coesione concettuale. Timoroso di presentarsi sul mercato con un triplo disco, divide l'opera in due parti, un Act I, che esce nei negozi nel Settembre 1979, e un doppio, Act II e III a Novembre.
Joe's Garage diviene uno dei suoi dischi più famosi ed ambiziosi, e una delle opere rock più ardite (in tutti i sensi, visto il personaggio). La storia è una grande metafora della stupidità della società americana, della cultura della repressione e del controllo e anche un grande atto di amore per la musica. È la storia di Joe, un adolescente medio, di Canoga Park, Los Angeles, che forma una band garage rock, ha relazioni insoddisfacenti con le donne, dona tutti i suoi soldi a una religione insincera e assistita dal governo (un nemmeno troppo velato strale con Scientology), esplora attività sessuali con elettrodomestici vari e viene imprigionato. Dopo essere stato rilasciato dalla prigione in una società distopica in cui la musica stessa è stata criminalizzata, cade nella follia. La storia è narrata da una sorta di Grande Fratello orwelliano, The Central Scrutinizer (che è la voce di Zappa manipolata) che alla fine, dopo che Joe è impazzito sognando un assolo "definitivo" prende voce "reale", quella di Zappa appunto, per dimostrare che se la storia di Joe non bastasse a convincere l'ascoltatore che la musica sia un male, tale cosa potrà essere più chiara se espressa con la sua reale voce, nella sua interpretazione di una "canzonetta", A Little Green Rosetta, Musicalmente, è il solito ribollente calderone zappiano di stili, varietà e genialità, dove persino i brani che sembrano più semplici nascondono strutture e cambi di ritmo travolgenti: tra le canzoni da ricordare, la splendida Joe's Garage (che aggiunge note reggae alla cucina musicale), l'ironica Catholic Girls, sugli stereotipi sulle ragazze religiose, impersonate da Mary, la fidanzata di Joe, una che cade nel "baratro della vita da roadie" (Crew Slut) fino a fare le gare di Miss Maglietta Bagnata ( Wet T-Shirt Nite), poi le sue strampalate allucinazioni musicali, tipo la malattia venerea che Lucille passa a Joe, descritta in Why Does It Hurt When I Pee, che in verità fu una domanda vera che fece a Zappa il suo manager, Peter Kaufman, che aveva una cististe. Due pezzi sono ancora più iconici: Lucille Has Messed My Mind, dedicata alla Lucille di cui sopra, che fu un successo di Zappa scritto per Jeff Simmons, ex componente dei Mothers Of Invention, che nel 1969 pubblicò un disco dallo stesso titolo davvero bello (con Zappa che produsse il disco e scrisse alcuni brani con il nome d'arte di La Marr Bruister); Watermelon In Easter Bay, l'assolo che sogna Joe, diventerà una delle sua canzoni più famosi, sebbene all'epoca non fu tanto bene accettata, ma adesso, anche a detta del figlio Dweezil, è il suo miglior assolo in assoluto.
Tra le curiosità, con la tecnica della xenocrony furono riprese almeno 4 parti di assolo di City Of Tiny Lights, uno dei massimi strumentali zappiani, da un concerto in Germania del marzo del 1979, per ben tre canzoni di Joe's Garage. Nella nuova band, immensi musicisti come Vinnie Colaiuta alla batteria (ma anche ad un immaginifico optometric abandon), Warren Cuccurullo alla chitarra, Denny Walley alla slide guitar, Tommy Mars e Peter Wolf alle tastierie, il fido Ike Willis alla voce, Arthur Barrow e Patrick O'Hearn al basso e la voce di Dale Bozzio, moglie del suo fido collaboratore Terry.
Il disco ebbe anche un discreto successo, soprattutto in Canada (e questa storia di 45 anni fa sembra così attuale per tutti questi particolari) per la migliore opera rock di Frank Zappa: ci proverà ancora molte volte, con risultati a volte davvero "drammatici" e non all'altezza della sua genialità (penso a Thing Fish del 1984, un triplo album che sebbene abbia un libretto di guida all'ascolto non si capisce davvero cosa voglia dire), ma qui rimangono luminose le sue idee e soprattutto la sua musica, espressione totale del suo motto "Qualsiasi cosa, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, per un motivo qualsiasi".
19 notes
·
View notes
Text
Todo el mundo es inteligente a su manera. Algunas personas son buenas con las palabras, otras con los números. Algunas personas pueden decirte todo lo que necesitas saber sobre política, algunas son musicalmente inteligentes. Algunos son buenos con los libros mientras que otros son inteligentes de la calle. Algunas personas son buenas con la lógica, otras son buenas con la naturaleza. Algunas personas son buenas con el conocimiento general, algunas simplemente saben las cosas correctas que decir y el momento adecuado para decirlas. Puedes nombrarlos. No llames a la gente tonta solo porque no saben lo que sabes. Puede que te sorprenda lo que todos podemos aprender unos de otros. No somos lo que sabemos, sino lo que estamos dispuestos a saber ❤️🌻
#pensamientos#frases#palabras#textos#escritos#realidad#frasedeldia#text post#cottagecore#texto en español#texto en tumblr#inspiration#inspiración#ley de vida#frases vida#vida adulta#citas de la vida#frases de la vida#asi es la vida#mi vida#cosas de la vida#estilo de vida#notas de vida#notas de amor#notas#mis palabras#palabras al viento#crystal palace#palabritas#texto de amor
62 notes
·
View notes
Text
Sai da cosa vedo che sono vecchio, anche? Dal fatto che mi chiedono chi è questa Anna di cui hanno parlato al telegiornale, cantante italiana internazionale premiata a Los Angeles. Boh. Per me appartengono tutte al genere trampoliere coscialunga, una fra le innumerevoli sottomarche di Dua Lipa. È come quando ti dicono: prendi la Santarosa, ma se non c'è va bene anche la Zuegg. Certo che a voi ggiovani vi hanno proprio sderenati musicalmente.
11 notes
·
View notes
Text






Hoje (27 de setembro) o AFYCSO (a fever you can't sweat out) está comemorando seu 19º aniversário!
Primeiro, como não se encantar pelo P!ATD no começo da era deles? Só de assistir aos shows gravados deles eu já pensava: "Cara, isso é incrível!" A sensação de um show deles é simplesmente mágica, uma peça está acontecendo ali na sua frente, com personagens interagindo com o público, troca de figurinos, as interações no palco entre os integrantes, o cenário, tudo é feito para te manter hipnotizado. Para mim, toda a magia transmitida, toda a presença no palco, foi de cair o queixo. Agora as letras, outra coisa que me impressionou. Admiro muito o Ryan Ross, para mim ele é um letrista impecável. Com temas definitivamente maduros e pessoais sobre sua vida. É uma loucura pensar que quando ele era um adolescente de 18 anos, ele escreveu letras com temas tão complexos com um certo tipo de maturidade que eu não esperaria que uma pessoa de 18 anos tivesse. Letras como "camisado", "nails from breakfast...", "london beckoned...", e outras. A forma como Ross aborda a saúde mental, seu pai abusivo ou mesmo o sexo foi admirável (ele também se inspirou nas obras do escritor Chuck Palahniuk). Mesmo com temas considerados sensíveis, sua leveza, excentricidade e selvageria juvenil não foram deixadas de lado. Sempre achei que p!atd era muito bom em termos de letras e composições.
A sensação de ouvir esse álbum pela primeira vez foi inconfundível, como se você estivesse sintonizando um rádio antigo - e é exatamente assim que ele é apresentado inicialmente! - A sensação de estar em um circo, um show maluco, como se você estivesse em várias décadas diferentes. A maneira como eles tocam os instrumentos criando uma harmonia fantástica, um som típico que só o Panic at the Disco consegue fazer. Nenhum instrumento é deixado para trás, tudo tem que estar em harmonia e inclusão. Letras impecáveis e musicalmente esplêndidas - histórias, simbolismos e críticas cômicas, sarcásticas, cruas e óbvias.
Não há uma música que eu não goste. Embora eu ache o álbum incrível, não é meu favorito da banda. Pretty Odd é ainda melhor na minha opinião.
#a fever you can't sweat out#p!atd#panic! at the disco#2000s#emo scene#rock#emo blog#brendon urie#ryan ross#spencer smith#jon walker#boyblogging#girlblogging#brasil#brazil
23 notes
·
View notes
Text
Oggi ho fatto la mia prima lezione di batteria. Sono euforico a mille che mi sono ritrovato a fare la prima Jam session con il prof perché “hai senso del ritmo wow complimenti”. Anche se personalmente sono nervoso perché coordinare piedi e braccia è un casino. Mi viene da piangere perché so che la strada è ancora lunghissima ma sento che finalmente ho trovato la mia strada musicalmente parlando: dopo chitarra e basso, la batteria mi fa stare bene ed è soddisfacente.
Il fatto è che tra tutte le persone che mi stanno vicine lo sa solo Alessandra perché temo le aspettative, le critiche e le pressioni.
Che brutto essere me che non condivido la felicità per le aspettative
32 notes
·
View notes
Video
youtube
David Lang - Death Speaks: No. 1, You Will Return
Pocas composiciones logran estremecerme tan profundamente como esta "You Will Return", el primer movimiento del ciclo Death Speaks de David Lang;
es una obra de una belleza inquietante, donde la muerte no se presenta como un final abrupto, sino como una compañera serena que nos guía hacia el descanso. Inspirado en la tradición de los lieder de Schubert, Lang dota a la Muerte de una voz propia, creando un diálogo íntimo y casi hipnótico entre el oyente y lo inevitable. La desnudez de la instrumentación y la sutileza de la armonía refuerzan la sensación de fragilidad y trascendencia, atrapando al oyente en un estado de contemplación profunda.
Musicalmente, la pieza se apoya en una estructura minimalista, donde la repetición de motivos melódicos y la ausencia de resoluciones claras generan una atmósfera de suspensión. La voz, etérea y casi susurrada, recita frases con un fraseo pausado y delicado, transmitiendo la dulzura y la inevitabilidad de la muerte sin recurrir al dramatismo excesivo. Los instrumentos (violín, guitarra eléctrica y piano) actúan como sombras sonoras que envuelven el texto sin imponerse, sugiriendo más que afirmando, dejando que el vacío y el silencio sean tan importantes como las notas mismas.
El texto es quizás el aspecto más impactante de la pieza. "You will return to dust, you will turn" resuena como un eco de la mortalidad humana, pero sin desesperación; más bien, con la calma de quien acepta su destino. La Muerte, aquí, no es un castigo ni un evento trágico, sino un retorno, un descanso merecido. "Where I am now, all sorrow is gone" no solo consuela, sino que invita a abrazar la idea de que el final de la vida es también el fin del sufrimiento. En este sentido, Lang no dramatiza la muerte, sino que la convierte en un susurro de consuelo, una presencia siempre cercana que espera pacientemente su momento.
"You Will Return" es una obra que desarma por su honestidad y su simplicidad. En un mundo donde la música suele ser grandilocuente y sobrecargada de emociones explícitas, Lang nos ofrece un espacio de quietud y reflexión. Es un recordatorio de que, al final, todos regresamos al mismo lugar, y que la muerte, lejos de ser un evento aterrador, puede ser un último abrazo que nos devuelve a la paz.
you will return to dust you will turn return to dustturn to the sun like me, turn to the sun turn to the light turn to the lightif there's an eye still open grieving sweet sleep close it for meturn your heart, your poor heart it will only find rest when it has stopped beatingturn to peace turn to peace this is the only road that leads you homeenterI am your pale companion I mirror your pain I was your shadow all those long nights, all those days long pastlisten to me this message is for you where I am now, all sorrow is gone where I am now, all lovers are together where I am now in my arms only will you find rest gentle rest
10 notes
·
View notes
Text
Comunque posso dire? Questa fantomatica perdita di qualità di cui vi leggo lamentarvi imho non esiste, anzi musicalmente la media mi sembra in chiaro aumento (al netto delle solite eccezioni).
Co.co.pro ridotti a comparse e tempi inutilmente serrati per lasciar spazio ad una formula ormai abbondantemenre superata come il dopofestival sono purtroppo difetti veri e innegabili, ma ci eravamo forse dimenticati che in primo piano è anche giusto ci sia la musica.
Mancherà ogni giorno pure a me l'Ama era, ma ricordatevi che l'alternativa poteva essere e in un prossimo futuro potrebbe essere ancora quel bollitone borioso di De Martino, piuttosto un decennio di Conti ecco.
11 notes
·
View notes
Note
Soy otro btw. tal vez Shakira y ts no son iguales musicalmente pero creo que sí moralmente (vean sus comentarios sobre barbie)
Chiques caigan en la realidad que Shakira es nuestra tía con un feminismo básico que recién se separo de un machirulo insoportable y suban el volumen que están pasando un día de enero
37 notes
·
View notes
Text
Piccola riflessione cinica avvenuta qualche minuto fa: Per cazzeggiare,io e mia madre stavamo vedendo alcune esibizioni storiche di Sanremo e c'è una cosa che mi ha colpito. Durante l'esibizione Corsi/Topo Gigio lei era tutta presa bene perché "ah, qualcosa di originale e creativo" tuttavia quando le ho fatto vedere l'esibizione di Loredana Bertè col pancione in "Re" e quella di Lauro con Fiorello (quello dove è vestito da sposa) faceva continuamente facce disgustate esordendo con "se vi piace questo 😒😒" e "si,ma non può fare sto circo". La cosa mi ha fatto scervellare perché non capisco come sia possibile che cantare con un pupazzo scemo sia percepito come arte,ma fare molto show, adeguato tra altro al tema della canzone (pancione=canzone sulla gravidanza/caos totale=canzone sulla propria indipendenza)venga visto come un circo
La risposta a cui sono giunta, purtroppo , è che "Topo Gigio" è una cosa socialmente accettabile ed apolitica rispetto alle altre apertamente provocatorie ("Re" parla di autonomia femminile e "Me ne frego" è costruita sul sottotesto queer,"lei che dice a me voglio te,se cantato da una donna,è di un lesbo assurdo) Il che diventa, di conseguenza,anche la spiegazione dietro lo strano successo di questo festival Telemeloni: in Italia essere controcorrente va bene solo se si è "mediocri". Va bene essere strani,se con strani si intende "normali e buoni" rispetto al bullo cattivo. La retorica nice-guy applicata ad un paese. E si è vista dai risultati. (La canzone incel di Fedez,Cristicchi il fascio, OLLY!!)
Sia chiaro, questo non vuole mirare a sminuire e/o esaltare questo o quel artista (musicalmente parlando la canzone di Lucio è sicuramente meglio di quelli che portarono Loredana e Lauro, che in discografia hanno pezzi decisamente migliori), però mi sembra chiaro che il suo essere accettato positivamente da universo mondo nonostante le stranezza è perché è percepito, paradossalmente,come la normalità. E questo in realtà si applica sia all'ambito musicale (va bene essere la copia di Graziani/De Gregori perché sono cantautori veri. Ma se fai trap ti uccidono,anche se sei l'unico originale) ma anche alla mentalità italiana. Bho,sta cosa mi ha messo tristezza
#robe mie#italian tag#sanremo#sanremo 2025#scusate ma sta roba me la tenevo da un po'#da quando ho iniziato a notare che TUTTI hanno usato “volevo essere un duro”#mi spiace ma se sei universalmente gradito significa che forse non sei provocatore di nulla.
11 notes
·
View notes