#musicalmente
Explore tagged Tumblr posts
Text
@LaurenJauregui
trust issues
linktr.ee/laurenjauregui
#TrustIssues#music#applemusic#spotify#love#happy#dance#friends#style#life#sun#cantante#arte#hiphop#guitarra#vivir#instamusic#canción#musicalmente#amor#videomusical#cancionesrecomendadas#cancionesdelalma#artemusical
8 notes
·
View notes
Text
Los insulsos y alérgicos a ser divertidos y dar espectáculo que son los franceses lpm me duermo en vivo 😴😴😴
#el único copado hasta ahora fue el de la guitarra y NO ES FRANCÉS#hablo musicalmente lo cirquense estuvo piola
7 notes
·
View notes
Text
Comunque il tecnico del suono lo pagano con i fiori di Sanremo perché steccano pure i Pooh
14 notes
·
View notes
Photo
Cho Seung Woo as Shin Sung Han in Divorce Attorney Shin
#kdramaedit#kdramadaily#kdrama#divorce attorney shin#cho seung woo#shin sung han#sacred divorce#dasedit#gifs~#mine~#yo dejando a mi gato de mañana#algo que me intriga de esta escena tho es#que vi que dijeron que él eligió tocar el erlkönig#y mi pregunta es#apareció de la nada un día y dijo voy a tocar esto#o le dieron varias opciones y de ahí eligió#porque de ser así me gustaría saber qué otras opciones había#el erlkönig me parece perfecto igual porque narrativa y musicalmente encaja perfecto#pero bueh curiosidad
5 notes
·
View notes
Text
in ascoltazione e confermo che 31 canzoni non erano assolutamente necessarie
31 canzoni ma questa è pazza
#poi vabbe a me molte sue canzoni non piacciono particolarmente perché musicalmente parlando non mi dicono niente#uguale per questo album#ovviamente guarda caso la canzone migliore è florida chissà come mai
4 notes
·
View notes
Text
Todo el mundo es inteligente a su manera. Algunas personas son buenas con las palabras, otras con los números. Algunas personas pueden decirte todo lo que necesitas saber sobre política, algunas son musicalmente inteligentes. Algunos son buenos con los libros mientras que otros son inteligentes de la calle. Algunas personas son buenas con la lógica, otras son buenas con la naturaleza. Algunas personas son buenas con el conocimiento general, algunas simplemente saben las cosas correctas que decir y el momento adecuado para decirlas. Puedes nombrarlos. No llames a la gente tonta solo porque no saben lo que sabes. Puede que te sorprenda lo que todos podemos aprender unos de otros. No somos lo que sabemos, sino lo que estamos dispuestos a saber ❤️🌻
#pensamientos#frases#palabras#textos#escritos#realidad#frasedeldia#text post#cottagecore#texto en español#texto en tumblr#inspiration#inspiración#ley de vida#frases vida#vida adulta#citas de la vida#frases de la vida#asi es la vida#mi vida#cosas de la vida#estilo de vida#notas de vida#notas de amor#notas#mis palabras#palabras al viento#crystal palace#palabritas#texto de amor
58 notes
·
View notes
Text
Storia Di Musica #350 - Miles Davis Quintet, Relaxin' With The Miles Davis Quintet, 1958
Per essere stata una piccola casa editrice musicale, la Prestige di Bob Weinstock è infarcita di leggende, come ho un po' raccontato in queste belle (per me, e spero pure per chi le ha lette) storie musicali novembrine. Che oggi toccano l'impressionante traguardo dei 350 dischi, e come tradizione vuole tocca a Miles Davis. Weinstock capì agli inizi degli anni '50 che Davis aveva un talento gigantesco sia come musicista ma forse ancora di più come band leader, tanto che fu uno dei suoi più grandi sostenitori ad intraprendere la costruzione di un suo gruppo. E Davis alla prima occasione dimostrerà il suo fiuto per la genialità musicale e nello scegliersi i musicisti, formando quello che è uno dei grandi gruppi di sempre, e apice dell'hard bop. Davis sceglie un giovane sassofonista della scuderia Prestige, John Coltrane, che in pochi anni diventerà uno dei giganti della musica del '900 e quella che è la sezione ritmica per eccellenza del genere: Red Garland al pianoforte, Paul Chambers al basso e contrabasso e Philly Joe Jones alla batteria. Siamo nel 1955: come accennato, Weinstock era uno che metteva la praticità davanti all'estetica, e spinge il quintetto a registrare. I musicisti la prendono come un'occasione per provare come suoneranno il repertorio dal vivo. Davis ha già registrato con la Prestige il suo primo disco da 12 pollici, The Musings Of Miles, nel 1955 con Oscar Pettiford al basso, e vedendo l'aura del personaggio crescere enormemente come seguito, Weinstock pubblicò in vari Lp tutte le registrazioni su disco da 10 pollici che Davis, con varie formazioni, aveva fatto agli inizi degli anni '50. Ai leggendari studi Van Gelder, Davis e il suo quintetto registrano in due date, passate alla storia del jazz: l'11 maggio e il 16 ottobre del 1956. Sono già così affiatati e coesi, la magia e la bravura a livelli così alti, che registrano moltissimo materiale, che il buon Weinstock è ben felice di avere, dato che ha notizie sicure che la Columbia vuole mettersi Davis sotto contratto, cosa che avverrà alla fine dello stessio anno, il 1956. Per questo motivo, e per la bellezza della musica, le intere quattro registrazioni vengono pubblicate come 4 dischi: Cookin' With The Miles Davis Quintet nel 1957, Relaxin' nel 1958, Workin' nel 1960 e Steamin' nel 1961. Sebbene Davis sia già passato ad altre magie stilistiche già nel 1958, quando pubblica quel capolavoro che è Milestones, i 4 dischi sono considerati insieme non solo uno dei gioielli del catalogo Prestige, ma come lo stato dell'arte del bop nella seconda parte degli anni '50.
Scelgo Relaxin' With The Miles Davis Quintet nella tetralogia perchè è unanimemente considerato il lavoro più palpitante e musicalmente ineccepibile, sebbene il repertorio scelto fosse, e da questo il titolo, il lato più intimo e dolce dei brani registrati. In questo disco la tromba di Davis, con i suoi interventi delicati e strutturati sulla ripresa di poche note caratteristiche del brano, diventerà iconica, tanto che chiunque pensi solo di avvicinarsi al suo stile verrà etichettato come "davisiano". Tra l'altro persino nelle versioni rimasterizzate più recenti, quelle del 2005 nientemeno che da Van Gelder in persona, rimangono ancora gli intermezzi di dialoghi all'inizio di ogni brano, dove Davis discute con i musicisti sul da farsi. In scaletta 6 brani, tutti standard, che in questa registrazione troveranno la loro forma definitiva: If I Were A Bell è un brano scritto da Frank Loesser per il famosissimo musical Guys And Dolls (uno dei grandi successi di Broadway, che ispirò il film Bulli E Pupe con Marlon Brando e Jean Simmons), qui è nella sua versione decisiva con gli assoli di Garlad e Coltrane e la tromba di Davis, che qui usa una sordina Harmon che diventerà una sorta di feticcio tra i trombettisti. You're My Everything è una canzone del 1931, altra canzone da un musical epocale è I Could Write A Book di Rodgers e Hart, cantata nella versione originale da Gene Kelly nel musical Pal Joey come It Could Happen To You, tratta dal film della Paramount And The Angels Sing del 1940. Due invece sono i brani scritti da jazzisti: Oleo è un brano di Sonny Rollins, il quale era molto stimato da Davis: i due spesso hanno suonato insieme, ma mai con assiduità, avendo un grande rispetto reciproco. L'altro brano è Woody 'n' You di Dizzy Gillespie, uno dei tre arrangiamenti realizzati da Gillespie per la big band di Woody Herman, anche se all'epoca non venne utilizzato; gli altri due erano Swing Shift e Down Under.
Nasce in questo disco la sintonia musicale quasi sincronica di Davis e Coltrane, che nel 1959 porteranno ai picchi inarrivabili di Kind Of Blue: la sezione ritmica diventerà lo standard, tanto è che Coltrane, che inizierà i suoi lavori solisti proprio con la Prestige, se li porterà appresso.
Il quintetto lavorerà fino al 1960, non senza dissidi e pause, primo fra tutti il fatto che Red Garland porterà Coltrane alla dipendenza dall'eroina, cosa che Davis non gli perdonerà mai (tanto è vero che Garland non suona in Kind Of Blue). Chambers, un genio, anche lui attraverserà una devastante dipendenza dalla droga e addirittura morirà per complicazioni da tubercolosi nel 1963, a 33 anni.
Nel 2006 la Concorde Records, che detiene il catalogo Prestige, pubblicherà in una scintillante confezione box da 4 cd The Legendary Quintet Sessions, che ai 4 capolavori aggiunge 'Round Midnight, presente in Miles Davis And The Modern Jazz Giants e una serie di registrazioni inedite in jazz club e show in televisione. Un tesoro per gli appassionati più accaniti, ma per un approccio genuino e affascinante al jazz basta ascoltare la bellezza del disco di oggi, una delle innumerevoli magie di Miles Davis.
20 notes
·
View notes
Text
Hoje (27 de setembro) o AFYCSO (a fever you can't sweat out) está comemorando seu 19º aniversário!
Primeiro, como não se encantar pelo P!ATD no começo da era deles? Só de assistir aos shows gravados deles eu já pensava: "Cara, isso é incrível!" A sensação de um show deles é simplesmente mágica, uma peça está acontecendo ali na sua frente, com personagens interagindo com o público, troca de figurinos, as interações no palco entre os integrantes, o cenário, tudo é feito para te manter hipnotizado. Para mim, toda a magia transmitida, toda a presença no palco, foi de cair o queixo. Agora as letras, outra coisa que me impressionou. Admiro muito o Ryan Ross, para mim ele é um letrista impecável. Com temas definitivamente maduros e pessoais sobre sua vida. É uma loucura pensar que quando ele era um adolescente de 18 anos, ele escreveu letras com temas tão complexos com um certo tipo de maturidade que eu não esperaria que uma pessoa de 18 anos tivesse. Letras como "camisado", "nails from breakfast...", "london beckoned...", e outras. A forma como Ross aborda a saúde mental, seu pai abusivo ou mesmo o sexo foi admirável (ele também se inspirou nas obras do escritor Chuck Palahniuk). Mesmo com temas considerados sensíveis, sua leveza, excentricidade e selvageria juvenil não foram deixadas de lado. Sempre achei que p!atd era muito bom em termos de letras e composições.
A sensação de ouvir esse álbum pela primeira vez foi inconfundível, como se você estivesse sintonizando um rádio antigo - e é exatamente assim que ele é apresentado inicialmente! - A sensação de estar em um circo, um show maluco, como se você estivesse em várias décadas diferentes. A maneira como eles tocam os instrumentos criando uma harmonia fantástica, um som típico que só o Panic at the Disco consegue fazer. Nenhum instrumento é deixado para trás, tudo tem que estar em harmonia e inclusão. Letras impecáveis e musicalmente esplêndidas - histórias, simbolismos e críticas cômicas, sarcásticas, cruas e óbvias.
Não há uma música que eu não goste. Embora eu ache o álbum incrível, não é meu favorito da banda. Pretty Odd é ainda melhor na minha opinião.
#a fever you can't sweat out#p!atd#panic! at the disco#2000s#emo scene#rock#emo blog#brendon urie#ryan ross#spencer smith#jon walker#boyblogging#girlblogging#brasil#brazil
23 notes
·
View notes
Text
Oggi ho fatto la mia prima lezione di batteria. Sono euforico a mille che mi sono ritrovato a fare la prima Jam session con il prof perché “hai senso del ritmo wow complimenti”. Anche se personalmente sono nervoso perché coordinare piedi e braccia è un casino. Mi viene da piangere perché so che la strada è ancora lunghissima ma sento che finalmente ho trovato la mia strada musicalmente parlando: dopo chitarra e basso, la batteria mi fa stare bene ed è soddisfacente.
Il fatto è che tra tutte le persone che mi stanno vicine lo sa solo Alessandra perché temo le aspettative, le critiche e le pressioni.
Che brutto essere me che non condivido la felicità per le aspettative
32 notes
·
View notes
Note
Soy otro btw. tal vez Shakira y ts no son iguales musicalmente pero creo que sí moralmente (vean sus comentarios sobre barbie)
Chiques caigan en la realidad que Shakira es nuestra tía con un feminismo básico que recién se separo de un machirulo insoportable y suban el volumen que están pasando un día de enero
37 notes
·
View notes
Video
youtube
The Cure - ENDSONG - Shows Of A Lost World - Live Mix 2022 #4 [Multi Sub]
Y estoy afuera, en la oscuridad Mirando la luna roja como la sangre Recordando las esperanzas y sueños que tenía Y todo lo que tenía que hacer Y preguntándome qué fue de ese chico Y del mundo que llamaba suyo Estoy afuera, en la oscuridad Preguntándome cómo me volví tan viejo
Todo se ha ido, todo se ha ido No queda nada de todo lo que amé Todo se siente mal Todo se ha ido, todo se ha ido, todo se ha ido Sin esperanzas, sin sueños, sin mundo No, yo, yo no pertenezco No, no pertenezco aquí
Todo se ha ido, todo se ha ido Me perderé en el tiempo No será mucho tiempo Todo se ha ido, todo se ha ido, todo se ha ido Quedándome solo sin nada al final de cada canción Quedándome solo sin nada al final de cada canción Quedándome solo sin nada Nada Nada Nada
"Endsong" es un himno sombrío y melancólico que encapsula la esencia introspectiva y emocional de The Cure. La letra, profundamente desgarradora, refleja una lucha existencial y una sensación de pérdida absoluta, temas recurrentes en la discografía de la banda, pero presentados aquí con una intensidad que impacta de forma visceral. La pieza parece un lamento del tiempo y los sueños desvanecidos, en un tono poético que equilibra la desolación con una especie de resignación apática.
La voz de Robert Smith, cargada de vulnerabilidad, se convierte en el canal perfecto para transmitir la crudeza de las palabras. Su interpretación tiene un tono casi confesional, que crea un vínculo inmediato con el oyente. Las líneas como "And wondering what became of that boy and the world he called his own" evocan una sensación de nostalgia dolorosa y un cuestionamiento sobre la identidad y el paso del tiempo, temas que resuenan universalmente pero que aquí adquieren un carácter devastador.
Musicalmente, "Endsong" es una obra maestra de atmósferas. La banda utiliza capas de guitarras etéreas y bajos pulsantes, creando un paisaje sonoro oscuro y envolvente que acompaña perfectamente el contenido lírico. Los acordes lentos y la progresión melódica transmiten una sensación de inevitabilidad y vacío, reforzando la idea de estar "perdido en el tiempo", como sugiere la canción.
13 notes
·
View notes
Text
m siento estancada musicalmente, kero escuchar algo q me haga sentir cosas en la guata y explotarlo los próximos 15 días
28 notes
·
View notes
Text
mi sento un po' a terra. mio padre è ancora in ospedale; dovrebbe essere trasferito in una clinica riabilitativa, ma in sicilia la mala sanità si vede anche nel pressapochismo con cui gestiscono situazioni del genere. sta comunque meglio: ha ripreso a bere e mangiare, e sente un po' di sensibilità nella parte paralizzata; però, anche per lui, che è sempre stato ottimista, l'umore è difficile da sostenere: due giorni fa gli abbiamo portato la settimana enigmistica per tenergli la mente allenata, ma ieri mia madre l'ha trovato più triste del solito, con il giornale caduto a terra e nessuna possibilità di raccoglierlo. cerchiamo di dargli supporto, ma appena usciamo dalla sala mi tocca tirare su mia madre, almeno fino a cena, perché puntualmente crolla sul divano appena finito di mangiare, esausta dall'ennesima giornata sfiancante
fatte due brevi eccezioni, è un mese che esco solo per andare a trovarlo. passeremo il natale visitandolo, poi torneremo a casa a non festeggiare nulla, così come per capodanno. superata la fase iniziale di tensione e angoscia per la sua situazione critica, ho provato a darmi una spinta contattando locali per suonare in città, ma palermo, musicalmente, è la città morta che conoscevo. apro i social e vedo certi conoscenti che passano dischi, suonano a eventi, mentre io con la musica continuo a non concludere molto: a ottobre ho suonato in una webradio, ma il canale non ha ancora pubblicato il set; avevo poi registrato un mix per un altro canale, che ha deciso di posticipare la pubblicazione perché avevo espresso la mia scelta di non avere pubblicata la tracklist, senza però che però venissi avvisato in alcun modo del posticipo. sto pensando di bidonarli e mandare il lavoro a qualche altra serie podcast, ma è raro che qualcuno risponda
non conosco molte persone e farmi notare, per uno come me senza agganci, è infinitamente più difficile rispetto all'impegno che dedico alla mia ricerca artistica, a cui riservo ogni attimo del mio tempo. forse dovrei lasciare perdere e dedicarmi piuttosto a scrivere per le riviste, come già sto facendo. tanto si sa, i critici musicali sono musicisti falliti
9 notes
·
View notes