#musica e tradizione
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Note d’Inverno: il saggio musicale al Museo Gambarina di Alessandria. Giovani talenti in scena per la XXVI edizione di "Parole, Suoni, Colori"
Un evento di musica e cultura ad Alessandria.
Un evento di musica e cultura ad Alessandria. Domenica 12 gennaio alle ore 16:00, presso il Museo Etnografico “C’era una Volta” di Alessandria, si terrà l’atteso appuntamento con il saggio musicale “Note d’Inverno”, parte della XXVI edizione della rassegna culturale “Parole, Suoni, Colori”. Questo evento gratuito offre un’occasione unica per celebrare il talento di giovani musicisti e la…
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Onorato di essere stato intervistato dal maestro Nicola Milan all'interno del documentario Friuli musica e canti - crocevia di popoli coordinato da Compagnia Arti E Mestieri con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia.
Si possono usare nuove forme musicali ma comunque tramandare l’essenziale? Si possono usare il Rap, il free style e i nuovi linguaggi per continuare a cantare villotte Friulane?
Mauro Tubetti in arte Dj Tubet ci ha raccontato la sua storia e fatto entrare nel suo mondo musicale dove tradizione e innovazione convivono.
Brano di inizio: la mia terra Nicola Milan
Mauro Tubetti improvvisa sulla villotta E la ligrie
Brano finale: Future Generations, Dj Tubet ft. Navid Freedom
Si ringraziano Mauro Tubetti per averci gentilmente concesso l’intervista e l’utilizzo del brano Future Generations, Serena Vizzutti per la consulenza sulla musica a Nimis, il Comune Di Nimis
riprese Pablo De Biasi
#Dj Tubet#Nicola Milan#documentario#intervista#musica#musica friulana#friuli venezia giulia#friuli#Compagnia Arti E Mestieri#nimis#ramandolo#rap#rap friulano#tradizione#innovazione#rapper italiani#hip hop italiano#freestyle#villotte#rap italiano#Pablo De Biasi#Friuli musica e canti - crocevia di popoli#Youtube
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Madoooooo non venivo più taggato in un giochino da una vita, pensavo ormai di essere stato abbandonato, grazie @pianetatschai!
to post 5 songs that people might be surprised to learn that I like (i.e. 'Guilty Pleasures' as we used to call them) and then to tag 10 music loving mutuals!!!
Eh, sarebbe stato facile rispondere a questa roba 20 anni fa, adesso ... vediamo che ne esce. E' da una vita che non sento più questi pezzi, e di attuali non ne ho, però il mio punto del Guilty Pleasure è che, se li mettete, io vi giro tutta la manopola del volume e po' so' cassi vostri.
Un bel viaggio nei ricordi, ne avrei voluti mettere un'altra ventina, ma la memoria non mi aiuta più.
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Vediamo chi mi può dare soddisfazione tra i mutuals :)
@madreorchessa (mi aspetto delle perle, eh!) @mafedericascusami (non lo voglio manco sapere quanti coreani tirerai fuori) @sottileincanto (vediamo se hai passato i miei stessi tunnel) @ross-nekochan (puoi citare Liberato, più guilty di così, ce vuless 'a galer) @le0noraddio (eh, pure qua dovrei vederne delle belle) @noncecrisinelmercatodellebugie (vediamo se ce ne è nella musica) e per finire, come da tradizione, i miei recenti @diclofenak @labalenottera @chiamamiely @casoecose (ma solo se avete genio).
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Storia Di Musica #350 - Miles Davis Quintet, Relaxin' With The Miles Davis Quintet, 1958
Per essere stata una piccola casa editrice musicale, la Prestige di Bob Weinstock è infarcita di leggende, come ho un po' raccontato in queste belle (per me, e spero pure per chi le ha lette) storie musicali novembrine. Che oggi toccano l'impressionante traguardo dei 350 dischi, e come tradizione vuole tocca a Miles Davis. Weinstock capì agli inizi degli anni '50 che Davis aveva un talento gigantesco sia come musicista ma forse ancora di più come band leader, tanto che fu uno dei suoi più grandi sostenitori ad intraprendere la costruzione di un suo gruppo. E Davis alla prima occasione dimostrerà il suo fiuto per la genialità musicale e nello scegliersi i musicisti, formando quello che è uno dei grandi gruppi di sempre, e apice dell'hard bop. Davis sceglie un giovane sassofonista della scuderia Prestige, John Coltrane, che in pochi anni diventerà uno dei giganti della musica del '900 e quella che è la sezione ritmica per eccellenza del genere: Red Garland al pianoforte, Paul Chambers al basso e contrabasso e Philly Joe Jones alla batteria. Siamo nel 1955: come accennato, Weinstock era uno che metteva la praticità davanti all'estetica, e spinge il quintetto a registrare. I musicisti la prendono come un'occasione per provare come suoneranno il repertorio dal vivo. Davis ha già registrato con la Prestige il suo primo disco da 12 pollici, The Musings Of Miles, nel 1955 con Oscar Pettiford al basso, e vedendo l'aura del personaggio crescere enormemente come seguito, Weinstock pubblicò in vari Lp tutte le registrazioni su disco da 10 pollici che Davis, con varie formazioni, aveva fatto agli inizi degli anni '50. Ai leggendari studi Van Gelder, Davis e il suo quintetto registrano in due date, passate alla storia del jazz: l'11 maggio e il 16 ottobre del 1956. Sono già così affiatati e coesi, la magia e la bravura a livelli così alti, che registrano moltissimo materiale, che il buon Weinstock è ben felice di avere, dato che ha notizie sicure che la Columbia vuole mettersi Davis sotto contratto, cosa che avverrà alla fine dello stessio anno, il 1956. Per questo motivo, e per la bellezza della musica, le intere quattro registrazioni vengono pubblicate come 4 dischi: Cookin' With The Miles Davis Quintet nel 1957, Relaxin' nel 1958, Workin' nel 1960 e Steamin' nel 1961. Sebbene Davis sia già passato ad altre magie stilistiche già nel 1958, quando pubblica quel capolavoro che è Milestones, i 4 dischi sono considerati insieme non solo uno dei gioielli del catalogo Prestige, ma come lo stato dell'arte del bop nella seconda parte degli anni '50.
Scelgo Relaxin' With The Miles Davis Quintet nella tetralogia perchè è unanimemente considerato il lavoro più palpitante e musicalmente ineccepibile, sebbene il repertorio scelto fosse, e da questo il titolo, il lato più intimo e dolce dei brani registrati. In questo disco la tromba di Davis, con i suoi interventi delicati e strutturati sulla ripresa di poche note caratteristiche del brano, diventerà iconica, tanto che chiunque pensi solo di avvicinarsi al suo stile verrà etichettato come "davisiano". Tra l'altro persino nelle versioni rimasterizzate più recenti, quelle del 2005 nientemeno che da Van Gelder in persona, rimangono ancora gli intermezzi di dialoghi all'inizio di ogni brano, dove Davis discute con i musicisti sul da farsi. In scaletta 6 brani, tutti standard, che in questa registrazione troveranno la loro forma definitiva: If I Were A Bell è un brano scritto da Frank Loesser per il famosissimo musical Guys And Dolls (uno dei grandi successi di Broadway, che ispirò il film Bulli E Pupe con Marlon Brando e Jean Simmons), qui è nella sua versione decisiva con gli assoli di Garlad e Coltrane e la tromba di Davis, che qui usa una sordina Harmon che diventerà una sorta di feticcio tra i trombettisti. You're My Everything è una canzone del 1931, altra canzone da un musical epocale è I Could Write A Book di Rodgers e Hart, cantata nella versione originale da Gene Kelly nel musical Pal Joey come It Could Happen To You, tratta dal film della Paramount And The Angels Sing del 1940. Due invece sono i brani scritti da jazzisti: Oleo è un brano di Sonny Rollins, il quale era molto stimato da Davis: i due spesso hanno suonato insieme, ma mai con assiduità, avendo un grande rispetto reciproco. L'altro brano è Woody 'n' You di Dizzy Gillespie, uno dei tre arrangiamenti realizzati da Gillespie per la big band di Woody Herman, anche se all'epoca non venne utilizzato; gli altri due erano Swing Shift e Down Under.
Nasce in questo disco la sintonia musicale quasi sincronica di Davis e Coltrane, che nel 1959 porteranno ai picchi inarrivabili di Kind Of Blue: la sezione ritmica diventerà lo standard, tanto è che Coltrane, che inizierà i suoi lavori solisti proprio con la Prestige, se li porterà appresso.
Il quintetto lavorerà fino al 1960, non senza dissidi e pause, primo fra tutti il fatto che Red Garland porterà Coltrane alla dipendenza dall'eroina, cosa che Davis non gli perdonerà mai (tanto è vero che Garland non suona in Kind Of Blue). Chambers, un genio, anche lui attraverserà una devastante dipendenza dalla droga e addirittura morirà per complicazioni da tubercolosi nel 1963, a 33 anni.
Nel 2006 la Concorde Records, che detiene il catalogo Prestige, pubblicherà in una scintillante confezione box da 4 cd The Legendary Quintet Sessions, che ai 4 capolavori aggiunge 'Round Midnight, presente in Miles Davis And The Modern Jazz Giants e una serie di registrazioni inedite in jazz club e show in televisione. Un tesoro per gli appassionati più accaniti, ma per un approccio genuino e affascinante al jazz basta ascoltare la bellezza del disco di oggi, una delle innumerevoli magie di Miles Davis.
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Anche quest' anno, come faccio ormai da anni, sono andato alla Discoteca Laziale per il solito auto-regalo natalizio. Ormai e' una mia tradizione scartare i regali ricevuti e poi mostrare meraviglia verso il mio auto-regalo con il massimo dello stupore possibile. Appena entrato mi sono subito indignato. Ormai i vinili potrebbero essere pubblicizzati sul portale Immobiliare.it, visti i prezzi; meno di 40euro non c'e' praticamente quasi piu' nulla. Ho fatto un giro per le sale dicendomi continuamente: " non comprare niente, non comprare niente". Poi, da lontano ho visto Rosanna dietro il suo bancone. Mi sono ricordato le prime volte che la vidi, una ragazzetta che aiutava il padre sempre dietro quello stesso bancone. Oggi, ad aiutare lei, due ragazze, le nipoti. Discoteche storiche a Roma ne sono rimaste due, Millerecord e questa, la discoteca laziale. Mi si e' fatto il cuore tenero a ripensare tutte quelle volte che ho parlato di musica con Rosanna. La sua caparbieta' a voler tenere aperta quell'attivita' che dopo gli anni '80 ha vissuto momenti veramente cupi tra l'espansione dei CD e poi degli MP3. Potevo uscire a mani vuote? Ho preso 4 vinili, pagato e sono tornato a casa contento. Il pacco regalo e' sotto l'albero.. @ilpianistasultetto
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'Mc Cafferty's' è l'essenza del pub, per tanti motivi. Per atmosfera, identità, tradizione. Per quello che riesce a trasmettere a chi varca quella porta. Non mancano di certo gli ingredienti per considerarlo ormai un vero punto di riferimento per la comunità di Donegal Town, per la gente a nordovest dell'isola. Interni accattivanti, clientela rumorosa ma accogliente, musica dal vivo 7 giorni su 7, divertimento a non finire. Local e turisti riempiono, soprattutto nel weekend, questo bellissimo pub, riuscendo ad assaporarne a pieno l'autenticità e l'animo profondamente irish. Dal 1997 'Mc Cafferty's' è una sosta quasi obbligatoria per chi passa dalle parti di Donegal Town. 🇮🇪 🍻 🥃 🎻 © Irish tales from Rome
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Il blues è storia, è tradizione, è cultura. Il blues è identità, è fede, è preghiera. Il blues non è canto e musica solo, ma indipendenza amore e libertà.
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Il blues è diritto, è radici, è religione, è parità. 🤍
Rockhistorylan
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Oggi è il primo febbraio. In Spagna chiude la caccia e per migliaia di levrieri la vita finisce, miseramente così come era inziata. Le atrocità a cui sono sottoposti per la loro breve vita e infine per la loro morte, sono inaccettabili e tuttavia la cultura spagnola ancora le sostiene. È la tradizione.
In loro onore riportiamo un magnifico e toccante testo di Rafael Narbona, perché sappiate, perché rifiutate, perché combattiate.
Los Galgos Ahorcados - I levrieri impiccati
La Spagna è il paese dei levrieri impiccati.
La Spagna è il paese che non apprezza la tenerezza inconcepibile
di un animale che si intreccia con l'aria, disegnando acrobazie impossibili.
La Spagna è il paese degli alberi con i rami assassini,
dove una corda infame spezza una vita leggera come schiuma.
La Spagna è una terra sterile che seppellisce la poesia nel suo grembo morto.
I levrieri sono poeti in agguato nel vento, levigano gli spigoli in silenzio,
scivolando via come un filo d'acqua dal fondo di un fosso.
I levrieri sono poeti che si stagliano alla luna, componendo sagome senza eguali.
I levrieri accavallano le parole, ci saltano sopra, evitano gli accenti, così arroganti e inflessibili.
L'accento è un signore ridicolo che si infila nelle parole come una spina.
I levrieri turbano la sua routine, gettandola al vento, giocandoci finché si stufano.
Così riceve lezioni di umiltà e accetta la sua dolorosa insignificanza.
Le impronte dei levrieri non lasciano traccia. Sono veloci, alati, quasi eterei.
Non influenzati dalla gravità nè dalla durezza della pietra.
I levrieri accelerano la rotazione della terra, quando la follia si impadronisce di loro.
Lo sguardo riesce a malapena a seguire il loro galoppo vertiginoso,
ma grazie alle loro corse percepiamo la musica celeste.
I levrieri prendono in giro l'ortografia tendendo o piegando le orecchie.
Le orecchie di un levriero possono trasformarsi in una X, Y o LL.
Sforzandosi un poco sono in grado di delineare la Ñ o il numero Phi,
il numero aureo in cui è nascosto Dio,
giocando con una serie infinita che lascia con un palmo di naso gli insegnanti.
Gli insegnanti della scuola non capiscono Dio, nè i levrieri.
Dio è un bambino che utilizza i puntini di sospensione per attraversare i fiumi.
Li genera uno ad uno e salta in avanti. Quelli che avanzano, se li tiene in tasca.
I levrieri non sono mai separati da Dio,
perché sanno bene che hanno bisogno di non perdersi sulla strada,
dove si nasconde l'uomo con il forcone in mano.
Ci è stato detto che Dio è un vecchio con la barba bianca e la pelle rugosa,
ma Dio è un bambino malato
che calma il suo dolore accarezzando la testa ossuta di un levriero.
I levrieri vigilano sul mondo, mentre Dio riposa.
Ogni volta che viene commessa una malvagità, lanciano un grido e Dio si sveglia,
ma Dio non può fare nulla,
perché nessuno presta attenzione ad un bambino
che in punta di piedi non raggiunge lo spioncino della porta.
Gli uomini che impiccano i galgos hanno perso la loro anima molto tempo fa.
In realtà, la loro anima è fuggita inorridita quando ha scoperto le loro mani insanguinate.
Gli uomini che impiccano i levrieri nascondono gli occhi dietro gli occhiali scuri,
perché gli occhi li tradiscono.
Basta guardarli per capire che dietro non c'è nulla.
Gli uomini che impiccano i levrieri sono gli stessi che fucilarono García Lorca.
Non gli è importato sradicare dal nostro suolo un poeta
che dormiva tra camelie bianche e piangeva lacrime d'acqua.
Non gli è importato seppellirlo in una tomba senza nome,
con gli occhi aperti e uno sguardo di orrore sul viso.
Gli uomini che impiccano i levrieri parlano a malapena. Non amano le parole.
A loro non piace giustificare le proprie azioni ed esprimere le proprie emozioni.
Lasciano una scia di dolore e paura.
Ridono dei poeti che passano notti insonni
cercando di trovare un verso alla fine di un sonetto.
Ridono degli sciocchi che vogliono un futuro senza bombe o rovine nere.
Ridono delle promesse fatte ai bambini,
delle rassicurazioni sull'eternità che placa la morte e ci impedisce di cadere nell'oblio.
Ogni volta che muore un levriero, un bambino rimane orfano.
I levrieri prestano la luce dei propri occhi ai bambini malati.
Li accompagnano nelle notti di febbre piene di incubi.
Li svegliano dolcemente, parlandogli all'orecchio del giorno che arriva,
con la sua freschezza e la luce rosata dell'alba.
Gli parlano della primavera e dello sbocciare dei fiori.
Parlano delle mattinate torride d'estate, quando il mare è calmo
e il sole sembra una pietra gialla che non smetterà mai di brillare.
Gli dicono che l'inverno si è nascosto dietro un cespuglio e si è addormentato.
I bambini malati sono i bambini che il giovane Rabì scelse
per mostrare al mondo la bellezza nella sua forma più pura.
Il giovane Rabì si presentò di fronte al potere delle tenebre
con un ragazzo paralizzato ed un levriero affamato,
senza ignorare che la compassione è uno strano fiore.
Un fiore che cresce solo su pendii ripidi e in profonde solitudini,
dove le preghiere fremono di paura al pensiero di risuonare in una cantina vuota.
Certe mattine mi alzo presto ed i cani sono già sulla spianata che chiamano piazza,
con la sua triste chiesa dalla facciata imbiancata a calce, e un albero dal tronco nodoso.
Raggruppati per lunghe catene, tutti sono giovani e non sanno cosa li aspetta.
Non sanno che quel giorno diversi di loro resteranno sul campo,
sopraffatti dalla crudeltà umana.
Potrei avvertirli,
ma gli uomini che preparano la loro morte vanno in giro con fucili da caccia e lunghe corde,
ed i loro occhi sembrano braci ardenti di un odio antico.
Gli occhi dei galgos svolazzano come colorate farfalle.
Blu, marrone, viola, forse un debole bagliore d'oro.
Alcuni sono seduti, altri sdraiati, assopiti. Alcuni sono in piedi, altri scomposti.
Alcuni sono così sottili che sembrano quasi levitare.
Alcuni sembrano d'argilla, altri d'argento, altri sono bianchi come l'alba.
Come l'alba che avanza nella piazza e li fa sembrare in movimento.
Si sentono le catene, le grida, le risa.
Via tutti insieme, aggiogati a un destino ingiusto.
Mi sento come Don Chisciotte alla vista dei galeotti,
condannati a spingere un enorme corazzata con un remo:
"Perché fare schiavi coloro che Dio e la natura hanno creato liberi?"
Mi sono seduto su una panchina di pietra e li ho guardati andarsene.
Un levriero bianco, dall'andatura rassegnata, si voltò e mi guardò con umanità,
con gli occhi stanchi e vagamente speranzosi.
Sapevamo entrambi che le nostre vite sono una scintilla,
un momento di chiarezza in un buio infinito,
ma ci siamo sforzati di pensare che ci saremmo rincontrati sotto un altro cielo,
vagando per una sconfinata pianura,
distanti da quel mattino omicida che si sarebbe preso le vite dei più goffi
e di quelli rimasti indietro.
Ci rincontreremo in una mattina di pienezza e splendore, senza tristezza o negligenza,
una mattinata perfetta, libera da paure e lavoro.
Guarderemo indietro, come due vecchi amici che hanno scoperto la gioia di essere altrove.
I suoi occhi nei miei occhi, i suoi sogni nei miei sogni e i nostri battiti all'unisono nel vento.
RAFAEL NARBONA😪

Quanta inutile cattiveria 😡
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Sestino Fronte Lago diventa teatro della nuova eleganza italiana!
Garda Fashion Week 2025: Eleganza e Inclusività sulle Rive del Lago di Garda
Venerdì 25 aprile 2025, il Sestino Fronte Lago di Desenzano del Garda si trasformerà in una passerella esclusiva per la Garda Fashion Week, un evento che celebra il talento emergente e l'eccellenza del Made in Italy, con un focus particolare sull'inclusività e sulla valorizzazione di tutte le identità.
Un Palcoscenico per la Creatività
Sotto la direzione artistica di Angela Cannata, la serata vedrà la partecipazione di quattro stilisti di spicco:
Moniq Budai: specializzata in beachwear sofisticato, che unisce sensualità e stile contemporaneo.
Loredana Consoli: artigiana dell'italianità, promotrice di una moda che racconta le radici e la bellezza dell'eccellenza sartoriale italiana.
Roberta Le Particulier: stilista vicentina che porta in passerella eleganza e sperimentazione.
Bruna Couture di Bruna Besso Pianetto: stilista di Cuneo, rappresentante ufficiale del Made in Italy a Belgrado, capace di fondere tradizione e innovazione.
La Garda Fashion Week 2025 si conferma come un evento di riferimento per gli amanti della moda, della bellezza e del lifestyle, offrendo un'occasione unica per scoprire nuovi talenti e vivere un'esperienza esclusiva tra eleganza, spettacolo e divertimento.
La serata sarà condotta da Leo Lionel, che guiderà il pubblico attraverso emozioni, stile e creatività. Dietro le quinte, uno staff altamente qualificato garantirà uno spettacolo all’altezza dei migliori fashion event internazionali:
Lara di Bernardo curerà il portamento delle modelle.
Jade trucco & Natalia Gorbachenko si occuperanno del make-up.
Claudio Diffusion firmerà gli hair look.
Alessia Rigon gestirà la comunicazione social in tempo reale.
Thomas Berti presenterà auto americane d’epoca, aggiungendo un tocco vintage e scenografico alla serata.
Gli Sharks Team saranno presenti con un gruppo di auto da corsa.
l DJ set di Paola Peroni, regina della nightlife italiana, accompagnerà pubblico e ospiti fino a tarda notte, creando un'atmosfera unica di eleganza e divertimento.

Il Sestino Fronte Lago, location iconica del Garda, offre un'esperienza raffinata ma senza formalità. Come afferma Puccio Gallo, patron del locale: "Sestino Beach cambia pelle. Rinnovarsi è fondamentale e abbiamo inaugurato l'anno con un nuovo look, più inclusivo e aperto a tutte le identità". Sestino Fronte Lago diventa il punto d’incontro perfetto per un aperitivo al tramonto, una cena rilassata o un dopocena con le giuste note.

Sestino Fronte Lago – Desenzano del Garda Venerdì 25 aprile 2025 Dalle 20:00 alle 3:00 Free Entry - Ingresso Gratuito
Cena Cantata, Moda e Musica con Dinner Show e Paola Peroni Dj Set.
Sestino Fronte Lago - Risto Music Bar Via F. Agello 41/a Desenzano del Garda (BS) Prenotazioni: +39 329 2472452
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Di Annalisa Valente Sabato 12 luglio torna l’Italian Summer Market a Nottingham, evento benefico organizzato dalla Scuola Italiana di Nottingham. Un pomeriggio tra artigianato, cibo italiano e musica dal vivo, con i fondi destinati al Nottingham Hospitals Charity. Confermati espositori d’eccezione e il sostegno delle istituzioni locali. L’Italian Summer Market 2025 di Nottingham: eccellenze italiane per un evento solidale L’Italian Summer Market di sabato 12 Luglio a Nottingham inizia a prendere forma. L’appuntamento benefico organizzato dalla Scuola Italiana di Nottingham (Italian School of Nottingham) di Alessia Beneventi registra i primi espositori che confermano la loro presenza. Importante esserci, per regalare alla comunità locale un pomeriggio ricco di suoni, colori, buon cibo (rigorosamente italiano) insieme alla possibilità di mettere in mostra manufatti e prodotti unici da ammirare e regalare. Ma non solo. Ad oggi presenza confermata per: - Franco Specialty Coffee - caffè e assaggi di diverse tipologie di caffè, per intenditori e per chi è semplicemente curioso; - Mr Delis - prodotti italiani confezionati, la cultura del buon cibo arriva ovunque; - Little Big Sicily - Sicilian street food, la tradizione culinaria incontra la modernità; - Dolly and Pops Uk - orecchini e gioielli fatti a mano, colorati, sfiziosi, per ogni occasione; - Rosa’s Jewels - gioielli fatti a mano, easy ed eleganti, da sfoggiare ogni giorno; - The Marriott Gluten Free - dolci senza glutine, per chi ne ha bisogno e per chi ne ha semplicemente voglia; - Martina’s craft - gioielli fatti a mano, come da tradizione artigiana, per tutti i gusti; - Write Good Words - scritte personalizzate e gioielli fatti a mano, la fantasia al potere; - Da Vinci Dough - Pizze italiane, immancabili nella tradizione culinaria made in Italy; - Toads Adorbs - articoli fatti con l’uncinetto crochet, l’originalità che va a braccetto con la fantasia. E come lo scorso anno, anche in questa edizione 2025, la musica dal vivo promette ritmi coinvolgenti e molto estivi (visto anche il periodo): ci saranno i Mas y Mas, gruppo musicale con un travolgente repertorio latino-americano. Anche l’Italian Summer Market 2025 ha uno scopo benefico, i fondi ricavati dall’iniziativa andranno quest’anno al Nottingham Hospitals Charity (https://www.nottinghamhospitalscharity.org.uk/) punto di riferimento della città per l’aiuto alle persone fragili, ai bambini, ai pazienti terminali. E’ l’obiettivo che ci si pone quando si ha un cuore grande e si lavora a beneficio dei meno fortunati, di chi ha più bisogno di cure, di vicinanza reale, di aiuti concreti. E l’Italian Summer Market di Alessia Beneventi è tutto questo. Anche le istituzioni locali iniziano a dare supporto tramite la propria adesione all’iniziativa, a voler sottolinearne la rilevanza degli obiettivi: il Councillor Hari Om di Ruschliffe Council ha già confermato la propria presenza. E altri, come è sempre stato in passato, presto si aggiungeranno. A questo punto, l’Italian Summer Market non aspetta altro che continuare a riempirsi di espositori, di venditori desiderosi di esserci, di mettere in mostra la loro produzione, di non mancare a un appuntamento così importante. Londra Notizie 24 c’è già, quest’anno il nostro magazine è media partner dell’Italian Summer Market of Nottingham, perché essere parte dell’evento è importante, un’occasione da non perdere. Quando: Sabato 12 Luglio A che ora: dalle 1 pm alle 4 pm Dove: Rushcliffe School, West Bridgford, Nottingham, NG2 7BW Per info: https://www.italianschoolnottingham.co.uk/ [email protected]. #ItalianSummerMarket #Nottingham #CiboItaliano #MadeInItaly #Solidarietà #EventoBenefico #Artigianato ... Continua a leggere su
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La Via della Musica: la quarta edizione in scena a Mirabello
Pier Carlo Lava, Google news, Alessandria today, italianewsmedia.com, La Via della Musica, Mirabello Monferrato, Alessandra Sacchi, Michela Maggiolo, salotti ottocenteschi, musica da camera, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Comune di Mirabell
Il fascino della musica e dell’arte torna a incantare Mirabello Monferrato con la quarta edizione de La Via della Musica, un evento unico organizzato dalle Associazioni Culturali Artemusica e Stabilimento delle Arti di Alessandria, sotto la direzione artistica di Ivana Zincone e Michela Maggiolo. Domenica 2 febbraio 2025, alle ore 17:00, presso la Chiesa di San Michele, il pubblico potrà…
#AL51.Lab#Alessandra Sacchi#Alessandria cultura.#Alessandria today#Arte e Musica#arte in tempo reale#ArteMusica#artisti di Alessandria#Comune di Mirabello#concerti gratuiti#concerto a Mirabello#Cultura Alessandria#Cultura e Tradizione#duo violino e arpa#Eleganza Musicale#esibizioni emozionanti#esperienze multisensoriali#Eventi Alessandria#eventi febbraio 2025#Eventi Monferrato#Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria#Google News#italianewsmedia.com#Ivana Zincone#LA VIA DELLA MUSICA#Michela Maggiolo#Mirabello Monferrato#Monferrato eventi#Musica Classica#Musica da camera
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L’imponente castello dei LaLaurie sorge su una delle scogliere di Mull of Kyntire, chiamato quel sabato a far da sfondo al ricevimento. Gli ospiti sono stati accolti e guidati al luogo del ricevimento attraverso archi fioriti, colpiti dagli aurei raggi del sole, contribuendo a creare un’atmosfera intima e a stuzzicare l’olfatto dei più attraverso un delicato profumo di rose. Il percorso, inframezzato da scalini in marmo contornati di candele, si snoda attraverso un rigoglioso giardino che affaccia sul mare scozzese: se ne avvertono le note salate, le quali si sposano incredibilmente bene col delicato aroma floreale, ed anche il rumore, costituito dallo scrosciare delle onde che battono contro la scogliere sulla quale si trovano. La breve passeggiata conduce ad una struttura in pietra dalla pianta circolare, abbastanza ampia da accogliere le personalità a cui gli inviti sono stati recapitati, e dotata d’un incanto che consente di godere di una temperatura calda e confortevole. Il tetto è sorretto da ben sei colonne, sulle quali son affrescate rose rampicanti che sbocciano ritmicamente, fino ad incorniciare ed abbandonarsi sull’azzurro delle onde dipinte invece sul soffitto, le quali si muovono assieme allo scrosciare di quelle reali poco distanti. Una parte della struttura affaccia apertamente sulla visuale oltre la scogliera, dove il pelo dell’acqua e il cielo s’incontrano all’orizzonte, mentre laddove le colonne s’aprono sul giardino la visuale è parzialmente interdetta alla vista da leggerissimi veli in organza di un tenue azzurro, mossi dalla brezza leggera. Tavoli ovali son stati disposti per gli ospiti, tutti ricoperti di seta color avorio delicatamente drappeggiata a ricordare la spuma delle onde. Le ceramiche, le posate, i cristalli, son tutti made in LaLaurie, delicati come solo creazioni francesi sanno essere: richiamano anch’esse le forme di conchiglie e fiori, tanto le ceramiche quanto l’argenteria, coniugando alla perfezione l’essenza delle due famiglie che stanno per unirsi. Dolci e snack salati riprendono la tradizione francese, greca, russa ed inglese, così come i bicchieri posati sui vassoi argentei che volteggiano tra gli ospiti: calici di champagne, bicchieri in cristallo contenenti gelovodka e altre alternative prive d’alcool, qualora qualche palato richiedesse qualcosa di differente. Il tutto s’accompagna ad una leggera musica di sottofondo, eseguita da un ensemble di soli archi, che non impedisce in alcun modo la conversazione.









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when you get this, list 5 songs you like to listen to, publish. then, send this to 10 of your favourite followers <3
Grazie di cuore, @biggestluca, faccio un nuovo post, che quello originale è diventato chilometrico.
Quest'anno l'ho dedicato quasi interamente alla canzone italiana, sia per scelta personale e sia perché, con l'arrivo di Lilly nella mia vita, è un modo per insegnarle l'italiano, abituarla già da adesso che la trap è una musica di merda, e insieme con la trap ci mettiamo anche il metal tedesco. Mi dispiace aver mollato un po' quella napoletana, ma la produzione del 2024 è stata veramente deludente dal mio punto di vista, speriamo nell'anno prossimo.
Taggo, come da tradizione e sperando di non far torto, i miei recenti lettori :)
@collisi0ne @frammenti-di-me-stessa @labalenottera @leuinchiostro @wavevectors @chiamamiely
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Storia Di Musica #367 - Grateful Dead, Europe '72, 1972
La storia dei dischi che si legano al numero 3 oggi prevede un triplo disco, dal vivo, di una formazione che ha fatto la storia della musica dal vivo (sono la band con più registrazioni live pubblicate della storia della musica, e vista la loro quasi cinquantennale attività non verranno probabilmente mai superati). I Grateful Dead decisero di intraprendere il primo tour fuori dagli Stati Uniti verso la fine del 1971. La band di San Francisco, che in patria era già una sorta di mito, non aveva idea dell'accoglienza degli ascoltatori europei. Anche per questo, la Warner Bros organizzò tutto alla perfezione, con una serie di concerti tra l'Aprile e il Maggio del 1972 previsti in Gran Bretagna, Francia, Germania, Paesi Bassi e Danimarca. I Dead erano in un momento di cambiamento organizzativo: Micky Hart, uno dei due batteristi, si chiamò per un po' fuori, Ron "PigPen" McKernan era debilitato da problemi di salute (che lo porteranno dopo pochi mesi alla morte) e in questa occasione fu affiancato da Keith Godchaux alle tastiere, accompagnato da sua moglie Donna , corista già di Elvis Presley. Ai musicisti si accodò una leggendaria band di groupies, che si dice composta da una quarantina di elementi, a cui sono dedicate svariate leggende tra serate acide, strani incontri, avvistamenti alieni. La Warner Bros, visti i costi, decise di registrare tutte le date, e ricavarne poi un disco per rientrare degli investimenti.
I Grateful Dead avevano già virato, con i due capolavori Workigman's Dead e American Beauty (entrami del 1970), dal puro acid rock ad una musica che si espandeva ai suoni della tradizione musicale americana, dal blues al bluesgrass, dal country al rock fino alle improvvisazioni jazz, che diventeranno le basi per i loro enciclopedici concerti, vere esperienze musicali inimitabili. La chitarra di Jerry Garcia, che per queste date passa al suono caldo di una Fender Stratocaster del 1959, accompagnata dall'altra chitarre e dalla voce di Bob Weir, il basso guida di Phil Lesh, la batteria di Bill Kreutzmann e la sezione di tastiere di PigPen e Godchaux sciorina accordi in concerti seguitissimi a mostrare il nuovo suono della band, che di fatto aprirà la strada a quel genere, detto americana, che ebbe notevole successo su tutte e due le sponde dell'Atlantico.
Le registrazioni, da due date di Londra, una a Parigi, Amsterdam e Copenaghen, ebbero piccolo ritocchi in post produzione, soprattutto alle parti vocali, e dimostrano la totale padronanza del patrimonio musicale tradizionale della band, che anche qui suona canzoni mai registrate prima, come la splendida Jack Straw, con i testi del membro aggiuntivo alla formazione, il paroliere Robert Hunter, e Brown-Eyed Woman. Cavalcano i blues come Cumberland Blues, Hurts Me Too (di Elmore James e Marshall Sehorn), la stupenda He's Gone, il country di You Win Again di Hank Williams. La band risponde con il rock vintage di One More Saturday Night, la ripresa della solare Sugar Magnolia, la frizzante Ramble On Roses. Garcia e Weir suonano due riff differenti intrecciati per la stupenda China Cat Sunflower, che in queste date verrà fusa con il traditional I Know You Rider, e diventerà in futuro uno dei momenti clou dei concerti (verrà suonata così in combinazione oltre 500 volte). Truckin' è il manifesto spirituale di questo tour, e diventerà altro momento clou dei live, che qui si chiudono con una emozionante versione da 11 minuti di Morning Dew.
In copertina, la premiata ditta Alton Kelley e Stanley Mouse immaginano il Truckin' Foot che sta per atterrare in Europa sul fronte, e dietro uno dei più iconici disegni per i Dead, il Truckin' Fool con i capelli arcobaleno che si schiaccia un gelato in testa, le cui gocce formano con un ambigramma la parola "LIVE". Nell'edizione originale, per la prima volta in un disco della band, un libretto con foto, racconti, informazioni di ben 43 pagine.
La passione per la band è sempre stata una questione profondissima: non si contano gli studi accademici che individuano, nella prima e rivoluzionaria generazione delle aziende della Silicon Valley, la comune passione per la loro musica come motore dell'innovazione e della creatività. Mi piace ricordare che l'entomologo J.H. Epler nominò una nuova specie di maggiolino d'acqua Uvarus sinofelihelianthus, dove sinofelianthus sta proprio per China (sino) Cat (feli) Sunflower (helianthus).
Il disco fu un grande successo, e il loro live più venduto di sempre, ripagando la scommessa della band e della Warner Bros. Ma c'è di più: siccome tutti i concerti furono registrati, e i fan dei Dead, i deadheands, sono tra i più avidi collezionisti musicali, nel Settembre 2011 fu pubblicato un mega box di tutte e 22 le date, in un cofanetto che assomigliava ad una cassa di legno da trasporto, per un totale di 73 CD e oltre 70 ore di musica. Pubblicato in 7200 copie a 450 dollari l'uno dalla Rhino, finì in 4 giorni di prevendita, tanto che furono ristampate altre 3000 copie senza però la cassa in legno, che terminarono in un solo giorno. Dove può arrivare la passione, solo l'appassionato lo sa.
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"Creativity is what makes humanity move. We were created to participate."
Keith Jarrett who turns 79 today.
"Over the Rainbow", performed in Tokyo 1984.
(English / Español / Italiano)
Possessing perfect pitch, while in high school, he heard a live performance of Dave Brubeck, and when invited to study classical composition in Paris, he was already leaning toward jazz and turned it down. He got kicked out of Berklee College of Music for playing the piano strings and "messing" with the inside of the piano. His first commercial record was with Art Blakey and the Jazz Messengers, and he went on work and record with Charles Lloyd and Miles Davis.
By the early 1970s, Jarrett's improvisations drew from the traditions of jazz and other genres, including Western classical music, gospel, blues, and ethnic folk music.
His album, 'The Köln Concert,' became the best-selling piano recording in history. Jarrett received the Polar Music Prize and was the first recipient to be recognized with prizes for both contemporary and classical music.
In 2018, Jarrett suffered two strokes and has been unable to perform since. But we still dream of the possibilities of what lies ahead.
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"La creatividad es lo que hace que la humanidad se mueva. Fuimos creados para participar". Keith Jarrett, que hoy cumple 79 años.
Poseedor de una afinación perfecta, cuando estaba en el instituto escuchó una actuación en directo de Dave Brubeck, y cuando le invitaron a estudiar composición clásica en París, ya se inclinaba por el jazz y lo rechazó. Le echaron del Berklee College of Music por tocar las cuerdas del piano y "meterse" con el interior del piano. Su primer disco comercial fue con Art Blakey y los Jazz Messengers, y siguió trabajando y grabando con Charles Lloyd y Miles Davis.
A principios de la década de 1970, las improvisaciones de Jarrett se inspiraban en las tradiciones del jazz y otros géneros, como la música clásica occidental, el gospel, el blues y la música folclórica étnica.
Su álbum "The Köln Concert" se convirtió en la grabación de piano más vendida de la historia. Jarrett recibió el Polar Music Prize y fue el primer galardonado con premios de música contemporánea y clásica.
En 2018, Jarrett sufrió dos derrames cerebrales y desde entonces no ha podido actuar. Pero seguimos soñando con las posibilidades de lo que nos espera.
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"La creatività è ciò che fa muovere l'umanità. Siamo stati creati per partecipare". Keith Jarrett, che oggi compie 79 anni.
Dotato di un'intonazione perfetta, quando era al liceo ascoltò un'esibizione dal vivo di Dave Brubeck, e quando fu invitato a studiare composizione classica a Parigi, era già orientato verso il jazz e rifiutò. Viene espulso dal Berklee College of Music per aver pizzicato le corde del pianoforte e aver "pasticciato" con l'interno del piano. Il suo primo disco commerciale fu con Art Blakey e i Jazz Messengers, e continuò a lavorare e registrare con Charles Lloyd e Miles Davis.
All'inizio degli anni Settanta, le improvvisazioni di Jarrett si ispirano alla tradizione jazzistica e ad altri generi, come la musica classica occidentale, il gospel, il blues e la musica etnica popolare.
Il suo album "The Köln Concert" è diventato la registrazione pianistica più venduta della storia. Jarrett ha ricevuto il Polar Music Prize ed è stato il primo a ricevere premi di musica contemporanea e classica.
Nel 2018, Jarrett ha subito due ictus e da allora non è più in grado di esibirsi. Ma continuiamo a sognare le possibilità di ciò che ci aspetta.
Source: JazzCorner.com
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Ti sei mai chiesto come festeggiamo in Irlanda il giorno successivo al Natale?
Il giorno di Santo Stefano, una tradizione unica chiamata ""mumming"" riempie le strade d'Irlanda di musica, risate e vivaci costumi.
I gruppi musicali come instagram.com/armaghrhymers, conosciuti come “Wren Boys” o “mummers,” scendono in strada per cantare canzoni e fare sketch muovendosi da un luogo all'altro, tutto intriso del folklore tipico irlandese. Questa tradizione, che risale agli antichi festeggiamenti celti, rappresentava un augurio di buona fortuna per il nuovo anno. Attualmente, i ""mummers"" mantengono viva la tradizione e riempiono di spirito festoso l'isola d'Irlanda con le loro performance.
Vivi la magia d'Irlanda insieme a noi! Contea di Armagh
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