#museo dell’automobile
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Senna
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National Automobile Museum/Museo Nazionale dell’Automobile, Turin, Italy
Alexander Schimmeck
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LMX Sirex 2300 HCS Spyder Prototype, 1969. Designed by Franco Scaglione and built by Carrozzeria Eurostyle the Sirex was powered by Ford of Germany's 2.3 litre V6. It's unclear how many Spyders were made, one at least has survived to the present (gold car, pictured in the Museo dell’Automobile in Turin.
#LMX#Eurostyle#Carrozzeria Eurostyle#LMX Sirex 2300 HCS Spyder#LMX Sirex#prototype#V6#Ford V6#coachbuilt#spyder#dead brands#1969#Franco Scaglione
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L’ARTE DIVENTA UNA MEDICINA: CURARE NEI MUSEI
La città di Torino è tra le prime in Italia ad inserire l’arte tra gli strumenti terapeutici.
Il progetto Well Impact ha sviluppato in tutta la città l’apertura di ambulatori di medicina generale situati nei luoghi di cultura, dove spazi, linguaggi e relazioni diventano percorsi di prevenzione e cura. All’interno del Museo Egizio, del Museo dell’Automobile, del Parco d’Arte Vivente o della Biblioteca civica sono nati ambulatori di medicina della Asl, dove il binomio cultura e salute si è trasformato in uno strumento per favorire la guarigione, umanizzando i luoghi di cura e creando un rapporto tra spazio e benessere.
Secondo la psicanalista Margaret Naumburg “Il processo dell’arteterapia si basa sul riconoscere che i sentimenti e i pensieri più profondi dell’uomo, derivati dall’inconscio, raggiungono l’espressione di immagini, piuttosto che di parole”. Le arti possono pertanto interagire con la psicologia umana all’interno di un processo curativo.
Il Dottor Romano Ravazzani, che ha spostato per un giorno alla settimana il suo ambulatorio all’interno del Museo Egizio, racconta: “Tempo fa ho visitato un anziano collezionista nel suo salotto. Al temine della visita gli ho fatto i complimenti per la collezione d’arte esposta. Nonostante la sofferenza della malattia mi ha descritto con trasporto i pezzi a lui più cari prima del termine del suo viaggio su questa terra (…) Il rapporto tra un paziente e il suo medico parte dal rapporto empatico che si dovrebbe instaurare. L’arte può facilitare il recupero di questi elementi fondamentali dell’attività clinica”.
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Fonte: Comune di Torino; Fondazione Compagnia di San Paolo; Museo Egizio di Torino; Ambulatorio dell’Arte
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Nationales Automuseum in Turin zeigt Sonderausstellung zum 125. Geburtstag von FIAT
Die Geschichte von FIAT Gleich drei Präsentationen in Turin würdigen den 125. Geburtstag von FIAT. Das Museo Nazionale dell’Automobile erzählt mit „125 volte FIAT – La modernitá attraverso l’imaginario FIAT“ die Geschichte der 1899 gegründeten Fabbrica Italiana Automobili Torino im Kontext der Industrieentwicklung im 20. Jahrhundert. Diese Ausstellung läuft noch bis zum 4. Mai 2025. Der Heritage Hub widmet sich unter dem Motto „INSOLITE E SORPRENDENTI FIAT” den weniger bekannten und überraschenden Fahrzeugmodellen aus 125 Jahren FIAT. Und das Centro Storico FIAT zeigt bislang unveröffentlichte Dokumente aus den umfangreichen und öffentlich nicht zugänglichen Archiven der Marke. Read the full article
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Lega, Salvini: “Dopo oltre 20 anni di battaglie, sarà l’anno dell’autonomia differenziata”
Si è aperto questa mattina, all’Auditorium del Museo Nazionale dell’Automobile il convegno “Autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario” organizzata dal presidente Riccardo Molinari e dal gruppo Lega alla Camera. “C’è una parte del Paese che non vuole l’autonomia – tuona Molinari in apertura del dibattito -. Torino è sempre stata all’avanguardia e lo deve essere anche oggi su questo…
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Il futuro di un Museo si è dato convegno
In occasione della giornata internazionale di studi in ricordo di Mariella Mengozzi, il MAUTO promuove un momento di confronto con studiosi e addetti ai lavori sui temi della cultura dell’automobile. Realizzato con il supporto scientifico di Fondazione Santagata, l’incontro Storia dell’automobile: musei, restauro e sviluppo culturale sarà l’occasione per confrontarsi con i referenti delle principali istituzioni europee di settore e non sui temi della conservazione, del restauro e della valorizzazione, nell’ottica di individuare opportunità e prospettive comuni per processi di sviluppo integrato.A partire dai temi del restauro conservativo e della rifunzionalizzazione di vetture storiche, si affronterà il ruolo dei musei, collettori di esperienze e motori di ricerca e divulgazione. In uno scenario globale in rapida evoluzione, che impone di ripensare il futuro nell’ottica di una maggiore sostenibilità sociale e ambientale, il museo diventa piattaforma privilegiata di analisi e produzione di contenuti, aprendo al dialogo con altri ambiti e con altre discipline.Il programma prevede – nel corso della giornata – tre tavole rotonde con ospiti di rilievo internazionale. Alla fine dei lavori di ciascun gruppo, alle 17.30, ne sarà data restituzione pubblica nella Sala 150 del Museo. Contestualmente, sarà presentato il primo dei QUADERNI del MAUTO: a cura di Gianluigi Ricuperati con Lorenza Bravetta, la pubblicazione raccoglie le voci di esponenti del mondo della cultura nazionale e internazionale per riflettere sulla storia e sul futuro della mobilità, sul museo come luogo di memoria e sperimentazione.A concludere la giornata, un intervento di Andrea Pinotti – Professore di Estetica dell’Università Statale di Milano – dal titolo (Tele)trasporto: tra realtà e realtà virtuale.L’evento sarà seguito da un cocktail.Per partecipare all’evento destinato al pubblico – nella Sala Conferenze del MAUTO alle ore 17.30 – è necessario prenotarsi: [email protected] / +39 011 677666Le tavole rotonde:Conservazione e funzionalizzazione dell’automobile in ambito internazionaleUn incontro con i principali musei europei dell’automobile per discutere le metodologie e gli approcci per un corretto restauro conservativo e funzionale dei veicoli d’epoca. Il tema è affrontato considerando sia l’aspetto dell’automobile come oggetto di collezione museale, sia trattando la criticità della sua rifunzionalizzazione nel più ampio panorama del collezionismo di automobili d’epoca.Reti e sistemi per un WIKIDATA dell’automobile. Digitalizzazione, condivisione e accessibilitàValorizzare e condividere il patrimonio documentario è un tema centrale in ambito culturale e l’incremento di progetti legati alla sua digitalizzazione ha permesso che si sviluppassero buone pratiche per un libero accesso alla conoscenza. Fondamentale è l’attivazione di reti e sistemi territoriali tra istituzioni pubbliche e private, collezionisti e realtà produttive in modo da costruire azioni congiunte per favorire l’accesso alle informazioni. Le esperienze virtuose e le criticità affrontate in ambito culturale possono essere un punto di riferimento e di partenza per mettere in campo strategie adatte a una maggiore diffusione della cultura automobilistica e riflettere su quali siano La costruzione di un itinerario dell’automobile in EuropaL’occasione di avere intorno al tavolo alcuni dei più importanti musei nazionali e internazionali dedicati all’automobile consente di iniziare a ragionare rispetto alla possibilità di valorizzare l’importante patrimonio delle collezioni, mettendolo in rete con i luoghi simbolo dell’automobile, come i circuiti storici o i siti di produzione. Un primo incontro di discussione della possibilità di potenziare le reti già presenti a livello europeo quali strumenti di valorizzazione del patrimonio, connessione con il turismo, occasione di dibattito rispetto alla mobilità. Erreci Read the full article
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Florentia
Erano gli ultimi anni dell’ Ottocento, le prime automobili “sfrecciavano” per le strade traballando tra buche e varie perplessità sul loro futuro. C’era infatti chi credeva nel fortunato avvenire della “carrozza a motore” e chi la riteneva una vera e propria “follia” di breve durata. Sta di fatto che il fascino della velocità andava aumentando di pari passo con il numero crescente di persone che volevano acquistare una macchina “a gaz di petrolio”, moderna, originale, che dava prestigio sociale a chi la possedeva e che ormai sembrava soppiantare l’uso della signorile carrozza a cavalli. Dapprima gli aspiranti acquirenti si rivolsero al mercato straniero o particolarmente a quello francese, ma poi sorsero le prime fabbriche nazionali ed anche Firenze in questo non fu da meno. Siamo alla fine dell’Ottocento quando l’ingegnere Guido Adami , il marchese Carlo Ginori e altri fiorentini nella primavera del 1899 aprirono l’officina La Rondine in via degli Artisti dove si produrranno alcuni prototipi di automobili che furono viste esposte in vie della città.
Nello stesso anno Guido Ravà e Giuseppe Alberti aprivano la Fabbrica Toscana di Automobili (F.T.A.) con lo stabilimento in via Ponte all’Asse al numero 24 e officina nel viale in Curva (attuale viale Belfiore). La prima vettura prodotta su larga scala con il marchio del giglio fiorentino sarà la “Florentia”, leggera, veloce e con un nuovo sistema di raffreddamento a ventilatore, già installato dal gruppo Mercedes, che permetteva di evitare l’eccessivo surriscaldamento del motore. Con questa vettura nazionale il marchese Lorenzo Ginori, abilissimo pilota, riuscì a superare senza alcuna difficoltà, unico tra tanti partecipanti, il percorso in salita che conduceva a Montenero, in provincia di Livorno.
Fu un enorme successo per la F.T.A. e il modello Florentia nel 1901 sarà messa nel mercato al prezzo di 5.000 lire. La vettura sembrava avere un buon futuro e per questo i soci decisero di incorporare la Fabbrica Toscana Automobili, che nel frattempo aveva inglobato la stessa officina La Rondine di via degli Artisti, nella Società anonima Florentia. Amministratore unico era il duca Leone Ferdinando Strozzi e il consiglio di amministrazione era composto dal presidente Giovanni Angelo Bastogi e dai consiglieri Neri Martini Bernardi, Giuseppe Alberti e Guido Ravà. Nel giro di un anno il capitale dell’azienda quadruplicò a seguito dell’entrata di altri soci che riuscirono a mettere in minoranza gli stessi fondatori. L’azienda Florentia raggiunse buoni traguardi nelle vendite e i suoi modelli vennero apprezzati per la raffinatezza e l’eleganza nei saloni di Torino, Milano ed anche in quello, allora più prestigioso, di Parigi. Erano vetture facilmente manovrabili, si presentano con una carrozzeria di gran lusso e con “un misterioso e brevettato dispositivo in grado di eliminare i frequenti guasti che si hanno con gli altri sistemi”, e se anche questo si fosse verificato si poteva “sempre ricorrere all’officina del viale in Curva che esegue qualunque tipo di riparazione”.
Riscossero successo ed uno dei clienti più prestigiosi fu la regina Margherita che acquistò il modello Florentia Laudalette da 10 HP, soprannominata Rondinella, che aveva visto sfilare alle Cascine. La società Florenzia sembrò decollare nel corso degli anni: alla fine del 1904 ottenne a Lione la licenza per costruire a Firenze i motori Rochet & Scheineder, produzione che poi dovette abbandonare nel 1907 a seguito della crisi economica italiana; nel 1905 cominciò a produrre anche imbarcazioni leggere a motore nei cantieri navali di San Bartolomeo a La Spezia. Il 1907 fu l’anno in cui furono prodotte dalla Società ben quattro auto di lusso con motori da quattro e sei cilindri.
La carrozzata Double Phaeton fu l’ ultimo tipo di automobile messa nel mercato e di cui un esemplare è oggi conservato nel Museo dell’automobile di Torino. Quello stesso anno vide l’ ultima partecipazione della Florentia ad una competizione automobilistica. Nonostante i buoni risultati ottenuti e la qualità delle vetture l’azienda vide anni di declino. Si racconta che Neri Martini Bernardi, leggendario pioniere dell’automobilismo fiorentino e tra i consiglieri della Società Florentia, durante una riunione per decidere cosa fare per risollevare le sorti della fabbrica in modo spiritoso, tipico del suo temperamento, propose di chiamarla “Dolores”. Aveva ragione. Non ci fu nulla da fare. A causa di errati investimenti e strategie gestionali fu posta in liquidazione nel 1910.
Marta Questa Read the full article
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Sparco sulla scena del mito, alla Targa Florio Classica 2023 partnership di prestigio
🔴 🔴 Sparco sulla scena del mito, alla Targa Florio Classica 2023 partnership di prestigio
Sono diversi e tutti di prestigio i partner privati della Targa Florio Classica. L’evento organizzato da AC Palermo con il supporto diretto dell’Automobile Club d’Italia e di ACI Storico che ripercorre i fasti della corsa automobilistica più antica del mondo e guarda al futuro attraverso la migliore storia dell’automobilismo. L’evento è in corso in Sicilia, con quartier generale presso il Museo…
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Motus
Preistoria dell’automobile
a cura di Giovanni di Pasquale, Costantino Frontalini
SilvanaEditoriale, Cinisello Balsamo 2022, 104 pagine, 50 illustrazioni, brossura con alette, 17 x 24 cm, ISBN 9788836651399
euro 16,00
email if you want to buy :[email protected]
Mostra MAUTO - Museo Nazionale dell’Automobile, Torino 8 aprile 25 settembre 2022
Questo volume racconta di un viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta delle tappe che hanno segnato importanti punti di svolta nella straordinaria storia dei precursori dell’automobile: un cammino che ci porta negli antichi arsenali, nelle botteghe e nelle officine di personaggi che sono stati capaci d’immaginare soluzioni all’avanguardia. La ricerca del movimento autonomo è una sfida che risale alla più remota antichità e affonda le radici nel vastissimo mondo della tecnica. Questa storia prende dunque avvio con la ruota che i Sumeri applicavano ai loro carri già verso la metà del terzo millennio a.C. e si conclude nel 1886, con la prima vera automobile ideata e costruita da Karl Benz. Nel corso di questi quattro millenni hanno visto la luce numerosi progetti accomunati dall’idea di automobilità, dagli automi semoventi di Erone di Alessandria (I secolo d.C.) alle visionarie intuizioni di Giovanni Fontana e Leonardo da Vinci nel Rinascimento, dalla “barca terrestre” costruita in Giappone nel 1732 alla bicicletta con motore a vapore nata negli Stati Uniti nel 1869.
22/09/22
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Torino - Museo dell’automobile, 2022
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So I hear that the symptoms of coronavirus include interest in making virtual visits of museums, apparently. Here are some museum websites that can fulfill your thirst for virtually-visitable art. The asterisk means I have been there. This is by no means an exhaustive list. I don’t even know why I am doing this.
- Pinacoteca di Brera - Milan *
Brera is the art academy of Milan and the most iconic museum, which contains Italian artworks from the renaissance to modernity including various masterpieces. I also recommend visiting it in person because the neighborhood of Brera is the art district of Milan and it’s really pretty although having lunch there in slightly overpriced, but then what isn’t (really if you are in Milan skip the touristy food places, have Chinese or Japanese, trust me). There’s also a lovely little botanical garden tended to by the botany students. Long story short when you come to Italy visit Milan instead of overcrowding Venice.
- Museo del Novecento - Milan *
This is a stunning exhibition and you also should go there (it’s in Piazza Duomo you can’t miss it) but in the meanwhile visit the website, that contains a selection of masterpieces. They opened a few years ago and it was free to visit for a while as a gift to Italian people, which was really nice of them. It’s not expensive now either and it contains a lot of works by very important artists of the XX century so it’s very worth it.
- Museo Poldi Pezzoli - Milan
Can you believe I’ve never been there? But there’s a lot of stuff in there. The website is not complete yet apparently, but there’s already some interesting things already, including little Japanese sculptures that now I want to go and see.
- Pinacoteca Ambrosiana - Milan
Leonardo, Botticelli, Caravaggio, Raffaello, Tiziano... they’re also digitalizing ancient manuscripts, and there’s also a fuckton of drawings and manuscripts by Leonardo. [Everybody liked that.] I fucking need to go there.
- MAUTO (Museo dell’Automobile) - Turin *
Guys. This is so fucking cool. “But I don’t like cars” you might say. Yeah, me neither. But the ancient cars are so fascinating. If I remember correctly there are also things such as the driving license of the first ever woman in Italy to get a driving license. Visiting the real place is better because the halls are very well done so if you happen to be in Turin drop by.
- Museo Egizio - Turin *
Listen this is the biggest Egyptian museum outside of Egypt and it’s awesome, although the site is sort of confusing but I’m pretty sure there are digitalized resources so if you’re into ancient Egypt try it. Right now the museum contains a temporary exhibition called Archeologia Invisibile (invisible archaeology) and it’s possible to make a virtual tour of the exhibition which is really cool. It focuses on methods and techniques used to study mummies and other kinds of artifacts. Just click on the link and you’re yeeted inside the exhibition.
- Musei Reali - Turin
Actually a group of museums, there’s an online catalogue. There’s a museum of antiquity, modern paintings, even the royal armory (armeria reale). Yeah there’s swords. You can study the blade now.
- Palazzo Madama - Turin
An array of Italian art through centuries.
- GAM - Turin
The gallery of modern art. Weird stuff. Memeable.
- MAO - Turin
Sick of Italian art? Yeah, understandable. Then it’s time for the museum of Asian art! Stuff from all around Asia, from the Middle East to Southeastern Asia. I want to go there. Let me go there, virus.
(Palazzo Madama, GAO and MAO also offer virtual tours with Google Arts and Culture but idk how that works. Links here, under “scopri”.)
- Galleria degli Uffizi - Florence *
The Uffizi Gallery is the quintessential Italian art museum and you really want to check it out. If you visit it in person, make a booking, queues are infinite. (People with disabilities skip the queues in all these museums though, if you are disabled and intimidated by these places with superqueues don’t be, just approach the personnel and you have the right to just get in.)
- Galleria dell’Accademia - Florence *
You might have heard of a lil statue called David by Michelangelo. Yeah, it’s there. But there’s also other things, although since the David is so famous no one really cares about those. Give them some love.
- Actually there’s an online catalogue of most museums in Florence, several of which sound super interesting, but it says they’re having technical problems and the picture don’t load. Maybe save the link, forget about it, and then after some time discover it again, idk. Or consider visiting Florence in person after the coronavirus goes away, I guess. Do yourself a favor and save up and get a real Florentine steak.
- Gallerie dell’Accademia - Venice
I have been in Venice for half a day and just a little tip: you (or someone that travels with you) are in a wheelchair? Consider making a plan for visiting Venice that includes this: go in fact somewhere else. In the meanwhile visit this site, although I can’t figure out how to turn it into English, but I’m sure you can handle a little Italian.
- MUVE - Venice
Actually it’s possible to make a virtual tour of various museums/palaces in Venice with the Google Arts and Culture project, which sounds great. You figure out how it works, the link should explain. I’ll do it myself one of these days.
- Peggy Guggenheim - Venice
XX century artworks, including some by the most famous artists like Picasso, Magritte, Dalí, Kandinsky etc etc.
- Musei Vaticani - Rome *
Did I call the Uffizi the quintessential Italian art museum? I stand by it, but. I mean. The Vatican Museums, you know? It’s a place you should visit at least once in your life. All of Rome actually. They say it’s too big and chaotic but don’t listen to them, listen to me, you must visit Rome when you can. Ask someone for tips on where to eat that is not a tourist trap, and you’re fine.
- Musei Capitolini and all the civic museums - Rome (at the top of the page, click on “all the museums” and you see a whole list, for each museum you can visit the collection)
All collections online, by rooms or subject. The Musei Capitolini is the main museum in Rome except the Vatican, but I also recommend the Centrale Montemartini which is a collection of ancient artifacts located in a repurposed thermoelectric center, which must be fascinating to see in person. I’m planning on visiting it the next time I’m in Rome. (I’ve only been twice, briefly, okay.)
- Museo Ebraico - Rome
It’s located by the Tempio Maggiore, in the neighborhood that was the Jewish ghetto in Rome. There are many other Jewish museums in Italy but I have been right outside this one. It was closed though.
- Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea - Rome
Apparently the largest gallery of contemporary art in the galaxy or something. Worth checking out I think.
- Galleria Nazionale Barberini Corsini - Rome
This contains some super famous paintings, by Caravaggio and others.
(There’s like 285375 museums in Rome I can’t check all the websites but I’m pretty sure I checked the major art ones.)
- Museo della Resistenza - Bologna
Feeling like nurturing your antifascist spirit today? Good.
- Museo Archeologico Nazionale - Naples
Good pictures, very interesting stuff. Statues, mosaics, epigraphs, and so on.
- Museo di Capodimonte - Naples
Very interesting although I don’t think you can browse the site in English. Then again it’s mostly pictures, so.
There’s literally a billion museums in this country and some have very confusing websites which are giving me a headache so I’ll stop here.
A few outside of Italy I can recommend:
- Archaeological Museum - Athens *
I was there and we had a slightly eccentric guide and it was very interesting.
- Museo del Prado - Madrid *
Physically, it’s huge and the halls are numbered in a confusing way that forces you to back and forth and by the end we were exhausted. Maybe online it’s less vexing...
- Museo Thyssen - Madrid *
I loved this museum. Loads of famous artists and interesting stuff.
- Museo Reina Sofía - Madrid *
Yeah we had a lot of time to visit museums in Madrid. This is where the Guernica painting is, you might have heard of it.
- Musée d’Orsay - Paris *
Awesome museum, they have those in Paris, what can you do. I haven’t visited the Louvre because we didn’t have the time, but it also offers an online tour.
- National Gallery - London *
Lots of Italian artworks, actually, and more.
- British Museum - London *
Well, there’s everything from everywhere, because of reasons.
Okay I mean there’s plenty of hyper-famous museums with online resources and you can find them just as much as I can find them, so. Have fun.
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Lella Lombardi
https://www.unadonnalgiorno.it/lella-lombardi/
Lella Lombardi è stata la prima e unica donna italiana a conquistare punti nel campionato mondiale di Formula 1.
Seconda pilota della storia a guidare una monoposto, la prima è stata Maria Teresa de Filippis negli anni cinquanta, di cui abbiamo già scritto, ha disputato 12 Gran Premi contro i 4 della sua predecessora.
Nata col nome di Maria Grazia Lombardi il 26 marzo 1941 a Frugarolo, in provincia di Alessandria, era figlia di un macellaio e produttore di salumi. Grintosa e vivace, attratta dalla velocità sin da bambina, a soli nove anni prese per la prima volta in mano un volante, a tredici guidava già un’auto. A diciotto anni, lavorava sui camion dell’azienda di famiglia.
Ha iniziato a correre con i kart all’inizio degli anni ’60 cimentandosi nelle categorie minori del motorsport, la sua prima vettura era stata pagata a rate.
Nel 1970 ha vinto il campionato italiano Formula 850 ed è diventata campionessa della Formula Ford Mexico.
Nel 1974 ha esordito in F1 nel Gran Premio di Gran Bretagna, dopo una lunga gavetta nelle categorie inferiori È arrivata sesta – ultimo posto utile per conquistare punti mondiali – nel Gran Premio di Spagna, sul circuito del Montjuic.
Capelli corti, testarda e riservata, si è fatta rispettare in uno sport che ancora oggi ha difficoltà a rapportarsi con il mondo femminile. Alla domanda insidiosa di un giornalista rispose: “Se la F1 è cosa da ragazze? Visto che sono qua e corro, giudicate voi“.
Nel 1976 si è ritirata dalla Formula 1 passando alle gare di durata, ha partecipato a eventi iconici come la 6 Ore di Silverstone, i 1000 chilometri di Monza e la leggendaria 24 Ore di Le Mans con una scuderia che portava il suo nome, Lombardi Autosport. Nel 1988 si è ritirata dalle competizioni ed è diventata team manager. Si è spenta, a causa di un tumore, a Milano il 3 marzo 1992, dopo qualche giorno avrebbe compiuto 51 anni.
Lella Lombardi ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’automobilismo. Il suo coraggio e la volontà di distinguersi in un mondo da sempre dominato dagli uomini è di grande ispirazione.
Donna coraggiosa, indipendente, appassionata e anticonformista, non ha avuto paura di andare veloce e lottare contro gli stereotipi.
È stata ricordata, a trent’anni dalla morte, al Mauto – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino. Per l’occasione è stato proiettato il docufilm americano Beyond driven sulla storia della sua vita e dei suoi traguardi.
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Mauto
Il Mauto, Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, è uno dei musei d’auto più belli che ho visitato finora e non a caso nel 2013 è stato inserito dal Times nella classifica dei migliori 50 al mondo.
Il percorso racconta ovviamente l’evoluzione dell’automobile da mezzo di trasporto a oggetto di culto.
Il nucleo originario della collezione si deve a Carlo Biscaretti di Ruffia, fondatore del museo, ma complessivamente sono presenti più di 200 vetture appartenenti a 80 marchi diversi.
Alcune sezioni del museo sono più statiche, altre presentano scenografie ed installazioni anche virtuali ed interattive.
Se pensate di arredare in tema la vostra casa troverete qualche simpatico spunto ;-))
Non poteva mancare la sezione dedicata alle monoposto da competizione.
Pronti alla partenza?
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Museo dell’automobile, Torino
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