#monterossi
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Le verità spezzate di Alessandro Robecchi: un intreccio avvincente tra mistero e critica sociale. Recensione di Alessandria today
Un nuovo giallo intrigante che esplora le pieghe oscure della verità, mantenendo il lettore con il fiato sospeso.
Un nuovo giallo intrigante che esplora le pieghe oscure della verità, mantenendo il lettore con il fiato sospeso. Panoramica della trama.Le verità spezzate, l’ultimo romanzo di Alessandro Robecchi, edito da Rizzoli, si distingue per la capacità di coniugare una trama gialla avvincente con una profonda riflessione sulla società contemporanea. In questa nuova avventura, i lettori ritrovano il…
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2024 in books - still May
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I have learned to love short story collections like this one, because they allow me to discover new authors I'd like to read more from - I already started the series about professional TV writer/amateur detective Monterossi by Alessandro Robecchi (only the first book, but I liked it a lot! his sense of humor goes well with mine) and recently bought a novel by Giampaolo Simi.
I really like that all the stories follow a central theme and this is a special one: for the 50th anniversary of the publishing house, Sellerio put out two collections of short stories, this one asks the authors to get inspired by a book published by Sellerio and use their usual characters (or new ones) to explore it in a detective story setting.
I think that the central stories managed to get me involved in the situation and in the charactes' lives best, despite being so short and not having read the sagas they belong to.
My favorites, anyway, were:
Qualcuno alla finestra
Cronache di un contrabbandiere etico
Il comandante Oberdan
A forma di isola
Piccola suite borghese
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denimbex1986 · 1 year ago
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'Dakota Fanning’s Marge Sherwood describes Tom Ripley as an untrustworthy liar who takes advantage of people in the official trailer for Netflix’s Ripley. The limited series stars All of Us Strangers‘ Andrew Scott in the titular role and is based on Patricia Highsmith’s popular Tom Ripley novels.
“Tom Ripley (Scott), a grifter scraping by in early 1960s New York, is hired by a wealthy man to travel to Italy to try to convince his vagabond son to return home,” reads Netflix’s synopsis. “Tom’s acceptance of the job is the first step into a complex life of deceit, fraud, and murder.”
In addition to Scott and Fanning, the series stars Johnny Flynn (Lovesick) as Dickie Greenleaf, Eliot Sumner (Pretty Red Dress), Maurizio Lombardi (Monterossi), Margherita Buy (Mia Madre), and two-time Oscar nominee John Malkovich. Oscar winner Steven Zaillian (Schindler’s List) wrote, directed, and executive produced the limited series. Additional executive producers include Andrew Scott, Garrett Basch, Clayton Townsend, Guymon Casady (Entertainment 360), Benjamin Forkner, Philipp Keel (Diogenes), Sharon Levy, and Charlie Corwin.
The eight-episode series premieres on April 4, 2024...'
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micro961 · 2 years ago
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Monterossi & Mezzalibbra - “Che male c’è”
Il singolo nato dalla collaborazione dei due cantautori sui principali stores digitali e nelle radio
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Durante una serata fatta di confronti musicali, Simone Monterossi, in arte MONTEROSSI, decide di condividere con l’amico Davide Corneli, in arte Mezzalibbra, la bozza di un nuovo brano a cui stava lavorando. Quando il secondo dei due chiese di cantarci sopra, si resero conto che le parti di un testo scritto in Estonia da quest'ultimo coincidevano perfettamente con quella canzone mai sentita prima di quella sera. Nacque da lì l'idea di fare una canzone insieme e cominciare a suonare nelle varie date live. Il brano parla di come le emozioni si mischino davanti all'idea di continuare una relazione o lasciarla cadere. È come se i due artisti impersonassero questa scissione: mentre da una parte si desidera che la persona resti e che si superino le difficoltà insieme, dall'altra parte prevale l'orgoglio ed il rancore.
 Gli stili musicali diversi che caratterizzano i due cantautori vengono miscelati grazie anche al sapiente lavoro di produzione di BELM, dando così voce a quel bivio davanti al quale ci si trova in situazioni come questa. Il risultato di tutto questo è "Che male c'è": una canzone ballabile, ma allo stesso tempo pungente che descrive la coscienza frazionata di un uomo innamorato della causa delle sue incertezze. “Che male c’è” è sui principali stores digitali e nelle radio in promozione nazionale.
 Monterossi
https://direzione816.wixsite.com/servicepromo/monterossi
 Mezzalibbra
https://direzione816.wixsite.com/servicepromo/mezzalibbra
 Ascolta il brano
https://open.spotify.com/track/2ASJMC7L017uQkSdE0A903?si=bed9023f7b404ae2
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vabenetuttoaparigi · 3 years ago
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#monterossi #monterossilaserie #bentiviglio #stazionecentralemilano https://www.instagram.com/p/CY6r6BRt1bS/?utm_medium=tumblr
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Le nuove serie Amazon italiane: The Bad Guy, Monterossi, Anni da cane, Bang bang baby e altre
Le nuove serie Amazon italiane: The Bad Guy, Monterossi, Anni da cane, Bang bang baby e altre
Achille Lauro, Kim Rossi Stuart, Arianna Becheroni, Adriano Giannini, Lucia Mascino, Dora Romano, Aurora Giovinazzo, Diego Abatantuono, Fabio De Luigi, Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Fabrizio Bentivoglio, Benji e molti altrisi uniscono alla famiglia di Prime Video Durante il Prime Video Presents Italia 2021, tenutosi a Roma, Amazon Prime Video ha annunciato le nuove serie Amazon…
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Romanzi, racconti e storie da vedere sullo schermo
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Riprende la rubrica di consigli di lettura (e non solo): una piccola selezione da opere recenti o appena ristampate, insieme a uno sguardo sul passato.
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Tra i numerosi gialli pubblicati (è proprio un periodo fortunato per questo colore), vogliamo ricordarne alcuni.
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Dopo Flora, Alessandro Robecchi è da poco uscito con l’ultima avventura della banda Sistemi Integrati, capitanata dal seducente Carlo Monterossi (magnificamente interpretato da Fabrizio Bentivoglio nella serie televisiva): Una piccola questione di cuore. L’amore a tutti i livelli, romantico o autodistruttivo, è il vero protagonista di questa detective story: Si insinua tra i poliziotti incaricati delle indagini, coinvolge grandi boss della mala, normalmente privi di sentimenti umani, giovani intellettuali della Milano bene, irresistibili femmes fatales. Robecchi è sempre maestro nel gestire la tensione e nel mantenere viva l’attenzione del lettore fino all’ultima riga. 
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Accattivante fin dal titolo, Sono felice, dove ho sbagliato?, l’ultima attesissima fatica di Diego De Silva ci propone di nuovo l’ironico avvocato ‘d’insuccesso’ Vincenzo Malinconico, ormai alla sesta causa persa, almeno letterariamente parlando. La novità assoluta è che da questi thriller forensi la Rai ha tratto una fiction in cui il protagonista è interpretato da Massimiliano Gallo, che abbiamo avuto il piacere di ammirare come marito di Imma Tataranni nella serie omonima creata da Mariolina Venezia. In questo caso Malinconico difende gli indifendibili diritti di un gruppo, coalizzato in una class action, di Impantanati che pretendono di intentare causa in nome del loro amore perduto. Se questo fosse possibile, non basterebbero tutti i tribunali del mondo per ospitare i processi di chi si sente defraudato in campo sentimentale, eppure il Nostro, tenendo fede al suo profilo di soggetto atipico e difficile da inquadrare, si sobbarca l’immane impresa. “Fra risate, battibecchi, colpi di scena e ordinarie drammaturgie familiari, Malinconico riuscirà ad articolare una stralunata difesa”. 
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Anche per la tassista-detective Debora Camilli, che alla sua quarta avventura si è ormai guadagnata l’affetto di molti lettori, è in preparazione una fiction televisiva. Uscita dalla penna esperta di Nora Venturini, regista teatrale, sceneggiatrice e scrittrice (nonché moglie del fascinoso Giulio Scarpati), la giovane, intraprendente protagonista, che non ha potuto realizzare il sogno di entrare in polizia, ma conserva lo spirito del piedipiatti, pare destinata a trovarsi coinvolta in misteriosi omicidi: un po’ come la profezia che si auto-adempie… Dopo L’ora di punta, Lupo mangia cane e Buio in sala, è appena uscito Paesaggio con ombre, dove lo sfondo è quello incantatore del Lungotevere Flaminio, dalle cui acque è stato ripescato un cadavere privo di documenti. Anche in questa puntata la strana coppia composta da Camilla e dall’anti-divo commissario capo Edoardo Raggio porterà felicemente a termine il caso. 
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Passando alla narrativa, La grande Zelda (2022) di Pier Luigi Razzano non è una biografia, ma un romanzo, in cui la protagonista racconta in prima persona la sua storia: un ritratto che ci svela la sua complessa personalità, la creatività messa in ombra dal successo del celebre marito, le passioni trascurate (il ballo, la scrittura, la pittura). Delle opere (lettere, racconti composti a quattro mani insieme al marito e il romanzo Lasciami l’ultimo valzer) potete trovare ampia scelta nel nostro catalogo. Ricordiamo anche che la “piccola compagnia della magnolia” presenterà, per il 28-29-30 ottobre, uno spettacolo sulla straordinaria figura di Zelda Fitzgerald (Teatro Linguaggicreativi). 
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Per par condicio, avendo parlato di Zelda, non possiamo trascurare il suo augusto consorte citando i Racconti dell’età del jazz, ambientati nei Roaring Twenties, i Ruggenti Anni Venti che, secondo Fernanda Pivano, furono “il decennio di tutte le proteste e di tutte le rivolte, delle utopie più ottimistiche e delle delusioni più spietate”. Di queste undici short stories, che potrebbero essere usate come modello per gli studenti dei corsi di scrittura, ricordiamo Il curioso caso di Benjamin Button, da cui è stato tratto un film; Il diamante grosso come il Ritz, racconto grottesco e simbolico di denuncia sociale; il suggestivo e notturno Tarquinio di Cheapside, da cui stralciamo questo paragrafo:
Non era roba per la ronda: quella notte Satana era in libertà, e a Satana somigliava l’uomo che si intravedeva per primo davanti, calcagno sul cancello, ginocchio sopra la recinzione. Era anche evidente che il nemico si aggirava vicino a casa, o almeno in quella zona di Londra consacrata ai suoi desideri più volgari, perché la via si restringeva come una strada in un quadro e le case si serravano sempre di più le une sulle altre, chiudendosi in un’imboscata naturale adatta al delitto e alla sua teatrale sorella, la morte violenta.
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Piccoli capolavori sono gli inediti pubblicati nel 2017 in Per te morirei: diciotto racconti, presentati ognuno da un breve cappello che ne ripercorre le vicissitudini editoriali. Contengono tutta l’America di Fitzgerald: la guerra civile, l’amata New York, il mondo del cinema e quello dell’editoria (su questo argomento il racconto d’apertura Il «pagherò» è davvero esilarante), l’ambiente dei ricchi qual era – e non è più stato – negli anni Venti e quello dei poveri della Grande Depressione. Il tutto in uno stile unico, incisivo, scattante, con calibratissime, sorprendenti, ironiche metafore. Pura maestria letteraria. 
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Vogliamo ricordare brevemente Gianni Celati, che ci ha lasciato all’inizio di quest’anno: grande scrittore, critico, traduttore (da segnalare la sua versione dell’Ulisse di Joyce, del 2013), professore di Letteratura anglo-americana (tra i suoi allievi Pier Vittorio Tondelli), nonché appassionato viaggiatore (durante il suo lungo soggiorno in Tunisia imparò la lingua araba). Il testo che consigliamo è quello dei Meridiani di Mondadori, Romanzi, cronache e racconti, che offre un ampio spettro dei suoi lavori e una vasta possibilità di scelta. I lettori lombardi (Celati era nato a Sondrio) riconosceranno nel suo stile lento e pacato, nelle descrizioni di paesaggi, nei diari di viaggio il familiare aspetto della pianura padana, come nella raccolta Narratori delle pianure, che spesso riporta storie tramandate oralmente, ammantate di uno stralunato stile fiabesco: si va dalla vicenda del radioamatore di Gallarate che si reca in una sperduta isola della Scozia (L’isola in mezzo all’Atlantico), alla ragazza giapponese del racconto omonimo che non può vivere senza consultare ogni settimana il suo signist o consigliere zodiacale, al barbiere con problemi esistenziali (Vivenza d’un barbiere dopo la morte). Scrittore che sa accontentare tutti i gusti, un vero “classico contemporaneo” secondo la definizione di Marco Belpoliti.
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Facendo un passo indietro nel tempo, un best seller ingiustamente dimenticato è Il verdetto, di Barry Reed (1980), da cui Sidney Lumet ha tratto nel 1982 un favoloso film con Paul Newman, Charlotte Rampling e James Mason. Si tratta di un legal drama (l’autore era egli stesso avvocato), che ricorda altre storie del genere (come quelle raccontate nei film La giuria, Erin Brockovich, Rain man), che descrivono la resistenza folle e disperata di piccoli onesti individui in lotta contro enti potenti (grandi compagnie di assicurazione, grandi studi legali, grandi aziende), armati soltanto della più ostinata cocciutaggine e della forza derivata da un profondo senso di giustizia. Una raccomandazione: fate attenzione, se lo leggete sui mezzi, perché ne sarete così coinvolti da rischiare di mancare la vostra fermata! 
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Agli amanti del pantagruelico investigatore Nero Wolfe proponiamo, nel caso in cui a qualche fortunato fosse sfuggito, Champagne per uno, un giallo spumeggiante per alleggerire lo spirito dei nostri affezionati lettori in questi tempi agitati. Se una donna dalla psiche palesemente fragile, che viaggia con una fiala di cianuro nella borsetta e proclama a gran voce di essere stanca di vivere, muore all’improvviso dopo aver bevuto una coppa di champagne, nessuno si sogna neppure lontanamente di sospettare un omicidio. Nessuno tranne il sagace Archie Goodwin e il suo ‘planisferico’ datore di lavoro. Una lettura d’evasione, ma di eccellente fattura.
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Ancora per gli amanti del giallo classico, è appena stata pubblicata una corposa edizione dei racconti e dei radiodrammi di Ellery Queen a cura di Carlo Lucarelli. Il volume non ha pretesa di esaustività, obiettivo quasi impossibile data la vastità della produzione del dinamico duo di cugini, ma nutre l’ambizione di aver raggiunto il massimo livello di ampiezza possibile (c’è anche un racconto che non era mai stato pubblicato in Italia). Gli unici gialli che si rivolgono direttamente al lettore, per sfidarlo a svelare il mistero, dopo che gli sono stati forniti tutti gli elementi chiave per poterlo dipanare: così faceva anche il mitico Jim Hutton (padre del talentuoso Timothy, che ha interpretato anche Archie Goodwin, forse in competizione con il padre) nella favolosa serie degli anni Settanta.
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unpaesesospeso · 5 years ago
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Recensione de I cerchi nell’acqua, di Alessandro Robecchi Tratta da www. Sellerio.it
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kissycat · 2 years ago
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Here's your REAL checklist for being like franz kafka:
- worked in asbestos factory (as a partner, not factory worker)
- vegetarian
- enjoyer of alternative medicine and Monterossi schooling
- tried to join the army but was rejected due to having tuberculosis
- kind of misogynistic
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2022 in books
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I discovered I like Sellerio’s collections of detective stories - that’s it, I’m done. This is my new addiction. I already own Una notte in giallo and I already have Un anno in giallo and Una giornata in giallo in my sights. Help?
For context: Sellerio Editore is very well know in Italy for its excellent selection of mystery and detective story authors, the most famous of whom is Andrea Camilleri. They have this very recognizable editorial collection of books in the format you can see above: small, dark blue, with a picture or painting in the middle square and amazing paper for its pages (it smells amazing). One of the cutest phrases I read about Sellerio is that the format is so iconic and the content so reliable that the Italian word for detective story (”giallo”, meaning yellow, because in the 30′s a well-known publisher, Mondadori, started selling a very popular collection of detective stories all with a yellow cover) should become “blu”.
Sellerio regularly publishes this type of collection, with eight to ten of their authors all providing a story with a common theme: in this case, they need to solve a mystery in exactly one week. The titles of the installments of this series are a play on “in giallo” = in yellow. A week in yellow, a night in yellow (each story takes up only one night), a year in yellow (twelve stories, each one in one month from January to December), the holidays in yellow (either the detectives/protagonists or the victims are on holiday at the time of the crime), New Year’s Eve in yellow and so on.
My favorites of the stories in Una settimana in giallo have been:
Alessandro Robecchi’s story, which made me find out the lovely Monterossi mini series on Amazon Prime and convinced me to go buy at least a couple of his books (during the next Sellerio sale, next August - I swear I’ve resisted up to now!); the protagonist is a TV content writer (despite his wishes) and, with his actual-detective-friends, he is tasked with finding a reluctant heir to a furtune; all of Robecchi’s books with Monterossi as a protagonist are noirs set in Milan and, if the miniseries is even remotely close to the first two novels, they are delightful. The style is ironic and quick, a pleasure to read and I am definitely hooked
Santo Piazzese‘s idea was a nice detour from the usual organized crime storiline - it was the funniest story of the bunch, incredibly enough, considering the theme! Basically an up-and-coming mafia family use their influence to have a girl employed as a cook in a restaurant long-loved by the protagonist, Lorenzo La Marca (a university biology professor in Palermo), and owned by an old friend of his - except, she’s terrible at it but she has this idea of being a misunderstood genius and the owner cannot get rid of her without fearing repercussions on his restaurant; basically, La Marca finds a way to get her own relatives to remove her from the restaurant and the ending is particularly satisfying for a little mention of a certain character
Fabio Stassi’s search of missing characters from novels. His protagonist, Vince Corso (not a detective, but a psichologist who treats people by prescribing specific books depending on what ails them), falls asleep and dreams of meeting a dead author, who got a leave of absence from Heaven to come back for a few days and help Corso find the characters who started disappearing from books in protest, so they find, for the announced closing of a little library nearby, in Rome. They also find the time to go be interviewed by Fabio Fazio at Che tempo che fa, but only after saying hello to a very friendly Robert De Niro and starting a brawl
The other stories featured actual investigators/policemen or the usual curious-journalist/writer-who-finds-death-wherever-they-go or random people solving small-scale mysteries. Some were more entertaining than others, but the the three above are totally the winners, for me.
A remarkable thing that was actually very touching is the final editor’s note: this is the first “in giallo” collection designed and published after Camilleri’s death and, to honor him, all authors were asked to slip a reference to him or his work in their stories: sometimes it’s the name of a book, sometimes his most famous police commissioner, Montalbano, is mentioned (or disappears from his own novels), other times it’s a quote (book titles slipped in the dialogue or hidden quotes). That was so sweet!
Anyway, I got hooked both by the format (the stories in this are 50 to 70 pages long, more or less, so readable in a quiet lunch break) and by how this lets you have a little taste of authors’ writing style, so that you can see if you would actually like their novels (I am so glad I never picked up Savatteri’s stuff!). So expect to see more pictures like this in the future!
#2022 in books#una settimana in giallo#alicia giménez-bartlett#(la sua storia: non male la trama ma il fatto che la sua protagonista 'abiti' in altri romanzi e quindi sia fatta e finita#e non abbia bisogno di presentazioni non mi ha dato molte info; ho fatto fatica a immaginarmi sia petra che il suo compare#quindi non ero molto interessata alla risoluzione del mistero né ho trovato la narrazione particolarmente brillante - buono a sapersi)#andrej longo#(la sua: la più triste della raccolta; non mi è dispiaciuto il pov e alcune scene sul lungomare e nel baretto ma non mi ha preso granché)#marco malvaldi#(la sua: una storiella con il barista della serie del bar lume; non ho mai letto uno dei romanzi con lui e con i suoi vecchietti#il suo unico romanzo che ho letto è quello con pellegrino artusi come protagonista e quello fa schiantare dal ridere - c'è il sequel#ma sto aspettando che esca anche lui nelle edizioni promemoria come spero che accada per non averli di formati diversi#che mi darebbe fastidio - mentre questo.. sì aveva i suoi momenti simpatici ma non mi ha fatto affezionare al barista#mentre la vicequestore sua compagna è stata simpatica per lo scazzo assoluto dimostrato dalla pagina n. 1.. vedremo)#antonio manzini#(ho iniziato a vedere 'rocco schiavone' dopo aver letto questo racconto perché il tono mi è piaciuto ma diciamo che lo stile non è di quelli#indimenticabili e con i personaggi non ci sono stati momenti di introspezione o riflessione che mi abbiano fatto dire: voglio saperne di più#insomma - battute simpatiche ma vivo anche senza; è stato carino scoprire la sua corrispettiva francese e il finale è figo ma tutto qua)#santo piazzese#(ho adorato il tono di voce di la marca dall'inizio: è così irriverente ma da una visione colta e scanzonata della vita che ho apprezzato#e poi il fatto che [spoiler] abbia fatto leggermente avvelenare il piatto del cugino della ragazza per sputtanarla davanti alla famiglia#e farla licenziare per punizione - una soddisfazione! - e che poi finisca con la menzione di montalbano nell'operazione#che leva di mezzo definitivamene la famiglia dalla vita del suo vecchio amico - ah che bella stoccata!)#francesco recami#(la sua: divertente scoprire le macchinazioni della sorella e il colpo di culo del fratello ma niente di che non mi leggerei una serie così)#alessandro robecchi#(diciamo che quando carofiglio abbandona definitivamente guerrieri come protagonista - e già ha introdotto penelope#quindi manca poco con una serie nuova già avviata così - so a chi rivolgermi; è una delizia leggerlo e il pov è uno spasso)#gaetano savatteri#(la sua: ugh pov e pesonaggi secondari insopportabili - sono contenta che la serie tv sia fedele perché ho visto una sola puntata
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A Reggio Calabria set di "Le avventure di Carlo Rossi 2"
Dal 20 febbraio Reggio Calabria sarà il set della serie “Le avventure di Carlo Monterossi 2”: inizieranno, infatti, lunedì prossimo nella città calabrese dello Stretto le riprese della seconda stagione.    Prodotta da Palomar, che ha al suo attivo fiction come “Il commissario Montalbano”, “Màkari”, “Braccialetti rossi”, “Studio Battaglia”, fino al recentissimo “Call my agent” e sostenuta dalla…
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isabelle201180 · 2 years ago
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De rage et de vent d’Alessandro Robecchi
Editeur : Editions de l’Aube Traducteurs : Paolo Bellomo et Agathe Lauriot dit Prévost Deuxième tome des enquêtes de Carlo Monterossi, après Ceci n’est pas une chanson d’amour, ce roman change totalement le ton, car on passe d’un humour cynique agressif à de la rage pure et froide. Tout aussi excellent ! Andrea Serini, en tant que propriétaire […]De rage et de vent d’Alessandro Robecchi
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ticonsiglio · 2 years ago
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Calabria: casting per vari ruoli nella serie “Le Avventure di Carlo Monterossi 2”
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signorinakaelleblog · 3 years ago
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Salut les Tumblers ,
Je suis de retour après un long moment.
Voici ,un petit partage d'une merveilleuse citation de Maria Monterossi.
Bonne fin journée
Bisou
#vendredi #citation #Maria Monterossi
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filmovida · 3 years ago
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MONTEROSSI LA SERIE
Carlo Monterossi (Fabrizio Bentivoglio) è un attempato autore televisivo di programmi trash che l’hanno arricchito ma di cui si vergogna terribilmente. Rimasto casualmente coinvolto in un omicidio decide, coinvolgendo una giovane collaboratrice del programma tv, un amico investigatore privato ed un poliziotto, di indagare, trovandosi a girare per la sua Milano cercando di sbrogliare matasse in cui si intrecciano campi rom, killer della porta accanto, neonazisti, rapitori e prostitute d’alto bordo.
Adattando 2 romanzi di Alessandro Robecchi, Roan Johnson realizza questa miniserie in 6 puntate da poco uscita su  Amazon PrimeVideo. Purtroppo il risultato è deludente ed assai inferiore all’altra serie diretta dal regista, ovvero I delitti del BarLume, giunto con successo alla nona stagione. Il problema principale della serie è che oscilla tra un spunti esili di commedia e un crime non troppo convincente senza scegliere una strada, una direzione precisa: mentre nei delitti del BarLume la parte crime è solo un pretesto per far ruotare a pieni giri la commedia ed il divertimento, qui da una parte l’indagine è più centrale ma caotica e raffazzonata e dall’altra manca quasi del tutto la leggerezza nella costruzione dei personaggi e delle situazioni. Il protagonista poi, nonostante l’impegno del pur bravo  Bentivoglio, è troppo ordinario per essere interessante: a parte la passione per Bob Dylan non ha infatti grandi tratti che lo caratterizzino, risultando quindi un personaggio debole e quasi impalpabile, che, trascinato dagli eventi, si muove stancamente galleggiando sulla vita in maniera fredda e asettica ma senza alcuna reale sofferenza o profondità. Anche tutti i personaggi che gli girano intorno appaiono un po stereotipati e poco incisivi, così come l’ambientazione in una Milano anonima che potrebbe essere un dovunque italiano.
Voto: 5
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yessgame · 3 years ago
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Le Serie Tv Prime Video Gennaio 2022
Le Serie Tv Prime Video Gennaio 2022
Gennaio primo mese dell’anno ed ecco tutte le novità che Prime Video ha riservato ai suoi abbonati Le novità di Prime Video di gennaio 2022 “Monterossi” dal 17 gennaio“As we see it” dal 21 gennaio“The legend of Vox Machina” dal 28 gennaio“Athf”, la decima stagione dal primo gennaio“The Big Bang Theory”, la dodicesima stagione dal primo gennaio“Casa Vianello”, dalla quarta alla sesta stagione…
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