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#mombaruzzo
williamnessuno · 5 months
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astronomy
Ho ricomprato La Luna è i Falò di Pavese, stimolato dalla mia fantastica collega Debora.Leggendo la prefazione mi è venuto immediatamente in mente Gino, un viticoltore di Mombaruzzo (AT) che frequentavamo decenni fa attorno alla cascina Bazzana, dove andavamo a prendere il vino e anche (noi ancora bambini) a fare la vendemmia, con le cavagne, le cesoie e la bigoncia trainata dal cingolato.Ricordo…
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Nuovo patriarca Astigiano, festeggiato centenario a Maranzana
L’Astigiano festeggia un nuovo Patriarca.     Si tratta di Giacomo Dagna, nato a Casalotto di Mombaruzzo nel 1923.     Ha partecipato alla seconda Guerra Mondiale nel Reggimento Granatieri e ha ricevuto la Croce di Merito di Guerra. Nel 1948 è emigrato in Argentina, dove ha lavorato come saldatore e bracciante. Corridore amatoriale, ha raggiunto le Ande in bicicletta. Consigliere comunale a…
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chez-mimich · 2 years
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TOPOGRAFIA POLITICO-SENTIMENTALE PER FLÂNEUR D’ALTRI TEMPI
Di solito andavo a piedi, qualche volta in bicicletta o in autobus, mai in auto, anche perché non ce l’avevo. Se l’avessi avuta non sarei diventato un inguaribile flâneur. Da adolescente e da giovane ero anche un “flâneur politico”, (era la seconda metà degli anni Settanta), perché la politica si faceva anche per la strada, nella strada e comunque i luoghi della politica erano topograficamente tangibili e non “virtuali”. Io li ho frequentati tutti o quasi dall’età di tredici-quattordici anni in avanti, ma anche prima con mio nonno Giovanni che qualche volta mi portava da qualche suo amico nella sede del Partito Socialista Italiano in Largo Buscaglia a Novara. Un palazzo austero che esponeva un cartello dipinto a mano con la falce e martello sopra la quale campeggiava la scritta: P.S.I. (il simbolo del garofano venne molto tempo dopo). Lì vicino, c’era un altro luogo che qualche anno dopo, frequentai assiduamente, la sede del Circolo Anarchico di Via dei Mille. Spesso, dopo qualche riunione del “movimento studentesco”, ci si trasferiva in Via Dolores Bello, appena in cima alla scala che portava sul Baluardo, nella sede del P.C.I., al primo piano di un palazzo antico e allora un po’ trascurato. In Corso Cavour c’era la Sede dell’ANPI e in Piazza Tornielli Bellini aveva la sua sede l’M.L.S. (Movimento Lavoratori per il Socialismo), molto organizzato ed efficiente, in cui si andava a “ciclostilare” i volantini (cfr. La voce “Ciclostile” su Wikipedia). In Via Mossotti, all’incrocio con Via Canobio, ha avuto la sua sede per pochi mesi il periodico politico “Brontentola” (nome nato dall’unione di “Brontola” e “La pentola”) giornale degli studenti di sinistra di Novara, cioè praticamente tutti. Non tutte strettamente sedi di movimenti politici, ma ascrivibili ai luoghi di ritrovo di “compagni” (termine che una volta designava le persone di “sinistra”), erano la sede della CIGL, in Via Marconi, ma anche bar e circoli, come il “Mombaruzzo” di Via Fratelli Rosselli o il “Ramlin” di Via dei Gautieri, ma pure la legatoria di Marco Peressi , che diventò per qualche tempo la redazione di un’altra rivista post-movimentista, “Macedonia”, o radio libere come Radio Kabouter in Via dei Cattaneo o Radio Voce Popolare di Via Pontida, la Libreria “La Talpa” di Via Solaroli (mia seconda casa). E la periferia? Semplicemente era periferia solo topografica: in Corso della Vittoria aveva una delle sue sedi Lotta Comunista, l’altra era in Corso Milano. Lotta Continua aveva sede in un locale prospiciente il sottopassaggio di Corso Risorgimento. E poi tutti i “circoli” a cominciare dal “25 Aprile” di Corso Cavour, ma anche la Soms (Società Operaia di Mutuo Soccorso) della Piazza di San Martino, il Circolo Operaio della Bicocca, la Fratellanza, il Circolo del Cascinone… La politica era per la strada. La politica, almeno quella della sinistra, era un tutt’uno con le strade: i comizi si facevano in piazza, i cortei percorrevano le strade, i volantini si distribuivano davanti alle fabbriche e alle scuole, i sit-in si facevano sui marciapiedi, i blocchi stradali si facevano in mezzo alla strada, insomma i luoghi della politica insistevano “sulle strade”. Oggi la politica non è più nelle strade, la politica è solo “virtuale”, lontano dal “reale” e la sinistra ha perso e continua a perdere. Un caso?
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serial-traveler · 2 years
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La miglior grappa d'Italia si produce in Piemonte
La miglior grappa d’Italia si produce in Piemonte
Distillerie Berta, storica azienda con sede a Casalotto Mombaruzzo, per la sua Grappa Invecchiata Selezione Del Fondatore Paolo Berta 2002, si aggiudica il titolo “Miglior Grappa d’Italia 2023, ottenendo così il massimo riconoscimento che viene assegnato ogni anno dalla Fondazione Italiana Sommelier. Si è svolta infatti, sabato 3 dicembre, presso l’Hotel Rome Cavalieri Waldorf Astoria,…
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jakecarson90 · 3 years
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⁣ Canon EOS 250D | 35mm | 1/320s | f/11 | ISO 100⁣ Taken on 26/09/2020.⁣ ⁣ Mombaruzzo is the easternmost town in the Asti province and provides a stunning introduction to the hilly vine-clad landscape here.⁣ ⁣ There are lots of hiking trails that can be done in touching distance from Alessandria and Asti, and it's great to see that associations like 'Il Grande Cammino del Monferrato' are promoting these as a way to discover this unspoilt area and try fine wines, too!⁣ ⁣ 𝗛𝗼𝘄 𝘁𝗼 𝗴𝗲𝘁 𝘁𝗵𝗲𝗿𝗲:Catch a bus from Alessandria or Acqui Terme with 'STP', lines 95 and 77 respectively.⁣ ______________________________________⁣ ⁣ #Mombaruzzo #Ig_Asti #IgersAsti #Italia #Italy #Ig_LangheRoeroMonferrato #LandschaftsFotografie #PaesaggiItaliani #ItalianLandscapes #Piedmont #Piemonte #ScattoPiemonte #Piemonte_Illife #PiemonteConte #VisitPiemonte #PiemonteTurismo #NoFilter #Living_Destinations #TravelAndLeisure #BestInTravel #Vineyards #TravelgramItalia #InstaTravel #IAmATraveler #WanderLust #OurPlanetDaily #DiscoverItaly #Italy_Vacations #Italy_Landscapes #IlGrandeCamminoDelMonferrato (at Mombaruzzo) https://www.instagram.com/p/CVs-ViLICDO/?utm_medium=tumblr
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jennimorelli · 8 years
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#amaretti #Mombaruzzo #Vincenzi #Italia #italian #italy #italianfood #italianrecipe #foodporn #pornfood #facciamocidelbene #food #cibo #cibosano #ciboitaliano #cibotipico #cibosalutare #dessert #dolce #biscotti #pasticceriaVincenzi
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journalsofmemory · 5 years
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La Villa Hotel Mombaruzzo, Piedmont - Italy, via @boutique-hotels​
08/08/19
Dahlia inherited this house from her sister in 1991. It’s like a time capsule. Over the past month, through my pitiful Italian and her choppy English, Dahlia and I have discussed seemingly our entire lives. I still don’t understand how she knew to send me that plane ticket, how a leap of faith to me was a natural gesture from her. I’m glad I came. Perhaps it was a physical escape, a change of scenery. Perhaps the company of someone who knew my mother as well as I did, who loved her the same way I loved her. Perhaps the comfort of a strangely familiar place in an unfamiliar new chapter of my life. This experience feels like something I couldn’t have gone without. I’m ashamed at how little effort I made to stay in touch with Dahlia as I grew up. With her sister gone, and her niece and children moved to Canada, I had to wonder whether she felt deserted here. Whether she’d lost her sense of belonging the same way I had, alone in the past.
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Screencapture from Lady J, Dir.  Emmanuel Mouret, 2018
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Pictures of my Nonna and her friends, around 1965, from a family photo album
Sitting by the water yesterday afternoon, Dahlia told me she didn’t feel as though she had ever lost anyone. “Li porto con me ovunque io vada” she said, “I bring them with me wherever I go,” but more importantly, she added, “I keep them with me wherever I stay.” Dahlia says her home is not hers, its theirs. It belongs to everyone who she misses. I’ve heard before that home is a feeling, not a place, and you find it in the people you love. Yesterday she told me that a truly complete life revolves around creating that feeling for others, just as my mother had. When she fluffed the cushions in our living room, when she stirred soup on the kitchen stove, when she wrapped her arms around me. While I’ve been sleeping better recently, I still turn under the covers when I realize she will never again be able to do those things. I wake up in a twisted cocoon, overcome by the fear that I have lost my home forever. That the feeling she cultivated for me will be buried alongside her.
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Originally posted by @notsofancyphotos
Dahlia’s stories, and the atmosphere of this house, has proven to me that the opposite is true. Blinded by my own heartache, I failed to see the ways that my mother was still alive with me. The ways that she is kept alive by the feeling of home she once grew. It’s a responsibility and a privilege to carry that feeling with me everywhere I go, and hold her in my heart forever. I lit a candle for her at Pinerolo’s local cathedral. I never practiced religion, but I used to watch my mother light candles for her loved ones whenever she had the opportunity. It feels nice to do what she would’ve done, to leave a hint of her presence in this holy place. I leave tomorrow, and it’s funny that it took a month in another country for me to realize where I belong. Tomorrow I fly back to my house, holding onto my memories. Tomorrow I go home.
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belle-et-inspirante · 4 years
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Vino Dolcetto d'Asti DOC
Vino Dolcetto d'Asti DOC
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Vino rosso di qualità dalla regione Piemonte:
vino Dolcetto d’Asti
  Nella presente pagina del sito internet passiamo ad elencare le proprietà principali del vino Dolcetto d’Asti. Vino rosso DOC della regione Piemonte, storico, derivato della tradizione vinicola locale.
Il Dolcetto d’Asti nasce tramite la vendemmia di vitigni allevati nei territori di Asti, Fontanile, Mombaruzzo, Vesime, Calamandrana da cui deriva un un vino caratteristico e inconfondibile: le uve Dolcetto.
Vino Dolcetto d’Asti all’ aspetto ed al palato.
E’ attraverso la vista, l’ olfatto ed il gusto che emergono tutte le qualità tipiche di un vino pregiato; infatti l’atto di degustare un buon vino contempla l’analisi sensoriale.
Il vino Dolcetto d’Asti si presenta ai nostri occhi avente colore rosso rubino vivo, che consegue dalla qualità dei vitigni che lo compongono. Al palato risulta essere un gusto vellutato, di moderata acidità. Contemporaneamente all’olfatto il vino Dolcetto d’Asti si rivela vinoso e gradevole.
Il vino Dolcetto d’Asti a tavola.
Spesso il trucco di una portata riuscita perfettamente è proprio la capacità di poterla servire con il vino DOC maggiormente adatto. Motivo per cui è preferibile servire il vino Dolcetto d’Asti ad una temperatura di più o meno 16-20 gradi, con pasta ripiena, tagliatelle con sugo di funghie piatti di carne o tartufo.
un nuovo post è stato publicato su https://online-wine-shop.com/tutti-i-vini/vini-rossi/vino-dolcetto-dasti-doc/
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mantruffles · 4 years
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Vino Dolcetto d'Asti DOC
Vino Dolcetto d'Asti DOC
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Vino rosso di qualità dalla regione Piemonte:
vino Dolcetto d’Asti
  Nella presente pagina del sito internet passiamo ad elencare le proprietà principali del vino Dolcetto d’Asti. Vino rosso DOC della regione Piemonte, storico, derivato della tradizione vinicola locale.
Il Dolcetto d’Asti nasce tramite la vendemmia di vitigni allevati nei territori di Asti, Fontanile, Mombaruzzo, Vesime, Calamandrana da cui deriva un un vino caratteristico e inconfondibile: le uve Dolcetto.
Vino Dolcetto d’Asti all’ aspetto ed al palato.
E’ attraverso la vista, l’ olfatto ed il gusto che emergono tutte le qualità tipiche di un vino pregiato; infatti l’atto di degustare un buon vino contempla l’analisi sensoriale.
Il vino Dolcetto d’Asti si presenta ai nostri occhi avente colore rosso rubino vivo, che consegue dalla qualità dei vitigni che lo compongono. Al palato risulta essere un gusto vellutato, di moderata acidità. Contemporaneamente all’olfatto il vino Dolcetto d’Asti si rivela vinoso e gradevole.
Il vino Dolcetto d’Asti a tavola.
Spesso il trucco di una portata riuscita perfettamente è proprio la capacità di poterla servire con il vino DOC maggiormente adatto. Motivo per cui è preferibile servire il vino Dolcetto d’Asti ad una temperatura di più o meno 16-20 gradi, con pasta ripiena, tagliatelle con sugo di funghie piatti di carne o tartufo.
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blissful-moontrip · 4 years
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Vino Dolcetto d'Asti DOC
Vino Dolcetto d'Asti DOC
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Vino rosso di qualità dalla regione Piemonte:
vino Dolcetto d’Asti
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Il Dolcetto d’Asti nasce tramite la vendemmia di vitigni allevati nei territori di Asti, Fontanile, Mombaruzzo, Vesime, Calamandrana da cui deriva un un vino caratteristico e inconfondibile: le uve Dolcetto.
Vino Dolcetto d’Asti all’ aspetto ed al palato.
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Il vino Dolcetto d’Asti si presenta ai nostri occhi avente colore rosso rubino vivo, che consegue dalla qualità dei vitigni che lo compongono. Al palato risulta essere un gusto vellutato, di moderata acidità. Contemporaneamente all’olfatto il vino Dolcetto d’Asti si rivela vinoso e gradevole.
Il vino Dolcetto d’Asti a tavola.
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Anche nell'Astigiano il Giro d'Italia femminile
Sarà presente anche la Polizia di Stato (ANSA) – ASTI, 05 LUG – Ha preso il via da Chianciano Terme la 34° edizione del Giro d’Italia Internazionale femminile, che transiterà anche nell’Astigiano, in particolare nei comuni di Calamandrana, Nizza Monferrato, Mombaruzzo, Maranzana,Sessame, Monastero Bormida, Bubbio, Loazzolo, Cessole, Vesime, Calosso e Moasca. La Polizia di Stato, come ogni anno,…
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captainvegas · 4 years
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Vino Dolcetto d'Asti DOC
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Vino rosso di qualità dalla regione Piemonte:
vino Dolcetto d’Asti
  Nella presente pagina del sito internet passiamo ad elencare le proprietà principali del vino Dolcetto d’Asti. Vino rosso DOC della regione Piemonte, storico, derivato della tradizione vinicola locale.
Il Dolcetto d’Asti nasce tramite la vendemmia di vitigni allevati nei territori di Asti, Fontanile, Mombaruzzo, Vesime, Calamandrana da cui deriva un un vino caratteristico e inconfondibile: le uve Dolcetto.
Vino Dolcetto d’Asti all’ aspetto ed al palato.
E’ attraverso la vista, l’ olfatto ed il gusto che emergono tutte le qualità tipiche di un vino pregiato; infatti l’atto di degustare un buon vino contempla l’analisi sensoriale.
Il vino Dolcetto d’Asti si presenta ai nostri occhi avente colore rosso rubino vivo, che consegue dalla qualità dei vitigni che lo compongono. Al palato risulta essere un gusto vellutato, di moderata acidità. Contemporaneamente all’olfatto il vino Dolcetto d’Asti si rivela vinoso e gradevole.
Il vino Dolcetto d’Asti a tavola.
Spesso il trucco di una portata riuscita perfettamente è proprio la capacità di poterla servire con il vino DOC maggiormente adatto. Motivo per cui è preferibile servire il vino Dolcetto d’Asti ad una temperatura di più o meno 16-20 gradi, con pasta ripiena, tagliatelle con sugo di funghie piatti di carne o tartufo.
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Vino Dolcetto d'Asti DOC
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vino Dolcetto d’Asti
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E’ attraverso la vista, l’ olfatto ed il gusto che emergono tutte le qualità tipiche di un vino pregiato; infatti l’atto di degustare un buon vino contempla l’analisi sensoriale.
Il vino Dolcetto d’Asti si presenta ai nostri occhi avente colore rosso rubino vivo, che consegue dalla qualità dei vitigni che lo compongono. Al palato risulta essere un gusto vellutato, di moderata acidità. Contemporaneamente all’olfatto il vino Dolcetto d’Asti si rivela vinoso e gradevole.
Il vino Dolcetto d’Asti a tavola.
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joaomurakami · 4 years
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Vino Dolcetto d'Asti DOC
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vino Dolcetto d’Asti
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Vino Dolcetto d’Asti all’ aspetto ed al palato.
E’ attraverso la vista, l’ olfatto ed il gusto che emergono tutte le qualità tipiche di un vino pregiato; infatti l’atto di degustare un buon vino contempla l’analisi sensoriale.
Il vino Dolcetto d’Asti si presenta ai nostri occhi avente colore rosso rubino vivo, che consegue dalla qualità dei vitigni che lo compongono. Al palato risulta essere un gusto vellutato, di moderata acidità. Contemporaneamente all’olfatto il vino Dolcetto d’Asti si rivela vinoso e gradevole.
Il vino Dolcetto d’Asti a tavola.
Spesso il trucco di una portata riuscita perfettamente è proprio la capacità di poterla servire con il vino DOC maggiormente adatto. Motivo per cui è preferibile servire il vino Dolcetto d’Asti ad una temperatura di più o meno 16-20 gradi, con pasta ripiena, tagliatelle con sugo di funghie piatti di carne o tartufo.
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jakecarson90 · 4 years
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⁣ Canon EOS 250D | 35mm | 1/125s | f/11 | ISO 100 {Photo 1}⁣ Canon EOS 250D | 35mm | 1/320s | f/11 | ISO 100 {Photo 2}⁣ Canon EOS 250D | 35mm | 1/250s | f/9 | ISO 100 {Photo 3}⁣ Canon EOS 250D | 35mm | 1/400s | f/8 | ISO 100 {Photo 4}⁣ Canon EOS 250D | 91mm | 1/400s | f/11 | ISO 100 {Photo 5}⁣ Canon EOS 250D | 62mm | 1/1000s | f/5 | ISO 100 {Photo 6}⁣ All taken on 26/09/2020.⁣ ⁣ Today I took part in a trek organised by 'Il Grande Cammino del Monferrato', an association that endeavours to promote the UNESCO-listed Monferrato area through hiking trails that have been carefully mapped out, allowing newbies like me to explore the soft, rolling hills and rich-soiled plains from a unique perspective.⁣ ⁣ And if that doesn't entice you enough, the association also strives to promote Monferrato by providing locally produced wine at the end of the trek 🍷.⁣ ⁣ The day could not have been better thanks to the clear blue sky and mild temperature without there being too much humidity in the air. The panorama offered by the red-arrow 10km-trek from Mombaruzzo to Carentino was spectacular; the chain of mountains for which the Piedmont region is so famous could be seen so clearly over 100km away!⁣ ⁣ It boggles my mind to think such a beautiful place like Monferrato where vineyards fan out in all directions interspersed with enchanting woods, historical castles and celebrated restaurants isn't widely known by visitors from Italy and abroad alike. And, I repeat, it is a World Heritage Site!⁣ ⁣ 𝗛𝗼𝘄 𝘁𝗼 𝗴𝗲𝘁 𝘁𝗵𝗲𝗿𝗲:⁣ ⁣ If you prefer to venture out on your own, take a train from Asti to Mombaruzzo on the Asti–Acqui Terme rail line. From the station, follow the nr. 001 red-arrow sign for Mombaruzzo. ⁣ ______________________________________⁣ ⁣ #Ig_Asti #IlGrandeCamminodelMonferrato #Italia #IlPiemonteCheNonTiAspetti #Colline #Hills #Green #Countryside #Trekking #Hiking #Italy #NatGeoTravel #Divine_DolceVita #UNESCO #LangheRoeroMonferrato #Piedmont #VisitPiemonte #Ig_Piemonte #Mombaruzzo #YallersItalia #VolgoItalia #YallersPiemonte #VolgoPiemonte #PiemonteConte #Raw_Italy #Italy_Illife #CanonItalia #Travel #Adventure #LonelyPlanetItalia (at Mombaruzzo) https://www.instagram.com/p/CFnJsd5o5tk/?igshid=eq95ct033l6z
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Battaglia legale per l’utilizzo del marchio degli amaretti Vicenzi
E’ in corso una battaglia legale per la proprietà del marchio “Pasticceria Cav. Vicenzi dal 1955”, che comprende gli storici amaretti di Mombaruzzo. Mario Vicenzi, figlio del fondatore dell’azienda e ormai fuori dalla società, ha infatti chiesto al tribunale di vietare all’azienda l’utilizzo dello storico marchio, di cui ritiene di essere l’unico... Per il contenuto completo visitate il sito https://ift.tt/1tIiUMZ
da Quotidiano Piemontese - Home Page https://ift.tt/3aS7ukr via Adriano Montanaro - Alessandria
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