#molty × carla
Explore tagged Tumblr posts
Text
Molty × Carla 💚🌲
#kindergarten game fanart#kindergarten game#kindergarten#kindergarten ship#kindergarten ship molty × carla#ship molty × carla#molty × carla
17 notes
·
View notes
Text
🇧🇷:Nova arte de ⭐kindergarten🍎
🇺🇲:New ⭐kindergarten art🍎
Yay
#kindergarten fanart#kindergarten 2#kindergarten game#kindergarten game fanart#kindergarten#kindergarten 2 game#kindergarten2 fanart#art#kindergarten principal#kindergarden#kindergarten kid#nugget kindergarten#kindergarten buggs#kindergarten bob#cindy kindergarten#kindergarten lily#billy kindergarten#penny kindergarten#jerome kindergarten#carla kindergarten#artist on tumblr#ozzy kindergarten#ted kindergarten#Félix kindergarten#kindergarten madison#kindergarten ron#kindergarten alice#kindergarten molty#kindergarten nugget#kindergarten janitor
233 notes
·
View notes
Text
L'amore se ne frega.
Ho accumulato ormai un bel mucchio di anni nello studio, tali e tanti da poter testimoniare alcune verità, conosciute ma tacitate, che attraversano il vivo dell'esperienza degli uomini, e delle donne.
L'amore, che vuole 'Ancora', è a scapito di ogni cosa. L'amore comporta una perdita delle relazioni umane, un calo nelle gerarchie sociali, una discesa nel potere di acquisto.
L'amore, e le sue conseguenze, se ne frega di ogni convenzione.
Dove vissuto intensamente, sino alla fine, quand'anche durasse un solo giorno, l'amore per una persona fa a meno degli orari di lavoro, dei tempi, del rispetto delle regole convenzionali.
L'amore prende treni andata e ritorno in giornata, sale su aerei senza poterli pagare se non a costo i sacrifici immani.
L'amore infrange tutta quella serie di asfittiche regole, normali, utili, normalizzanti, necessarie alla vita, al lavoro, al progresso.
Quando è vero, quando cioè diventa fine e tensione della vita stessa, vale sempre la pena.
'Valeva la pena uscire da quella riunione di lavoro e perdere la promozione'? ' Ah si, dottore. Lui era la sotto con i fiori, e mi ha portato via'
' Oggi il suo stipendio è assai basso'
'Si, ma quel momento valeva una vita intera.
Non potevo perderlo '
'Valeva la pena accettare l'invito di quella donna, pur sapendo dei precedenti, del carcere?
' Si dot, la mia famiglia mi ha cacciato via, quasi diseredato, ma non avrei ma potuto dirle di no.
Rinunciare all'amore per convenzione per morale, per costume, per tradizione familiare, perché 'non si deve', non è ' giusto'.
Perché questo ,quell'altro, priva la vita di quell'attimo incandescente che , da solo, rappresenta una luce che illumina l'universo.
Dopo il big bang, l'universo divenne freddo, tetro, gelato ed infinito.
Ma quel bagliore valeva tutto.
I casi suddetti, e altre mille ne potrei citare, conducono oggi vite non ricche, non visibili. Molti di essi hanno difficoltà economiche, a causa delle loro scelte.
Ma sono vite piene, colme.
Dire no all'amore per la convenzione, come accade nella maggior parte dei casi, conduce ad una vita mediocre, normale, normalizzata. Ricca, spesso agiata, confortevole. Rispettabile.
Nei canoni.
Ma quando giunge l'autunno della vita, il lungo e freddo periodo del rimpianto, questo viene quasi tutto speso nel rammarico, nella dannazione di aver lasciato per strada l'amore, vero. Il declino dell esistenza diviene un lungo prodomo alla morte, vissuta come una liberazione. Nessuno immagina quanti uomini e donne in questa deriva passano nello studio di un analista.
Questo è in nuce il discorso che stamattina, farò ad un emittente radiofonica che mi ha invitato , il link della quale metterò solo dopo essermi accertato che si apra, vista la mia nota dabbenaggine nel indicare link che poi si aprono in punto cieco.
Come sempre, psicoanalisi e desiderio.
Mentre tutta l'intellighenzia vi blatera, in tv, ' fate i bravi, siate monogami, siate fedeli anche quando tutto è morto. Obbedite, lasciatevi giudicare', la forza sovversiva del desiderio indica la strada opposta. Come diceva Freud ' noi portiamo la peste'
Molla tuto, alzati in piedi, corri giù dalle scale.
Vai incontro a chi ti sta aspettando, non corre il rischio di perderlo.
Insomma, vatti a prendere l'amore, ovunque esso sia.
Vi ricordate la ' Canzone di Carla' ?
George si innamora di Carla, e per lei compie azioni inconsulte, al punto di fermare un autobus per farle fare un giro. La ditta lo riprende e lo licenzia.
Ma quella scena, vale tutto il film.
Maurizio Montanari
30 notes
·
View notes
Text
I Libri del 2022
Per sognare non bisogna chiudere gli occhi, bisogna leggere - Michel Foucault
1. Carla Benedetti - La Letteratura Ci Salverà Dall’Estinzione
2. Antonio Pascale - La Foglia Di Fico. Storie di alberi, donne, uomini
3. Federico Rampini - Fermare Pechino. Capire la Cina per salvare l’Occidente
4. Mark Kurlansky - Carta. Sfogliare la Storia
5. Marshall G.S. Hodgson - L’Ordine degli Assassini
6. Julian Barnes - Il Senso Di Una Fine
7. Lello Arena - C’era Una Volta. La fiaba un po’ storta di un incontro incredibile
8. John Julius Norwich - I Normanni Nel Sud 1016-1130
9. Neil MacGregor - Il Mondo Inquieto Di Shakespeare
10. Amor Towles - Lincoln Highway
11. Isaia Sales. Teneri Assassini. Il mondo delle babygang a Napoli
12. Ian McEwan - Amsterdam
13. Carlos Fonseca - Museo Animale
14. Hermann Hesse - La Cura
15. Carlos Ruiz Zafon - Il Labirinto Degli Spiriti
16. Massimiliamo Valerii - Le Ciliegie Di Hegel. Una riflessione sull’idea di libertà
17. Fabio Bacà - Nova
18. Gilles A. Tiberghlen - Amare. Una Storia senza fine
19. Andrea Moro - Il Segreto di Pietramala
20. Ilaria Tuti - Come Vento Cucito Alla terra
21. Sylvie Testud - Senza Santi In Paradiso
22. Cesare Pavese - La Casa Sulla Collina
23. Marco Balzano - Resto Qui
24. Orhan Pamuk - Le Notti Della Peste
25. George Robert Sims - Le Avventure Di Dorcas Dene. Una detective nella Londra vittoriana
26. Francesca Stavrakopulou - Anatomia Di Dio
27. Abir Mukherjee - Le Ombre Degli Uomini
28. Guido Barbujani - Come Eravamo. Storia dalla grande storia dell’uomo
29. Richard Powers - Il Dilemma Del Prigioniero
30. Julio Cortazar - Bestiario
Mi sono fermato a 9843 pagine, ad un soffio dal mio obiettivo delle 10 mila. Quest’anno ho letto molti libri che mi hanno regalato, tra cui quello che mi è meno piaciuto, il saggio di Rampini. I saggi favolosi: Kurlansky, quello sull’Ordine degli Assassini preso dopo anni, il saggio sul Corpo del Divino di cui ho parlato sul blog. Sui Romanzi, Fonseca una novità stupenda, un mix stuzzicante di realismo magico e di giallo internazionale, notevolissimo, per struttura, trama e lessico quello di Powers, scoperto tra l’altro come appendice ad una bella chiacchierata. Bei libri italiani, tra nuovi (Bacà interessante, la conferma della Tuti, la scoperta di Moro) e la lettura o rilettura dei classici, che fa sempre sempre bene. per chi volesse altre informazioni, sono pronto a rispondere.
25 notes
·
View notes
Text
💬 Ne abbiamo ripetutamente parlato e presentato fatti durante i briefing: l'Ucraina si sta rapidamente trasformando in uno degli hub mondiali della trapiantologia "nera". Molti fatti sono stati trattati nel film "Tanks for a Kidney". Esso fornisce ulteriori prove del fatto che il regime di Kiev sta espiantando i suoi combattenti feriti per ottenere i loro organi.
❗️ Il business prospera grazie alle elevate perdite dell'AFU in prima linea. Dopo le opportune procedure chirurgiche, i corpi vengono bruciati e i parenti vengono informati che il militare è scomparso. Queste terribili manipolazioni sono impossibili senza il permesso del regime di Kiev.
Nel Paese si è fatto molto per semplificare il più possibile l'"attività" dei trapiantatori. La procedura di prelievo di organi da persone decedute che non hanno dato il consenso a vita a donare i propri organi dopo la morte è stata notevolmente semplificata.
Non solo le cliniche pubbliche ma anche quelle private hanno ottenuto il diritto di eseguire trapianti. Riuscite a immaginare cosa sia oggi una clinica privata in Ucraina?
I principali beneficiari dei programmi di trapianto in nero in Ucraina sono i Paesi occidentali. Lo stesso scenario è stato elaborato in Jugoslavia. Tutti gli organi prelevati da coloro che sono morti sono andati a soddisfare i bisogni e le esigenze degli occidentali.
Il regime di Kiev è pronto a pagare gli aiuti militari che riceve con qualsiasi cosa, ora anche con gli organi umani dei propri cittadini. Un giorno l'Ucraina capirà a cosa servivano davvero i suoi "amici" americani ed europei.
☝️ Il Paese è stato letteralmente messo sotto i ferri. Mi viene in mente la storia del Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia (TPI). Anche allora molte cose furono trascurate e non viste, ma poi, quando il procuratore dell'ICTY Carla Del Ponte si dimise, scrisse un libro di memorie che descriveva questa parte più orribile e disse che nessuno era stato punito per questi crimini orribili e da incubo.
- Maria Zakharova
10 notes
·
View notes
Text
Io credo che le responsabilità del persistere del fenomeno della violenza di genere, fino ai femminicidi veri e propri, vedi recente caso di Giulia Cecchettin, sia anche (in una certa percentuale) di tante donne che hanno rifiutato o obliterato, in modo reazionario e conservatore, le battaglie delle femministe degli anni '70 in particolare.
Rileggevo passi di "Sputiamo su Hegel" di Carla Lonzi, in questi giorni, e mi chiedevo come un libro - e non certo l'unico - così avanzato e potente potesse essere rimasto, in fondo, così inascoltato, così inefficace, se consideriamo la realtà attuale, la condizione delle donne in Italia.
Senza farla lunga, ieri a lavoro si parlava fra colleghi, soprattutto donne, del caso di questa ragazza veneta sequestrata (uccisa).
Una collega in particolare, di circa 50-55 anni di età, quindi appunto direttamente erede di quel femminismo anni '70, si esprime così: "eppure una volta non venivano uccise così tante donne. Le picchiavano, sì, in casa, ma non le uccidevano, continuavano a picchiarle e basta".
La conseguenza logica del discorso è che le cose sono cambiate perchè le donne hanno più opportunità, più libertà, e anche più voglia, in molti casi, di rendersi indipendenti, di interrompere rapporti con partner sbagliati, di andarsene di casa, di lasciare un uomo che non vogliono più, di divorziare etc. Altrimenti, avrebbero continuato a prendere botte, ma senza rischiare la vita.
Fra le tante citazioni che meriterebbero, dai testi di Carla Lonzi, scelgo questa, che mi pare importante, perchè nomina la fedeltà come una delle istanze ideologiche che si legano, come conseguenza logica e strutturale, alla violenza patriarcale. "Verginita', castita', fedelta', non sono virtu'; ma vincoli per costruire e mantenere la famiglia. L'onore ne e' la conseguente codificazione repressiva."
3 notes
·
View notes
Text
Carla Bley
Carla Bley, grande protagonista dell’avanguardia statunitense degli anni Sessanta e Settanta, è stata compositrice, pianista e organista.
Viene soprattutto ricordata per l’album Escalator over the Hill, opera jazz-rock di un’ora e mezza.
Nata col nome Lovella May Borg a Oakland, California, l’11 maggio 1936, a sedici anni si è trasferita a New York. Lavorava nel celebre locale Birdland, quando ha conosciuto e poi sposato il pianista jazz Paul Bley, da cui prese il cognome che ha tenuto anche dopo il divorzio.
A partire dal 1960, le sue composizioni sono state eseguite da musicisti e musiciste di fama internazionale, che l’hanno consacrata come figura di riferimento del movimento free jazz.
Il lungo sodalizio musicale con il trombettista austriaco Michael Mantler, che ha sposato nel 1967, ha portato alla formazione della Jazz Composer’s Orchestra, inciso il primo disco, Communication, 1965, ha portato un lungo tour promozionale in Europa.
Il concept album Escalator over the Hill, prodotto tra il 1968 e il 1971, su tre dischi, suonato dalla Jazz Composer’s Orchestra, è un’opera, con parole e libretto, che spazia dal jazz al rock alla musica colta, ispirandosi alla tradizione delle big band. Ricordato come uno dei dischi fondamentali dell’avanguardia statunitense, ispirato ai testi del poeta surrealista John Haines, ha visto il coinvolgimento della figlia Karen Mantler, che ha partecipato a molti dei suoi successivi lavori in veste di tastierista e armonicista.
Nel 1973, insieme al marito, ha fondato l’etichetta discografica indipendente WATT Works.
Negli anni settanta ha fondato una big band che porta il suo nome con cui si è esibita sui palchi di tutto il mondo.
Ha collaborato con importanti musicisti e musiciste rock e continuato a lavorare agli arrangiamenti della Liberation Music Orchestra di Charlie Haden, leggendaria formazione che univa il jazz sperimentale alla musica politica folk e tradizionale.
Il suo ultimo disco è stato Life Goes On, del 2020.
È morta a Willow, 17 ottobre 2023, aveva 87 anni.
2 notes
·
View notes
Text
Buon giorno, sono Bruno il marito di Carla Poggi. A proposito dell'evento: "L'arte per gli alluvionati della Romagna" plauso per l'idea e a realizzazione. Non sapevo, o meglio, devo dire: non mi è stato detto nulla ... penso e sono certo che Carla avrebbe partecipato volentieri all'iniziativa per questo fine ... come era già successo in tante altre occasioni ... è proprio vero le "belle" frasi ci sono nel momento del cordoglio ... poi in molti si dimenticano di te ... così diventano frasi vuote ... di convenienza ... evidentemente non ti meritano ... Un ultimo commento disinteressato: nella locandina o manifesto che dir si voglia, gli artisti aderenti all'evento devono essere citati tutti o non se ne cita nessuno, si mette il numero dei partecipanti, un elenco parziale? Mamma mia che ...!!!!! Il rispetto reciproco fra i partecipanti deve sempre essere mantenuto ... non aggiungo altro ...
2 notes
·
View notes
Text
mi manca quando una brutta persona veniva chiamata semplicemente bastard* o pezzo di merda invece di usare malattia mentale x come insulto o giustificazione alla stronzaggine. C'è stato il periodo dello psicopatico/sociopatico(che per molti è la stessa cosa), del bipolare(sinonimo di incoerenti a detta di altri), ora una "nuova" scoperta, il narcisista patologico. Ora che ci penso forse il 90% della gente che ho conosciuto è il riflesso di Narciso, come lo so? beh non ho studiato dieci anni per laurearmi in psichiatria o psicoterapia perciò un po' è per sentito dire e poi ho letto la definizione su google. Un po' come quando cercavo su internet: mi gira la testa e sono spossata che significa? mmh rischio infarto. Se rivedessi la mia ex terapeuta le direi: Sai che c'è Carla? fai più viaggi nei Tropici perché qui il tuo aiuto non ci serve ci diagnostichiamo tutti da soli. Un abbraccio, Elisa. PS: ma perché abbiamo fatto per anni sedute quando bastava che mi leggessi nella mente come Professor X? vabè semplice curiosità lascia stare.
#no sul serio ora tutti sono narcisisti#gli psicopatici si sono dileguati#la depressione non sta più simpatica#prossima la voglio indovinare: vez sei schizofrenico
5 notes
·
View notes
Text
Circus beatclub - Brescia: dal 7 al 30 novembre ’24 12 top party, con Mel Woods & Carla Genus, Miles, Samuele Brignoccolo…
Cosa si balla al Circus beatclub - Brescia a novembre 2024? Come sempre il top club gestito da Antonio Gregori e dal suo staff già propone tutto il programma mensile con anticipo, così chi ne ha voglia può organizzarsi. Dal 7 al 30 novembre si balla 3 volte la settimana, tantissime nel mese meno 'festaiolo' dell'anno, perché arriva subito dopo Halloween (31 ottobre) e prima di Capodanno (31 dicembre). Ben 12 feste, tutte molto diverse tra loro. Ogni giovedì con due party dal sound internazionale che si alternano, ovvero l'hip hop di Rehab e la house di Panorama. Ogni venerdì Friday Fiesta, per scatenarsi tra universitari e non solo. Ed infine Crush, il sabato Circus, per teen ager e non solo, ovvero una "cotta" musicale, piena di star della scena italiana.
Dall'alto, in questo photo-collage, in senso orario trovate alcune delle star musicali che arriveranno al Circus beatclub - Brescia. Dal 7 al 30 novembre 2024, fanno ballare il top club bresciano, tra gli altri Samuele Brignoccolo (t shirt bianca), DJ Endrixx, Miles, Filippo Farolfi (con il cappellino), Luca Guerrieri, Mel Woods & Carla Genus.
Qui sotto, dopo il programma data per data, trovate una breve descrizione dedicata a molti degli artisti che faranno scatenare il club a novembre. Ci vorrebbe molto più spazio, vista la qualità artistica, ma come sempre le parole non bastano a raccontare la grande musica...
Circus Beatclub Brescia
https://www.instagram.com/circusbeatclub/
www.circusbeatclub.com [email protected]
info +39 333 210 5400 (WhatsApp)
Via Dalmazia 127, 25125 Brescia
ingresso a pagamento con consumazione
Aperto ogni giovedì (Rehab o Panorama), venerdì (Friday Fiesta!), sabato (Crush) e prefestivi
Che si balla al Circus Beatclub - Brescia a novembre '24
Giovedì @ Circus Beatclub - Brescia: Rehab (hip hop) & Panorama (house)
Gio 7/11 Rehab Endrixx & Jay K
Gio 14/11 Panorama Marco Tropeano, Luca Guerrieri
Gio 21/11 Rehab Mel Woods & Carla Genus
Gio 28/11 Panorama Albert Marzinotto, Filippo Farolfi
Venerdì @ Circus Beatclub - Brescia: Friday Fiesta!
Ven 8/11 Leo Night Unicatt Students Night
Ven 15/11 VidaLoca
Ven 22/11 Tunes & Tequila (Theme Party)
Ven 29/11 Sagittarius Night
Sabato @ Circus Beatclub - Brescia: Crush
Sab 9/11 100 Crush
Sab 16/11 Humble Night: Miles
Sab 23/11 Samuele Brignoccolo
Sab 30/11 Student Party
DJ Endrixx @ Circus Beatclub - Brescia il 07/11 per Rehab
Il sound di DJ Endrixx mette insieme hip hop, R&B, tracce old school, ritmi trap ed un tocco di reggae. Originario della Guadalupa e residente a Parigi, DJ Endrixx è uno dei giovani dj in più rapida crescita nella scena musicale della capitale francese. Sta crescendo molto anche a livello internazionale, con dj set in tante città europee, ben 150. L'impegno nella sua passione e il fuoco per il successo successo lo hanno portato a esibirsi con nomi di spicco tra hip hop ed elettronica, come Craze, Asap Rocky, Metro Boomin, Travis Scott, Young Thug, Rick Ross e molti altri.
Jay K @ Circus Beatclub - Brescia il 07/11 per Rehab
Jay K accompagna in console il celeberrimo rapper Guè, ha quasi 50.000 follower su Instagram, è stato 4 volte DMC Champion in Svizzera e 2 volte Itf Champion in Italia. Stefano Guidi, questo il suo vero nome, cura un potente programma mixato sulla Rete Tre di RSI, la Radiotelevisione svizzera italiana ed ha un sound decisamente internazionale.
Marco Tropeano @ Circus Beatclub - Brescia il 14/11 per Panorama
Come ha scritto poche ore fa Daniele Spadaro su DJ Mag Italia è giovane Marco Tropeano è un DJ napoletano, classe 1996. Si è appassionato alla musica elettronica sin da giovanissimo, arrivando a vent'anni ad avere già una notevole specializzazione in materia tra percorsi di studio, serate e produzioni discografiche. Da allora il suo percorso è continuato a proseguire e lo ha portato a suonare in tutto il mondo, a dare vita alla sua etichetta discografica Ojomarino Records e a firmare tracce per label del calibro di Abracadadra, Insomniac Records e Nervous Records.
Luca Guerrieri @ Circus Beatclub - Brescia il 14/11 per Panorama
In attività dal 1995, Luca Guerrieri vive a Follonica (GR) e lavora nel suo Double Vision Studio. Il suo sound è davvero difficile da definire, visto che attraversa tutti o quasi i diversi generi di musica elettronica. Ha recentemente collaborato con un mito del mixer come Fatboy Slim per una traccia importante che ha fatto ballare tutto il mondo, "Role Model". Non è un caso. Tra i successi di Luca Guerrieri vanno citate almeno "Tears" (suonata anche nel main stage del Tomorrowland) e "Harmony", battezzata da Pete Tong nel suo programma su BBC Radio 1 e i remix per artisti come Bob Sinclar, Marshall Jefferson, Sidekick, Dirty Vegas, Watermat, Roland Clark (…).
Miles @ Circus Beatclub - Brescia il 16/11 per Crush
Miles, Young Miles fino a poco tempo fa, classe 2002 è uno dei producer italiani della nuova generazione con più talento. Grazie al padre Dj, a soli 8 anni mette mano alla sua prima consolle e, dopo un primo periodo di pratica, a 11 anni si incuriosisce della parte compositiva e prova a produrre una canzone. Cos��, scopre Fruityloops 11 e da qui inizia il suo percorso da producer, in un primo periodo focalizzandosi sulla house melbourne bounce poi arrivando alla trap ma portandosi dietro il suo stile bouncy ed elettronico. Si fa notare dal grande pubblico quando firma uno dei pezzi più chiacchierati del "Machete Mixtape 4", disco che batte ogni record restano al primo posto in classifica per 8 settimane di fila: è lui l'autore di "Star Wars" con le voci di Fabri Fibra e Massimo Pericolo. Questa produzione musicale gli vale due certificazioni dalla FIMI/GFK, prima disco d'oro e poi di platino. Da allora la sua carriera è in costante crescita... È un grande appassionato di gaming.
Baddie2Baddie, ovvero Mel Woods & Carla Genus @ Circus Beatclub - Brescia il 21/11 per Rehab
Mel Woods, DJ e co-fondatrice di Sixton Events, è con la collega Carla Genus un'icona emergente della scena trap e hip hop parigina. Mel Woods ha radici americane e del Benin... e si è autoproclamata trap mama. Ovvero funge da ambasciatrice del genere trap internazionale quand'è ai piatti. Quando lavorano insieme Mel Woods & Carla Genus si fanno chiamare Baddie2Baddie.
Samuele Brignoccolo @ Circus Beatclub - Brescia il 23/11 per Crush
Samuele Brignoccolo è Content creator, dj e produttore. Su TikTok conta circa un milione di follower. Grazie ai suoi mix e mashup ha raggiunto numerosi traguardi, creando vari trend diventati poi virali nella piattaforma anche a livello internazionale. I suoi mash up sono spesso usati dai più famosi Creator a livello mondiale. Samuele Brignoccolo è stato inserito nella classifica degli artisti più popolari su TikTok, raggiungendo la quinta posizione. La sua formazione musicale inizia molto presto, infatti all'eta di 6 anni comincia a muovere i primi passi sulla batteria, decidendo successivamente di iscriversi alla scuola di musica del suo paese che frequenterà fino ai 15 anni. All'età di 16 anni si appassiona della musica elettronica e della scena Clubbing in Italia, intraprendendo un nuovo percorso di formazione... ed è oggi si esibisce in mezzo mondo, a ritmo di House, Tribal House e Moombahton.
Filippo Farolfi @ Circus Beatclub - Brescia il 28/11 per Panorama
Fiilippo Farolfi è in forte crescita nella scena house italiana e internazionale. DJ e musicista con una passione innata l'elettronica, non si limita a mixare. Il suo set elettronico si fonde con una performance live di saxofono e drumpad. Come capita solo a chi sa davvero regalare emozioni
Albert Marzinotto @ Circus Beatclub - Brescia il 28/11 per Panorama
Albert Marzinotto è nato in un piccolo paese vicino a Venezia il 2 settembre 1989. Innamorato della musica fin da giovane, ha iniziato a studiare pianoforte e chitarra ottenendo ottimi risultati. A soli 13 anni inizia la sua carriera come dj trovando la sua migliore espressione musicale con la musica House. Guest in molti dei più importanti locali italiani, spesso sul palco con Lorenzo Jovanotti, le sue tracce sono state suonate dai migliori dj della scena underground (Loco Dice, Marco Carola, Nic Fanciulli, Luciano, Steve Lawler e molti altri). Tra le sue produzioni, spiccano le collaborazioni con dj -producer come Pirupa (Desolat, Rebirth, Snatch) e Tapesh (Noir Musica, Suara, Variante). Non è tutto: spesso in console e sul palco si scatena anche alle drum machine... perché mixare per lui non è abbastanza.
0 notes
Text
Kindergarten
Kindergarten 2
#kindergarten 2#kindergarten fanart#kindergarten 2 game#kindergarten game fanart#kindergarten2 fanart#kindergarten game#kindergarten#kindergarten jerome#art#kindergarten nugget#kindergarten lily#kindergarten buggs#kindergarten madison#my art#kindergarten molty#kindergarden game#kindergarten protagonist#kindergarten cindy#kindergarten penny#kindergarten carla#kindergarten ozzy#kindergarten felix#kindergarten the game#kindergarten ted#kindergarten theodore#kindergarten ron#kindergarten alice#artists on tumblr
161 notes
·
View notes
Text
Esploriamo il rapporto tra AI e Cultura con il nostro avatar di Ennio Flaiano
Ieri, a Pescara, si è tenuta la cerimonia di chiusura della 51ª edizione dei Premi Internazionali Flaiano, un vero patrimonio italiano che celebra l'arte e la cultura con una passione autentica. Questi premi, fondati nel 1973 da Edoardo Tiboni per onorare il suo amico Ennio Flaiano, sono un omaggio perpetuo alla creatività e all'ingegno italiani.
Tiboni, promotore culturale instancabile che ha diretto per 35 anni la RAI abruzzese e dato vita a numerose istituzioni culturali, ha voluto celebrare Flaiano, prolifico scrittore, sceneggiatore e giornalista italiano noto per la sua ironia e acume. Flaiano ha lasciato un'impronta indelebile nella cultura italiana, anche grazie alle sue collaborazioni con registi come Federico Fellini.
In un'epoca in cui l'innovazione e la tradizione si fondono, siamo entusiasti di aver reso nuovamente "parlante" Ennio Flaiano con la nostra Intelligenza Artificiale. A 50 anni dalla sua scomparsa, l'avatar di Flaiano ha preso vita sul palco, intervenendo più volte durante la serata. La sua presenza virtuale ha accompagnato la consegna dei "Pegaso d'Oro", ricordandoci il valore eterno delle sue parole. Come Flaiano stesso ha detto, "Coraggio, il meglio è passato." Questo aforisma, con la sua ironia e saggezza, ci incoraggia a guardare avanti con creatività, sfruttando la tecnologia per mantenere viva la sua voce e il suo pensiero.
La cultura e l'arte sono tra i capisaldi dell'Italia, e contribuire a celebrare queste eccellenze è per noi un grande onore. Crediamo profondamente nella stretta interconnessione tra Creatività, Pensiero e Tecnologia, e questa cerimonia è stata una testimonianza concreta di questa visione.
Tra momenti toccanti e riflessioni profonde, abbiamo applaudito personalità straordinarie come Antonio Albanese, Claudio Bisio, Paola Cortellesi, Michele Riondino, Francesca Benedetti, Mariska Hargitay, Pilar Fogliati, Leonardo Lidi, Giorgio Colangeli, Miriam Leone e molti altri.
Sotto la guida di Carla Tiboni, che con passione porta avanti l'eredità del padre Edoardo, il Premio Flaiano continua a ispirare, unendo tradizione e innovazione nel rispetto della nostra ricca cultura italiana.
Per maggiori informazioni sui Premi, visitate il sito: Premi Internazionali Flaiano
Per rivedere la cerimonia di chiusura clicca QUI.
I Premi Internazionali Flaiano sono a cura di Fondazione Edoardo Tiboni e Associazione Culturale Ennio Flaiano, con il patrocinio e sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Regione Abruzzo, Città di Pescara, Ministero della Cultura, ANICA, APA e Rai Abruzzo.
0 notes
Text
Viaggio fino al termine del diario di Carla Tommasone La trilogia Un viaggio nel passato che svela molti puntri oscuri
#arteiamo#libri#romanzi#libridaleggere#reading#libribelli#lettura#lettureconsigliate#lettureinteressanti#trilogia#carlatommasone#leggere#viaggiofinoalterminedeldiario#viaggio#diario#segreto
1 note
·
View note
Text
Vicenza, "Taci, anzi parla", con Carla Lonzi per scoprire come sono cambiati bisogni, diritti e rappresentazioni delle donne
Vicenza, "Taci, anzi parla", con Carla Lonzi per scoprire come sono cambiati bisogni, diritti e rappresentazioni delle donne. Partendo dalla propria esperienza di femminismo e teatro, Patricia Zanco con Fatebenesorelle e con il gruppo FLUSSE, propone un nuovo progetto culturale e politico per Vicenza che alimenterà il dibattito tra le generazioni, abitando luoghi istituzionali, culturali e sociali della città quali Palazzo Cordellina, l'Odeo del Teatro Olimpico, il Giardino di Santa Corona, il chiostro della sede di Presenza Donna (in via San Francesco Vecchio 20) e Porto Burci. Gli incontri che si terranno dall'11 aprile al 4 luglio, tutti ad ingresso libero, sono realizzati in collaborazione con Comune di Vicenza, Consigliera di Parità della Provincia di Vicenza, Fondazione Monte di Pietà, Accademia Olimpica, CISL Vicenza, UIL Veneto, CGIL Vicenza, Casa di Cultura Popolare, Biblioteca Civica Bertoliana e Presenza Donna. «Carla Lonzi, storica dell'arte, lascia la sua professione per dedicarsi completamente alla causa del femminismo. Grazie al suo lavoro tante donne scopriranno se stesse, nella propria individualità e nelle relazioni fra loro e con l'altro sesso. A Vicenza, grazie all'idea forte e chiara di Patricia Zanco, attrice e autrice, della collaborazione di Flusse e delle tante partnership che hanno visto collaborare enti e istituzioni, molti dei quali parte della Consulta per le Politiche di Genere, siamo davvero felici di proporre un ciclo di incontri in occasione della ripubblicazione delle opere di Carla Lonzi. Un percorso di conoscenza della sua attualità sempre rivoluzionaria, e di noi stesse, nelle diverse età della vita, e nella nostra sempre cangiante, e 'costruenda', identità"» - commentano la vicesindaca con delega alla pari opportunità Isabella Sala e l'assessore alla cultura, al turismo e all'attrattività della città Ilaria Fantin. La voce di Carla Lonzi, ovvero i suoi scritti, interpretati dall'attrice e regista Patricia Zanco, solleciteranno l'immaginario delle e dei partecipanti che con la moderazione di FLUSSE potranno esprimersi in un dialogo aperto con le relatrici. L'incontro vedrà infatti l'approfondimento e le riflessioni di filosofe, politiche, ricercatrici e attiviste che di volta in volta accompagneranno il pubblico alla scoperta del pensiero di Lonzi e dell'evoluzione del femminismo, tra passato e presente. Il primo incontro è previsto per giovedì 11 aprile a Palazzo Cordellina con Annarosa Buttarelli, curatrice della recente riedizione delle opere di Carla Lonzi per la casa editrice La nave di Teseo, nell'ambito della collana La Tartaruga: «Carla Lonzi ha deciso di dare spazio alla vita vissuta dalle donne nel quotidiano, nei rapporti con gli altri, in ogni ambito dell'esistenza, e lo ha fatto con un rigore e un'attenzione pieni di ferocia ma anche di amore. I riverberi di quell'esplosione si sentono ancora oggi: Carla Lonzi continua a essere amata, letta e discussa, e a generare nuovi filoni di pensiero. Questo la rende una delle pensatrici più radicali e vive che abbiamo la fortuna di leggere, al di là di qualsiasi geografia e ordine di tempo». A seguire il 15 maggio a Porto Burci sarà presente la filosofa e redattrice culturale del quotidiano Il manifesto Alessandra Pagliaru; il 30 maggio all'Odeo del Teatro Olimpico la filosofa e politica Maria Luisa Boccia, presidente del Centro per la Riforma dello Stato; l'11 giugno nel chiostro della sede di Presenza Donna, in via San Francesco Vecchio 20, la filosofa co-fondatrice della comunità filosofica "Diotima" Chiara Zamboni. Il 25 giugno nel Giardino di Santa Corona saranno ospiti la filosofa Linda Bertelli e la ricercatrice e docente Marta Equi Pierazzini, in un appuntamento al quale seguirà nella Sala Lampertico del cinema ODEON la presentazione del documentario Alzare il cielo, voluto da Loredana Rotondo, per la regia di Gianna Mazzini. Il ciclo si concluderà il 4 luglio a Porto Burci con le ricercatrici indipendenti Valeria Mercandino e Daniela Pietta. "Taci, anzi parla" si propone di creare tempi e spazi di confronto per condividere esperienze collettive e personali, alimentare le relazioni in presenza, conoscere realtà e progetti del territorio. Capire se e come sono mutati i bisogni nel tempo, con quali azioni si fa riflessione e denuncia oggi, cosa hanno da imparare reciprocamente le pratiche del passato e quelle contemporanee. Gli incontri saranno un'occasione di formazione sui diritti delle donne, l'autodeterminazione femminile e di confronto sulle relazioni tra i sessi, concorrendo a creare una cultura personale e collettiva volta a contrastare la violenza di genere. «La voce e la libertà ce la siamo sempre presa al prezzo di lotte e conflitti - dichiara Patricia Zanco -. Questo progetto è iniziato mesi fa, a partire da un dialogo con la vicesindaca Isabella Sala, la consigliera comunale Luisa Consolaro e la consigliera di parità Francesca Lazzari. La sua realizzazione sarà possibile con FLUSSE, e con la collaborazione di Adriana Chemello per Accademia Olimpica, della Fondazione Monte di Pietà, di CISL Vicenza, UIL Veneto e CGIL Vicenza, della Casa di Cultura Popolare, di Biblioteca Civica Bertoliana e di Presenza Donna».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Carla Lonzi
“Il femminismo mi si è presentato come lo sbocco possibile tra le alternative simboliche della condizione femminile, la prostituzione e la clausura: riuscire a vivere senza vendere il proprio corpo e senza rinunciarvi. Senza perdersi e senza mettersi in salvo”.
Carla Lonzi è stata critica d’arte, editrice, scrittrice, poeta e, sopra ogni cosa, femminista.
Teorica e iniziatrice dell’autocoscienza e del femminismo della differenza ha portato un cambio di prospettiva, il gesto imprevisto di porsi fuori dalla cultura e dalle istituzioni, come ella stessa ha scritto è stato: uno sconquasso e anche una festa.
Nata a Firenze il 6 marzo 1931 da una famiglia della media borghesia fiorentina, madre insegnante e padre industriale con cui è stata sempre in conflitto, il suo desiderio di autonomia, di allontanamento dalla famiglia, l’ha portata a decidere di andare a studiare, a soli nove anni, in collegio. Dopo il liceo classico si è trasferita a Parigi, ma è rientrata presto per problemi di salute. Si è laureata con lode in Storia dell’arte con la tesi su Rapporti tra la scena e le arti figurative dalla fine dell’Ottocento, pubblicata molti anni più tardi.
Come critica d’arte, piena di talento, creatività e intelligenza, ha curato mostre prestigiose e viaggiato tanto.
Con il passare degli anni è stata sempre più attratta dalle dinamiche relazioni e di potere uomo-donna che dall’arte come elemento slegato dalla contemporaneità. Ha denunciato apertamente ingiustizie, prevaricazioni e comportamenti retrogradi ai danni delle donne, ritrovandosi isolata dall’entourage a cui apparteneva.
L’attività di critica si è conclusa nel 1969, col suo libro Autoritratto, che riporta i colloqui registrati, assoluta novità per i tempi, con tredici artisti e artiste, con particolare rilievo al dialogo con Carla Accardi, da cui ha cominciato a maturare la presa di coscienza femminista e l’attenzione alla soggettività femminile. Ha concluso negando il ruolo della critica, in quanto potere e ideologia sull’arte e sugli artisti.
Dell’arte le interessava non l’opera, il prodotto, ma il manifestarsi dell’autenticità dell’artista. È questo il filo comune al suo lavoro di critica, alla scrittura poetica, al femminismo.
Mettendo in discussione il ruolo della critica ha provato a sottrarre l’arte al ‘mito culturale’ per permettere alla creatività di entrare in rapporto con l’autenticità.
Con Elvira Banotti e Carla Accardi, nel 1970 ha fondato il gruppo Rivolta Femminile che è stato anche una casa editrice per cui ha redatto il Manifesto di Rivolta Femminile. Il testo, redatto in sessantacinque frasi brevi e lapidarie, contiene tutti gli argomenti d’analisi che il femminismo ha fatto propri: l’attestazione e l’orgoglio della differenza contro la rivendicazione dell’uguaglianza, il rifiuto della complementarità delle donne in qualsiasi ambito della vita, la critica verso il matrimonio, il riconoscimento del lavoro delle donne come produttivo e la centralità del corpo e la rivendicazione di una sessualità soggettiva e svincolata dalle richieste maschili.
A partire dal primo gruppo romano ne vennero fondati altri in diverse città. Tutti nati attorno alle pratiche, del separatismo e dell’autocoscienza: del partire dalle relazioni tra donne, del partire da sé e del fare pensiero di questa esperienza.
Sempre nel 1970 ha scritto e pubblicato Sputiamo su Hegel, in cui critica l’impostazione patriarcale della politica marxista e comunista invitando le donne a prendere posizione nella società patriarcale.
L’anno seguente è uscito La donna clitoridea e la donna vaginale, in cui, attraverso un confronto con fonti che vanno dalla psicanalisi alla paleoantropologia fino ai testi indiani del Kamasutra, sostiene che il mito dell’orgasmo vaginale è funzionale al modello patriarcale della complementarità della donna all’uomo. Se nel momento procreativo tale complementarità tra donna e uomo è ammessa, non lo è invece nel momento erotico-sessuale.
Con quest’opera ha posto il piacere come uno degli aspetti centrali della formazione dell’identità, individuando il ruolo della donna rispetto all’aggressività primitiva dell’uomo. Lo scritto, suscitando varie discussioni all’interno dei gruppi femministi, aveva portato ad approfondire la necessità di mettere in questione il desiderio e la possibilità di essere un soggetto che può identificarsi nella donna senza negare la differenza sostanziale con l’uomo.
Nel 1973 ha lasciato il gruppo della Rivolta Femminile e l’anno successivo è uscita la collana Libretti verdi, che comprende la ristampa dei suoi scritti, tra cui i testi firmati da Rivolta Femminile.
Nel 1978 ha pubblicato Taci, anzi parla. Diario di una femminista, con un approccio autobiografico di nudismo esistenziale in cui vengono messe in luce le tappe della sua vita facendo emergere il suo impegno politico femminista. Prendendo il via dalla fine dell’amicizia con Carla Accardi e dal suo distacco dal mondo dell’arte, in questo libro cambia la sua concezione dell’artista, che dapprima aveva esaltato come autentico e libero e che invece parteciperebbe alla marginalizzazione e all’esclusione delle donne, incitando ad abbandonare la strada della creatività di tipo patriarcale e imboccare quella dell’autocoscienza femminista.
Nel 1980 ha inaugurato la nuova collana Prototipi con Vai pure, che riporta i dialoghi più significativi avvenuti tra lei e il suo compagno, l’artista Pietro Consagra.
È morta il 2 agosto 1982 a Milano in seguito a un cancro.
Il suo contributo è stato cruciale nel dibattito italiano. L’intelligenza della realtà, la profondità delle analisi, la dote di saper cogliere nel reale ciò che limita la libertà femminile e ciò che invece è in grado di realizzarla, la capacità di mettere al mondo ciò che l’ordine dato non ha previsto, sono la sostanza della sua riflessione.
Per anni le sue opere sono circolate solo attraverso fotocopie, pdf, fotografie scattate male, frasi copiate a penna e passate di mano in mano, di donna in donna, di generazione in generazione. Con la loro forza prorompente e il valore sociopolitico, hanno delineato un punto di partenza, un modello di riferimento e fonte di ispirazione per moltissime attiviste.
Dopo essere rimasti a lungo assenti dagli scaffali, sono recentemente tornati in libreria grazie a Claudia Durastanti, direttrice della casa editrice La Tartaruga, creata nel 1975 da Laura Lepetit che oggi fa parte del gruppo editoriale La Nave di Teseo.
Carla Lonzi, con la sua esistenza e con i suoi scritti, che della sua vita sono il frutto, ha mostrato che la libertà femminile è l’imprevisto che apre ad altri imprevisti.
Guidata dal suo grande amore della libertà, ha mostrato la via di accesso a un mondo nuovo possibile, facendoci vedere che amore del mondo e amore di sé non divergono.
Nel 2017, suo figlio, Battista Lena, ha donato tutto il suo archivio, scritti, note, appunti, diari, a quello che è diventato il Fondo Carla Lonzi ospitato alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Questo grande patrimonio storico e archivistico che rappresenta ancora oggi un atto politico, generativo e di lavoro radicale della memoria, minaccia di sparire dalla pubblica fruibilità perché la nuova direzione del museo ha deciso di non rinnovare il comodato d’uso.
Un ulteriore attentato alla cultura e alla storia di un’Italia che naviga sempre più ostinatamente verso una deriva reazionaria.
0 notes
Text
A Firenze quarta edizione per la tradizionale mostra di Natale ideata e curata dalla critica d’arte internazionale Marta Lock. Verrà inaugurata mercoledì 20 dicembre 2023 alle ore 18.00 presso la galleria Art Armand Xhomo Gallery - via Ghibellina 105/107/111 - la tradizionale collettiva di Natale giunta alla sua quarta edizione che ha visto riunire in un un’unica esposizione artisti provenienti da tutta Europa; due edizioni a Roma e una a Milano hanno permesso ai protagonisti di essere visti e apprezzati per il singolo linguaggio pittorico in dialogo con altri, diversi e a volte persino divergenti, ma tutti uniti sotto la grande bellezza dell’arte. La galleria scelta quest’anno dalla critica d’arte Marta Lock è nel pieno centro di Firenze, a un passo da piazza della Signoria e in piena visibilità rispetto a tutti i turisti che quotidianamente, e in particolar modo nel periodo delle festività, affollano il capoluogo toscano. La linea guida data dalla critica e curatrice è quella di non avere linee guida perché, come scrive nell’introduzione del catalogo: « … la mancanza di un tema è dovuto alla mia scelta di non condizionare mai l’estro creativo degli artisti, perché ritengo che solo in questo modo possano raccontare tutto ciò che hanno dentro, tutto ciò che senza alcun tipo di regole, di schemi o di richiesta di attenersi a una linea guida che potrebbe non appartenere alle loro corde, fuoriesce mostrando solo la loro vera essenza e personalità pittorica e scultorea». Gli stili presenti sono molteplici e variegati proprio per ricostruire il gusto dell’incontro e del confronto tipici dei salotti del Novecento in cui gli artisti usavano incontrarsi per far nascere nuove idee e movimenti pittorici perché è solo dall’interazione e dall’apertura al dialogo artistico che è possibile aprire le porte alle innovazioni e alla possibilità di assorbire nuovi punti di vista potenzialmente in grado di modificare il proprio dando vita a trasformazioni ed evoluzioni di stili. Trentasei gli artisti, tutti accuratamente selezionati da Marta Lock, provenienti da molte regioni italiane ed anche da molti Paesi europei - Austria, Germania, Francia, Inghilterra, Slovacchia, Svezia, Francia e Grecia -, tutti contraddistinti da differenti stili pittorici e scultorei, per dare al pubblico fiorentino un’idea di quale sia la direzione che sta prendendo l’arte contemporanea. La mostra Natale in Arte 2023 sarà dunque un’ottima occasione per scoprire nuovi mondi artistici e - perché no? - per scegliere il regalo perfetto per questo Natale. La mostra Natale in Arte 2023 ideata e curata da Marta Lock - opere di: Adolfo Maffezzoni, Ageliki Alexandridou, Alda Picone, Angela Avenoso e Ludovica Iannò, Annabelle Ferreira, Annamaria Giugni, Battista Doneddu, Beatrice Buccella, Brigitta Stritezsky, Carla Faggioni, Concetta Cantafio, Elena Netsayef, Elena Rizzardi, Elisabetta Martinez, Enrico Tubertini, Franca Fabrizio, Giancarlo Mariniello, Hans Adam, Judith Paone, Laura Pantarotto, Luana Gibaldi, Luca Vitale, Lucilla Labianca, Margot Vogl, Mauro Trincanato, Mike Ferrel, Natasa Radanovic, Panto Trivkovic, Paolo Francesco Vignati, Roberto Buccilli, Salvatore Gerbino, Silvia Grazioli, Svitlana Mykhaliuk Romaniuk, Vanessa Di Lodovico, Zuzana Hradilová - sarà visitabile presso la galleria Art Armand Xhomo Gallery fino a venerdì 5 gennaio 2024 (orario: dal lunedì alla domenica, dalle ore 15.00 alle ore 21.00; chiusura solo il 25 dicembre).
0 notes