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#mini idroelettrico
lamilanomagazine · 7 months
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Energia, intesa tra Regione Siciliana e Rse per una gestione più efficiente della produzione da fonti rinnovabili
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Energia, intesa tra Regione Siciliana e Rse per una gestione più efficiente della produzione da fonti rinnovabili. Regione Siciliana e Rse hanno siglato un protocollo d'intesa triennale per agevolare la definizione di politiche tese al raggiungimento degli obiettivi stabiliti a livello europeo, nazionale e regionale in materia di transizione energetica e sviluppo sostenibile e a supportare la redazione della strategia regionale sulla gestione efficiente, economica ed efficace dell'energia prodotta da fonti rinnovabili. A firmare l'accordo Calogero Giuseppe Burgio, dirigente generale del dipartimento regionale dell'Energia, e Franco Cotana, amministratore delegato di Rse, società di Ricerca sul sistema energetico controllata dal Gestore dei servizi energetici, alla presenza dell'assessore regionale all'Energia e servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro. «Grazie a questa collaborazione – dice l'assessore Di Mauro – Regione Siciliana e Rse potranno lavorare alla pianificazione di un modello energetico che comporti un basso costo per i cittadini e le imprese siciliane e promuovere la gestione efficiente dell'energia prodotta dalle fonti rinnovabili. Particolare attenzione, nell'ambito dell'accordo, è rivolta alla digitalizzazione dei sistemi elettrici, attraverso la creazione di smart grid neurali, e all'individuazione di configurazioni sostenibili di futuri impianti di pompaggio idroelettrico compatibili con il fabbisogno di accumulo, secondo le strategie energetiche del piano di sviluppo di Terna». «Sarà verificata – aggiunge Burgio – la possibilità di realizzare in Sicilia la filiera produttiva inerente al convertitore del moto ondoso in energia elettrica denominato Wave Sax, da me sviluppato insieme al mondo accademico e a Rse nel porto di Civitavecchia. Questo potrebbe portare a enormi ritorni occupazionali per la nostra regione. Il Wave Sax, oggi a livello preindustriale, è l'unico a utilizzare la tecnologia mini-idroelettrica capace di sfruttare l'enorme quantità di energia presente nel mare, largamente superiore al fabbisogno antropico». «Grazie alla sua posizione centrale nel Mediterraneo la Sicilia rappresenta un nodo strategico per le reti energetiche nazionali ed europee – afferma Cotana – Siamo lieti di poter offrire supporto nell'analisi e nella progettazione di piani per lo sviluppo di un sistema energetico regionale che risponda alle caratteristiche di efficienza e sostenibilità ambientale, considerando al contempo gli aspetti tecnici ed economici. Il nuovo meccanismo di approvvigionamento di capacità di stoccaggio elettrico (Macse) è una grande opportunità per gli stoccaggi energetici idroelettrici della Sicilia». Rse ha individuato in Sicilia ben undici potenziali sistemi di accumulo idroelettrico per una potenza complessiva di circa 4 GW. «I sistemi di accumulo idroelettrico basati su pompaggi tra due bacini a diversa altezza hanno vari vantaggi rispetto all'accumulo elettrochimico con batterie: durata quasi illimitata, indipendenza da materie critiche come il litio, utilizzo di tecnologie italiane», conclude Cotana.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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powersol · 1 year
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Energie Rinnovabili nelle PMI liguri
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La Regione Liguria ha aperto il 22 settembre un bando che concede incentivi alle imprese per incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili. L’obiettivo è quello di promuovere le energie rinnovabili in conformità con la direttiva sul tema 2018/2001 e di sostenere la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili: fotovoltaico, mini-eolico, biomasse, solare termico e pompe di calore.
Destinatari e dotazione finanziaria
I beneficiari del bando sono le micro, le piccole e le medie imprese del settore privato, aventi sede operativa in Liguria. Non possono presentare domanda i raggruppamenti temporanei d’impresa e le reti d’impresa. La dotazione finanziaria complessiva è pari a 4.060.000€, di cui 2.000.000 € destinati ai contributi a fondo perduto, 2.000.000 € allo strumento finanziario (prestito rimborsabile e abbattimento costo garanzia) e 60.000 € all’abbattimento dei costi di garanzia. Il contributo può coprire al massimo fino all’80% delle spese ritenute ammissibili, ed è suddiviso in: 40% finanziamento a tasso agevolato, con un massimale di 300.000 €, e 40% contributo a fondo perduto. Questo incentivo non è cumulabile con qualsiasi altra forma di aiuto di Stato.
Spese ammissibili
Sono ammissibili i seguenti interventi, ancora da avviare oppure avviati ma non conclusi alla data di concessione dell’agevolazione:
Impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile per la produzione di energia destinata all’autoconsumo, quali solare fotovoltaico, mini-eolico, mini-idroelettrico, solare termico, geotermico e biomassa;
Opere di repowering, ovvero di sostituzione dei componenti originali dell’impianto con altri, e di riconfigurazione del layout al fine di aumentare la resa dell’impianto;
Sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore collegate all’impianto a fonte energetica rinnovabile.
Sono considerate idonee le spese per: realizzazione degli impianti e delle apparecchiature, fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo, acquisto di programmi informatici connessi all’investimento, opere edili necessarie, connessione alla rete elettrica nazionale, studi e spese per attività preliminari, progettazioni, indagini geologiche e geotecniche, direzione lavori e collaudi tecnici.
Tutti gli impianti devono essere destinati all’autoconsumo dell’energia prodotta e, nel caso in cui vi sia energia eccedente, questa potrà essere immessa in rete (scambio sul posto) a condizione che la cessione sia effettuata a titolo gratuito.
Modalità di presentazione delle domande
Le domande devono essere redatte esclusivamente online, accedendo al sistema “bandi online” dal sito www.filse.it, oppure dal sito filseonline.regione.liguria.it, devono essere compilate in ogni loro parte, complete di tutta la documentazione necessaria, che deve essere firmata tramite firma digitale, e inoltrate utilizzando esclusivamente la procedura di invio telematico. Le richieste di accesso al bando vanno inviate tra il 22 settembre 2023 e le ore 17.30 del 6 ottobre 2023 e ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo. La documentazione da allegare è la seguente:
Relazione illustrativa dell’intervento proposto;
Documentazione tecnica dell’intervento idonea a illustrare le caratteristiche impiantistiche dello stesso;
Cronoprogramma dettagliato inclusivo delle tempistiche per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie;
Elenco di tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell’intervento;
Quadro economico indicante i costi riconducibili all’iniziativa;
In caso di opzione del regime di esenzione, analisi dello scenario controfattuale.
Le domande saranno valutate secondo due criteri: l’ammissibilità formale della domanda e il merito del progetto proposto a finanziamento.
Erogazione del contributo
Il beneficiario può richiedere un acconto nella misura massima del 40% di ciascuna delle forme di agevolazione concessa, oppure solo del contributo a fondo perduto. Successivamente, l’erogazione del saldo o del solo contributo a fondo perduto avverrà a ultimazione dell’intervento. Il contributo sarà liquidato entro il settantacinquesimo giorno successivo all’invio della richiesta di liquidazione.
I bandi regionali attivi sono disponibili sul blog di Powersol.
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edilizia360 · 5 years
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Rinnovabili, Legambiente: 'recepire subito le norme UE sulle comunità energetiche'
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16/05/2019 - Molte luci ma altrettante zone d’ombra nell’Italia delle energie rinnovabili. Per la prima volta dopo 12 anni si riduce la produzione di energia prodotta da solare, eolico, bioenergie, così come vanno lentissimi gli investimenti nel settore.   Tuttavia, la nostra Penisola si conferma tra le nazioni più avanti nel mondo e con le maggiori opportunità su questo fronte, grazie a risorse fossil-free diffuse e differenti da nord a sud: oggi sono circa un milione gli impianti tra elettrici e termici installati in tutti i comuni italiani.   E non smentiamo la nostra fama di Paese del Sole: praticamente in ogni città, grande o piccola, e` installato almeno un impianto fotovoltaico, mentre sono 7.121 quelli del solare termico; 1.489 quelli del mini-idroelettrico (in particolare al centro nord) e 1.028 quelli dell’eolico (soprattutto al centro sud); 4.064 quelli delle bioenergie e 598 quelli della geotermia.   Grazie.. Continua a leggere su Edilportale.com
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futureenergy · 11 years
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Il Mini-hydro di Future Energy è online! 
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futureenergy · 12 years
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Micro e Mini Idroelettrico
Come annunciato la settimana scorsa sui nostri social network (facebook e twitter), Future Energy sta intraprendendo il cammino del mini e micro idroelettrico, consentendo di produrre energia elettrica da piccoli corsi d’acqua, con portate limitate e salti idraulici minimi (anche inferiori ai due metri).
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La pagina del sito spiega bene cosa sono il micro e il mini idroelettrico, a cosa servono e come funziona, nonché specifica il perché questo tipo di intervento sia conveniente dal punto di vista dei costi (limitati) e, soprattutto, dell’impatto ambientale. Con un salto idraulico di appena due metri e una portata non elevata è possibile convertire l’energia cinetica del movimento dell’acqua in energia meccanica e poi in energia elettrica. La differenza tra micro e mini idroelettrico sta nel range di energia prodotta, in quanto il primo arriva fino a 100 kW ed il secondo, a seconda delle interpretazioni, può raggiungere 1 MW di energia. La carta vincente della tecnologia impiegata nel piccolo idroelettrico consiste nel fatto che i rendimenti sono ben alti, a differenza del fotovoltaico. Questi vantaggi sono riassumibili come segue:
Rendimenti energetici non inferiori all’80%
Possibilità di attivare la tariffa omnicomprensiva per kWh immesso in rete
Tempi di rientro piuttosto brevi, si parla di 5-10 anni, a seconda della grandezza dell’investimento
Inoltre, questa tecnologia è relativamente più semplice da installare, non richiede salti idraulici elevati né correnti poderose e può soddisfare il fabbisogno di più abitazioni o di piccole imprese con un piccolo investimento (che noi di Future Energy calcoleremo in modo da renderlo sostenibile).
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La soluzione del piccolo idroelettrico è conveniente perché permette di sfruttare piccoli canali o corsi d’acqua, come quelli dei vecchi mulini non funzionanti, e senza arrecare danno al sistema naturale. In particolare è possibile inserire delle turbine direttamente immergendole nel corso d’acqua oppure si possono sfruttare piccoli dislivelli attraverso un’antichissima tecnologia che è quella della “vite di Archimede” utilizzata in maniera opposta al modello originario dell’inventore siracusano. Avete un corso d’acqua vicino casa o vicino alla vostra azienda?
  Future Energy Group
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