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Energie Rinnovabili nelle PMI liguri
La Regione Liguria ha aperto il 22 settembre un bando che concede incentivi alle imprese per incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili. L’obiettivo è quello di promuovere le energie rinnovabili in conformità con la direttiva sul tema 2018/2001 e di sostenere la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili: fotovoltaico, mini-eolico, biomasse, solare termico e pompe di calore.
Destinatari e dotazione finanziaria
I beneficiari del bando sono le micro, le piccole e le medie imprese del settore privato, aventi sede operativa in Liguria. Non possono presentare domanda i raggruppamenti temporanei d’impresa e le reti d’impresa. La dotazione finanziaria complessiva è pari a 4.060.000€, di cui 2.000.000 € destinati ai contributi a fondo perduto, 2.000.000 € allo strumento finanziario (prestito rimborsabile e abbattimento costo garanzia) e 60.000 € all’abbattimento dei costi di garanzia. Il contributo può coprire al massimo fino all’80% delle spese ritenute ammissibili, ed è suddiviso in: 40% finanziamento a tasso agevolato, con un massimale di 300.000 €, e 40% contributo a fondo perduto. Questo incentivo non è cumulabile con qualsiasi altra forma di aiuto di Stato.
Spese ammissibili
Sono ammissibili i seguenti interventi, ancora da avviare oppure avviati ma non conclusi alla data di concessione dell’agevolazione:
Impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile per la produzione di energia destinata all’autoconsumo, quali solare fotovoltaico, mini-eolico, mini-idroelettrico, solare termico, geotermico e biomassa;
Opere di repowering, ovvero di sostituzione dei componenti originali dell’impianto con altri, e di riconfigurazione del layout al fine di aumentare la resa dell’impianto;
Sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore collegate all’impianto a fonte energetica rinnovabile.
Sono considerate idonee le spese per: realizzazione degli impianti e delle apparecchiature, fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo, acquisto di programmi informatici connessi all’investimento, opere edili necessarie, connessione alla rete elettrica nazionale, studi e spese per attività preliminari, progettazioni, indagini geologiche e geotecniche, direzione lavori e collaudi tecnici.
Tutti gli impianti devono essere destinati all’autoconsumo dell’energia prodotta e, nel caso in cui vi sia energia eccedente, questa potrà essere immessa in rete (scambio sul posto) a condizione che la cessione sia effettuata a titolo gratuito.
ModalitĂ di presentazione delle domande
Le domande devono essere redatte esclusivamente online, accedendo al sistema “bandi online” dal sito www.filse.it, oppure dal sito filseonline.regione.liguria.it, devono essere compilate in ogni loro parte, complete di tutta la documentazione necessaria, che deve essere firmata tramite firma digitale, e inoltrate utilizzando esclusivamente la procedura di invio telematico. Le richieste di accesso al bando vanno inviate tra il 22 settembre 2023 e le ore 17.30 del 6 ottobre 2023 e ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo. La documentazione da allegare è la seguente:
Relazione illustrativa dell’intervento proposto;
Documentazione tecnica dell’intervento idonea a illustrare le caratteristiche impiantistiche dello stesso;
Cronoprogramma dettagliato inclusivo delle tempistiche per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie;
Elenco di tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell’intervento;
Quadro economico indicante i costi riconducibili all’iniziativa;
In caso di opzione del regime di esenzione, analisi dello scenario controfattuale.
Le domande saranno valutate secondo due criteri: l’ammissibilità formale della domanda e il merito del progetto proposto a finanziamento.
Erogazione del contributo
Il beneficiario può richiedere un acconto nella misura massima del 40% di ciascuna delle forme di agevolazione concessa, oppure solo del contributo a fondo perduto. Successivamente, l’erogazione del saldo o del solo contributo a fondo perduto avverrà a ultimazione dell’intervento. Il contributo sarà liquidato entro il settantacinquesimo giorno successivo all’invio della richiesta di liquidazione.
I bandi regionali attivi sono disponibili sul blog di Powersol.
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Portare la luce in Nepal: un progetto giapponese
Una scuola di un villaggio himalayano coinvolta in un progetto micro-idroelettrico lanciato in Giappone
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Micro e Mini Idroelettrico
Come annunciato la settimana scorsa sui nostri social network (facebook e twitter), Future Energy sta intraprendendo il cammino del mini e micro idroelettrico, consentendo di produrre energia elettrica da piccoli corsi d’acqua, con portate limitate e salti idraulici minimi (anche inferiori ai due metri).
La pagina del sito spiega bene cosa sono il micro e il mini idroelettrico, a cosa servono e come funziona, nonché specifica il perché questo tipo di intervento sia conveniente dal punto di vista dei costi (limitati) e, soprattutto, dell’impatto ambientale. Con un salto idraulico di appena due metri e una portata non elevata è possibile convertire l’energia cinetica del movimento dell’acqua in energia meccanica e poi in energia elettrica. La differenza tra micro e mini idroelettrico sta nel range di energia prodotta, in quanto il primo arriva fino a 100 kW ed il secondo, a seconda delle interpretazioni, può raggiungere 1 MW di energia. La carta vincente della tecnologia impiegata nel piccolo idroelettrico consiste nel fatto che i rendimenti sono ben alti, a differenza del fotovoltaico. Questi vantaggi sono riassumibili come segue:
Rendimenti energetici non inferiori all’80%
PossibilitĂ di attivare la tariffa omnicomprensiva per kWh immesso in rete
Tempi di rientro piuttosto brevi, si parla di 5-10 anni, a seconda della grandezza dell’investimento
Inoltre, questa tecnologia è relativamente più semplice da installare, non richiede salti idraulici elevati né correnti poderose e può soddisfare il fabbisogno di più abitazioni o di piccole imprese con un piccolo investimento (che noi di Future Energy calcoleremo in modo da renderlo sostenibile).
La soluzione del piccolo idroelettrico è conveniente perché permette di sfruttare piccoli canali o corsi d’acqua, come quelli dei vecchi mulini non funzionanti, e senza arrecare danno al sistema naturale. In particolare è possibile inserire delle turbine direttamente immergendole nel corso d’acqua oppure si possono sfruttare piccoli dislivelli attraverso un’antichissima tecnologia che è quella della “vite di Archimede” utilizzata in maniera opposta al modello originario dell’inventore siracusano. Avete un corso d’acqua vicino casa o vicino alla vostra azienda?
 Future Energy Group
#idroelettrico#mini idroelettrico#micro idroelettrico#energie rinnovabili#future energy#Investimenti green
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