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#migliori video 2020
daimonclub · 2 months
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Le migliori canzoni dal 2000 fino ad oggi
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Le migliori canzoni dal 2000 ad oggi Le migliori canzoni dal 2000 fino ad oggi, seconda parte dell'articolo sulle canzoni più belle dal 1960 al 2024, con autori, titoli e links ai video originali. Scopri le migliori canzoni dagli anni 60 agli anni 90. Cosa sarebbe l'estate senza alcune canzoni che ne segnano l'epoca, le avventure, i ricordi mitici. Le canzoni estive hanno un fascino particolare che le rende memorabili, spesso associandole a momenti di festa, relax e allegria. Ogni epoca ha avuto i suoi progressi tecnologici che hanno influenzato la produzione musicale. Le tecniche di registrazione analogiche e gli strumenti dagli anni '60 agli anni '80 hanno un suono distinto che alcune persone preferiscono rispetto alle tecniche di produzione digitale che sono diventate prevalenti negli anni '90 e oltre. La musica contemporanea spesso viene criticata per essere eccessivamente commercializzata o stereotipata. Tuttavia, oggi esiste ancora una vasta gamma di musica innovativa e di alta qualità prodotta in vari generi. L'accessibilità degli strumenti di produzione musicale e delle piattaforme di distribuzione ha democratizzato la creazione musicale, portando a una proliferazione di output diversi e creativi. Le tendenze musicali si evolvono e ciò che è popolare o considerato di alta qualità cambia nel tempo. La scena musicale odierna include un mix di pop mainstream, indie, generi sperimentali e influenze globali, offrendo un'ampia gamma di opzioni per gli ascoltatori. In conclusione, ogni epoca ha le sue qualità e i suoi contributi unici al panorama musicale. L'approccio migliore è apprezzare i punti di forza e le innovazioni sia della musica passata che di quella presente. Gli Anni 2000 Anastacia - I'm Outta Love - 2000 Morcheeba - Rome wasn't built in a day - 2000 Bomfunk MC's - Freestyler- 1999 Bon Jovi - It's My Life - 2000 Alizée - Moi... Lolita - 2000 Shivaree - Goodnight Moon - 1999 Eiffel 65 - Move Your Body - 1999 Paola e Chiara - Vamos a bailar- 2000 Eiffel 65 - Too Much of Heaven - 2000 Christina Aguilera, Lil' Kim, Mya, P!nk - Lady Marmalade - 2001 In-Grid - Tu Es Foutu - 2001 Kylie Minogue - Can't Get You Out Of My Head - 2002 Madonna - Music- 2000 Las Ketchup - Asereje - 2002 Paulina Rubio - Y Yo Sigo Aqui - 2002 Avril Lavigne - Complicated - 2002 Nelly - Hot in Herre - 2002 Beyoncé - Crazy in Love - 2003 Britney Spears, Beyoncé, Pink - We Will Rock You - 2004 O-Zone - Dragostea Din Tei - 2004 Nelly Furtado - Say It Right - 2006 Manu Chao – Bongo Bong - 2006 Shakira - Hips Don't Lie - 2006 Amy Macdonald - This is the Life - 2007 Malika Ayane - Feeling Better - 2008 Gabriella Cilmi - Sweet About Me - 2008 The Black Eyed Peas - I Gotta Feeling - 2009 Gossip - Heavy Cross - 2009 Caro Emerald Live - A Night Like This - 2009 Lady Gaga - Bad Romance - 2009
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Le canzoni più belle degli anni 2000-2024 Gli Anni 2010 Rihanna - Don't Stop The Music - 2007 Rihanna - Umbrella - 2007 Yolanda Be Cool - We No Speak Americano - 2010 Bob Sinclar - I Wanna (feat. Shaggy e Sahara) - 2010 Shakira - Waka Waka (This Time for Africa) - 2010 Lucenzo - Vem Dancar Kuduro ft. Big Ali - 2010 Mads Langer - You're Not Alone - 2009 Modà - Sono già solo - 2010 The Baseballs - Umbrella - 2009 Hooverphonic - Anger Never Dies - 2011 Shaka Ponk - My name is Stain - 2011 Lykke Li - I follow you, deep sea baby - 2011 PSY - Gangmanstyle - 2012 Sia - Chandelier - 2014 Alvaro Soler - Sofia - 2016 Luis Fonsi ft. Daddy Yankee - Despacito - 2017 Takagi & Ketra - L'esercito del selfie - 2017 Robin Thicke ft. T.I. & Pharrell - Blurred Lines - 2013 Daft Punk ft. Pharrell Williams - Get Lucky - 2013 Katy Perry - Roar - 2013 Baby K - Roma - Bangkok - 2015 Sia - Unstoppable - 2016 Ed Sheeran - Shape of You - 2017 Lady Gaga - Always Remember Us This Way - 2018 Takagi & Ketra - Amore e Capoeira ft. Giusy Ferreri - 2018 https://www.youtube.com/embed?listType=playlist&list=PLpGa2TIfKL3Go0yqo9MjPbnbd8gDmtl0Q Gli Anni 2020 BoomDaBash & Alessandra Amoroso - Karaoke - 2020 Takagi & Ketra feat. Elodie, Mariah & Gipsy Kings - Ciclone - 2020 Purple Disco Machine - Hypnotized - 2020 Master KG - Jerusalema - 2019 Mahmood feat. Feid & Sfera Ebbasta - Dorado - 2020 Francesco Gabbani - Il sudore ci appiccica - 2020 LP - The One That You Love - 2020 Lady Gaga & Ariana Grande - Rain On Me - 2020 The Weeknd - Blinding Lights - 2020 Black Eyed Peas, Shakira - Girl Like Me - 2020 Giusy Ferreri & Elettra Lamborghini - La Isla- 2020 Harry Styles - Watermelon Sugar - 2020 Sangiovanni - Malibù - 2021 Annalisa - Bellissima - 2022 Boomdabash, Annalisa - Tropicana - 2022 Mr.Rain - Supereroi - 2023 Gruppo Italiano (remix) - Tropicana - 2023 Dua Lipa ft. DaBaby - Levitating - 2020 Jawsh 685 and Jason Derulo - Savage Love - 2020 Ecco alcune delle canzoni estive più ascoltate del 2024 Giorgia Malerba - Cubalibre Elettra Lamborghini - Bachata senza sosta Elodie - Black Nirvana Annalisa - Sinceramente Alessandra Amoroso e BigMama - Mezzo rotto Tananai, Annalisa - Storie Brevi Angelina Mango - Melodrama Katy Perry - Woman's World Elettra Lamborghini, Shade - Dire Fare Baciare Artemas - i like the way you kiss me Paola & Chiara - Festa totale Tony Effe e Gaia - Sesso e Samba https://www.youtube.com/embed?listType=playlist&list=PLRidd9lFZ0GbJ4uc618F_CLF546TXgyHZ Le canzoni estive più belle dal 1960 al 2024, una selezione delle canzoni più famose delle varie estati con autore, titolo, anno di produzione e parecchi video. Seconda parte, dagli anni 2000 fino al giorno d'oggi. Prima parte dagli anni 60 agli anni 90. Sempre sulla musica puoi anche visitare queste pagine: A short history of pop music Entertainment Music and Dancing Free Internet radios Drive & Listen Best Christmas Songs Christmas Songs Read the full article
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micro961 · 6 months
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Alessandro Ragazzo - Non saremo felici mai
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Il singolo del cantautore di Marghera è una ballad introspettiva che anticipa suoni e atmosfere del nuovo disco previsto per questo autunno
«Prendendo ispirazione dalla scena finale di “Fight Club” questa canzone racconta di un personaggio in balia del mondo, dei rumori e della città, che trova pace e conforto nell’amore di un’altra anima, dimenticando che la realtà fuori sta andando in frantumi.» Alessandro Ragazzo
“Non saremo felici mai” è il nuovo singolo di Alessandro Ragazzo, una ballata malinconica dalle atmosfere retrò che, dopo la pubblicazione di “Piove” a dicembre 2023, aggiunge un nuovo tassello al percorso verso il suo primo album di inediti previsto per il prossimo autunno.
La progressione armonica e la scrittura del brano ricordano lo storico cantautorato italiano degli anni ‘60/’70, mentre il sound vintage è influenzato dalle sonorità di Andy Shauf e Beatles e dalla musica progressive, che danno al pezzo un’atmosfera cinematografica.
“Non saremo felici mai” è stata scritta da Alessandro Ragazzo in collaborazione con Danilo Abiti per la parte musicale. Chitarre, basso e voce sono di Alessandro Ragazzo, mentre la batteria è di Francesco Inverno. La produzione è di Matteo Buzzanca che ha suonato anche pianoforte e synth. Mix e master sono di Mattia Panzarini. 
Alessandro Ragazzo è un cantautore, chitarrista e musicista. Nasce e cresce a Marghera, periferia di Venezia. Ha pubblicato 3 Ep in inglese, tra cui uno registrato ai Flux Studios di New York (US). Negli anni con le sue canzoni è riuscito a condividere il palco con artisti come Giorgio Poi, Galeffi, Generic Animal, Matt Elliott, Hugo Race, L.A. Salami, Ainè, Alberto Ferrari, La Municipal. Ha frequentato il biennio di Officina Pasolini a Roma avendo la possibilità di stare a contatto con grandi personalità del cantautorato italiano. Il 29 Maggio 2020 è uscito il suo primo Ep in italiano, intitolato “Ricordi?”, per Rokovoko Records. Il videoclip del singolo “Domani” è stato scelto tra i migliori 45 video usciti del 2020 dal MEI e ha vinto il concorso “Artefici del nostro tempo” indetto dalla Biennale di Venezia. A novembre 2023 collabora alla scrittura del testo della canzone “Fiore Bianco”, sigla della serie Rai “Per Elisa - Il Caso Claps”. Sta attualmente lavorando al suo nuovo e primo disco di inediti insieme al produttore e autore Matteo Buzzanca. Il primo singolo di questo nuovo progetto è “Piove” uscito il 15 dicembre 2023. Il 23 febbraio uscirà “Non saremo felici mai”.
Etichetta: Cramps Records
CONTATTI / SOCIAL
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sounds-right · 6 months
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Gli Arcade Boyz, youtuber da 550.000 iscritti, e il racconto dell’illusione della fama di Jordan Jeffrey Baby
Il 13 marzo, all'indomani della notizia della scomparsa di Jordan Jeffrey Baby, 27enne che si suicidato nel carcere di Pavia, gli Arcade Boyz, youtuber attivi dal 2016 con ben 550.000 iscritti, hanno deciso di dedicare un video decisamente serio ai suicidi in carcere, un problema di cui non si parla abbastanza. 
Non è per caso che accade tutto ciò. Gli Arcade Boyz da tempo esplorano il disagio giovanile e la meccanica distorta dei social, offrendo una prospettiva originale, quella di persone che conoscono bene la scena musicale trap e hip hop e i problemi di una intera generazione.
Tra l'altro, la tragedia dei suicidi in carcere non riguarda solo i detenuti, che spesso in Italia sono innocenti in attesa di giudizio. "Dal 2012 ad oggi ci sono stati 85 suicidi nelle carceri italiane, ben 3 solo nel 2024... non parliamo di detenuti, ma di membri della Polizia Penitenziaria. Perché se il sistema spinge al suicidio i detenuti, non funziona affatto neppure per chi deve gestirli", spiegano nel loro video, con il loro linguaggio diretto, quello dell'hip hop e della trap, Fada e Barlow, ovvero gli Arcade Boyz. 
Dal canale YouTube degli Arcade Boyz sono passati artisti come Caparezza, Dolcenera J-Ax ed i due hanno ospitato pure interventi di personaggi tv come Gerry Scotti e Michelle Hunziker. Ben quattro anni fa, hanno intervistato per la prima volta proprio Jordan Jeffrey Baby, un ragazzo che, a differenza di ciò che hanno scritto in molti, non era un trapper, ovvero un artista che viveva di musica. 
Era prima di tutto una persona che cercava 'hype", ovvero cercava fama e like sui social facendo di tutto, andando purtroppo incontro a chiari problemi di depressione e dipendenze da sostanze e psicofarmaci, e come tale gli Arcade Boyz  l'hanno sempre trattato. 
Nello stesso video pubblicato il 13 marzo 2024 i due Youtuber accennano anche della loro evoluzione nel modo di comunicare nel tempo ed ai loro problemi  giudiziari di qualche anno fa. E vanno oltre.  "In Italia veicolare l'odio vende, ma non è una cosa bella, come le gogne mediatiche e la galera", raccontano.
Tra l'altro, gli Arcade Boyz, prima delle pandemia, hanno pubblicato anche interviste a psicologi incontrando ragazze e ragazzi nelle scuole e nei teatri. Lo scopo di questi incontri era parlare di uno dei problemi più gravi che può colpire i più giovani, ovvero il pensare che la popolarità sui social renda persone migliori, di successo.
Il video degli Arcade Boyz sulla vicenda di Jordan Jeffrey Baby,  suicidatosi in carcere a 27 anni
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L'intervista degli Arcade Boyz ad  Jordan Jeffrey Baby nel 2020
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Gli Arcade Boyz su YouTube
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djs-party-edm-italia · 6 months
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Gli Arcade Boyz, youtuber da 550.000 iscritti, e il racconto dell’illusione della fama di Jordan Jeffrey Baby
Il 13 marzo, all'indomani della notizia della scomparsa di Jordan Jeffrey Baby, 27enne che si suicidato nel carcere di Pavia, gli Arcade Boyz, youtuber attivi dal 2016 con ben 550.000 iscritti, hanno deciso di dedicare un video decisamente serio ai suicidi in carcere, un problema di cui non si parla abbastanza. 
Non è per caso che accade tutto ciò. Gli Arcade Boyz da tempo esplorano il disagio giovanile e la meccanica distorta dei social, offrendo una prospettiva originale, quella di persone che conoscono bene la scena musicale trap e hip hop e i problemi di una intera generazione.
Tra l'altro, la tragedia dei suicidi in carcere non riguarda solo i detenuti, che spesso in Italia sono innocenti in attesa di giudizio. "Dal 2012 ad oggi ci sono stati 85 suicidi nelle carceri italiane, ben 3 solo nel 2024... non parliamo di detenuti, ma di membri della Polizia Penitenziaria. Perché se il sistema spinge al suicidio i detenuti, non funziona affatto neppure per chi deve gestirli", spiegano nel loro video, con il loro linguaggio diretto, quello dell'hip hop e della trap, Fada e Barlow, ovvero gli Arcade Boyz. 
Dal canale YouTube degli Arcade Boyz sono passati artisti come Caparezza, Dolcenera J-Ax ed i due hanno ospitato pure interventi di personaggi tv come Gerry Scotti e Michelle Hunziker. Ben quattro anni fa, hanno intervistato per la prima volta proprio Jordan Jeffrey Baby, un ragazzo che, a differenza di ciò che hanno scritto in molti, non era un trapper, ovvero un artista che viveva di musica. 
Era prima di tutto una persona che cercava 'hype", ovvero cercava fama e like sui social facendo di tutto, andando purtroppo incontro a chiari problemi di depressione e dipendenze da sostanze e psicofarmaci, e come tale gli Arcade Boyz  l'hanno sempre trattato. 
Nello stesso video pubblicato il 13 marzo 2024 i due Youtuber accennano anche della loro evoluzione nel modo di comunicare nel tempo ed ai loro problemi  giudiziari di qualche anno fa. E vanno oltre.  "In Italia veicolare l'odio vende, ma non è una cosa bella, come le gogne mediatiche e la galera", raccontano.
Tra l'altro, gli Arcade Boyz, prima delle pandemia, hanno pubblicato anche interviste a psicologi incontrando ragazze e ragazzi nelle scuole e nei teatri. Lo scopo di questi incontri era parlare di uno dei problemi più gravi che può colpire i più giovani, ovvero il pensare che la popolarità sui social renda persone migliori, di successo.
Il video degli Arcade Boyz sulla vicenda di Jordan Jeffrey Baby,  suicidatosi in carcere a 27 anni
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L'intervista degli Arcade Boyz ad  Jordan Jeffrey Baby nel 2020
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tarditardi · 6 months
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Gli Arcade Boyz, youtuber da 550.000 iscritti, e il racconto dell’illusione della fama di Jordan Jeffrey Baby
Il 13 marzo, all'indomani della notizia della scomparsa di Jordan Jeffrey Baby, 27enne che si suicidato nel carcere di Pavia, gli Arcade Boyz, youtuber attivi dal 2016 con ben 550.000 iscritti, hanno deciso di dedicare un video decisamente serio ai suicidi in carcere, un problema di cui non si parla abbastanza. 
Non è per caso che accade tutto ciò. Gli Arcade Boyz da tempo esplorano il disagio giovanile e la meccanica distorta dei social, offrendo una prospettiva originale, quella di persone che conoscono bene la scena musicale trap e hip hop e i problemi di una intera generazione.
Tra l'altro, la tragedia dei suicidi in carcere non riguarda solo i detenuti, che spesso in Italia sono innocenti in attesa di giudizio. "Dal 2012 ad oggi ci sono stati 85 suicidi nelle carceri italiane, ben 3 solo nel 2024... non parliamo di detenuti, ma di membri della Polizia Penitenziaria. Perché se il sistema spinge al suicidio i detenuti, non funziona affatto neppure per chi deve gestirli", spiegano nel loro video, con il loro linguaggio diretto, quello dell'hip hop e della trap, Fada e Barlow, ovvero gli Arcade Boyz. 
Dal canale YouTube degli Arcade Boyz sono passati artisti come Caparezza, Dolcenera J-Ax ed i due hanno ospitato pure interventi di personaggi tv come Gerry Scotti e Michelle Hunziker. Ben quattro anni fa, hanno intervistato per la prima volta proprio Jordan Jeffrey Baby, un ragazzo che, a differenza di ciò che hanno scritto in molti, non era un trapper, ovvero un artista che viveva di musica. 
Era prima di tutto una persona che cercava 'hype", ovvero cercava fama e like sui social facendo di tutto, andando purtroppo incontro a chiari problemi di depressione e dipendenze da sostanze e psicofarmaci, e come tale gli Arcade Boyz  l'hanno sempre trattato. 
Nello stesso video pubblicato il 13 marzo 2024 i due Youtuber accennano anche della loro evoluzione nel modo di comunicare nel tempo ed ai loro problemi  giudiziari di qualche anno fa. E vanno oltre.  "In Italia veicolare l'odio vende, ma non è una cosa bella, come le gogne mediatiche e la galera", raccontano.
Tra l'altro, gli Arcade Boyz, prima delle pandemia, hanno pubblicato anche interviste a psicologi incontrando ragazze e ragazzi nelle scuole e nei teatri. Lo scopo di questi incontri era parlare di uno dei problemi più gravi che può colpire i più giovani, ovvero il pensare che la popolarità sui social renda persone migliori, di successo.
Il video degli Arcade Boyz sulla vicenda di Jordan Jeffrey Baby,  suicidatosi in carcere a 27 anni
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vorticimagazine · 8 months
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Museo della Radio e della Televisione RAI
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La mattina del 3 Gennaio 1954, Fulvia Colombo annunciava l’avvio delle trasmissioni della Rai, da quel giorno, sono passati settant’anni e noi di Vortici.it non potevamo essere indifferenti a quest’importante Anniversario.
Il Museo della Radio e della Televisione, dedicato alla Storia della radio e della televisione in Italia, ha sede a Torino, nel Centro di produzione Rai.
Il primo progetto di un museo della radio risale al 1939: all’epoca, l’Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche aveva la Direzione Generale e il Laboratorio Ricerche a Torino. La guerra interruppe il progetto; esso fu recuperato nella seconda metà degli anni '60 da un gruppo di esperti, tra cui l’ingegner Banfi (già direttore tecnico dell’EIAR). Il materiale raccolto, che inizialmente doveva essere ospitato nello storico palazzo aziendale di Via dell’Arsenale 21, trovò una sistemazione provvisoria presso il Centro di produzione Rai; nel 1980 una parte dei cimeli venne collocata in alcune vetrine dell’atrio. Nel 1984, in occasione della mostra La Radio, storia di sessant’anni: 1924-1984, la collezione fu presentata per la prima volta al pubblico. L’inaugurazione vera e propria del Museo risale al 1993: la raccolta venne ordinata, restaurata e ampliata, e si stabilì permanentemente nella Sala Enrico Marchesi del Centro di produzione Rai. A inizio 2020, sotto la nuova direzione di Alberto Allegranza, “Da Museo tecnico per collezionisti di oggetti, si trasforma in spazio esperienziale e multimediale che accoglie la diversità di gusti del pubblico in un’atmosfera da studio televisivo”.
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Il “nuovo” Museo della Radio e Televisione Rai, inaugurato il 26 settembre 2020, dopo nove mesi di lavoro, è uno spazio pensato per vivere a 360° le emozioni della storia della comunicazione, in un’atmosfera che richiama la magia della televisione. La sua anima è nel pubblico che si emoziona davanti ai costumi di Raffaella Carrà, balla al ritmo dei Måneskin e canta nel microfono di F. Sinatra. "Abbracciamo il presente, Valorizziamo il passato, Ci apriamo al futuro" sono le parole con cui il museo si presenta. La sua mission è di condurre gli ospiti in un viaggio nel tempo, in cui passato, presente e futuro diventano una cosa sola e la cura dei particolari trasmette bellezza e armonia.
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La collezione del Museo si compone rispettivamente di: apparati tecnologici che abbracciano duecento anni di storia, costumi e arredi televisivi, di video divulgativi, emozionali e al servizio dell’accessibilità. Un costume di scena innovativo del ‘68 di Adriano Celentano accoglie il visitatore, che si trova subito dopo avvolto dall’amorevole ricordo di Raffaella Carrà, raccontata in un video inedito che dà vita ai costumi di Canzonissima ’71 e ’74 presenti nella collezione del Museo. L’ingresso nella sala museale è scandito dal mitico “Uccellino della Radio”, affiancato dal racconto dei suoi antenati: il telegrafo di Morse, la radio a galena e il detector Marconi, attraversati dalle onde hertziane. Si assapora l’atmosfera degli anni Trenta attraverso l’eleganza dei primi apparati radiofonici, veri e propri oggetti d’arredo creati dai designer dell’epoca. Una ricca collezione di storici microfoni dalle forme più originali è inserita in geometrie di fiori posizionati sui classici tavoli esagonali della radiofonia. Queste postazioni sono animate da audioguide che consentono esperienze tattili.
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La storia della televisione è raccontata partendo dal suo primo prototipo elettromeccanico: la TV di John L. Baird seguita dai primi esemplari di tv a scansione elettronica fino ad arrivare al passaggio epocale dall’analogico al digitale.
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TV vintage Il percorso è impreziosito dalla presenza di arredi di storici programmi Rai, tra i quali la cabina di Rischiatutto, le poltrone di Quelli che il calcio e de I Migliori anni, inseriti in una scenografia basata su foto inedite di una delle prime trasmissioni della storia della Rai, Arrivi e Partenze condotta tra il 1953 e il 1955 da un giovane Mike Bongiorno. L’unicità del Museo della Radio e della Televisione RAI sta nel fatto che la collezione convive insieme a un vero e proprio studio televisivo: dal Museo On Air, i visitatori possono assistere alla diretta di alcuni programmi Rai e interagire con gli ospiti. Si tratta di un museo accessibile a tutti, davvero coinvolgente per ogni età e per giunta gratuito!   Per informazioni consultare il sito: https://www.rai.it/museoradiotv/ Consulta la rubrica Cultura di Vortici Magazine... Con queste immagini, crediamo di aver stuzzicato abbastanza la vostra curiosità.Immagine di copertina: - Museo della Radio e della Tv( Tripadvisor) Altre immagini: Pixabay Read the full article
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carmenvicinanza · 9 months
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Eileen Kramer
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«Non mi sono mai sentita vecchia, e continuo ad avere la creatività di quando ero bambina. Sono fortunata, è un dono che ho ricevuto e non voglio assolutamente sprecarlo, neanche per un giorno»
Eileen Kramer, ballerina, coreografa, performer, pittrice e scrittrice australiana la cui carriera ha abbracciato quattro continenti e percorso oltre un secolo di creatività.
Nata l’8 novembre 1914 a Mosman Bay, in Australia, dopo un infanzia difficile con un padre alcolizzato, si è trasferita con la madre a Sidney dove ha studiato musica e canto. Nel 1940, rimasta folgorata da uno spettacolo della compagnia di danza di Gertrude Bodenwieser, aveva capito che quella era la strada che desiderava percorrere. Dopo tre anni di accademia era entrata a farne parte e per dieci anni ha girato attraverso Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa e India.
Nel 1953, abbandonata la più celebre compagnia di danza moderna dell’Australia, ha viaggiato alla ricerca di ispirazione e conoscenza.
Ha ballato e dipinto murales a Karachi, lavorato come modella a Parigi e Londra, ha incontrato personaggi famosi come Ella Fitzgerald, Chico Marx, Jean-Paul Sartre e ballato il twist con Louis Armstrong.
Nel 1957 ha incontrato il regista Baruch Shadmi da cui era nato un legame sentimentale e professionale.
Negli anni ’60, insieme hanno realizzato un lungometraggio utilizzando l’animazione stop-motion, girato interamente nel loro appartamento di New York. Quando il suo partner ha avuto un infarto, ha abbandonato la sua arte e per diciotto anni si è presa cura di lui. Dopo la sua morte, nel 1987, Eileen Kramer ha ricominciato a ballare, si è trasferita nel West Virginia e lavorato con una compagnia di Lewisburg per la quale è stata anche coreografa e costumista.
Nel 2013, a 99 anni, è tornata a vivere in Australia. Nonostante l’età avanzata non si è certo ritirata in pensione ma ha continuato a progettare coreografie e a recitare a teatro. Nel 2015, è stata nominata tra le 100 donne più influenti dall’Australian Financial Review e da Westpac.
Nel 2017 ha creato il drama dance A Buddha’s Wife, ispirato dai suoi viaggi attraverso l’India, parte di un lavoro più ampio che celebra la sua vita, supportato dall’Arts Health Institute.
Nello stesso anno, un suo ritratto, The inner stillness of Eileen Kramer, di Andrew Lloyd Greensmith, è stato finalista per l’Archibald Prize. La regista Sue Healey le ha dedicato un corto pluripremiato.
Nel 2019 è stata la più anziana a concorrere all’Archibald Prize con un suo autoritratto.
Nel 2022 ha girato un video in cui danza sulle musiche di David Orlowsky e David Bergmüller.
Ancora cammina bene, qualche volta si aiuta con il bastone, dipinge e continua a fare qualche tocco di danza per il National Institute for Dramatic Art e per altri teatri di ricerca.
Nella sua lunga e intensa vita ha scritto anche dei libri: l’autobiografia Walkabout Dancer nel 2008, il romanzo fantasy The Heliotropians, l’anno seguente, Eileen: Stories from the Phillip Street Courtyard, nel 2018, che racconta le sue avventure bohémien quando condivideva una pensione nel centro di Sydney nel 1930. Nel 2020, durante il lockdown dovuto al COVID-19, ha trasformato la sua vasta raccolta di ricordi in racconti fantasiosi che sono diventati il ​​libro Elephants and Other Stories e partecipato al  film, The God Tree, uscito nel 2021.
Un nuovo libro di memorie, Life Keeps Me Dancing, è stato pubblicato nel 2023. I ricordi della sua vita affascinante e movimentata dalla bohémien Sydney attraverso l’India e il Pakistan, l’Europa e l’America, per poi tornare a casa a Sydney nel 2013, per “i migliori anni della sua vita“.
Eileen Kramer è una donna che non si è mai conformata ai modelli che la società voleva imporle, ha oltrepassato ogni limite e confine, fisico e mentale, continua a seguire il suo flusso creativo fregandosene del tempo che passa. L’età è soltanto un numero, ha un’energia inesauribile e un’agenda piena di impegni. Nelle sue giornate non sembra esserci spazio per il riposo: si divide tra allenamenti e scrittura senza abbandonare neppure la pittura, è una vera forza della natura.
Non sono vecchia, ho semplicemente vissuto più tempo e ho imparato un po’ di cose lungo la strada.
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coffeecoveredcashmir · 10 months
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Bibliography
Bernheimer, Kate. “‘Fairy Tale Is Form, Form Is Fairy Tale.’” The Writer's Notebook (NYC, NY & Portland, OR: Tin House Books) (2010): n. pag. Print.
“Diana Wynne Jones – Howl’s Moving Castle (1986) Review.” A Sky of Books and Movies, A Sky of Books and Movies, 2 Mar. 2023, jeroenthoughts.wordpress.com/2023/03/02/diana-wynne-jones-howls-moving-castle-1986-review/. Accessed 28 Nov. 2023.
“Howl’s Moving Castle.” HarperCollins, 2020, www.harpercollins.com/products/howls-moving-castle-diana-wynne-jones?variant=32217986629666. Accessed 28 Nov. 2023.
“Howl’s Moving Castle Book Cover - Google Search.” Google.com, 2013, www.google.com/search?q=howl%27s+moving+castle+book+cover&tbm=isch&chips=q:howl%27s+moving+castle+book+cover,g_1:original:X5lw6oN5HWw%3D&hl=en&sa=X&ved=2ahUKEwjX0ef_v-WCAxUFK2IAHTrGC9cQ4lYoAHoECAEQNQ&biw=710&bih=779#imgrc=Z1C4ZTi5F5rxFM. Accessed 28 Nov. 2023.
Latham, Don. “The Cultural Work of Magical Realism in Three Young Adult Novels.” Children’s Literature in Education, vol. 38, no. 1, Springer. 233 Spring Street, New York, NY 10013. Tel: 800-777-4643; Tel: 212-460-1500; Fax: 212-348-4505; e-mail: [email protected]; Web site: http://www.springerlink.com, 2023, pp. 59–70, eric.ed.gov/?id=EJ757663. Accessed 28 Nov. 2023.
Lea, Richard. “Howl’s Moving Castle by Diana Wynne Jones – Fantastical Fun, Fantastically Human.” The Guardian, The Guardian, 18 Dec. 2015, www.theguardian.com/books/2015/dec/18/howls-moving-castle-by-diana-wynne-jones-fantastical-fun-fantastically-human. Accessed 28 Nov. 2023.
‌ Migliori, Le. “Merry Go Round of Life - Howl’s Moving Castle (Joe Hisaishi).” YouTube, YouTube Video, 5 June 2013, www.youtube.com/watch?v=HMGetv40FkI&t=3s&ab_channel=LeMiglioriColonneSonoredeiFilm. Accessed 29 Nov. 2023.
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cssmonster · 11 months
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Author Sandra Davis September 24, 2021 Links Just Get The Demo Link How To Download - Article How To Download - Video Made with HTML / CSS About a code COLOUR PALETTE CONDENSED Compatible browsers:Chrome, Edge, Firefox, Opera, Safari Responsive:yes Dependencies:-
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Author Roden June 16, 2021 Links Just Get The Demo Link How To Download - Article How To Download - Video Made with HTML (Pug) / CSS (SCSS) About a code COLOR PALETTES Compatible browsers:Chrome, Edge, Firefox, Opera, Safari Responsive:yes Dependencies:-
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Author Kyle Mensch April 10, 2020 Links Just Get The Demo Link How To Download - Article How To Download - Video Made with HTML / CSS / JS About a code COLOR PALETTE Compatible browsers:Chrome, Edge, Firefox, Opera, Safari Responsive:no Dependencies:-
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Author MenSeb April 26, 2019 Links Just Get The Demo Link How To Download - Article How To Download - Video Made with HTML (Pug) / CSS (SCSS) About a code GRADIENTS COLLECTION PREVIEW Compatible browsers:Chrome, Edge, Firefox, Opera, Safari Responsive:yes Dependencies:-
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Author Linda Labancz January 15, 2019 Links Just Get The Demo Link How To Download - Article How To Download - Video Made with HTML / CSS About a code COLOR PALETTES Compatible browsers:Chrome, Edge, Firefox, Opera, Safari Dependencies:- Author Olivia Ng November 25, 2018 Links Just Get The Demo Link How To Download - Article How To Download - Video Made with HTML (Pug) / CSS (SCSS) About a code CSS GRID: COLOR PALETTE Compatible browsers:Chrome, Edge, Firefox, Opera, Safari Dependencies:-
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Author Tamino Martinius August 18, 2018 Links Just Get The Demo Link How To Download - Article How To Download - Video Made with HTML (Pug) / CSS (PostCSS) About a code GRADIENT COLLECTION Compatible browsers:Chrome, Edge, Firefox, Opera, Safari Responsive:yes Dependencies:- Author Jhey July 11, 2018 Links Just Get The Demo Link How To Download - Article How To Download - Video Made with HTML (Pug) / CSS (Stylus) / JavaScript About a code DUOTONE FILTERING WITH CSS VARIABLES Compatible browsers:Chrome, Firefox, Opera, Safari Dependencies:-
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Author Joshua Ward June 21, 2018 Links Just Get The Demo Link How To Download - Article How To Download - Video Made with HTML / CSS (SCSS) About a code COLOR PALETTE Compatible browsers:Chrome, Edge, Firefox, Opera, Safari Dependencies:-
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Author Tony Banik May 16, 2018 Links Just Get The Demo Link How To Download - Article How To Download - Video Made with CSS (SCSS) / JavaScript About a code AUTO COLOR PALETTE FORMATTING Compatible browsers:Chrome, Edge, Firefox, Opera, Safari Dependencies:-
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Author Gilles Migliori December 23, 2017 Links Just Get The Demo Link How To Download - Article How To Download - Video Made with HTML/Haml About a code BOOTSTRAP 4 COLOR PALETTE GENERATOR. INCLUDING COLOR VARIANTS
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Author Joshua Ward December 14, 2017 Links Just Get The Demo Link How To Download - Article How To Download - Video Made with HTML About a code COLOR PALETTE
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Author Diana Choi September 15, 2017 Links Just Get The Demo Link How To Download - Article How To Download - Video Made with HTML About a code COLOR PALETTE
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Author Aurora May 12, 2017 Links Just Get The Demo Link How To Download - Article How To Download - Video Made with HTML / CSS (SCSS) About a code COLOR PALETTE Compatible browsers:Chrome, Edge, Firefox, Opera, Safari Responsive:yes Dependencies:- Author Felix Rilling March 15, 2014 Links Just Get The Demo Link How To Download - Article How To Download - Video Made with HTML / CSS (SCSS) About a code COLOR SWATCH Compatible browsers:Chrome, Edge, Firefox, Opera, Safari Dependencies:- Read the full article
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freenancer · 11 months
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Guadagnare Soldi con App di Messaggistica Istantanea
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INDICEGuadagna con Telegram Guadagnare con WhatsApp Guadagnare con Skype Guadagnare con Viber in questo articolo scoprirai come è possibile guadagnare con le app di messaggistica istantanea e qual è quella più adatta all tuo profilo che cosa sono le app di messaggistica? le app di messaggistica istantanea sono sistemi di telecomunicazione in tempo reale che permettono lo scambio di brevi messaggi in modo istantaneo in principio utilizzati solamente per la comunicazione tra persone oggi queste app si sono evolute ed hanno integrato servizi e programmi che ne permettono di svolgere delle attività più avanzate questo progresso della tecnologia delle app di messaggistica istantanea ha permesso anche la nascita di nuovi metodi per guadagnar tramite queste app in questo articolo scoprirai quali sono le migliori app per guadagnare online ecco la lista delle principali app di messaggistica istantanea per guadagnare online: - Telegram - WhatsApp - Skype - Viber
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Guadagna con Telegram
Telegram è un app di messaggistica istantanea che sta riscuotendo un enorme successo negli ultimi anni l’app permette ai suoi utenti di inviare oltre ai messaggi, immagini, video, file e documenti inoltre è possibile creare dei gruppi e delle community su Telegram grazie al fatto che puoi creare gruppo con un numero massimo di 250.000 persone connesse nello stesso tempo nel 2022 15,5 milioni d'italiani utilizzano Telegram fonte: Rainews.it Esistono diversi modi per guadagnare con Telegram, ecco la lista dei metodi principali: - Telegram Bot - Affiliate marketing - Telegram strategist seller - Vendita di prodotti ricevuti gratis - Programmi di affiliazione - Bot - Gruppi di vendita - Vendita di spazi pubblicità - Gruppi privati - Canali Telegram
Guadagnare con WhatsApp
che cosa è WhatsApp? WhatsApp è la famosissima app di messaggistica istantanea di proprietà di Meta (Facebook) creata da Brian Acton e Jan Koum nel 2009 l’app permette di inviare foto, video e documenti utilizzando la connessione internet del telefono WhatsApp è l’app di messaggistica più utilizzata al mondo utilizzata soprattutto da un pubblico tra i 18 e 29 anni WhatsApp nel 2020 ha raggiunto i 2 miliardi di utenti mensili attivi fonte: Statista i metodi per guadagnare con WhatsApp sono: - le condivisioni WhatsApp - Le affiliazioni - i post sponsorizzati - La vendita diretta (direct marketing)
Guadagnare con Skype
Skype è un app di messaggistica istantanea che permette di chattare e fare chiamate e video chiamate gratuiti in tutto il mondo l’applicazione nasce nel 2003 e i suoi fondatori sono Niklas Zennström e Janus Friis Skype è stato l’applicazione per messaggiare più vecchia di questa lista e la più popolare prima dell’avvento di Facebook e WhatsApp ad oggi conta 40 milioni di utilizzatori giornalieri tra i quali soprattutto professionista e lavoratori in remoto 40 milioni di utenti utilizza Skype quotidianamente fonte: webtribunal.net Imprenditori e liberi professionisti sono le categorie ad oggi più rappresentate su Skype proprio perché l’applicazione ha dei servizi mirati per questa tipologia di utenti le lezioni online e i corsi sono i metodi principali per guadagnare con Skype nonostante le commissioni che prende l’applicazione sui guadagni
Guadagnare con Viber
Viber è un app di messaggistica istantanea israeliana creata nel 2010, come le sue concorrente questa app per mette di mandare messaggi, video, documenti ed effettuate telefonate in modo gratuito grazie all’utilizzo della connessione dati l’app è stata acquistata da Rakuten nel 2014 per una cifra pari a $ 900 milioni Viber ha un numero di utenti attivi pari a 260 milioni (anno 2022) Fonte:Financesonline il miglior metodo per guadagnare con Viber è attraverso il direct marketing (la vendita diretta) essendo Viber una piattaforma che ti permette di messaggiare con i tuoi clienti il miglior modo per aumentare le vendite è quello di creare un rapporto con i propri clienti i principali servizi di Viber ti forniscono gli strumenti per migliorare il rapporto con la propria clientela per aumentare il tasso di conversione finale Read the full article
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lamilanomagazine · 1 year
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Milano: Fair Play Festival 2023, prosegue a Cernusco sul Naviglio la manifestazione che celebra l’essenza del comportamento sportivo.
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Milano: Fair Play Festival 2023, prosegue a Cernusco sul Naviglio la manifestazione che celebra l’essenza del comportamento sportivo. Domenica 15 ottobre alle ore 21.00 il programma si conclude al Cinema Teatro Agorà di Cernusco sul Naviglio con un evento speciale: la prima nazionale dello spettacolo teatrale “Sei Figurine”, vero e proprio omaggio alla passione per lo sport, scritto e diretto da Edoardo Erba e interpretato da Stefano Borghi con musiche di Massimiliano Gagliardi e David Barittoni. Nel corso della performance il protagonista rivive suoi primi passi di giovane tifoso, che coincidono con il suo amore per le figurine. Dopo il successo delle scorse edizioni, prosegue a Cernusco sul Naviglio il Fair Play Festival – promosso da ASO Cernusco, realizzato in collaborazione con il Comune di Cernusco sul Naviglio e con il sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Milano, main sponsor della manifestazione – con un programma ricco di eventi pensati per celebrare l’importanza del rispetto per gli avversari, degli atteggiamenti leali e della sana competizione. Sabato 14 ottobre alle ore 17.00 presso l’Auditorium BCC Milano a Carugate si terrà l’evento dedicato alle più belle storie di fair play premiate con il nuovo riconoscimento “BCC Milano Fair Play Awards”, che ha l’obiettivo di celebrare gli episodi di fair play più rappresentativi avvenuti sul territorio in cui opera BCC Milano, raccontati attraverso video, interviste e testimonianze. I tre episodi migliori, scelti attraverso una call aperta a tutte le società sportive Nato nel 2020, Fair Play Festival è organizzato da Aso Cernusco, associazione tra le più numerose d’Italia affiliate al CSI, nata dall’unione dei gruppi sportivi degli oratori presenti in città con l’obiettivo di valorizzare la tradizione, giocando però in attacco per proporre la passione educativa attraverso lo sport, con il sostegno di BCC Milano in qualità di main sponsor e con la collaborazione del Comune di Cernusco sul Naviglio rappresentato dal Sindaco Ermanno Zacchetti, che commenta: “Dopo quattro edizioni dalla sua ideazione, il Festival del Fair Play si sta confermando una bella intuizione per fare dello sport uno strumento di crescita condivisa, elemento qualificante della volontà di essere una capitale dello sport inclusivo e del volontariato. Quest’anno la formula di una programmazione diffusa e in “due tempi”, in primavera e in autunno, con una serie di eventi di avvicinamento, ha rappresentato una ulteriore evoluzione, nel tentativo di rendere la partecipazione più ampia possibile. La capacità di mettere a disposizione esperienze concrete e le contaminazioni con altri ambiti come la letteratura e il teatro, fanno del Festival del Fair Play, della nostra città e del suo movimento sportivo il cuore da cui questo messaggio positivo si diffonde, sul territorio e in tutta Italia.” Il secondo tempo della quarta edizione si è aperto martedì 26 settembre con la presentazione-mostra “Pugni Chiusi” a Cernusco Sul Naviglio (MI) con la partecipazione dell’attrice Rita Pelusio e del drammaturgo Domenico Ferrari: l’appuntamento è stato pensato per raccontare e concludere un progetto più lungo che ha unito i ragazzi dai 13 ai 15 anni del Centro di Aggregazione Giovanile del CD Giambellino in un doppio percorso, teatrale e sportivo. Obiettivo del progetto era far esprimere i giovani su alcuni temi particolarmente delicati, con i quali si confrontano quotidianamente, attraverso la boxe e il teatro, due esperienze apparentemente distanti ma estremamente efficaci per le loro caratteristiche di aggregatori sociali. Attraverso il confronto con la storia del pugile Leone Jacovacci, figura iconica del pugilato italiano degli anni 20 del ‘900, i ragazzi si sono potuti confrontare su temi come il razzismo, la ricerca di una identità e, infine, lo sport come riscatto sociale. Il percorso è stato raccontato attraverso le fotografie realizzate dai ragazzi partecipanti guidati dal fotografo professionista Massimiliano Gatti. PROGRAMMA FAIR PLAY FESTIVAL 2023 - SECONDO TEMPO Sabato 14 ottobre, ore 17.00 BCC MILANO FAIR PLAY AWARDS Evento di premiazione delle migliori storie di Fair Play. Auditorium BCC Milano, Via S. Giovanni Bosco, 12 - Carugate (MI) Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, a seguire aperitivo Domenica 15 ottobre, ore 21.00 SEI FIGURINE Spettacolo teatrale scritto e diretto da Edoardo Erba. Con Stefano Borghi. Cinema Teatro Agorà, Via Marcelline, 37 - Cernusco sul Naviglio Ingresso gratuito previa prenotazione INFORMAZIONI Fair Play Festival– quarta edizione settembre - ottobre 2023 Cernusco sul Naviglio www.fairplayfestival.it Informazioni e prenotazioni: [email protected] Ufficio stampa Fair Play Festival ddlArts | T +39 02 8905.2365 Alessandra de Antonellis | [email protected] | + 39 339 3637388 Ilaria Bolognesi | [email protected] | + 39 339 1287840 Anne Sophie Vefling | [email protected] | + 39 328 1175740 GLI EVENTI NEL DETTAGLIO BCC Milano Fair Play Awards Le migliori storie di Fair Play. BCC Milano Fair Play Awards è la nuova manifestazione, promossa da BCC Milano, la più grande banca cooperativa della Lombardia, in collaborazione con ASO Cernusco e nell’ambito del Fair Play Festival. La manifestazione ha l’obiettivo di contribuire alla promozione dei valori e dei principi enunciati nella Carta del Fair Play con il coinvolgimento attivo delle associazioni sportive, degli atleti, delle loro famiglie, dei dirigenti, dei volontari e degli appassionati. Attraverso una call aperta a tutte le società sportive attive nell’ambito dell’area di competenza di BCC Milano, questo nuovo riconoscimento intende premiare le migliori storie di fair play. Una giuria composta da un rappresentante di BCC Milano, un rappresentante di ASO Cernusco, un dirigente del settore sportivo, un giornalista sportivo e un atleta selezionerà le tre storie ritenute maggiormente rappresentative dello spirito di fair play, che saranno premiate con un voucher da spendere per l’acquisto di materiale sportivo. Verranno attribuiti i seguenti premi: 1° premio: buono acquisto dal valore di 3.000 euro; 2° premio: buono acquisto dal valore di 2.000 euro; 3° premio: buono acquisto dal valore di 1.000 euro. Sei Figurine Drammaturgia e regia di Edoardo Erba. Con Stefano Borghi. Sei Figurine è la storia di un giovane che, per dispetto al padre, ha cambiato fede calcistica rinnegando la sua squadra del cuore. Per spiegare come sia successo, il protagonista deve ritornare all’infanzia e raccontare i suoi primi passi da tifoso, che coincidono con la sua passione per le figurine. In Italia non si può parlare di figurine senza parlare dei fratelli Panini, ed è proprio estraendo una ad una le figurine di una bustina Panini che il ragazzo racconta sei storie: storie di fair play in un mondo, quello del calcio, che troppo spesso sembra sinonimo di passioni violente e ingenerose. Soffermandosi sull’ultima figurina il giovane ripensa al rapporto col padre e ne ricorda con emozione l’affetto e il carisma di uomo mite. Edoardo Erba - Drammaturgo, regista, sceneggiatore e autore teatrale nato a Pavia nel 1954, è considerato tra i talenti più brillanti della sua generazione. Nelle sue trame si intrecciano tutte le sfumature, dal giallo alla vena comica della commedia. Quella di Erba è una scrittura che usa le più diverse sintassi, dal noir psicologico al grottesco, dal dramma Metafisico alla commedia di costume, ma declina questa varietà in una straordinaria coerenza stilistica, capace di rendere le sue scritture sceniche subito riconoscibili. Autore di un romanzo, per la radio e la televisione ha scritto fiction, sit come e varietà. È inoltre docente di Scrittura per la Scena all’Università di Pavia. Stefano Borghi - Pavese classe ’82 è giornalista sportivo e telecronista per vocazione. Ha all’attivo quasi 2.000 telecronache ed è considerato un esperto soprattutto sul panorama internazionale, con particolare specializzazione sul calcio spagnolo, sudamericano e inglese. La telecronaca è il suo pane quotidiano, ma partecipa anche a delle trasmissioni televisive e collabora con numerose testate cartacee e online. Pugni Chiusi Un incontro tra teatro e pugilato. Il progetto Pugni Chiusi è un laboratorio che ha unito in un percorso teatrale e sportivo 12 ragazzi del Centro di Aggregazione Giovanile del CD Giambellino, di età compresa tra i 14 e i 16 anni. Dopo una fase di attenta progettazione e di presentazione ai ragazzi del Centro, il progetto si è sviluppato a partire da gennaio 2023, per concludersi alla fine aprile con la realizzazione di una performance teatrale legata alle commemorazioni per la Festa della Liberazione. Pugni Chiusi ha coinvolto ragazzi del Giambellino, storico quartiere della periferia sud di Milano, immigrati o figli di immigrati che vivono in un contesto caratterizzato da povertà, tensione sociale, diffuso razzismo e segregazione scolastica. Obiettivo del programma è stato far dialogare, in un modo sperimentale e innovativo, due esperienze apparentemente distanti tra loro ma estremamente efficaci nello stimolare l’espressione del sé nei giovani: la boxe e il teatro. Tra tutti gli sport la boxe è stata scelta per la sua caratteristica di aggregatore sociale, specie nelle palestre dei quartieri più popolari; il teatro rappresenta invece l’arte della comunità per eccellenza, è strumento di socializzazione e nel contempo di cambiamento personale per chi vi si avvicina. Grazie al progetto i ragazzi si sono potuti esprimere su temi come il razzismo, la ricerca di una identità e, infine, lo sport come riscatto sociale, attraverso il confronto con la storia del pugile Leone Jacovacci, figura iconica del pugilato italiano degli anni 20 del ‘900. Il teatro si è innestato in maniera organica nel percorso sportivo, facendo raccontare ai ragazzi non solo la storia di questa icona, ma anche le loro storie e i loro vissuti. Il progetto si è concluso sabato 26 settembre con la mostra-spettacolo “Pugni Chiusi”, pensata per raccontare il percorso dei ragazzi partecipanti attraverso le fotografie realizzate proprio da loro sotto la guida del fotografo professionista Massimiliano Gatti. Nel corso della serata sono intervenuti Rita Pelusio e Domenico Ferrari in qualità di conduttori del laboratorio, il Direttore del CAG e alcuni dei ragazzi protagonisti.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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giancarlonicoli · 1 year
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3 set 2023 11:00
“GINO E MICHELE? SONO SPREGIUDICATI. DA FLAVIO BRIATORE TE LO ASPETTI, NON DA CHI FINGE DI ESSERE UN “COMPAGNO” – MAURIZIO MILANI, UNO DEI FONDATORI DELLO STORICO ZELIG, ATTACCA: “NON MI HANNO PIÙ CHIAMATO, MA POSSO CAPIRLI PERCHÉ HANNO DATO ALLO 'ZELIG' UN TAGLIO DA VILLAGGIO TURISTICO - CON FABIO FAZIO HO LAVORATO IN SEI EDIZIONI DI 'CHE TEMPO CHE FA' MA PER LA COLLABORAZIONE CON 'IL FOGLIO' MI SONO ACCORTO CHE MI FACEVANO MOBBING. NON VOLEVO RIMANERE DI FIANCO A FILIPPA LAGERBÄCK COME UN FIGURANTE" - "PAOLO ROSSI? UN FURBO. BEBO STORTI? ARRIVAVA ALLA CAZZO DI CANE MEZZ’ORA PRIMA DI SALIRE SUL PALCO" -  E SU VALERIO AIRO’ SPIEGA CHE… - VIDEO -
Gianmarco Aimi per www.rollingstone.it 
Qualche tempo fa circolava sui social una foto, in bianco e nero, dov’erano ritratti alcuni dei comici più significativi della scorsa generazione: Aldo, Giovanni e Giacomo, Antonio Albanese, Antonio Cornacchione e… “l’ultimo a destra”. Era Maurizio Milani, che con quel manipolo di cabarettisti è stato uno dei fondatori dello storico Zelig, il locale milanese che ha sfornato i migliori talenti dell’umorismo a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90 ma che, a differenza degli altri, ha raccolto – almeno a livello di notorietà – molto meno di quello che in tanti si sarebbero aspettati. Surreale, caustico, disincantato, il collega Daniele Luttazzi, di certo non tenero nei giudizi, lo ha incensato: «Fra noi comici ci sono come delle gerarchie, e lui in questo momento è Dio».
(...)
Ormai il tuo “posto fisso” è a Il Foglio, dove collabori da anni.
Devo ringraziare della segnalazione Mariarosa Mancuso, che mi ha fatto conoscere all’allora direttore Giuliano Ferrara. Lui mi dedicò anche una puntata monografica su La7. Finché c’è stato il produttore Paolo Guerra ho sempre lavorato (è venuto a mancare nel 2020, nda), oggi faccio un po’ più fatica. I produttori più potenti sono Beppe Caschetto e Lucio Presta, che vendono programmi alle tv a scatola chiusa. Anche se poi in Rai si lamentano le maestranze.
(...) A Bolzano con Paolo Rossi inciampai per davvero in una cassa acustica e le persone cominciarono a ridere. La sera dopo l’abbiamo inserito nel copione e hanno riso in due. Si percepiva che era finto. Anche se mangi le parole o sbagli i congiuntivi va bene, ma risulti fresco e arrivi. Poi c’è chi esagera, come Bebo Storti.
È famoso per il personaggio del Conte Uguccione. Che cosa faceva?
Lui non preparava nulla, una roba da pazzi. Almeno un canovaccio su un’ora e mezza di spettacolo dovresti averlo, lui niente. A Forlì il direttore del teatro alla fine ci ha detto: «Una roba così non l’ho mai vista, non so neanche dire se è bella o è brutta». Un’altra volta al Ciak di Roma, arriviamo in camerino e la moglie di Bebo ci fa: «Non si viene qui a fare queste figure…». È come se io e te adesso salissimo sul palco a improvvisare per un’ora.
Dopo ci avete riso sopra o è qualcosa su cui si recrimina?
Bebo aveva questa caratteristica: se ingranava subito l’improvvisazione andava alla grande, ma se non succedeva era facile prendere i fischi. Come a Livorno, siamo andati davanti alla gente ma si capiva che non avevamo voglia di lavorare. Al teatro Goldoni a Venezia altra situazione imbarazzante con me e Dario Vergassola, non rideva nessuno. Ma proprio perché non rideva nessuno, paradossalmente, c’era una signora in prima fila che rideva come una matta. Una scena talmente parossistica che si è trasformata in un successo.
È anche per questa vena da improvvisatore che non ti abbiamo mai visto al cinema?
Può essere, eppure Bebo Storti lo ha fatto. Anche Paolo Rossi, che è furbo, improvvisa ma ha sempre un canovaccio al quale aggrapparsi. Bebo invece saliva sul palco alla garibaldina. Ma un conto è andare in discoteca con tutti ubriachi, un altro nei teatri importanti con il tuo spettacolo in abbonamento. E lui arrivava alla cazzo di cane mezz’ora prima. Intanto che camminiamo per le strade e nel parco pubblico della cittadina lombarda, ogni passante lo saluta con un sorriso, tanto che a un certo punto ci appartiamo in un angolo.
(...)
Dopo sei anni, dal 2003 al 2009, non ti abbiamo più visto anche a Che tempo che fa condotto da Fabio Fazio. Come mai?
Perché Fazio è bravo, però è molle. Quando ho accettato di collaborare a Il Foglio di Giuliano Ferrara, mi chiamò l’allora capo struttura di Rai3 in quota Pd, Loris Mazzetti, che mi disse: «Guarda che la linea editoriale qui è chiara e tu vai a scrivere su un giornale di Berlusconi?». Da quel momento i miei spazi sono stati ridotti e spostati nella zona meno nobile. Poi sono passato a una settimana sì e una no, a seguire solo il sabato finché una volta non mi hanno mandato in onda dicendo di aver sforato con i tempi. Così gli ho detto che non ci sarei più andato. Quando ti fanno mobbing lo capisci. Non volevo rimanere di fianco a Filippa Lagerbäck come un figurante. Fazio poteva dire qualcosa a Mazzetti, ma non lo fece.
(...)
C’è qualcuno che ti ha deluso nel mondo dello spettacolo?
Direi Gino e Michele. Non mi hanno più chiamato, ma posso capirli perché hanno dato allo Zelig un taglio da villaggio turistico. Io sono un monologhista che non ha bisogno di travestirsi con le pinne o come una drag queen. La comicità di situazione è un’altra cosa.
Insomma, con Gino e Michele sembri avere un conto aperto.
Sono stato a casa di Michele Mozzati sul lago di Varese, ha una villa della madonna. A un certo punto vado in bagno e vedo che c’è una vasca lunghissima molto strana. Così quando esco chiedo a cosa serve a Diego Parasole, un collega che era con me. E lui: «Ah non lo sai? Quella vasca fa le onde al contrario, così nuoti e intanto fai esercizio». Ed era vent’anni fa. Sai, Flavio Briatore è Flavio Briatore ed è coerente, non va a far finta di essere un “compagno” che gli spiace per il salario minimo. Così come non ti aspetti che un calciatore vada a rompere le vetrine per protestare insieme a quelli dei centri sociali.
C’è ancora chi, come hai raccontato in passato, rimane spiazzato alle tue battute?
Alcuni mi dicono: «Scusi, ma sa che lei non mi fa ridere?». La gente è ormai abituata al comico che deve avere il naso rosso tipo clown. Ma come nella musica ci sono vari generi. A me piacciono, oltre a Nino Frassica, Valerio Lundini, Nicola Vicidomini e Rocco Tanica.
Sai che c’è un giovane comico che alcuni dicono ti somigli?
Se ti riferisci a Valerio Airò, vai a vedere su Youtube i commenti ai suoi filmati. In moltissimi scrivono: “Milani come sei invecchiato bene” oppure “ma chi è il figlio di Milani?”. Mentre sotto ai miei video: “Sei uguale a Valerio Airò”. Lì però gli ho risposto: “Questo è stato girato nel 1993 a Cielito Lindo”. Lui avrà 30 anni, forse non era neanche nato. Non c’è problema, però non ditemi che sono io a copiare lui. Ma sai che ho avuto una soffiata?
Su Valerio Airò?
Mi hanno detto che lui si è messo su quella strada imbeccato da Gino e Michele e da Giancarlo Bozzo, che sono spregiudicati. Lo so perché ho ancora conoscenze all’interno di Zelig. Pare gli abbiano fatto vedere le videocassette dei miei vecchi sketch consigliandogli di prendere spunto. Pensa che quando fece un’apparizione a Sky e c’era Rocco Tanica gli disse: «Assomigli a Maurizio Milani». Lui può fare quello che vuole, ma i pezzi si sovrappongono. Mi pare stia succedendo quello che era accaduto tra Giorgio Porcaro e Diego Abatantuono.
Ti riferisci alla paternità del personaggio del “Terrunciello”?
Lo inventò Giorgio Porcaro, ma i benefici se li prese tutti Diego Abatantuono. Diego non aveva voglia di andare a scuola e la mamma, che faceva la guardarobiera al Derby, lo portava con sé. Non aveva la patente e andava in giro con i I Gatti di Vicolo Miracoli ad aggiustare le luci. Un giorno ha visto Giorgio Porcaro che interpretava il ‘Terrunciello’ e l’ha rifatto avendo successo. Un po’ come sta succedendo tra me e Airò.
Maurizio Milani ce l’ha ancora un sogno che vorrebbe realizzare?
Se ci penso, di tutti i colleghi della mia generazione sono l’unico che non ha mai fatto neanche una posa al cinema. Con Aldo Giovanni e Giacomo una volta gliel’ho detto: «Ma con tutti i film che avete fatto, cosa vi costa mettermi lì a fare il barista?». A 62 anni non sono mai stato su un set per lavorare. Non spero mi chiami Marco Bellocchio, basterebbe un regista underground. Ho fatto la tv, il teatro, i libri e i giornali, ma il cinema non è capitato.
In effetti, guardando quella foto degli inizi allo Zelig sei l’unico che manca all’appello.
E la gente sui social si chiede “chi è il primo a destra?”. Sono cose che fanno rimanere male.
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micro961 · 9 months
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Alessandro Ragazzo - Piove
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Un brano tra cantautorato e atmosfere dell’alternative anglosassone
“Piove” è un film in bianco e nero che parla del momento in cui, finita l’adolescenza, ti scontri con la vita vera. Un racconto romantico che scava nella memoria dei giorni spensierati, oramai passati, in cui andava tutto bene. Una sequenza di immagini raccontate da un sound vintage e nostalgico che scolpiscono il suono di una serenità finita. “Piove” si ispira al vecchio cantautorato italiano mischiandolo con le atmosfere dell’alternative anglosassone e i soundscape delle colonne sonore anni 60’.
Alessandro Ragazzo è un cantautore, chitarrista e musicista; vive di opposti e pensa che la coerenza sia sopravvalutata. Un giorno puoi trovarlo all’alba dopo una festa techno a progettare una rivoluzione, e il giorno dopo, a piangere sul divano guardando un film d’autore. Crede che la musica, e in generale l’arte, possano essere l’unico palliativo per la nostra specie, ormai condannata all’estinzione. Nasce e cresce a Marghera, periferia di Venezia, come chitarrista elettrico. Scopre a vent’anni la bellezza della semplicità e con qualche accordo e delle parole sincere inizia a scrivere canzoni. Così pubblica 3 Ep in inglese, tra cui uno registrato ai Flux Studios di New York (US), e un ep in italiano. Gli piace raccontare ciò che lo circonda, cose tristi tendenzialmente, ma con romanticismo. Negli anni con le sue canzoni è riuscito a condividere il palco con artisti come Giorgio Poi, Galeffi, Generic Animal, Matt Elliott, Hugo Race, L.A. Salami, Ainè, Alberto Ferrari, La Municipal e suonare un po’ in giro per l’italia da Roma a Milano, da Bologna a Trieste, arrivando anche a Londra. Ha frequentato il biennio di Officina Pasolini a Roma avendo la possibilità di stare a contatto con grandi personalità del cantautorato italiano. Il 29 Maggio 2020 è uscito il suo primo Ep in italiano, intitolato “Ricordi?”, per Rokovoko Records.
 Il videoclip del singolo “Domani” è stato scelto tra i migliori 45 video usciti quest’anno dal MEI e ha vinto il concorso “Artefici del nostro tempo” indetto dalla Biennale di Venezia. A novembre 2023 collabora alla scrittura del testo della canzone “Fiore Bianco”, sigla della serie Rai “Per Elisa - Il Caso Claps”.
Sta attualmente lavorando al suo nuovo e primo disco di inediti insieme al produttore e autore Matteo Buzzanca. Il suo album ha un’estetica retrò e rispolvera il vecchio cantautorato italiano mischiandolo all’alternative anglosassone e i soundscape delle colonne sonore anni 60’.
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tecnoandroidit · 1 year
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altabattery00 · 2 years
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Best Honor Smartphone: quale acquistare nel 2023?
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Fondato nel 2013 da Huawei, il marchio Honor ha offerto modelli a prezzi molto aggressivi che hanno rapidamente sedotto i consumatori. Le sanzioni americane che colpiscono il marchio cinese avevano fermato il suo sviluppo a livello internazionale. Nel novembre 2020, Huawei decise di vendere la sua filiale. I modelli del marchio sono quindi tornati in vigore tra i rivenditori con molti nuovi modelli che sono stati rilasciati quest'anno.
Honor Magic4 Pro Iniziamo i nostri migliori smartphone Honor con Honor Magic4 Pro, lo smartphone ad alta end del marchio.
In vendita da 999 euro, questo modello è posizionato come concorrente diretto dei migliori smartphone sul mercato, come abbiamo visto nel nostro test completo di Honor Magic4 Pro.
Livello di progettazione, il suo enorme modulo fotografico circolare lo distingue rapidamente dai modelli concorrenti e afferma il suo posizionamento come fotofono di qualità. Il suo grande schermo curvo di 6,81 pollici è un pannello OLED, HDR10+ compatibile con una risoluzione di 460 pixel per pollice e una velocità di raffreddamento massima di 120 Hz. Lo schermo adatta automaticamente alla sua colorimetria, definizione e ristoro per ottimizzare l'esperienza utente.
Da un punto di vista del potere, il SOC è sorprendentemente uno Snapdragon 8 Gen 1 che equipaggia tutti gli smartphone ad alta end Android. È associato a 8 GB di RAM. La batteria offre una capacità di 4600 mAh con un carico veloce di 100 watt, persino wireless. Sul lato della foto, esiste un modulo molto completo con un sensore principale da 50 MP con autofocus laser e stabilizzazione ottica, un sensore panoramico da 50 MP, un teleobiettivo da 64 MP con stabilizzatore ottico che consente uno zoom ottico di 3,5x e zoom digitale 100x . Sul davanti, c'è un sensore selfie da 12 MP. Onore 70 The Honor 70, successore di The Honor 50, è lo smartphone a medio raggio che offre caratteristiche vicine a un modello premium, in particolare per la sua parte fotografica e il suo design. Da 549,90 euro, avrai uno smartphone con un look alto grazie a finiture eccellenti e alla presenza di un grande schermo ai bordi curvi. Il suo pannello OLED di una definizione di 2400 x 1080 pixel offre una frequenza di aggiornamento adattiva di 120 Hz.
Per le prestazioni, Honor 70 ha un onorevole processore Qualcomm Snapdragon 778G + accompagnato da 8 GB di RAM. Se non ha la potenza di un SoC ad alta end, questo smartphone consente ancora di giocare alla maggior parte dei videogiochi. D'altra parte, il telefono tende a surriscaldarsi in caso di una sessione di gioco estesa.
Livello della batteria, la capacità è più sorprendentemente più alta rispetto al Magic4 Pro con 4800 mAh. Nella scatola troverai un caricabatterie veloce da 66 watt. Per il modulo fotografico, l'onore sceglie ancora di offrire solo sensori utili ed efficienti. Il sensore principale è di 54 MP, l'angolo ultra largo 50 MP e il sensore selfie 32 MP. La parte video non deve essere superata dalla possibilità di catturare in 4K 30fps. Per saperne di più, non esitare a leggere il nostro test Honor 70. Onore 50 Stiamo continuando i nostri migliori smartphone Honor con l'onore 50 che è disponibile da 399,90 euro. Se non è il modello più recente, il suo rapporto qualità -prezzo rimane interessante. Lo smartphone offre un foglio tecnico piuttosto equilibrato. Esiste uno schermo OLED curvo da 6,57 pollici, con definizione Full HD+ (risoluzione di 392 pixel per pollice) e velocità di raffreddamento adattivo di 120 Hz. La frequenza di campionamento è di 300 Hz.
Il SOC è uno Snapdragon 778 Qualcomm che offre prestazioni sufficienti nella maggior parte dei casi. La batteria offre una capacità di 4300 mAh. È compatibile con un carico rapido 66 watt. Sul lato della foto, c'è un sensore fotografico quadruplo 108+8+2+2 megapixel (senza zoom ottico, senza stabilizzatore). Nella parte anteriore c'è un sensore selfie da 32 megapixel situato in un pugno. Android 11 con interfaccia Magic UI 4.2 e Servizi Google inclusi. Maggiori informazioni nel nostro test Full Honor 50. Honor Magic4 Lite Come abbiamo visto nel nostro test Honor Magic4 Lite, questo modello di gamma media a meno di 300 euro è posizionato come concorrente di smartphone come Realme 9 Pro+, OnePlus Nord CE 2, Redmi Note 11 Pro ...
Da un punto di vista del design, troviamo nella parte posteriore il tipico modulo fotografico circolare presente su Magic4 Pro. Nella parte anteriore, ha uno schermo IPS da 6,81 pollici con una risoluzione HD+Full, un aggiornamento adattivo di 120 Hz e una bella luminosità di 554 nit.
Il suo processore è uno Snapdragon 695 Qualcomm e la sua RAM è di 6 GB. È quindi, in termini di potere, quasi allo stesso livello dei suoi concorrenti. Sarà più che sufficiente per il normale uso quotidiano ma un po 'troppo limitato per i videogiochi.
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