#mi sto solo chiedendo cose su questa versione
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buscandoelparaiso · 1 year ago
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ho guardato il documentario e al di lá di lui che piú scemo di cosí non poteva essere per tutta una serie di motivi, non mi é chiaro perché lei sposata da 20 anni e innamorata veramente come dice, senta la necessità improvvisa di parlare (o "fare la scema" per citarla) con gente a caso su instagram assieme alla sua amica, andare addirittura in un'altra città a casa di questo tizio sconosciuto per questo "caffé" salvo poi mentire quando le viene chiesto se lo conosce e cadere dal pero quando il marito si fa due domande o chiede spiegazioni. se non aveva nulla da nascondere se tutto era solo un banale caffé a caso (???) perché mentire in primo luogo? perché continuare a parlare di sensi di colpa?
ci sono cose che non tornano tanto 🤔
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krystarka · 3 years ago
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Questa è la fanfiction che sto pubblicando attualmente e, come spesso accade, la storia definitiva ha preso in alcuni punti delle svolte diverse da quelle inizialmente previste. Qui sotto potete trovare uno dei pezzi ‘scartati’ che non sono mai stati inseriti nella storia ma che forse a qualcuno farà piacere leggere comunque! La foto di copertina che vedete qui sopra è scattata da me e ritrae una delle creazioni di Chimerical Dragonfly Questa parte è ambientata dopo il capitolo ‘Io ti ammazzo Malfoy’. (disponibile su OA3 e NA in versione integrale e su EFP e Wattpad in versione censurata) ***   Erano passati due giorni dall’incidente nella classe di difesa e i pettegolezzi erano stati molteplici anche se in pochi, tra gli studenti, avevano effettivamente capito cos’era successo e le voci erano molteplici e contrastanti. Da allora ne il professor Piton ne Harry Potter erano più stati visti nella scuola. Hermione, dopo due settimane a studiare l’argomento, si era fatta un’opinione abbastanza chiara di cosa era successo ed era furiosa. Non riusciva a credere che il suo ragazzo e il suo miglior amico avessero glissato sulla cosa per così tanto tempo, tenendola volontariamente all’oscuro sia del fatto che Harry era un Alpha, sia che era legato a Piton. Ron aveva cercato in tutti i modi di stemperare la sua ira, ma con risultati davvero scarsi e l’unica cosa che era riuscita ad ottenere era la promessa che non avrebbe parlato in giro con nessuno della cosa. Questo non le impediva di continuare ad insistere, sia chiedendo dove fossero Harry e Piton sia come fosse possibile che avessero mantenuto il riserbo con lei. La ragazza intuiva la necessità di mantenere riservata la relazione, soprattutto da quando, dopo molte insistenze, Ron le aveva confessato che Harry e Piton aspettavano un figlio. Gli ci era voluta circa mezza giornata per digerire l’informazione ma adesso era di nuovo presa dal bisogno di maggiori informazioni, che il suo ragazzo sembrava recisamente convinto a non darle. Erano tra i pochi che non erano ancora scesi per colazione, quella mattina, e la Sala Comune era deserta, quando chiese: “Va bene. Capisco che Harry non volesse ulteriori attenzioni su di se, e capisco che fosse in imbarazzo per quanto riguarda la relazione con un insegnante e con Piton in particolare.” Prese fiato. “Guarda Ron, ci ho pensato, e capisco anche che stavate cercando di darmi la notizia con calma, ma spiegami perché adesso Harry non è qui, almeno! Dove diavolo sono finiti, tutti e due, comunque?” Ron arrossì anche sulle orecchie e schivò il suo sguardo indagatore: “Hermione, è quasi autunno… sai?” Per un attimo la ragazza credette davvero che Ron volesse distrarla parlando del tempo, poi comprese all’improvviso e, arrossendo a sua volta domadnò in un bisbiglio, sebbene fossero soli: “Ma ci saranno delle pause, no? Per mangiare e…” Ron scosse la testa senza alzare gli occhi: “Ne dubito. Non molte comunque.” “E per quanto…?” Ron scattò esasperato: “Cosa vuoi che ne sappia? Sei tu che hai letto tutti quei libri!” Ma una cosa era leggere dei libri e un’altra era sapere che il suo amico era un Alpha… “Sì, be’, i libri dicono una settimana, più o meno.” “Bene.” Rispose Ron piccato. “Ne sai più di me, visto?” e senza attendere si diresse verso l’uscita, sperando di fermare il fiume in piena delle sue recriminazioni una volta che non fossero più stati soli. Hermione era frustrata da tutta la faccenda e le cose peggiorarono quando arrivò a colazione e i gufi le consegnarono la posta. Il Profeta titolava in prima pagina:   Harry Potter coinvolto in una frenesia da calore.   A quanto pare ci sono ancora molte cose che il mondo magico non sa del suo Salvatore. A quanto pare Potter è un Alpha, anche se è sempre stato incredibilmente riservato in merito. Se questa rivelazione non ci sorprende più di tanto, in quanto tutti conosciamo la fama di forza e coraggio legata agli Alpha, fa invece notizia il suo recente legame, già registrato presso il Ministero, come ci informano alcune fonti vicine a questa giornalista, con il noto ex Mangiamorte o forse eroe di guerra Severus Piton. Sebbene in passato ci siano state delle voci non confermate, le recenti ricerche fatte sulla Lista confermano che Severus Piton fosse precedentemente legato a voi-sapete-chi in persona, quindi non è inconsueto che Harry Potter abbia rivendicato per se l’Omega che apparteneva al suo nemico. La vicenda è venuta alla luce nei giorni scorsi, quando Potter è rimasto coinvolto in uno scontro con un altro Alpha, Draco Malfoy, per il possesso dell’Omega che pare sia andato in calore durante una lezione nella scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dove insegna.  (continua a pagina 3) (per il  sondaggio se sia lecito che un Omega possa insegnare, pagina 5 e 6) Hermione chiuse il giornale con faccia mortalmente seria e, prima che Ron potesse dire anche solo una parola era già in piedi, il giornale ancora in mano e diretta verso il tavolo di Serpeverde, dove Malfoy stava mangiando da solo, piuttosto discosto da tutti i compagni. “Tu! Sapevo che eri un orribile viziato e pallone gonfiato, ma questo! QUESTO!” disse sbattendo il giornale davanti a lui e centrando il piatto pieno “Questo è disgustoso anche per il tuo solito! Come hai potuto andare a dire a quella donna…” Draco non la lasciò finire e sibilò piano, sporgendosi in avanti “Io non ho detto proprio nulla, ignorante che non sei altro!” poi una volta che Hermione si fu zittita per ascoltare il resto e decidere se stava mentendo come al solito, continuò “Forse tu non te ne rendi conto, ma quell’articolo insulta anche me! Mi hanno fatto apparire come un cucciolo che va fuori di testa al primo Omega in calore che vede! Sono un Alpha e sono maggiorenne e è molto disdicevole quello che è successo. Me ne vergognavo abbastanza anche senza che la cosa venisse messa su pubblica piazza!” Ron si era avvicinato per cercare di arginare uno scontro proprio quando qualcuno alla destra di Draco disse a voce alta: “Oh, ma povero Draco! Nonostante i tuoi soldi non sei nemmeno in grado di trovarti una cagna tutta tua! Deve essere frustrante vedere che Potter è riuscito a trovarne una e tu no. Certo che il Salvatore deve avere standard davvero bassi se gli vanno bene gli scarti del Signore Oscuro! Ma poi cosa importa? Una cagna è sempre una cagna, immagino che finché è fertile e in grado di muovere il culo a voi vada bene lo stesso.” Hermione vide contemporaneamente Draco  girarsi verso la voce e Ron impallidire e dire sferzante: “Mia madre è un Omega, Nott.” Il serpeverde lo guardò come se Natale fosse arrivato in anticipo. “Oh, lo sappiamo, Weasley. E’ ovvio che tua madre è una cagna, altrimenti non si spiegherebbe il numero di voi in circolazione!” Ron aveva già la bacchetta in mano ma Draco rispose più rapidamente: “Anche mia madre è un Omega, Theo.” Il ragazzo ghignò soddisfatto mentre alle sue spalle Millicent sogghignava. “Oh, ma certo! Come ho fatto a non pensarci? Almeno tua madre è riuscita a produrre un Alpha, anche se mi chiedo di che genere, guardandoti meglio! Dopotutto c’è da chiedersi che tipo di tare genetiche abbia la tua famiglia visto che hanno avuto un solo figlio. Non sarà che tuo padre, quando lei gli presentava il culo, preferiva invece farsela con il suo amico Piton? Deve essere una cagna di tutto rispetto se riesce ad irretire tutti voi Alpha in questo modo. Ha presentato il suo culo sfondato anche a te, Draco?” Ron era paonazzo e Draco invece, come il vigliacco che era sempre stato, semplicemente si alzò piano e cominciò ad aggirare il tavolo, per andarsene. “Rimangiati tutto, Nott.” Disse Ron con la mano tremante sulla bacchetta mentre Hermione sfoderava la sua e la puntava su Millicent. Il ragazzo gli rise in faccia: “E se non lo faccio? Io sono disarmato, vuoi colpirmi lo stesso, Eroe?” Hermione lo vide arrivare prima ancora che chiunque altro potesse accorgersene. La maledizione colpì Nott in pieno petto, sbattendolo contro il muro alle sue spalle e facendogli sputare sangue e subito dopo venne colpita anche Bulstrode, per buona misura. “Bene per me che io non sia un eroe, allora.” Strascicò le parole Draco, gelido, da un punto oltre il tavolo di Serpeverde da dove aveva lanciato gli incantesimi. Era stato astuto, da parte sua, intuì Hermione, perché almeno in questo modo si era allontanato da molti dei Serpeverde che avrebbero appoggiato Nott in una lotta e si era invece avvicinato al lato del tavolo di Corvonero che invece avrebbero volentieri incrociato le bacchette con i  figli degli ex mangia morte. La preside arrivò sulla scena in quel momento, e dal suo viso tutti poterono intuire che le cose non sarebbero state prese alla leggera. “Esigo di sapere cosa sta succedendo!” disse dopo aver lanciato un rapido incantesimo per fermare il sangue che Nott e Bultrode continuavano a perdere da naso e bocca. Nott rispose appena ebbe il fiato per farlo “Lo ha visto! Malfoy mi ha colpito senza nessun motivo, solo perché le mie opinioni differiscono dalle sue!” La donna fece un cenno a Malfoy che avanzò circospetto e poi chiese: “E quali sono queste opinioni, signor Nott?” Hermione disse in tono chiaro: “Sono, irripetibili e offensive, Preside.” La donna la guardò critica. “Nonostante questo gradirei sentirle. Dopotutto è sensato che una persona abbia delle opinioni personali, signorina Granger.” Nott ghignò e disse piano. “Credo che Malfoy, ma anche Weasley, non amino che gli venga ricordato che le loro madri sono, a tutti gli effetti, delle cagne e che, proprio oggi, dovrebbero essere, precisamente, delle cagne in calore.” La Preside inarcò un sopracciglio e non mostrò altra espressione. “Esaustivo, signor Nott.” Poi si girò verso Malfoy con occhio critico “Cinquanta punti in meno a Serpeverde per aver attaccato due compagni, Signor Malfoy, e un mese di punizione con il signor Gazza.” Draco abbassò testa e bacchetta e non replicò nemmeno davanti all’espressione di puro trionfo sul viso di Nott. La Preside però non aveva ancora finito. “Bene signor Nott, tornando a lei, siccome mi ha fatto notare di essere una persona con delle proprie opinioni, e siccome lei è maggiorenne, la pregherei di andare a fare i suo bagagli e lasciare la scuola entro sera.” Il sorriso scemò dal viso del ragazzo, che chiese tagliente. “Quindi mi sta dicendo che questa scuola accetta solo chi ha opinioni uguali alle sue, Preside? Credevo ci fosse ancora libertà di pensiero!” La McGranitt non si scompose. “Lei è liberissimo di pensare quello che preferisce, signor Nott, semplicemente questa scuola non accetta studenti che non capiscono la differenza tra opinione e insulto. Lei ha insultato non solo le madri dei suoi compagni ma anche uno dei professori da me scelti e intrinsecamente me per aver fatto quella scelta. Se lei fosse minorenne mi limiterei a punirla, ma lei è un adulto responsabile delle proprie azioni e delle proprie parole e sono certo che si troverà molto meglio a studiare in una scuola che scelga professori conformi alle sue opinioni. Se vuole accettare un consiglio, escluderei Beauxbateau e Durmstrang.” Nott si alzò rigido e cereo e uscì dalla Sala Grande seguito da un forte applauso alla nuova Preside. Hermione però notò che l’applauso era tutto meno che generale.   Quel pomeriggio Ron e Hermione si appressarono a Malfoy che stava studiando da solo in biblioteca. Ron, anche se la sua avversione per Draco era sempre alta, gli elargì un sorriso a tutti denti. “Ti devo cinquanta punti Malfoy. Sono di nuovo portiere della squadra di quidditch e puoi dire ai tuoi che i primi cinque tiri contro Grifondoro li lascerò passare senza nemmeno provare a pararli!” Il ragazzo sollevò gli occhi dal libro e assottigliò la bocca per un attimo: “Io non sono più in squadra, invece, Weasley. E per quello che me ne importa potevano anche togliermene mille, di punti.” Hermione cercò di essere conciliante. “Volevo scusarmi per averti attaccato prima. Io non avevo capito, mi dispiace.” Malfoy la guardò e assentì facendogli un cenno come per invitare entrambi a sedersi con lui al tavolo vuoto. “Non ti devi scusare. Avevo capito.” Ron disse rapido e un po’ impacciato: “Non sapevo di tua madre… è raro…” Hermione chiese confusa: “Cosa è raro?” Malfoy spiegò paziente. “E’ raro che una coppia Alpha Omega abbia solo un figlio e è ancora più raro che sia un Alpha, come dimostra la famiglia Weasley.” “E’… c’è una spiegazione scientifica… voglio dire…” Draco rispose con voce appena udibile. “Tecnicamente sì. In pratica è un gene che tende a essere casuale, come i metamorfomagus. Può ricomparire anche dopo generazioni o non comparire affatto. Ci sono degli studi che spiegano che in questo caso il gene tende ad evitare la famigliarità. In pratica si preserva dalle tare genetiche evitando la possibilità di concepimento tra consanguinei. Purtroppo la realtà è diversa.” Hermione era interessata, visto che non aveva trovato nulla del genere nei libri che aveva letto. “Come può essere diversa?” Ron la guardò a occhi sbarrati e poi abbassò la testa, lasciando a Malfoy l’onere di spiegare. “Granger, lo hai sentito Nott. La maggior parte delle persone la pensano come lui, non come la mia famiglia o i Weasley. Gli Omega sono ancora più rari degli Alpha, quindi le famiglie purosangue che hanno un erede Alpha, pur di garantirsi una discendenza, sono soliti condividere lo stesso Omega. Non è infrequente. Forse avrai notato che Nott ha solo suo padre e Zabini solo sua madre. Ma è un esempio. Ce ne sono altri, anche se non molti visti i nostri numeri limitati.” Hermione era sbiancata, tutto il sangue gli era defluito dalla faccia e le sue labbra erano bianche come gesso: “Stai dicendo che Nott e Zabini sono fratelli?” “Tecnicamente non lo sono. Gli omega non hanno rilevanza, ai fini legali. O così la pensano tutti. E questo fa sì che spesso siano consentiti matrimoni tra fratellastri.” Poi, dopo un attimo aggiunse piano “come nel caso dei miei genitori, in effetti. E’ per quello che Nott parlava di tare genetiche. Il padre di mia madre ha offerto la sua Omega al padre di mio padre. E’ stata una coincidenza praticamente unica che abbiano avuto un Alpha e un Omega. Così li hanno promessi fin dal giorno in cui mia madre è nata. Per preservare il sangue, sai. E’ anche il motivo per cui sono figlio unico. In effetti quella è una tara genetica.” Draco parlava in tono monotono, come se non avesse importanza, ma era chiaro che l’argomento lo feriva. Hermione non riuscì a fermarsi: “Deve essere terribile. Voglio dire…” “Lo è. E’ già abbastanza brutto sentirsi rinfacciare… lasciamo stare. Non sono cose destinate a cambiare.” Poi dopo un attimo di silenzio imbarazzato Malfoy chiese: “Quindi alla fine è Potter, l’Alpha del mistero?” Ron lo guardò senza capire: “Alpha del mistero? Perché?” Malfoy tornò al suo solito tono strascicato. “Oh, solo perché tutti gli Alpha del mondo si stavano chiedendo chi avesse rivendicato Piton, visto che è entrato e uscito dalla Lista così in fretta che nessuno ha fatto in tempo ad accorgersene!” “Ah, quello.” Disse Ron incerto. “Be’ sì, allora sì. E’ Harry.” “Buono a sapersi. Le alternative non erano molto… rassicuranti.”  
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kirayun · 4 years ago
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Scrivere una fanfiction? - Write a fanfiction?
Scusate in anticipo il lungo papiro che vi ritroverete davanti e per quanti riguarda il fandom che ho taggato, ne parlo alla fine, dopo tutta la premessa su di me. Questo post è in italiano ma ho intenzione di mettere la versione tradotta da Google Translate appena finisce la parte italiana, basta scorrere la pagina fino alla scritta “English Version (With Google Translate)”.
Sorry in advance the long papyrus that you will find in front of you and as regards the fandom that I have tagged, I will talk about it at the end, after all the premise about me. This post is in Italian but I intend to put the translated version by Google Translate as soon as the Italian part ends, just scroll down the page until it says “English Version (With Google Translate)”.
Mi sto chiedendo se fare o no un tentativo di scrittura di fanfiction dopo tanti anni di sola lettura.
Ormai non ricordo neanche più quanti anni avevo quando ho cominciato a leggere le prime fanfiction e le prime ship (Fuffy, Fleurmione, Liley, Fangrai), so che su Fanfiction.net sono iscritto da Novembre 2012 quando ho cominciato a salvare fic Swan Queen tra le favorite e le story allerts ma è da prima di incontrare Emma e Regina che mi sono addentrato in questo mondo di storie ispirate alle mie serie e racconti preferiti.
Non ho una grande preparazione grammaticale, ho finito la scuola dell’obbligo italiana e i pochi tentativi che ho dato a quella successiva era praticamente una scuola tecnica per computer ma non ho mai finito il primo anno e quindi non studio seriamente da quando avevo 18 anni. Quando scrivo un post o qualsiasi cosa ho sempre il timore di usare troppo le varie “,” “:” “;” ecc., tendo a scrivere molto velocemente con la tastiera e se non fosse per i correttori automatici spesso lascerei parole scritte nell’ordine sbagliato o con errori di cui non mi sono accorto (ma se mi mettessi a scrivere prenderò l’abitudine di rileggere bene tutto quello che scrivo); non ho un verso senso di come deve essere la grammatica di una storia e ho la sensazione che scriverei quello che sembrerà di certo il lavoro di un principiante o di un bambino. Una cosa però devo ammetterla: ai tempi della scuola mi piaceva scrivere e inventare storie e una volta ne ho fatta pure leggere una alla mia insegnante.
Da anni grazie alla fanfiction non faccio altro che immaginare nella mia testa come cambierei io la storia di base o i personaggi di un determinato fandom e come mi piacerebbe che andassero le cose, ma la mia scarsa preparazione e il fatto che leggo praticamente solo storie in inglese tradotte  in automatico da Chrome con translate non mi ha mai fatto provare a cimentarmi.
La lingua è proprio il più grande fattore che mi ha sempre fermato da provare anche le più piccole cose visto che la community inglese delle fanfiction è decisamente più ampia e riconosciuta di quella italiana e io sono uno che prima leggeva solo su Fanfiction.net, e ora  anche se continuo ad usarlo, sono soprattutto su AO3. Con anni di storie tradotte, serie guardate in lingua originale con i sottotitoli e una piccola preparazione di base a scuola ho imparato molto inglese ma ancora oggi se devo scrivere un post in inglese da qualche parte lo traduco con translate e praticamente non parlo la lingua ma sto cercando di migliorare in maniera “casalinga” ovvero continuando con i sottotitoli e provando a rivedere cose già viste (film, serie ecc.) in inglese e con anche i subs eng per associare il suono delle parole alla scrittura. Questi sono i motivi per cui, vista la mia già poca preparazione in materia, le storie che pubblicherei sarebbero in italiano ma con AO3 come piattaforma principale e visto che il grosso del pubblico legge in inglese, non saprei neanche se ne varrebbe la pena fare tutto il lavoro che ci vuole dietro ad una storia (aspiro a farne una lunga, ma ne parlerò dopo) se poi i fandom a cui mi rivolgo non la leggerebbero per via della lingua diversa (e non so se in altre lingue i lettori usano il mio “trucco” di tradurre con Chrome o translate).
Non sono uno che progetta “il grande schema”: che pensa troppo in anticipo dove vuole andare con una storia, i personaggi, quando vuole finire...magari con il tempo e i tentativi la cosa cambierebbe ma in genere uso l’istinto quando mi immagino una storia e posso solo sperare che alla fine ne venga fuori qualcosa di sensato e soddisfacente che non mi faccia rimpiangere il lavoro svolto.
Non so quasi niente del mondo dietro la creazione di fanfiction, sono sempre stato solo un lettore, per cui non seguo nessuna community, blog o gruppo su cosa e come fanno gli autori i propri lavori ed è già tanto (grazie alle note degli autori) se so che cosa è un beta tester anche se io non ne avrei uno e non saprei come cercarlo, soprattutto nella mia lingua; il problema poi e che sono una persona molto timida e parlo di rado con qualcuno in chat vocali e pochissime volte con messaggi privati e anche se uso i social tutto i giorni (twitter, instagram, tumblr, facebook), anche in quel mondo solo soprattutto un lettore, postando pochissimo (twitter, instagram, tumblr,) o per nulla (instagram, facebook).
Le domande alla fine di tutto questo sono: visto tutto quello che vi ho raccontato sulla mia preparazione e le mie capacità, il fatto di non appartenere alla principale lingua dei siti in cui scriverei,  il non sapere se e come porterò a termine quello che comincio, se avrò la pazienza di provare questa nuova cosa che da anni mi attira... insomma, dovrei provarci comunque? Devo dare almeno un tentativo? Vedere se ne sono in grado? Per me il mondo delle fanfiction sembra proprio il posto dove anche dei principianti alla scrittura come me possano provare a scrivere la propria versione di ciò che gli piace e ama e vorrei sapere se c’è posto anche per me e i sicuri disastri che creerei.
Domanda solo per chi legge in inglese: Eventualmente, versioni più piccole e corte delle mie fanfiction le leggereste (tipo qui su tumblr) se le posto dopo averle tradotte con Translate? Perché se per voi una traduzione del traduttore è troppo male allora magari evito di peggiorare quello che già sarebbe un lavoro abbastanza semplice.
E veniamo finalmente al fandom che ho taggato: 
Skimmons/BioQuake
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Perchè proprio Skimmons? (p.s. ho sempre preferito il vecchio nome ship, ma mi vanno bene entrambi). Skimmons è una ship che ho sempre adorato fin dalla prima stagione, e anche se negli ultimi anni la presenza del fandom su di essa è calata parecchio e per quanto capisca che nel mondo AOS è Fitzsimmons la nave principale (contro cui non ho nulla ed è una delle poche ship etero che non mi da fastidio vedere con le mie characthers preferite), ho e avrò sempre un debole per Daisy e Jemma insieme e rimangono una delle mie OTP più alte personalmente, affianco a nomi grandi come Swan Queen, Faberry, Supercorp e Clexa; inoltre sono uno shipper quasi unicamente Femslash (con poche eccezioni come Harmony e Snowbarry) e la maggior parte delle mie ship sono non canoniche (purtroppo!). 
Forse proprio perché Skimmons a confronto di quelle altre ship ha un fanbase più piccola e vengono postate sempre meno storie che sento il bisogno di provare a crearne una mia versione, un mio modo per cui queste due dovrebbero stare insieme e riscrivere cosi la loro storia. Perché è proprio questo che vorrei provare a fare: io ho un debole per le storie che modificano gli avvenimenti canonici per farne la versione di quella particolare Ship; leggo anche molti AU ma ho sempre un sorriso sul volto quando trovo una storia che riscrive una serie o un film nella versione che a noi shipper di quella particolare coppia avremmo amato se fossero state canon.
La mia idea sarebbe di fare un tentativo di ripatire dall’inizio di AOS e provare a fare ogni puntata la mia versione, iniziando simile ai veri episodi e pian piano variando sempre più cose finendo in una direzione totalmente diversa con trame sempre più originali (evitando cosi trame e personaggi che non mi hanno mai entusiasmato troppo) e apparizioni crossover di altri fandom (ma praticamente solo dei personaggi, non le storie) perché una mio piacere segreto è immaginare le mie varie ship che interagiscono nello stesso universo (con questo non sto pensando ad una mega combinazione di tante ship ma solo non avrei problemi ogni tanto a farne apparire qualcuna, anche solo per poco, in una delle mie storie).
Ma Skimmons sarebbe solo la mia prima storia principale il “grande progetto” da fare con calma, postare per bene su AO3 e scritto nel tempo e quindi non escludo lavori molto più piccoli in tutti i vari fandom che amo quando mi viene l’ispirazione. Anche questo appunto “grande progetto” è una vera incognita e potrei non riuscirci neanche perché per farlo prima di tutto dovrei rivedere ogni episodio per ogni capitolo, trovare le idee per la mia versione, scriverle, rileggere e correggere, essere soddisfatto di cosa viene fuori… insomma è tutto un tale casino che potrei facilmente schiantarmi e rinunciarci, decidendo magari di ripiegare solo per cose più piccole e veloci.
Ed eccoci finalmente giunti alla fine, 1500 parole più tardi e almeno qualche ora a scrivere per spiegare non solo a chi avrà il coraggio di leggere tutto, ma anche a me stesso, i motivi e le domande che avevo dentro di me da tirare fuori e scrivere la mondo per vedere se questa è una strada che dovrei tentare.
By Kira 
English Version (With Google Translate):
I'm wondering whether or not to make an attempt at writing fanfiction after so many years of read-only.
By now I don't even remember how old I was when I started reading the first fanfictions and the first ships (Fuffy, Fleurmione, Liley, Fangrai), I know that on Fanfiction.net I have been registered since November 2012 when I started saving fic Swan Queen between favorites and story allerts but it was before meeting Emma and Regina that I entered this world of stories inspired by my favorite series and stories.
I do not have a great grammar preparation, I finished the Italian compulsory school and the few attempts I gave to the next one was practically a technical school for computers but I never finished the first year and therefore I have not studied seriously since I was 18. When I write a post or anything I am always afraid of using too many "," ":" ";" etc., I tend to type very quickly with the keyboard and if it were not for the automatic correctors I would often leave words written in the wrong order or with errors that I did not notice (but if I started to write I will get into the habit of rereading well everything I write); I have no sense of what the grammar of a story must be and I have a feeling that I would write what will certainly look like the work of a beginner or a child. But I have to admit one thing: in school I liked to write and invent stories and once I even had my teacher read one.
For years thanks to fanfiction I have been imagining in my head how I would change the basic story or the characters of a certain fandom and how I would like things to go, but my poor preparation and the fact that I practically read only stories in English automatically translated from Chrome with translate never made me try my hand.
Language is precisely the biggest factor that has always stopped me from trying even the smallest things since the English fanfiction community is much larger and more recognized than the Italian one and I am one who previously only read on Fanfiction.net, and now even though i keep using it i am mostly on AO3. With years of translated stories, series watched in the original language with subtitles and a little basic preparation in school I learned a lot of English but still today if I have to write a post in English somewhere I translate it with translate and I practically do not speak the language but I am trying to improve in a "home" way, that is continuing with subtitles and trying to review things already seen (films, series, etc.) in English and also with subs eng to associate the sound of words with writing. These are the reasons why, given my already poor preparation on the subject, the stories I would publish would be in Italian but with AO3 as the main platform and since the bulk of the public reads in English, I wouldn't even know if it would be worth doing everything the work that goes into a story (I aspire to make a long one, but I'll talk about it later) if the fandoms I am addressing would not read it because of the different language (and I don't know if in other languages ​​the readers use mine "Trick" to translate with Chrome or translate).
I am not one who designs "the grand scheme": who thinks too far in advance where he wants to go with a story, the characters, when he wants to end ... maybe with time and attempts it would change but generally I use instinct when I I imagine a story and I can only hope that in the end something sensible and satisfying will come out that does not make me regret the work done.
I know almost nothing about the world behind the creation of fanfiction, I've always been just a reader, so I don't follow any community, blog or group about what and how the authors do their work and that's already a lot (thanks to the authors' notes) if I know what a beta tester is even if I don't have one and I don't know how to look for it, especially in my language; the problem then is that I am a very shy person and I rarely speak with someone in voice chats and very few times with private messages and even if I use social media all day (twitter, instagram, tumblr, facebook), even in that world only above all a reader, posting very little (twitter, instagram, tumblr,) or not at all (instagram, facebook).
The questions at the end of all this are: given everything I have told you about my preparation and my skills, the fact that I do not belong to the main language of the sites where I would write, not knowing if and how I will finish what I am starting , if I have the patience to try this new thing that has attracted me for years ... well, should I try it anyway? Should I at least give it a try? See if they are capable of it? For me, the world of fanfiction seems to be the place where even beginners to writing like me can try to write their own version of what they like and love and I would like to know if there is room for me too and the sure disasters I would create.
Question only for those who read in English: Eventually, smaller and shorter versions of my fanfictions would you read them (like here on tumblr) if I post them after having translated them with Translate? Because if a translation of the translator is too bad for you then maybe I avoid worsening what would already be a fairly simple job.
And we finally come to the fandom I tagged:
Skimmons/BioQuake
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Why Skimmons? (p.s. I have always preferred the old name ship, but both are fine). Skimmons is a ship that I have always loved since the first season, and even if in recent years the presence of the fandom on it has dropped a lot and as much as I understand that in the AOS world it is Fitzsimmons the main ship (against which I have nothing and it is one of the few straight ships that I don't mind seeing with my favorite characthers), I have and will always have a soft spot for Daisy and Jemma together and they remain one of my highest OTPs personally, alongside big names like Swan Queen, Faberry, Supercorp and Clexa; I am also an almost uniquely Femslash shipper (with a few exceptions like Harmony and Snowbarry) and most of my ships are non-canonical (unfortunately!).
Maybe because Skimmons compared to those other ships has a smaller fanbase and fewer and fewer stories are posted that I feel the need to try to create my own version, my way in which these two should be together and thus rewrite their history. Because this is exactly what I would like to try to do: I have a weakness for stories that modify canonical events to make them the version of that particular Ship; I also read a lot of AUs but I always have a smile on my face when I find a story that rewrites a series or a movie in the version that we shippers of that particular couple would have loved if they had been canon.
My idea would be to make an attempt to replay from the beginning of AOS and try to make each episode my version, starting similar to the real episodes and gradually varying more and more things ending in a totally different direction with more and more original plots (avoiding so plots and characters that have never thrilled me too much) and crossover appearances by other fandoms (but practically only characters, not the stories) because my secret pleasure is to imagine my various ships interacting in the same universe (I'm not thinking of a mega combination of many ships but only I would have no problem every now and then to make some of them appear, even if only briefly, in one of my stories).
But Skimmons would only be my first main story, the "big project" to be done calmly, post well on AO3 and written over time, and therefore I do not rule out much smaller jobs in all the various fandoms that I love when inspiration comes to me. Even this "great project" is a real unknown and I might not even succeed because to do it first of all I would have to review each episode for each chapter, find ideas for my version, write them, reread and correct them, be satisfied with what comes out ... in short, it's all such a mess that I could easily crash and give it up, maybe I decide to fall back only for smaller and faster things.
And here we are finally at the end, 1500 words later and at least a few hours to write to explain not only to those who have the courage to read everything, but also to myself, the reasons and questions I had inside of me to pull out and write the world to see if this is a path I should try.
By Kira
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ilarywilson · 4 years ago
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« Stai bene? »
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«Not this time» che potrebbe rifarsi a tutte le altre volte che le ha detto che non stava bene, che era triste. «Pensavo mi portassero ad Azkaban». una piccola pausa, mentre riprende silenziosamente fiato. «Per questo ti ho scritto quelle cose».
(Domenica 31 maggio, intorno all’una di notte)
Ciao Ilary, volevo dirti che un po’ mi manchi. Che mi manca com’eravamo, al di là della coppia e dei Wilstock. Che mi manchi tu come persona e che mi manco io per com’ero con te, prima ancora di urlarti sempre addosso o tradirti o chissà cosa. Non sto chiedendo tregua o di far pace. Non potrei, non avrei alcuna possibilità. Volevo soltanto lo sapessi. Inutilmente, ormai. Volevo dirti che ti auguro davvero di essere felice.  Non rispondermi, perché tanto non sarò qui per leggerla.Tranquilla, non vado a suicidarmi, solo… non ci sarò perché ho fatto un casino. 
Non parlarne con nessuno. Neanche con Nathaniel, Robert, nessuno.
Ciao, Ilary.
Lancia una rapida occhiata al membro della SSM che si suppone essere la sua scorta, forse per assicurarsi non stia origliando:
«ho ucciso una donna il trenta maggio».
«Eppure eccoti qui» salvo e in piedi, a dispetto delle bolidate, quale novità. Ora una punta di amara ironia le fa flettere le sopracciglia con un`eloquenza che sembra quasi indirizzata a incoraggiarlo, più che a rimproverarlo. «Mi stupisce come chiunque lo abbia capito eccetto te» osserva infatti in un secondo momento, semplicemente schietta.
«Sono un assassino e merito Azkaban.  Sono paragonabile a Peter Minus, adesso».
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«Tu e le etichette siete stati per caso appiccicati insieme da un incanto di adesione permanente alla tua nascita? Avere ucciso qualcuno non fa di te un assassino, non siamo solo le nostre azioni, per tua fortuna» stoccatina necessaria. «E comunque, se davvero lo fossi, non te ne staresti qui nascosto a piangere dietro un`edera nella terrazza di un ospedale che odi. 
Sebastian Waleystock, ti è mai passato per la testa che stare male per quello che fai possa renderti incredibilmente umano oltre che una testa di troll e sempre la peggiore versione di te stesso?
Io penso che tu meriti più che altro un corso di incantesimi di sfogo, o di autocontrollo». La manina si solleva per provare ad assestargli uno scappellotto dietro la nuca, a punizione dell’eresia proferita. «Non sapevo che fossi un Animagus, adesso» lo rimbecca, retorica. «Senza offesa, ma sei troppo egocentrico per relegarti ad anni di fuga nell`ombra, lontano dalla ribalta. Se avessi almeno un grammo della sua furbizia non staresti in questa situazione adesso, no?» Ilary Wilson e i suoi tentativi di sollevare il morale al prossimo parte ottomila. Ma oh, lui sembra cavarsela bene anche da solo a buttarsi giù, lei deve bilanciare.
«Vorrei la pensasse così anche Nathaniel» lasciandosi andare a quel commento del tutto spassionato, quasi inconsapevolmente, accompagnandolo con un sospiro stanco — che gli scivola via dalle labbra.
Lo sguardo le scivola su quella tazza posta fra loro, che segna confini metaforici da non valicare e su cui lui sta pericolosamente camminando. Di nuovo. «Ok... non affronteremo questo discorso» sancisce, pure se sembra lontana dal volerlo rimproverare per quello scivolone.
Un piccolissimo sorriso di chi sembra davvero essere riuscito a placarsi per la gentilezza e leggerezza altrui. «Vorrei un mondo parallelo dove potremmo essere ancora amici e parlarci». Con un cenno di malinconia, forse anche di dolore. Gli occhi chiari sul suo viso.
Allarga le iridi e sfarfalla le ciglia: stranita, inspiegabilmente inquietata da quell'eventualità, che ci mette troppo poco a catalogare. «Non siamo mai stati amici, Seb» un soffio a commentare con inclemente sincerità il suo dire, pure se di nuovo non v'è rimprovero nel tono ma solo fermezza; la stessa che la porta anche ad aggiungere che «non credo che potremmo mai esserlo». A scanso di equivoci.
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«Posso chiederti un favore, qualora dovessi finire ad Azkaban?» in ultimo, si volterebbe verso di lei, per guardarla. «Avviseresti i miei genitori?» che per una volta potrebbero ritenersi davvero delusi dal figlio.
«Non finirai proprio da nessuna parte» sentenzia decisa, il tono ad uscire quasi gutturale, a causa del groppo di lacrime fermo in gola. «E` stata legittima difesa e qualsiasi giudice con un po` di zucchero in zucca lo saprebbe». Deglutisce. L`aria del congedo altrui a farsi sentire, sollevandola dal disguido di dover controllare l`ora per capire quanto sia in ritardo. «E tu fammi il favore di non fare bolidate» ricambia la richiesta, cercando ancora il suo sguardo con una nota di supplica nel tono. «Tipo trasformarti in un topo e tentare la fuga» ironica, almeno in parte, nel depositare quella preghiera eloquente al cospetto delle sue orecchie. Prendila Seb, grazie.
«Non farò niente di avventato. O stupido.  Quantomeno non fino alla fine del processo».
Ironia? Le farebbe persino un occhiolino forzato, con un pizzico di sorriso, prima di, ancora con le mani nelle tasche, girare sui tacchi ed andarsene via da lì.
«Bene» il commento finale, risollevando il visino su di lui. Ironia? «Perché questa volta non verrò a salvarti» il sorriso ad ampliarsi appena. 
Okay, facciamo che ti lascio qui un rapido vademecum nel caso in cui fossi confuso:
- Se ti servono cure mediche, dirigiti al San Mungo o casta un Mungo Inclamo. Pensa al tuo Guaritore preferito e fa che non sia io.
- Se ti serve denunciare qualcun altro, trovi Robert all'indirizzo "Conquaestio Custodis" o al II livello. Portagli almeno delle ciambelle.
- Se ti serve alleggerirti la coscienza, puoi indirizzare gufi, patronus e parole ad amici e/o magipsicologi professionisti.
- Se stai pensando di rispolverare il tuo vecchio calderone perché hai danneggiato irreparabilmente quello nuovo: puoi castarti un Avada in fronte.
Cordialmente tua, Ilary
PS. Nel remoto caso in cui fosse un'emergenza che solo io posso risolvere, prego rispondi pure a questo gufo.
«Fammi sapere come sarà, allora» il qualcosa di avventato a fine processo? «...Mischiare i gusti del gelato» l'occhiolino non può ricambiarlo, ma un sorrisetto struzzetto glielo rifila comunque, mentre le guance s'accendono appena di colore assieme allo sguardo. Forse rincuorata, di vederlo andare via un po' meglio di come lo avesse trovato.
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dystopia2imblr · 5 years ago
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Come creare un Uberhood/Megahood su The Sims 2
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Prima di iniziare, oltre a dire che questa è una cosa che mi è stata richiesta parecchie volte, volevo premettere tre cose:
• La prima è che in confronto alle altre guide questa credo che questa sia la guida più semplice che dovrete seguire, quindi non abbiate paura di sbagliare ma leggete comunque attentamente ogni passaggio.
• La seconda è un consiglio che vi do: prima di iniziare tutto questo patatrack assicuratevi di aver installato i quartieri fixati, almeno quelli principali, perché, ve lo assicuro, ne va della longevità e della sicurezza della vostra partita. Non è obbligatorio farlo ma è un caldissimo suggerimento che vi faccio perché è veramente importante avere i quartieri fixati dato che The Sims 2 si corrompe con un non niente, a che state giocando tranquillamente a che potreste ritrovarvi l'intera partita cancellata il giorno dopo.
QUI vi spiego come installare i quartieri PRINCIPALI fixati, ma nello stesso post c'è anche un link che vi porta ad un post con tutto il resto dei quartieri fixati che potete scaricare ed installare con guide incluse.
• The Sims 2 ha bisogno di parecchie mod anticorruzione che aiutano il gioco a non corrompersi, essendo la lista lunghissima e dovendo prepararla (andando a prendere i vari download dai rispettivi modder persi negli abissi del web) per il momento non posso fornirvele, fino ad allora VI PREGO, l'unica cosa che potete fare per tenervi il gioco protetto è: usare i quartieri fixati, NON eliminare le tombe/urne, NON distruggere le tombe/urne, NON eliminare i sim e NON toccare gli NPC (non renderli selezionabili, cancellarli, tentare di ucciderli, cambiare il loro aspetto, nome etch).
Fatte queste premesse...iniziamo a spiegare cosa è un uberhood/megahood!
Un uberhood/megahood è semplicemente un mega mondo dove tutti i quartieri di The Sims 2 sono collegati, quindi dove ad esempio Maurizio Alberghini che vive a Bellavista, può andare a Stranizia per incontrare Pascal Occhiaperti o dove Titania Sognod'estate che vive a Verona Creek può andare sia a Bellavista che Stranizia ed incontrare entrambi!
Tutto ciò è possibile grazie ad una piccola modifica del quartiere che da principale diventa un "subhood/shopping district" quindi un "quartiere commerciale". Sapete Villaggio Acquablu? Ecco, quello è un quartiere commerciale e con questo metodo come installate Villaggio Acquablu potrete installare anche Bellavista, Stranizia etch, in tutta sicurezza.
Adesso che vi siete schiariti le idee su cosa sia un uberhood/megahood...iniziamo!
Step 1 - Scaricate queste tre mod!
La prima serve per abilitare più quartieri commerciali sotto un quartiere principale, la seconda serve per fare mantenere i ricordi ai sim che "viaggiano" tramite i quartieri (è fondamentale, non la dimenticate o potrebbe corrompere il gioco) e la terza anche se non è necessaria ve la consiglio io. Serve per fermare il gioco dal generare sim, fidatevi che dopo aver unito TUTTI i sim di tutti i quartieri ne avrete fin troppo da gestire e non sentirete il bisogno di fare generare al gioco altri duemila sim.
                                      ---MOD NECESSARIE----
Prima Mod (Abilita più Quartieri Commerciali) - DOWNLOAD  Seconda Mod (Mantiene i ricordi) - DOWNLOAD Terza Mod (Siccome la pagina linkata è una lista di mod, vi dico che dovete scaricare solamente "stoptownieregen") - DOWNLOAD
QUI c’è la guida nel caso non sapete come installare MOD & CC su The Sims 2.
Step 2 - Scegliete il vostro Quartiere Principale!
Cosa intendo con questo? Sapete quando aprite il gioco e vi si apre la schermata con tutti i quartieri e voi dovete selezionare il quartiere con cui dovete giocare? Ecco, vi sto chiedendo di scegliere il vostro quartiere principale a cui poi uniremo gli altri quartieri.
Se posso darvi un consiglio veramente utile, io vi direi di scegliere Baia di Belladonna perché per qualche motivo se si mette Baia di Belladonna come quartiere commerciale e non come quartiere principale si verificano dei problemi. Voi potete usare qualsiasi quartiere come quartiere principale ma a vostro rischio e pericolo!
Dopo che lo avrete scelto apritelo e lasciatelo caricare, se è la prima volta che lo aprite inizierà a dire "creazione della magia, degli animali" etch etch, voi lasciatelo fare.
Finito il caricamento aprite una famiglia qualsiasi, fategli fare qualcosa del tipo andare in bagno, salvate ed uscite completamente dal gioco.
Step 3 - Scarichiamo i Quartieri Subhood!
Questo passaggio è molto semplice, adesso vi linkeró dei quartieri, non è necessario che li scaricate tutti, bastano quelli che interessano a voi! (Nel caso un quartiere ha due versioni scaricate SOLO una versione delle due).
I quartieri in questione sono i quartieri principali ma convertiti in quartieri commerciali (Subhood).
• Bellavista CON TOWNIE - (Con Cecilia Langerak e sim vagabondi) - DOWNLOAD
• Bellavista SENZA TOWNIE (Senza Cecilia Langerak e sim vagabondi) - DOWNLOAD
• Stranizia CON DANIELA ALBEGHINI - DOWNLOAD
• Stranizia SENZA DANIELA ALBERGHINI - DOWNLOAD
•Verona Creek - DOWNLOAD
• Baia di Belladonna - DOWNLOAD
• Fiumefertile - DOWNLOAD
• Valle dei Desideri - DOWNLOAD
Step 4 - Installiamo i Quartieri Subhood!
Questo step è davvero molto semplice ma complicato per chi non sa indirizzarsi bene con le directory del computer. Nel caso abbiate difficoltà, fatevi aiutare da una persona che ha più praticità con l'uso del computer!
Una volta che avete scaricato tutti i quartieri questi si presentano come cartelle numerate giusto? Ecco, l'unica cosa che dovrete fare quindi sarà andare in questo percorso:
C:\Program Files (x86)\Origin Games\The Sims 2 Ultimate Collection\Best of Business\EP3\TSData\Res\NeighborhoodTemplate
(Attenzione: il percorso potrebbe essere diverso per via del percorso d'installazione che avete scelto per il vostro gioco, nel caso lo sia cliccate con il tasto destro sull'icona del gioco e poi su "apri percorso file" da lì cercate la cartella "best of business" e da lì in poi indirizzatevi.)
Raggiunto questo percorso, inserite tutte le cartelle dei quartieri che avete scaricato nella cartella "Neighborhood Template".
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Step 5 - Uniamo i quartieri!
Se siete arrivati a questo punto complimenti! Ce l'avete quasi fatta! Rimane solo un unica cosa da fare ed è anche la più semplice!
Asciugato il sudore dalla fronte e pregato Bob Pancakes che niente sia andato storto, aprite The Sims 2 e caricate il quartiere principale che avete scelto.
In questo caso mettiamo caso che io abbia scelto Baia di Belladonna come quartiere principale, cosa devo fare adesso quindi per attaccarle gli altri quartieri? È molto semplice!
In alto dovreste trovare varie iconcine, tra queste una in particolare vi da come opzione " selettore di zone commerciali ", appena individuata cliccatela.
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Vi si aprirà una finestrella e alla sinistra di questa vi appariranno alcuni quartieri da attaccare a Baia di Belladonna. Normalmente dovrebbe apparire solamente "Villaggio Acquablu" ma se siete riusciti a seguire questa guida, oltre a Villaggio Acquablu avrete Bellavista, Stranizia, Verona etch. Cliccate i quartieri che volete aggiungere e aggiungeteli ad uno ad uno.
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Et voilà! Il vostro uberhood/megahood è stato creato! Buon divertimento a fare immischiare i sim di tutti i quartieri e Happy Simming!!
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len-scrive · 6 years ago
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Commento in tempo reale
Tempo fa usavo commentare film interi, come fosse stato in tempo reale mentre li guardavo. Per intenderci come usano fare gli attori negli extra dei dvd solo che a me andavano via pagine e pagine, ore e ore, perché a scrivere ci si mette di più che a parlare.  
Ne uscivano infatti chilometriche assurdità che ancora oggi mi chiedo come cavolo ho fatto a produrre.
Tra le tante salvo solo questa, che voglio condividere perché più schematica e facile da seguire delle altre e perché fruibile perfino da chi non ha visto il film.
Per tutti voi che avete tempo da buttare e volete fare la conoscenza di questi due individui ecco a voi: Paranormal Activity.
    Adoro i piani ben riusciti
  Paranormal Activity è un film di Oren Peli girato però come fosse un documento vero (stile The Blair Witch Project) dai due protagonisti Micah e Katie al fine di registrare gli eventi paranormali che si verificano in casa loro.
Mi dimenticherò che questo è un film e lo commenterò proprio per il documentario che è. E, udite udite,  userò la versione italiana visto il finale decisamente più carino e il doppiaggio azzeccatissimo che mi fa morire dal ridere.
  Conosciamo meglio i nostri due amici che vivono insieme e hanno una relazione da quattro anni.
Lui, Micah Sloat, è un ragazzo dallo sguardo assente e il cervello fluttuante. È ammaliante quanto una lampadina e ha i processi cognitivi di un libro di Moccia aperto a pagina cinque. Di mestiere mi pare di aver capito che vende cose su internet mentre attende che la fidanzata si laurei per sposarla. È anche un fanatico dell’elettronica e un giorno, di comune accordo con se stesso, decide di comprare una mega telecamera professionale con l’intento di documentare i fatti strani che accadono nella villetta in cui vive.
Lei è Katie Featherston e ha due gravi macchie nella sua vita. La prima è quella di aver attirato l’attenzione di un demone che le rompe i coglioni da quando aveva otto anni. La seconda è quella di aver deciso, quattro anni prima, di iniziare una relazione con quel decerebrato del suo ragazzo.
Nel corso del documentario vedrete che tutto ciò che di più brutto può capitare a Katie le capita proprio a causa del suo fidanzato e delle sue trovate geniali.
  Trovata geniale numero 1.
La telecamera. Sempre accesa anche quando non serve.
Ché a noi di vedervi mangiare e suonare la chitarra non ce ne frega un cazzo.
  San Diego, 18 Settembre 2006. Vedrete come ad un pirla bastano ventuno giorni per far incazzare un demone.
Katie torna a casa, parcheggia, e subito si ritrova puntata in faccia una telecamera. Il geniale cameraman è il suo ragazzo Micah, che ha speso metà del suo guadagno giornaliero per acquistare tale aggeggio fenomenale.
C’è da dire che vista la macchina di lei, vista la villetta con piscina e vista la quantità di apparecchi sofisticati che si ritrovano in casa, la nostra non sembra una famigliola che se la passa male.
Dev’essere questo che infastidisce il demone.
Katie stessa non spicca per intelligenza, al pari del suo ragazzo, infatti lo guarda e gli chiede “Cos’è quella? È quello che penso?”
E a meno che lei non pensi che sia un frullatore a doppia velocità che Micah si porta in giro su una spalla guardandoci dentro, direi che sì, quella è una telecamera e sì, probabilmente il tuo ragazzo te la sparerà in faccia per le prossime settimane ventiquattr’ore su ventiquattro.
Lui dice “Penso che sarà interessante riprendere qualsiasi fenomeno paranormale che ci sia o non ci sia” e qui già si intuisce il grado di deficienza di quest’uomo. Chissà quali sono i fenomeni paranormali che non ci sono, saranno quelli nel suo cervello.
La telecamera è accesa da appena mezz’ora e già i due sparano cazzate come fossero mitragliatrici.
Lui sostiene che se lascia sempre accesa la telecamera riuscirà a riprendere qualunque cosa quando succederà e potrà lasciarla come documento ai posteri, in più se entrambi sapranno con cosa hanno a che fare potranno farvi fronte senza problemi.
Certo, io mi chiedo in che mondo vive quest’uomo che pensa di poter combattere contro un’entità paranormale; la sua baldanza dovrebbe far preoccupare la sua ragazza. Lei invece si limita a dire “Sì, così potremo riguardare i filmati e ricordare il passato”.
Eh certo, c’è chi fa i filmini delle vacanze e chi riprende il demone domestico.
La serata trascorre tra cena e prove varie per saggiare le capacità del nuovo acquisto di Micah. Lui chiede addirittura a Katie se ha un modo per “farlo succedere” dimostrando fin da subito di non avere rispetto per questa entità e di non averne per la sua ragazza che penso non abbia nessuna voglia di vederla apparire.
Finché non è ora di prepararsi per andare a dormire.
L’idea è quella di piazzare la telecamera, accesa per tutta la notte, su un treppiede e puntarla verso il loro letto, come nella miglior tradizione dei film porno casalinghi, in questo caso nella speranza di cogliere il simpatico inquilino di casa con le mani nel sacco.
Ma Micah ‘sta cazzo di telecamera se la porta avanti e indietro tra bagno e camera da letto nella speranza di convincere la sua ragazza a battezzarla con un bel filmatino di loro due che si accoppiano, mentre lei è restia alla cosa primo perché al demone potrebbero salire colazione e pranzo nel vederli e secondo perché la telecamera ha scopi più elevati.
Come ‘st’aggeggio viene posato si possono spegnere tutte le luci e andare a letto.
  Prima notte – 18 Settembre 2006
I protagonisti dormono tranquilli nonostante lei, prima di addormentarsi, abbia proclamato “Mi sta guardando” che io, al posto di Micah, mi sarei alzata e avrei optato per stare sveglia tutta la notte in piedi in cortile cantando “Diavolo in me”.
E va beh, durante la notte passi ovattati in sottofondo e niente di più.
Al mattino la bella sorpresa del demone per i due giovani è un mazzo di chiavi buttato per terra.
E anche qui, non sto a commentare l’idiozia del demone che fra tutti i dispetti che può fare loro si limita a spostare delle chiavi… Ma santo cielo voi due dovreste già cagarvi sotto, perché lo sapete che le chiavi erano sul mobile, ne avete la certezza.
E poi non guardate la registrazione della notte passata, no, tanto cosa riprendete a fare? Non domandatevi se non sia il caso, forse, di prendere provvedimenti seri.
Quello che veramente disturba è che per fare il film non ci si può limitare a riprendere di notte, quindi durante il giorno i due deficienti si esibiscono in dialoghi da organismi unicellulari e prodezze in piscina.
Questo per intrattenerci prima dell’arrivo del sensitivo, unico bel personaggio del film che dimostra anche di avere delle facoltà mentali, oltre che paranormali.
Micah, per non tradire la sua natura imbecille, non apprezza granché l’arrivo di questo esperto nel paranormale (normalmente darei ragione al ragazzo, ma nel loro caso direi che un aiutino farebbe comodo) così ci scherza su e se ne burla chiedendo se è normale che un sensitivo arrivi in ritardo (perché dovrebbe sapere prima se c’è traffico) e se sarà così gentile da dirgli qualche cavallo vincente.
Il tizio arriva e grazie alla sua presenza finalmente scopriamo cos’è che turba la vita di Katie e adesso, per sfiga comune, anche quella di Micah.
All’inizio pare che il dottor Fredrichs bene si inserisca nel contesto di fesseria generale, perché chiede se per caso i fenomeni riscontrati dai due non siano dovuti a scricchiolii della casa o a tubature che fanno rumore. Poi, riflettendoci, capisco che l’esperto ha solo dedotto che tra Katie e Micah non c’è materia cerebrale sufficiente a comporre una frase e da qui la necessità di accertarsi se per caso non lo stiano prendendo per il culo.
Quando Katie racconta del suo vissuto, però, il dottore (dottore in cosa, poi, vorrei capirlo) cambia subito umore e afferma che con un demone non vuole avere nulla a che fare perché “mi mette molto a disagio trattare coi demoni”.
Eh, guarda, che strano.
Quest’entità è di una simpatia unica; in pratica ha cominciato ad infastidire Katie a otto anni, poi le ha incendiato casa, perché si vede che non gli piaceva più andare a trovarla dove viveva, poi l’ha lasciata perdere per un po’; è tornata da lei a tredici anni e poi di nuovo sempre a intervalli regolari.
Secondo me la motivazione per cui da qualche tempo ha ricominciato ad infastidire è perché Katie ha deciso di fidanzarsi con quel robo lì.
L’esperto viene portato in tour per la casa e gli viene mostrata la telecamera. Ispirata la sua domanda “Quindi andate a dormire con la luce accesa e la telecamera in funzione…lo fate spesso?”
Chissà cosa intendeva chiedere veramente.
Micah continua a domandare come far succedere il fenomeno e bisognerebbe dirgli, ridirgli, spiegargli e fargli un disegnino per convincerlo che non è che succede, l’entità è già lì con loro, anche adesso, li ascolta pure mentre dicono cazzate, Micah poi è campione mondiale nel settore.
Non c’è verso di infilargli in quella testa bacata che giocare con queste cose è pericoloso, infatti il dottore lo insulta nemmeno troppo velatamente quando il giovane afferma di voler comprare una tavola Ouija.
Gli dice “Non usare la tavola perché se gli chiedi di comunicare lui troverà un varco per entrare e lo farà, non comprare la tavola perché quello che vuole il demone è Katie, quindi che glielo chiedi a fare cosa vuole? Non comprare la tavola Ouija...mi hai capito bene?”
“Sì, sì, la seguo” risponde Micah.
“Speriamo.”
Ma il dottore ha poco da sperare.
“Andrà tutto bene” dice poi prima di andarsene, ma l’unico aiuto che dà è scrivere ai due il numero di telefono di un suo amico demonologo, poi fugge veloce da casa loro lasciando dietro sé non solo due pirla e un demone, ma anche una buona dose di sfiga colossale.
Il numero del demonologo i due ce l’hanno, ma forse si azzardano a chiamarlo? Ovviamente no, perché lei è spaventata ma ha anche un ragazzo tonto che le dice di non chiamare assolutamente il tizio. E tra la sua paura e il ragazzo tonto lei chi ascolterà?
“Se peggiora…se peggiora lo chiamo” afferma lei. Chissà cosa vuole dire, per lei, trovarsi in una situazione peggiore.
Ma scusa, deficiente, con tutto il bene che puoi volere al tuo ragazzo e con tutta la buona volontà che puoi mettere nel prendere le decisioni insieme a lui perché siete una coppia…ma cazzo, sei tu che hai l’ombra che ti si appoggia sul letto la notte e che ti sussurra “Katie” nell’orecchio. Questo nel mio caso batterebbe tutto l’amore per chiunque, decido IO cosa devo fare e QUANDO farlo. Eccheccazzo.
Ma Micah vince contro il demone di nuovo e siamo solo alla terza notte.
  Terza notte – 20 Settembre 2006
Il demone, come si può notare, si sveglia sempre verso le due di notte e comincia a rompere. Stavolta apre e chiude una porta e fa un po’ di rumore, del resto dovrà pure vendicarsi delle cazzate che sente durante tutta la giornata.
Il giorno successivo finalmente i due guardano il filmato, ma ancora non si cagano addosso a sufficienza e, evidentemente, la situazione non è ancora “peggiorata”, perché Katie non chiama nessuno.
Però notiamo che lei ha davvero delle gravi disfunzioni perché il filmato della porta che si apre e si chiude da sola non le suscita granché, ma la vista di un ragnetto la fa urlare come una gallina e mi immagino quanto il demone sia infastidito dalla cosa.
Poco dopo Micah si sente di prendere la telecamera in mano e prodursi in cazzate.
  Trovata geniale numero 2.
Insultiamo il demone, dai.
  “Sei ancora qua?” chiede Micah riprendendo la porta e la maniglia della porta. “Mi vuoi dire cosa significava? Che parte del tuo grande piano consiste nel muovere la porta? Oppure fai solo delle cose a cazzo?”
Risposta del demone.
“No, Micah, io non ho un piano preciso, sto solo facendo i cazzi miei perché io posso mentre tu no, sostanzialmente. E non è che devo fare una cosa in particolare per essere un demone, posso fare anche cose a cazzo, perché io posso e tu no. Questa è casa tua, ma io posso fare tutto ciò che voglio…e tu no. Mi avrai capito?”
Ma Micah non è solo spavaldo come Don Chisciotte, è anche tardo come un trattore e prima di andare a letto ci rende partecipi delle sue scoperte affermando “O è un fantasma o è un demone”.
Pensa, non l’avevamo mica capito; però è un demone, caro, te l’ha detto anche il dottore.
“Noi seguiamo le prove e io farò le mie ricerche e scoprirò di che si tratta.”
È un demone, porca troia!
E poi che ricerche devi fare che già non ti trovi il cervello?
La fidanzata gli rispiega tutto da capo.
“Da quello che dici dev’essere proprio un demone” conclude lui.
Complimenti per la sagacia e per il numero di ricerche che hai dovuto fare.
Ma non è finita.
Katie ribadisce che questa cosa non è umana e quindi non è un fantasma e Micah “Allora forse hai ragione il che è un male perché i demoni sono potenti”.
Sento il demone che tira un sospiro di sollievo e dice “Cazzo, ci ha messo i suoi due o tre mesi ma forse adesso gli è tutto chiaro”.
“I demoni ti perseguitano per anni e a volte trovano dei metodi anche molto intelligenti per spaventarti.”
Eh, certo, il problema è quando si ha a che fare con chi l’intelligenza non ce l’ha manco in prestito un paio di volte all’anno...
A questo punto uno si rassicura sul fatto che Micah abbia capito che è il caso di non scherzare troppo sulla faccenda.
Ma no.
“È un fenomeno molto raro, è una figata averlo ripreso.”
Il demone spara un’imprecazione poco signorile e si organizza per rovinare ad entrambi l’ennesima nottata.
Il decerebrato controlla che l’allarme sia inserito affermando “qualunque cosa entri non ci sfuggirà” e probabilmente si riferisce ai cani randagi e ai ladri di telecamere nel quartiere, perché il demone invece sarà alle spalle che gli chiede “ma che cazzo lo metti a fare l’allarme se sono qui?”
E perfino la sua ragazza fa notare che il demone può fare e disfare a suo piacimento, ma Micah risponde “E tu che ne sai?” facendoci crollare per sempre la speranza che si possa uscire da questa situazione illesi.
  Quinta notte – 22 Settembre 2006
Stavolta il demone si alza un po’ più tardi, verso le tre; prima provoca gli incubi a Katie e poi muove i mobili al piano di sotto.
Questi due sono svegli nel cuore della notte dopo essersi presi un colpo sentendo i rumori e Micah chiede “È tutto quello che sai fare?”
Ma lo vedi che devi essere privato degli organi fonatori? Lo vedi che stai chiamando la morte a gran voce?
Come si fa ad essere così coglioni?
Dalla registrazione di questa fortunata notte viene fuori anche un bel ringhio del demone che Micah fa ascoltare a Katie e quando gli viene chiesto che cos’è lui che fa ricerche, che sfida il demone, che ci pensa lui perché è casa sua risponde “L’ho ascoltato per ben sei volte e non ci capisco niente, (pensa che novità) non è una lingua che riconosco, (che può essere una qualsiasi) non è un camion… io penso che sia questa cosa che vuole comunicare (ma dai! Tu dici?)”
Tutto questo per ritornare a rompere con la tavola Ouija sulla quale ormai si è fissato. Katie gli ripete per l’ennesima volta di non comprarla, ma dovrebbe riconoscere ormai lo sguardo vacuo del suo fidanzato di quando dice “va bene” ma non ha capito un cazzo.
Infatti prima di andare a dormire (che è sempre un bel momento per far incazzare il demone) il giovane riprende la trovata geniale degli insulti.
“Il tuo demone non vale niente, non vali niente! Sei solo un incapace!” per un attimo pensavo gli dicesse “sei solo chiacchiere e distintivo”, ma si vede che Micah non conosce la citazione.
  Tredicesima notte – 30 Settembre 2006
Infatti alle tre e un quarto il demone riappare più incazzato che mai. Stavolta provoca un bel casino di sotto mettendosi anche a ringhiare e facendoli spaventare di brutto entrambi.
Era ora.
Visto che insultarlo non è stata una bella idea?
Tornano a letto terrorizzati.
Eh, certo, mi sembra logico.
Ma cazzo, io non riuscirei mai a rimettermi a letto, al buio, dopo una cosa del genere. Io mi dispererei, per cominciare, e poi non spegnerei più una luce in casa, per quello che può servire.
Ma Katie già convive con quella disgrazia del suo fidanzato, effettivamente il demone è un problema secondario.
“Io spero che quel tipo, quella cosa o quello che è ci faccia vedere un po’ d’azione” esclama Micah il mattino dopo.
O quest’uomo ha la memoria a breve termine sputtanata o davvero ha coraggio inutile che gli esce dal naso.
Ma chissà se per loro la situazione ha subito il famoso peggioramento…
  Trovata geniale numero 3.
Il microfono nel quale il demone dice ciò che più ti aggrada.
  Micah registra la stanza vuota alla quale fa domande a caso.
A parte “C’è qualcuno qui?” che vince il premio come Miglior Domanda Posta Ad Un Demone Infestatore, e “Qual è il tuo colore preferito?” una delle tante è “Vuoi comunicare con una tavola Ouija?”
Nel riascoltare la registrazione Micah nota che il demone (assolutamente zitto tutto il tempo) ringhia alla domanda fatidica.
Così, convincendosi che un ringhio sta per sì e due per no, all’unanimità con se stesso, Micah può finalmente acquistare ‘sta benedetta tavola.
Che poi 1) se la tavola è pericolosa come ha detto l’esperto è logico che il demone voglia fartela prendere, pirla. 2) magari due ringhi stavano per “no, coglione, non mi facilitare così il lavoro che già sono avanti sulla tabella di marcia per portarvi alla morte dolorosa e tu mi fai risparmiare pure tempo…”
  Quindicesima notte – 2 Ottobre 2006
Stavolta il demone pensa bene di servirsi di Katie per fare i suoi comodi. La fa alzare in piena notte e la fa stare in piedi a guardare quel capolavoro del suo ragazzo per ore. Poi la fa camminare fino al piano di sotto finché Micah non si sveglia e la va a recuperare in giardino seduta sul dondolo. Lei non è presente, sembra non capire nulla di quello che succede, non ascolta il ragazzo quando le chiede di tornare a letto e chiede di essere lasciata in pace.
Tutto ciò sempre a telecamera accesa perché Micah, qualunque cosa faccia, se la porta sempre dietro, anche se sono le quattro del mattino e lui è mezzo rincoglionito dal sonno.
In più il demone da dentro fa casino e la cosa è sempre ripresa dalla telecamera. Katie torna in sé come se niente fosse e si rimettono a letto.
Anche qui…ovvio.
Alla quattro del mattino trovo la mia ragazza fuori di sé sul dondolo in giardino al freddo. La chiamo e mi dice di andarmene. Dalla stanza si sente un rumore, corro di sopra e c’è la tele accesa, la mia ragazza rientra e mi dice “Che fai? Torna a letto” come niente fosse... E io torno a letto! Non vado a chiamare un esorcista, no.
Il giorno dopo Micah mostra il filmato a Katie e lei si limita a dire “Oddio!”
Ma dai!
Ma se proprio non vuoi andare a pensare ad un demone (che ormai pare palese) almeno vai a farti una TAC, almeno preoccupati per il tuo cervello, no?
No.
La situazione non è peggiorata ancora, evidentemente.
“Ci vuole solo terrorizzare, ci spaventa tutti e due” conclude Micah.
Peccato non ci sia un applauso scrosciante sotto queste affermazioni di livello superiore.
“Non farti influenzare, non facciamoci influenzare.”
Ma bello mio, quella di stanotte cos’era secondo te?
Io direi una bella possessione demoniaca e se proprio non ti pare logica questa conclusione, perché fai fatica da sveglio figuriamoci mezzo addormentato, almeno ammetti che la tua fidanzata proprio a posto non è.
Preoccupati un po’!
Sii dotato di cervello per due secondi!
“Far venire qualcun altro, un esorcista o chi ti pare magari peggiora le cose.”
Eh certo, perché le cose non sono già peggiorate. Come abbiamo visto finora, i peggioramenti in questa casa chissà quali saranno.
  Trovata geniale numero 4.
La tavola Ouija che dura il tempo di un vaffanculo.
  Esclamando “Ecco fatto stronzetto” Micah piazza davanti alla telecamera la tavola Ouija appena presa. Così, mescolando ben due trovate geniali insieme, gli insulti e la tavola, dà il via all’ennesimo esperimento che la sua mente eccelsa ha partorito per risolvere la situazione.
La telecamera è posizionata, la tavoletta pure, ma come Katie la vede si incazza e lo ricopre d’improperi. Finisce che entrambi escono di casa lasciando il demone libero di mostrare a tutti noi cosa ne pensa della tavola Ouija.
Se avesse potuto farci i bisogni sopra l’avrebbe fatto sicuramente, in realtà si limita a darle fuoco (è un demone della specie piromane) e a lasciarci un messaggio sopra che poi starà a Micah decifrare.
Il demone è carino perché crede in Micah e nelle sue capacità anche se finora non ha avuto nessun buon motivo per farlo.
Che poi, quando lo scemo mostra la tavola alla telecamera, sfido chiunque a capirci qualcosa nelle macchie lasciate sopra dal demone, Micah tirerà ad indovinare e ci azzeccherà nell’unica botta di culo della sua vita.
Tra l’altro sa benissimo che Katie è incazzatissima per questa idea che ha attuato eppure le continua a chiedere “Aiutami a capire cosa ci ha scritto sopra” che io gliela spaccherei in testa dal nervoso quella cazzo di tavoletta.
Lei infatti lo butta fuori dalla camera insultandolo e lui “Mi sa che è incazzata, non è un buon segno”.
È davvero il più grosso tonto mai partorito.
La risoluzione di tutti i loro problemi, pensate a quanta idiozia risiede in questa casa (povero demone), è fare un giuramento di fronte alla telecamera in cui Micah afferma che da quel momento in poi tutte le decisioni saranno prese da Katie.
Eh sì.
Uno…ormai siete nella merda fino al collo, l’unica soluzione per te, Katie, era abbattere il tuo ragazzo molto tempo fa. Due…il giuramento sarà disatteso giusto fra qualche ora.
Pace fatta. E proprio prima di addormentarsi lui chiede “Vuoi sapere cos’è successo alla tavola Ouija?”
Ma sì, prima di dormire, che già le nostre notti sono così serene, tu raccontami cose macabre che, fra l’altro, non sono manco inventate ma stanno succedendo davvero, grazie. Così dormo meglio.
Lui è un pesce lesso e lei è spacciata.
La scena più bella viene subito dopo dove vediamo Micah alle prese con la risoluzione del messaggio cifrato lasciato dal demone.
Cioè…ti riprendi mentre stai lì a guardare la tavola cercando di ricordarti l’alfabeto? Ma quanto scemo sei?
E hai pure una faccia impegnata da antologia, come se volessi farci credere che stai davvero riflettendo su qualcosa.
Beh, Katie gli dà retta, perché l’amore offusca la capacità d’intendere e di volere, così lo raggiunge e lo ascolta pure mentre lui, tutto fiero di sé, prima afferma di essersi dedicato alla comprensione del messaggio per quanto? Sei, sette ore? Poi ci delude per l’ennesima volta con la frase “Non sono riuscito a capire esattamente”.
Guarda, non avevamo dubbi, ormai abbiamo imparato a conoscerti.
In pratica il messaggio significa, a scelta: Edina, Diane, Nadine senza due “N” (che vai a capire che nome è Nadinne e dove l’ha mai sentito Micah) e tutte le svariate combinazioni con queste lettere che sono poche.
Sul suo quaderno poi si leggono, insieme ad altre venti lettere diverse (per cui il demone potrebbe aver detto qualsiasi cosa), anche un “goodbye Di-anne” che fa sbellicare dalle risate. Il “goodbye” da parte del demone gli piacerebbe, mentre il “Di-anne” con quel trattino in mezzo chissà cosa rappresenta per Micah. Mah…
Che poi il fesso ha guardato il filmato per risalire a queste lettere e, dico io, non puoi usare l’ordine con cui il demone le ha indicate, se l’hai seguito? Il demone la tua lingua la sa, sei tu che non sai né la tua né la sua.
E dopo queste preziose scoperte (del resto l’aveva detto Micah che avrebbe svolto delle ricerche) le cazzate non sono finite, eh?
Katie lo guarda con compassione, perché un po’ si sarà accorta che lui ha problemi gravi, però continua a fidarsi invece di chiamare uno bravo. Anche uno psicologo, basta che sia bravo.
“Ci sono molte possibilità, potrei anche sbagliarmi, non so” continua lui.
Ma no, dai, non ti buttare giù così. Tra i dieci probabili nomi, il “goodbye Di-anne” e le lettere a caso secondo me sei vicino ad una soluzione.
Quella che preferisci, tanto qualunque cosa va bene.
Sconsolata Katie si confida con un’amica e quando questa, giustamente, fa notare che bisognerebbe fare qualcosa, lui risponde “Tranquilla, ho un piano”.
Ricordatevi queste parole perché sono tra le ultime cazzate che sparerà questo ragazzo.
“Qual è il tuo piano?”
“Ho un piano.”
E anche qui, io credo che Micah non sappia cosa sia in realtà un piano.
Perché sentite il piano.
  Trovata geniale numero 5.
Il borotalco per sapere se c’è il demone in camera.
  Cioè… Micah vuole cospargere i dintorni della camera con del borotalco.
Ma perché?
Solo per vedere le impronte della bestiola lasciate sulla polvere bianca, no?
E quindi?
Se lo sai che c’è il demone a cosa potrà mai servire?
E lei pure che gli dice “Puoi fare l’esperimento, ma se non funziona chiamo il demonologo”.
Ma non funziona come?
Non funziona nel senso che le impronte non ci sono?
Allora significa che non c’è il demone? Oppure significa che il demone non deve per forza camminare, magari vola in quanto entità inconsistente.
O intendi che non funziona perché non risolve niente?
E bella mia, che cavolo deve risolvere questa cazzata inutile?
Davvero, io fatico a capire. E non sono manco fidanzata con Micah.
Sta di fatto che la sera stessa, dentro la camera e nei corridoi fuori, viene fatta una gettata di borotalco che nemmeno nelle pubblicità dei pannolini.
Lui “Dobbiamo capire con cosa abbiamo a che fare prima, poi possiamo scatenarci”. Io non commento nemmeno più queste frasi perché ormai si è capito il motivo per cui il demone si accanisce su queste due creature.
Sereni e appagati per la vana opera compiuta i fidanzatini si ritirano sotto alle lenzuola, non prima che Micah abbia detto le preghiere della sera.
“Nessuno può entrare in casa mia, fare lo stronzo con la mia ragazza e passarla liscia.”
Mi pare che qui l’unico che sta facendo lo stronzo con la tua ragazza sei tu, la stai conducendo per mano alla distruzione.
“Questa è casa mia e tu sei la mia ragazza, risolverò questo cazzo di problema.”
Strano che Micah non senta il demone fargli un pernacchione, perché io l’ho sentito. Le convinzioni di quest’uomo sono uno spettacolo di cabaret.
  Diciassettesima notte – 4 Ottobre 2006
Il demone non vuole deludere le grandi aspettative di questo genio dai piani così ben studiati e verso le tre e un quarto, con comodo, si presenta e fa un po’ di rumore.
Come i due si svegliano trovano una bella impronta a tre dita sul borotalco e hanno pure l’ardire di sorprendersi e spaventarsi.
Che imbecilli.
Micah fa notare che c’è un’impronta che entra ma nessuna che esce; infatti è probabile che sia l’ennesima presa per il culo che il demone ha deciso di giocarvi. Lui fa ciò che vuole e come vuole, se non avesse voluto farsi vedere non avrebbe camminato sulla polvere.
Ma Micah immagino si senta un grande stratega; afferra la telecamera e deambula per casa seguendo le tracce.
Vuole scoprire da dove arrivano le zampate e così si avventura nel corridoio con Katie alle sue spalle che lo avverte “Potrebbe essere una trappola”.
Ma quale cazzo di trappola deve tendervi ‘sta creatura? Fate tutto già da soli, non c’è nemmeno gusto a sfidarvi perché vi mettete nella merda senza aspettare l’aiuto di nessuno.
Micah arriva fino allo sgabuzzino (eh beh, i demoni dove devono vivere?) e lì trova il passaggio verso il solaio aperto.
Katie si sente di chiedere “Dimmi che l’hai aperto tu” al fidanzato, ma risulta palese anche ad uno gnu che il demone l’ha lasciato così perché vuole che salgano nel sottotetto.
Katie “Non ci vai lì, non ci vai Micah, non ci devi andare lassù.”
Stranamente Micah comprende e dice “No no, non vado lì su.”
Oh, bravo, vedi che quando vuoi…?
“Devo solo…voglio dare un’occhiata.”
Niente, è senza speranza, non sa nemmeno parlare correttamente la sua lingua perché se si dice “no non vado” poi non si può continuare con “vado solo a dare un’occhiata”.
Comunque fa sporgere il suo testino dalla porticina del solaio e sarebbe bello se il film finisse con il demone che decapita questo uomo triste e lo libera dalla sua voglia di dare alla luce piani discutibili. Invece ammetto che l’idea del demone è meglio della mia, perché fa trovare loro una foto di Katie da piccola tutta bruciacchiata, probabilmente unica cosa salvata dal famoso incendio della loro prima casa. Salvata dal demone, fra l’altro, che gentile.
Katie afferma “Questa foto non dovrebbe essere qui.”
Eh, appunto, non dovrebbe esserci la foto e non dovrebbe esserci manco il demone, però c’è sia l’una che l’altro e chissà se adesso la situazione ti pare un pochino peggiorata?
Il giorno dopo non è che lei chiama il demonologo e basta, no. Prima chiede a Micah.
E lui non vuole!
Guarda le riprese delle zampette del demone per terra, ha passato la notte in bianco tra rumori e belle sorprese in soffitta ma “Ho tutto sotto controllo, sto facendo progressi” afferma lui e a questo punto lo spettatore non vede proprio l’ora di assistere alla loro brutta fine, soprattutto quella di lui. Lo spettatore lo desidera dal profondo del cuore.
“Non hai il controllo di niente, il demone ce l’ha e se pensi il contrario sei un povero idiota” Katie dice la prima cosa sensata allo scoccare dell’ora di film. Il fatto è che lui è idiota in ogni caso e tu pure che lo ascolti.
Il loro dialogo la dice tutta.
“Può essere ovunque, sentirà anche quello che ci stiamo dicendo.”
Katie ci tiene a dire banalità.
“Ehi, e tu che cazzo ne sai?” chiede Micah che, poverino, abbiamo appurato quanto faccia fatica a fare collegamenti e sillogismi.
“Non hai assolutamente alcun potere.”
“Ma questo non è vero e lo sai bene.”
Oh, guarda come lo sa bene lei che hai il potere. Si capisce da tutte le soluzioni che hai trovato al problema e da tutte quelle che hanno funzionato tra queste.
Via, chiamiamo il demonologo, Micah, hai già giocato tutte le tue carte, hai chiuso.
Katie chiama e scopre che il demonologo è partito.
“Ah, meno male” sospira Micah ed è strano che non venga raggiunto dal cordless in mezzo alla fronte, perché gli sarebbe stato bene.
Allora lei richiama il dottor Fredrichs perché non sa cosa fare e questi promette di raggiungerli l’indomani.
Katie però ormai ha realizzato che la situazione è peggiorata e così afferma “Se sopravviviamo fino a domani”. Alla buon’ora, ce l’abbiamo fatta almeno a stabilire che siete nella merda.
Ci siete soprattutto da quando ha preso in mano la faccenda Micah, cioè dall’inizio del film.
  Diciottesima notte – 5 Ottobre 2006
Alle quattro il demone accende la luce, perché non è che può camminare sempre al buio, e si fa una passeggiata, poi chiude la porta sbattendola per svegliare i due fessi all’improvviso.
Micah con la sua solita sicurezza e la sua acuta perspicacia esclama “C’è qualcosa là fuori” ma noi lo sapevamo già da una quindicina di notti fa, solo che non si può pretendere che lui abbia già stabilito delle cose, sta ancora facendo delle ricerche e degli esperimenti.
Non solo, lui ha anche capacità comunicative degne di un pesce degli abissi ed esce dalla stanza pronto ad esporre al demone una serie di domande una più ispirata dell’altra.
“Chi c’è? (per cominciare, sia mai che il demone si decida a dirgli, dopo venti giorni, chi è, cosa sta portando, dove sta andando... Un fiorino!) Ti stai divertendo? (e qui non c’è bisogno di risposta, a me sembra proprio un divertimento incredibile sentirti dire cazzate tutto il giorno e vederti farle per tutta la notte) Fatti vedere! (che non è proprio una grande idea, visto che già vi sta facendo cagare sotto pur essendo invisibile) Che problema hai?” (e qui mi rotolo dalle risate ogni santa volta perché non si può, dai, non si può. Ma il problema è tutto tuo Micah, e di quella povera ragazza che ti sta dietro; il demone i problemi li crea, non li ha).
A voglia lei a dirgli “Andiamo, andiamo via!” a piangere e a disperarsi, quel fesso non capisce niente di niente.
“Ci sta spaventando” asserisce.
Sì, direi di sì, non c’è bisogno di ribadirlo. Se è a noi che stai dando questa informazione ti assicuro che ci crediamo che siete spaventati, anche se da quello che combinate poi di giorno non si direbbe proprio.
Il demone continua ad aprire e chiudere porte, a camminare a far scricchiolare mobili e loro si rifugiano nel letto uno accanto all’altro.
Le loro reazioni a questa cosa mi lasciano sempre basita.
Il giorno dopo il demone decide di farsi sentire anche nelle ore diurne, perché effettivamente limitarsi alla notte pare uno spreco, con ‘sti due scemi, così dà un cazzotto ad una foto di loro due appesa in corridoio spaccandone il vetro e poi la graffia. Micah si offende pure chiedendo ad alta voce come mai sia graffiata solo la sua faccia e non quella della fidanzata.
Ti elargisco due consigli. Il primo è di mostrare un po’ di galanteria e non rimarcare il fatto che il demone se la sia presa con la tua foto e non con quella di Katie come fosse una brutta cosa. Il secondo è di farti due domande sul perché il demone sia incazzato con te. Micah, non ti può proprio vedere, non ti sopporta più. Eh sì che i demoni hanno pazienza da vendere essendo immortali.
Ma tu spaccheresti le palle anche a Jack Harkness, al Dottore, a Connor MacLeod e a tutti i vampiri del creato. Troverebbero tutti che la tua vita è fin troppo lunga.
“Tutte cazzate” esclama infatti lui e, va beh, che dire ancora sulle sue facoltà mentali?
“Ti era già successo di giorno?” le chiede.
“Sta peggiorando” risponde lei.
Ah, vedete, mi ero sbagliata. Quando Katie ha chiamato il demonologo non era ancora del tutto peggiorata la situazione.
E comunque quel “sta peggiorando” induce a pensare che il processo di peggioramento sia ancora in atto, non è mica concluso, c’è tempo.
Nella scena dopo il dottore si ripresenta a casa loro ed è stupendo il fatto che lui, l’espertone in paranormale, dica loro “No no, io me ne vado, non posso aiutarvi”.
E se ne va!
Li molla lì come due stronzi dimostrando di essere l’unica creatura pensante in questo guazzabuglio di deficienti. Infatti il demone avrà apprezzato la sua genuina paura che è poi la sensazione che dovrebbe suscitare in tutti la serie di avvenimenti successi a questi due qui.
“Ce ne occupiamo da soli” conclude Micah mentre il dottore zompetta lontano e viene tanto da ridere a sentire quest’ennesima cazzata.
Poi non andate via di casa, no. Posso capire che non serva a niente perché il demone vi segue, ma non pare una reazione così tanto sensata? Non pare nemmeno sensato smettere di riprendere e di dire cazzate?
No, perché siete votati alla morte.
Finalmente lei dimostra umanità mettendosi a piangere e lui la consola “Andrà meglio stanotte”.
Eh certo.
  Diciannovesima notte – 6 Ottobre 2006
Il demone si esibisce in tutto il suo repertorio, giusto per smentire la cazzata di Micah e così alle tre i due si svegliano e ricominciano la solita tiritera.
Che poi comunque fino a quell’ora di solito dormono sereni e beati, quindi vorrei capire dove sta il problema. Un essere umano normale non chiuderebbe più occhio dal terrore, ma questi finché il demone non rompe le balle russano come maiali.
“Mi faccio venire un’idea, faccio un po’ di ricerche devono esserci altre soluzioni.”
Micah apre la giornata successiva con questa bella puttanata che se ne sentiva la mancanza.
  Trovata geniale numero 6 (ma è la trovata costante del film).
Le ricerche di Micah.
  Sembra che le ricerche di Micah siano stronzate e che non portino a niente, che non abbiano fondamento e nemmeno criterio.
Infatti è così.
L’unica ricerca che gli riesce bene e che parte da uno dei nomi della tavola Ouija, Diane (tra i tanti si è sentito di scegliere quello, chissà perché, forse era meglio di Di-anne, se ne sarà accorto perfino lui), è anche l’unica che sancisce la definitiva perdita di ogni speranza.
Micah, bravo, in questo sei stato un campione.
Il problema è che questa cosa la capisce solo lo spettatore, perché anche di fronte all’inevitabile i due non sono atterriti più di tanto.
In pratica viene fuori che una certa Diane, in un’epoca addietro, ha subito le stesse cose che sta passando Katie e ha finito col morire.
Katie non pare cogliere la sottile allusione in tutto questo.
Il fatto che il nome te l’abbia lasciato scritto il demone sulla tavola non ti può far pensare che voglia fare con te la stessa cosa che ha fatto con Di-anne?
È passato da lei a te giusto per trovarsi qualcosa da fare, ma non è che può andare avanti per sempre così, eh? Quindi adesso ti farà fuori in qualche modo e poi si troverà qualcun’altra.
Ma non spaventarti più di tanto che la situazione STA peggiorando.
In tutto questo l’ultima decisione di Micah è “Non faremo assolutamente niente e se ne andrà da solo” certezza che lui ha tratto non si sa bene da quale ricerca fatta in precedenza.
La tensione sale, già che fino ad ora erano rimasti belli tranquilli, e ad un’ulteriore sollecitazione di Micah a provare non so bene quale nuova sua idea Katie sbotta e ne nasce una bella litigata. Le recriminazioni sono alla base di quasi tutta la discussione perché lui accusa lei di avergli portato in casa quella roba e le dà la colpa di queste ultime due settimane di sciagure.
Che poi a me sembrava lui si stesse divertendo…
Katie invece vorrebbe studiare (sceglie momenti meravigliosi per farlo, devo dire) così parte con gli insulti e poi incazzata sale al piano superiore con lui che le urla dietro “Divertiti col tuo amico lì su!”
Peccato che poi lui salga a consolarla cinque secondi dopo portandosi sempre dietro la telecamera.
  Ventesima notte – 7 Ottobre 2006
E qui si ride.
Sono le quattro e mezza quando la solita ombra passa sulla porta, poi afferra Katie per i piedi e la trascina per il corridoio.
Micah le corre dietro, ma la cosa dura poco, anche perché non c’è la telecamera dietro a riprenderli: grazie al cielo in questo caso lui ha pensato bene di lasciarla dov’era.
Pochi secondi dopo riesce a strapparla dalle grinfie del demone e la riporta in camera.
Pensavate forse che sarebbero scappati fuori da casa in preda al terrore?
No, invece, si rifugiano in camera (luogo più volte dimostratosi sicuro) e si rannicchiano uno accanto all’altra a piangere e urlare.
A posto. La situazione è ufficialmente peggiorata, infatti Katie il mattino dopo, con la telecamera sempre sparata in faccia (che ormai da documentare vorrei capire cosa c’è) chiede a gran voce di lasciare casa.
Micah si trova stranamente d’accordo, ma fino ad un certo punto perché dice “Me ne andrei, se prima trovo un albergo”.
Sì, è vero, chiedi anche al demone di scegliere quale stanza preferisce perché se non gli piace va a finire che dà fuoco a tutto come al solito.
Comunque si decidono a partire, non prima di aver ripreso il morso che il demone ha lasciato sulla schiena di Katie.
Quando finalmente è tutto pronto per andare Micah trova Katie seduta contro il muro a maciullarsi una mano stringendo un crocifisso.
La banalità della cosa mi travolge come un’onda, ma Micah salva subito tutta la situazione facendo una cosa che di banale non ha nulla.
Brucia il crocifisso nel caminetto.
No…ma sei cretino forte.
Certo avrai pensato: se non ha funzionato niente di appropriato fino ad ora, sarà meglio fare una cazzata incredibile sul finale per vedere che succede. Però il tuo amore per la vita è scandalosamente scarso. Contro un demone l’unica cosa appena appena ragionevole che viene in mente a tutti, perfino agli atei, è quella di schermarsi con un crocifisso…tu lo bruci?
E adesso ti metterai ad ascoltare le canzoni di Marilyn Manson?
Katie è andata del tutto, è sonnacchiosa, assente e dice cose borbottando. Lo capirebbe chiunque che c’è qualcosa che non va, soprattutto sentendola affermare “É meglio se restiamo, non voglio più andare via, sento che stanotte andrà meglio”.
Micah, non ti pare il caso di trascinarla a forza fuori di casa, scappare a gambe levate o piantarle il crocifisso ormai bruciacchiato nel cuore?
No, lui pare un po’ sorpreso dalle richieste della fidanzata, ma accetta.
“Non so che sta succedendo ma è una pazzia” afferma, ed è sensato che la pensi così e rimanga lo stesso a casa a trascorrere un’altra notte?
No, ma è probabile che non capendo cosa succede, come peraltro ha affermato più volte nel corso del film, Micah si senta più tranquillo a fare una cosa molto stupida piuttosto che una un filino più intelligente, almeno rimane in character.
  Ventunesima (e grazie al cielo ultima) notte – 8 Ottobre 2006
Anche i più grandi piani vengono sventati e considerando che qui di piani non se n’è vista l’ombra…
Come Micah abbia il coraggio di dormire vicino a quella donna lo sa solo lui. Sta di fatto che all’una e ventisette, un po’ prima del solito ché stanotte ha tante cose da fare, il demone si impossessa di Katie, la fa alzare e la lascia lì a guardare il fidanzato per quelle tre quattro ore. Chissà che ci trova di divertente il demone in questa attività inutile.
Alle tre e un quarto si stufa pure lui, però, e manda Katie fuori dalla stanza.
In tutto questo Micah dorme sempre come uno stronzo, infatti per farlo svegliare il demone fa urlare Katie dal piano di sotto. Lui si precipita giù e tra le urla di entrambi intuiamo che il poveraccio ha fatto la fine del coglione che scherza coi demoni.
Dei passi annunciano il ritorno in camera di Katie che ci delizia l’esistenza scaraventandoci il cadavere di Micah sulla telecamera per poi fissare l’obiettivo con sguardo indemoniato.
Il tutto si chiude così, e mi dispiace pensare alla povera Katie, sopravvissuta più di vent’anni col demone che invece ha sopportato solo una ventina di giorni il suo fidanzato Micah prima di stufarsi e farli fuori tutti e due.
I finali di questo film sono tre, ma ho preferito questo su tutti perché c’era il cadavere di Micah scagliato con forza contro la telecamera, a dimostrazione di quale fosse il vero oggetto del fastidio provato dal demone per tutto il tempo.
Gli altri due finali vedono comunque sempre la morte di Micah, perciò si capisce che il personaggio ha infastidito perfino gli sceneggiatori stessi.
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heresiae · 7 years ago
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Si sta avvicinando la fine del mese. Se per molti è tempo di rientro dalle vacanze, di cartellini da timbrare, uffici da rivedere, negozi da riaprire, c'è chi si augura di continuare a farlo. Perché non ha fatto altro durante l'estate. per fortuna. Mi piace davvero il mio lavoro. i primi giorni ero convinto fosse una ferrea direttiva aziendale: chi fosse stato sorpreso a incrociare un collega o una persona qualsiasi all'interno dell'azienda, e non avesse salutato sorridendo, sarebbe stato ricoperto di pece e piume. Poi ho visto essere una cosa sentita e normale. Facciamo un lavoro strano, ripetitivo e con un livello di specializzazione di poco superiore allo sbucciatore di banane o ad un tecnico riparatore di Betamax, possiamo abbrutirci o fregarcene e sentirci tutti amici. La seconda che hai detto. È bello arrivare e sentirsi salutare, chiedere come stai e correre il rischio di rispondere, contraddicendo chi canta non sia previsto. Se non ti hanno salutato, tornano e lo fanno. Lo fanno chiamandoti per nome. Con la voce di chi vorrebbe anche bere una cosa insieme. Ho 47 anni. In questa ditta, persone della mia età stanno in magazzino o calzano le Hogan, non stanno ai tavoli della bassa manovalanza. Sono un'eccezione. Grazie a Gundam, ma è una storia ormai vecchia. Questa volta non devo nemmeno essere per forza il giullare, il posto è meravigliosamente occupato da un ragazzo a metà tra Grignani sobrio e Antonacci ubriaco, io posso intervenire coi miei tempi e portare a casa il risultato. Con calma. Come detto prima. L'età media è intorno ai trent'anni. Ricordo i tempi in cui i trentenni tornavano dopo aver girato l'Europa e l'America ed erano stanchi, avevano voglia quindi di fermarsi, posando giacca e cappello. Quando ero piccolo, i trentenni erano la forza trainante del paese, le energie giovani, spesso sfruttate dai vecchi babbioni, ma portatori di idee nuove. Mi guardo intorno ora, in questa giornata strana di fine mese. Antonio, che dice di essere diventato uomo dopo aver visto Malena, pizzetto pigro e capelli corti tagliati da solo, mangia da un portapranzo che ha visto tre guerre mondiali, la prima combattuta con ossa e bastoni. È al secondo rinnovo di un mese, ha lavorato in questa ditta anche otto mesi fa, in questo intervallo ha spaccato legna con un cugino, passato per l'inevitabile call center che non l'ha pagato e provato a vedere Folletto. Vive con i genitori ed è fidanzato da quattro anni con una supplente di cinque anni più grande. "Se ogni tanto me fa da mamma, ce po' stà, no?" Chiara, capelli corti e ciuffo biondastro. Ha un sorriso capace di abbattere missili nordcoreani al volo ma, per qualche motivo comprensibile solo a lei, quando lo fa esplodere lo nasconde con la mano. È magra e mangia spesso frutta, che offre a tutti anche se poca. Anche lei con il contratto in scadenza tra pochi giorni, anche lei ha lavorato per questa ditta da settembre a dicembre dello scorso anno. A gennaio era stata chiamata da Parma per un contratto di sei mesi, arrivata lì, il contratto è stato trasformato in un mese solo. "Ormai ero lì, che dovevo fare?" Armi, bagagli, speranze di aver trovato finalmente almeno sei mesi al sole. Sei mesi. Una felicità insperata. Per sei mesi. Lo raccontava senza emozione apparente, non era nemmeno incazzata. Succede. Succederà. Roberta, i primi giorni mi chiedevo come mai una ragazza così carina si truccasse tanto. Poi l'ho vista arrivare ogni giorno con dei colori diversi, sfumature in più punti, il viso si sfina, mette in risalto gli occhi o li delinea, le guance sembrano diminuire di volume per poi riprendere la pienezza. Ha come salvaschermo del telefonino una sua foto col ragazzo mentre si baciano, si sono conosciuti in questa azienda, tra un turno e l'altro. La chiamano tutti e a tutti risponde. Ha fatto l'estetista, ovviamente, manicure, tolettatrice, ha preso gli immancabili vaffanculo chiedendo al telefono chi fosse il titolare delle utenze, il padre è carburatorista. Purtroppo, di quelli che non hanno saputo prevedere l'avanzata dell'elettronica. Guido è gay. Probabilmente ha saltato qualche lezione di "Coming out per tutti" visto che non fa altro che ripeterlo. Il primo giorno di lavoro si è presentato a un collega. "Ciao, io sono Guido e sono gay" L'altro, senza fare una piega. "Ciao, io mi chiamo Luigi e sono del Milan" "Non mi pare siano due cose posizionabili allo stesso livello" "Hai mai provato a essere milanista a Fiano Romano? Fidati, non hai idea di cosa significhi essere ghettizzato". Lavoriamo con lui da quasi un mese e nessuno indossa ancora boa di struzzo, creato la playlist "Barbra meet Raffaella" nell'Ipod o contagiato con delle onde gay la propria famiglia, trasformandola. Sospetto sia così anche nel resto del mondo, nonostante quanto leggo ogni giorno su facebook. È un novellino, come me, anche lui al primo turno di lavoro qui. Ha fatto l'archivista, lavorato in nero per un geometra, in nero per un magazzino e in nerissimo per un giornale web. È uno dei pochi laureati. Due volte. "Una è in sociologia però, facciamo che non conta" Giuseppe è un vitello con quattro punti di barba in faccia, incapace di parlare con la voce sotto al livello di una sirena antiaerea, sfoggia una calata paesana meravigliosa. Vive a casa della ragazza, stanno insieme da tre anni e aiutano i nonni (casa è la loro) con i campi coltivati. Per due settimane si è trasformato in una assurda versione di un Bubba viterbese, solo con i pomodori al posto dei gamberi. "Ahò, ne sò venuti fòra n'silos, che faccio, l'ho da buttà?" Gratinati, a pezzetti nel sugo, fatti a pappa, con le patate e tagliati in insalata. Tre giorni fa si è presentato con due teglie di pomodori col riso e costretto tutti a finirli. "Fateme riportà a casa le teglie piene e la mi' regazza prima me mena a me e poi ve mena a voi perché nun ve so' piaciuti, e visto che a me nun me piace da famme menà, meno io a voi così poi lei nun mena a me che... cazzo te ridi che me sò 'mpicciato? Oh, e si nun me volevo impiccià studiavo da spicciatore" Stamattina parlavamo di cinema, raccontavo di come Giorgiana avesse confuso Il Signore Degli Anelli con L'Impero Colpisce Ancora. Lui si batte una manona sulla fronte e sentenzia: "Zitto, l'altro giorno nun me veniva er nome de la nonna de Pierino in Pierino Torna a Scuola, cazzo, ce credi che st'ignoranti nun ce ne stava uno che lo sapeva?" Ivan ha quattro dita nella mano sinistra. Segheria. Michela, allergica alla polvere, ha lavorato tre mesi al chiuso di un archivio comunale. Paolo è calabrese. Tre mesi fa ha lavorato in Toscana, prima ancora è stato in Abruzzo a spostare pietre rinunciando a un contratto di meravigliosi quattro mesi a 700 euro al mese. "Forse erano pure netti, ma chissenefrega". In caso di mancato rinnovo, forse in Veneto. Silvia è la bellezza delle lame al mattino. Gli occhi sfidano pericolosi ma le mani tradiscono una dolcezza che forse non sa nemmeno di avere. Parla muovendole in voli incomprensibili, disegna con le dita codici di geometrie esistenziali. Lei, come tutti, tocca le persone. Nessuno ha paura di avvicinarsi tanto da arrivare a toccare. In questo piccolo mondo, finalmente torniamo padroni di tutti i nostri sensi. Ho 47 anni, dicevo. Due figlie, due mutui, due gatte. Mi trovo a fare da padre scemo a una trentina di trentenni che sembrano usciti da una versione off italiana di Saranno Famosi. Li sento non azzardare a fare un discorso che vada oltre un limite temporale di trenta giorni, nessuno ha mai parlato di ferie, di montagna o di mare. Solo di speranze. E tutte giravano intorno al lavoro. Farei. Non farò. Madri e padri che li aspettano all'uscita, quando hai una sola macchina in casa devi per forza organizzarti. Si preparano il pranzo da soli stando attenti a cosa mangiano. Sentire non una, nemmeno due o tre ma quattro volte da quattro persone diverse, dire al telefono "In qualche modo ne veniamo fuori, dai". Quanta energia state mandando sprecata. Sapete quale sarà stata la causa principale, in caso di mancato rinnovo del contratto? Essere stati tanto bravi da aver finito in un mese, il lavoro per cui ne erano stati preventivati di più. E lo sapevano TUTTI. Avrebbero potuto rallentare. Lavorare con meno intensità. Cosa avrebbero perso? Cosa avrebbero rischiato? Nulla. Potevano cullarsi o adagiarsi, lavorare a metà potenza o fermarsi nel momento in cui si fossero resi conto di stare quasi per finire. Nessuno lo ha fatto. "Se lavori, lo fai per bene". Avete cancellato una generazione per avere una statistica. Doveva essere una ribellione, invece avete voluto solo esibirla. Choosy sto cazzo. Possiate voi vivere per sempre.
(via Servitevi da Soli)
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monstaxitalia · 7 years ago
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[INTERVISTA] Da Rookies Del Programma Di Sopravvivenza A Stars Del K-Pop
Parlando al gruppo di sette membri, nato dai partecipanti al programma di sopravvivenza NO.MERCY per diventare una stella nascente sulla scena musicale della Corea del Sud.
Parigi. Estate, 2017.
Dovrebbe essere un fantastico giorno di metà Agosto ma la pioggia è apocalittica, bagnando le centinaia e centinaia di persone in fila fuori da una delle arene musicali più celebrate della città. Sono qui per il primo vero e proprio spettacolo Europeo dei Monsta X, il gruppo di sette membri sud-coreano del quale mix di pop, hip hop e pesante EDM combinato a concepts dark, importanti e alle volte cabalistici li ha visti guadagnare con fierezza dei seguaci dedicati in tutto il mondo.
Quando le luci si spengono, le urla sono perforanti e reverenziali. Lo spettacolo dei Monsta X è diviso in esibizioni di gruppo e di unit (dove i membri fanno qualcosa di speciale, da una giravolta sulle passerelle a cover di canzoni occidentali popolari) e ogni gesto, parola e improvvisazione porterà il pubblico sempre più in alto fino a far pulsare virtualmente la stanza.
Dietro le quinte, nonostante ciò, le cose sono molto più calme. I cantanti Wonho, Kihyun, Hyungwon, Shownu e Minhyuk e i rappers Jooheon e I.M, emettono una professionalità serena e amichevole. Stanno indossando i loro costumi di scena: Kihyun, il main vocalist, indossa una considerevole e luminosa spilla con il logo Chanel, mentre il leader dei Monsta X, Shownu, ha una fascia doppia di lustrini intorno una manica che manda luci proprio nei nostri occhi. Il loro effetto completo è abbagliante e ci distrae – tutti e sette in pantaloni stretti e giacche gravide di catene con diamanti e pailettes, facce bellissime lisce di trucco – e manderà il loro fandom, conosciuto come Monbebe, allo sfrenamento nelle prossime due ore.
Mentre le fans posteranno i loro momenti preferiti della serata sui forums o su Youtube, Kihyun non riesce a scegliere un solo momento importante dal loro tour, che è iniziato a Giugno. “Invece di un solo momento particolare, sono tanti momenti nel tempo”, spiega. “Anche quando ci esibiamo davanti a persone che parlano lingue diverse, il fatto che tutti i membri si divertano al concerto insieme mi da’ i brividi”. Shownu, nonostante ciò, sceglie il suo come “alla fine delle canzoni come ‘I’ll be there’, le Monbebe preparano qualcosa di speciale, come cartelli, quindi ne siamo sempre sopresi”.
“Ci divertiamo ogni giorno”, dice Minhyuk, mentre I.M aggiunge “Passiamo la maggior parte del nostro tempo libero visitando posti e mangiando. Camminiamo sempre in giro, scattando foto”. Jooheon muove la testa in accordo “Ci da’ ispirazione”.
I Monsta X, che hanno debuttato a Maggio 2015, nacquero da NO.MERCY, un programma di sopravvivenza creato dalla loro casa discografica Starship Entertainment. Nel programma, dei trainees maschi esistenti hanno fatto a gara tra di loro per debuttare in un nuovo gruppo maschile. NO.MERCY inizialmente ha scioccato il suo pubblico quando I.M, un nuovo arrivato, è stato aggiunto all’insieme in ritardo ed è finito con l’essere scelto nel gruppo con tante controversie, cacciando fuori il preferito dei fan #GUN. E’ stato un inizio polemico alla vita da idol, ma la tensione competitiva è diventata velocemente un cameratismo da far invidia, completato con un legame simile a quello familiare e parlando di ciò, insieme all’aumento di successo lento e sottovalutato dei Monsta X, esso ha aiutato a fargli guadagnare la lealtà incrollabile delle Monbebes.
Come la maggior parte degli artisti, sia la musica dei Monsta X sia i membri contengono notevoli contraddizioni. I loro singoli li incorniciano come uno dei gruppi K-Pop più intimidatori - le corde cinematiche su “Fighter”, i ritornelli pieni di grazia e i raps serrati di “All In” e “Beautiful”, e l’EDM scrocchiante di “Hero” e i suoi fratelli, infatuatile e piena di passione “Stuck” - ma, come dice Kihyun, “anche se guardiamo all’esterno in un certo modo, è solo un’immagine. Per esempio, Jooheon può sembrare calmo e duro, ma all’interno è molto sensibile”.  
Questo contrasto è stato recentemente presentato agli ascoltatori casuali con la frizzante “Newton”, il loro primo MV (video musicale) ufficiale pieno di aegyo (comportamenti carini), ma un’intervista recente punta questa canzone come la loro preferita personalmente, creando tante domande per il loro prossimo concept. Wonho, che abitualmente gratta i palmi delle sue mani pigramente mentre gli altri membri parlano, schiocca l’attenzione e sorride “In realtà stiamo lavorando verso il prossimo album, ma non abbiamo ancora deciso un concept particolare. Quindi quando lo sapremo vi chiameremo direttamente… se volete”.
Il loro lato sensibile non è stato mai nascosto, ma bisogna scavare nei loro albums per trovarlo, visto nell’animo da mezzo-tempo di “Amen” e “Need U” o la straordinaria “Broken Heart” guidata dal piano. O investirsi nei loro reality shows Deokspatch X, Right Now! e le serie più nuove X-Ray (“L’hai vista?” chiede Kihyun in inglese, sorpreso – e possiamo anche sentire il suo piccolo difetto di pronuncia), mentre le loro personalità fuori dal palco girano come go-karts tra il sassy, l’imbarazzante, il ridicolo, il protettivo e il tenero.
Sicuramente, molte più bugie dietro queste sfaccettature. “In realtà sto scrivendo canzoni il più delle volte, in particolare all’hotel tra un concerto e un altro”, divulga Wonho. Famoso per togliere la sua maglia in ogni esibizione, lui è l’incorreggibile flirt, il dolce e muscoloso vanitoso ma è, insieme a Jooheon e I.M, diventato molto coinvolto nella produzione del gruppo e ha donato se stesso nel levigare le sue abilità. Una delle sue composizioni, i testi agrodolci e di stile trop-house di “From Zero” è stata posta nella scaletta, un duetto che inscena con Hyungwon. Nonostante le richieste delle fans di rilasciare una versione studio di “From Zero”, è ancora soltanto per le esibizioni, anche se Wonho non elimina totalmente l’idea. “E’ qualcosa di cui dobbiamo discutere di più di quando la canzone era stata sviluppata originariamente senza un piano per il rilascio”, medita. “Quindi ci penseremo”.
Una delle più avvincenti unit da esibizione per questo tour all’interno della band è la 2CHAIN (Kihyun e Jooheon) che, dopo aver rilasciato una cover suggestiva di “You & I” del cantante R&B Crush all’inizio di quest’anno, fanno la cover di “Mirror” di Lil Wayne. Jooheon ha scritto i suoi propri versi, parole brutalmente autoconsapevoli ma anche in definitiva autorizzate, che egli usa in un’esibizione esplosiva che ti fa cadere dal tuo posto per la potenza emotiva. “E’ stato Kihyun che ha suggerito ‘Mirror’ e anche a me è piaciuta la canzone allo stesso modo”, ci spiega candidamente, seduto dietro al cantante che muove le dita in modo rassicurante sul ginocchio di Jooheon.
“Le persone di solito non si dicono cose complementari e ho pensato a cosa mi mancava, dove non ero abbastanza bravo – per esempio, cercare di vedere l’intera immagine”, Jooheon ha aggiunto in coreano. “Ho realizzato che le mie fans erano la cosa più importante nella mia vita, quindi ho cercato di unirmi a loro, guardare le fans dalla mia prospettiva e guardare me stesso dalla prospettiva delle fans. Credo di aver cercato di mettere tante cose in quelle parole…” percorre nel silenzio - anche se conosciuto come una delle personalità più forti dei Monsta X sul palco, oggi è calmo e sull’attenti e Wonho rompe l’improvvisa pausa. “Wow, questo sarà molto difficile da tradurre,” butta fuori, facendo ridere gli altri.
Oltre ai Monsta X, i membri hanno i loro propri progetti – mixtapes (Jooheon, I.M), fotografia (Kihyun) e illustrazione (Minhyuk). La traccia del 2016 introspettiva di I.M “Who Am I” era la pertinente riflessione di un giovane idol, chiedendo “sono nato per me o nato per il successo?”. Nonostante un anno chiazzato di successi nella carriera, la risposta non è stata ancora trovata. “Penso di starla ancora cercando”, risponde in inglese, che ha sicuramente coltivato da una giovinezza passata in Israele e negli Stati Uniti. Lui è il maknae (il più giovane) a 21 anni ma possiede un’immediatezza fenomenale e un’intensità contorta. “Chiedendo a me stesso la domanda in quel modo mi fa crescere ed essere più forte”, dice, portandosi in avanti, gomiti a riposo sulle sue ginocchia.
Il re dei meme del gruppo, Hyungwon, non parla molto nelle interviste ma è una gioia per le fans con il suo umorismo buffo e le sue espressioni, che diventano consistentemente virali. Sotto il soprannome DJ H.One, sta facendo il DJ durante il tour e appare ai festivals di ballo come l’Ultra Korea “per mostrare nuove cose su di me. Mi sono allenato per circa otto mesi durante il mio tempo libero”. La sua preferenza è l’EDM che piace alla folla; getta una versione a pezzi e fette del singolo “Beautiful” dei Monsta X durante le sue esibizioni e, come aggiunge Hyungwon, “c’è una canzone chiamata ‘Bam Bam Bam’, ha il rap di Jooheon. Penso che la reazione (dal pubblico) è sempre migliore quando siamo insieme”.
Inaspettatamente, è Shownu che ha impressionato il pubblico con il programma di ballo Hit The Stage e il programma di bellezza Lipstick Prince, dove idols maschi imparano l’arte del makeup. All’inizio molto strambo insieme alle persone, tanto da aver guadagnato il soprannome di ‘Robot Shownu’, sta adesso sbocciando. “Lipstick Prince mi ha davvero aiutato tanto nel diventare sicuro con altri cantanti e nel poterli conoscere e Hit The Stage mi ha aiutato nel modo in cui mi esibisco”, ammette. “E’ definitivamente buono per noi il poter lavorare da soli, ma non ci dimentichiamo mai che i Monsta X ci permettono di fare queste attività da solisti. In più ci divertiamo sempre di più insieme che da soli.”
Insieme hanno sicuramente raggiunto obiettivi riguardevoli – dal vincere lo scorso anno il Male Dance Performance ai Seoul Awards al raggiungere la cima della Classifica Mondiale di Billboard con il loro album recente, The Clan Pt. 2.5 Guilty. “Non abbiamo davvero pensato ai premi,” dice Minhyuk sulle potenziali future vittorie. Viene interrotto. “Un Grammy!” chiede I.M, ridendo, poi scusandosi. “Ma invece di un premio, vogliamo essere un gruppo al quale la prossima generazione può ispirarsi, come ‘Voglio essere come i Monsta X’”, continua Minhyuk.
I Monsta X potranno sicuramente ispirare altre persone. Dopo tutto, le loro dinamiche – anche nei confini innaturali di un’intervista – sono calorose, piene di accettazione e familiarità. E’ nei piccoli sguardi che si scambiano tra di loro, i colpetti di supporto e Minhyuk, con il suo sorriso luminoso e una voce mentre parla che si spezza un po’ sui bordi, incorpora tutto ciò, creando un’atmosfera alla mano che rilassa i suoi compagni di gruppo.
“Non penso in particolare al fatto del se abbiamo dovuto lavorare per diventare amici, il chè credo significhi che non è stato difficile”, riflette Minhyuk. Le fans del K-Ppop chiedono spesso se ciò che sembra sia amicizia nei gruppi di idols sia soltanto per gli affari o se davvero loro abbiano legato. “Beh, sapete, io sono un uomo di affari” dice astutamente, facendo sbuffare Wonho in risate. “Sto scherzando! Penso che sia stata una relazione che si è sviluppata naturalmente”.
E ci potrebbe essere un membro che rimane difficile da leggere, che fa partire un dibattito. Kihyun piega la sua testa, guardando il soffitto. “Anche i membri difficili sono così semplici da leggere. Non so…” dice, metà a se stesso.
“No, no!” dice Minhyuk, con luce nei suoi occhi. “Io ne ho uno. I.M. E’ il nostro membro più giovane quindi sembra facile da leggere, ma qualche volta non lo è affatto. E’ come se avesse il suo proprio mondo”.
“Io penso che lui semplicemente non abbia pensieri durante quei momenti”, offre Shownu.
La parola di I.M sarà…? “Forse Marte?” risponde, in modo diretto “Ma nonostante ciò, non ci arrabbiamo, siamo sempre felici” scherza, facendo esplodere l’incredulità intorno a lui.
C’è solo tempo sufficiente a guardare indietro alla loro carriera e definire, al di là della loro musica, cosa gli ha permesso di raggiungere il successo. In un modo non molto accattivante per terminare le cose, cosa dice Shownu viene tradotto male in “Penso che la differenza la faccia il fatto che abbiamo davvero bei corpi…” Kihyun ride così forte che rotola sulle gambe di Jooheon mentre Minhyuk protesta ad alta voce – “Bei corpi? Belle forme, belle forme!” lui ritraduce mentre Hyungwon e Shownu sembrano sorpresi e I.M, Jooheon e Wonho indossano i sorrisi di chi non riesce più ad imbarazzarsi.
Shownu comincia di nuovo pazientemente. “Per prima cosa, tutti noi abbiamo belle forme e siamo molto dinamici…” Fa una pausa. “Non ho mai usato la parola ‘dinamici’ prima”, dice con esitazione, un leader che tende a lasciar fare la maggior parte dei discorsi al suo gruppo, “… e siamo potenti sul palco. Siamo una famiglia. Ci conosciamo da tanto tempo e brilliamo in modo più luminoso quando siamo insieme”.
(fonte: dazeddigital.com)
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regalatiame · 7 years ago
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28.06.2017
sto scrivendo qui sperando che tu apra quel dannato link che t'ho salvato sul telefono che ti porta direttamente sul mio blog, ma, conoscendoti, credo che tu non leggerai mai quello che andrò a scrivere. però, sai com'è, c'è sempre riposta un po’ di speranza. ho mille cose che in questo momento mi ronzano in testa, tanti perché, ma, come, sarebbe potuto essere così e via dicendo, quindi ti prego di non far caso a come scrivo, o a come cambierò discorso e umore scrivendo tutto ciò. tu sei, cosa che non mi sarei mai e poi mai aspettata, la persona che più mi ha distrutto emotivamente. da cosa me ne sono accorta? fino a due minuti fa avevo il volto rigato dalle lacrime, e sai bene quanto è difficile che io pianga. piangevo e non sapevo nemmeno io il perché, però in testa c'eri tu. tu sei la persona che mi ha fatto mettere in discussione ogni cosa, ogni mia idea, ogni mio ideale, ogni cosa che credevo fosse certa, per opera tua diventava un punto di domanda, e sai una cosa? non mi dispiaceva nemmeno. tu sei la persona che mi ha dato attimi di estrema felicità, e lo sai anche tu com'ero felice a volte, mi rideva persino il cuore certe volte con te: ora invece mi sta piangendo, il cuore. ma va bene così. mi hai dato una marea di ricordi belli e brutti che ora stanno riposti nella mia mente, ogni tanto qualcuno sbuca fuori sai? a te capita mai? tu sei la persona che si è presa tutto. ti sei preso ogni cosa da me. e non parlo di stupide cose materiali come la mia felpa preferita, il mio orologio e le altre mille cazzate che ti ho dato. ti sei preso il mio corpo, la mia mente, il mio cuore, la mia anima. ogni cosa che c'era in me, l'hai fatta tua. e a questo proposito mi viene solo da dire che ogni oggetto materiale puoi tenerlo, ma restituiscimi il resto, te ne prego. tu, che non sei stato ne’ il primo, e ne’ l'ultimo, ma hai preso portato e poi lasciato qui una gran confusione, una di quelle che non trovi un perché. tu che sei stato il mio ‘ogni tanto, un po’, sempre, tanto così, da uno a dieci nove’ e tutti quegli altri nomi sciocchi che ti attribuivo solo perché mi divertivano. che ora giro per la casa e penso -lì ci siamo stati insieme-. che guardo quei film che mettevamo per guardarli quando stavamo sul divano insieme, ma alla fine non lo seguivamo mai, e andava bene così. che nonostante sia finita, ho attaccato delle fotografie di noi per la mia camera, e spesso le guardo e mi stupisco di come ricordo gli esatti momenti e le situazioni di quando le scattavamo, ma tranquillo, sorrido quando lo faccio, non sono triste, in caso te lo stessi chiedendo. che se ascolto quella canzone di tiziano ferro, quella che fa ‘nell'ansia che ti perdo, ti scatterò una foto’, nonostante io da sconosciuta quella sera ti abbia detto quella frase, io lo so che quella canzone ti ricorda un'altra ragazza perché ‘non basta più il ricordo, ora voglio il tuo ritorno’, e allora mi ci incazzo, perché per te è legata a lei quella canzone, ma per me è legata inevitabilmente a te, e le cose non coincidono e non mi sta bene, però cosa ci si può fare? niente.. e allora niente faccio. che c'è un'altra canzone ultimamente, tu non la conosci, io la ascolto la ascolto e la riascolto e penso a te. quella canzone è stata fatta a posta per pensare a te, ne sono sicura. si chiama ‘lulu’ ed è di un certo nayt, in caso la volessi ascoltare. però la versione che sta su youtube non mi piace, ascoltala su spotify, è meglio. mi ricordo quando tante volte mi dicevi ‘tutto mi sarei aspettato, tranne di finire con te’, che poi detto così è anche un po’ un'offesa, però va be’. non te l'ho mai detto, però per me il concetto è quello come il tuo eh, però un po’ diverso, è tipo ‘tutto mi sarei aspettata, tranne che finire di essere diversa per colpa tua’, che questa suona in maniera strana, va capita questa frase. io, che una volta ero indifferente un po’ a tutto il mondo e che tutto poteva accadere, tranne di legarmi a qualcuno, poi mi son ritrovata davanti a te, che mi hai resa fragile come una foglia secca quando la stringi in mano, e non so nemmeno da dove mi è venuta questa metafora brutta come la peste nera. ora sto bene, ho pianto e ora sto bene, mi ha fatto bene piangere, mi ha restituito un po’ di me. non lo so se ti voglio ancora, proprio non lo so, a volte è un gran sì e aspetto che tu ritorni, altre volte invece è no e sono tranquilla, perché so che è finito tutto e dentro di me ci sei solo come un ricordo, quindi non lo so, ancora non l'ho capito, me lo dirà il tempo. però ti penso. che poi che buffa la cosa, che le persone con cui passo tutto il giorno e con cui esco ti vengano a chiedere di me senza nemmeno io glielo chieda. anzi non è buffo, mi fa arrabbiare perché non voglio che ti chiedano di me. ma il fatto buffo è che tu dica che mi vedi come un'amica ora. spiegamelo come fai.. io non potrei mai giudicarti mio amico, mai dopo quello che abbiamo avuto precedentemente. io e te non saremo mai amici. io non ti rivolgerò mai la parola come la rivolgo ai miei amici, ti ho voluto troppo per essere amici ora. che poi è rimasto sempre un punto interrogativo: era amore fra me e te? non ne ho idea, mi rimarrà sempre questo pallino. magari per me lo era, per te no e allora lo sai che non va bene, che le cose si devono fare in due, e allora se per te non lo era si smonta anche per me e allora era quello che era. però era. e tu? tu come stai invece? come te la stai passando? le guardo le tue storie su instagram, ti guardo in giro e lo sai anche tu.. mi sembri felice, lo sei? sei felice? la felicità è una cosa importante. metti alcune frasi a volte, e io davvero non capisco a chi siano riferite, però lo so che sono riferite a qualcuna, le cose non si fanno mai a caso, ricordi? chissà chi è la prossima con cui starai. io ho deciso, anzi, senza io ho deciso. è successo che ora senza di te, sono di nuovo io. di nuovo cinica, è ritornato il menefreghismo, non so se esserne felice o meno, nel dubbio me ne frego. me ne frego di tutto, tranne di te. ancora non ho imparato a fregarmene di te, ci metto un bel po’ ad imparare le cose. comunque sei felice anche senza di me? a me sembra di sì. anche io sorrido molto, sorrido spesso, ma essere felici e sorridere sono cose ben diverse. a volte lo vedo che mi guardi, chissà cosa pensi quando mi guardi. l'altra sera mi guardavi ogni poco, avevo quel top rosso che mi dicesti di mettere una volta d'inverno. li sentivo addosso, i tuoi occhi su di me, mica è come mi guardano gli altri, hai tutto un modo tu, è così bello quando il tuo sguardo si posa su di me. e poi è così bello quando ogni tanto ci guardiamo entrambi anche solo per sbaglio. sperando che l'altro non ci stia guardando mentre lo guardiamo e poi distogliamo lo sguardo.. mi hai capita no. mi dicevi che a me hai dato il cuore, chissà se era vero o lo dicevi tanto per dirmelo. mi dicevi un sacco di belle cose, alcune volte me le anche dimostravi le cose che mi dicevi ed era tutto bello. -la tua anima è mia. la mia anima e la tua anima sono intrecciate tanto che ormai sono una cosa sola- me l'hai detto tu, la sera di pasqua, magari tu l'hai detto perché 'sono cose che si dicono’, ma tu lo sai quanta importanza do all'anima io, lo sai. ho quelle parole stampate nella mente, spero solo tu c'abbia creduto in quello che dicevi. c'hai creduto? in me e te ci credevi? in noi? ne valeva davvero la pena? mi pensi? ti manco? non ti manco, non mi vuoi più ed è giusto che sia così, perché niente dura all'infinito e ogni cosa ha una data di scadenza. non ricordarmi come 'una delle tante’, non lo sopporterei. lo sai. riservami sempre un posto nel tuo cuore anche se è finita, io farò lo stesso. abbi cura del ricordo di me, abbi cura di te.
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aloy97 · 4 years ago
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SUB ITA : episodio finito da circa 1h, non so bene cosa pensare....
Castiel: mi sta piacendo come stanno sviluppando il lato caratteriale di lui e il lato romantico, non posso però dire lo stesso della romance..Più che altro mi sto chiedendo a cosa stiamo esattamente giocando, perchè tutti i clichè sono andati a farsi benedire,a parte la pressione dei social media,un incipit di depressione , non sto vedendo molto..Spero col tempo migliori e inseriscano più cose, perchè ci tengo alla sua route, essendo il mio preferito...E' anche vero che siamo all'inizio, quindi andare piano ci sta anche...Mi auguro perciò che il 7 episodio tiri su varie problematiche, perchè una rockstar non ha solo il lato del plagio(il quale è stato pure originale inizialmente)..Spero perciò che questa attesa , misto mistero, sia ben ripagata...Nonostante ciò in questo episodio castiel mi ha fatto sganasciare dal ridere è un amore..
Eva: awww una mamma pancina mi mancava, 20 anni se ce li ha ed è già sclerata,maleducata e retrograda quanto una di 40, mi ha letteralmente ucciso come castiel con molta non-chalance, non considerasse nemmeno il suo pargolo :'D..E' stato meraviglioso, l'unica perla di questo episodio.
Dambi: non so sinceramente cosa pensare, cioè mi sembra la versione "stupida" di armin, cioè una così se dovessi lavorarci, ci sputerei in un occhio, neanche cinque secondi.Spero la dolcetta la spedisca a pelare patate altrove.
Nina: beh c'è poco da dire, manco si è fatta vedere, secondo me qui gatta ci cova ma per ora non mi esprimo, può essere vero come anche no quello che dice
Dan: sempre insopportabile e irritante, a mano a mano che andiamo avanti prima o poi la dolcy se lo prenderà "a quel servizio"..E' evidente giochi sporco ma la dolcy broccola sui soldi, senza vedere quello che dan punterà a fare.
MR bepray: OMG mi ha ucciso quanto fosse super "Hypato" dalla presenza del mio husbando, su di lui non c'è molto da dire, ma di sicuro tollero più lui , che altri...
Yael: sempre cutie lei, non vedo l'ora di passarci altro tempo
Rosa/leight e CO: possibile che OGNI SANTA VOLTA, che li veniamo a trovare, rosa debba sbolognarci sua figlia?..Non è capace a gestirla?, le babysitter ci sono, se poi non ha voglia di spendere cash , beh la mia dolcy non ha nemmeno voglia di fare da mamma a una bimba che non è sua. Senza contare il fatto che il momento da psicologa iniziale, era tutto fuorchè adatto.
voto ep: 6...Si salva solo per i momenti al bar con la crush.
MCL LL EPISODE 6 THOUGHTS
episode finished about 1h, not so good what to think ....
Castiel: I'm enjoying how the characteristic side of him and the romantic side are developing, but I can't say the same of the love story .. More than anything else I'm wondering what we're playing differently, because all the clichés are seen at being blessed, by the pressure of social media, an incipit of depression, I am not seeing much..I hope over time better and insert more things, because I care about his route, since he's my favorite ... It's also true that we are at the beginning , then go slowly makes sense ...I hope therefore that the 7 episode pulls on various issues, because a rock star does not have only the side of plagiarism (I therefore hope that this wait, mixed mystery, is well rewarded .. In spite of this, in this episode castiel made me loose from laughing is a love ..
Eva: awww I miss a dumb mumm of 20 years old if she has it and she is already sclerate, rude and retrograde as one of 40, she literally killed me that castiel with a lot of non-chalance, not even considering her child: ' D. It was wonderful, the only pearl of this episode.
Hyun's sister : i don't know sincerely what to think,it seems to me the "stupid" version of armin.. Pretty dumb and childish for someone which suppose to have 18-19 -20 years old?. She tries to be like armin ( from beemov point i mean) but it appears just A clown. Also when you know, you'll have a job meeting, it's SO INAPPROPRIATE answer: i don't have a CV. she acts like she's there just to play. And candy was really struggling to figure it out , how to answer her. During the job meeting also she was talking like a stupid geek 13 year old girl, without neither paying attention to what candy was trying to ask her. She was keep going with the : oh i use twitch, i am a streamer girl ,i beat haters's ass.
* candy trying to figure it out what to say , and trying to get a conclusion*
Candy : so you're comfy to stay in contact often with people?
Hyun's sister : yes yes but i need evening to stream, becaUse i want to reach 2000 FOLLOWER on YT to have money....
EXCUSE ME?
My reaction reading this crap👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻
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Nina: well there's nothing to say, not even showed up, in my opinion here cat hatches but for now I do not express myself, it may be true as well as what it says
Dan: unpleasant and irritating, one hand as we go forward sooner or later that dickhead will take it "a quoi service" ..
MR bepray: OMG killed me how much super "Hypato" trusses from the presence of my husband, there is not much to say about him, but they certainly tolerate him more than others ...
Yael: always cutie her, I can't wait to spend more time there
Rosa / leight and CO: is it possible that EVERY HOLY TIME, that we come to visit them, rosa tries to digest her daughter? .. Are you not able to manage it ?, Babysitters are there, yoi don't want to spend cash?, well my candy has no desire to be a mother to a girl who isn't hers. Not to mention the fact that the initial psychological moment was so inappropriate!
ep rating: 6 ... It is saved only for moments at the bar with a crush.
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senzalinea-blog · 5 years ago
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– ENGLISH VERSION HERE! – 
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Dopo un piccolo stop dovuto ai tantissimi impegni di Yuriko, ecco tornare la “nostra” talent e cosplayer preferita sulle pagine di Senzalinea. Oggi ci parlerà dei suoi ultimi lavori, di Patreon e come spesso accade, ci racconterà un pò di lei.
Com’è andato il tuo ultimo viaggio in Italia?
Benissimo! Nonostante fossi stata da poco a Milano ( a febbraio con Tenoha Milano ), al Milano Comics è venuta a trovarmi tanta gente, c’era una coda di almeno 2-3 ore, sono tornata  carica di dolci, disegni e amore. Sabato ho portato a “sorpresa” Reira di Nana, la domenica avevo intenzione di portare C18 ma non c’è stato il tempo tra interviste, foto e una piccola pausa pranzo.
Spostandomi da Milano ad Alessandria dopo la fiera ho partecipato a due interviste radio: RadioPoli e Radio Vertigo! Mi manca lavorare in radio! Anche se in giapponese è tutto diverso!!
  Ho visto che ti rivedremo presto in Italia, sei pronta per l’ Etna Comics? Ho letto che è stata la prima fiera a cui hai partecipato come “guest” in Italia.
Esattamente. E’ stata la prima fiera a cui fui invitata come ospite nel lontano 2013, ero appena tornata da 3 mesi in Giappone, ancora con la valigia piena di sogni, con poca esperienza ma decisa a ripartire, per me è stata la fiera del “destino”.
  Tra i tuoi ultimi lavori c’è un video musicale:  “Rescue The Princess”, puoi parlarci di questa tua esperienza?
Matt in arte Lost Link, è un mio amico canadese da tantissimi anni. Gli sono piaciuta quando ho iniziato a interpretare personaggi, mi diceva che ero molto versatile, sfortunatamente allora il mio inglese “era sotto zero” e parlavamo per lo più a gesti. Ora che è migliorato e riesco a tenere tranquillamente una conversazione, siamo riusciti a realizzare questa collaborazione, posso però anticiparvi che stiamo progettando qualcosa di più grande!
Daenerys Targaryen PH: Fabio Zenoardo
  Com’è andato il fan meeting del 13 aprile ad Ikebukuro?
Molto bene! Anche lì c’è stata parecchia gente anche se l’evento era a numero chiuso  e abbiamo diviso il fan meeting in 2 incontri: uno la mattina, l’altro la sera. I fan meeting in Giappone sono MOLTO diversi da quelli in Italia! Anche il pubblico “ahimè” è diverso perché difficilmente posso venirti a trovare le ragazze giovani come in Italia. Chi segue il Cosplay sono sopratutto i maschi ( magari un po’ Otaku), quindi ci si mette a parlare tantissimo di anime e manga. Ho la fortuna di avere dei “buoni fans” e non delle specie di “sbavatori a tempo perso”. Sanno tutti della mia relazione, sanno bene che sono diretta, ma anche onesta. Sono una delle poche che abbraccia i suoi fans, prima era addirittura vietato! A differenza degli eventi italiani, i giapponesi non “possono” essere aperti e hanno pochissime occasioni per stare con me a parlare tranquillamente. Qualche anno fa, conclusa una fiera ho invitato tutti fuori a mangiare insieme, successivamente però una persona si è spacciata per mia amica sui social e mi ha procurato diversi grattacapi. Per fortuna con i fan meeting non c’è rischio e abbiamo tutto il tempo di parlare e divertirci!
  Ho appreso la notizia del tuo lavoro a Hiroshima TV, di cosa si tratta?
Da qualche mese lavoro regolarmente  in televisione, ma questa volta per una TV INTERNAZIONALE! Il programma In diretta con la Francia si chiama: Japan In Motion. Va in onda su Shin-Hiroshima TV, è disponibile ovunque tranne che a Tokyo e Osaka, ma c’è  la possibilità di vederla su YouTube grazie a  “ask Japanese”.
  Altri lavori e collaborazioni che hai realizzato in questo periodo?
Sono diventata ambasciatrice della città di Kumamoto e sostengo la raccolta fondi per i danni subiti durante il terremoto del 2011. Faccio “da ponte” tra Italia e Giappone, chiedendo alle persone a supportare Kumamoto acquistando i loro prodotti “Hand-Made” diventando anche portavoce della loro cultura.
Recentemente ho realizzato un lavoro come modella per brand a fashion-show legato all’ Heavy Pop: un evento di pop culture Giapponese ad Aoyama.
Per il resto lezioni di canto, YouTube, progetto musicale sempre come al solito! Spero di fare più lavori come “Influencer” ma ho un problema…
  Dicci tutto!
Essere Cosplayer!
In Italia si pensa che fare Cosplay sia figo e sia una “carta vincente”, ma quando entri in un mondo un pochino complesso come quello dell’intrattenimento giapponese, ti rendi conto che spesso sei vista “male” a causa di tutto il porno e gravure che ruota attorno al mondo Cosplay giapponese. Farsi valere anche al di fuori del mondo cosplay è una vera e propria sfida dove devi dimostrare che sei “altro”! La mia reputazione come cosplayer è ottima, ma diverse persone ancora mi chiedono: “qual’è il tuo lavoro?” Chi lavora nel mondo dell’intrattenimento e dell’immagine si “specializza” in qualcosa, io sto provando a diversificare i miei “talenti” e realizzare lavori diversi tra loro.
  Cosa stai cercando di fare per dare di te un’immagine “diversa”?
Diverse cose! Sto sperimentando un secondo account Instagram non legato al cosplay che ho chiamato @ere7rock. Lo troverete insieme a tutti i miei contatti social alla fine dell’articolo. Cerco di mettermi in gioco vedendo che cosa riesco a fare oltre a “Yuriko”, il che non è facile ,  però ho notato che molti non capiscono subito che siamo la stessa persona, e ciò è un bene! Magari non ho la mentalità della business woman che pensa solo i soldi, questo mi limita dal punto di vista economico ma sono più aperta al resto del mondo e spero che questo mi dia più possibilità!
  A me non interessa che un “brand” sia poco famoso, l’importante è che sia fatto bene! A me non m’interessa fare un personaggio che nessuno conosce, l’importante è che a me piaccia! A me non m’interessa fare tutto per soldi. Come dissi un pò di tempo fa in radio: Un sogno vale ben più di un like. Anche se lavorando con i social, quelli, ahimè, contano molto! Quei like vorrei farli crescere senza perdere me stessa! A volte penso di aver bisogno di una mano, magari di una persona adulta o solo di un pò più di fortuna ,  nel frattempo continuo a rimboccarmi le maniche e proseguire per la mia strada!
Quali sono le ultime novità su Patreon?
Dato che si è conclusa l’ultima  stagione di GOT ecco arrivare…tah dah! DAENERYS – FANSERVICE INCLUDED – Le foto sono artistiche e leggermente sexy, direi perfette per Games Of Thrones! Il secondo set non è ancora svelato ♥ Questo mese ci sono un sacco di selfie e video esclusivi che non potete perdere!
Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
Dopo l’ Etna Comics  vorrei tornare a luglio per il mio compleanno ma non so se avrò questa possibilità. Mi piacerebbe anche andare a Londra. Per quanto riguarda le fiere in Italia AleComics e forse FantaExpo a settembre. E mi riprometto di fare più video per il mio canale YouTube!
Come sempre ecco tutti gli spazi social di Yuriko:
Homepage
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Youtube (JAP)
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Ko–Fi
Ere7Rock
Eleonora エレ
ユリコタイガー | TWIN PLANET ENTERTAINMENT
ユリコタイガー オフィシャルブログ「ゆりにゃん♥ブログ」
Tutte le novità di Yuriko Tiger: gli impegni in Italia e in Giappone, Patreon e tanto altro! – ENGLISH VERSION HERE! –  – 日本語版はこちら!-  Dopo un piccolo stop dovuto ai tantissimi impegni di…
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il-lato-nerd-della-forza · 6 years ago
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Ieri, la Sony Pictures e i Marvel Studios hanno rilasciato il nuovo trailer di Spider-Man: Far From Home, che con sorpresa conteneva alcuni interessanti dettagli.
Oltre a essere ambientato dopo la morte di Iron Man in Avengers: Endgame, il trailer rivela l’esistenza di un Marvel Multiverse creato durante lo schiocco, anche se non sappiamo quale.
Ora, il regista di Spider-Man: Far From Home, Jon Watts, ha parlato del trailer toccando diversi argomenti tra cui da come tratta il salto temporale di cinque anni, l’eventuale inclusione di personaggi come Miles Morales, l’Avvoltoio e Wilson Fisk, il Multiverso, il desiderio di Nick Fury di creare una nuova squadra e molto altro ancora.
Il trailer di ieri ha finalmente confermato che, sì, Spider-Man: Far From Home ha effettivamente luogo dopo gli eventi di Avengers: Endgame – anche se per noi non c’erano dubbi. Tuttavia, abbiamo sentito di rapporti contraddittori su quanto tempo sarebbe passato.
“Non diciamo specificamente quanto dopo, ma l’idea è che è quasi immediatamente dopo gli eventi di Endgame”, conferma Watts. “Quindi vediamo il quartiere del primo film che si occupa delle implicazioni di tutte le pazzesche conseguenze di Endgame. E, sai, nel classico stile newyorkese, tutti stanno semplicemente andando avanti con le loro vite quotidiane. Sanno che metà delle persone che sono scomparse e tornate, quindi vanno avanti. [ride]”
Il trailer rivela che Mysterio proviene da un’altra Terra e che lo schiocco ha squarciato la realtà (siamo sicuri che non siano stati i Vendicatori col viaggio nel tempo?). Tuttavia, Far From Home presenta davvero il Multiverso o “Mr. Beck” sta ingannando tutti?
“Beh, voglio dire, sì,” afferma Watts. “Abbiamo dovuto esaminare in termini di portata ciò che è accaduto alla fine di Endgame, vedendo tutte le cose folli che hanno fatto e tutte le domande che ne derivano, quindi stiamo sicuramente cercando di rispondere a una di quelle più grandi: le timeline alternate. Così tante possibilità si sono aperte alla fine di Endgame, e Peter Parker è una delle poche persone sul campo a occuparsi di quelle.”
Riguardo al fatto che potesse spiegare le regole del Multiverso dell’UCM, Watts ha detto solamente che non oserebbe, e che lascerà fare a Nick Fury. Quest’ultimo, dopo essere stato ispirato da Captain Marvel, ha creato la “Avengers Initiative” e ha riunito gli eroi più potenti della Terra per affrontare minacce per noi insostenibili. Ora, sembra che stia cercando di fare la stessa cosa per un mondo dal quale è stato assente per cinque anni.
“Beh, questo è stato per me molto eccitante perché questa è una versione di Nick Fury che non penso che abbiamo mai visto. E’ un Nick Fury che sta recuperando il tempo passato”, spiega il regista. “È scomparso per cinque anni e il mondo è cambiato radicalmente in sua assenza, e qui sta cercando di mettere insieme una nuova squadra. Spider-Man e Mysterio vengono reclutati per affrontare questa minaccia degli Elementali. È quello che fa Nick Fury, ma ora le cose sono più folli del normale.”
Ma chi sono questi antagonisti? Quentin Beck �� un cattivo nei fumetti e un noto truffatore, ma questa versione su grande schermo ha chiaramente attraversato alcuni importanti cambiamenti. Alla domanda su chi sia Mysterio e quale sia la sua personalità quando lo incontriamo per la prima volta, Watts risponde: “Nel film è simile al trailer, viene presentato come un potenziale alleato per combattere questa minaccia elementale“. E per quanto riguarda questi Elementali, proprio come la maggior parte di noi sospettava, provengono dallo stesso mondo di Beck. “Sono entrambi dello stesso tipo di dimensione parallela, sì“, aggiunge il regista.
Come sappiamo, Spider-Man è diventato una vittima della decimazione insieme ai Guardiani della Galassia su Titano, quindi la sua zia May ha passato gli ultimi cinque anni a non sapere cosa ne è stato di suo nipote? Bene, nel tentativo di rendere le cose un po’ più semplici, Watts conferma che May è stata in realtà una delle vittime del titani pazzo sulla Terra, e quindi è semplicemente “scomparsa e tornata”, secondo quanto ha confermato quando gli è stato chiesto.
All’inizio del trailer di Spider-Man: Far From Home, l’Iron Spider può essere visto affrontare alcuni scagnozzi pesantemente armati e, sembrano molto più seri dei banditi da bancomat del primo film. Quindi, è possibile che siano legati a qualcuno come Wilson Fisk? Il regista non ha voluto sbottonarsi riguardo a questo argomento, se non nel dire che non solo legati “specificamente a Kingpin in questo film”. Semplicemente, attraverso quella scena capisci che il quartiere è al sicuro grazie a lui.
“Ho sempre visto Spider-Man come il supereroe più affabile per questo motivo”, dice Watts quando gli viene chiesto di come Spider-Man: Homecoming abbia offerto un aspetto più personale all’UCM. “Ho usato Peter Parker/Spider-Man come un’opportunità per ottenere quella prospettiva ben piantata a terra, per mostrarti come sarebbe stato se tutte queste cose pazzesche fossero accadute. Che cosa sarebbe la vita di tutti i giorni?
Questa è stata una delle cose più divertenti. Sto solo parlando di quali potrebbero essere le implicazioni più banali, come se il tuo compleanno, la tua patente o il passaporto dicessero che hai cinque anni in più di quello quelli che hai tecnicamente. Quelle domande sono così affascinanti per me, e volevo davvero entrare nel dettaglio e esplorarle.”
Uno dei temi principali del nuovo trailer è il tentativo di Peter Parker di riempire il vuoto lasciato dalla morte di Iron Man. La domanda è: può davvero prendere il posto di Iron Man nell’UCM?
“Ora il mondo gli sta chiedendo di intervenire e non è sicuro se sia pronto per quel livello di responsabilità”, spiega Watts. “Ad esempio, è ancora un ragazzino di 16 anni del Queens, è qualcosa che posso ricordareanche io: mi ricordo di essere stato un bambino che vuol essere trattato come un adulto, ma all’improvviso, quando sei trattato da adulto, ti rendi conto che forse era meglio quando venivi trattato da bambino. Una volta superata questa soglia, non si può tornare indietro.”
Ci sarà anche il ritorno di Happy Hogan nel film, che giocherà chiaramente un ruolo importante, ma al di là di ciò che abbiamo visto nei trailer, cosa dovremmo aspettarci dal vecchio amico di Tony Stark in questo film?
“Similmente a Peter, che ha perso il suo mentore… sai, Happy è stato lì sin dall’inizio. Penso che in gran parte di questa storia lui stia cercando di trovare il suo posto nel mondo, ora che il centro del suo mondo è andato per sempre. Mi è sempre piaciuto Happy come personaggio, e usarlo per esplorare alcune di queste cose è stato davvero emozionante. Esplorare un mondo senza Tony, ovvero l’uomo dietro la maschera di Iron Man.”
Una cosa che è stata evidente fin dalle prime scene del trailer è stata la mancanza di freni in termini di azione, ma come sappiamo, Peter Parker è ancora piuttosto inesperto e le cose nel primo film erano di scala abbastanza ridotta, quindi come cambieranno le cose questa volta?
“In termini di puro livello di regia, volevo davvero alzare la posta per quanto riguarda l’azione, e renderla enorme”, rivela il regista. “Nell’ultimo film, abbiamo mantenuto le cose un po’ più piccole, intenzionalmente, per ricordare alle persone perché amano Spider-Man. E senza cambiare tono, volevo mantenere quella relatività a livello di base, ma anche alzare il livello di azione e creare qualcosa di veramente spettacolare, volevo mostrare alle persone cose che non avevano mai visto prima al cinema.”
Infine Watts ha finalmente chiarito le voci circa la comparsa dell’Avvoltoio nel film, che portavano a speculazioni sulla formazione dei Sinistri Sei. Sfortunatamente, sembra che né lui né Liz (Laura Harrier) appariranno.
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Peter Parker ritorna in Spider-Man: Far From Home, il secondo capitolo della serie di Spider-Man: Homecoming!
‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.
Spider-Man: Far From Home uscirà nelle sale italiane l’11 luglio 2019, con Jon Watts di nuovo alla regia, e la sceneggiatura curata da Chris McKenna e Erik Sommers. La fotografia è a cura di Matthew J. Loyd, mentre la colonna sonora è composta da Michael Giacchino.
Nel cast Tom Holland (Peter Parker / Spider-Man), Zendaya (Michelle Jones), Marisa Tomei (May Parker), Michael Keaton (Adrianne Toomes / Avvoltoio), Jacob Batalon (Ned), Tony Revolvori (Flash Thompson), Laura Harrier (Liz), Jon Favreau (Happy Hogan), Cobie Smulders (Maria Hill), Samuel L. Jackson (Nick Fury) e Jake Gyllenhaal (Quentin Beck / Mysterio).
Spider-Man: Far From Home, il regista parla a ruota libera del film! Ieri, la Sony Pictures e i Marvel Studios hanno rilasciato il nuovo trailer di Spider-Man: Far From Home…
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#Carrot number 3: smiles and sizes
Hello there, it’s me again. 
I know that no one cares about the things I write on my tumblr but I won’t stop trying it. 
A pensarci bene, credo che smetterò di scrivere in inglese: non è la mia lingua madre e non riuscirei ad esprimere con chiarezza ciò che provo in questo momento. 
(I think I’ll start writing in my own language, italian, so I can express myself better)
Penso continuamente alle taglie, non solo a quelle fisiche.
Dovete sapere che la vita è fatta di misure, e che i metri da sarta si avvinghiano su ogni aspetto della nostra esistenza, quasi come se fossimo delle mummie costantemente sottoposte alla prova d’abito della vita. 
Oggi si è conclusa la ricerca dell’abito per le cerimonie di questa stagione. Non è stato molto bello per me. In genere, nella mia mente, adoro pensare a cosa indossare: le stoffe che potrebbero risaltare i miei colori, l’effetto che susciterei negli occhi di chi mi osserva entrare in una stanza, il semplice guardarsi compiaciuti allo specchio. 
E allora perché non è stato bello? 
Taglie. 
Il mio corpo è troppo grasso per entrare in abiti comuni, c’è bisogno di qualche ritocco. “Qualche ritocco”, come se fosse una cosa da nulla - e probabilmente per le persone comuni è così - ma in quel momento, mentre la mia fronte sudava per i continui cambi d’abito, ho avvertito il forte impulso di conficcare le unghie nella pancia, come se questo avesse potuto sgonfiare magicamente la mia pancia prosperosa. Vorrei poter dire che non mi importa davvero di queste cose ma, inevitabilmente, non faccio che pensarci. La costante preoccupazione di trasformarmi, lentamente, nella mia versione peggiore non fa che perseguitarmi. 
Il punto è che, come dicevo prima, il mondo è fatto di taglie. Persino qui su tumblr, persino i colori, devono rientrare in determinate misure: desideravo qualcosa di brillante, non troppo forte ma abbastanza acceso da farmi risaltare tra la folla di persone. 
Anche in questo caso ho dovuto issare una bandiera bianca. 
Le convenzioni hanno vinto ancora una volta, la società si è presa perfino la mia idea di colore. 
Cosa c’è di male in un rosso, un viola o in una qualunque tonalità al di fuori del classico, triste, mondo grigio, nero e blu scuro che ci circonda? 
Non lo so. 
Detto questo, sto dedicando troppo tempo alle lamentele. Voglio concludere chiedendo a voi non-lettori se vi siete mai sentiti così, se vi sentite talmente male in questi momenti da avere voglia di rasarvi i capelli, ballare su un tavolo, bere un po’ di vino rosso e fregarvene di ogni cosa. 
Anche le carote le vendono in base alla taglia. 
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The Green Rabbit from the Moon. 
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saggiosguardo · 7 years ago
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Recensione: Google Home Mini in Italiano, stato e funzionalità alla fine di marzo 2018
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Alcune settimane fa ho acquistato su ebay un Google Home Mini, giusto per capire il livello di evoluzione dell'assistente vocale di Google e confrontarlo con Siri del mio HomePod. Non sono riuscito a farmelo piacere inizialmente poiché il livello di interazione con i miei apparati di domotica si è dimostrato piuttosto limitante. Da qualche giorno, però, Google ha reso disponibile la lingua italiana, anticipando sia Apple che Amazon, i cui speaker con Alexa si vocifera dovrebbero arrivare in Italia ormai da mesi. Questo cambiamento ha reso nuovamente interessante ai miei occhi l'Home Mini ed ho ripreso a testarlo quotidianamente. A differenza di HomePod, che è partito con maggiori funzionalità concrete ma sembra anche abbastanza statico, l'assistente vocale di Google sembra evolversi rapidamente e più di una volta mi è capitato che un comando non riconosciuto il giorno prima, funzionasse benissimo quello dopo. Ecco perché nel titolo ho voluto specificare una data.
Ho scelto il modello Mini per iniziare a sondare il terreno e perché il mio focus era sui comandi vocali piuttosto che sull'ascolto musicale. Il prodotto è piuttosto piccolo, con un diametro di circa 10cm, ma devo ammettere che mi aspettavo qualcosa di meglio in termini di suono rispetto alle sue dimensioni. Tuttavia penso al prezzo davvero basso e al fatto che il dispositivo è prima di tutto un assistente vocale, per cui non mi ritengo affatto deluso. Inoltre c'è una piccola chicca che forse non molti sanno, ovvero che gli si può chiedere di inoltrare la musica ad un altro dispositivo connesso al nostro account Google e dotato di casse. A casa mia ho un Chromecast audio connesso ad una colonna Aerosystem 2010 di Jarre che ha un'audio spettacolare (oltre ad essere un pezzo dal design unico) e posso semplicemente dirgli:
Hey Goole, riproduci musica rock su Jarre
Per la verità ho dovuto chiamare il dispositivo "Giar" per avvicinarmi un po' alla pronuncia del nome originale, ma poco importa. Allo stesso modo l'assistente di Google (ma perché non gli hanno dato un nome proprio?) può riprodurre la musica sulle Android TV. Io ho un paio di NVIDIA Shield TV (recensione) e quella in camera da letto si chiama "TV Letto", per cui posso dirgli:
Hey Google, metti un po' di musica rilassante su TV Letto
L'integrazione fin qui descritta si basa sull'account di Spotify che io ho connesso tramite l'app Home, che è quella adibita al controllo dei dispositivi Google. In alternativa a questa si può selezionare solo Google Play Musica, non ne vedo altri in elenco. Per le sorgenti video si può connettere il nostro account di Netflix ma qui ci si scontra con la prima grossa limitazione alla data attuale. Provando a chiedere la riproduzione su Android TV di uno specifico contenuto di Netflix, il Google Home ci dà una risposta positiva ma subito dopo cambia idea e dice: "mi dispiace ma non riesco a mettere Netflix su Android TV usando i comandi vocali, potresti usare il telecomando". Questa schizofrenia e il fatto che la prima risposta sia positiva ci fa capire che il sistema è pensato per fare anche questo, quindi immagino che da un giorno all'altro funzionerà. Ad oggi si possono però chiedere dei video di YouTube, anche se la selezione non è particolarmente granulare. Un esempio può essere:
Hey Google, riproduci l'ultimo video YouTube del canale SaggiaMente su TV Letto
Con questa domanda mi sono reso conto di quanto sia vecchio l'ultimo video realizzato per il nostro canale e colgo l'occasione per anticiparvi che sono al lavoro sulla nuova intro (per il cambio logo) e su un format rinnovato che mi dovrebbe consentire di pubblicare con maggiore costanza rispetto al passato. Tornando alle funzionalità del prodotto, una cosa che mi pare gestita decisamente peggio rispetto ad HomePod è l'attivazione. I microfoni funzionano molto bene, mi sente anche attraverso la porta chiusa, ma quando dico "Ok Google" o "Hey Google" partono tutti i dispositivi Android. Inoltre si attiva saltuariamente anche mentre nell'ambiente si parla di altro e soprattutto non capisce se la frase è detta dal vivo oppure viene riprodotta dal computer o dal TV. Servirebbe un maggior affinamento in tal senso e si dovrebbe anche assegnare un ordine di priorità in caso di più apparati Android nello stesso ambiente perché io sono stato costretto a disattivare l'attivazione a schermo spento sul mio smartphone LG V30 per evitare che partissero insieme. Inoltre ora che sto pensando di prendere anche un Google Home mi chiedo quanto dovrò metterlo distante dal Mini affinché non vadano a sovrapporsi.
Strutturalmente il dispositivo è semplice ma ben fatto, con quattro LED disposti in orizzontale a notificare l'attività e due aree touch a sinistra e a destra per modificare il volume, cosa che si può anche fare coi comandi vocali sia in modo relativo (riduci o aumenta) che in base percentuale (ad esempio 50%) oppure ancora con numeri da 1 a 10.
Hey Google, imposta volume a 5
Un selettore posto di lato consente di disattivare completamente l'ascolto tramite microfono e la base arancione è in gomma antiscivolo (che non lascia residui sui mobili se ve lo state chiedendo...). Dall'app si possono collegare un numero sterminato di account relativi a dispositivi e servizi smart, tra cui cito a titolo di esempio un breve elenco parziale: Philips Hue, Netatmo, Nest, MyDlink Home, Arlo, Koogeek Home, Lifx, Osram Lightify, Samsung Smart Home, Tado, Wemo, TP-Link Kasa, Yeelight Actions. Il problema è che con alcune di queste l'abbinamento genera un errore e, dunque, non si possono usare. Io sono riuscito a collegare solo le Hue e Netatmo, ma il termostato Nest in casa dei miei genitori non si abbina, così come non va a buon fine il collegamento alle Yeelight.
Si tratta comunque di un work in progress, come anticipavo in precedenza, e vi faccio un esempio concreto per capire cosa intendo. Fino ad un paio di giorni fa, io potevo accendere e spegnere le singole luci Hue, cambiargli colore o intensità, ma non potevo agire in base alle stanze perché diceva di non capire. Ad essere onesti aggiungeva che non poteva farlo ma che impara nuove cose ogni giorno e, in effetti, questa mattina ho riprovato e funziona. Adesso posso dire:
Hey Google, luci di colore verde in salotto
Bisogna però considerare che per lo stato embrionale in cui si trova l'implementazione in italiano, si deve essere piuttosto pazienti nel tentare composizioni diverse delle frasi, finché non si trova la formulazione che capisce. Ad esempio non posso dirgli "spegni tutte le luci di casa" (sono 13 quelle smart) perché non comprende questa forma colloquiale, ma funziona se dico semplicemente:
Hey Google, spegni le luci
Hey Google, accendi le luci di SaggiaMente
Avendo collegato anche l'account Netatmo possono controllare il riscaldamento, ma pure in questo caso le frasi comprese sono piuttosto limitate. Ad esempio non posso dire di aumentare o ridurre la temperatura, ma capisce se ne chiedo una specifica in questo modo:
Hey Google, imposta la temperatura a 20° in Cucina
Prima di far questo, dunque, può essere utile chiedere l'attuale rilevazione termica e la temperatura impostata nella stanza con questa frase:
Hey Google, qual è la temperatura in Camera da Letto?
A parte le integrazioni con i servizi esterni, l'assistente di Google può rispondere a domande sul meteo o di cultura generale, nonché creare o leggere gli eventi o i promemoria del nostro account oppure impostare una sveglia. Il tutto funziona in singola utenza, esattamente come avviene attualmente con HomePod, con ovvie ripercussioni sulla sicurezza. Beh, in realtà ci sarebbero tutte le disquisizioni sulla privacy da poter approfondire, visto che c'è un microfono sempre attivo in casa, ma questo articolo è volutamente incentrato sull'uso e non su questi aspetti, per quanto siano certamente importanti.
Mi è piaciuta la possibilità di impostare una modalità nottura, che riduce volume ed intensità delle luci a piacimento in una fascia oraria, ma la cosa più divertente ad oggi è l'integrazione con IFTTT. Grazie alle ricette della nota piattaforma di automazione, non c'è limite alle possibilità se non la nostra fantasia. Inoltre si trovano già diverse azioni preconfezionate, come quella per cui possiamo chiedere a Google di far squillare lo smartphone (Android) per localizzarlo, con frasi a nostra scelta tipo:
Hey Google, non trovo il telefono!
Un'altra ricetta che ho trovato già composta è quella per spegnere tutte le luci in forma più colloquiale, per cui posso dire:
Hey Google, notte...
Hey Google, vado a letto
e lui risponde "buonanotte" spegnendo tutte le luci (non si può usare la frase buonanotte perché è già sfruttata nativamente a mo' di discorso senza generare nessuna azione). L'elenco dei servizi collegabili a IFTTT è sterminato e dà un'idea delle potenzialità espansive della piattaforma. Vi cito alcuni nomi di sistemi noti che si possono così aggiungere a Google Home pur se non presenti tra quelli nativi: Neato, Workflow, Pocket, Dropbox, Qnap, Nest (ma non funziona anche da qui per ora), Fitbit, Nokia / Withings, Strava, Yeelight (e qui funziona), Promemoria, Calendari, Salute e Foto di Apple iOS!, Deezer, Feedly... insomma, c'è davvero di tutto.
Conclusione
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In definitiva direi che già per ora i Google Home sono prodotti molto interessanti e davvero gradevoli da utilizzare. La versione Mini non è indicata per l'ascolto musicale, questo sì, ma costa 59€ e quindi le perdoniamo tutto. Il Max nello store italiano non c'è, è anche piuttosto difficile da reperire altrove e costa tanto, la versione standard da 149€ è sicuramente il mio prossimo acquisto, anche perché sento dire che suona molto bene per le sue dimensioni, seppure non penso possa equiparare l'HomePod, che tuttavia costa più del doppio e andrebbe confrontato al modello Max. Insomma per me è una piattaforma molto interessante e di cui si riesce a percepire il costante sviluppo, per questa ragione sono contento di utilizzarla. Ovviamente diventa tanto più utile quanti più dispositivi smart e servizi si utilizzano, perché tenerlo lì solo per sapere le previsioni meteo e quanto fa due più due non mi pare una grande idea.
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monstaxitalia · 7 years ago
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Da “The Complete X-Clan”: Parole chiave dai titoli degli albums
LOST
D: Cosa avete perso durante questo comeback?
Shownu: Penso di aver perso la mia stranezza in questo album. La mia personalità di solito consiste nell'essere imbarazzato facilmente e nell'essere strambo ma ora penso di essere diventato molto più a mio agio.
Minhyuk: Ho perso la mia sicurezza. Quando ho debuttato, non sapevo quasi nulla e lavoravo duramente soltanto per ogni cosa. Non sapevo cosa fosse cool e cosa non fosse cool. Ora guardo indietro e ci sono dei momenti cool ma alcuni non lo sono, al momento ci sto pensando molto quindi penso che la mia sicurezza in me stesso è persa. La riporterò presto indietro.
Hyungwon: Questa volta penso di aver perso peso. Fortunatamente (?) ho perso molto sonno. Originalmente sono il tipo di persona che dorme molto e penso che durante le promozioni ho perso ore di sonno.
Jooheon: Penso che anche io ho perso sonno. Il tempo impiegato per dormire è stato accorciato. Voglio dormire ma mi sento quasi dispiaciuto se non passo invece il tempo a controllare i video o comporre. Voglio dare alle Monbebes belle canzoni quindi spero di poter perdere più ore di sonno in futuro.
I.M: Penso di aver perso un po’ dei miei capelli. All'inizio delle promozioni avevo i capelli scuri, poi un grigio cenere e poi il colore è stato cambiato spesso. Voglio mostrare bei lati di me alle Monbebes.
FOUND
D: Cosa avete trovato durante questo comeback?
Shownu: Penso che come gruppo siamo migliorati molto durante l’X-CLAN. Penso che l’X-CLAN è stato il momento che ci ha permesso di incontrare ancora più Monbebes.
Wonho: Perdo molte cose che Kihyun trova ogni giorno. Durante l’X-CLAN, ho perso tanto e trovato tanto. Personalmente, penso di aver perso un po’ di salute. Penso che con il modo con il quale ho diviso il mio tempo mentre volevo fare meglio, la mia salute è crollata. Ma al momento sto cercando la mia salute di nuovo passo dopo passo. Non preoccupatevi molto!
Minhyuk: Penso di aver trovato me stesso. A confronto con il passato, sono molto più naturale e in qualche modo sono diventato più a mio agio con me stesso.
Kihyun: Dovrei dire che le mie emozioni sono un po’ scomparse? Non so da quando ma è iniziato a diventare duro entrare nelle emozioni quando canto. Quindi ho guardato films e quando devo cantare canzoni tristi devo entrare in emozioni tristi, ma era molto duro. Anche mentre registro, non posso esprimere me stesso bene quindi vado nel fancafe e leggo le vite giornaliere delle Monbebes, i posts e guardo anche films. Scatto anche molte foto. Mentre lo faccio, lentamente mi sento meglio. Il mio spettro dei pensieri si è allargato e come risultato ho trovato tante cose proprio per questi momenti.
Hyungwon: Ho questa felpa che mi piaceva e ho perso… e l’ho trovata un mese fa. Un giorno Wonho all'improvviso mi ha chiesto “Hyungwon-ah, la indosserai?”. Apparentemente è stata nella lavanderia per 6 mesi. Grazie a Wonho, ho trovato la felpa.
Jooheon: Quando abbiamo debuttato, non avevamo nessuna sensualità ma mentre promuovevamo, abbiamo guadagnato il sentimento proprio dei MONSTA X, lo stile e le canzoni. Lavoreremo duramente per mostrare più nuovi colori e lati dei MONSTA X.
I.M: Non solo io ma tutti i membri hanno guadagnato molto e trovato molto! Per sceglierne una, penso che abbiamo tutti guadagnato maturità.
GUILTY
D: Confessate qualcosa che avete fatto di sbagliato ai membri durante le promozioni delle quali le Monbebes non sanno nulla
Shownu: Mentre stavamo registrando, ci hanno detto spesso di non mostrare le nostre schiene alla telecamera. Per le promozioni di <All In>, dovevo ballare mostrando la mia schiena alla telecamera. Ho commesso il crimine di mostrare senza intenzione la mia schiena alla telecamera.
Wonho: Ogni minuto, ogni secondo faccio tutto con sincerità (ride).
Minhyuk: Al nostro primo concerto, mi è dispiaciuto non aver lavorato più duramente. Penso di sentire la maggior parte delle cose ai concerti. Ho avuto tempo per prepararmi di più e mostrare un lato migliore di me ma non sono stato capace di farlo quindi sono dispiaciuto per le fans.
Kihyun: Hmm giuro che non ho fatto nulla di male (ride). Se ho fatto qualcosa di sbagliato, sono il tipo che vuole essere sgridato sul momento. Ah, in verità ne ho una. C’è un bagno nella stanza di Wonho dove ci sono tanti aromi da bagno. Non gli ho detto che li stavo usando. Wonho: Mi stavo chiedendo perché non ne stavo usando molti e stavano diminuendo. È okay, per favore usane di più!
Hyungwon: Non sono normalmente il tipo ma dato che siamo andati incontro a tante diverse versioni della coreografia, essa può confondere. Spesso ho mostrato per sbaglio l’altra versione o ho fatto sbagli mentre le altre persone guardavano. Minhyuk: Per favore scusati. Hyungwon: Scusate.
Jooheon: Ho questo dispiacere perché speravo di poter mostrare un lato più cool. In un momento, all’Inkigayo per le promozioni di All In, ho indossato vestiti marroni e un cappello. Ma appena la canzone è iniziata il mio cappello è caduto e i miei capelli non erano pettinati.
I.M: Penso di aver commesso il crimine di aver rubato i cuori delle Monbebes.
INNOCENT
D: Un’incomprensione che volete chiarire dalle promozioni?
Shownu: Ho trovato il motivo del perché i mie selfies sono strani. Ogni volta che scatto una foto penso che sia strano portare le mie braccia avanti. Penso sia bello scattare una foto da lontano. Non è che non so scattare selfies ma mi piace scattare selfies da molto lontano. Penso sia strano scattarle da molto vicino.
Wonho: Ah, non mi alleno da pazzi. I membri continuano a scherzare dicendo che mi alleno in questo e quello. Vado solo sul tappeto o faccio esercizi di aerobica! E tutte le proteine / vitamine che porto con me sono solo mangiate per scopi salutari.
Minhyuk: C’era un post sul fancafe sul reclutare alcuni membri di un gruppo di ballo per covers dei MONSTA X. Loro dicevano che gli serviva una persona che avrebbe fatto la parte di Jooheon. Ho risposto dicendo che gli avrei prestato Jooheon e che sarebbe stato molto interessante vedere uno spettacolo diverso come quello e loro hanno risposto dicendo che non avrebbero accettato maschi (t/n: penso che le fans lo abbiano detto scherzando dato che pensavano che Minhyuk stesse scherzando). Io non stavo scherzando sul prestargli Jooheon.
Kihyun: Le Monbebes mi dicono che non posso scattare selfies. Quando carico selfies su Twitter loro mi dicono che sono carine e che a loro piacciono, ma altre mi dicono che dovrei scattarle in modo ancora più carino. Penso quindi che non scatto belle selfies per gli altri.
Hyungwon: Non vado nel fancafe e nemmeno lo controllo. Io vedo tutto!
Jooheon: Non sono quello che voleva il vestito da dottore. Io sono quello che girava lo stetoscopio. Volevo mostrare un lato cool e bello di me…. (risposta a Jooheon) Shownu: Ay! Non è un lato brutto. L’ha fatto per il bene del suo personaggio nel MV di Fighter cosicché il ruolo di Jooheon fosse importante.
I.M: Il mio nome completo è Im Changkyun ma le fans internazionali lo scrivono come “Lim”. Se lo traduci in coreano diventa “Lim” non “Im”. Quindi è “Im” per I.M. In più, il mio peso è 63Kg, non 59Kg!
BRILLIANT
D: Qual è il momento più bello nell’X-CLAN?
Shownu: Penso che i Mon Channel consistono di tanti momenti che mi danno i brividi, quindi penso siano belli. Per esempio, le parti di me che sudo mentre mi alleno. Quando vedo il dietro le quinte delle nostre esibizioni mi mancano e penso che il processo della creazione è molto bello. Consiste nei momenti dei MONSTA X quindi penso sia molto bello.
Wonho: Penso che mi piace di più il momento quando facciamo comeback. Non possiamo mostrarvi come ci siamo preparati, ma le Monbebes ci stanno aspettando nel modo giusto. Il momento prima quando noi mostriamo tutto quello su cui abbiamo lavorato duramente è il momento più eccitante. Possiamo vedere le reazioni delle Monbebes, quindi voglio esibirmi di nuovo e gli occhi che le Monbebes hanno in quel momento sono le cose più belle.
Minhyuk: Penso che noi promuoviamo molto quindi penso che le fans potranno sia aspettare per un periodo corto di tempo sia per un periodo lungo di tempo. Se ci prendiamo una pausa e ci prepariamo per il nuovo album, penso che il momento d’attesa delle nostre fans è molto bello. Grazie a tutte le Monbebes che ci aspettano sempre!
Kihyun: Penso al nostro primo concerto. È un momento fantastico per avere tutte le persone a cui piacciamo e che ci supportano in un solo posto, è una sensazione indescrivibile. Non penso che lo dimenticherò mai.
Hyungwon: C’è una scena nel MV di Fighter dove noi corriamo tutti insieme e I.M sta correndo davanti, penso che quella era bellissima. Eravamo tutti molto sorridenti / ridevamo molto. La scena è stata rallentata ed era bellissima.
Jooheon: Quando i MONSTA X si esibiscono. Guardo tante fancams. Quando tutti i nostri membri tirano fuori ogni movimento in sincrono e quando le Monbebes vedono ciò, penso che quel momento sia bellissimo. Balliamo sul palco e le espressioni delle Monbebes quando ci vedono! Non hai idea di quanto sia bello!
I.M: Ad essere onesti, ci esibiamo molto sul palco, nei concerti e promuoviamo anche in televisione ma dato che il tempo nel quale siamo sul palco è breve, l’emozione che condividiamo in quel momento termina dopo l’esserci esibiti. Ma dato che possiamo anche stare insieme con le fans nei fanmeetings, penso che il tempo che passiamo a comunicare con loro è molto bello e memorabile.
BEAUTIFUL
D: Ora l’X-CLAN è terminato, che tipo di cose/storie aspettate di più per il futuro?
Shownu: Ciascuno di noi sceglierà un colore dall'arcobaleno come proprio colore della macchina. Ognuno di noi ne guiderà una e andremo in gita insieme! Vorrei viaggiare con tutti.
Wonho: Spero che i sette di noi possano rimanere insieme come MONSTA X. Specificatamente vorrei creare un anello per ogni membro. Vorrei creare un posto d’incontro che è specialmente per noi. In più, spero ci possa essere uno spazio per le Monbebes, affinché loro possano essere a loro agio e riposarsi bene. Spero davvero ci possa essere un posto soltanto per noi, cosicché le nostre fans non dovranno aspettarci in posti non confortevoli prima delle messe in onda dei programmi musicali o fanmeetings. Voglio che le Monbebes siano trattate bene e rispettate in un bell'ambiente.
Minhyuk: Se sto parlando del futuro prossimo, sarà sui Monsta X che presto andranno al militare. Spero che dopo aver terminato il nostro servizio, possiamo parlarne e anche andare a fare un “viaggio/tour dell’amicizia”. Andiamo spesso all'estero, ma non abbiamo mai viaggiato insieme, quindi vorrei che noi sette viaggiassimo.
Kihyun: Spero che ci possa essere un punto d’incontro che è soltanto per noi----- Per i Monsta X e le Monbebes! Ci sarà cibo delizioso da mangiare e forse anche un posto come un bar che è come un parco divertimenti. Sarebbe bello se ci fosse un posto simile!
Hyungwon: Spero che dopo possa diventare un nonno che sorride mentre parla delle promozioni e delle esperienze della vita. Spero che noi possiamo tutti crescere e invecchiare in modo cool ed essere ancora insieme.
Jooheon: Il mio sogno è che tutte le nostre canzoni in un nostro album siano in classifica. Un giorno, penso sarà possibile. È vero che noi stiamo facendo del nostro meglio, ma dato che siamo insieme alle Monbebes che stanno dando il loro meglio per supportarci (e tifare per noi), penso che sarà possibile se siamo insieme con le Monbebes.
I.M: Per tutti di raggiungere i loro sogni e in quel giorno, spero che noi saremo insieme.
BESIDE
D: Dite qualcosa che volete dire ai membri che sono proprio di fianco a voi.
Shownu
La trilogia 2.5 di X-CLAN è una dove tutti i membri e io abbiamo avuto lo stesso obiettivo di fare meglio, senza relazioni di hyung-dongsaeng e realizzando questo album insieme. Vorrei direi grazie e avete lavorato duramente. C’erano molte cose che sono accadute ma ci siamo divertiti e penso che grazie a questo progetto abbiamo guadagnato tanta cura per ognuno di noi. A tutti i membri, avete lavorato duramente e vorrei dire di prenderci cura di ognuno di noi anche in futuro.
Sono grato a Jooheon per aver sempre rallegrato la situazione. Quando i membri sono tristi le loro condizioni peggiorano, in questo momento Jooheon è sempre capace di rallegrare la situazione per tutti, il che è una cosa che io non so fare e quindi gli sono grato. Penso che lui sia qualcuno dal quale posso imparare tanto anche sulle esibizioni/spettacoli.
I.M è qualcuno che ha il suo proprio colore distintivo e per ogni album fa la sua parte così bene. E al di sopra di tutto, sul palco lui è qualcuno che disegna il segno di completamento sui MONSTA X.
Penso che Minhyuk sia quella persona che si appoggia sempre sui membri e li guida. Serve qualcuno che tiene insieme il gruppo in modo diligente quindi grazie per fare ciò.
Hyungwon passa molto tempo con me, parliamo e ci ascoltiamo molto a vicenda. Sono molto grato perché lui è molto rispettoso e anche per molte altre cose. Andiamo molto d’accordo come persone quindi sono molto a mio agio con Hyungwon.
Wonho si prende bene cura di sé stesso. Ha migliorato molto sé stesso fin dal debutto ed è di immenso aiuto al gruppo. Grazie a Wonho, posso aggiustare e considerare dettagli che sono difficili da discutere, ma dato che me ne parla molto bene, io posso migliorare. Grazie per migliorarmi.
Senza Kihyun, non penso che le canzoni dei MONSTA X esisterebbero. È la voce dei MONSTA X e penso di avere tanto da imparare da lui vocalmente. È gentile e amichevole, ha buone maniere e ho tanto da imparare da lui.
Wonho
Per prima cosa vorrei dire qualcosa a me stesso. Voglio dire che hai lavorato molto duramente.
Shownu è qualcuno che ascolta davvero i consigli, è davvero bello vederlo migliorare. È bello vederlo responsabile. Shownu, hai davvero lavorato duramente.
Ad essere onesto, penso che Kihyun abbia avuto i momenti più difficili. Mentre aveva una schedule impegnata non poteva mostrarlo e lui ha realisticamente guidato il gruppo, il che è la cosa che aiuta di più. È un membro che è diventato una guida. Non è nemmeno semplice essere la persona che realisticamente consiglia i membri, per Kihyun che ha preso il ruolo del ragazzo cattivo senza negarlo e che si preoccupa anche per i membri, sono davvero grato per ciò.
Minhyuk mi bullizza molto (ride). Ma lui mi guida anche e si prende cura di me durante le messe in onda quindi sono molto grato. Si prende sempre cura delle parti che io non posso fare.
Grazie, Hyungwon, per aver diminuito le tue ore di sonno e per la cura dei membri e io sono spesso fiero di come tu faccia del tuo meglio.
Jooheon è davvero come un fratello minore. È molto amichevole ed ha tanta dolcezza. Non nasconde che gli piaccio e lo mostra quindi io ricevo davvero una sensazione di fratello minore da lui. Proprio come un fratello minore, lo trovo molto adorabile ed è un fratello minore che mi piace. Grazie per vivere così luminosamente.
Grazie, I.M, per migliorare ogni giorno. Perseveri sempre e fai del tuo meglio. Sono fiero di ciò e sono grato.
Minhyuk
Shownu è davvero d’aiuto non solo con le esibizioni ma anche con altre cose! Grazie. Grazie alle tue informazioni, le sto usando in modo utile in tanti modi.
Mi piace come Wonho lavora duramente con l’esercizio. Grazie a quello, fa sembrare i MONSTA X un gruppo con bei corpi.
Kihyun, ti sono sempre grato. Solo per esistere, grazie.
Grazie ai nostri hyungs con i loro corpi grandi, anche i MONSTA X sembreranno avere grandi corpi ma grazie al tuo corpo magro, Hyungwon, possiamo bilanciarci quindi grazie (ride). Sto solo scherzando, sono sempre grato che tu sei sempre al mio fianco.
Jooheon ha il compito di rallegrare la situazione nel nostro gruppo. Viene sempre bullizzato da noi hyungs ma lo accetta sempre con un sorriso, quindi grazie.
Maknae I.M, grazie per trattarmi sempre come un amico.
 Kihyun
Penso che Shownu sia migliorato tantissimo durante l’X-CLAN. Il suo parlare è migliorato molto.
Wonho ha sempre scritto canzoni e ha composto molto. È bello che lui può finalmente mostrare ciò negli albums dell’X-CLAN. Aspetterò canzoni ancora più belle in futuro!
Grazie Minhyuk per essere l’energia del gruppo. Sei davvero divertente quando i membri sono nella sala prove. Grazie a Minhyuk, l’atmosfera è sempre calda, quindi sono sempre grato.
Hyungwon durante le promozioni di X-CLAN ha avuto tanti impegni individuali. Ciò ha forse reso la schedule dei MONSTA X molto più complicata quindi grazie per non averlo mostrato e per essere rimasto insieme a noi. È un amico del quale sono grato.
Anche se la nostra schedule finisce all'alba lui compone comunque. Il tuo lato appassionato è cool. Grazie per lavorare sempre duramente per le nostre esibizioni, Jooheon.
Grazie, I.M, per essere sempre un forte dongsaeng. Ho iniziato a sentirlo soltanto recentemente ma I.M è diventato molto più carino durante l’X-CLAN! È un maknae molto più simile ad un bambino il che è molto buono. Carino.
Hyungwon
Shownu-hyung, grazie per averci guidato bene come leader.
Wonho-hyung, grazie per aver dato tante idee come secondo hyung.
Grazie Minhyuk, per aver sempre promosso con luminosa energia e per aver guidato il gruppo con una bella atmosfera.
Se dovessi riassumere parole di affetto per Kihyun, sarebbero: grazie per averci guidato nella giusta direzione.
Jooheon non è il maknae ma ha l’energia come un maknae e grazie per aver migliorato la qualità con il tuo talento.
I.M non ha nessun aegyo da maknae ma grazie per essere stato affidabile.
 Jooheon
Shownu è il cuore dei MONSTA X. Uno hyung come un grande albero. Tutti e 7 di noi sono molto uniti e colui che ci tiene insieme è Shownu. All'inizio mi sono spesso lamentato molto con Shownu ma lui ascolta bene e io mi fido sempre di lui. Sono sempre grato.
Wonho parla molto di musica ed è buono che entrambi monitoriamo l’altro. Sono grato che ci diamo consigli a vicenda senza esitazione.
Minhyuk è il mio hyung ma sembra un amico vicino di casa che mi tratta in modo amichevole e confortevole e grazie anche per le tue lamentele d’affetto.
Senza Kihyun, chi canterebbe le note alte e le improvvisazioni? Grazie per cantare note così’ belle.
Hyungwon, grazie per essere mio amico e per ascoltarmi sempre. Siamo molto uniti. Scherziamo sempre dicendo “Non siamo uniti!” ma possiamo solo dire ciò perché siamo uniti. Lo adoro davvero e grazie per parlare molto con me e grazie per essere sempre insieme.
Ho così tante cose delle quali sono grato ad I.M. I.M e io siamo i maknaes e facciamo rap insieme, ci diamo consigli a vicenda e qualche volta scherzo con lui come un dongsaeng. Anche se faccio ciò, lui mi tratta comunque come uno hyung e mi ascolta bene quindi grazie. Fa sempre bene le faccende (ride). Grazie per essere sempre pieno di supporto e disponibile.
I.M
Posso dire che i MONSTA X sono come un edificio alto e gli hyungs sono le fondamenta.
Shownu è davanti, viene colpito dalla luce e dai bisogni ed è sempre uno hyung disponibile. Sono grato poiché lui si preoccupa ed è attento a non far del male a nessuno con le sue parole. Inoltre, grazie per portare il peso del ruolo di leader.
Penso che Wonho sia molto cool quando dà le sue opinioni e le sue idee per il nostro bene.
La personalità di Minhyuk è come una FM. Qualsiasi cosa lui stia facendo, vuole procedere bene quindi penso che possiamo procedere bene grazie a lui.
L’essere amichevole di Kihyun e il suo essere socievole sono buone. Posso vedere quanto lui adori i membri. Quindi sono grato.
Per Hyungwon, ascolta bene le persone ed enfatizza con loro e di questa cosa io sono grato. E penso che lui sia semplicemente una persona cool.
Siamo nella rap line ma Jooheon prende tanto affetto dagli hyungs il che può essere occasionalmente un tormento, quindi sono grato che Jooheon lo blocchi da me come uno scudo (t/n: I.M intende dire che molte volte gli hyungs adorano così tanto i due maknaes che li infastidiscono, quindi Jooheon protegge I.M da questi fastidi!). Inoltre grazie per scambiare suggerimenti tra di noi e per stare insieme a me.
(crediti: @kihyonii, MONSTAXITALIA, non ripostate senza crediti!) 
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