#mi mancavi

[hitmysoul]

X: "È comunque una perdita, anche se non definitiva. Dobbiamo trattarla come una perdita: la sofferenza per un amico di così grande valore come lui è distruttiva, ed è umano. Ti manca molto. Senti di aver sbagliato, ma non sempre è facile gestire tutto e dover imparare."

L: "Non è solo quello, lei non capisce... È come se avessi perso un arto. Lui avrebbe detto che ho una dipendenza affettiva nei suoi confronti, e forse è vero, ma a prescindere da tutto, rappresenta più di dieci anni di amicizia. Lui mi ha spinta a venire qui e a fare tutto questo, e gli devo la vita. Anche se con i suoi modi, ha voluto aiutarmi quando ne avevo bisogno. Non è semplice mancanza, è un forte dolore al petto che provo da quando mi sveglio fino a quando non vado a dormire. E la cosa che odio di più è questo senso di colpa che mi porto addosso, mi dico sempre "ecco cosa succede a prenderti i suoi spazi". Perchè questo è successo: ho fatto la cazzata e se ne è andato per sempre."

- una semplice chiacchierata, 2024

[formulapookie]

guess who’s back in the most beautiful city of the world?

[graduatedinastrocalves]

He’s back bello rosellino bello sudatino

[diari0deglierrori]

It was about time he opened a channel, where else would you get stuff like this

[omarfor-orchestra]

Buonasera

[pgfone]

Autunno; non mi mancavi per nienDe.

[amespeciale]

Mi mancavi giá quando ero con te. É sempre stato questo il mio problema. Mi manca quello che ho giá, e mi circondo di cose mancanti.

Molto forte, incredibilmente vicino

Jonathan Safran Foer

[canesenzafissadimora]

«E ti sentivi solo?

- Mi mancavi tu.

- Ma solo rispetto al resto del mondo?

- No. Perché? Avevo sempre qualcosa da fare con altra gente: ho colto frutta, ho potato, ho studiato filosofia con l’Abate, mi sono battuto coi pirati. Non è così per tutti?

- Tu solo sei così, perciò ti amo.»

Italo Calvino - "Il barone rampante"

Marla

[anocturnalanimal]

«Mi mancavi già quando ero con te, è sempre stato quello il mio problema. Mi manca quello che ho già, e mi circondo di cose mancanti».

Jonathan Safran Foer, “Molto forte, incredibilmente vicino”

[raccontidialiantis]

Frattura da isolamento (una breve storia Covid)

“Questa è la pioggia che deve cadere, sulle piccole scene di addio… Arrivederci allora, ragazzo più forte di me. Tu non parlare, che si calma il dolore.” (Ivano Fossati)

Un po’ d'aria al balcone per trovare il coraggio della verità. E le parole giuste e discrete, che non siano pietre o macigni che ti restino sul cuore chissà per quanto. Da quando sono in isolamento, all'inizio ti pensavo e mi mancavi come al solito. Poi un po’ la routine, un po' la differenza tra presenza fisica e virtuale, esce fuori prepotente la volontà di togliere i veli dall'anima, la routine, i pregiudizi e il ciarpame. Tutte queste cose improvvisamente mi hanno fatto smettere di risponderti. Tu, incazzato, dopo un po’ hai diradato le telefonate, i messaggi. Eri sarcastico per le mie risposte di tre sillabe e hai definitivamente smesso i contatti.

Da quando avevamo sedici anni mi hai sempre data per scontata e tua. Per diritto di nascita. Invece ho sentito il bisogno di tenere in piedi solo un altro filo di comunicazione a distanza. Si: è lui. Lo capisci da solo. Scopro soltanto ora che mi manca da morire il suo contatto, il conforto della sua voce. E l'odore del suo corpo accanto al mio. Voglio di nuovo vederlo arrossire quando lo guardo fisso. Lo fa sempre. Con il mondo intero è un vero carrarmato, una macchina potente. Che invece con me invece diventa Bambi.

"Tenera è la notte, ma la vita è anche meglio... Se questo può farti felice, più confusa di così non sarò... L'amore è una strada stretta, dove le cose o vanno bene o vanno così." (Ivano Fossati)

Sai: siamo andati molto avanti, nel reciproco svelarci le nostre intimità. Resta in entrambi solo il pudore dei vestiti sulla pelle. Le nostre anime già sono vicinissime. Come più non si potrebbe. Cadrà presto infine anche quest'ultima esile barriera d'imbarazzo; come pure sparirà questo maledetto virus. Si, è vero: lo desidero e per te non provo più altro che una sana gratitudine. Affetto sincero, ovviamente. Poi però, anche ricordi polverosi e un minimo di rancore per certi tuoi egoismi. Roba vecchia, ormai. Cicatrici ampiamente saldate. Forse avrò un po’ di colpa, se soffrirai. Me la merito. Però te la sei guadagnata, questa fine. E comunque non è che io possa impedirmi di vivere la vita che veramente voglio solo perché tu abbia la tua schiava stupida. Perdonami, se puoi: ti auguro il meglio.

“Ti dico addio. Siamo in tanti che inseguono un bacio… L'amore si vende a milioni di copie.” (Ivano Fossati)

RDA

[lanavetro]

Le cartoline sono cose per vecchie persone romantiche. Andrea, tu lo sei sempre stato. Nel frattempo che ci salutavamo sull’uscio della porta trattenendo le lacrime, sentivo già che mi mancavi. Non sai, tu, quanto mi farebbe piacere ritrovarti in quel dormitorio, presentarmi con una bottiglia di vino che avrei finito da solo e raccontarci come fosse andata la giornata. Io con gli addii non mi sono mai riuscito a confrontare. Non riesco mai a sopportare del tutto la scomparsa delle persone che hanno occupato un tempo cospicuo nella mia vita. Non possiamo essere meteore, perché non siamo fatti solo di qualcosa di simile alla roccia. C’è quella cosa che non si può spiegare che parte dalla punta dei piedi e si ferma tra il petto e la gola. E che rende troppo spesso complicato mandare giù anche la saliva.

Ti penso André, mi manchi tanto.

[iosonomarlene-luluemarlene]

Mancavi. 😌

Anch'io...

Mi manco tantissimo!

Ed è molto peggio di così, la questione è decisamente più seria, perché io ho perso identità, e nn parlo del blog chiuso, ma di quello che ero e che potrei essere, se solo decidessi di staccarmi dal comodo (se pur doloroso) passato e tornassi a stupirmi della mia capacità di essere erotica ed ironica

Eronica... La nuova parola 2025

[comefiorineldeserto]

Quanto mi mancavi Roma

[mucillo]

"Cercavo te nelle stelle”

Cercavo te nelle stelle

quando le interrogavo bambino.

Ho chiesto te alle montagne,

ma non mi diedero che poche volte

solitudine e breve pace.

Perché mancavi, nelle lunghe sere

meditai la bestemmia insensata

che il mondo era uno sbaglio di Dio,

io uno sbaglio del mondo.

E quando, davanti alla morte,

ho gridato di no da ogni fibra,

che non avevo ancora finito,

che troppo ancora dovevo fare,

era perché mi stavi davanti,

tu con me accanto, come oggi avviene,

un uomo una donna sotto il sole.

Sono tornato perché c’eri tu.

" Primo Levi"

[thecatcherinthemind]

Oggi è una giornata no. Mi sono svegliata e già mi mancavi terribilmente. Poi quell'altro ha deciso di far saltare i piani per il weekend, anzi ha deciso di cambiare leggermente i programmi e quindi a far saltare tutto sono stata io; non sopporto che le cose vengano cambiate il giorno prima, preferisco non farle. Tu lo sapevi bene e ormai avevi imparato come funziona con me: è raro che io conceda il mio tempo e se lo faccio non voglio che sia sempre tutto appeso ad un filo perché dall'altra parte c'è indecisione. Ho sempre detestato ignavi ed indecisi, perché scaricano la responsabilità di organizzare le cose a chi poi deve incastrare tutto.

Anticiperanno l'intervento di mia madre e l'unica cosa che vorrei ora e sprofondare tra le tue braccia, essere rassicurata e sapere che tu sarai sempre al mio fianco. Tu però non ci sei più.

Quando con lui le cose vanno male, automaticamente ripenso a quando andavano male con te. Non ce la faccio più e mi chiedo per quanto altro tempo dovrò continuare a paragonare la mia nuova vita a quella che vivevo con te. Mi hai distrutta talmente tanto da aver lasciato ancora dei pezzettini di vetro in giro e ogni tanto ne calpesto qualcuno; quando poi mi sento cadere a terra, li sento sotto le mani e contro il viso. Hai causato un urto tremendo e non penso riuscirò mai a riprendermi del tutto. Ricordo ancora ogni singolo istante di tutte le nostre prime volte e per me sarai sempre l'unica persona che mi ha fatto credere in un futuro, ma soprattutto l'unica persona che mi ci ha fatto credere sin dal primo giorno, quando mi hai portata a visitare la città in cui vivevi e mi hai fatta sentire immediatamente a casa.

Questa è la prima foto che mi hai scattato e la conservo sempre nonostante tutto. Però ho promesso a me stessa che ai tuoi messaggi non rispondo più, né ora né mai.

[canesenzafissadimora]

Non volevo che mi mancassi più e ho fatto di tutto per riempirmi la vita di cose da fare. Ma ogni momento in cui mi mancavi di meno, iniziavo a mancarmi io. Ci illudiamo di dimenticare e in realtà impariamo soltanto a riempire gli spazi bui. La verità è che senza la stella necessaria il buio è solo meno buio, non diventa luce.

Massimo Bisotti