#mi fai sembrare
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sembra che abbia tentato di tagliarmi le vene, in realtà sono graffi del gatto. è da considerare incitamento al suicidio?
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no io basta mi faccio monaca di clausura non è possibile
#letteralmente la smetto di parlare con gli uomini punto perché non é possible che ogni volta che penso ah dai 😄#sono contenta mi sto divertendo sto bene. con un uomo a caso improvvisamente diventa una cosa romantica per lui#mi sono sfrangiata i coglioni di sembrare disponibile perché sono simpatica. ma che vuol di' non te la voglio dare anche se mi fai ridere#MA POI vedi poi sei la stronza e poi eh i poveri uomini si sentono soli perché le donne non gli fanno mai complimenti disinteressati#dovete morire tutti in un incendio enorme#a
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penso che posso denominare intrusive thoughts come un molto convincente caso di non parlarmi rhaast mi fai sembrare schizofrenico actually
#[.txt]#self#i hope this reads as funny because it's meant to be la burla and not anything serious :')#i have state mandated breaks from studying because of this happening it's actually pretty efficient if you thingìk about it
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Addirittura bella
Un conto è essere belli. Un conto è piacere…
www.malikahajer.tumblr.com
Laura
-Ai tuoi occhi forse devo sembrare addirittura bella. Eppure, se mi guardo allo specchio, vedo dozzine di imperfezioni. Difetti e caratteristiche che mi fanno vergognare di me stessa. Però malgrado io cerchi spesso di nascondere il mio corpo e mortificarlo con maglie larghe e pantalonacci, tu sei sempre lì a dirmi: “sei bellissima” e a mettermi le mani dappertutto. Ma sei tu scemo o mia mamma, pur di sbolognarmi, t'ha fatto una macumba? Non so proprio cosa ti abbia legato a me: mi mandi continuamente messaggi, mi guardi come fossi una top model. Ma io sono piccolina, stortignaccola e oggettivamente più belle di me ce ne sono a bizzeffe.
Regolarmente, quando usciamo e per te mi metto in tiro, faccio i confronti con le altre che ci passano accanto e, anche se non lo do a vedere, vorrei solo sprofondare dalla vergogna. Ti guardano. Le vedo. E vorrei solo tornare a casa per nascondermi nell'armadio o sotto le coperte. Ma poi vedo i tuoi occhi comunque fissi su di me. E mi proteggi, mi abbracci, mi sbaciucchi di continuo. Boh… Che ci troverai in me… Spero che non t'innamori mai di una più bella… ce ne sono cento lì, che fanno la fila per te. Me lo dicono le mie amiche. Soprattutto quelle che ti messaggiano di nascosto e tanto io poi lo vengo a sapere. Sono rosa dalla gelosia. Puttane. Troie maledette.
Mauro
-Sei un capolavoro della natura: di te non mi sazio mai. Non te ne rendi conto, ma è tutto l'insieme armonico di quelli che tu chiami difetti a renderti unica, originale, affascinante e attraente. Molto attraente e non solo per me. Infatti sai che di te sono geloso, ma lo sono ancor di più proprio se penso a quanto tu sia particolare e rara. Ho occhi solo per te. E lo sai, mia coniglietta smarrita e bizzarra che mi fai impazzire. Si: ti bacio ovunque e godo del tuo piccolo seno e del tuo culetto, che tocco di continuo. Le tue gambe leggermente a croce mi fanno salire il sangue al cervello. Il tuo nasino aquilino è fisso nei miei pensieri.
La tua miopia ti conferisce mistero e fascino. Le tue labbra, poi… oh: quelle! Sono una dipendenza! Altro che droghe o alcool. Sono dolcissime e determinano in maniera assoluta il mio stato d'animo. Se si schiudono in un sorriso, per me c'è la gioia più pura. Se sono serrate o imbronciate, perdo la pace. E quando lasciano sfuggire degli “ooh…” sommessi e adorati, so che stai godendo sotto di me. E solo allora io tocco il cielo con un dito. Perché… ti amo! Adoro massaggiarti i piedi, la schiena e il collo, dopo l'amore. No: di te non riuscirei a stancarmi neppure se lo volessi. Quanto ai messaggi anche abbastanza espliciti che ricevo, ne capisco lo scopo; ma mi limito a sorridere ed essere cortese. E soprattutto a non offendere nessuna. Stai tranquilla. Sappi che non ti libererai mai di uno che ti ama così. Mai.
RDA
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Il problema non è la rabbia e, a volte,
nemmeno la più prepotente delusione.
Il problema è quando vieni ingiustamente ferito e ti guardi intorno (e dentro) per cercare di capire il perché.
Se sei intelligente, prima di tutto ti metti in discussione. Poi, se un po’ ti ami, non accusi sempre te stesso di avere sbagliato, ma valuti anche l’ipotesi, che non sempre gli altri abbiano la tua stessa sensibilità o la tua stessa anima o...
Una volta, una tra le persone che mi conosce di più (in tutti i miei limiti e difetti e cuore) mi ha detto:
"Tu fai paura perché sei talmente vero
da non sembrare vero. La gente non è abituata a essere amata come ami tu".
Ricordo di essere rimasto in silenzio , e lei aveva concluso:
"Difenditi da chi non ti capisce. Difenditi, ma non cambiare mai.."
Mi difendo, ma non cambio. Non più ormai.
Cristian Campeggio
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“Non mi interessa cosa fai per vivere, voglio sapere per cosa sospiri e se rischi il tutto per trovare i sogni del tuo cuore.
Non mi interessa quanti anni hai, voglio sapere se ancora vuoi rischiare di sembrare stupido per l’amore, per i sogni, per l’avventura di essere vivo.
Non voglio sapere che pianeti minacciano la tua luna, voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore, se sei rimasto aperto dopo i tradimenti della vita o se ti sei rinchiuso per paura del dolore futuro.
Voglio sapere se puoi sederti con il dolore, il mio e il tuo; se puoi ballare pazzamente e lasciare l’estasi riempirti fino alla punta delle dita senza prevenirti di cautela, di essere realisti, o di ricordarci le limitazioni degli esseri umani.
Non voglio sapere se la storia che mi stai raccontando sia vera.
Voglio sapere se sei capace di deludere un altro essere identico a te stesso, se puoi subire l’accusa di un tradimento e non tradire la tua anima.
Voglio sapere se sei fedele e quindi hai fiducia.
Voglio sapere se sai vedere la bellezza anche quando non é bella tutti i giorni.
Se sei capace di far sorgere la vita con la tua sola presenza.
Voglio sapere se puoi vivere con il fracasso, tuo e mio e continuare a gridare all’argento di luna piena: SÌ!
Non mi interessa dove abiti e quanti soldi hai, mi interessa se ti puoi alzare dopo una notte di dolore, triste o spaccato in due, e fare quel che si deve fare per i bambini.
Non mi interessa chi sei, o come hai fatto per arrivare qui, voglio sapere se sapresti restare in mezzo al fuoco con me e non retrocedere.
Non voglio sapere cosa hai studiato, o con chi o dove, voglio sapere cosa ti sostiene dentro, quando tutto il resto non l’ha fatto.
Voglio sapere se sai stare da solo con te stesso, e se veramente ti piace la compagnia che hai…nei momenti vuoti.”
Scritto da un’indiana della tribù degli Oriah-1890)
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“il reggiseno indossato, il timore di farsi vedere...
la prima volta ho chiesto il buio, non tanto per me (la prima volta che mi sono vista allo specchio è stato uno shock, ma ero viva! mi è passato subito), quanto per lui. non volevo restasse inorridito. lo avrei capito, certo, ma ci sarei rimasto di merda praticando poi l'astinenza a oltranza.
invece ci abbiamo puro riso sopra, perché ero con una persona intelligente e a quel punto, come dici tu, puoi dire e fare tutto”
Cara Lady Vixen, ho seguito in silenzio le tue vicissitudini di questi ultimi tempi e l’empatia che provo mi porta ad esserti vicino con un abbraccio. sono vicino ai tuoi pensieri per empatia, non per condivisione non avendo vissuto un’esperienze analoga ne personalmente ne con persone a me vicine. Qualche volta in circostanze simili mi è stato detto ma come fai a parlarne tu di questo? credo che si possa, ci si può avvicinare all’altro con empatia. Immaginare che la sessualità e la sensualità vengano colpite da questi percorsi e che la visione di se stessi si possa modificare inibendo la spontaneità nel viverle liberamente. Le tue parole nelle confessioni sono limpide e sentite, dall’altro ogni mia parola può essere fraintesa, superflua o sembrare superficiale. Sei una donna sensuale e sempre ironica , credo che sia naturale sentirsi inadeguati essendo colpiti nella propria femminilità. Credo sia naturale e giusto per te ma non per me o per chi ti vive ogni giorno o di persona . So con certezza che la tua sensualità non dipenda da due seni torniti , e seppur bellissimi “oltre le tette c’è di più” …oppsss non era proprio così il ritornello …. , chi siamo ci viene scritto anche sul corpo, sulla pelle ma è l’aurea che ci circonda ad occupare il nostro spazio ed a metterci in connessione con l’altro. Non preoccuparti di come appari, sii te stessa, lo sei, sono dettagli che sono irrilevanti nel momento in cui l’altro riesce a cogliere la tua aurea, la tua sensualità e la femminilità che non può essere cancellata così semplicemente. Non si può rimanere inorriditi difronte alla vita che scorre ma viverla ed accudire con empatie le mancanze. un abbraccio …. uomo 56. Ps scusa le semplificazioni
ti ringrazio ❤️
direi che è uscito qualche spunto interessante dalle ultime confessioni
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Ho voglia di far l'amore con te, ma non fraintendermi. Non parlo di carezze o di lingue che giocano, di tutta quella forza che troviamo dentro all'improvviso mentre ci muoviamo come se non facessimo altro da una vita intera. Non parlo di piacere assoluto, di qualcosa di proibito, delle mie gambe intorno al tuo bacino, dei miei piedi che si posano piano sulla tua schiena. Non parlo di quando proprio non dovresti, eppure mi tocchi e te ne freghi, né di quando diventiamo un po' troppo erotici per il mondo e ci tocca nasconderci in camera. Non parlo di quando mi sfiori il collo, mi chiedi di avvicinarmi e mi sussurri che forse è ora di andare a fare l'amore, ché tu non ce la fai più. Parlo solo di un bacio, di quel bacio che viene dopo qualche bacio, ogni volta che ci vediamo. Il primo è sempre un po' così, imbarazzato. Poi ci ritroviamo più vicini e ci baciamo di più, e mi sembra che tu entri dentro di me, tanto che forse inizio a fare qualcosa che potrà sembrare strano, e di certo quasi impercettibile: ti accolgo. Ogni volta in cui ti vedo, dopo tutti i giorni passati lontana da te, mi apro e ti accolgo. E non sono nuda, e non arrossisco. Ho voglia di far l'amore con te con un bacio, e lo so che hai capito cosa intendo, lo so.♠️🔥
Susanna Casciani
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esiste una parola più corta per "telefono cellulare" di "cellulare" o "telefonino"? ho già sentito "mobile" prima - e "cell", ma solo una volta su reddit.
Non voglio proprio dire "dov'è la cel-lu-la-re?" ogni volta che non riesco a trovarla. grazie : )
Ciao!
Prima di risponderti, permettimi di farti notare che cellulare va usato al maschile, quindi nel tuo esempio dovresti dire "dov'è il cellulare?" (e "trovarlo"): cellulare in questo caso è un aggettivo che viene utilizzato come nome per abbreviare la definizione intera che, come già sai, è "il telefono cellulare" (telefono è il nome, maschile singolare, come devono essere di conseguenza anche articolo e aggettivo).
Per il resto... sì, puoi dire "il cell", soprattutto se stai parlando con te stess* o con amici. Credo che venga molto più spesso utilizzato nello scritto, per essere più veloci quando mandiamo messaggi, ma anche usarlo nel parlato in certe situazioni molto informali va bene. Altri modi oltre a quelli che hai citato putroppo non ce ne sono, ma puoi tranquillamente usare "lo smartphone" se preferisci, lo diciamo spesso anche nelle pubblicità ormai. Unica cosa: fai attenzione quando usi "il mobile": credo che questa definizione (questo aggettivo) del telefono sia usata solo in contrapposizione a "il fisso", cioè la linea fissa/di casa (quella che una volta aveva il telefono col filo, quindi che non si poteva muovere = fisso, non mobile), e non nel linguaggio comune ma in specifici contesti. Se mi parli di "mobile" io penso prima di tutto a una parte della tua forniture e non al tuo mobile phone. Onestamente lo eviterei, a meno che non stia firmando un contratto per una nuova linea o dando i tuoi dati (telefono fisso/telefono mobile) a qualcuno.
Io personalmente, quando mi trovo nella tua situazione, mi chiedo "dov'è/dove ho messo il telefono?" :)
Certo in italiano abbreviamo molte parole, ma con certe altre non è proprio possibile... credo dovrai arrenderti e prenderti del tempo per parlare del tuo telefono! (che non è poi male: andare piano, con calma, è utile soprattutto quando si è nel panico e non si riesce a trovare qualcosa ;) ) Oppure, lascialo sottinteso: se parli con te stess*, sai già a cosa ti riferisci, quindi puoi chiederti semplicemente "ma dov'èèèè?!" (e se vuoi sembrare ancora più italian*, puoi aggiungere una o più swearing or fake-swearing words tipo "ma dove cazzarola è *finito*?!")
#it#italian#langblr#italiano#italian language#italian langblr#languages#lingua italiana#text#italianblr
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Il problema non è la rabbia e, a volte, nemmeno la più prepotente delusione. Il problema è quando vieni ingiustamente ferito e ti guardi intorno (e dentro) per cercare di capire il perché...
Se sei intelligente, prima di tutto ti metti in discussione. Se un po’ ti ami, non accusi sempre te stesso di avere sbagliato, ma valuti anche l’ipotesi che non sempre gli altri abbiano la tua stessa sensibilità o la tua stessa anima o… Una volta, una tra le persone che mi conosce di più (in tutti i miei limiti e difetti e… cuore), mi ha detto: “Tu fai paura perché sei talmente vera da non sembrare vera. La gente non è abituata a essere amata come ami tu”. Ricordo che mi ero messa a piangere. E lei aveva concluso: “Difenditi da chi non ti capisce. Difenditi, ma non cambiare.
Incontrerai qualcuno che ti apprezzerà per come sei”.
Mi difendo.
Ma non cambio.
Non più.
Letizia Cherubino
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Φαρμακός
Pharmakos: è una parola greca che racchiude in sé un paradosso.
Significa contemporaneamente veleno e rimedio.
Tu sei il mio Pharmakon. Così ti descriverei, così descriverei tutto ciò che riesci a farmi provare. Sei un’eterna contraddizione che vive in me.Ci sono giorni in cui la tua presenza è una carezza, un calore che mi attraversa l’anima, un abbraccio che dissolve ogni ombra e mi riempie di una gioia così intensa da sembrare irreale. In quei momenti, vorrei solo stringerti e farti sentire il calore che hai acceso in me.Ma ci sono anche giorni in cui mi avveleni, in cui il tuo silenzio è una lama che mi taglia dentro. Mi fai male al punto da spingermi contro chi mi vuole bene, contro il mondo, contro me stesso. E nessun balsamo può placare questa mia angoscia, se non il suono della tua voce.Vorrei solo che tu non mi facessi stare così… Ma forse chiedo troppo. Forse il problema sono io.
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non parlarmi Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto mi fai sembrare schizofrenico
#[.txt]#^ the sentence is a burla from my friends#no ma comunque. Nella mia testa rent free accanto a matteo e massimilliano
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Guarda che cosa mi fai, nudo davanti a sto pubblico
Non sono il tipo lo sai, i versi d'amore mi fanno sentire uno stupido
Finisce che prendo a cazzotti le porte
Dici sei pazzo, ma pazzo di te
Dopo scopiamo, tu vieni sei volte
Cazzo diranno i vicini di me?
Sei la poesia che non ho scritto
La canzone che non esiste
La città che non ho visto
Fai sembrare tutta questa merda meno triste
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S: Speranza O: Ottimismo F: Forza I: Intelligenza A: Amore
E: Empatia V: Vitalità R: Resilienza A: Autenticità L: Libertà
Questo acronimo riflette qualità positive e significative, associate al mio nome.
"Sembrare" non vuol dire "essere": affinché qualcosa abbia un reale valore in una discussione serve un riscontro (una prova che tale questione esista); diversamente, non possiamo essere tenuti in considerazione 😊
Grazie mille ! 🥰 Effettivamente un taglio corto oltre ad esprimere al meglio le fattezze di un viso è anche più pratico da gestire: un colpo di spazzola, un po' di piastra, e sei pronta al mattino o per uscire la sera. Il mio parrucchiere di fiducia ha saputo darmi il consiglio migliore, dopo anni di capelli lunghi.
Eccomi! Sono su questo social per farmi conoscere ! 😊
Ma grazie ! Gentilissimo ! 😊
😂😅 Purtroppo la cioccolata è un alimento vietato nella mia dieta, perché mi rovina la pelle del viso; invidio chi può mangiarla senza effetti collaterali.😂😅
Le intelligenze artificiali non sono ancora presenti su Threads, ma probabilmente a breve sarà necessario integrarle per far fronte alla grande esigenza maschile di poter dialogare, in pubblico e in privato, con "una donna su misura alle rispettive alte esigenze sessuali e basse attitudini mentali", dato che nella realtà una donna intelligente non si confronterebbe mai con uomini di scarso valore; le intelligenze artificiali, invece, possono farlo, poiché non hanno nulla da perdere a riguardo.
Tento di consolarti in merito con la massima gentilezza; il lato positivo di questo essere "in vendita sui social" può essere così sfruttato: maggiori saranno i tuoi (nostri, in senso lato) contributi costruttivi, maggiormente gli algoritmi si modelleranno per offrire contributi costruttivi.
Se l'algoritmo di Threads mi permetterà di restare a lungo qui, pubblicherò a breve qui anche dei cruciverba (il tempo di ricopiarli da carta a file) che mi piace creare in proprio; se no, ho altri account disponibili: potrai trovarmi su Pinterest, Bluesky, Wordpress, Tumblr, X ed anche Telegram (sui miei post ho seminato i link per seguirmi). Ti ringrazio per tutti i complimenti che mi fai ! 😊
Su Threads (e altri social simili), non troviamo solo donne ma anche uomini che postano le proprie foto: non possiamo criticare tale atteggiamento poiché ogni persona ha diritto di fare ciò che vuole con il proprio account; possiamo solo sperare che ne ricavino maggior soddisfazione possibile, senza ripercussioni negative sulla psiche 😊
Grazie mille per i tuoi cortesissimi complimenti e per il tuo gentile consiglio ! 😊 Non possiamo piacere a tutti, poiché ogni persona è diversa e quindi ha necessità diverse; l'unica cosa che posso fare è accettare i commenti negativi sulla mia persona e/o ciò che rendo pubblico con la massima calma, senza diventare astiosa - è un po' difficile, ma ci provo 😊 Mi è già stato risposto qui che io non esisterei nella realtà: mi rende triste, certo!, ma non posso farci niente.
Ti ringrazio ! ❤️ Il tuo è uno fra i più bei complimenti ricevuti questa mattina aprendo Threads - complimento, anche il tuo, che mi rende migliore la giornata; auguro pertanto un'ottima giornata anche a te! 😘
Il problema esistente sui social (su tutti i social, non solo Threads o Instagram o Facebook) è che non puoi essere presa/preso minimamente sul serio se non pubblichi con nome, cognome e foto reali (se non fornisci concretezza a chi ti scrive e al social stesso): accetto pertanto questo compromesso, dato che a me piace soprattutto scrivere e vorrei essere presa sul serio quando mi esprimo 😊
#speranza#ottismismo#forza#intelligenza#amore#empatia#vitalità#resilienza#autenticità#libertà#complimenti#tempi#altri tempi#conoscere#gentilezza#grazie#bella#molto bella#brava#intelligente#sfruttare#algoritmo#contributo#costruttivo#Threads#cruciverba#sembrare#essere#postare#foto
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L’amore che ci lega
Non posso fare a meno di sniffare, odorare e leccare tutto ciò che ti riguarda. Anche adesso che siamo assidue amanti in segreto. Io, la studentessa del quarto piano e tu, la quarantenne manager in carriera divorziata della mansardina. Ti lecco e annuso ovunque. L’attrazione sessuale ha moltissimo a che fare con odori e sapori del corpo della persona amata. Se ne ha un gran bisogno. Il tuo odore mi serve per ritrovarti tra la folla, in un pub o al supermercato sotto casa. Per capire se sei passata dove io sono in quel momento. O come surrogato del sesso quando non ci sei. Perché ti cerco di continuo. Mi urgi sempre.
Ed è solo colpa tua: mi sono innamorata di te a prima vista. Da quando mi sono trasferita qui per l’università e tu m’hai invitata a cena la sera stessa. Non ero mai stata con un’altra donna, prima di questa storia folle. E tu dopo un po’ di tempo me l’hai fatto sembrare così naturale, che non mi sono resa conto di cadere man mano nella tua infallibile rete. Fatta di seduzione, giochi intellettuali raffinatissimi, sguardi, carezze, sottintesi e baci sempre più arditi e frequenti. Le settimane passavano e a un certo punto, durante il giorno hai semplicemente iniziato a mancarmi: ovunque fossi, qualsiasi cosa stessi facendo, non vedevo l’ora di tornare a casa.
Per vederti, per avere un qualche contatto con te. Anche se magari ero fuori con degli amici simpatici e giusti per la mia età. Una vera ossessione d’amore. E poi volevo disperatamente provare il rapporto fisico con il tuo corpo slanciato e perfetto. Sognavo le tue bellissime labbra sulle mie, anche se tu nel primo periodo di studio reciproco, al momento del commiato m’avevi dato sempre solo un bacio sulla guancia.
Che in verità, progressivamente nei giorni s’è prolungato. Per poi trasformarsi in una evidente e gradita leccata fino al collo, ove diventava un succhiotto di pochi secondi. Cose di tua lunga esperienza, che m‘accendevano di desiderio e mi facevano inumidire la fica. Tornavo a casa regolarmente stordita, pensando a te. Ogni sera, mentre mi leccavi rapida e sicura di te, io mi ti stringevo un po’ di più. Sperando che tu osassi molto altro. Perché io proprio non avevo il coraggio di andare oltre il nostro rapporto amicale e intimo.
Dopo pochi giorni dalla nostra conoscenza, ho iniziato ad avere dapprima semplice e genuina curiosità, poi un desiderio grande e sempre più intenso delle tue intimità. E quando ti venivo a trovare, mi sono sorpresa quasi senza accorgermene a chiudere gli occhi e odorare i tuoi golfini e i foulard che lasciavi sparsi in giro per casa. Lo faccio ancora, in verità.
Confesso ora pubblicamente anche di aver commesso una scorrettezza. E che Dio benedica il momento in cui l’ho fatto: una sera, dopo cena t’ho rubato un reggiseno e uno slip dal cesto dei panni sporchi. Per il puro gusto di portarmeli a letto e annusarmeli da sola, pensandoti e masturbandomi. Non si dovrebbe fare, ma dentro la mia mente e le mie zone erogene iniziava la forte necessità di te.
Del furtarello ti sei accorta la sera stessa, perché dovevi fare una lavatrice. M’hai mandato subito un messaggio molto educato:
“ehi, bamboletta: per caso avessi preso per sbaglio un mio coordinato intimo dai panni sporchi? Se ti piaceva così tanto, potevi semplicemente chiedere: non credi? Ma tranquilla: continuo ad avere stima di te e a volerti bene. Baci baci.”
Avrei voluto morire! Non sapevo come uscirne fuori, cosa risponderti. M’hai tolta d’impaccio tu, venendo a casa mia direttamente. Ho sentito il campanello, ho aperto e il mio cuore è impazzito: eri profumata e sensuale da mozzare il fiato. Sei entrata e io non avevo il coraggio di guardarti in viso. Tenevo gli occhi bassi. Tu mi ti sei piazzata davanti, hai sollevato il mio mento con due dita e m’hai detto a voce bassa e guardandomi fissa negli occhi: “sai che quando hai le guance rosso fuoco e sei imbarazzata mi fai morire, bambina dispettosa?”
Poi senza avere alcun dubbio in merito, sapendo ormai di andare sul velluto, m’hai baciata: un bacio che è durato forse buoni dieci minuti. Mi manovravi decisa, forte e sicura. Mentre mi infilavi le mani dappertutto e io non riuscivo a fermarle. Anzi: desideravo che entrassero più a fondo, ovunque tu volessi. La tua lingua comandava, scavava dentro la mia bocca.
Era padrona. Io la accoglievo e cercavo a mia volta di annodare le nostre lingue in un gioco stimolante ed eroticissimo, molto intimo. Le tue labbra sapevano di miele e di purissimo peccato. Non ero ancora esperta delle schermaglie tra donne; perciò mentre ci baciavamo e tu mi frugavi, mi sono limitata ad accarezzarti il viso e tenerti il capo, piangendo di felicità. Ma non staccavo la mia bocca dalla tua. Non volevo altro dalla vita, in quel momento.
Tu dopo poco ti sei finalmente tolta il cappotto; sotto avevi una gonna ampia, che hai tolto in due secondi: avevi le autoreggenti senza gli slip. T’eri fatta bella da morire, per la nostra prima volta. Ti sei seduta, m’hai fatto cenno di inginocchiarmi davanti a te. Uno di quei comandi impliciti che non ammettono dinieghi. Ma anche io non volevo che quello. Quindi, decisa, a gambe ben larghe, sì da farmi osservare a lungo e chiaramente la cosa più bella e desiderabile che io abbia mai visto, hai preso la mia testa e l’hai tuffata tra le tue cosce, tenendo la tua mano ferma sulla mia nuca e premendomi contro di te.
Respiravo il tuo odore intimo molto aspro e forte. Finalmente. Ti assaporavo per la prima volta. Era la nascita della mia dipendenza fortissima da te. Quasi avevo un orgasmo, dalla contentezza. Mi hai detto: “sai, è veramente stupido annusare e leccare il mio intimo, quando invece puoi avere direttamente l’originale a tua disposizione! Ora stupiscimi: leccami, sbocconcellami, fammi venire. Voglio godere della mia ragazzina viziata preferita.” Sono stata così, incollata al tuo inguine, per almeno mezz’ora. Il mio viso era tutto bagnato, totalmente coperto dal tuo miele.
Godevi. Gemevi piano, muovevi i fianchi in mille modi, per farmi entrare meglio con la lingua e per offrirti tutta a me. Ti piaceva. Mentre ti mordicchiavo dolcemente, ti leccavo e succhiavo, perché ormai ero pazza d’amore per te. Non so come, ma sono riuscita anche a togliermi i vestiti di dosso: volevo essere completamente nuda e offrirmi a te tutta. Umile e folle di te. Pronta a tutto. Infine, strusciavo tutto il mio corpo contro la tua passera, per bagnarmi e ricoprirmi del tuo amore. Per farti marcare il territorio. Tu sorridevi, contenta e vincitrice. E continuavi, generosa, a venire e a regalarmi così il tuo miele. Sei abituata a ottenere tutto, dalla vita.
Tra l’altro, appena denudata, la prima cosa che ho fatto è stata cercare di infilare un mio seno nella tua fica. Era molto che desideravo fartelo. Tu hai iniziato a ridere contenta e mentre la contraevi, per cercare di trattenere il mio capezzolo turgido, m’hai detto: “ah, ah: vedo che non ti manca l’inventiva, bambina! Però adesso io mi giro e tu leccami il culo. Molto intensamente. Fammi morire dalla passione. Completa il sortilegio, la magia che mi lega a te. E mentre lecchi il mio ano, toccami le mammelle, sorreggimele dolcemente. Accarezzamele. Perché mi devi eccitare tutta e far inturgidire anche i capezzoli. Voglio offriteli fra un po’. Sono i cioccolatini di ‘benvenuta dentro il mio cuore’ che ho portato stasera per te.”
Infine, siccome sei una leonessa dominante e fiera, dopo esserti trastullata con le mie leccate e i miei primi, goffi tentativi di far godere una donna, messi in atto cercando in fretta nella mia mente un inesistente bugiardino del sesso proibito, m’hai presa e rivoltata come un leone con la sua gazzella quotidiana. M’hai distrutta con la passione, col tuo corpo e col sesso. Non sapevo che l’amore tra due donne potesse essere così intenso e gratificante. M’hai fatta venire mille volte. M’hai fatta innamorare ancor più di quanto nella mia mente non fossi già tua, tua, tua.
RDA
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Il problema non è la rabbia e, a volte, nemmeno la più prepotente delusione. Il problema è quando vieni ingiustamente ferito e ti guardi intorno (e dentro) per cercare di capire il perché… Se sei intelligente, prima di tutto ti metti in discussione.
Se un po’ ti ami, non accusi sempre te stesso di avere sbagliato, ma valuti anche l’ipotesi che non sempre gli altri abbiano la tua stessa sensibilità o la tua stessa anima o…
Una volta, una tra le persone che mi conosce di più (in tutti i miei limiti e difetti e… cuore), mi ha detto:
“Tu fai paura perché sei talmente vera da non sembrare vera. La gente non è abituata a essere amata come ami tu”. Ricordo che mi ero messa a piangere.
E lei aveva concluso: “Difenditi da chi non ti capisce.
Difenditi, ma non cambiare. Incontrerai qualcuno che ti apprezzerà per come sei”.
Mi difendo.
Ma non cambio.
Non più...
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