#metamoro reunion
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Ok last poll and then I'm back to radio silence or ghaliposting
#sanremo#sanremo 2024#vote people vote#wanted to include ghali x reader but then everyone would vote that
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Happy metamoro reunion day!!!
#metamoro#Omg#What is this#Metamoro at Sanremo#Feels like 2018 again#This is everything#sanremo#Sanremo 2024
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Was I supposed to find out about todays metamoro reunion by myself??
#I don’t see much lately#notice?#don’t know how to say this#I was about to sleep and checked ig one last time and saw them sing non mi avete fatto niente
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between metamoro reunion yesterday my friend shipping my la fame di camilla CD today and sanremo finale tonight i literally cannot lose. nothing bad can ever happen to me ever again. fuck it we ball
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Aveva sperato che rimanesse. Anzi, aveva pregato che rimanesse. Fabrizio a volte gli diceva che non sembrava un vero credente, ma non c'era stato giorno in cui Ermal non avesse rivolto lo sguardo al cielo chiedendo che Fabrizio non andasse via dalla sua vita.
Invece era sparito.
(Mia)
#metamoro#ermal meta#fabrizio moro#metamoro ff#metamoro fanfic#metamoro headcanon#metamoro au#metamoro reunion#metamoro amici#metamoro fanfiction#morometa
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Voglio Andare a Vivere a Lisbonaaa
PROMPT : Ciao! Ho un promt per voi, se vi può interessare. Sia Ermal che Fabrizio si prenderanno una pausa quest'estate. E se si fossero regalati, per i rispettivi compleanni, un viaggio a Lisbona? In modo da poter rivivere i bei vecchi tempi in quella città di cui tanto si sono innamorati.
Ciao gente! Sto arrancando in queste giornate davvero pesantine per me, però pian piano ce la sto facendo, dai. Per cui, eccoci qui con un nuovo headcanon piccino picciò molto fluffino poco pornino insomma va beh una cosa più zuccherosa del solito perché ne ho bisogno anche io.
Quando quella mattina Ermal si sveglia, ci mette un attimo a fare mente locale di dove si trovi.
Non è tanto il corpo caldo e solido vicino al suo a disorientarlo - ormai, quella anche se rara è diventata comunque una sensazione conosciuta nonché rassicurante e ben accetta - o il respiro lento che gli sfiora una spalla nuda facendolo rabbrividire piano, quanto la luce che filtra dalle finestre che, strizzando appena gli occhi, infastidito, vede dare direttamente su una città di primo impatto sconosciuta.
Ci mette qualche secondo per elaborare, il cervello ancora mezzo addormentato, intorpidito come le sue membra da un riposo che sembra essere stato stranamente lungo, ma quando lo fa, sorride, rilassandosi contro al materasso morbido e profumato e rifugiandosi nel calore del petto appiccicato alla sua schiena
Ah, sì.
Lisbona
La città in cui, più di un anno prima, lui e Fabrizio erano saliti sul palco dell’Eurovision con la loro canzone
Sorride al ricordo di quelle giornate, ripercorrendole con la memoria.
Le partenze frenetiche, i viaggi avanti e indietro, i mille aerei, le risate per girare la cartolina, le strade di Porto e quelle di Lisbona
L’ansia da palcoscenico, l’agitazione, la paura di non farcela, lo stress, ma anche i momenti piacevoli, gli scherzi, i sorrisi, le conoscenze fatte e la gioia nel constatare che le persone avevano colto il loro messaggio.
Tutto, nel suo cervello, sembrava essere stato mescolato in un’unica grande giornata lunga una settimana, una sorta di gigantesco fermo immagine indelebile nel suo cuore e nella sua mente
Ma c’erano momenti che spiccavano da soli, in quella marasma di suoni, colori e parole, di attimi e di sensazioni.
Tipo il bacio che si erano scambiati nella stanza d’albergo che poi era diventata loro, e non solo quella di Fabrizio.
Oppure la prima notte che avevano passato insieme lì, accoccolati l’uno tra le braccia dell’altro, parlando e parlando e parlando
Il sorriso che Fabrizio gli aveva rivolto per calmarlo prima di salire sul palco, le sue mani che si erano strette alle proprie e la sua bocca che aveva formulato un “Andrà bene” anche se, Ermal poteva sentirlo, pure lui stava tremando e subendo la pressione che avevano sulle spalle da settimane ormai, mediatica e non
Mani che poi aveva intrecciato di nuovo con le sue quando avevamo terminato, una volta tornati dietro alle quinte.
E poi l’aveva abbracciato, tirandoselo contro e stringendoselo forte, il suo profumo che l’aveva avvolto quanto le sue braccia.
Sorride al ricordo, sentendo il cuore battere più forte ora come allora, e osserva distrattamente il braccio solido e tatuato che lo cinge, ora nudo, contrariamente a quella serata.
Con la punta delle dita, per non svegliare Fabrizio, inizia lentamente a percorrere i contorni di quei disegni inchiostrati, un pigro sorriso che gli si stende sulle labbra in automatico
Ah, Lisbona.
La città dove un anno e mezzo prima avevano partecipato all’Eurovision e dove, per tanti motivi, avevano lasciato il cuore
In qualche modo, la sentivano un po’ loro come città, visto tutto quello che ci avevano condiviso: in fondo, una parte della loro attuale relazione era stata costruita proprio lì, tra le strade sconosciute che però sapevano di libertà e del piacere di poter camminare stando vicini e sfiorandosi le mani senza che nessuno prestasse loro troppa attenzione
Era stato bello ed Ermal era grato a quella esperienza, a quella città, e a qualunque cosa li avesse portati a quello
Grato e innamorato di quel posto, che per loro aveva quindi una sorta di significato speciale dato che aveva ampliato e consolidato una volta per tutte il loro legame romantico
E per questo, Ermal si era ripromesso di tornare
Desiderava riesplorare quei posti, rivedere quelli già conosciuti e scoprirne di nuovi, sempre in compagnia di Fabrizio
Difatti, una sera di diversi mesi prima, mentre la data del compleanno di Fabrizio si avvicinava, si era trovato a guardare nella galleria del telefono le foto di quel periodo e subito una scintilla gli si era accesa nel cervello: quale miglior regalo se non una vacanza in quella città?
Una, tra l’altro, ben più che meritata vacanza
Dato che sia lui che Fabrizio avrebbero preso un periodo di pausa durante l’estate, perché non approfittarne per recuperare il tempo sottrattogli precedentemente dai tour e dai millemila impegni che, ovviamente, non collidevano e li tenevano solo sempre più separati
Sarebbe stato stupido non farlo
E poi, Fabrizio avrebbe apprezzato il gesto
Altre idee, non ne aveva.
O era quello, o era un qualche marchingegno da cucina, ma il secondo non gli sembrava molto romantico come regalo
E ok, lui non è uno che fa chissà quali eclatanti gesti di romanticismo e sdolcinerie varie, ma non serviva di certo rendere il tutto più zuccheroso del necessario
Fabrizio avrebbe capito da solo il perché di quella scelta
Un ritorno all’inizio, un dolce rivivere quegli attimi senza però sentire l’ansia della competizione, solo godendosi una romantica e decisamente meritata vacanza
Nel giro di un paio di giorni, aveva organizzato e prenotato sia i voli che l’hotel, scegliendo lo stesso in cui avevano alloggiato durante l’Eurovision dato che conosceva solo quello e non aveva voglia di passare ore a cercarne un altro
E poi, era carina l’idea di tornare proprio lì
Dopotutto a Fabrizio piaceva così tanto lo Skybar perché negarglielo no?
Si era tenuto il segreto fino al giorno del suo compleanno, in cui gli aveva poi mostrato una foto loro a Lisbona
“Ti ricordi questo periodo?” aveva chiesto, sorridendo e guardandolo sorridere a sua volta mentre annuiva
Erano stesi a letto, nudi, abbracciati e avvolti dalle coperte scompigliate
Avevano appena finito di fare l’amore, per l’ennesima volta in quella giornata. Sembravano non averne mai abbastanza ma come dargli torto quando erano settimane quelle che dovevano colmare?
“Certo che me ‘o ricordo” aveva replicato Fabrizio stringendogli appena di più il braccio attorno alle spalle e attirandolo a sé per baciargli piano il capo “So vecchio ma ancora ce l’ho la memoria” aveva scherzato
“Mh ho qualche dubbio su questo” aveva scherzato di rimando, beccandosi un leggero pizzico al fianco che l’aveva fatto sobbalzare e ridere “Comunque, sarebbe bello tornarci non trovi?”
Per un secondo, Fabrizio l’aveva squadrato.
Aveva una faccia strana, anche se Ermal non aveva capito perché
Non aveva di certo fatto o detto qualcosa di male
“Si, sarebbe bello” aveva risposto infine Fabrizio, mollando la pelle dell’interno guancia che nel frattempo aveva mordicchiato nervosamente “perché?”
“Beh” Ermal si era sporto, tirando fuori dal comodino i biglietti aerei e la prenotazione, sorridendogli, appena rosso in viso “Buon compleanno”
Fabrizio, di nuovo, per un attimo non aveva reagito
Era rimasto immobile, osservando i pezzi di carta nella sua mano come se fossero scritti in geroglifico e non in italiano, la sua espressione completamente neutra, come se stesse processando qualcosa di cui però non riusciva a capacitarsi
Ci mancava solo di vedergli scritto in fronte Fabrizio.exe
Ermal aveva atteso, inizialmente pensando che Fabrizio stesse elaborando lo shock della cosa e che da un momento all’altro gli avrebbe sorriso di gioia, ma più i secondi passavano più il tempo sembrava dilatarsi e più lui iniziava a sentirsi a disagio, oltre che preoccupato
Alla fine, dopo qualche secondo di stallo, si era schiarito la voce, sentendo una morsa fastidiosa alla bocca dello stomaco
“Qualcosa non va?” aveva domandato, incerto, cercando di tenere però la voce salda e ferma
E solo allora, Fabrizio si era riscosso
Finalmente, il suo viso si era aperto in un sorriso delicato e gentile, ma stranamente anche un po’ colpevole
“Nun c’è niente che non va” l’aveva rassicurato “è un regalo bellissimo, davvero. Solo...” aveva detto, allontanandosi con gentilezza da lui per alzarsi, andando poi a frugare nel suo armadio
Era nudo, ma non se ne era curato
Ermal ne aveva approfittato per osservare la sua schiena ampia, le spalle larghe e forti, e il culo, beh, sodo. Le cosce tornite e le gambe abbronzate e atletiche, rifacendo poi il percorso al contrario fino alla sua nuca, i capelli ancora più scompigliati del solito
L’aveva guardato, chiedendosi però cosa mai stesse facendo mentre frugava lì dentro
la confusione è in agguato
Fabrizio ne era riemerso qualche giacca dopo, con in mano una busta, cosa che gli aveva fatto reclinare il capo, mentre l’altro tornava indietro e si sedeva sul bordo del letto, tendendogliela
Perplesso, una rughetta di concentrazione in mezzo agli occhi, Ermal si era tirato su e l’aveva presa
Girandola, aveva notato che c’era scritto, nella traballante grafia di Fabrizio “Per Ermal”
“Per me?” aveva chiesto, alzando un sopracciglio “Ma la devo aprire?”
Fabrizio aveva annuito e lui non aveva perso tempo, stracciando la carta bianca
Due secondi dopo, si era ritrovato a fissare con incredulità un semplice biglietto che recitava “Buon Compleanno dal tuo Bizio” quasi incomprensibile da quanto era scritto male (avrebbero dovuto dargli una laurea ad honorem in interpretazione linguistica, nel senso che quegli scarabocchi dovevi interpretarli per dargli la forma di delle parole e ormai lui conosceva la Biziografia così bene da poterci pubblicare un libro anzi parecchi libri) e quelli che erano palesemente dei biglietti aerei per, beh, Lisbona. E una prenotazione per... beh, il Tivoli.
Si erano, inconsapevolmente, regalati la stessa cosa.
La stessa vacanza, probabilmente dovuta alla stessa idea
Per un secondo, Ermal aveva sentito gli occhi pizzicare dalla commozione: non solo Fabrizio riteneva quel luogo importante quanto lo riteneva lui, ma si era anche prodigato per fargli quella sorpresa.
Lui, che non riusciva mai a nascondergli nulla, che poteva leggere ormai come un libro aperto
Si era impegnato per non dire nulla, per organizzare tutto come regalo di compleanno
Era una cosa che, per quanto in fondo banale, lo faceva sentire come l’uomo più fortunato sulla faccia del pianeta
“Volevo aspettare per dartelo” aveva spiegato Fabrizio, osservando il suo viso, le mani che si tormentavano l’una con l’altra “Ma visto che le cose stanno così, ce dobbiamo organizzà”
Ermal aveva sorriso, tirandosi su “Sì, ci dobbiamo organizzare” aveva acconsentito “Ma intanto grazie. Mi hai fatto un bellissimo regalo” aveva mormorato, sporgendosi poi per baciarlo, perché le parole in quel caso non sarebbero servite ad esprimere quel sentimento tanto profondo che sembrava partire direttamente dalla sua anima, mentre Fabrizio rispondeva “Prego. Anche tu me ne hai fatto uno bellissimo”
Ripensando alla scena, un risolino gli scappa, leggero
Si spande nell’aria pigra e immobile della camera d’hotel, spegnendosi fortunatamente prima di arrecare fastidio a Fabrizio che, ancora dormiente, si stringe appena di più a lui
Alla fine, dopo un po’ di giri, erano riusciti ad annullare alcuni dei biglietti aerei e, per loro fortuna, essendo che le prenotazioni dell’albergo erano state fatte più o meno nello stesso periodo, erano riusciti a unirle in qualche modo, prolungando così il loro soggiorno e spiegando il disguido a un gentilissimo receptionist che fortunatamente li aveva aiutati a sistemare il tutto
E quindi, la mattina precedente, mentre le luci dell’alba ancora non coloravano il cielo, si erano imbarcati sull’aereo per Lisbona, eccitati come due bambini il giorno di Natale.
Dopo aver depositato le valige in hotel erano usciti
Erano andati al mare, poi avevano cenato in un lussuoso ristorante sulla riva dello stesso, mangiando, bevendo vino e chiacchierando, e poi avevano girato per le strade ricoperte di luci e colori, godendosi la brezza fresca della sera e tendosi la mano, la luna alta nel cielo che sembrava l’unica silenziosa testimone di quei gesti
Tornati poi nella loro stanza, si erano baciati, dolcemente
Si erano spogliati, senza fretta, godendosi ogni istante di quegli attimi, e poi si erano esplorati, con le bocche e con le mani, mille volte e poi ancora una di più, i loro corpi caldi che si erano stretti e poi uniti, quasi fusi insieme
Si erano presi il loro tempo, facendo tutto con calma, isolati in quella bolla lontano dal mondo e dalle loro preoccupazioni, per una volta liberi da qualsiasi pensiero.
Alla fine, si erano addormentati, esausti ma felici, le loro membra che ancora creavano un intreccio indissolubile che si confondeva con le lenzuola e il buio della notte, apparentemente impossibile da sciogliere
Ora, alla luce del giorno, guardando le pareti intonse Ermal riesce ancora a sentire l’eco dei gemiti di quella notte, e quasi gli pare di sentire i loro sospiri rincorrersi sotto al letto e tra i comodini, i loro nomi che sembrano essere impressi ovunque: sulle lenzuola, sui cuscini, sulla bocca e sulla pelle altrui.
“Ermal?”
Sorride quando sente quel suono provenire da dietro di lui, forte e chiaro, non un ricordo ma una realtà attuale
“Bizio” risponde subito, rigirandosi nella sua stretta per guardarlo in faccia mentre Fabrizio sbadiglia, stropicciandosi poi gli occhi.
“Buongiorno” scherza appena, posandogli un buffetto leggero sul petto
“Buongiorno” replica Fabrizio, voltandosi a sua volta a guardarlo con un leggero sorriso sulle labbra
“Dormito bene?” gli domanda ed Ermal annuisce, soddisfatto
Si sente impigrito, come succede quando dorme molto dopo lunghi periodi di dormite brevi e per nulla riposanti, ma ora come ora non gli importa che quel torpore gli formicoli addosso e che la sua pelle sia calda e sudata, quasi come se avesse la febbre, anche se non sente alcun dolore: non ha fretta, per una volta non ce l’ha davvero
Fabrizio lancia una rapida occhiata fuori, strizzando gli occhi per la luce quasi accecante, perplesso di vederla così
“Quanto abbiamo dormito?” gli domanda ed Ermal per tutta risposta scrolla le spalle, rigirandosi per allungarsi a prendere il proprio telefono
“Un bel po’“ dice, dopo aver osservato l’ora, aggrottando la fronte “Sono quasi le tre” commenta, anche se stupito a sua volta
“Le tre?” ribatte Fabrizio, strabuzzando appena gli occhi “Ammazza oh, me cojoni dell’aver dormito!” esclama, facendo scoppiare a ridere Ermal che, lentamente, si riaccoccola su di lui
“Chissenefrega” sbadiglia, soddisfatto “Ce lo possiamo permettere, ora come ora” gongola, guardandolo poi annuire da sotto in su, la testa poggiata sul suo petto
“Già, in effetti...” concorda Fabrizio “Che facciamo oggi?” gli chiede, ed Ermal, di nuovo, scrolla le spalle
“Non saprei. Possiamo anche rimanere tutto il giorno a poltrire a letto” scherza prima di dire “No, non lo so. Che dici, andiamo al mare? Oppure potremmo andare a vedere quel posto, sai, te lo ricordi no, quello dove-”
Man mano che parlano, le proposte prendono forma
Proposte che prevedono tappe già viste e tappe inesplorate, i programmi che si dipanano e diventano vaghi ma pieni di possibilità che sì, per una volta, possono davvero concedersi di esplorare e considerare
In fondo, pensa Ermal sorridendo mentre guarda e ascolta Fabrizio parlare di un ristorante di cui non ricorda il nome ma che aveva visto il giorno prima sulla strada percorsa, quella è la loro vacanza ed è giusto che se la godano
La loro vacanza romantica, in qualche modo, in quella città che gli ha dato tanto e di cui si sono innamorati, esattamente come si sono innamorati l’uno dell’altro
Ah, Lisbona
La città da scoprire e rivedere in ogni suo angolo, lasciando altri ricordi, altre dolci memorie, riassaporando quelle vecchie e godendosi quelle nuove, lontano da tutto e da tutti, solo concentrandosi su di loro, per innamorarsi ancora più di prima e una volta in più di quello che entrambi sanno essere il compagno di una vita
E per una volta, per farlo hanno davvero tutto il tempo del mondo.
E quindi, eccoci qua. Questa volta ho voluto fluffare, spero che vi sia piaciuto!
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Metamoro reunion tonight at 9PM italian time which means it'll be 5AM here
WHO NEEDS SLEEP ANYWAY!!!
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"Allora chiamerei Fabrizio-" e abbiamo tutti preso un colpo al cuore
(Anche Ermal)
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Helpppp
Qualcuno sa se il concerto di stasera verrà trasmesso in tv??
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getting real excited about sanremo 2021
#ano.txt#the sole fact that we might get a metamoro renuin if they do the duet night sends me#also? irama trying again? GIVE IT A REST BUDDY#sanremo#its reunion dumbass
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Metamoro as Sandra and Raimondo, arguing live on radio over Sanremo's little lion? More likely than you think.
#metamoro#how dare they have me witness a metamoro reunion like this#i nearly had a heart attack when bizio appeared
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Sarebbe stato così bello se la Maria nazionale avesse invitato anche Fabri ad Amici questo venerdì sera, avremmo avuto un'altra reunion... D:
Capisco il tuo ragionamento e ovviamente anch'io avrei voluto una reunion. Però mettiti nei panni di Maria e di chi gestisce il programma.
Quando porti avanti un programma televisivo per tanti anni rischi di arrivare al punto di annoiare il pubblico, di far vedere sempre le stesse cose e quindi se inviti degli ospiti devi cercare almeno su quell'aspetto di non far vedere cose già viste.
Ermal e Fabrizio purtroppo non sono due artisti che hanno fatto insieme un intero album o cose del genere. Hanno fatto solo una canzone e quindi invitandoli entrambi avrebbe rischiato di mettere in piedi la stessa performance che era stata fatta l'anno scorso. Sarebbe sicuramente stata una cosa gradita (almeno da noi fan) ma non sarebbe stato nulla di nuovo.
Senza contare che spesso gli ospiti che vanno ad Amici, partecipano in un momento in cui hanno annunci da fare o progetti da promuovere. Lo scorso anno Fabrizio doveva promuovere il nuovo album, mentre ermal doveva parlare del concerto al Forum. Quest'anno, almeno per quello che sappiamo, non è così.
O meglio, sappiamo che entrambi stanno lavorando a cose nuove ma non è niente di così imminente da doverne parlare in TV, almeno per quanto riguarda Fabrizio.
Sarebbe stata superflua una loro reunion, considerato che il loro unico progetto insieme ormai risale a due anni fa. Anzi, è già stato strano invitarli lo scorso anno perché generalmente quando due artisti collaborano li si invita insieme per qualche mese, un anno al massimo. E poi basta.
Per ora facciamoci bastare la reunion di qualche settimana fa al programma di Ruggeri 😂
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Walk walk fashion baby
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"Ci tocchiamo e la realtà
Smette di essere.
Tempo che non è più Tempo,
Viaggio che diventa infinito."
(In Tormentata Quiete, Eta Carinæ, Finestatico, 2017)
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