#materiali sonori
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Neon - Drivin' 2 from Neon - Obsession EP (Materiali Sonori, 1982)
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arrigo lora totino: logoteatro [intervista a cura di riccardo boglione e georgina torello]
ARRIGO LORA TOTINO: LOGOTEATRO film di Riccardo Boglione e Georgina Torello (2020), Gegen Produzioni, basato su una intervista con l’artista del 2006. Durata 20:00
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#audiovideo#Gegen produzioni#Georgina Torello#intervista#logoteatro#materiali sonori#poesia#poesia sonora#Riccardo Boglione#video#Youtube
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100 anni di Radio in Italia! Il mese di ottobre 2024 segna una tappa storica: il centenario della radio italiana. Da un secolo, la radio continua a evolversi, attraversando epoche e tecnologie, restando un pilastro insostituibile nella diffusione di cultura, musica, notizie e nella creazione di comunità. Usmaradio celebra questo importante anniversario con una serie di iniziative radiofoniche e culturali che abbracciano la contemporaneità e guardano al futuro Under the Label – Un viaggio tra le trame della musica contemporanea L'11 ottobre ha dato il via alle celebrazioni con la trasmissione del primo episodio di "Under the Label", il nuovo programma radiofonico di Andreij Rublev, aka Andrea Gava. Ogni due settimane, il venerdì alle 21:00, Rublev ci guida in un viaggio sonoro attraverso la musica contemporanea, underground, indipendente e sperimentale. Il programma esplora le nuove tendenze musicali e le contaminazioni tra generi, che stanno ridefinendo il panorama sonoro globale. Un'occasione per riflettere sull'evoluzione della musica nell'era digitale, ascoltando suoni che spesso sfuggono ai circuiti tradizionali ATLAS: un viaggio inedito tra geografie elettromagnetiche Il duo elettronico L'Impero della Luce ha trasmesso, in anteprima mondiale su Usmaradio il 17 ottobre, la loro ultima fatica: "ATLAS - Cartografie uditive di continenti immaginari". Un progetto unico nel suo genere, che trasforma le frequenze elettromagnetiche di luoghi reali – una fabbrica, un bunker, una mostra, un centro di ricerca radiofonica, quello di Usmaradio – in composizioni sonore. Le sette tracce di ATLAS fanno emergere mondi sonori invisibili, rendendo udibili quelle frequenze normalmente inaccessibili all’orecchio umano. Un lavoro concepito non come prodotto discografico, ma come un'esperienza d’ascolto esclusiva via radio e web radio
Le Parole di ASC – Un weekend di riflessione e dialogo Dal 25 al 27 ottobre, Usmaradio è ospite dell'evento "Le Parole di ASC" a Rimini, una manifestazione che esplora temi chiave come pace, cittadinanza attiva, scuola, formazione e futuro, organizzata da Arci Servizio Civile. Il direttore di Usmaradio, Roberto Paci Dalò, interverrà con "Centuria", concerto basato su materiali da archivi radiofonici. Inoltre, Usmaradio curerà una selezione musicale, in palinsesto e ascoltabile globalmente, per una delle serate degli incontri
BIOMA Festival: tre sessioni di musica radicale Nei giorni scorsi abbiamo annunciato la prima edizione di BIOMA Festival - musiche radicali, un evento che porta la sperimentazione sonora all'Università degli Studi della Repubblica di San Marino, in collaborazione con Unirsm Design. Il festival si articolerà in tre sessioni (6 novembre, 21 novembre e 4 dicembre), portando a San Marino alcuni tra gli artisti più innovativi della scena internazionale. Robert Lippok aprirà il festival il 6 novembre, seguito da Paolo Bragaglia, Giacomo Piermatti e Francesco Poggianti il 21 novembre, e chiuderà il 4 dicembre con Fabrizio Modonese Palumbo, Giulia Barba e il Sidera Saxophone Quartet (Michele Selva, Gianpaolo Antongirolami, Michele Bianchini, Daniele Berdini). Un evento unico, che esplora la sperimentazione sonora attraverso l’intersezione di strumenti acustici, voce ed elettronica
Sentire le Voci – Il festival del podcast a Cesenatico Dall'8 al 10 novembre, Usmaradio è media partner ufficiale di Sentire le Voci, la festa del podcast di Cesenatico. La seconda edizione del festival vedrà la partecipazione di grandi nomi del panorama italiano del podcasting, tra cui Federico Buffa, Dario Fabbri, Daniele Tinti, Maurizio Carucci, Alberto Grandi, Mauro Pescio, Matteo Caccia, Antonio Iovane, Chiara Galeazzi, Elena Bizzotto, Veronica Raimo, Marta Cagnola, Francesca Sofia Novello, Ciccio Lancia e altri ospiti. Tutti gli interventi saranno registrati e successivamente disponibili in formato podcast e nel flusso radiofonico di usmaradio.org
📡 Tanti auguri, radio! Oggi, a 100 anni dalla sua nascita, la radio non ha mai smesso di innovarsi e vivere, più vitale e presente che mai! 🎂📻
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Ultra ASMR Triggers: Un Viaggio nel Mondo dei Brividi Sensoriali
Dunque, sei alla ricerca di un'esperienza ASMR che ti faccia provare sensazioni uniche e intense? Allora gli ultra ASMR triggers sono ciò che fa per te! Ma cosa si intende esattamente per "ultra ASMR triggers" e quali sono i suoni che più di altri scatenano questi brividi sensoriali?
Cosa sono gli Ultra ASMR Triggers?
Nello specifico, gli ultra ASMR triggers sono stimoli sonori particolarmente potenti e specifici, progettati per indurre sensazioni ASMR intense e durature. Si tratta di suoni che, grazie alla loro natura precisa e dettagliata, riescono a stimolare in modo profondo le reazioni sensoriali dell'ascoltatore.
Quali sono gli Ultra ASMR Triggers più comuni?
Difatti, il mondo degli ultra ASMR triggers è vasto e in continua evoluzione, ma alcuni suoni ricorrono con maggiore frequenza:
Suoni binaurali ultra-precisi: Suoni registrati con due microfoni posti a distanza estremamente precisa, creando un'esperienza tridimensionale che avvolge completamente l'ascoltatore.
Tapping estremamente dettagliato: Colpi delicati e ritmici su oggetti con texture particolari, come il legno grezzo o il metallo lucido.
Whispering molto vicino: Bisbigli soffici e sensuali, pronunciati a pochi centimetri dal microfono, per creare un'esperienza intima e coinvolgente.
Scratching su superfici estremamente tattili: Il suono del grattamento su materiali come la carta velina, il velluto o il vetro smerigliato.
Suoni di masticazione iper-realistici: Suoni della bocca amplificati e dettagliati, come il fruscio delle labbra o il rumore della masticazione di cibi croccanti.
Oppure, perché alcuni suoni sono considerati "ultra" triggers?
Ciò che rende un suono un "ultra trigger" è la sua capacità di stimolare in modo profondo e personalizzato le reazioni sensoriali dell'ascoltatore. Alcuni fattori che influenzano l'intensità della sensazione sono:
Qualità audio: Una registrazione audio di alta qualità è fondamentale per catturare tutti i dettagli del suono.
Precisione: La precisione con cui il suono viene prodotto e registrato è essenziale per creare un'esperienza immersiva.
Contesto: L'ambiente circostante, l'illuminazione e la qualità audio possono influenzare la percezione dei suoni.
Aspetti psicologici: Le aspettative, l'umore e la suggestionabilità possono amplificare o diminuire l'intensità della sensazione.
Come trovare gli Ultra ASMR Triggers più adatti a te
Quindi, per scoprire gli ultra ASMR triggers che ti fanno provare sensazioni più intense, ti consiglio di:
Sperimentare: Prova diversi video ASMR e presta attenzione ai suoni che ti provocano reazioni più forti.
Cercare trigger specifici: Se sai già quali suoni ti piacciono, cerca video che si concentrano su quei trigger.
Regolare il volume: Trova il volume ideale per massimizzare l'esperienza.
Creare un ambiente rilassante: Scegli un luogo tranquillo e privo di distrazioni.
#youtube#asmr male#asmr sounds#asmr video#asmrcommunity#asmr sleep#asmr relax#visual asmr#asmr tapping#asmr tingles#asmr scratching#asmr voice#asmr rp#asmr#redacted asmr#asmr roleplay#asmr story#asmr heartbeat
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Continua la raccolta fondi per sostenere
il nuovo cortometraggio di Pierfrancesco Bigazzi
“C’è da comprare il latte”,
con Alessandro Benvenuti e Roberto Abbiati.
Qui: https://www.produzionidalbasso.com/project/c-e-da-comprare-il-latte-short-film/
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La mostra "I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer" in esposizione presso il Mattatoio di Roma nei Padiglioni 9A e 9B, è stata prorogata fino al 25 febbraio a seguito del travolgente successo di pubblico. Con oltre 40.000 visitatori in appena due mesi, l'evento ha conquistato non solo il cuore del pubblico ma anche il plauso critico, testimoniando il vivido interesse verso la figura di Enrico Berlinguer, uno dei più grandi politici italiani. La mostra, ideata e organizzata dall'Associazione Enrico Berlinguer, ha riscosso un apprezzamento straordinario, consolidando la sua reputazione non solo come un evento culturale di rilievo ma come un omaggio significativo a una figura chiave della politica italiana. La critica, conservando nitidi ricordi della straordinaria carriera di Berlinguer, ha contribuito a elevare ulteriormente la mostra al di là delle aspettative. In occasione del centenario dalla nascita di Enrico Berlinguer, la mostra si propone di rianimare il lascito politico dell'ex Segretario del Partito Comunista Italiano. Attraverso materiali originali quali audiovisivi, sonori, fotografici e documenti d'archivio, gli organizzatori hanno creato un percorso biografico coinvolgente e istruttivo. La realizzazione di questo straordinario progetto è frutto dell'impegno dell'Associazione Enrico Berlinguer, con il supporto finanziario della Struttura di Missione Anniversari nazionali ed Eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio dei ministri. La mostra gode del patrocinio dell'Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dell'Azienda Speciale Palaexpo. Enrico Berlinguer: un leader straordinario. Segretario del Partito Comunista Italiano dal 1972 al 1984, Berlinguer è stato non solo un leader politico di rara caratura morale ma anche una figura rispettata da avversari politici. La mostra è una vetrina imperdibile per coloro che desiderano comprendere il ruolo cruciale di Berlinguer nella storia politica del Novecento.
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Ship of Fools - Contempo Line
Urgent Label 1982
#post punk#new wave#experimental#80s#italian new wave#Urgent Label#1982#Materiali Sonori#Ship of Fools
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Novalia - Sabir
Materiali Sonori
1990
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The Durutti Column - All That Love and Maths Can Do (from Greetings Three, Materiali Sonori 1986)
#ibiza#the durutti column#greetings three#materiali sonori#vini reilly#john metcalfe#bruce mitchell#ambient#horizontal#gorgeous#beautiful#new age#violo#guitar#balearic#sun lounge
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audio semi-integrale di "all'oscuro", materiali sonori di marco ariano ed elio martusciello (con pietro d'agostino)
Dalla sperimentazione luminosa di Pietro D’Agostino, parte integrante della performance ALL’OSCURO materiali sonori: Marco Ariano, Elio Martusciello proiezioni luminose: Pietro D’Agostino ai Fumi della fornace Valle Cascia (MC), 26 agosto 2023 https://slowforward.files.wordpress.com/2023/08/ariano-dagostino-martusciello_-alloscuro_-26-8-2023_-i-fumi-della-fornace.mp3 _
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#all&039;Oscuro#Elio Martusciello#improvvisazioni sonore#Marco Ariano#materiali sonori#musica improvvisata#Pietro D&039;Agostino#proiezioni luminose#sperimentazioni sonore#suoni
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Alexander Robotnick - Ce N'est Q'un Début (Materiali Sonori, 1984)
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Voce, un paesaggio immersivo Hannah Arendt Incontro con l’artista Roberto Paci Dalò, che ha composto una sorta di ritratto acustico della filosofa. «Non ho mai abbandonato il disegno, anche alla ’vecchia maniera’, è la mia meditazione quotidiana». «Prima ancora che attraverso i libri, sono entrato nel suo pensiero con cellule della sua identità sonora» di Lorenza Pignatti il manifesto 21.01.2021 Artista, musicista e pioniere nella sperimentazione multimediale, Roberto Paci Dalò è stato tra i primi in Italia e in Europa a individuare le connessioni tra tecnologia e teatro, e già dagli anni ’80 si è occupato di progetti che spaziano dall’ambito sonoro a quello cinematografico, radiofonico e performativo. Ha presentato le sue opere in spazi istituzionali, come il Teatro Argentina di Roma, o il Valli di Reggio Emilia, in musei come il Mao di Torino, la Biennale di Göteborg, il festival Ars Electronica di Linz, per ricordarne solo alcuni, ma anche in centri sociali o in luoghi indipendenti, con modalità volutamente frammentarie per raggiungere i pubblici più diversi.Uno dei suoi ultimi progetti è dedicato a Hannah Arendt, figura di riferimento imprescindibile per il pensiero politico del XX secolo. Un progetto che ha assunto le forme dell’installazione interattiva, della performance radiofonica, del workshop e podcast, ascoltabile dal sito della radio austriaca. Con HA, questo è il titolo del podcast, Paci Dalò ha composto una sorta di ritratto acustico di Arendt, lavorando su piccole cellule sonore della sua voce trasformandole in un soundscape in cui «la voce è elemento che libera il linguaggio dal vincolo dell’ordine simbolico», come scriveva Elias Canetti, autore molto vicino a Paci Dalò. «HA» è il risultato di un lungo processo di composizione e montaggio che ha trasformato la voce di Arendt in un dispositivo sonoro immersivo, in cui diversi volumi e riverberi hanno creato una drammaturgia sonora, che è un viaggio acustico e immaginifico. Può spiegarci come è nato il progetto? Nel 2018 sono stato invitato da Adriaan Eeckels del Joint Research Centre, l’hub della ricerca scientifica della Commissione europea, per partecipare a una sessione di lavoro con artisti internazionali e scienziati. Nel campus, dove lavorano circa tremila scienziate e scienziati, a Ispra sul Lago Maggiore, ho incontrato Nicole Dewandre che mi ha trascinato nel «vortice Arendt». Essendo un benjaminiano, ho sempre desiderato entrare nel pensiero di Hannah Arendt. Al Joint Research Centre, dove ho potuto passare un lungo periodo di tempo in laboratori e centri avanzati di ricerca, ho deciso di entrarci attraverso la sua voce, prima ancora dei suoi testi. Per me è il vero ritratto di una persona, perché la voce non si maschera. Hannah Arendt «HA» è stato presentato in diverse città europee, in forme e modalità differenti. Come sono state sviluppate le sue varie morfologie? A Trieste per la mostra Both Ways ho realizzato un’installazione audio-video interattiva intrecciando la voce di Arendt con alcuni paesaggi sonori della città. Mi ero chiesto come, e se fosse possibile, ideare un corrispettivo audio dell’infografica. Per rispondere a questo interrogativo ho inventato un’infosonica dove i dati sono stati processati, privilegiando i suoni e l’ascolto all’immagine. Ho creato un database in cui ho unito la voce di Hannah Arendt a una cronologia di suoni e voci della città di Trieste, archiviati dal 1900 a oggi. Ho poi ideato un dispositivo che permettesse ai visitatori di diventare protagonisti, attivando i suoni stessi. Per la biennale Atlas of Transitions ho invece realizzato Hannah, una performance radiofonica in diretta, utilizzando i materiali sonori su cui stavo lavorando per portare a termine HA, che è ora un podcast, frutto di un laborioso processo in studio. Ho agito su cellule della voce di Arendt della durata di 2-4 secondi l’una, definendo per ciascuna di loro volume, equalizzazione, spazializzazione. Se pensiamo a questo moltiplicato per 52 minuti è possibile avere un’idea della stratificazione dell’opera. HA è stato presentato in anteprima su Ö1 (il primo canale della radio nazionale austriaca) e ora è anche ascoltabile dal sito della radio austriaca.Come è nata e si è sviluppata la sua metodologia sperimentale per l’ambito radiofonico? Sono debitore all’artista Robert Adrian (1935–2015), pioniere della scena artistica elettronica e delle telecomunicazioni col quale ho condiviso tanti anni di discussioni, progetti – e anche lo studio – a Vienna. E pure a Heidi Grundmann, la mia storica produttrice radiofonica alla Orf (Radiotelevisione nazionale austriaca), col programma Kunstradio, da lei creato nel 1987. È per merito loro, di Pinotto Fava e Pino Saulo con Audiobox a Radiorai, che sono vorticosamente caduto nel mondo di una radiofonia pensata come eclatante luogo di incontro di discipline. Tanti e pionieristici sono stati i progetti che ho realizzato dal 1989 ad oggi, l’ultimo dei quali è proprio HA. I miei lavori hanno seguito i cambiamenti avvenuti in ambito artistico. L’avvento di internet ha inevitabilmente modificato le pratiche. La sua fluidità è positiva e negativa allo stesso tempo, perché il flusso incondizionato e immateriale necessita a mio avviso di «sedimentazioni» che passano, ad esempio, dall’editoria. Pubblicare un disco, un libro, un video, può dare una concretezza al flusso di informazioni. È parte di questo processo di sedimentazioni anche il libro «Millesuoni. Deleuze, Guattari e la musica elettronica?». Nel volume si indaga la scena elettronica partendo dalla partecipazione di Deleuze, nel 1972, alla registrazione del disco «Electronique Guerrilla» degli Heldon…. Sì, lo posso considerare come uno dei miei progetti «principe». Con Emanuele Quinz abbiamo sognato un libro che parlasse del rapporto tra quei filosofi e la musica elettronica. Fino a quel momento non era uscito nulla di così specifico. Millesuoni ha avuto un’ottima diffusione anche nei centri sociali, è stato acquistato dai giovani, obbligando l’editore a una pronta prima ristampa. Ora siamo arrivati alla terza edizione ed è ancora in catalogo: questo mi fa pensare che il suo taglio non specialistico sia stata una giusta scelta. Rispetto alle sedimentazioni, non ho mai abbandonato il disegno, che è la mia meditazione quotidiana. Un esempio è il libro Ombre, nato per volontà di Marco Pierini, direttore della Galleria nazionale dell’Umbria, che mi ha chiesto di realizzare un volume per festeggiare i cent’anni del museo, suggerendomi di illustrare alcune opere del museo sui miei taccuini Moleskine. Così, ho creato un libro disegnando «alla vecchia maniera», spostandomi nella sale della Galleria con uno sgabellino da pescatore e una piccola borsa con i miei strumenti: carta, matite, china, acquarelli. Ho voluto insistere sui dettagli, mutuando la lezione dallo storico dell’arte Daniel Arasse, scoperto grazie ai consigli di Guido Guidi. Sempre rispetto alle sedimentazioni e agli approfondimenti vorrei ricordare che a fine gennaio verrà inaugurato Usmaradio – Centro di Ricerca Interdipartimentale per la Radiofonia, all’università della Repubblica di San Marino. Il centro fa tesoro dei miei progetti di questi ultimi trent’anni e del lavoro di Usmaradio, laboratorio di trasmissioni creative del presente, che è attivo dal 2017. È l’unico luogo di ricerca con queste caratteristiche in Italia (e non solo in Italia) e qui si intende investigare, in modo articolato, teoria e pratica della radiofonia.
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