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#improvvisazioni sonore
marcogiovenale · 1 year
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audio semi-integrale di "all'oscuro", materiali sonori di marco ariano ed elio martusciello (con pietro d'agostino)
  Dalla sperimentazione luminosa di Pietro D’Agostino, parte integrante della performance ALL’OSCURO materiali sonori: Marco Ariano, Elio Martusciello proiezioni luminose: Pietro D’Agostino  ai Fumi della fornace Valle Cascia (MC), 26 agosto 2023 https://slowforward.files.wordpress.com/2023/08/ariano-dagostino-martusciello_-alloscuro_-26-8-2023_-i-fumi-della-fornace.mp3 _
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lamilanomagazine · 1 year
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Marina di Grosseto: venerdì 18 agosto 2023, ore 21:30, al Forte di San Rocco, in concerto Stefano Di Battista
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Marina di Grosseto: venerdì 18 agosto 2023, ore 21:30, al Forte di San Rocco, in concerto Stefano Di Battista. Venerdì 18 agosto al Forte di San Rocco di Marina di Grosseto, Grey Cat Festival in collaborazione con la quarta edizione di San Rocco Festival presenta il concerto di Stefano Di Battista. “Morricone Stories” è il suo ultimo album, un matrimonio perfetto tra jazz e una selezione tra le oltre cinquecento colonne sonore morriconiane: da film come “C’era una volta in America”, “Il buono, il brutto e il cattivo”, “The Mission” e “Veruschka” fino al brano “Flora” che il Maestro scrisse proprio a Di Battista. Le musiche da cinema di Ennio Morricone sono una miniera inesauribile, un tesoro di fantasie del pensiero associate a immagini di ogni genere, e sono anche oltremodo versatili, disponibili a essere trattate, ritrattate, riscoperte. La musica di Morricone significa esaltazione di tracce melodiche spesso fortemente emozionali, in una trama di armonie intelligenti, ed è esattamente quello che fa il jazz, e ancora di più quello che fa uno come Stefano Di Battista, che con i temi del Maestro ci gioca come se fossero materia magica, sostanza di quella speciale e misteriosa zona della musica che ci riempie quasi inspiegabilmente l’anima. E non c’è neanche per forza bisogno di attingere ai colossi dell’immaginario cinematografico. Stefano ha scelto in qualche caso temi marginali, o meglio film marginali oppure dimenticati. Ricercatezze certo ma molto preziose, e naturalmente c’è il godimento puro di ascoltare temi che conosciamo benissimo che diventano perfetti standard jazz, come “Metti una sera a cena”, swingante e ironica, oppure “Il buono il brutto e il cattivo” che si rivela come un duello di improvvisazioni, col sax che prende la parte di quel breve spunto di note che all'origine fu ispirato dal verso del coyote, prima di sciogliersi nell’emozione purissima del Tema di Deborah di “C'era una volta in America”, che è una delle più belle invenzioni di Morricone, alla quale teneva moltissimo perché esprimeva molto bene il suo ideale di melodia scritta con un esiguo numero di note col massimo risultato. Per non dire della delicata rilettura di “The Mission”, con un elegante passaggio dall’oboe originale al sax soprano, fino alla sorpresa di un inedito, un pezzo intitolato “Flora”, che il Maestro regalò a Di Battista. Alla fine pare un meccanismo perfetto, che potrebbe continuare per altri dischi, come una serie, come se una parte del pensiero di Morricone fosse stata sempre, magari senza saperlo, votata al jazz. Prima del concerto sarà possibile partecipare ad una visita guidata al Forte San Rocco. Ingresso: € 12 – ridotto soci Arci, Under 25 € 10 Grey Cat Festival è promossa dalle amministrazioni comunali di Follonica, Scarlino, Grosseto, Roccastrada, Castelnuovo Val di Cecina, Castiglione della Pescaia, Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri, Roccastrada, Suvereto, (coinvolgendo ben tre territori provinciali) e dal Parco delle Colline Metallifere. L’organizzazione e la gestione del festival è curata dalla Associazione Music Pool, la direzione artistica da Stefano “Cocco” Cantini e vanta una ricchissima serie di collaborazioni, tra cui il FAI – Delegazione di Grosseto. Il Festival è sostenuto dalla Regione Toscana e, nell’ambito dei progetti di Music Pool, dal Ministero della Cultura e dalla Fondazione CR Firenze.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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sciocchezza · 4 years
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improvvisazioni sonore e lacrime negli occhi 
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diceriadelluntore · 5 years
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Storia Di Musica #106 - Mad River, Mad River, 1968
Febbraio verrà dedicato a 4 storie di band poco (o pochissimo) conosciute, che però hanno regalato dei dischi davvero pregevoli e che sono per me dei capolavori musicali. La storia di oggi ci porta a San Francisco, nella Bay Area, fine anni ‘60: la California in quel decennio è il faro della trasformazione sociale e culturale giovanile. Nel quartiere di Haight Ashbury si riuniscono le comuni culturali, che per prime sperimenteranno le contaminazioni di genere: tra reading di poesie, musiche che seguivano i flussi sensoriali dell’uso delle droghe, la riscoperta della cultura dei nativi e una forte spinta politica, soprattutto sui diritti civili, delle minoranze e contro una certa ipocrisia “degli adulti”. Lawrence Hammond, cantante e chitarrista, veniva dall’Ohio, dove nel 1965 fonda insieme a Dave Robinson (anch’egli cantante e chitarrista) e Tom Manning (che suona il basso) un gruppo che suona il blues, dal nome di Old Time Jug Band. Dopo le prime promettenti esibizioni, a loro si aggiunge Greg Dewey alla batteria. Si trasferiscono con questa formazione a Yellow Spring, dove frequentano il college. La sorella di Dewey va in California, proprio a San Francisco, e quando Rick Bockner si aggiunge al gruppo, i ragazzi decidono nel 1967 di tentare la carta californiana. La fortuna volle che a Berkeley, uno dei centri Universitari più attivi nelle manifestazioni politiche e civili, fosse organizzato un concerto a Provo Park, dove la band suonò in una sorta di festival di band emergenti (tra cui i Blue Cheer). Tra il pubblico c’era uno scrittore e poeta, Richard Brautigan, che proprio in quel 1967 vedeva esplodere la sua popolarità grazie al successo del suo libro, Pesca Alla Trota Negli Stati Uniti, un romanzo prosimetro (cioè scritto in parte in prosa e in parte in poesia) che racconta lo spirito ribelle e selvaggio di quei tempi. Brautigan è colpito dall’aura cupa e particolare della musica dei nostri, dalle loro improvvisazioni musicali legate al blues e dagli assoli dolenti e magici delle loro canzoni: nel frattempo in onore di un affluente del fiume Ohio, si chiamano Mad River, mischiando le radici blues con cui hanno imparato a suonare con potenti e incisivi innesti di musica psichedelica, in un incrocio davvero riuscito tra la forza del blues elettrico e le sognanti e immaginifiche strutture sonore della musica della Bay Area. Brautigan convinse la prestigiosa Capitol Records a dare un’opportunità ai Mad River, che nel frattempo perdono Tom Manning che si chiama fuori. Con la formazione a 4 pubblicano questo disco, omonimo, vera gemma della musica del periodo. Vi svelo subito che Mad River, che esce nel 1968, non ha successo anche perchè le canzoni furono incise sul vinile a velocità aumentata, mortificando tutto l’insieme. La Edsel, piccola etichetta discografica tedesca, anni dopo, ripristinerà la velocità originale, e questa versione consiglio di ascoltare. Merciful Monks è l’apertura del disco, tra beat psichedelico e la voce dolente di Hammond e le schitarrate in jingle jangle di Robinson, che a metà brano parte in un assolo formidabile; High All The Time aperta da lancinanti riff di chitarra, una sorta di manifesto programmatico, sfoggia in più delle armonie vocali niente male, dato che tutti e 4 i componenti contribuiscono ai cori; Amphetamine Gazzelle è il primo piccolo capolavoro, veloce e brutale canzone in pieno effetto trip, con le parti recitate iniziali che assomigliano a incubi e cattivi consiglieri. La band riesce a sviluppare a pieno il canovaccio di band poi divenute leggendarie come i Grateful Dead o i Quicksilver Messenger Service (a cui forse si ispirano di più): la prova sono le due meravigliose canzoni centrali: Eastern Light è un favoloso blues su un rapporto d’amore a distanza, con eccezionale parte strumentale di chitarra e pianoforte, dove la voce di Hammond è davvero a tratti sofferta e dolorosa, e rimane una delle canzoni più sottovalutate degli anni ‘60; Wind Chimes, monumentale strumentale di oltre 7 minuti, è uno degli esempi più riusciti e vibranti della musica psichedelica della Bay Area, a tratti allucinata, ma coinvolgente come poche. La vetta arriva poi con The War Goes On, sorta di flamenco schizzato, con testo profondamente anti-militaristico, che per 12 minuti trasporta in un viaggio musicale davvero particolarissimo. Chiude il tutto la calma e il folk di Hush, Julian, quasi a calmare le acque oscure di questo fiume pazzo. Come accennato, il successo di pubblico fu nullo, sebbene la band avesse un piccolo seguito ai concerti. La Capitol permise un secondo disco solo per motivi legali e la band pubblicò, nel 1969, Paradise Bar & Grill: in anticipo rispetto alle altre band di San Francisco, i Mad River virano al country e al folk, seguendo il percorso tracciato sull’altra sponda degli Stati Uniti dalla The Band. Il disco non è granchè, e i due migliori momenti sono Leave Me Stay (che riprende le sonorità del primo) e Academy Cemetery. La Edsel pubblicò i due dischi in un doppio cd a prezzo speciale, che vale la pena cercare: Mad River è uno di quei dischi che ascoltandoli lascia la straniante sensazione di capire il perchè non sia nella discografia di ogni appassionato.
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calabriawebtvcom · 3 years
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NUOVI APPUNTAMENTI AL FESTIVAL RAPSODIE AGRESTI CALABRIAE
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Nuova settimana ricca di appuntamenti per l’OperaMusica Festival Rapsodie Agresti Calabriae Continuano gli appuntamenti del festival proposto dall’Associazione Traiectoriae dal 19 a domenica 21 novembre a Reggio Calabria, a Locri, a Gerace e a Bova Marina Venerdì 19, a Reggio Calabria, e sabato 20 novembre, a Locri, sempre alle 20.30, Francesco Morittu, chitarrista e compositore cagliaritano porta in scena la sua opera “Giogu de Contus” ovvero gioco dei racconti, concerto solista per chitarra classica e chitarra campidanese prodotto da Progetti Carpe Diem. Morittu, le cui composizioni sono ormai entrate nel repertorio di chitarristi internazionali e vengono eseguite in diversi Paesi del mondo, presenterà brani originali, frutto di un lungo studio su forme metriche e timbri della tradizione popolare sarda e in questa occasione un componimento inedito dal titolo “Serenata” commissionato dall’Opera Musica Festival che entrerà a far parte del ciclo Giocu de Contus. L’intento dell’opera di Morittu è di scrivere musica nuova in cui sia però riconoscibile una forte matrice identitaria, una maniera “sarda” di pensare e organizzare i suoni, al riparo dalla logica del souvenir e del facile saccheggio del materiale musicale tradizionale preesistente. Allo strumento classico, a cui si affida l’esecuzione di composizioni scritte e fissate in partitura, si affianca la voce rurale e metallica della chitarra tradizionale nelle improvvisazioni estemporanee. La location dell’evento del 19 novembre sarà la Mediterranea Musica - Scuola di Musica, sita a Reggio Calabria, in via del Torrione, 103/B, realtà molto attiva nel territorio e impegnata dal 2003 nella divulgazione e sviluppo della cultura musicale attraverso proposte didattiche, concertistiche e seminariali; mentre il concerto del 20 novembre si terrà presso la sala Incontri dell’Hotel Costa Blu di Locri, ubicato in contrada Mandorleto, 19, nuovo punto d’incontro tra proposte di riscoperta della cultura popolare e attività produttive del territorio. Sabato 20, alle 17.30, a Gerace, e domenica 21 novembre, alle 18.30, a Bova Marina, sarà proposto l’appuntamento “Barocco in Viola”. Con il coordinamento artistico di Piero Massa (viola), Pierluigi Marotta al violoncello e Claudia di Lorenzo al clavicembalo, l’Ensemble del Centro di Musica Antica e Contemporanea porterà a Gerace e a Bova Marina arie di Pergolesi, Scarlatti, Marcello, Bomporti, Cecere e Boccherini, regalando al pubblico un’immersione nell’universo musicale barocco. Attraverso un uso ricercato e consapevole del suono e di tutte le sue componenti, il concerto traccia un percorso di suggestioni sonore alla scoperta della produzione musicale dell’ambiente aristocratico del Sei e Settecento. Eleganza, raffinatezza, passione e tenerezza, virtuosismo e buon gusto, trovano tra queste note la loro più vivida e sincera veste sonora. Uno spettacolo per appassionati ma anche per curiosi neofiti che potranno trovare nell’evento l’essenza della musica che vive di tempi e nel tempo, e attraverso i secoli riesce a rendersi contemporanea espressione di emozioni, passioni e pulsioni dell’anima. La location dell’evento di sabato 20 novembre sarà la suggestiva cornice del borgo di Gerace all’interno della Chiesta di San Francesco d’Assisi, antichissimo luogo di culto situato nella “piazza delle tre chiese” dichiarato bene architettonico di interesse nazionale espressione dello stile gotico in Calabria, e rappresenta un importante edificio in stile gotico della Calabria, ubicato in via Nazario Sauro, 23. Il 21 novembre il concerto, invece, toccherà l’anima grecanica della Calabria, e sarà ospitato nell’Auditorium Tempio della Musica di Bova Marina, sito in via Campo Sportivo, 6. Il costo del biglietto di ogni singolo evento è di Euro 5 anche se è previsto il ridotto a Euro 3. Per informazioni, si contatti l’Associazione Traiectoriae al numero 3891083276. Read the full article
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onlaproject · 4 years
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Domenica 30 Agosto 2020 One Night Love Affair & Skylab presentano // RE-SHAKED & VIOLIN LOUNGE DUO \\ Un nuovo progetto firmato One Night Love Affair con il maestro #violinista #Domenico_Ingenito (Violino e Voce) e i #groove di #Bernardo_Graziano Con #RE_SHAKED - Nuvibes e Soulful Mashup ne sentirete di ogni! Il repertorio prevede un'introduzione #Bossalounge e #PopLounge e una seconda parte di Mashup Soulful, ovvero di ardite commistioni sonore: il groove dei Daft Punk incontrerà le parole di Vasco Rossi, Eumir Deodato incontrerà Enzo Avitabile, Purple Disco Machine incontrerà Lucio Battisti e tanti altri #mashup in chiave rigorosamente #soulful, sapientemente "shakerati" con improvvisazioni del #violino, #groove e atmosfere, #Soulful_Lounge e suoni #DeepHouse. 👉 Start 21.00 'til end 🏘️ Skylab Lounge Bar 🛣️ Via Isca, 8 (COLLIANO) 📞 Info: 329 3423373 (Graziano) 🎼 Art Director: #ONLA_Events #onlaevents #trumpetloungeduo #saxngroove #DuoLounge #saxlounge #violinlounge #GuitarLounge #salerno #salernobynight #deephouse #music #loungemusic Evento Targato: One Night Love Affair Onla Eventsts Duolounge (presso SkyLab) https://www.instagram.com/p/CEdxM_OHX9u/?igshid=1kx64zmpdydgu
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francescomassaro · 5 years
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Sassofonista e clarinettista con alle spalle una rigorosa formazione accademica, Francesco Massaro vanta un articolato percorso artistico nel corso del quale ha attraversato diversi ambiti musicali dall'avant-jazz alla musica contemporanea, fino a toccare la musica popolare. In particolare, negli ultimi anni, ha messo in fila numerose collaborazioni, tra cui segnaliamo quella con l'ensemble "Noci Saxophone Pool" e il trio Elica, e dato vita al progetto Bestiario, nato nella factory salentina deSuonatori, e con cui ha realizzato gli ottimi "Bestiario Marino" del 2015 e "Meccanismi di Volo" del 2017. A distanza di poco più di un anno da quest'ultimo, ritroviamo il sassofonista tarantino con "Maniera Nera", album, registrato da Valerio Daniele nello studio di Monteroni, e che raccoglie otto brani nati da libere improvvisazioni al sax su nastri magnetici, contenenti composizioni elettroniche, firmate da Gianni Lenoci, Adolfo La Volpe, Valerio Daniele, Maurilio Cacciatore, Giorgio Distante, Francesco Scagliola e Giuseppe Pisano. Si tratta di un lavoro dalla peculiare cifra stilistica che sposta più avanti i confini della ricerca musicale di Massaro, rimandando, nell'approccio realizzativo, alla tecnica seicentesca del nerofumo, utilizzata da Goya. Il nastro magnetico viene, dunque, utilizzato come uno strumento a tutti gli effetti, in grado di costruire le fondamenta per le ardite architetture sonore in cui il sax baritono si confronta, si scontra e collide con le basi elettroniche, dando vita a spaccati improvvisativi di grande potenza espressiva. Come lascia intendere il titolo del disco, l'atmosfera è molto dark con le tracce che si muovono tra rumorisimi, increspature sonore e parentesi melodiche, il tutto permeato da una tensione costante verso l'esplorazione di sonorità non convenzionali. Aperto dalla breve "Ex Libris" firmata dallo stesso Massaro, il disco ci regala un'esperienza sonora unica nella quale, i sette brani corrispondono ad altrettanti paesaggi sonori da scoprire. Durante l'ascolto (da fare utilizzando possibilmente ottime cuffie per cogliere ogni sfumatura) spiccano composizioni come le sperimentazioni di "Urban Mammut", "Come Canna al Vento" tutta giocata su un susseguirsi di frammenti sonori, ma soprattutto la superba "La strana casa del giardiniere" su base firmata da Valerio Daniele che rappresenta il vertice di tutto l'album. Insomma "Maniera Nera" è un disco di avanguardia, un lavoro coraggioso e nel contempo un esempio brillante di ricerca sonora a tutto tondo che conferma Francesco Massaro come uno dei musicisti più interessanti della scena nazionale. Ad accompagnare il disco le interessanti note di copertina di Marco Colonna che offrono all'ascoltatore un utile lasciapassare per entrare nel vivo di ogni brano. 
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spaziolampo · 5 years
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“The Roedelius Cells” è un’opera sonora realizzata dal compositore nominato ai Grammy Awards Tim Story partendo da registrazioni al pianoforte di Hans-Joachim Roedelius. Da decenni Story collabora musicalmente con il co-fondatore di Cluster e Harmonia, formazioni che hanno fatto la storia della musica elettronica contemporanea e conosciute ai più per aver suonato con Brian Eno. Story ha ricomposto, deformato e sovrapposto ore ed ore di improvvisazioni di Roedelius trasformandole in 8 cellule sonore e dando vita a un’opera inedita e in continua evoluzione. Il ciclo sonoro che ne risulta viene riprodotto da un sistema ad 8 canali ed è un invito a viaggiare in un mondo onirico attraverso campi sonori discosti e introspezioni inattese. Proprio come Story ha rimaneggiato il suono di Roedelius, il pubblico vi interagisce e lo percorre spostandosi all’interno dell’installazione, vivendo ogni volta un’esperienza irripetibile e unica.
In occasione della presentazione di “The Roedelius Cells” a Spazio Lampo, Roedelius si esibirà al Cinema Teatro di Chiasso in un concerto che porterà il pubblico a conoscere le atmosfere intime e riflessive del pianista. Aprirà la serata il trio italosvizzero Niton con un set psych - ambient concepito per l’evento. L’energia della serata si trasformerà infine in un sognante mondo notturno attraverso lo “sleeping concert” del musicista e designer sonoro Simon Grab, un viaggio nel sonno che finirà con le prime luci del mattino.
Giovedì 2 maggio 2019 ore 18.30, Spazio Lampo, Via Livio 16. “The Roedelius Cells”, di Tim Story. Inaugurazione. L’autore presenterà l’opera in diretta video. Fino al 9 maggio.
Sabato 4 maggio 2019 ore 20.30, Cinema Teatro, Chiasso Concerto Roedelius Niton 8.- chf
Sabato 4 maggio 2019 ore 00.00, Palestra in Via Vela 2, Chiasso Sleeping concert Simon Grab Ognuno porti il suo sacco a pelo 5.- chf
Hans-Joachim Roedelius A partire dai suoi lavori pionieristici Krautrock, affiancato da Dieter Moebius e Conrad Schnitzler con i Kluster (in seguito Cluster e poi Qluster), fino alle ambientazioni meditative della sua carriera solista e le collaborazioni con personalità eclettiche come Brian Eno e Michael Rother (Neu!), l’opera di Hans-Joachim Roedelius (D) non ha mai smesso di stupire e ammaliare. Senza mai scendere a compromessi, la carriera di Roedelius è uno spaccato della musica elettronica e del suo continuo evolversi dal dopoguerra fino ad oggi. Le collaborazioni con pionieri della musica elettronica e compositori moderni si sono moltiplicate negli ultimi decenni, a cavallo tra l’urgenza di nuove sperimentazioni e materiale d’archivio inedito. http://www.roedelius.com/
Tim Story Compositore, musicista e artista sonoro, Tim Story (US) si muove tra la musica da camera e ambientazioni oniriche, giustapponendo texture elettroniche a strumentazioni acustiche. Il suo lavoro ha riscosso numerosi riconoscimenti, tra i quali una nomina ai Grammy award. Il suo nome appare su oltre una ventina di album in solo o in collaborazione con i grandi nomi dell’elettronica contemporanea (oltre a Roedelius, Dieter Moebius e Dwight Ashle), oltre che in numerose colonne sonore. Come per “The Roedelius Cells”, nel suo ultimo lavoro “Smudges” (2019), Story costruisce o meglio decostruisce un mondo effimero di sonorità immersive e poemi tonali registrando, inizialmente solo per se stesso, corti estratti in un secondo tempo ripresi, riarrangiati e selezionati e ponendosi in un ritrovato ruolo di ascoltatore del suo lavoro. http://www.timstory.com/ https://www.curiousmusic.us/the-roedelius-cells
Niton Niton (CH/I) si è costituito nel 2013 a cavallo della frontiera italo-svizzera. Partito da attitudini liberamente improvvisative, il trio si è mosso in contesti espressivi vari (musica minimal, sperimentale, per teatro, cinema e danza) mantenendo come caratteristica unificante la propria strumentazione: i sintetizzatori analogici di Luca Xelius Martegani, gli oggetti amplificati di El Toxyque, il violoncello elettrico di Zeno Gabaglio. A documentare questo percorso ci sono tre dischi dell’etichetta Pulver und Asche Records. https://pulverundasche.bandcamp.com/album/niton
Simon Grab Immergersi nel suono di Simon Grab (CH) vuol dire entrare in contatto con agglomerazioni dense e frequenze pulsanti, viaggiando attraverso mondi di bolle, esplosioni o gingilli fuoriusciti da un film di science fiction. Nonostante la strumentazione tecnoide, l’universo di Grab suona organico, come l’ondeggiare di meduse variopinte in un’oscura era postumana. http://simongrab.ganzerplatz.ch/wordpress/
Installazione e concerti a cura dell’associazione Grande Velocità in occasione del festival internazionale di letteratura ChiassoLetteraria.
Con il prezioso supporto di: Città di Chiasso, Repubblica e Cantone Ticino – Fondo Swisslos, Kosmos Kultur Stiftung, AGE, La Bottega del Pianoforte, ChiassoLetteraria, Centro Culturale Chiasso, Mövenpick e Progetto Stampa.
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tmnotizie · 6 years
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ANCONA – È passato con l’energia gentile della musica in alcuni dei luoghi più belli del nostro entroterra, il Festival Alte Marche che si è svolto dal 7 all’11 agosto. Un itinerario sonoro tra le province di Ancona e Pesaro Urbino, per sottolineare la vicinanza dei borghi che sorgono ai piedi dell’Appennino, occasione di continue scoperte. Da Sassoferrato a Cantiano, da Cagli a Serra Sant’Abbondio fino a Frontone, paesi che possono essere un’alternativa efficace al caos della costa, che regalano momenti di serenità e contatto con le persone che solo qui si possono vivere.
Un risultato sempre valido: portare musica di qualità in luoghi particolari e caratteristici per creare momenti di vicinanza e scambio tra pubblico e artisti, esperienze condivise che creano un legame forte con queste terre. Situazioni informali e aperte, per turisti e residenti. Uno spirito ben sintetizzato dagli organizzatori che descrivono Alte Marche come «un festival che crea un nuovo e solido rapporto con il territorio attraverso la combinazione di musica, persone, cultura e natura».
La musica è stata sempre di gran qualità, con interpreti eccellenti, in grado di esprimere il loro talento in tutte le occasioni. Le ispirazioni per il programma venivano dal jazz, dal rock, dalla canzone d’autore e dalle colonne sonore, dalla grande tradizione italiana e dalle musiche popolari del mondo, fino all’opera lirica. Una tavolozza sonora multicolore e stimolante, apprezzata in tutte le occasioni dal pubblico.
La partenza con Flower Power, a Palazzo degli Scalzi di Sassoferrato, ha subito fatto capire che Alte Marche aveva imboccato la strada giusta. La voce di Nicoletta Tiberini e la chitarra di Valerio Scrignoli hanno inanellato una serie di brani ormai entrati nel mito, interpretati in maniera sempre originale. Da Dylan ai Jefferson Airplane, dai Beatles a Crosby Stills and Nash fino alla colonna sonora di Jesus Christ Superstar, con il pubblico che cantava assieme agli artisti brani che sono nel cuore.
La seconda tappa di Cantiano ha stupito tutti per affluenza di pubblico. Qui il trio Apricot Tree e la fisarmonica di Nadio Marenco hanno tratteggiato un ritratto accattivante di una formazione vocale leggendaria della musica italiana: il Quartetto Cetra. Con talento e simpatia i musicisti hanno presentato brani storici del Quartetto quali “In un palco della Scala” o “La leggenda del prode Radamés” intervallandoli con brevi racconti e legandoli alla tradizione swing americana alla quale si sono ispirati.
La chiesa di San Francesco a Cagli ha ospitato il trio jazz di Antonio Zambrini con i danesi Jesper Bodilsen e Martin Andersen, per un concerto ispirato alla colonna sonora del Pinocchio della RAI, diretto da Comencini, scritta da Fiorenzo Carpi. In una atmosfera intima e delicata, con una scenografica illuminazione della chiesa, il trio ha presentato brani che Carpi ha scritto anche per il cinema e diversi altri sceneggiati tv, accompagnati da alcune composizioni originali.
La notte di San Lorenzo si è aperta nel raccolto e accogliente spazio del giro delle Mura a Serra Sant’Abbondio e con le Ninna Nanne intorno al Mondo intonate dalla voce di Nicoletta Tiberini  accompagnata dalla fisarmonica di Nadio Marenco. I brani andavano dalla tradizione italiana, a Cuba, alla Turchia e al Brasile, per arrivare a musiche di Šostakovič. L’atmosfera sognante coinvolto il pubblico che a fine serata, con la guida del sindaco di Serra, ha potuto trasferirsi al vicino Colle della Mozza per ammirare le stelle cadenti.
Chiusura nel segno di Gioachino Rossini, nel 150° della morte, nel cortile interno del Castello della Porta di Frontone con il progetto Radio Rossini, una fantasiosa ed energica rilettura di alcuni brani del Barbiere di Siviglia. Le Mosche Elettriche, guidate dal funambolico trombettista e compositore Giovanni Falzone, hanno interpretato la grande energia del Cigno di Pesaro con un suono jazz rock di forte impatto. Un continuo cambio di prospettiva nei confronti delle arie di Rossini, scomposte e ricostruite con creatività e talento dalla band. Un progetto che ha saputo conquistare il pubblico, che ha applaudito a lungo i musicisti. Con Falzone c’erano Valerio Scrignoli, Giacomo Papetti e Riccardo Tosi.
Grande successo, anche per la risonanza sui canali social, hanno avuto i concerti al fiume, improvvisati e senza calendario preciso. Momenti di vicinanza con le risorse naturali del territorio pieni di rispetto, armonia e delicatezza. Le brevi improvvisazioni musicali immersi nella natura, per i fortunati che le hanno ascoltate, sono state uno dei segni distintivi di Alte Marche.
Grande la soddisfazione del direttore creativo di Musicamorfosi, Saul Beretta, che ritiene pienamente raggiunti i propositi con in quali aveva impostato il lavoro sul progetto Alte Marche.
Francesco Passetti, sindaco di Frontone e presidente dell’Unione Montana Catria Nerone che ha promosso il festival, commenta: «Grande soddisfazione da parte dei cinque comuni e dell’Unione Montana che ha coordinato questa prima edizione del festival per la qualità delle esibizioni e per la grande partecipazione di pubblico. Siamo già pronti a pensare insieme a Musicamorfosi alla prossima edizione con la finalità di far conoscere ad un pubblico sempre più vasto la bellezza dei nostri borghi e dei luoghi naturali incontaminati che li circondano, fulcro della Strategia di rilancio dell’Area Interna dell’Appennino Basso Pesarese-Anconetano».
Appuntamento alla prossima edizione di Alte Marche.
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Lidenbrock - Concert for Sax and Voice
https://eventicatanzaro.it/event/lidenbrock-concert-for-sax-and-voice/
Libreria UBIK di Catanzaro | Concerto di presentazione lavoro discografico “Lidenbrock – Concert for Sax and Voice” | Venerdì 9 Marzo ore 21.30 LINE – UP: ALBERTO LA NEVE | tenor sax, loop machine, multi effects, composition FABIANA DOTA | voice, multi effects, dramaturgy
“Lidenbrock” è un concerto per sax e voce ispirato al personaggio chiave del romanzo di Jules Verne “Viaggio al centro della terra”. Concepito come unica composizione, il concept album, edito dalla Manitù Records, si divide in quattro parti che ripercorrono alcune fra le tappe fondamentali del romanzo. Un disco colmo di suggestioni pervasive, che rifugge tendenzialmente da qualsiasi classificazione di genere musicale. Loop machine, multi-effetti ed improvvisazioni nella tela di strutture portanti, creano stratificazioni e quadri acustici dediti a trasportare l’ ascoltatore verso un mondo pervaso da sfumature sonore e colori musicali.
Ingresso Gratuito
un piccolo assaggio: https://soundcloud.com/alberto-la-neve/lidenbrock-cd-extracts
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marcogiovenale · 2 years
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"matrici e tasselli": oggi a roma, chiara marolla e luca venitucci
“matrici e tasselli”: oggi a roma, chiara marolla e luca venitucci
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lamilanomagazine · 1 year
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Bologna: Museo internazionale e biblioteca della musica, presenta la dodicesima edizione di (s)Nodi festival di musiche inconsuete
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Bologna: Museo internazionale e biblioteca della musica, presenta la dodicesima edizione di (s)Nodi festival di musiche inconsuete. Il Museo internazionale e biblioteca della musica del Settore Musei Civici Bologna presenta la dodicesima edizione di (s)Nodi - festival di musiche inconsuete in programma ogni martedì sera dal 25 luglio al 12 settembre 2023, dedicato a tutti coloro che vogliono vivere l'estate ascoltando musica dal vivo. Apprezzato da un pubblico appassionato di esperienze sonore originali, il festival propone un nuovo giro musicale intorno al mondo in otto tappe per conoscere e raccontare alcune fra le più interessanti declinazioni della musica etnica e popolare contemporanea, oltre i confini geografici e di genere. A fare da da filo conduttore nel cartellone delle proposte selezionate sarà ancora una volta l'attenzione verso il talento e l'originalità nella capacità di contaminare linguaggi musicali differenti. Si debutta il 25 luglio con Cucòma Combo la creatura musicale di Marco Zanotti, fondatore e direttore della Classica Orchestra Afrobeat, che da anni raccoglie diversi tipi di "aromi" musicali in giro per il mondo sotto forma di strumenti, ritmi, voci. Carimbò, afrobeat, soukuss, mbira, gaita, danmoi, Colombia, Zimbabwe, Capo Verde: la matrice delle composizioni è nera come il caffè e si rivela nella fitta tessitura di voci tribali e nel ritmo incalzante dei brani. Una mistura eccitante tra sperimentazione e tradizione, avant-garde e world music che parte dalle diversità per celebrare l'uguaglianza, la tolleranza e il desiderio per una super band dal vivo esprime al massimo l'immagine della caffettiera (cucòma in romagnolo) in ebollizione! L'1 agosto la voce di Saba Anglana, cantante e autrice italo-etiope nata in Somalia, scava come una radice nel terreno della memoria, si allea alla natura e ai suoi elementi, al vento, alla foresta, all'acqua, alle montagne e ai deserti, cercando il loro comune denominatore in un fitto intreccio di canto e parola, musica e narrazione. Accompagnata dalle incursioni pianistiche di Fabio Barovero sulle traiettorie di una musica che migra tra i continenti e feconda i generi, un concerto che è una vera e propria mappa del tesoro lungo le tracce della sua avventurosa geografia, dal blues del Corno d'Africa, ai ritmi del versante occidentale, dalle corde mistiche dei cantastorie alle composizioni etiopi di derivazione copta ortodossa. L'8 agosto lasciamo le forme occidentali per immergerci nel continuum sonoro di Kalasciò, il duo costituito da Massimiliano di Carlo e Valentina Bellanova ispirato ai codici improvvisativi ancora attivi nell'Appennino centrale e nell'Adriatico (terre di provenienza di Massimiliano) e nella tradizione turco/greca (di cui Valentina è una delle migliori interpreti europee). Un flusso dove la musica fluisce attraverso improvvisazioni modali, secondo una vera e propria ritualità sonora che libera lo spazio percettivo dell'ascoltatore per attendere sensazioni corporee, intuizioni introspettive, visioni creative. Il 15 agosto si festeggia Ferragosto con il trio di Flaira Ferro. Cantautrice e danzatrice nata a Recife (in pieno Carnevale!), la sua formazione come allieva del leggendario maestro Nascimento do Passo è fortemente legata alla cultura popolare del Pernambuco. Il suo è uno spettacolo a tutto tondo in cui, accompagnata nella tappa bolognese del suo tour europeo dal polistrumentista Lucas Dan e dal percussionista Philipp Bernhardt, mescola in maniera originalissima elementi tradizionali dei ritmi del frevo, del forró, del caboclinho e del maracatu - tipici della cultura popolare del nordest brasiliano - con rock, pop, funk ed elettronica, trascinandoci nel vortice del suo travolgente linguaggio ibrido e tropicale. (s)Nodi continua il suo viaggio il 22 agosto con Perija: dalla Macedonia del Nord, per la prima volta in Italia la band dark-folk definita l'ultima incarnazione della trance psichedelica neo-hippie-folk-postpunk. I loro temi (cantati nelle diverse lingue dei Balcani) spaziano dalle antiche ballate di paese (da loro riscoperte e raccolte sul campo) fino ad importanti questioni sociali del presente, in un'interpretazione unica, influenzata dalle sonorità delle scale maqam mediorientali e dai ritmi irregolari nordafricani, fino al blues, al post-punk, all'atonale e al jazz. A seguire, il 29 agosto, Ipek Yolu (nome turco della Via della Seta), quartetto estremamente dinamico, il cui fulcro è costituito dal groove delle ardenti melodie del saz di Orhan Özgur, a cui si sono recentemente aggiunti il beat del pluripremiato batterista jazz/hip-hop Frederik Bülow e gli assoli di sintetizzatore di Malthe Jepsen, uno dei tastieristi più tecnici della scena musicale europea. Il tutto a realizzare un set contagioso, tra folk psichedelico turco, ritmi di ispirazione africana e sudamericana e un leggero tocco di hip-hop e jazz fusion in grado di offrire un'esperienza musicale diversa da qualsiasi altra. Il 5 settembre arriva da Seoul arriva per la prima volta in Italia il minimalismo raffinato e paziente di Dal:um, Due musiciste e due antichi e pesanti strumenti acustici con corde di seta che vengono pizzicate e sono in grado di emettere sia tonalità melodiche che risonanze percussive. Un dialogo continuo tra pratiche tradizionali e sperimentali, che sfida i limiti e le potenzialità dei più noti strumenti tradizionali della Corea (il gayageum e il geomungo), creando un avvincente mondo sonoro bilanciato ed espansivo che fa tesoro delle dinamiche delicate e dello spazio tra le note. La rassegna si conclude il 12 settembre con tellKujira: nell'autunno 2020 nasce come quartetto da camera imperfetto con due chitarre elettriche al posto dei violini. La sua musica stilisticamente apolide, flessibile e aperta alla contaminazione si muove tra contemporanea, elettronica, art rock e free jazz, attraverso paesaggi sonori astratti, ambient, poliritmici, industriali che, durante le esibizioni live, cambiano in maniera sorprendente, sfociando gradualmente in una full immersion collettiva di infinite possibilità sonore. (s)Nodi - festival di musiche inconsuete fa parte di Bologna Estate 2023, il cartellone di attività promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena. Programma: Martedì 25 luglio ore 21.00 > Cucòma Combo Marco Zanotti batteria, percussioni, voce Martina Fadda voce solista, percussioni, synth Daniel Corbelli chitarra, percussioni, voce Andrea Taravelli basso, voce Fabio Mina flauti, sax tenore, colombian gaita, danmoi, electronics, kalimba Marcello Jandu Detti trombone, bombardino, tromba, shells, voce Martedì 1 agosto ore 21.00 > La mia geografia Saba Anglana voce e testi Fabio Barovero pianoforte e incursioni elettroniche Martedì 8 agosto ore 21.00 > Kalasciò Massimiliano Di Carlo voce, calascione, zampogna zoppa, tromba, flauto armonico, tamburello, scacciapensieri Valentina Bellanova flauti, cornamusa, ciaramella, ney, voce, tamburo Martedì 15 agosto ore 21.00 > Flaira Ferro Flaira Ferro voce Lucas Dan fisarmonica Philipp Bernhardt percussioni Martedì 22 agosto ore 21.00 > Perija Lea Milinovikj oud, tambura, cumbuş saz, percussioni Dea Delina Plevneš percussioni, voce Katerina Dimitrovska voce, tambura, kemane, percussioni, yaylı tambur Ognen Zlatanov cumbuş saz, oud, yaylı tambur, tambura, voce Martedì 29 agosto ore 21.00 > Ipek Yolu Orhan Özgur saz, voce Olaf Brinch basso Frederik Bülow batteria Malthe Jepsen tastiere Martedì 5 settembre ore 21.00 > Dal:um Ha Suyean gayageum Hwang Hyeyoung geomungo Martedì 12 settembre ore 21.00 > tellKujira Ambra Chiara Michelangeli viola/fx Francesco Diodati chitarra/fx Francesco Guerri violoncello Stefano Calderano chitarra/fx Biglietti intero € 10 | ridotto € 8 (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura) L'ingresso è consentito fino ad esaurimento posti. È possibile acquistare i biglietti in prevendita: • presso il bookshop del Museo della Musica in orario di apertura (da martedì a giovedì 11.00-13.30 / 14.30–18.30 | venerdì 10.00-13.00 / 14.30–19 | sabato, domenica, festivi h 10-19) e nel giorno del concerto a partire dalle ore 20.00 • online (con una maggiorazione di € 1) sul sito http://www.museibologna.it/musica oppure sul sito https://www.midaticket.it/eventi/snodi-festival-di-musiche-inconsuete. I biglietti non sono rimborsabili. Informazioni Museo internazionale e biblioteca della musica Strada Maggiore 34 | 40125 Bologna Tel. +39 051 2757711  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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diceriadelluntore · 5 years
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Storia Di Musica #101 - The Allman Brothers Band, At Fillmore East (Deluxe Edition), 2003
Greg e Duane Allman hanno sempre raccontato la stessa storia riguardo la personale folgorazione musicale: erano nel 1959 a Nashville ad un concerto dove si esibivano Wilson Pickett e James Brown e lo sguardo d’intesa tra i due fratelli voleva dire solo una cosa: facciamolo anche noi. I due iniziarono a studiare la musica, ad imparare a suonare meglio la chitarra e i primi esperimenti come duo avvennero sotto il nome Allman Joys, con cui incisero anche un disco, Hour Glass, di inesistente successo. La Liberty, la casa discografica che produsse il disco, era molto interessata alle doti canore di Greg, meno a quelle di Duane, che sconsolato iniziò a girare per i primi festival musicali del loro stato, la Georgia. Incontra Dickie Betts, leader degli Oakleys, che suona la chitarra, poi Jai “Jaimoe” Johanson che suona le percussioni, Berry Oakley al basso, che suonava con Betts e Butch Trucks alla batteria. Leggenda vuole che in un garage di uno di loro iniziarono a suonare i blues di Muddy Waters così bene e forte che tutto il vicinato accorse curioso ad ascoltarli e applaudirli. Duane a questo punto chiama Greg e il nucleo storico della Allman Brothers Band è pronto. La musica calda, torrida, che riprende i classici del blues, del soul ma li ripropone in cavalcate sonore epiche, con muri di suono chitarrosi e fantastici e improvvisazioni strumentali prese direttamente dal free jazz verrà chiamato Southern Rock: fiero, umido, potente e un po’ pazzo come il carattere di quelli del Sud degli Stati Uniti. L’esordio discografico è l’omonimo The Allman Brothers Band (1969) che ha già i primi due classici nella ripresa di Trouble No More di Waters e il primo pezzo leggenda, Whipping Post. Ma le vendite sono poco soddisfacenti. La band però inizia un grande tour negli Stati Uniti e dal vivo esprime tutta la sua potenza sonora. Che non passò inosservata: Eric Clapton affascinato dalla maestria di Duane gli chiederà di unirsi ai Derek And The Dominoes, e la magica chitarra di Duane è presente in quel capolavoro che è Layla. Nei ritagli di tempi tra le date registrano Idlewild South, che regala altre due canzoni leggenda come Midnight Rider e In Memory Of Elizabeth Reed. Le vendite vanno un po’ meglio, la band decide di mettere tutte le forze in campo nei concerti: ne faranno quasi 300 nel 1970 e altrettanti nel 1971, dove suoneranno davanti a 100.000 spettatori al Festival Rock di Atlanta. Il ritmo forsennato dei concerti era legato all’abuso di droghe pesanti e a critici problemi finanziari, tanto è che il loro manager, Twiggs Lyndon, accoltellò a morte un proprietario di club che non voleva pagarli. Bill Graham, il leggendario proprietario dei teatri Fillmore, il West a San Francisco e l’East a New York li invita per due serate nella grande mela a Marzo del 1971, il 12 e il 13, dove la band dividerà il palco con Johnny Winter e i Blood, Sweat & Tears. I fratelli Allman decisero di registrare quelle serate. Che da allora sono considerate uno dei concerti più belli e spettacolari di tutti i tempi. La line up storica viene presentata con un semplice “Ok, The Allman Brothers Band” da Michael Ahern, l’annunciatore degli show del Fillmore. Secondo un grande critico musicale, Randy Poe, poi biografo della band, “quello fu l’unico momento non spettacolare della serata”. Il concerto esprime al massimo il loro suono infuocato, perfetto mix di stili e eclettismo, negli anni della sperimentazione dei generi e di quello che sarà di lì a poco la fusion. Nella edizione ufficiale del 1971 era su doppio LP ma raccoglieva solo 7 pezzi: altre registrazioni verranno pubblicate nel successivo e splendido Eat A Peach (1972). Nel 2003 (in colpevole ritardo) verrà finalmente pubblicato l’intero concerto così come pensato dalla band e dal produttore Tom Dowd in 2 cd, definito edizione deluxe: si apre con il blues a tutto volume di Statesboro Blues (di Blind Willie McTell) con la slide di Duane a giganteggiare, poi Trouble No More, fantastica, che si lega a Don’t Keep me Wonderin’, di Greg Allman e Done Somebody Wrong di Elmore James. Poi arriva il primo colpo da KO: la torrida e languida versione di Stormy Monday, classico di T-Bone Walker, è la prima perla del suono Allman Bros, il primo capolavoro del disco. Dopo One Way Out (altro prestito da Elmore James) arriva una dei brani più belli di sempre: scritta da Dickie Betts, e forse dedicata ad una sua amante di origine italiana, In Memory Of Elizabeth Reed fu scritta da Betts nel cimitero di Rose Hill a Macon, dove la band spesso andava per cercare tranquillità nel parco interno del cimitero: sul prato preferito da Betts c’era un lapide di tale Elizabeth Reed Napier che diventerà uno dei nomi più leggendari delle canzoni del rock (a sua insaputa): gli oltre 13 minuti del brano strumentale lasciano l’impronta più forte e potente delle loro abilità, del loro gusto e della potenza suggestiva del loro suono. Ma non finisce qui: in scaletta una versione formidabile di Midnight Rider e una fantascientifica da 19 minuti di You Don’t Love Me di Willie Cobbs. Il secondo cd ha solo 4 pezzi, ma bastano per un viaggio ai limiti dell’universo del suono: si parte con la versione definitiva di Hot ‘Lanta, strumentale che apparirà solo nei loro live e mai registrata in studio, passa attraverso  i 22 minuti di Whipping Post, che contiene i germogli di tutti gli stili musicali futuri (devastante, magica ed imperdibile e che stupirà così tanto Frank Zappa che dedicherà un brano a Duane, For Duane, in omaggio alla sua magia di chitarrista), sale sulla cime da 33 minuti di Mountain Jam, che è un universo a parte, e finisce con la partecipazione di Elvin Bishop in Drunk Hearted Boy. La confezione del viaggio intergalattico ha un’ultima storiella da raccontare: Duane era scontento di come la Atlantic concepiva le copertine dei dischi, e quindi impose un loro fotografo, Jim Marshall, che una mattina organizzò il set a Macon, utilizzando le casse degli strumenti della band a cui appose la scritta At Fillmore East. La band aveva poca voglia di posare per foto la mattina presto, ma mentre erano in corso le prove lo spacciatore di Duane arrivò sul set, fece uno strano segno al chitarrista, che si alzò, prese la dose, e si sedette mettendosi in posa, scatenando le risate degli altri che furono immortalate in una delle copertine icona del rock, frutto della musica struggente, poliedrica e magica di un gruppo di ragazzi del Sud degli Stati Uniti.
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Bistagno in palcoscenico fa il bis: stasera la presentazione
Dopo il successo dell’edizione 2017, la prima, una scommessa vinta ossia decentrare un’offerta culturale su un territorio lontano dai grandi centri di produzione, con 440 presenze su 495 posti disponibili, la stagione 2017-2018 della rassegna Bistagno in Palcoscenico, diretta e organizzata da “Quizzy Teatro”, in collaborazione con la S.O.M.S. e con il sostegno della Fondazione “Piemonte dal Vivo”, raddoppia. Cinque spettacoli per un “Cartellone Principale”, composto da due nomi di prestigio nazionale e internazionale, tre compagnie in ascesa, grandi opere della letteratura mondiale tradotte in comicità, incursioni culinarie, romantiche ilarità e tanta musica dal vivo, e otto rappresentazioni per un “Cartellone Off”, una per ogni festa in calendario, da quelle per i più piccoli alle commemorazioni storiche, passando attraverso la figura della donna, per arrivare al mondo del lavoro. Il “Cartellone Principale”, finanziato e promosso dalla Fondazione “Piemonte dal Vivo”, inizia sabato 25 novembre 2017 con uno tra i più famosi e irriverenti comici della televisione italiana, erede estetico e istrionico di Paolo Poli: Alessandro Fullin in Piccole Gonne, parodia del classico per ragazzi Piccole Donne di Louisa May Alcott, una commedia tutta da ridere, un “infeltrimento teatrale” di un colosso della letteratura statunitense, una rilettura ironica e tagliente di un libro che le nostre sorelle avevano sempre tra le mani sino agli anni ’60. Un cast al maschile con un’eccezione: Tiziana Catalano del popolare duo comico “Le sorelle suburbe”. Venerdì 15 dicembre 2017 sarà la volta dello spettacolo diventato un caso mediatico per aver visto il suo protagonista, Giovanni Mongiano, recitare con passione davanti a una platea vuota (a causa di una probabile mancanza di comunicazione al pubblico da parte del teatro ospitante): Improvvisazioni di un attore che legge, le tragicomiche peripezie di Matteo Sinagra, sfortunato teatrante nella compagnia di giro capeggiata dal famigerato Commendator Zacconi. La vita di palcoscenico, dura, romantica, ma altrettanto grottesca e imprevista, un esercizio di equilibrismo sul filo dell’ironia, un’ora di perfida comicità, tra improvvisazioni fulminanti, vezzi deprecabili, speranze deluse, umiliazioni cocenti, provocazioni musicali, suggeritori sprovveduti, tecnici distratti e pipistrelli minacciosi. Sabato 20 gennaio 2018 il pluripremiato Cucinar Ramingo, interpretato con delicatezza e sensibilità da Giancarlo Bloise, invita gli astanti a salire sul palco ad assaggiare ciò che il “narrattore” ha cucinato in tempo reale, mentre sovrappone e alterna alle azioni pratiche della gastronomia il racconto di viaggi attraverso la mitologia greca, le regole della cucina ebraica, la musica, la scrittura di Giuliano Scabia, la sua, e quella di Maurizio Meschia. Sabato 17 febbraio 2018 Shakespeare non sarà mai stato così divertente come con Otello Unplugged del giovane ma già affermato mattatore milanese Davide Lorenzo Palla, accompagnato dal polistrumentista Tiziano Cannas Aghedu. Tutti conoscono per sentito dire Otello, ma quanti sanno per davvero la sua vicenda? Una possibile risposta è offerta da questo lavoro di riscrittura, un invito a immaginare eventi, dettagli e particolari di uno show che non c’è. La tragedia originaria viene agita, raccontata e illustrata da un cantastorie contemporaneo in un turbinio di situazioni e di atmosfere sempre nuove, evocate di volta in volta dalla musica eseguita live sulla scena. Sabato 19 maggio 2018 chiude il “Cartellone Principale” Bandakadabra, orchestra di fiati e percussioni reduce da una fortunata tournée europea, con il varietà comico-teatral-musicale, dai toni surreali e dadaisti, Figurini: una “fanfara urbana” con riferimenti alle atmosfere western e alle colonne sonore di Ennio Morricone che si trasformano in brani dei Beatles che a loro volta diventano l’occasione per riflettere con ironia sulla tossicità degli smartphone e sull’infelice vita amorosa dei musicisti di “insuccesso”. Gli strumenti suonano, ma possono divenire oggetti di scena: una musica da vedere e da giocare con lo spettatore. Il “Cartellone Off” intervalla quello “Principale” e diversifica la proposta in due spettacoli per famiglia, due commemorazioni storiche, due rappresentazioni per celebrare altrettante ricorrenze di valore sociale e due saggi del laboratorio di formazione adulti e ragazzi 2016-2017. Sabato 6 gennaio 2018 apre Quizzy Teatro con Le fate incantatrici, racconti popolari, leggende, fiabe e favole del Piemonte e della Valle d’Aosta, in interazione fisica con i bambini, narrati da Laura Formenti, attrice comica di “Colorado Cafè”, e Monica Massone, Direttrice Artistica della rassegna. Sabato 27 gennaio 2018 il ritorno a casa, da Auschwitz a Torino, di Primo Levi è raccontato con maestria e lucidità da Fabrizio Pagella e Moreno Pigoni in Tregua, con un elemento di novità: l’interazione tra attore e burattini della Commedia dell’Arte. Sabato 10 febbraio 2018 Laura Formenti presterà corpo e voce alle principali figure del Carnevale regionale italiano ne Il processo alle maschere, un omaggio alla maschera tipica di Bistagno (AL), Uanen Carvè. Sabato 10 marzo 2018 si richiama la Giornata Internazionale della Donna con Frida, impersonata da un’intensa Federica Cassottana: la vita della straordinaria pittrice messicana, Frida Kahlo appunto, in parole e azioni sceniche al suono della chitarra dal vivo di Federica Lemmo. Venerdì 6 aprile 2018 lo spettacolo-saggio, esito del laboratorio-ragazzi 2016-2017, Il ridondante circo dell’età adolescenziale dell’autore, attore, regista e volto noto della televisione italiana Massimiliano Vado: la vita, l’amore, il tradimento, la morte e l’amicizia durante il complesso periodo dell’adolescenza. Sabato 7 aprile 2018 spetta invece al gruppo-adulti dimostrare il proprio talento con Borderline, una drammaturgia collettiva al limite del proibito e della trasgressione: un condominio, otto inquilini e un tentativo di rispondere alle domande “Chi siamo realmente a porte chiuse?” e “Che cosa nasconde la facciata delle apparenze?”. Sabato 21 aprile 2018 si festeggia in anticipo la Giornata dei Lavoratori con Io amo il mio lavoro: Tommaso Massimo Rotella, attore dall’ironica naturalezza, è Gugliemo Paonessa, il miglior autista di carro funebre che il mondo possa ricordare, ma con uno scheletro nell’armadio che cercherà in ogni modo di nascondere. Mercoledì 25 aprile 2018 Eroi per caso conclude la stagione 2017-2018 di “Bistagno in Palcoscenico”: Fabrizio Pagella, diretto da Monica Massone, farà rivivere uomini e donne, eroi e antieroi, casualità e apparenti banalità che contribuirono a cambiare il corso della Storia durante i difficili giorni della Resistenza. La programmazione 2017-2018 è stata creata in risposta all’insieme dei desiderata, delle richieste, dei bisogni, delle urgenze e delle mancanze del pubblico, emerse dal questionario somministrato a ciascun spettatore alla fine di ogni spettacolo della scorsa edizione. “L’obiettivo comune è costruire una casa – dichiara Monica Massone, Direttrice Artistica della rassegna “Bistagno in Palcoscenico” - un luogo di confronto e di condivisione, tanto per gli artisti, quanto per gli spettatori. Alla base della scelta artistica c’è l’utilizzo del sorriso e del divertimento per dare vita a un tempo libero che sia di qualità e impegno, mediante un’offerta di spettacoli che possano veicolare un messaggio sul nostro presente, una riflessione capace di immediata comprensibilità. Con le proposte artistiche fatte si vuole evitare tanto l’intellettualismo e l’astrattismo, quanto l’intrattenimento fine a se stesso, per rimanere su un piano di realtà che sia al contempo oggettivo e profondo, espresso attraverso la leggerezza dell’ironia e della parodia, da sempre efficaci perché godibili mezzi di costruttiva critica sociale. Vogliamo inoltre incrementare una partecipazione consapevole da parte del pubblico, accompagnandolo nella conoscenza dei linguaggi espressivi meno consueti e rafforzando il suo legame con il territorio”. “È con estremo piacere che la SOMS di Bistagno ospita l’edizione 2017-2018 della Rassegna Teatrale “Bistagno in Palcoscenico” – afferma Riccardo Blengio, Vice-Presidente della S.O.M.S. e Vice-Sindaco del Comune di Bistagno (AL) - un appuntamento che si rinnova ormai da parecchi anni e che, a partire dalla scorsa edizione, può vantare la presenza in cartellone di grandi artisti di fama nazionale. Il salto di qualità è stato reso possibile dalla sinergia che è venuta a crearsi tra la SOMS di Bistagno e la Compagnia “Quizzy Teatro”, di cui è responsabile Monica Massone, Direttrice Artistica della Rassegna. Grazie infatti al suo costante impegno e alle competenze sue e dei suoi collaboratori, “Bistagno in Palcoscenico” è stata accreditata all’interno del progetto “Corto Circuito”, promosso dalla Fondazione “Piemonte dal Vivo”. Auspico che questo evento, realizzato anche con il patrocinio gratuito del Comune di Bistagno, possa ulteriormente migliorarsi negli anni a venire, contribuendo in tal modo a fare del nostro piccolo ma attivissimo paese un polo culturale di rilievo. Per il momento, mi fa particolarmente piacere poter presentare ai soci, ai bistagnesi e agli abitanti del territorio un cartellone così ricco che, sono certo, saprà intrattenerli, andando incontro ai loro gusti e alle loro esigenze”. “La Fondazione “Piemonte dal Vivo”, anche per la stagione 2017-2018, è impegnata nel suo compito primario di diffondere sul territorio piemontese spettacoli che spaziano dalla prosa alla danza, dalla musica classica e jazz a quella popolare d’autore, sino a comprendere il circo contemporaneo, con ruoli e funzioni operative, garantiti dalla Regione, sempre più estesi – asseriscono Anna Tripodi, Presidentessa, e Paolo Cantù, Direttore della Fondazione “Piemonte dal Vivo” - “Piemonte dal Vivo” dialoga con le eccellenze presenti sul territorio, sia per interpretare i bisogni e le richieste espressi dal pubblico, a cui viene offerta una proposta artistica di altissimo livello, che per promuovere e divulgare le arti performative come motore di sviluppo e valorizzazione delle realtà locali. La progettazione fatta in sinergia con SOMS Bistagno e “Quizzy Teatro” significa di fatto potenziare i processi creativi nati in loco e perciò avvicinare il pubblico al teatro, rispondendo alle sue stesse esigenze”. Tutti gli spettacoli hanno luogo al Teatro “SOMS” di Bistagno (AL), in Corso Carlo Testa, n° 10, e hanno inizio alle ore 21, eccetto Le fate incantatrici, Il processo alle maschere ed Eroi per caso alle ore 17. Ogni rappresentazione sarà correlata da un incontro introduttivo, condotto da esperti, alle ore 20,30, e un rinfresco offerto al pubblico, in occasione di un incontro con l’artista, al termine della serata. Il costo del biglietto è 18 euro (ridotto 15 euro) per Piccole Gonne e Figurini, 15 euro (ridotto 12 euro) per Cucinar Ramingo, 12 euro (ridotto 9 euro) per Improvvisazioni di un attore che legge, Otello Unplugged, Tregua, Frida, Il ridondante circo dell’età adolescenziale, Borderline, Io amo il mio lavoro ed Eroi per caso, 8 euro per Le fate incantatrici e Il processo alle maschere. Il prezzo dell’abbonamento al “Cartellone Principale” è di 50 euro, con posto riservato nelle prime file. Abbonato e accompagnatore hanno diritto a biglietto ridotto per ogni spettacolo del “Cartellone Off”. La riduzione è valida per categorie di legge e strutture in convenzione con “Quizzy Teatro”: under 25 e over 65, diversamente abili, studenti universitari, tesserati di associazioni culturali, artistiche, ricreative e S.O.M.S., U.N.P.L.I. – Pro Loco, A.N.P.I., Cooperativa “Crescere Insieme”, “Le donne del vino”, Fondazione “Zonta International”, UniTre, Torino + Piemonte Card, Carta Stabile, Tosca, Aiace, Touring Club, Cral Regione Piemonte, Cral Intesa San Paolo, Abbonamento Musei, abbonati alla stagioni a cura della Fondazione “Piemonte dal Vivo”, del Teatro Stabile di Torino, di “Teatro Piemonte Europa”. Limitatamente a Le fate incantatrici e Il processo alle maschere è all’attivo una “Promozione Famiglia”: se in tre persone, ogni due biglietti il terzo è a 4 euro / se in quattro persone, il terzo e il quarto sono a 4 euro. Presentando alla cassa il biglietto di una o più rappresentazioni del “Cartellone Principale”, l’ingresso è ridotto per uno o più spettacoli del “Cartellone Off”. La Tessera “Quizzy” è nominale a 15 euro e dà diritto a biglietto ridotto per ogni rappresentazione del “Cartellone Principale” e a un biglietto omaggio non nominale per un titolo a scelta del “Cartellone Off”. In più, per chi possiede la Tessera “Quizzy”, sono comprese comunicazioni last minute contenenti numerose promozioni. Autorizzando “Quizzy Teatro” al trattamento dei dati personali, saranno trasmessi avvisi, via sms, whatsapp e mail, circa promozioni speciali per ognuno degli spettacoli in cartellone. Sono previsti accrediti per i giornalisti e omaggi per accompagnatore certificato di persone diversamente abili. La prevendita (senza diritti aggiuntivi) è consigliata e si effettua presso Cibrario Libreria Illustrata, ad Acqui Terme (AL), in Piazza della Bollente, n° 18, e presso il Teatro “SOMS”, ogni mercoledì, dalle ore 17 alle 19. Sabato 7 ottobre, alle ore 21, presso il “Freedom Cafè” di Acqui Terme (AL), in piazza San Guido, n° 10, sarà allestita una presentazione al pubblico, in occasione di un umoristico adattamento per locali notturni del Macbeth di Shakespeare con Davide Lorenzo Palla. Durante la serata, è possibile acquistare abbonamenti e biglietti per la stagione 2017-2018 a costo ridotto. Per informazioni e prenotazioni (consigliate): 348 4024894 (Monica), 388 5852195 (Riccardo), [email protected], www.quizzyteatro.com, www.somsbistagno.it, www.piemontedalvivo.it/corto-circuito-piemonte, FaceBook e Instagram “Quizzy Teatro” http://dlvr.it/PszW0q
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sounds-right · 7 years
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Cost - Milano: ogni giovedì sul palco ci sono Umberto e Rudy Smaila con i loro musicisti
Con la nuova stagione autunno - inverno - primavera 2017 - 18, il giovedì di Cost - Milano, hot spot perfetto per chi vuol passare una serata all'insegna del divertimento dall'aperitivo a notte fonda non cambia. Protagonisti sul palco sono ancora Umberto Smaila e Rudy Smaila! Tutti i giovedì infatti Cost Milano ospita Casa Smaila's, cena evento dedicata alla musica dal vivo. Protagonista sul palco è quindi l'intramontabile cantante e showman Umberto Smaila, che assieme al figlio Rudy e alla fidata band propone uno spettacolo ricco di improvvisazioni, ospiti e sorprese. Lo spettacolo è dedicato ai grandi successi italiani dagli anni '60 ad oggi, tra rock, pop, successi dei cantautori e revival. Gli orari sono perfetti per tutti, da chi vuol uscire dal lavoro ed iniziare a divertirsi fino a chi invece preferisce far tardi o tardissimo: dalle 20 aperitivo, dalle 21 cena al ristorante (menu guidato con scelta tra carne e pesce a 40 40 a persona, vino compreso), dalle 22 e 30 Umberto e Rudy Smaila Live Show, dalle 1 e 30 dj set. Parcheggio convenzionato 25 Park (Piazza XXV Aprile 16/a)
Ristorante Cost Lunch, Dinner, Music and Drinks 0262690631 [email protected] Whatsapp 333 8888252 via Tito Speri 8 Milano www.facebook.com/CostDiscoRestaurantMilano www.ristorantecost.it
Biografia Umberto Smaila
1950-1960 Umberto Smaila nasce a Verona il 26 Giugno 1950. A otto anni esordisce cantando in una operetta nel teatro parrocchiale. A nove anni i genitori, Mary e Guerrino, lo iscrivono ai corsi di pianoforte e recitazione.
1960-1970 È un bambino prodigio, esibendosi in concerti di una certa difficoltà. Si iscrive al Liceo Classico di Verona, dove conosce quelli che saranno i suoi compagni di tutta una vita: Jerry Calà, Franco Oppini e Nini Salerno. Suona nelle Band dell'epoca del Beat. Recita anche nella Filodrammatica della scuola.
1970-1980 Nascono i "Gatti di Vicolo Miracoli". Abbandonati gli studi universitari, debutta al "Derby" di Milano con Cochi e Renato, Paolo Villaggio e Enzo Jannacci. Nel 1977 arriva il grande successo televisivo di "Non Stop" con Troisi, Verdone, Gaspare e Zuzzurro e Nuti e i Giancattivi. Nel '79 e '80 due grandi successi cinematografici: "Arrivano i Gatti" e "Una vacanza bestiale", dove esordisce colui il quale era stato per 5 anni il tecnico delle luci del gruppo: Diego Abatantuono. Nel 1980 arriva anche il disco d'oro, con un milione di copie vendute per "Capito?", la sigla di Domenica In.
1980-1990 Umberto ha scritto tutte le musiche dei "Gatti" e nel 1986 ha composto "È tutto un attimo", grande successo sanremese di Anna Oxa. Dopo ventotto anni questo brano è ancora un evergreen con più di 20 milioni di copie vendute. Dall' 86 al 90 conduce "Colpo Grosso", il più straordinario successo televisivo di quegli anni. Sulle reti Mediaset conduce "Help", "C'est la vie", "Babilonia", per un totale di 2000 apparizioni.
1990-2000 Nasce a Poltu Quatu, in Sardegna il primo "Smaila's ", il locale che rilancerà la musica dal vivo in tutta Italia. Partecipa a "Buona Domenica" con Jerry Scotti e Gabriella Carlucci nel '92 e nel '93. Poi "La sai l'ultima?" con Scotti e la Barale fino al '95. Scrive più di venticinque colonne sonore per il cinema: "Soldati", "Il ragazzo del Pony Express", "Sognando la California" ecc. ecc. Quentin Tarantino sceglie una sua musica per il film "Jackie Brown".
2000-2010 Smaila partecipa a quattro edizioni di "Buona Domenica" con Maurizio Costanzo e a decine di "Maurizio Costanzo Show ". Nascono nuovi "Smaila's" : a Sharm el Sheikh, ad Aprilia, ecc. ecc. Come attore è protagonista del film di Alessandro Benvenuti "I miei migliori amici" e a "I Mitici" di Carlo Vanzina di cui compone anche la colonna sonora.
2014 - 2017 ed oltre… Oggi Umberto Smaila ha tagliato il lusinghiero traguardo di 5000 concerti in tutta Italia e all'estero. Sono nati nuovi "Smaila's" a Gallipoli a Porto Rotondo, sulle navi Grimaldi per la Spagna. Spesso lo accompagna, con grande bravura, suo figlio Rudy, che segue con impegno le orme del padre.
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onlaproject · 4 years
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Questa Sera!! Venerdì 14 Agosto One Night Love Affair & Hotel Ficocella presentano // PARTY DI FERRAGOSTO \\ Con "Re:ShAKeD & Violin Duo - NuVibes & Soulful Mashup" Un progetto firmato One Night Love Affair con il maestro #violinista #Domenico_Ingenito (Violino e Voce) e i #groove di #Bernardo_Graziano Con #RE_SHAKED - Nuvibes e Soulful Mashup ne sentirete di ogni! Il repertorio prevede un'introduzione #Bossalounge e #PopLounge e una seconda parte di Mashup Soulful, ovvero di ardite commistioni sonore: il groove dei Daft Punk incontrerà le parole di Vasco Rossi, Eumir Deodato incontrerà Enzo Avitabile, Purple Disco Machine incontrerà Lucio Battisti e tanti altri #mashup in chiave rigorosamente #soulful, sapientemente "shakerati" con improvvisazioni del #violino, #groove e atmosfere, #Soulful_Lounge e suoni #DeepHouse. 👉 Start 20.00 'til end 🏘️ Hotel Ficicella 🛣️ Via Ficocella 51 - Centola (Palinuro) 📞 Info: 329 3423373 (Graziano) 🎼 Art Director: #ONLA_Events #onlaevents #trumpetloungeduo #saxngroove #DuoLounge #saxlounge #violinlounge #GuitarLounge #salerno #salernobynight #deephouse #music #loungemusic #sorrento One Night Love Affair Onla Events Duolounge (presso Hotel Ficocella) https://www.instagram.com/p/CD3fWLCn4ol/?igshid=b0i3gczpfgfu
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