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oggi, 28 ottobre, a roma: labýrinthos, suoni per i materiali verbovisivi di lamberto pignotti
labýrinthosOGGI, lunedì 28 ottobre, h. 20, Teatro Basilica, Piazza di Porta S. Giovanni 10 (Roma) ingresso gratuito Barbara De Dominicis, Cristian Maddalena e Francesco Ziello sonificheranno i versi tratti da “Labirinti” di Lamberto Pignotti, padre della poesia visiva. I tre artisti sonori, attraverso voci, elettronica e shamisen, daranno vita ad un dialogo aperto e cangiante grazie alla…
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#Barbara De Dominicis#Cristian Maddalena#Francesco Ziello#improvvisazioni sonore#labirinti#Lamberto Pignotti#poesia visiva#sonificazione#versi
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La Nasa ha fatto 'suonare' un buco nero: ecco l'audio che ha diffuso
Il fraintendimento che nello spazio non ci sia mai suono è dovuto al fatto che la gran parte dell'Universo è vuoto, e che manchi il mezzo per permettere la propagazione delle onde sonore. Ma un ammasso di galassie è composto da così tanto gas che abbiamo captato un suono. Lo abbiamo amplificato e mixato con altri dati per riprodurre il suono di un buco nero". Nei giorni scorsi il canale Nasa Exoplanets della Nasa ha condiviso sui suoi profili social il 'rumore' emesso da un buco nero accompagnando la clip con questa didascalia.L'audio in realtà - definito dall'agenzia spaziale americana 'Black Hole Remix' - era stato diffuso per la prima volta nel maggio scorso. Rilanciato qualche giorno fa, il post ha ottenuto 14,8 milioni di visualizzazioni dividendo gli utenti tra chi lo ha definito "raccappricciante" te chi "etereamente stupendo". L'effetto sonoro che ascoltiamo qui è il risultato di una scoperta fatta nel 2003 quando, dopo oltre 53 ore di osservazione, i ricercatori della Nasa capirono che le onde di pressione emesse dal buco nero supermassiccio sito al centro dell'Ammasso di galassie di Perseo (o Abell 426) creavano particolari increspature nel gas, tali da poter essere tradotte in suoni attraverso una tecnica chiamata "sonificazione" (ovvero trasformazione dei dati astronomici in un suono udibile all'essere umano).Le onde in questione tuttavia, producevano le note più basse mai rilevate nell'Universo, impossibili da udire dall'orecchio umano. Per questo motivo i ricercatori della Nasa hanno aumentato di decine e decine di ottave il suono del buco nero, ottenendo questo rumore inquietante quanto stupefacente.
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[Archivio Storico Comunale, 18.12, 19.00 - 20.15 - 21.30] Laboratorio Di Ricerca Musicale / Concerto – omaggio a Philip Corner Un omaggio a Philip Corner, nell'anno in cui la città di Palermo ha ricevuto dallo storico membro del gruppo FLUXUS, il suo straordinario archivio. 19.00, ingresso gratuito LABORATORIO DI RICERCA MUSICALE - OMAGGIO A PHILIP CORNER in occasione dell'imponente donazione che Philip Corner ha voluto fare alla Biblioteca del Conservatorio di Palermo, affidandola alle cure del suo bibliotecario Dario Lo Cicero, il Laboratorio sarà presente nella seguente formazione: Dario Lo Ciceroflauti, percussioni Manlio Specialeviolino, percussioni Antonio Tralongoviola, percussioni Davide Mezzatestachitarra Mila Di Addariopianoforte, Angelica glass harp, percussioni /////////::///////:://///////://////////:////// Alessandro Bosetti / Plane/Talea Un “coro impossibile” costruito attraverso il campionamento di migliaia di frammenti e particelle di voce anonimi, e la loro ricomposizione in ghirlande e tessiture polifoniche. Un ciclo che può venir inteso come la sonificazione utopica di una comunità impossibile, in cui la “voce” è atomizzata in particelle primarie ed in seguito ricostituita in masse e nubi sonore. Con queste parole, Alessando Bosetti, compositore e artista sonoro tra i più innovativi della sua generazione,descrive Plane/Talea Bosetti, il concerto in multidiffusione che l’artista presenta domenica 18 dicembre alle ore 20.15, all’Archivio storico Comunale. ///////:///////://///////:///////://////://///// MUQATA’A Muqata’a è una figura emblematica della scena hip-hop ed elettronica palestinese già dai primi anni 2000, con il Ramallah Underground Collective. Dopo diversi album strumentali da solista tra cui “Inkanakuntu” (2018) su Discrepant, fa uscire “Kamil Manqus كَامِل مَنْقوص" per Hundebiss nel ‘21. Qua il suono si fa ancora più ipnotico e destrutturato, con una spiccata maestria dei beat e un lavoro sui sample dallo spessore politico che fa emergere dalla rimozione globale l’archivio della cultura sonora palestinese e la crudezza della sua realtà contemporanea. (presso Archivio storico comunale di Palermo) https://www.instagram.com/p/CmTvbE8qXx8/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Bologna, al Teatro delle Moline va in scena “Siamo tutti cannibali” di Roberto Magnani
Bologna, al Teatro delle Moline va in scena “Siamo tutti cannibali” di Roberto Magnani. Al Teatro delle Moline di Bologna dal 6 all’11 dicembre va in scena SIAMO TUTTI CANNIBALI. Sinfonia per l’abisso, un’esplorazione sonora e musicale all’interno delle vicende narrate in Moby Dick di Herman Melville, una delle opere capolavoro della letteratura americana. Lo spettacolo nasce dall’incontro artistico tra l’attore e regista Roberto Magnani, componente storico del Teatro delle Albe, e il contrabbassista Giacomo Piermatti, a cui si unisce anche il sound designer Andrea Veneri. Nel tentativo di manifestare quello che le parole del romanzo lasciano solo intuire, la musica crea uno spazio emotivo e fisico. Ma il luogo appare misterioso e il tempo ignoto: siamo tornati indietro o all’inizio di una nuova umanità? Le variazioni timbriche della voce si succedono, rimodulate attraverso riverberazioni digitali che ne variano la spazialità, l’enfasi o la crudezza. Il suono della baleniera Pequod – disturbato dagli scricchiolii del ponte e dal furioso sbattere delle code degli squali affamati sotto la prua – è una sinfonia in cui il contrabbasso viene amplificato, in modo da creare piani sonori differenziati, ed elaborato attraverso ritardi e moltiplicazioni. “Moby Dick è un libro sulla rovina, sul tramonto della nostra società – commenta Magnani – canto straziante e psicotico, mistico e delirante. Leggerlo provoca lo stesso effetto che deve aver sperimentato chi ha potuto ascoltare Jimi Hendrix suonare dal vivo, a Woodstock, The Star Spangled Banner nel 1969. L’ho letto oramai diverse volte, ci torno spesso e, come un libro magico, aprendolo a caso ottengo indicazioni sul futuro”. Cogliendo nell’opera il riferimento al mito tragico di Narciso, lo spettacolo parte da qui per affrontare il tema della ricerca dell’identità attraverso l’esperienza dell’abisso che abita ognuno di noi. “Secondo i miti orfici – racconta il regista – Dioniso fu ucciso dai Titani mentre si guardava allo specchio. Specchiandoti crei il mondo, ma la creazione e la conoscenza di questo mondo non rispondono alla realtà. La fonte d’acqua agisce come uno specchio, mettendo insieme, dunque, superficie riflettente e profondità oscura. Così, nel gioco del Teatro, una bacinella può per incanto tornare a trasformarsi in uno specchio d’acqua che raccoglie in sé tutti gli oceani del mondo”. Roberto Magnani si avvicina giovanissimo al Teatro delle Albe partecipando alla non-scuola e nel 1998 entra a far parte stabilmente della compagnia. Nel 2009 debutta con ODISÉA “lettura selvatica” di Tonino Guerra, in cui per la prima volta si cimenta da solo in un lavoro-esercizio per affinare l’uso del dialetto romagnolo come lingua di scena. Nel 2015 debutta con E’ BAL, poemetto in lingua romagnola di Nevio Spadoni, ideato e realizzato insieme a Simone Marzocchi, compositore e trombettista. Nel 2018 firma la regia e la drammaturgia di Macbetto, dal testo di Giovanni Testori, nel quale è in scena insieme a Consuelo Battiston e Eleonora Sedioli. Giacomo Piermatti studia contrabbasso con Daniele Roccato e Stefano Scodanibbio. Fortemente attratto dalla musica contemporanea, si è misurato con il repertorio solistico più significativo del ‘900 per contrabbasso solo, e ha collaborato con importanti compositori contemporanei. Suona nel Ludus Gravis, unica formazione in ambito europeo costituita da soli contrabbassi, con il quale ha partecipato a numerosi festival internazionali. Andrea Veneri si laurea in Musica Elettronica presso il Conservatorio O. Respighi di Perugia. Compone musica elettronica dal 2014 con un maggiore interesse per le possibili interazioni tra le arti performative: composizione cinematografica, musica per teatro e danza, live electronics e improvvisazioni. Collabora con Luigi Ceccarelli, compositore e performer italiano, tenendo concerti di improvvisazione, sonificazione dal vivo di film muti e lavorando a spettacoli teatrali. SIAMO TUTTI CANNIBALI. Sinfonia per l’abisso, da Moby Dick di H. Melville, con Roberto Magnani (voce) e Giacomo Piermatti (contrabbasso); musiche Giacomo Piermatti, Andrea Veneri; live electronics e regia del suono Andrea Veneri; tromba registrata e ammutinamento Simone Marzocchi; elaborazione drammaturgica Roberto Magnani; sprofondamenti Marco Sciotto; consulenza drammaturgica Iacopo Gardelli; spazio scenico Roberto Magnani; disegno luci Alessandro Pippo Bonoli; realizzazione scene Antonio Barbadoro; interventi pittorici Bacco Artolini; assistenza tecnica Enrico Isola, Fagio; realizzazione bozzetti di scena Federica Famà; foto di scena Marco Parollo; grafica Nicola Varesco; promozione e organizzazione Francesca Venturi; regia Roberto Magnani; ringraziamenti Francesco Giampaoli, Marco Olivieri, Flaminia Pasquini Ferretti; residenza artistica Masque Teatro, Ultimi Fuochi Teatro; produzione Teatro delle Albe / Ravenna Teatro in collaborazione con festival Crisalide, Operaestate; Festival, Associazione Perda Sonadora, Cisim. Teatro delle Moline, via delle Moline, 1/b, Bologna. Dal 6 all’11 dicembre: martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 21.00; mercoledì ore 19.00; domenica ore 18.30. Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 – Bologna. Prezzi dei biglietti: da 7 € a 15 € esclusa prevendita. Biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00. Tel. 051 2910910 - [email protected], www.emiliaromagnateatro.com ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Concerto Jazz sul Vesuvio con la voce del vulcano
I geologi, con apposite apparecchiature, ascolteranno i movimenti, il ‘respiro’, la ‘voce’ del Vesuvio, e la trasformeranno in una sequenza di note. La traccia che sarà ricavata sarà trasferita ai musicisti (il quartetto jazz di Marco Guidolotti, il sassofonista della band di ‘Ballando con le Stelle’), che saranno chiamati ad interagire, improvvisando, con i suoni prodotti dal Vesuvio, in una sorta di jam session, dove il ruolo di leader verrà svolto proprio dal vulcano. Un grande evento che ha il sapore della terra e della magia Sabato 21 settembre, alle ore 16.30, il vulcano impugnerà il microfono, dando vita a un concerto suggestivo, e assolutamente unico nel suo genere Una veste insolita, per il gigante dormiente, con un nome che è tutto un programma: ‘Concerto Vesuviano Jazz and Rocks’. Un progetto scientifico musicale che nasce dalla collaborazione tra la Città Metropolitana di Napoli, l’Ordine dei Geologi della Campania, il Reparto Carabinieri Biodiversità di Caserta, l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, EMusic, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il Comune di Ercolano e i Licei Musicali della Città Metropolitana di Napoli. L’accattivante progetto di stampo scientifico e musicale si svolgerà a Quota 1000 metri. Tanti appassionati e semplici curiosi avranno la possibilità, gratuitamente, di godersi un evento semplicemente irripetibile. A prendere forma, sarà infatti una vera e propria trasposizione musicale dei suoni del vulcano, della sua ‘voce’, intitolata con una certa verve evocativa “Concerto Vesuviano”. Un titolo nato da un’idea di Vincenzo Morra docente al Distar, dell’Ordine dei Geologi della Campania e di Antonio Menghini, Responsabile del progetto scientifico E-Music. A rendere possibile l’insolita esibizione è la cosiddetta E-Music (Musica Elettromagnetica), che nasce dal frutto della trasformazione in note musicali (sonificazione) della risposta del sottosuolo ad un impulso specifico EM (elettromagnetico). In pratica, i geologi ‘ascolteranno il respiro, la voce’ del Vesuvio, e la trasformeranno in una sequenza di note. Questa traccia sarà trasferita ai musicisti (il quartetto jazz di Marco Guidolotti - il sassofonista, tra l’altro, della band della trasmissione RAI ‘Ballando con le Stelle’ - con Felice Tazzini al piano, Valerio Vantaggio alla batteria e Francesco Pierotti al contrabbasso, coadiuvati dal responsabile artistico del progetto EMusic, il chitarrista Stefano Pontani), che saranno chiamati ad interagire, improvvisando, con i suoni prodotti dal Vesuvio, in una sorta di jam session, dove il ruolo di leader verrà svolto proprio dal vulcano. Tutte le fasi di acquisizione dei dati potranno essere seguite dal pubblico, il quale apprenderà anche nozioni di Geofisica
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Tree Talker gli alberi raccontano il climate change La foresta 4.0 e la sua gestione sostenibile Festival della Scienza, Università degli Studi di Genova, Aula della Meridiana L’innovazione al servizio della natura, per monitorare lo stato di salute dei nostri boschi e permetterci di ascoltare gli alberi: è questo l’obiettivo del progetto TRACE (TRee monitoring to support climate Adaptation and mitigation through pefc CErtification), partito nel Bosco di Piegaro (PG) grazie alla collaborazione tra PEFC (Programme for endorsement of forest certification schemes) Italia e il Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici, e ora applicato in diverse parti del mondo. Il progetto monitora gli effetti del cambiamento climatico sulle foreste e le piantagioni di alberi attraverso l’applicazione dei Tree Talker, sensori basati sull’IoT (Internet of Things), in grado di fornire in tempo reale una rete di monitoraggio delle funzioni dell'albero. I segnali e i dati trasmessi dagli alberi sono poi tradotti in suoni, generando così una pseudo “voce” degli alberi. Conoscerete obiettivi, modalità e risultati del progetto, comprendendo l’importanza dei parametri eco-fisiologici rilevati dai sensori, quali i flussi linfatici, la crescita in diametro, la quantità e la qualità del fogliame, la stabilità, la respirazione, la salute e la mortalità degli alberi in risposta a fattori umani e climatici. Infine, parola agli alberi, di cui potrete ascoltare la “voce”, ottenuta attraverso una tecnica di sonificazione, ossia di elaborazione digitale/sonora, dei dati registrati. (presso Università degli Studi di Genova) https://www.instagram.com/p/CkPr69CqQ8B/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Dati trasformati in suoni di stelle, galassie e buchi neri
Dati trasformati in suoni di stelle, galassie e buchi neri
Quest’ultima sonificazione dei dati presenta tre diverse scene cosmiche. In ognuna, i dati astronomici raccolti dal Chandra X-ray Observatory della NASA e da altri telescopi sono convertiti in suoni. La sonificazione dei dati mappa i dati di questi telescopi spaziali in una forma che gli utenti possono ascoltare invece di vedere soltanto, incarnando i dati in una nuova forma senza cambiare il…
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MACERATA – Il secondo appuntamento della trentasettesima edizione della Rassegna di Nuova Musica, firmata dal direttore artistico Gianluca Gentili, martedì 19 marzo, ore 21.15, sempre al Teatro Lauro Rossi di Macerata, è dedicato a Stefano Scodanibbio – maceratese e fondatore della Rassegna – e al suo strumento, il contrabbasso, e non sarà di sola musica, ma anche di parole sulla musica.
La serata infatti prevede all’interno del concerto, affidato musicalmente all’Ensemble Ludus Gravis, anche la presentazione da parte di Andrea Cortellessa del volume di scritti e taccuini di Scodanibbio “Non abbastanza per me” a cura di Giorgio Agamben ed edito da Quodlibet.
In apertura di concerto Alisei (versione per dieci contrabbassi,1986) di Scodanibbio e anche il suo Ottetto per otto contrabbassi (2010/2011), due brani compresi nel cd “Alisei” uscito recentemente per l’etichetta discografica ECM; quindi Fury Road – Omaggio a Stefano Scodanibbio per contrabbasso (2016) di Daniele Roccato e Cupio Dissolvi per otto contrabbassi e nastro (2017) di Fabio Cifariello Ciardi, ispirato alla voce di Martin Luther King durante il celebre discorso “I have a Dream” è dedicato “a Daniele Roccato e agli strabilianti interpreti del Ludus Gravis”. Il programma musicale è completato dalla prima esecuzione italiana di Seascapes X per otto contrabbassi (2018) di Nicola Sani.
L’Ensemble Ludus Gravis è composto dai contrabbassisti Giacomo Piermatti, Francesco Platoni, Alessandro Schillaci, Stefano Battaglia, Paolo Di Gironimo, Andrea Passini, Simone Masina, Mauro Tedesco, Rocco Castellani, Alessio Cordaro e ha come solista e direttore Daniele Roccato, artefice di un memorabile concerto l’anno scorso all’Asilo Ricci.
Ensemble Ludus Gravis Ludus Gravis è un ensemble di soli contrabbassi. Fin dal suo debutto nel 2010 ha rappresentato un’autentica novità nel panorama musicale contemporaneo attirando l’attenzione di compositori che hanno segnato la storia della musica e ricevendo inviti da molti dei più prestigiosi festival musicali europei. Per Ludus Gravis hanno scritto, tra gli altri, Hans Werner Henze, Sofia Gubajdulina, Terry Riley, Gavin Bryars, Julio Estrada, Stefano Scodanibbio, Fabio Cifariello Ciardi, Luigi Ceccarelli, Nicola Sani, Filippo Perocco, Edgar Alandia, Tonino Battista.
La sua attività si estende nei campi del teatro, della danza, della letteratura, della poesia, delle arti visive, del cinema muto e contempla progetti con accompagnamento d’orchestra e con live electronics. È stato ospite di prestigiosi festival in Italia e all’estero: La Biennale di Venezia, Ravenna Festival, Rassegna di Nuova Musica (Macerata), I Concerti del Quirinale di RadioTre (Roma), AngelicA (Bologna), Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, Associazione Alessandro Scarlatti (Napoli), Màntica Festival (Cesena), Imago Dei (Austria), Music of Changes e Gaida (Lithuania), I Cantieri dell’Immaginario (L’Aquila), Unicum (Slovenia), Borealis e Vinterfestuka (Norvegia), Ad Lucem Introvert Art Festival (Lettonia), Suså Festival (Danimarca), Lux Aeterna (Germania), Musica D’Hoy, VI Ciclo de Conciertos de Mùsica Contemporànea , Fundaciòn BBVA (Spagna).
L’ensemble è composto generalmente da otto contrabbassi ma il numero varia da quattro a dodici in relazione al programma. Ludus Gravis ha registrato per le etichette discografiche ECM e WERGO. BBC Radio, Rai Radio3 e il canale televisivo SkyArte hanno trasmesso suoi concerti. Il gruppo è nato dall’incontro tra Stefano Scodanibbio e Daniele Roccato.
Il concerto, come tutti quelli della Rassegna di Nuova Musica, sarà registrato e trasmesso da Rai Radio 3. I biglietti (Biglietteria dei teatri in piazza Mazzini e circuito online Vivaticket) hanno un costo di 5 euro (intero) e 3 euro (ridotto; gli studenti UNIMC potranno usufruire di ulteriori agevolazioni). Per l’appuntamento del 21 marzo all’Ex Asilo Ricci, considerato il limitato numeri di posti, si raccomanda l’acquisto del biglietto con anticipo.
La XXXVII Rassegna di Nuova Musica è realizzata con il contributo del Comune di Macerata e con il supporto logistico/organizzativo dell’Associazione Arena Sferisterio; si avvale della collaborazione dell’UNIMC e dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. Importante presenza è inoltre quella dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana con la quale il Festival ha realizzato negli ultimi anni numerosi progetti originali. Quest’anno ha inoltre il sostegno del MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.
Fabio Cifariello Ciardi (Roma, 1960) Interessato alla percezione, alla memoria e all’uso della tecnologia applicata a diversi fenomeni che raccontano il nostro presente, Fabio Cifariello Ciardi si dedica alla musica strumentale, a quella elettroacustica e alla creazione di opere multimediali. Di recente ha cominciato a interessarsi alla trascrizione strumentale delle inflessioni e dei ritmi della voce parlata e per la composizione della propria musica ha creato software originali dedicati al calcolo della dissonanza, la spazializzazione del suono, la sonificazione in tempo reale degli andamenti dei mercati finanziari e la trascrizione strumentale di voci parlate.
Per l’originalità della sua ricerca ha ricevuto premi e commissioni da istituzioni musicali nazionali ed internazionali. A partire dal 2001, con il collettivo Edison Studio, compone e realizza dal vivo le colonne sonore per diversi film muti e progetti di collaborazione con performer quali il percussionista Mahamad Gavhi Helm, il trombonista Ivo Nilsson e il contrabbassista Daniele Roccato. È titolare della cattedra di Composizione presso il Conservatorio di Trento, collabora con il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Trento ed è uno dei conduttori della trasmissione Radio3 Suite.
Daniele Roccato (Adria, 1969) Contrabbassista solista e compositore, è stato invitato a suonare in molti dei festival e delle sale da concerto più prestigiose del mondo, spesso presentando proprie composizioni. Per lui hanno scritto e trascritto Gavin Bryars, Fabio Cifariello Ciardi, Julio Estrada, Ivan Fedele, Sofia Gubajdulina, Hans Werner Henze, Filippo Perocco, Terry Riley, Nicola Sani, Stefano Scodanibbio. Gubajdulina ha dichiarato: “…la sua interpretazione mi ha totalmente sconvolta. Non ho mai sentito un contrabbasso suonare in questo modo” RAI (RadioTre).
Assieme a Scodanibbio ha fondato l’ensemble di contrabbassi “Ludus Gravis”, del quale è concertatore e solista. In ambito teatrale ha collaborato con Vitaliano Trevisan, Chiara Guidi e con il Teatro delle Albe, per la danza con Virgilio Sieni. Nel campo della creazione estemporanea e dell’improvvisazione ha realizzato progetti concertistici e discografici con Tarek Atoui, Bruno Chevillon, Mark Dresser, Paolo Damiani, Marc Ducret, Vinko Globokar, Garth Knox, Joëlle Léandre, Ciro Longobardi, Elio Martusciello, Sabina Mayer, Thollem McDonas, Butch Morris, Fabrizio Ottaviucci, Barre Phillips, Dominique Pifarély, Michele Rabbia, Terry Riley.
Improvvisa spesso con danzatori, attori, scrittori, poeti, pittori, scultori, giornalisti di guerra. Da menzionare la collaborazione con Jim Dine, pittore, scultore e poeta, tra i fondatori della Pop Art e con Lucia Goracci (Rai News24). È titolare della cattedra di contrabbasso presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma ed ha tenuto seminari presso: Conservatoire National Supérieur (Parigi), Universität der Kunste (Berlino), San Francisco State University, Norwegian Academy of Music (Oslo), Università Ca’ Foscari di Venezia, UNAMM (Città del Messico), UNEAC (L’Havana), Royal Danish Academy of Music (Copenhagen). Ha registrato per ECM, Wergo, Sony. Diversi suoi concerti sono stati trasmessi da Rai RadioTre, da BBC Radio e dal canale Sky ARTE.
Nicola Sani (Ferrara,1961) Compositore e direttore artistico è autore di opere di teatro musicale, opere per la danza, composizioni sinfoniche e da camera, opere elettroniche e installazioni intermediali, eseguite e presentate nei principali festival e stagioni internazionali. I suoi lavori sono stati interpretati da direttori, solisti e formazioni strumentali di fama internazionale. Ha collaborato inoltre con alcuni tra i più grandi artisti nel campo del cinema e della videoarte, tra cui Michelangelo Antonioni e Nam June Paik.
Per le sue opere e per la sua attività nel campo della direzione artistica nel 2011 è stato insignito dal Ministro della Cultura francese del titolo di “Chevalier des Arts et des Lettres”. Ha inoltre ottenuto numerosi premi e riconoscimenti in Italia e all’estero, tra i quali il New Connections Award del British Council, il Prix “Ars Electronica” del Festival di Linz, il Premio Guggenheim, il Premio “Capitani dell’Anno” per la Cultura, il Premio Scanno “Fondazione Tanturri” per la Musica, il Premio “Giuseppe Verdi” alla carriera, il premio “Erato Farnesina” del Ministero degli Affari Esteri. Con il Teatro Comunale di Bologna ha ottenuto quattro “Premi Abbiati” per altrettante produzioni realizzate nelle Stagioni 2015 e 2017.
Svolge parallelamente all’attività compositiva quella di direttore artistico e manager di istituzioni musicali. Attualmente è direttore artistico dell’Accademia Chigiana di Siena. È inoltre consigliere di amministrazione della Fondazione “Archivio Luigi Nono di Venezia”, consigliere artistico della IUC-Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, consulente dell’Accademia Tedesca “Villa Massimo” e dell’American Academy in Rome per l’Italian Affiliated Fellowship. È stato sovrintendente e direttore artistico del Teatro Comunale di Bologna, consigliere di amministrazione e direttore artistico del Teatro dell’Opera di Roma, e presidente dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani di Parma, presidente della Fondazione Isabella Scelsi di Roma.
Stefano Scodanibbio (Macerata, 1956 – Cuernavaca, 2012).
Contrabbassista e compositore, il suo nome è legato alla rinascita del contrabbasso negli anni ’80 e ’90; ha infatti suonato nei maggiori festival di musica contemporanea numerosi pezzi scritti appositamente per lui da compositori quali Bussotti, Donatoni, Estrada, Ferneyhough, Frith, Globokar, Sciarrino, Xenakis. Ha collaborato a lungo con Luigi Nono (arco mobile à la Stefano Scodanibbio è scritto nella partitura del Prometeo) Giacinto Scelsi e Terry Riley. John Cage, in una delle sue ultime interviste, ha detto di lui: Stefano Scodanibbio is amazing, I haven’t heard better double bass playing than Scodanibbio’s. I was just amazed…His performance was absolutely magic.
Ha composto più di 50 lavori principalmente per strumenti ad arco e per quattro volte le sue composizioni sono state selezionate dalla SIMC, Società Internazionale di Musica Contemporanea. Nella realizzazione delle sue composizioni ha collaborato, fra gli altri, con coreografi e danzatori come Virgilio Sieni, Hervé Diasnas, con il regista Rodrigo Garcia, l’artista Gianni Dessì, il filosofo Giorgio Agamben, il poeta Edoardo Sanguineti. Nel 1983 ha fondato e diretto per trent’anni la Rassegna di Nuova Musica di Macerata. Sue musiche e sue interpretazioni sono state incise per le etichette discografiche ECM, Wergo, Sony, Mode e Stradivarius.
I prossimi appuntamenti
Mercoledì 20 marzo – Teatro Lauro Rossi, ore 21.15 Stefano Gervasoni Due voci per flauto e violino (1992) Helmut Lachenmann Pression per violoncello (1968) Francesco Filidei Esercizio di pazzia II per quattro interpreti (2014) Helmut Lachenmann Toccatina per violino (1986) Stefano Scodanibbio Quodlibet per viola e violoncello (1991) Helmut Lachenmann Trio d’archi (1965)
mdi ensemble Sonia Formenti, flauto Lorenzo Gentili-Tedeschi, violino Paolo Fumagalli, viola Giorgio Casati, violoncello
Giovedì 21 marzo – Ex Asilo Ricci, ore 21.15 Stefano Scodanibbio Due pezzi brillanti per contrabbasso (1985) Stefano Pierini Ultravox I per contrabbasso e live electronics (2018) Stefano Scodanibbio Lawless Roads per pianoforte (2010) Stefano Scodanibbio …and Roll per contrabbasso (2007 Sofija Gubajdulina Sonata per contrabbasso e pianoforte (1975)
Francesco Platoni contrabbasso Federico Nicoletta pianoforte
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28 ottobre, roma: labýrinthos, suoni per i materiali verbovisivi di lamberto pignotti
labýrinthosLunedì 28 ottobre, h. 20, Teatro Basilica, Piazza di Porta S. Giovanni 10 (Roma) ingresso gratuito Barbara De Dominicis, Cristian Maddalena e Francesco Ziello sonificheranno i versi tratti da “Labirinti” di Lamberto Pignotti, padre della poesia visiva. I tre artisti sonori, attraverso voci, elettronica e shamisen, daranno vita ad un dialogo aperto e cangiante grazie alla…
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#Barbara De Dominicis#Cristian Maddalena#Francesco Ziello#improvvisazioni sonore#labirinti#Lamberto Pignotti#poesia visiva#sonificazione#versi
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La “visual music”, termine originariamente connotato storicamente e autorialmente, viene qui riferita alla possibilità di esprimere una relazione esplicativa e simmetrica tra suono e video, così da comprendere varie pratiche artistiche come la sonificazione dell’immagine, la visualizzaizone (anche come infografica) del suono/musica, ma anche la videoarte e il VJing. Il termine “sound-art” porta invece la relazione tra suono e immagine verso una sintesi che supera le differenze sensoriali e si orienta verso la pratica artistica dell’installazione sonora, con o senza la presenza di video o di altre componenti extra-aurali. Più in generale, “visual music” e“sound-art” connotano una relazione tra suono e immagine (o altre modalità sensoriali) che è alternativa al paradigma della cosiddetta Gebrauchmusik, come la musica per il cinema o per la danza, e vogliono piuttosto indicare forme d’arte in cui la musica e il suono interagiscono senza prevaricazione o sudditanza intenzionale con altre forme espressive.
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Sonificazione dei dati: Una nuova triade cosmica di suoni
Sonificazione dei dati: Una nuova triade cosmica di suoni
Un nuovo trio di esempi di ‘sonificazione dei dati’ delle missioni NASA fornisce un nuovo metodo per godere di una disposizione degli oggetti cosmici. La sonificazione dei dati traduce le informazioni raccolte da varie missioni NASA – come l’Osservatorio a raggi X Chandra, il telescopio spaziale Hubble e il telescopio spaziale Spitzer – in suoni.
Link del video: https://t.me/video_macch…
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Sonificazione dei dati: Suoni dalla Via Lattea
Sonificazione dei dati: Suoni dalla Via Lattea
Un nuovo progetto che utilizza la sonificazione trasforma le immagini astronomiche di Chandra e di altri telescopi in suoni. Questo permette agli utenti di “ascoltare” il centro della Via Lattea come osservato nei raggi X, in ottico, e nella luce infrarossa. Mentre il cursore si muove attraverso l’immagine, i suoni rappresentano la posizione e la luminosità delle sorgenti.Questo progetto ha anche…
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Gli scienziati catturano il suono dell'alba su Marte
Gli scienziati catturano il suono dell’alba su Marte
Gli accademici trasformano la foto dell’alba di Marte in un pezzo musicale ed è subito Hit.
https://gaetaniumberto.files.wordpress.com/2018/11/nasa-sc18-opportunity-mars-sunrise-128-kbps.mp3
Gli scienziati hanno creato la colonna sonora dell’alba del 5.000esimo sol Marziano catturato dal rover Opportunity, utilizzando tecniche di sonificazione dei dati per creare un brano musicale di due…
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