#macchine pensanti
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pier-carlo-universe · 2 days ago
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Maurizio Ganzaroli: I Nuovi Racconti Sci-Fi di Roberto Guerra. Trenta microracconti dedicati all’Intelligenza Artificiale e ispirati ad Asimov
Roberto Guerra, noto futurista, poeta, scrittore e cyber-artista, torna a stupire con una nuova raccolta di racconti brevi, pubblicata da Scudo Editore Bologna e curata da G. Sangiorgi, L. Oleastri e M. Calabrese.
Roberto Guerra, noto futurista, poeta, scrittore e cyber-artista, torna a stupire con una nuova raccolta di racconti brevi, pubblicata da Scudo Editore Bologna e curata da G. Sangiorgi, L. Oleastri e M. Calabrese. Questa serie di trenta microracconti rappresenta un viaggio avveniristico nel mondo dell’intelligenza artificiale, un omaggio visionario a Isaac Asimov e un’esplorazione dei limiti più…
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netmassimo · 30 days ago
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Il romanzo "La battaglia di Corrin" ("The Battle of Corrin") di Brian Herbert e Kevin J. Anderson è stato pubblicato per la prima volta nel 2004. È il terzo libro della trilogia delle Leggende di Dune e segue "La crociata delle macchine". In Italia è stato pubblicato da Mondadori all'interno di "Leggende di Dune" nella traduzione di Stefano Giorgianni.
Omnius ha ordinato lo sviluppo di un virus con il quale colpire l'umanità libera dietro suggerimento di un traditore. Erasmus e un prigioniero Tlulaxa creano un virus con un tasso di mortalità diretta del 43% e colpiscono i pianeti della Lega dei Nobili. La dottoressa Raquella Berto-Anirul si rende conto che i pazienti che consumano regolarmente la spezia importata da Arrakis hanno maggiori probabilità di non ammalarsi o almeno di guarire.
Per Omnius, la guerra batteriologica è solo il primo passo di un'offensiva che ha lo scopo di colpire il cuore dell'umanità libera. Tuttavia, Vorian Atreides vuole iniziare una controffensiva per colpire i pianeti controllati dalle macchine pensanti. Per riuscirci, deve far uso di astronavi che usano la tecnologia della piegatura dello spazio, che Norma Cenva non è ancora riuscita a rendere priva di rischi.
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wisewordsfrombooks · 5 months ago
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«NON SIAMO MACCHINE PENSANTI CHE SI EMOZIONANO, MA MACCHINE EMOTIVE CHE PENSANO»
Damasio, L'errore di Cartesio
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alonewolfr · 11 months ago
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Siamo essere emotivi Fragili Che impariamo a pensare, non macchine pensanti, che impariamo a sentire
|| Stanislao Bachrach
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veritanascoste · 2 years ago
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Oggi,cosa vorrebbero ottenere gli elohim marziani guerrafondai,dominatori e genetisti del nostro regno ❓
Sono trascorsi secoli ma il loro obiettivo è stato sempre quello di impossessarsi del pianeta perché confinati in questo sistema solare, è l'unico in grado di esaudire le proprie richieste per poter vivere più a lungo possibile.
Prima di compromettere il genere terrestre,si accanirono con gli igigi che usarono per lungo tempo come manovalanza. Infine,questa civiltà si ribello' ai loro creatori e questi dovettero studiare un nuovo modo per sottomettere qualcun'altro. La loro tecnologia,in quell'epoca,anche se molto avanzata... non era sufficiente per lavorare i preziosi che dovevano estrarre dalle miniere,serviva una razza da sottomettere, e in più essendo una civiltà molto oziosa ed egoista,erano inclini a farsi servire e molto presi dal progettare tecniche di laboratorio per ottenere il progetto idoneo per le loro esigenze. Programmavano e sprogrammavano....depopolavano e distruggevano , finché non crearono,usando un progetto già esistente la " formula" che avrebbe soddisfatto appieno le proprie esigenze : gli esseri umani .
Uscendo dalle leggi universali e avendo scelto un'evoluzione differente ,non hanno più fonte perché il loro sviluppo tecnologico ha stravolto il proprio genoma. Sono macchine senza emozioni e desiderano solo sterminarci attraverso il libero arbitrio umano. Non possono farlo direttamente perché il TALAT tutela il terrestre ,e per soffiarci definitivamente il pianeta hanno bisogno del nostro consenso .
Una fazione desidera ridurre l'umanità, lasciando in vita i corpi più forti che verranno SOSTITUITI CON CLONI IBRIDI NON PENSANTI,SENZA SPIRITO DI CONSERVAZIONE E SENSO DELLA NATURA,CLONI CHE MAI SI RIBELLERANNO A LORO.
L'umanità è stata predisposta alla sottomissione,i 33 codici inseriti sono stati studiati per bloccare il processo di risveglio della coscienza. Chi riesce a sviluppare queste capacità nonostante il meccanismo di controllo nel circuito della mente, è fuori dalla Matrix e in automatico porterà fuori tutto coloro che faranno leva sulle proprie capacità di apprendimento grazie agli insegnamenti dettati.
Lo comprendo, è difficile ma fattibile ❗
In questo spazio tempo, tanti di noi sono ritornati in questa matrice per aprire uno squarcio e uscire dalla cupola ❗
Ce lo stanno impedendo, io stessa faccio una FATICA immane ma la mia missione è quella di fare da APRIPISTA, da PIONIERE, il resto lo dovete fare voi ❗
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pbli33 · 2 years ago
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Read PDF The Inevitable: Understanding the 12 Technological Forces That Will Shape Our Future -- Kevin Kelly
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Come vivremo fra trent’anni? Non siamo ancora in grado di prevedere il futuro, ma alcune risposte sono certe, o quasi. Per esempio, non avremo un’auto di proprietà: pagheremo per abbonarci a un servizio di mobilità e trasporto da utilizzare all’occorrenza. Anzi, non possederemo quasi nulla, ma quando ci servirà qualcosa potremo accedervi facilmente. La realtà virtuale sarà ormai «reale», farà parte di qualsiasi telefono cellulare. Dialogheremo con tutti i nostri dispositivi elettronici grazie a una serie predefi nita di gesti, e tutte le superfi ci saranno coperte di schermi interattivi, ognuno dei quali ricambierà puntualmente i nostri sguardi. Tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana saranno tracciabili e registrabili, da noi stessi ma anche dagli altri. I robot e le macchine pensanti ci avranno rimpiazzati nei vecchi impieghi, ma non resteremo senza lavoro, perché nel frattempo proprio quelle tecnologie avranno creato nuove occupazioni.Trent’anni fa Kevin Kelly – uno dei
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albertonemo · 3 years ago
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Il 27 settembre 2021 esce “Restie” il sessantatreesimo disco di Alberto Nemo. L’opera è pubblicata e distribuita da Documenti Sonori. Il primo e l’ultimo brano sono due composizioni per autotune e pianoforte, evoluzione delle cantate di musica da camera del progetto Vocepiano. Ave Maria è un brano classico/sacro composto in modo avveniristico, una preghiera robotica. L’immagine che accompagna questo brano nel video Youtube è “La morte della Vergine” di Caravaggio sulla quale Nemo traccia un suo nemonodo. Così come il quadro del Merisi presenta la santificazione del popolo più misero, l’Ave Maria di Nemo prefigura la beatificazione dei robot. Monotonia e Quantunque sono due brani di avant-garde electro pop. Lahala e Odiomi sono due pezzi ambient drone. Fantastica, Raggi gamma e Vertigine sono 3 nemizzazioni di brani, rispettivamente di Rocco Hunt, Sangiovanni e Elodie. L’album contiene 3 letture di poesie del poeta e filosofo recentemente scomparso Giovanni Prosperi (la cui opera è quasi totalmente inedita e in fase di studio), provenienti dal fondo personale della compagna Ivana. In copertina un dipinto di Mauro Mazziero della serie Fiori mistici (titolo dato da Giovanni Prosperi). Continua il viaggio del Capitano Nemo attraverso le vite che affollano il mondo. Questo album è un nuovo capitolo che si va ad unire agli altri in un unico grande diario di bordo. Ai brani del momento nemizzati si uniscono interpretazioni di poesie, vertigini musicali, un pensiero registrato e la prima preghiera robotica della storia, una Ave Maria che prefigura un futuro di macchine non solo pensanti, ma con un’anima e una loro spiritualità. Quello di Alberto è, sin dall’inizio, un percorso in solitaria fatto nell’immenso oceano di silenzio che circonda i grandi mistici di ogni tempo. Senza avere una religione, un credo e nemmeno una rotta ma possedendo un’anima assetata di Assoluto, Alberto si è inoltrato in una direzione senza ritorno che ci attraverserà tutti, uno ad uno, ma nel segreto del nostro spirito. Se incontrate Nemo nei vostri sogni non vi stupite, è rimasto l’unico in grado di farlo senza distruggerli. https://www.instagram.com/p/CUusjOxs0-B/?utm_medium=tumblr
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weirdesplinder · 3 years ago
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Dune
In questo post, vista l’uscita al cinema di una nuova trasposizione del libro di fantascienza Dune di Frank Herbert, ho deciso di cercare di presentarvi in modo utrasintetico ma il più chiaro possibile, il ciclo di libri di DUNE, in modo che possiate decidere se provare a leggerlo oppure no.
Partiamo col dire che il ciclo di Dune è senza dubbio una serie di libri impegnativi, molto corposi e ricchissimi di particolari. Ogni aspetto dell’ambientazione è stato studiato da Herbert nei minimi dettagli, e ha persino creato un calendario apposito di quel mondo, una sua storia e una sua scienza che è possibile approfondire in varie appendici didascaliche presenti nei libri stessi, o in lunghi prologhi ai capitoli.
Ora è logico che tutte queste nozioni arricchiscono questo universo narrativo, rendono più facile capirlo e immedesimarsi, ma al contempo rallentano e appesantiscono molto la lettura. Un modo per poterle glissare e alleggerire di molto la lettura del ciclo centrale della serie è leggere i PREQUEL scritti dal figlio di Herbert, Brian,  che mostrano la genesi dell’universo narrativo di Dune sottoforma di 6 romanzi, rendendo molto più godibile l’assorbimento di tutte le informazioni necessarie, leggendo sei romanzi avventurosi e molto piacevoli, invece di crude nozioni storiche o scientifiche sottoforma di trattato.
Inoltre i prequel hanno anche il merito di presentarci molto più approfonditamente alcuni dei personaggi principali del libro Dune, tipo Leto, Lady Jessica, o il Barone Harkonnen, mostrandoci la loro gioventù e i fatti che li hanno portati a diventare poi le persone che conosciamo nei libri seguenti. Ad esempio qui ci mostrano chi è il padre di lady Jessica, il suo concepimento, da dove deriva la malattia del Barone Harkonnen, chi era la precdente concubina di Leto, il suo primo figlio ecc... e molto altro. Questo ci permette di affezionarci molto di più a loro, toglierndo un poco di freddezza ai libri seguenti.
E’ importante precisare poi che non siamo davanti ad un fantasy, ma a fantascienza pura, e che questo ciclo non è ambientato in un mondo fantastico, ma bensì in quello che Herbert immaginava potesse essere un nostro lontano futuro. Infatti la nascita dell'Impero galattico che vediamo in Dune si colloca circa 14.000 anni nel nostro futuro (all'incirca nel 16.200 d.C.). Gli eventi narrati in Dune avvengono quindi 24.000 anni nel futuro (26.391 d.C.) e l'intero ciclo di romanzi arriva a coprire circa 16.000 anni di narrazione discontinua.
Ma vediamo di presentarvi i libri di questo ciclo più in particolare:
LIBRI PREQUEL
- Serie Legends of Dune (inedita in italiano) che racconta gli albori dell’Impero, secoli prima del libro Dune, e che è formata dai libri:
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1. Dune: The Butlerian Jihad
Trama: L’impero così come lo vediamo nel libro Dune fu il frutto di una lunga e sanguinosa guerra. La guerra tra umani e mcchine senzienti, che ebbe inizio Cominciò al tempo dei tiranni, quando uomini e donne ambiziosi usarono computer ad alta potenza per prendere il controllo del cuore del Vecchio Impero, inclusa la Terra stessa. I tiranni tradussero i loro cervelli in corpi meccanici mobili e crearono una nuova razza, gli immortali ibridi uomo-macchina chiamati cymek. Poi i computer planetari che controllavano il mondo dei cymek - ciascuno noto come Omnius - presero il controllo dai loro signori supremi e iniziarono mille anni di brutale dominio da parte delle macchine pensanti. Ma anche questo non bastava ad Omnius, che stanco dell’eterna disobbedienza egli esseri umani sempre pronti a ribellarsi e del continuo complottare dei cymek per riconquistare il loro potere, decide che non ha più bisogno di nessuno dei due e inizia a mettere in atto uno sterminio di massa della razza umana. Ma ha sottovalutato gli uomini che davanti a questa minaccia riescono finalmente ad unirsi e sollevarsi contro le macchine.
2. Dune: The Machine Crusade
Trama: La ribellione contro i robot pensanti va avanti da anni; i pochi pianeti ancora sotto il controllo degli umani sono strematii. I temibili cymek, guidati da Agamennone, ordiscono nuovi complotti per riconquistare il potere perduto da Omnius. Aurelius Venport e Norma Cenva sono sull'orlo della scoperta più importante della storia umana: un modo per "piegare" lo spazio e viaggiare istantaneamente in qualsiasi luogo della galassia. E sul lontano, quasi inutile pianeta di Arrakis, Selim Wormrider e la sua banda di fuorilegge fanno i primi passi per diventare i temuti combattenti che cambieranno il corso dell'umanità: i Fremen.
3. Dune: The Battle of Corrin
Trama: Sono passati cinquantasei duri anni dagli eventi di The Machine Crusade. Dopo la morte di Serena Butler, hanno luogo i decenni più sanguinosi della Jihad. Mondi sincronizzati (i pinaeti controllati da Omnius) e pianeti non alleati vengono liberati uno per uno, e finalmente, dopo anni di lotte, i mondi umani iniziano a sperare che la fine del conflitto secolare con le macchine pensanti sia finalmente in vista. Sfortunatamente, Omnius ha un'ultima carta mortale da giocare. In un ultimo disperato tentativo di distruggere l'umanità, scatena un virus mortale che decima la popolazione di interi pianeti. . . e ancora una volta, la raza umana si ritrova sull’orlo della sconfitta e dell’estinzione. Alla fine, la guerra che è durata molte vite sarà decisa nell'apocalittica Battaglia di Corrin. Nella più grande battaglia della storia della fantascienza, uomo e macchina si affrontano un'ultima volta. . . . E sul pianeta desertico di Arrakis, i leggendari Fremen di Dune diventano la temuta forza combattente che verrà scoperta in futuro da Paul Muad'Dib in Dune.
- Il preludio a Dune: Trilogia  ambientata solo alcuni anni prima degli eventi narrati nella serie originaria, formata dai libri.
1. Dune: House Atreides,  Pubblicato in Italia in due volumi Il preludio a Dune: Casa Atreides e  Il preludio a Dune 2: Il duca Leto
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Trama: Tutto l'impero galattico è fondato sugli intrighi, tutte le Case regnanti complottano per acquistare nuovo potere. Soprattutto ora, che il centenario imperatore è morto per mano del proprio figlio. Anche il giovane Leto Atreides si trova improvvisamente a prendere le redini della Casa, dopo che suo padre, il Duca, è caduto vittima di un tradimento. Per il nuovo Duca, però, non vi è neppure il tempo di piangere il lutto. Leto deve resistere all'offensiva finale degli Harkonnen, rivali di sempre e dominatori del pianeta più importante dell'Impero: Arrakis. O meglio Dune, come lo chiamano i suoi abitanti, l'unico sul quale si produce la droga della lunga vita, che permette ai piloti spaziali di attraversare distanze immense.
2. Dune: House Harkonnen, Pubblicato in Italia in due volumi Il preludio a Dune 3: I ribelli dell'impero e Il preludio a Dune 4: Vendetta Harkonnen
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Trama:  Sul pianeta Ix, i tleilaxu sono sul punto di realizzare il piano segreto dell'imperatore Shaddam e produrre il melange sintetico che gli darebbe un notevole vantaggio sulla Gilda spaziale e sulla CHOAM. Intanto, su Dune, il conte Vernius, deposto e costretto all'esilio dai tleilaxu, si prepara a vendicarsi di Shaddam, che con le sue truppe scelte Sardaukar ha favorito l'invasione Ix; nella base segreta, situata nella regione antartica del pianeta, conosce il giovane Liet, figlio del planetologo Pardot Kynes impegnato a modificare l'ecologia desertica di Dune, e chiede il suo aiuto a mimetizzare meglio la base, sfruttando le tecniche dei fremen.                    
3. Dune: House Corrino, Inedito in Italia (ma Mondadori ha in programma di pubblicarlo, in un unico volume che contenga tutti e tre i romanzi del ciclo, a data da destinarsi)
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Trama: Shaddam Corrino IV, Imperatore dell'Universo Conosciuto, ha rischiato tutto per creare un sostituto del melange . . . La sostanza che rende possibile il viaggio nello spazio. . . Che prolunga la vita. . . che permette la preveggenza. . Una sostanza che si trova solo sul pianeta desertico Arrakis, un aspro mondo di tempeste e mostruosi vermi della sabbia. Shaddam ha usato le casate nobili come pezzi degli scacchi per il suo piano, provocando il rovesciamento di potenti famiglie, elevando altre casate al potere. La Sorellanza Bene Gesserit elabora i propri piani, manipolando le linee di sangue, cercando di creare il loro messia tanto atteso, il Kwisatz Haderach. Il duca Leto Atreides combatte il suo nemico mortale, il barone Vladimir Harkonnen, mentre il suo amore per la bella e saggia Jessica cresce anche di fronte allo spargimento di sangue e al tradimento.
CICLO PRINCIPALE
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1. Dune
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Trama: Arrakis è il pianeta più inospitale della galassia. Una landa di sabbia e rocce popolata da mostri striscianti e sferzata da tempeste devastanti. Ma sulla sua superficie cresce il melange, la sostanza che dà agli uomini la facoltà di aprire i propri orizzonti mentali, conoscere il futuro, acquisire le capacità per manovrare le immense astronavi che garantiscono gli scambi tra i mondi e la sopravvivenza stessa dell’Impero. Sul saggio Duca Leto, della famiglia Atreides, ricade la scelta dell’Imperatore per la successione ai crudeli Harkonnen al governo dell’ambìto pianeta. È la fine dei fragili equilibri di potere su cui si reggeva l’ordine dell’Impero, l’inizio di uno scontro cosmico tra forze straordinarie, popoli magici e misteriosi, intelligenze sconosciute e insondabili.
2. Messia di Dune
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Trama: Dodici anni dopo la vittoria dei Fremen sull'Imperatore Pascià Shaddam IV, Paul Muad'Dib, erede degli Atreides, è ancora il temuto Imperatore della galassia e governa l'universo dalla sua capitale su Arrakis. La forza del mito che lo circonda viene però intaccata da un complotto che vede protagonisti il Bene Gesserit, la Gilda Spaziale, i Tleilaxu e alcuni Fremen ribelli: al centro della cospirazione c'è il tentativo di indebolire la sua capacità di comando e rendere instabile la dinastia degli Atreides ostacolando la nascita di un erede. Tuttavia, il prezioso dono della prescienza dà a Paul la consapevolezza che la strada da seguire è quella indicata dal suo destino: indirizzare il proprio popolo su un percorso che lo allontani dall'autodistruzione e dalla miseria, verso un futuro armonioso e duraturo, un obiettivo che è disposto a raggiunge anche a costo del proprio sacrificio. . .
3. I figli di Dune
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Trama: Sono passati nove anni da quando Paul Muad'Dib è scomparso nel deserto, affidando la reggenza dell'Impero e la cura dei figli alla sorella Alia. La trasformazione ecologica di Arrakis prosegue con regolarità, mentre il pianeta vive un periodo di grandi cambiamenti sociali ed economici e la religione sorta attorno alla carismatica figura di Paul Muad'Dib, trasformata da Alia in una soffocante burocrazia che minaccia di ridurre in schiavitù la galassia, richiama notevoli folle di pellegrini provenienti da migliaia di mondi. Alia, intanto, si appresta a distruggere l'opera del fratello, servendosi delle trame della vecchia aristocrazia e del Bene Gesserit, che opera attraverso Lady Jessica, per completare l'antico programma genetico prodotto da Paul. Spetterà a Ghanima e Leto, figli di Paul e detentori dell'immenso e terrificante potere della memoria genetica dell'umanità, mettere a posto le cose una volta per sempre.
4. L'imperatore-dio di Dune
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Trama: Dopo millenni di dominio sull'universo, l'Imperatore-Dio Leto II, ibrido prodotto dalla fusione del suo corpo umano con diverse trote della sabbia, ha potuto assistere al profondo mutamento di Arrakis, ormai conosciuto solo come Rakis. Le antiche distese di sabbia sono soltanto un ricordo lontano, e il pianeta è molto diverso dall'arido Dune. La vegetazione è florida e l'acqua sgorga abbondante, e non c'è più traccia dei vermi della sabbia. Leto II ha dedicato ogni energia a incrementare i suoi enormi poteri, con l'unico risultato di diventare una creatura abietta e disumana, che getta un'ombra minacciosa sul Sentiero Dorato. Il comandante Duncan Idaho si trova a dover affrontare una questione morale incredibilmente ardua: qual è la scelta giusta, rimanere fedele agli Atreides, nel bene e nel male, o lottare contro un tiranno malvagio che porta ai popoli solo rovina e oppressione?
5.Gli eretici di Dune
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Trama: Nella Rocca del pianeta Gammu, il dodicesimo ghola di Duncan Idaho è osservato attentamente dalle Reverende Madri Schwangyu e da Lucilla. Il Bene Gesserit ha dei progetti per lui, e ha richiamato in servizio il Maestro d'Armi Miles Teg per il suo addestramento. Tuttavia, i piani del Bene Gesserit rischiano di essere sconvolti da una nuova minaccia: le Matres Onorate, in contrasto con le Reverende Madri, sono tornate dalla Dispersione e, grazie ai loro poteri straordinari, stanno soggiogando i popoli al proprio volere. Intanto, su Rakis, l'ordine dei Sacerdoti deve confrontarsi con il dono di Sheeana, una precoce ragazzina in grado di comandare i grossi vermi della sabbia, creature che portano in sé frammenti di consapevolezza dell'Imperatore-Dio Leto II, ancora influente sebbene scomparso ormai da millenni. Tra disegni oscuri e intrighi per la conquista del potere, in questo quinto capitolo della saga, Dune rischia di cadere in mani pericolose, e nel suo destino si scorge l'ombra di un nuovo cambiamento.
6. La rifondazione di Dune
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Trama: Dopo la distruzione di Dune, l'equilibrio del vecchio Impero è sconvolto dalla violenza delle Matres Onorate, che hanno ormai conquistato decine di pianeti della Sorellanza, distruggendo l'unico luogo dove esisteva il melange allo stato naturale e sterminando i Tleilaxu che lo creavano artificialmente. Soltanto la Sorellanza Bene Gesserit è ancora in grado di opporsi alla distruzione. Alla Casa Capitolare si ricrea tramite la desertificazione il ciclo dei vermi della sabbia e del melange e prosegue l'addestramento del ghola bambino Teg, il vecchio Bashar, nell'ipotesi sempre più certa di un attacco. Il piano della Madre Superiora è semplice: attirare in trappola la Regina Ragno su Junction e distruggere le Matres Onorate. Il Bashar, ripristinato, organizza la forza d'attacco mentre l'ex Matre Onorata Murbella si sottopone all'Agonia diventando il primo ibrido che unisce i poteri di entrambe le Sorellanze. Il volume conclusivo del capolavoro epico di Frank Herbert: inizia lo scontro tra i due ordini, l'universo sta per cambiare una volta per sempre.
7. I cacciatori di Dune (scritto dal figlio di Herbert basandosi su appunti del padre)
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Trama: l'astronave di Duncan dovrà eludere le diaboliche trappole disposte da un feroce e sconosciuto nemico. Per rafforzare le sue difese, l'equipaggio dovrà ricorrere all'uso della tecnologia genetica di Scytale, l'ultimo Maestro di Tleilaxu, per far tornare in vita personaggi chiave del passato di Dune, tra cui Paul Muad'Dib e la sua amata Chani, Lady Jessica, Stilgar, Thufir Hawat e persino il dottor Wellington Yueh. Fallire non è previsto. Non solo è in gioco la loro sopravvivenza; nelle loro mani è riposto il destino dell'intera razza umana.            
8. I vermi della sabbia di Dune (scritto dal figlio di Herbert basandosi su appunti del padre)
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Trama: questo romanzo finalmente svela l'origine delle Matres Onorate, il  destino del pianeta Arrakis, la rivelazione finale del Kwisatz Haderach e la risoluzione della guerra tra l'Uomo e la Macchina.
Cosa ne pensate di questi libri? Vi incuriosiscono?
Io consiglio questa serie a chi ama la fantascienza, ama i libri corposi e per corpoi intendo lunghi e ricchi di dettagli, e anche a chi ha amato la serie tv Il trono di Spade, poichè G.R. Martin nelle Cronahe del ghiaccio e del fuoco si è molto ispirato alle macchinazioni politiche delle casate dell’Universo di Dune.
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levysoft · 3 years ago
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Dune, l’universo futuro immaginato da Frank Herbert, è divenuto una delle rappresentazioni più simboliche della space opera letteraria, contribuendo a dare corpo ad aspetti fondanti dell’immaginario collettivo. Gran parte della fantascienza moderna, specialmente cinematografica, ha un debito nei confronti di Dune, soprattutto in relazione alla fallita trasposizione cinematografica dia Alejandro Jodorowsky, ma all’interno di questa ambientazione si rileva, almeno all’interno del corpus letterario principale, una particolarità che sembra contrastare con il concetto di fantascienza: l’assenza di macchine pensanti. Nel dare vita al suo universo futuro, infatti, Herbert aveva scelto di non rendere l’elemento tecnologico come fondamentale, e per eliminare questo aspetto aveva introdotto un remoto evento del passato della galassia: il  Jihad Butleriano.
Parlando di Dune, come sempre, è necessario fare una distinzione tra il ciclo iniziale dei sei libri, scritti da Frank Herbert, e la successiva espansione di questo universo portata avanti dal figlio Brian Herbert con Kevin J. Anderson. Nella sua descrizione della società futura di Dune, Herbert padre non si premurò di dare una particolare definizione al passato dell’impero in cui si muovevano i suoi personaggi, una concezione che lo portò quindi a introdurre l’elemento della Jihad Butleriana come motivazione di una condizione socio-tecnologica, l’assenza di macchine pensanti e la presenza dei Mentat, senza contestualizzare storicamente questo evento nella lore della sua saga.
Il Jihad Butleriano in Dune
A ben vedere, per Frank Herbert il Jihad Butleriano era essenzialmente un monito, con cui il romanziere americano voleva trasmettere un senso di allarme sulla crescente dipendenza delle menti dalla crescente tecnologia, vedendo nella pigrizia derivante dal servilismo delle macchine e nell’abbandono di esercizi mentali i presupposti per una caduta della società umana. Una visione che sembra rifarsi al romanzo Erewhon di Samuel Butler, da cui probabilmente il nome di questa rivolta umana contro le macchine, pubblicato nel 1872, in cui si immaginava che l’umanità avesse deciso di distruggere le macchine, all’epoca della stesura del romanzo anche rudimentali meccanismi, per timore che evolvendosi potessero superare l’intelletto umano, una concezione che sembra risentire della filosofia luddista, ancora presente nella società vittoriana dell’epoca.
Un accenno a quello che sarebbe divenuto poi il conflitto tra uomo e macchina di Dune compare, con l’evolversi della trama della saga, nei libri successivi a Dune. Il ruolo delle macchine pensanti, infatti, viene rivisto in un’ottica secondo la quale la loro presenza avrebbe leso l’evoluzione umana, ma erano comunque necessarie, motivo che portò alla creazione di sostituti (come Mentat, Bene Gesserit e Navigatori), che potessero svolgere i ruoli solitamente demandanti nella narrativa fantascientifica alle macchine. Una concezione intrigante, che tende però a innescare una nuova problematica: la disumanizzazione dei sostituti delle macchine pensanti.
Ne L’Imperatore-Dio di Dune, Leto II, mentre avvia l’umanità sul suo Sentiero Dorato, ricorda il Jihad Butleriano come l’istante in cui l’umanità aveva preso coscienza di come fosse divenuta controllata e guidata dalle macchine. Momento in cui viene creata la Bibbia Cattolica Orangista, in cui sono contenuti precetti morali che riportano a una condizione tecnologica retrograda ma focalizzata sulla valorizzazione umana, che diventa uno dei tratti essenziali della dialettica di Herbert. A ben vedere, quindi, nell’esalogia originale di Dune, il ruolo della Jihad Butleriana era di espediente narrativo che serviva a motivare un assetto tecnologico scarno e lontano dall’immaginario fantascientifico classico, dove erano totalmente assenti le macchine pensanti. Il Jihad Butleriano, infatti, non esclude ogni forma di macchina, ma solo quelle che, in virtù di una anche basilare forma di intelligenza artificiale, possano essere autonome e sviluppare un’auto-coscienza. Per rimanere in ambito sci-fi, sarebbero banditi tutti i robot di Asimov ma non le gigantesche astronavi che invece Herbert affida alla guida dei Piloti della Gilda.
Una distinzione importante, che ribadisce il senso del Jihad Butleriano all’interno della dinamica delle diverse forze sociali presenti in Dune. Questo breve accenno alla Jihad Butleriana fu tale che non venne nemmeno sviluppato all’interno della trasposizione di Dune del 1984 di David Lynch, che non si addentra nello spiegare questo dettaglio della saga. Una sua rapida, quanto blanda spiegazione viene introdotta nella versione estesa di Dune, firmata come Alan Smithee da Lynch, in cui è presente un prologo in cui viene presentata questa guerra, ribattezzata la Grande Rivolta, ambientata circa 4050 anni prima degli eventi di Dune.
Per avere un racconto preciso del Jihad Butleriano e della sua influenza sulla società galattica si dovette aspettare decenni, quando Herbert figlio diede vita a Legends of Dune, una serie di archi narrativi che vanno a definire il passato dell’universo di Dune.
Il Jihad Butleriano in Legends of Dune
Partendo da materiale non sviluppato dal padre, Brian Herbert ha dato risalto ai trascorsi dell’universo di Dune, scegliendo proprio il Jihad Butleriano come punto di partenza dell’universo di Dune. Con un approccio differente da quello paterno, più filosofico, Herbert e Anderson hanno improntato il loro lavoro su un piano più dinamico, considerato utile per andare a creare le basi cronologiche dell’universo di Dune.
L’umanità si trova ad affrontare una spietata battaglia contro i Pianeti Sincronizzati, mondi popolati da macchine pensanti guidati da Omnius. Questa intelligenza artificiale è stata creata dai Cymeks, umani che hanno rinunciato alla caducità del proprio corpo fisico per racchiudere i propri cervelli in corpi robotici indistruttibili, con lo scopo di raggiungere un’immortalità tramite cui governare la galassia. Dopo aver creato Omnius, come strumento per avere un controllo dei pianeti conquistati, i Cymek ne sono divenuti schiavi, che con il nome di Titani esercitano il ruolo di generali delle armate di Omnius.
Nel contrastare le armate robotiche, l’umanità è guidata da alcune casate, una sorta di nobiltà pre-imperiale al vertice della Lega dei Nobili. Al vertice di questa organizzazione umana ci sono due casate, Harkonnen e Butler, che cercando di spronare l’umanità a non subire passivamente gli attacchi ma a reagire. Xavier Harkonnen, uno di comandanti militari, guida le armate umane per proteggere il futuro dell’amata Serena Butler, che cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sul piano politico. Durante un attacco, Serena, incinta del figlio di Xavier, viene catturata da uno dei Titani, che la consegna come cavia al robot Erasmus, che cerca di comprendere il comportamento umano. Durante la prigionia, Serena conosce il figlio biologico del comandante dei Titani, Vorian Atreides, che da convinto sostenitore della società delle macchine cambia visione quando assiste alla crudeltà di Erasmus, che non esita a uccidere il figlio di Serena davanti agli occhi della donna, un evento che diventa la scintilla del Jihad Butleriano.
Fuggiti dalla Terra, capitale dei Mondi Sincronizzati, Vorian e Serena si fanno voce della necessità di attaccare le macchine. Per decenni questa guerra continua, e Vorian, dotato di una longevità superiore grazie alla tecnologica dei Titani, continua a lottare al fianco degli Harkonnen, prendendo sotto la sua protezione il giovane Abulurd. Durante lo scontro finale con Omnius e i Titani sul pianeta Corrin, però, Abulurd decide di usare armi atomiche sulla Terra, nonostante la presenza di milioni di schiavi umani, che muoiono sotto il bombardamento. Azione scriteriata, che spinge Vorian a dissociarsi dal suo operato, che viene pesantemente condannato dalla Lega dei Nobili, portando alla caduta in disgrazia della casata Harkonnen. Questo è il momento in cui ha inizio la faida tra le due casate, vista anche in Dune.
La sconfitta dei Mondi Sincronizzati porta alla creazione di un nuovo ordine sociale. La crescente lotta a ogni forma di macchina pensante conduce alla distruzione di computer troppo evoluti, mentre la Battaglia di Corrin consegna alla famiglia Butler un ruolo di preminenza nella Lega dei Nobili, che viene rinominata Landsraad, e riformata su un modello imperiale, dove regnala famiglia Butler, in virtù del suo ruolo nella guerra, che sceglie un nuovo nome per la propria casata: Corrino, in onore della battaglia finale contro le macchine.
L’impatto del Jihad Butleriano sul mondo di Dune
Durante il Jihad Butleriano, sul pianeta Rossak una setta femminile di donne dotate di particolari poteri mentali, utilizza dei computer nascosti nelle profondità delle foreste del pianeta per perseguire un piano eugenetico volto alla creazione di una razza di telepati. Con il bando delle macchine pensati, questi computer diventano un pericolo per quelle che sono state ribattezzate le Streghe di Rossak, che iniziano quindi a seguire un rigido programma di eugenetica, aiutandosi con i loro poteri mentali, sempre più evoluti dall’utilizzo delle sostanze estratte dalle piante velenose di Rossak. Le Streghe di Rossak diventano il primo gruppo di Bene Gesserit.
Durante la guerra con le macchine, il magnate Aurelius Venport scopre sul remoto pianeta di Arrakis una sostanza che sembra avere incredibili proprietà. Ribattezzata spezia melange, questa droga diviene sempre più richiesta e per continuare a soddisfare la richiesta, la società di trasporto di Venport, grazie alla genialità dell’inventore Tio Holzman e della sua assistente Norma Cenva, si avvale di motori che possono piegare lo spazio. Impossibilitati a utilizzare computer per calcolare le complesse rotte spaziali, Aurelius e Norma scoprono che l’utilizzo del melange espande le capacità dei propri piloti, che assumendo la droga ottengono poteri di traslocazione, anche se i loro corpi subiscono orrende mutazioni. Da questa scoperta nasce la Gilda dei Navigatori.
Con il bando delle macchine pensanti, si rende necessario trovare un sostituto organico alle loro funzioni. Su un remoto pianeta, esiste una scuola in cui le menti di giovani allievi sono formate per essere rese dei computer viventi, chiamati Mentat. A dirigere l’istituto è Gilbertus Albans, un ex-schiavo delle macchine che è stato per anni soggetto di esperimenti del robot Erasmus, che ha salvato durante la distruzione del suo centro di ricerche. E’ proprio Erasmus, ora ridotto al suo solo cervello elettronico e conservato nei meandri della scuola, a fornire a Gilbertus le indicazioni su come addestrare menti umane a divenire dei computer viventi.
Il Jihad Butleriano ha portato alla scomparsa delle macchine pensanti, ma non della tecnologia in quanto tale. L’universo creatosi dopo la guerra contro i Mondi Sincronizzati non ha privato l’umanità di astronavi o semplici macchinari, che specialmente nei secoli seguenti alla fine della Jihad Butleriana hanno lentamente cominciato a riprendere un percorso evolutivo, sempre in considerazioni dei limiti imposti. Su IX, ad esempio, sono state sviluppati macchinari non intelligenti che aiutano la vita e lo sviluppo della società imperiale, come raccontato nei prequel House Atreides, House Arkonnen e House Corrino., mentre su Tleilax, il Bene Tleilax è detentore di incredibili scienze mediche e tecnologie biologiche, compresa una particolare forma di clonazione.
Un termine scomodo
Quando nel 1956 Frank Herbert scrisse Dune, il mondo islamico era percepito in modo differente rispetto alla visione attuale, macchiata da eventi tragici e da un contrasto ideologico che ne ha reso complesso l’utilizzo anche in trasposizioni come il Dune di Villeneuve. All’interno dell’esalogia di Herbert, il termine Jihad veniva interpretato nel suo significato più puro, ossia uno sforzo incredibile, oltre i limiti dell’individuo. La scelta di usare un termine islamico, relegando crociata a sinonimo usato in rare occasioni, era frutto della visione di Herbert dell’umanità futura e del suo rapporto con l’elemento religioso, unito al fatto che, nel creare i Fremen, aveva già introdotto termini mutuati da radici islamiche, come Muad’Dib o Shai-Hulud. Scopo di questa scelta era il voler trasmettere un senso di familiarità a quelle che erano viste, dai lettori dell’epoca, come le popolazioni del deserto per eccellenza, in modo da definire al meglio la figura dei Fremen, come svelò in un’intervista nel 1976:
“Se si vuole dare al lettore un sensazione credibile che non si trovi qui e ora, ma che qualcosa del presente sia stato portato lontano nel tempo e nello spazio, quale modo migliore del dare a questa realtà la lingua di un posto preciso…questo strumento orale, ha la sua forza inerziale, aiuta a formare la mente mentre la stessa mente lo usa”
Soprattutto, Herbert non voleva creare un futuro che vedesse la cristianità come unica religione sopravvissuta, ma che fosse rispettoso delle diverse fedi. Nelle sue ricerche per dare vita a Dune, Herbert aveva svolto studi sulle religioni caratterizzate da aspetti messianici, e aveva identificato nell’Islam una leva narrativa interessante, senza affidarsi a una visione monolitica, ma sondandone pregi e difetti. Per Dune, questa fede era importante per quello che lui definiva il ‘concetto di controllo assoluto’, un complesso, per Herbert, che conduceva alla definizione di una mentalità che era fertile per l’apparizione di figure messianiche, mostrandone anche i pericoli insiti nel ruolo. Come accade in Dune, prima con Paul e infine con Leto II, o con la Jihad Butleriana in Legends of Dune, quando Manford Torondo, leader di quella che diviene una setta alla fine delle ostilità con le macchine pensanti, trascende i dettami che hanno guidato Serena Butler, trasformandola in una martire e dando vita a un culto della persona che esula aspetti religiosi, diventando una manifestazione di potere temporale.
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chiccosemplici · 4 years ago
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Multicanalità, digitalizzazione, virtualizzazione, cloud, mobile, social, Big Data: per gestirli servono nuove skill, sempre più interfunzionali, crossmediali e multidisciplinari. Quali competenze acquisire fin da oggi?)
Questa è l’apertura di un contest formativo per i giovani. Leggendo e rileggendo mi sono calato nel problema, e da curioso quale sono ho cercato di immedesimarmi nel futuro di uno come me, che vive di vendita, di empatia e di romanticismo. Raccontata così potrei essere additato come vecchio, ma andiamo a fondo, cerchiamo il bandolo della matassa. ALGORITMO, questa parola che vive dentro tutto ciò che facciamo quotidianamente e che in base ai dati sui quali è strutturato ci dice che dobbiamo bere il caffè con 2 cucchiaini di zucchero che dobbiamo uscire di casa alle 7,42 per non trovare il semaforo rosso e che dobbiamo comprare quella macchina perché la proiezione finanziaria dei prossimi tre anni ci consente quel tipo di vettura.
           Ma quell’immenso piacere di incontrare una persona che non vedo da anni e riconoscerla dopo averle dato una spallata in metropolitana, ricevere un invito per posta, nella sua bella busta di carta con su attaccato il francobollo. Sono uno di quelli che ama la telefonata a discapito delle chat sterili, mi piace il contatto, il guardarsi negli occhi, il riconoscere un profumo o un odore che riportano alla memoria momenti passati.
           Credo nella tecnologia, ma al tempo stesso credo che dovremmo sfruttarla a nostro vantaggio e non farci dominare passivamente dai bit che noi stessi abbiamo creato. Siamo noi che dobbiamo dire alle macchine pensanti cosa fare, non il contrario, siamo noi che dobbiamo utilizzare le potenzialità delle evoluzioni tecnologiche per capire dove e come agire e non farci dire da un BOT a chi vendere un prodotto o un servizio.
           Proiettiamo nel futuro la nostra immagine di sognatori visionari alla ricerca del modo per ottenere migliori risultati. Steve Jobs diceva di essere affamati, ed è vero, se perdiamo la fame perdiamo l’istinto primordiale che ci ha fatto evolvere fino ad ora. La nostra furbizia e il nostro ingegno sono il propellente che ci manda avanti, che ci fa svegliare la notte con l’idea in testa e che forse sarà l’idea che stravolgerà la nostra vita. Pensiamo ad un futuro fatto di idee nate in fondo ai nostri cuori.
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larussotoscenco · 4 years ago
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L'ERA DELLE MACCHINE PENSANTI - INTELLIGENZA ARTIFICIALE & LE POSSIBILI ...
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netmassimo · 9 months ago
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Il romanzo "La crociata delle macchine" ("The Machine Crusade") di Brian Herbert e Kevin J. Anderson è stato pubblicato per la prima volta nel 2003. È il secondo libro della trilogia delle Leggende di Dune e segue "Il Jihad Butleriano". In Italia è stato pubblicato da Mondadori all'interno di "Leggende di Dune" nella traduzione di Stefano Giorgianni.
Il Jihad Butleriano sembra in una situazione di stallo in cui solo piccole vittorie vengono ottenute contro Omnius e le sue macchine pensanti. Il fuoco che ha portato miliardi di umani a combattere si sta spegnendo e Iblis Ginjo cerca qualcosa di speciale che possa ravvivarlo.
Vorian Atreides continua a sviluppare le sue strategie non convenzionali che possano sorprendere le macchine pensanti ma allo stesso tempo una visita al pianeta Caladan gli fa venire voglia di mettervi radici. Su Arrakis, la leggenda di Selim cresce mentre il suo gruppo di fuorilegge usa i grandi vermi delle sabbie contro i commercianti di spezia. Sul pianeta Poritrin, Norma Cenva progetta un nuovo rivoluzionario sistema di propulsione.
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yahoo-notizie-it · 4 years ago
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Le nuove applicazioni per la salute iPhone
Apple continua a sviluppare i suoi piani per la salute digitale. Ha ora iniziato a introdurre la sua innovativa funzione Health Records all'interno dell'app Health per gli utenti iPhone nel Regno Unito e in Canada.
Supporto crescente per le cartelle cliniche
Oltre 500 istituzioni statunitensi che comprendono 11.000 centri di assistenza supportano già le cartelle cliniche su iPhone, che consentono agli utenti di visualizzare e archiviare in modo sicuro (e privato) le loro cartelle cliniche sul proprio dispositivo.
Ora, a questi ospedali si sono aggiunti altri all'interno del gruppo Oxford University Hospitals e del Women’s College Hospital in Canada. Anche il Milton Keynes University Hospital NHS Foundation Trust UK) e il St. Joseph's Healthcare Hamilton e Mackenzie Health (Canada) offrono ora il servizio.
Rendere utili le informazioni sulla salute Apple ha sviluppato Health Records per risolvere problemi reali con queste preziose informazioni. La migrazione delle cartelle cliniche ai processi digitali ha posto diversi problemi in merito alla protezione e alla regolamentazione della privacy e i tentativi iniziali di farlo hanno generato un po 'di caos poiché i diversi sistemi non interagivano bene.
Non solo, ma le cartelle cliniche dei pazienti sono state tradizionalmente conservate in più luoghi, costringendo i pazienti ad accedere ai servizi di informazione sui pazienti di ciascun operatore sanitario per raccogliere le loro informazioni insieme.
Gli operatori sanitari, non a caso, erano frustrati da tutto questo.
Health Records fornisce un collegamento diretto tra le istituzioni mediche e l'iPhone di un paziente, con l'obiettivo di offrire agli utenti un luogo in cui possono vedere lo stato di tutte le loro allergie, condizioni, immunizzazioni, risultati di laboratorio, farmaci, procedure e organi vitali in più istituzioni ed essere avvisato quando i propri dati vengono aggiornati.
Come funziona
Health Records combina i dati sanitari personali e medici di un paziente per l'accesso dall'app Salute. Significa che possono vedere le proprie informazioni nell'app, consentendo loro di prendere decisioni migliori sulla salute, consentendo ai fornitori di accedere a dati personali su salute e fitness più accurati.
In teoria, almeno, i pazienti possono sviluppare una migliore comprensione della loro salute e diventare più coinvolti nella cura di sé.
L'intera nozione di cartelle cliniche elettroniche ha richiesto anni di sviluppo e il più grande contributo di Apple qui (oltre all'acquisizione di Gliimpse) è consentire a sistemi altrimenti non compatibili di condividere le informazioni in questo modo.
In futuro, poiché la salute digitale diventerà un matrimonio più profondo tra esseri umani e macchine pensanti, l'accesso a dati di questo tipo diventerà componenti sempre più importanti per supportare modelli sanitari predittivi.
Sulla privacy L'attenzione di Apple sulla privacy come diritto umano fondamentale è alla base di questo sforzo. Le cartelle cliniche proteggono la privacy attraverso l'uso di una connessione diretta e crittografata tra l'iPhone dell'utente e l'organizzazione sanitaria. Tutte le informazioni sono crittografate sul dispositivo e protette con il codice di accesso o l'ID biometrico dell'utente.
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ortoegrafica · 5 years ago
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Quale fotocamera, a quale scopo?
E’ un periodo che fotograficamente sono abbastanza fermo... non faccio più foto di tipo giornalistico, con i matrimoni ormai sono fermo (e questo non mi dispiace  visto che non ho fatto della fotografia la mia occupazione principale). Non partecipo più al gruppo fotografico, non faccio più foto di esplorazione urbana e nemmeno ritratti in luoghi abbandonati. Ho alcune idee ma per il momento mi è difficile realizzarle.... Non mi dedico più neanche alla street photography. Che macchine fotografiche possiedo e di che macchina fotografica ho bisogno? Ho la Canon 6D full frame del 2013. Un buona macchina per matrimoni e per foto urbex (se riprenderò) Ho la mia piccolina Nikon 1 - J1 che però ha l’obiettivo 10-30mm che non funziona bene e che devo portare a revisionare... con l’altro obiettivo 10mm 2.8 la trovavo utilissima per realizzare le interviste radiofoniche (alternata al Polaroid Cube) ma anche con queste attualmente sono fermo. Ho anche la videocamera Sony FDR Ax33 acquistata ad ottobre 2019 e che ho usato solo per riprendere un convegno e per qualche ripresa casalinga.... Adesso ho scoperto il mondo dei droni ed ho un piccolo Ryze Tello con cui mi diverto a realizzare alcune foto aeree...  Cosa mi serve? Dipenderà da quello che andrò a fare, potrei continuare ad utilizzare la Canon 6D per l’Urbex e le foto di ritratto che riuscirò a fare... poi per i video in radio continuerò l’abbinata Nikon J1 con obiettivo 10mm 2.8 finchè non avrà grossi problemi. Al massimo potrei sostituirla con una Olympus Pen EL-P 8 o EL-P 9 che esteticamente mi piace molto ed andrebbe bene anche per la street photography. Non sono attratto dal 4k perché produce file molto pensanti e di conseguenza hai bisogno continuamente di computer con processori in grado di gestirli, di maggiore spazio di memoria per conservare i file... insomma stare al passo con i tempi non è facile. E non è nemmeno necessario alla fine... Ho biosogno di fare foto non di macchine fotografiche! 
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lafigliadiseth · 5 years ago
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Sento di non appartenere a quest'era. Un'era dove è più importante apparire che essere, dove il sorriso nella foto deve essere più curvato, spalle dritte, imita la brava ragazza. Dove per cercare di farsi notare si travestono tutti da brave persone. Mi confondono. Un tempo non si aveva timore di apparire con la vera essenza, buona o cattiva che fosse, ma ora tutti hanno bisogno di un'immagine positiva. Io sono ciò che sono ma forse sono ciò che tutti gli altri sono, perchè siamo tutti uguali, con abissi di diverse dimensioni dentro le macchine che abbiamo al posto del cuore, ma pur sempre uguali all'esterno. E questo "essere uguali" copre del tutto la diversità che ci portiamo dentro, e a noi va bene così, ci sono parametri da rispettare. Dipendiamo da oggetti, per comunicare abbiamo bisogno di oggetti, quanto è triste? Sento di essere nata nell'era sbagliata e sento di non poter far nulla per cambiare ciò; dunque assisto, assisto a voi che vi state pian piano trasformando in un ammasso di esseri non pensanti, è triste, ma è la realtà ed io la accetto.
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artide · 7 years ago
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Sveglia alle sei di mattina, sette quando mi sono trasferito, per tredici anni della mia vita, per rinchiudersi tra quattro mura. Educazione. Educere, che vorrebbe dire "tirar fuori". Invece la scuola non tira fuori un bel niente, la scuola mette dentro un'infinità di regole, dogmi, nozioni. È un subdolo esperimento che serve semplicemente a prepararti per quello che sarà dopo la sua fine. Creare capitale umano, macchine non più pensanti, iperspecializzate, all'interno del meccanismo della società più che industrializzata. La produzione in serie di cervelli nella media attraverso programmi statali sempre più semplificati, digeriti senza ossa, cartilagini ne organi vitali. È rimasto qualche pezzo di polpa qua e la, e noi con il corpo a brandelli pronti per la prima campanella. A tutti quelli che in questi giorni stanno riprendendo questa assurdità, evadete il più possibile, create, mettete in moto le penne, i colori, ed il cervello e non immagazzinate nulla, cercate di ricordarvi il meno possibile, e di non prendere mai nulla come verità. È l'esperienza la madre delle educazioni, la scuola è solo un parcheggio temporaneo. A.
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