#ma a me purtroppo non interessa
Explore tagged Tumblr posts
Text
prendendo esempio da @esotossina, ho utilizzato il sito FutureMe per scrivere una lettera alla me del futuro, che la riceverà esattamente tra un anno direttamente nella casella di posta elettronica. ho iniziato in modo divertente, ma verso la fine ho avuto qualche tremito alle mani.
#tutto bene tutto bene#è un po' una cazzata? sì#ma a me purtroppo non interessa#chissà se in un anno riuscirò a dimenticarmi tutto quello che ho scritto
4 notes
·
View notes
Text
edoardo conte tvb mi manchi assai
#per contesto: ho finito la seconda stagione quattro giorni fa#ma purtroppo mi sono subito innamorata perché sono sempre una ragazza basic#mi sa che lo faranno essere cattivissimo e io sarò molto triste#ma non fa niente lui è comunque un cuoricino di panna a me non interessa
2 notes
·
View notes
Text
sabato andrò a sentire mida ad una specie di liveset che fanno qui dopo un evento
da un lato sono felice ma dall'altro ho un po' paura perché nonostante il posto sia a pochi minuti di macchina da casa mia sarò sola e non sono mai uscita la sera tardi (inizia dopo le undici)
#spero di trovare parcheggio il più vicino possibile#non scherzo quando dico che ho già studiato tutti i parcheggi vicini e andrò un po' prima per trovare posto#non ho paura di stare lì da sola perché sono stata a dei concerti da sola altre volte (anche se questo non è un concerto ma un piccolo live#ma ho paura per il pezzo a piedi dalla macchina al posto e viceversa considerato che è tardi e sono una ragazza#purtroppo non conosco nessuno a cui piace la mia stessa musica :(#però credo e spero che ci sarà abbastanza gente in giro tra l'evento e il live (dopo fanno un djset ma a me interessa solo sentire mida 🙈)
1 note
·
View note
Text
Stavo facendo lezione. A un certo punto un’insegnante mi ferma e mi fa “ma non dice niente che ad Alessia si intravede il reggiseno?” mi sono calmato, ho preso un respiro e le ho detto davanti alla classe “per prima cosa ha interrotto la spiegazione che gli alunni stavano ascoltando, seconda cosa non sono un insegnate ma un soccorritore formatore, non è il mio lavoro riprendere gli studenti sul loro vestiario. Ed ultima cosa, questo è il problema della scuola d’oggi, dove ci si ferma alla copertina e non si valuta il libro. A me, che sia nuda o un palombaro non mi interessa, a me importa che i ragazzi a fine giornata sappiano almeno fare una chiamata di soccorso efficace e iniziare al più presto una rianimazione cardiopolmonare. Valuto solo i contenuti mi spiace” e l’insegnante dopo un “come si permette” ha lasciato la stanza.
Purtroppo la scuola riflette la società: fino a quando si valuteranno le apparenze invece che i contenuti, la nostra società rimarrà retrograda.
110 notes
·
View notes
Text
“Quanti anni hai?”
La domanda che ciclicamente mi viene rivolta, qui e su altre piattaforme virtuali, è sempre la stessa: “Quanti anni hai?”. Da una parte la comprendo: la curiosità è donna, pertanto è normale che una donna sia portata a chiedermi quanti anni ho. Peraltro non è mica un segreto, eh, se una mi scrive in privato glielo dico. Ma non è questo il punto: quello su cui voglio soffermarmi è il ben poco significato di questo quesito. Peggio: la superficialità che ne permea la richiesta. Io negli anni mi sono confrontato con tante ragazze su Internet. Non centinaia, ma comunque parecchie. L’ho fatto perché mi piace studiare la psiche umana, mi piace conoscere, approfondire, ragionare, far lavorare la mente. La richiesta dell’età anagrafica è quasi sempre avvenuta, da parte di ambo le parti, in una fase successiva. Prima s’è iniziato a parlare, a confrontarsi, a raccontarsi. E poi tutto il resto. Cosa voglio dire? A volte sembra di stare su Tinder (che io non ho e non voglio avere). Purtroppo il pensiero che trasmettete, di solito, è: “Cerco un compagno e voglio vedere quanti anni ha, così se ne ha troppi o troppo pochi passo direttamente oltre”. È un po’ squallido come ragionamento, se posso. Lecito, ma squallido. Alla fine dipende tutto dalle intenzioni. Ma io l’ho detto subito, però: prendete questo blog come un libro, anche se dietro c’è una persona, in carne e ossa. Mi si dovrebbe contattare per uno scambio di opinioni, non per cercare la storia d’amore della vita. Anche perché io, all’amore, nemmeno ci credo più come prima. Vi interessa approfondire un concetto? Va benissimo, eccomi. Volete fare una critica? Vi ascolto. Ma chiedermi a caso quanti anni ho, alla ricerca di chissà cosa, è molto sciocco. Non mi offendo, ci mancherebbe. Dico solo che si potrebbero porre domande più interessanti, secondo me. Credo che l’obiettivo primario debba essere quello di trovare una forma di comunicabilità rispettosa e matura. E questo lo si può fare a qualsiasi età. Qualche anno fa parlavo amabilmente con una ragazza, andò avanti per un po’ di tempo. Poi, una volta scoperto che ero più grande di lei, scappò via. Ammetto che ci rimasi male. E vi giuro che non c’era reale motivo. Non v’erano scambi di foto e cose strane, ma discorsi molto normali, puliti. Eppure, nulla. Cerco sempre di comprendere tutto, ma l’amaro in bocca rimase per del tempo. Ecco, oramai io invito a priori le ragazze a non contattarmi, se tanto poi deve andare a finire così. Non mi piace essere abbandonato (a chi piace?), specialmente se mi comporto molto bene. Probabilmente l’opzione per porre domande in anonimato, qui, l’ho attivata proprio per questo: per mettervi più a vostro agio, per consentirvi di scrivere e chiedere qualsiasi cosa senza portare il peso dello svelamento, e quindi l’imbarazzo che può derivarne. È un blog particolare il mio, dedicato a un pubblico adulto pur non essendoci traccia di foto o video pornografici. Ma così, diciamo che avete mano libera. E io la libertà la amo sempre.
20 notes
·
View notes
Text
Finalmente le feste natalizie sono terminate, c'e' ancora Capodanno ma non faccio nulla quindi non mi interessa. Sono stati 4 giorni di relax in famiglia, mi sono pure dimenticata che domani si lavora, fate voi. Avevo bisogno di staccare e di tornare a casa. Per il resto sono sempre la solita, per colpa del mio pessimismo ho diciamo perso un amico che reputo essere una bellissima persona. Purtroppo non riesco a far finta di essere positiva anche quando non lo sono. Il mio essere limpida come l'acqua non mi aiuta in certe situazioni. Mi dispiace e anche parecchio e ora mi mangio un pochino le mani. Sono stata una cretina. Me ne accorgo sempre troppo tardi. Per il resto direi che la mia autostima continua ad essere sopra lo zero, sto amando me stessa ogni giorno, a volte meno altre volte di più però posso ritenermi soddisfatta di ciò che sto facendo. Venerdì sono uscita con le amiche e al pub davano la partita di calcio e c'erano praticamente tutti uomini. Siamo entrate e in tempi passati sarei uscita perché mi sarei vergognata invece me ne sono fregata e sono entrata e mi sono seduta anche se c'erano 1000 occhi puntati su di noi. E' ora di far vedere alla mia autostima che esiste.
41 notes
·
View notes
Note
Da donna sono d’accordo che oggi basta che sei uomo etero cis bianco che sei visto come il cattivo, mentre i gay sono visti come santi e vittime. Io ho origini dell’est e sinceramente preferisco l’ets all’Italia perché sta pazzia ancora non ce. Viva la Russia e i paesi dell’est. Lo dico in anonimo perché appena esprimo la mia opinione le altre donne mi odiano dandomi della pick me girl, cosa che non sono siccome non mi interessa l’attenzione maschile ma semplicemente io la penso così perché sono cose che ho notato da sola, sono molto realista
Capisco il punto di vista delle persone dell'est (che amo) perché ho molto amici che sono originari di quelle parti.
Il benessere purtroppo porta a forme di autovittimismo e a sbilanciamenti estremi nel percepire la società.
Ci vorrebbe più pragmatismo e meno seghe mentali.
4 notes
·
View notes
Note
Ciao, hai mai provato il laser per la depilazione?
Ciao, la domanda mi spiazza.
Su di me no. Ma solo perché non ho mai avuto i soldi per permettermelo. Però adesso che ho un'entrata fissa conto di farlo, in realtà ho un appuntamento settimana prossima per la ceretta e sarà proprio in quell'occasione che indagherò su prezzi, pacchetti ed eventuali promozioni per le varie sedute di laser. Per quanto mi piacerebbe poter fare tutto il corpo mi limiterò probabilmente a trattare solo la zona dell'inguine con questo metodo, altrimenti il prezzo salirebbe troppo.
Se me l'hai chiesto per un consiglio comunque io ti dico: fallo. Non ci sono particolari controindicazioni (ovviamente se la zona che ti interessa trattare è piena di tatuaggi e nei non puoi farlo), l'unica cosa che ti raccomando è di affidarti a una professionista di cui ti fidi e che sia preparata. Purtroppo è capitato diverse volte che per ignoranza e/o noncuranza sbagliassero ad inserire il fototipo e causassero macchie e bruciature alle clienti quindi magari se non hai un centro estetico di riferimento, prima di buttarti direttamente a chiedere il laser, passa qualche mese a conoscere l'ambiente e le persone che ci lavorano, andando anche per altre tipologie di trattamenti, così sei sicur* al 100% di poterti affidare a quella persona
È un settore sempre più in crescita e ormai ci sono dei macchinari che consentono anche un più rapido raffreddamento del manipolo oltre al fatto che ci sono anche varie tipologie di laser. Trust me, conosco bene l'ambiente dei centri estetici, sia dalla prospettiva di chi ci lavora che da quella di cliente. Puoi solo toglierti rotture di palle con il laser. Chiaramente se hai un'attività ormonale ancora molto in moto ti ci vorranno più sedute perché gli ormoni sono quelli che dettano il ciclo vitale del pelo, però comunque alla fine se sei costante e riuscirai a fare le sedute necessarie poi dovrai soltanto fare dei ritocchi ogni morte di papa perché avrai sempre meno peli.
Spero di aver soddisfatto la tua curiosità, qualsiasi essa fosse :)
4 notes
·
View notes
Text
Le cose che ho imparato scrivendo Pionieri, fino ad ora
Ho sempre avuto un interesse per la storia della corsa, ma non mi è mai interessato sapere che dopo questo c'è stato quello, sarebbe da nerd e non lo sono a questo punto. Sarebbe fine a se stesso, soprattutto. No, quello che mi interessa è la genesi delle cose, perché la genesi spiega, se non tutto, molto. Un esempio. In principio c'erano le Ecomaratone, gare su sentiero di 42 chilometri che venivano affrontate come delle corse su strada, con ristori ogni pochi chilometri e nessun equipaggiamento. Quando poi Simone Brogioni organizzò la prima Lavaredo Ecomarathon, nel 2007, introdusse il concetto di autosufficienza, così come gli era parso fosse declinato nell'ultra-trail francese, sancendo così il passaggio da ecomaratone al trail. A me il concetto di autosufficienza non è mai piaciuto, ho sempre trovato tedioso portarmi appresso cose che con ogni probabilità non avrei mai usato e ho sempre preferito un approccio più americano ed essenziale alla corsa, ma di certo scoprendo che il trail è nato su quel concetto, ora gli do tutto un altro senso. Continuerò a odiare correre una 50 chilometri con lo zaino, ma almeno capisco perché lo sto facendo, e non è per la mia sicurezza, ma per un fatto storico. Non è che se ci piace una cosa deve per forza piacerci anche il modo in cui è nata o devono piacerci i principi su cui è nata, ma non possiamo neanche ignorarli, o cambiare la storia a seconda di come preferiamo.
Il Tor Des Geants. Tutte le persone che ho intervistato, per una ragione o per l'altra, ne hanno parlato male. Male non significa che non dicessero nulla di buono, ma che dicevano sempre almeno una cosa negativa. Fra queste persone molte lo avevano anche corso più volte. Un amico a tal proposito mi ha scritto: "Quelli del Tor, nel bene o nel male, sono riusciti a farsi pubblicità e a far sentire il proprio nome. Purtroppo vedo un accanimento contro questo Tor, che, se a tutti sta sul cazzo, si fa a meno di parlarne e si evita la pubblicità no?" Beh, no. Non ho mai capito il "se non ti piace non ne parli", a parte il fatto che uno ha tanto diritto a parlare delle cose che non gli piacciono esattamente quanto di quelle che gli piacciono, ma a parte questo, la troverei un'opportunità sprecata. Una volta constatato che molte persone ne parlano male, forse varrebbe la pena chiedersi perché, anziché lasciare il discorso a un livello del tutto approssimativo. Io ho conosciuto questo sport attraverso il Tor, anzi, attraverso Francesco che aveva fatto il Tor. Ho sentito parlare del Tor ancora prima di sentir parlare di trail. Ho iniziato a sognarlo, e ho corso il Tot Dret. Quando ho corso il Tot Dret, un po' la mia idea di corsa era ormai cambiata, un po' quello che avevo visto in Val d'Aosta non mi era piaciuto proprio tanto. Ma a parte questo, che è un fatto del tutto personale, ho constato come questa gara e solo questa fosse accompagnata da anni di polemiche, mentre tutte le altre gare non solo non erano toccate da polemiche simili, ma non era mai successo in passato. Alcuni esempi: il fatto di Francesca Canepa e del passaggio in auto, l'annullamento ritardato per il Covid così da tenersi la maggior parte delle quote di iscrizioni, l'interruzione della gara a Saint Remy l'anno della neve, la storia dei ristori abusivi, la gara gemella organizzata dalla regione, eccetera. Mettendo in fila tutte queste cose ho messo più a fuoco la mia antipatia per questa gara, che altrimenti rischiava di essere soltanto epidermica, e quindi prevenuta. No, a me il Tor sta sui coglioni, per questa, quella e quell'altra ragione. La genesi.
Al contrario del Tor, la Lavaredo Ultra Trail mi ha per anni lasciato un po' indifferente (pur essendo iscritto nel 2022), mentre adesso mi è tornata una gran voglia di farla, dopo aver scoperto il ruolo che ha avuto nella formazione della scena dello sport, permettendomi di capire meglio le polemiche che l'avevano coinvolta e quindi di ridimensionarle, smontarle, e insomma di farmi la mia opinione non basata su un sentito dire. Un'altra cosa che ho ridimensionato è l'importanza di internet. Ho sempre saputo dell'importanza che hanno avuto i blog e i forum per la crescita di questo sport non soltanto in Italia ma anche negli Stati Uniti, là già dagli anni Novanta. Ma pensavo fosse stato più che altro un veicolo di crescita, invece è stato quello di nascita. Prima è nato il forum, poi sono nati i TA. Prima è nato il sito ecomarathon.it, poi è nata la Lavaredo Ecomarathon. Prima è nato il sito ultratrail.it, poi è nata la Lavaredo Ultra Trail. Diciamo che con questo peccato originale spiego un po' meglio la dipendenza che abbiamo da questi sistemi di comunicazione, che non si può quindi dire che corrompano la natura di questo sport, tutt'altro, ne sono la natura stessa.
La storia della competizione: mi spiace tanto per tutti gli atleti, ma la competizione nel trail italiano (e anche americano) è arrivata in un secondo momento; dove per competizione non intendo il semplice fare del proprio meglio, ma il puro agonismo. Non è quindi un fattore necessario, ma acquisito. È necessaria invece per lo skyrunning, per la corsa in montagna, ma non per il trail. Il che non deve necessariamente spostare l'asse di qualche discorso, non significa che non sia un argomento legittimo, ma forse va tenuta presente quando si parla di livello, del valore delle gare e di altre cose.
Quello che in generale ho cercato di fare è stato ricercare i tratti di unione tra sport diversi, dove molto spesso si cercano le differenze. Questo non deve essere però un fumo negli occhi. Approfondendo la storia della corsa in montagna mi sono spiegato il motivo della sua scarsa popolarità: spesso il mondo dell'atletica per giustificare la sua situazione ha accusato l'incapacità di chi pratica trail di riconoscere il giusto valore agli atleti e al livello di una gara, quando purtroppo il fallimento mediatico della corsa in montagna va imputato solo alla sua incapacità primigenia di rendersi interessante, da un lato nascendo già come irrigidimento di uno sport anarchico, spontaneo e vitale, dall'altro basando tutto il suo storytelling unicamente sul livello e sulla performance, attribuendogli un valore "in sé" quando invece è ancora una volta acquisito. In altre parole, perché la performance dovrebbe essere oggettivamente più importante dell'esperienza? Chi lo dice? Evidentemente è una questione di priorità personale, ed è quindi relativo. Insomma, se il trail ha avuto più successo è perché è stato in grado di portare messaggi e esperienze più interessanti, o è così, o sono tutti scemi.
Vabbè. Ci sentiamo.
Saturday morning in Val di Tovel da Terres con Roby e Raffa, like in the old days
5 notes
·
View notes
Text
Ho eliminato tutto ciò che era mio e sai perché? Perché questa piattaforma non merita i miei post, questa piattaforma non mi merita, le persone di merda che mi pento di aver conosciuto qui non mi meritano! se pensate che qui si trova l’amore vero avete sbagliato! Se pensate che qui si trova l’amicizia duratura avete sbagliato, se pensate di scopare qui avete cacato proprio!! qui oggi potete solo pagare,sbavare e farvelo in mano, potete solo mettervi col culo di fuori e coi cazzi al vento e nascondervi come conigli! Sto su questo Social da 15 anni quasi, cambiato nomi e blog a manetta, io prima di voi ho fatto il galletto su quella che oggi la chiamo monnezza per essere “popolare” e dove mi ha portato? mi ha portato in alto ma a che prezzo? poi mi sono ricreduto dicendomi “ma che cazzo sto facendo, IO NON SONO QUESTO!” certo voi direte “ma che cazzo mi interessa, tanto qui nessuno mi conosce” però mettetevi in un angolo a riflettere, se non fate quello che fate qui ma chi cazzo vi seguirebbe? provateci a crearlo un blog personale con frasi serie e a postare la vostra vita quotidiana come si faceva una volta e come si fa su ogni benedetto Social serio, e vediamo se qualcuno vi si incula a seguirvi. Qui ho provato anche ad essere un buon’amico ma ho sempre toppato, ho fallito in amicizia figuriamoci in amore! e pensavo che il problema fossi io, mi dicevo “ma come é possibile perché non riesco? forse sbaglio qualcosa? sarò sbagliato?” Ma conoscendovi a fondo mi rendevo conto che quello strano non ero io ma voi! quello pulito ero io e non voi, ho sempre dato il 100% a chi non meritava un cazzo, alla fine sono arrivato alla conclusione che se non esci di casa e vai in strada a conoscere e dialogare con la gente guardandola negli occhi col cazzo che socializzi, col cazzo che distingui la gente vera da quella falsa, e sinceramente non voglio arrivare a 40 anni qui sopra a leggere e a vedere le solite puttanate che repostate, quindi mi disintossico da Tumblr, l’ho amato con tutto me stesso, per me é stata una vera CASA quando ho combattuto la depressione a 15 anni ed ora ne ho 28, e quando postavo i miei problemi venivo capito e compreso, perché c’erano persone, persone che ti ascoltavano, persone che ti facevano innamorare del loro blog solo dal modo in cui scrivevano, ho ancora i loro nomi scolpiti nella mente, di quei pochi, purtroppo chi non c’é più, chi ha abbandonato e c’é chi ha eliminato il blog senza lasciare traccia stanchi di scrivere per dei coglioni che non hanno apprezzato, ma io il blog lo rimango con questo unico post bello fissato in alto! così che chiunque passi di qui possa leggere, aprire gli occhi e forse salvarsi.
Detto questo fate ciò che cazzo vi pare, questa volta non ho fatto un erba un fascio ma scavo direttamente tutto il prato sradicando tutte le radici marce e via! io me ne vado da qui, inizio a guardare in faccia alla realtà e Tumblr non ne fa più parte.
11 notes
·
View notes
Note
Ho avuto praticamente tutti i social esistenti tranne Snapchat, e poi all'età di 16 anni ho abbandonato tutto.
Ho abbandonato per la mia sanità mentale. Già il bullismo a scuola era duro da superare, in più l'idea di essere presa in giro anche li mi ha sempre fatto male emotivamente e mentalmente.
Idea che penso che prima o poi, si sia realizzata, ma mi era già tolta per pensarci.
Quindi da quel giorno vivo con dubbi su dubbi, ed ogni sguardo di gente sconosciuta penso che invece, loro, conoscano me. (Eh sì, mi è venuta l'ansia sociale).
Per questo motivo per me, è anche difficile farmi nuovi amici.
Tumblr è l'unico social che non implica "il mostrarti" ma mi permette di usare il mio blog come diario personale.
Me ne sono andata tante volte da qui, e tante volte sono tornata, perché è veramente l'unico social che per me vale la pena di avere.
Qui ci sono anche meno pazzi rispetto a Twitter, per esempio, e si litiga per meno roba stupida tipo qua che tipo di musica ascolti non gliene frega nulla a nessuno, li invece ti fanno lo screenshot, ti bloccano e ti mostrano ai loro followers, chiedendo loro di segnalarti e bloccarti. Bambinate insomma. (A me capitò con una attrice che seguo, giudicata inadatta dall'essere definita attrice e non volevano che parlassi dei miei problemi fisici, che per loro servivano per guadagnare followers e io risposi che manco venivo pagata per scrivere quelle cose).
Ecco perché mi sono tolta da tutti i social. In più senza social ho un sacco di tempo libero, posso dormire e uscire senza per forza farlo sapere a tutta Italia, e poi se non pubblico per giorni, non sono obbligata a dare spiegazioni, perché non sono un influencer. In più, non mi interessa sapere che fa il vicino del piano di sopra nel suo giorno libero dal lavoro.
La scelta di non avere più profili social è stata molto coraggiosa oltre che molto saggia! Hai avuto la capacità di riconoscere e capire cosa potevi evitare per stare meglio con te stessa, proteggere le tue fragilità e i lati deboli.
Conosco bene purtroppo cosa sia il bullismo e delle ferite che lasciano anche dopo tanti anni.
Tanti anni fa feci questa scelta con facebook. In quel periodo vivevo il bullismo già a scuola e quel social non fece altro che ampliare le mie insicurezze: tizia aveva molti più like di me nelle foto soprattutto da parte di ragazzi mentre io ne avevo molto meno; foto di gente che usciva il sabato sera e si divertiva mentre io non avevo nessuna vita sociale oppure c'era persino il controllo di quello che postavo e i giudizi ipocriti e non richiesti; chi si metteva su un piedistallo pensando di sapere tutto di me solo da ciò che pubblicavo e poi magari nemmeno mi salutava di presenza. E da lì decisi di eliminarlo.
Tutte le mie insicurezze effettivamente sparirono e chi si accorse che non lo avevo più mi disse "e ora senza facebook che farai?"
E io "torno a vivere" 😂
Ma che domanda è? Questo fa capire quanto la gente non sappia più distinguere la realtà dal virtuale.
Dopo fb ho avuto twitter senza più usare nome né foto personale e devo dire che in quel periodo mi sono trovata bene. Era tra il 2013 e il 2015. Poi non l'ho più usato.
Ho ridato fiducia a Instagram quando ancora non lo aveva quasi nessuno (2014) ma dopo qualche annetto è diventato più popolare di facebook.
Non demonizzo i social perché altrimenti sarei incoerente. Sono un bel mezzo per esprimersi, fa piacere avere apprezzamenti sulle foto ma non ti nascondo che ci sono stati momenti dove ho dovuto disattivare il profilo per la mia sanità mentale. E sono stata bene. È da lì che spesso derivano certe paranoie, foto o storie che ti appaiono all'improvviso sulla home di cose che non avresti voluto sapere. Ha dato vita a tante ansie che ci distruggono mentalmente ed emotivamente...
Tumblr è un rifugio. Anche io ho provato tante volte ad avere un blog ma solo adesso sto riuscendo a mantenerlo. Ne avevo bisogno! Finché c'è gente educata e matura si può stare bene!
Dopo questo enorme papiro (che mi perdonerai spero ahah) voglio dirti che la tua scelta è senza dubbio molto saggia. È da un po' che penso di prendermi una pausa da alcuni social per un periodo che sto attraversando e mi sei quasi di ispirazione 🥹
Chissà quanta pace potrei riscoprire con questa scelta.
4 notes
·
View notes
Note
Ama io non ti seguo perchè non mi interessa niente di calcio, ma tutte le cose che hai scritto sull'essere una giovane donna magrebina in questa Italia, qui e ora... Ti vorrei abbracciare e ringraziare. I miei ragazzi a scuola, qui al centro-nord sono quasi tutti figli di gente immigrata, dal Meridione o letteralmente da tutto il mondo. Io sono nata e cresciuta in una piccola città toscana, la stessa dei miei genitori, con modestissimi flussi migratori. A volte mi sento inadeguata a comprendere il loro mondo. A voi ragazzi di seconda generazione, alle vostre voci, devo moltissimo nel processo del diventare un'insegnante più capace di accogliere tutti loro.
Grazie ancora.
scusami per la risposta che arriva un po' in ritardo (ultima sessione d'esami della mia vita) però volevo prendermi il tempo per ringraziarti tantissimo per queste parole. Ma proprio tanto. Lo so che forse sto per dire cose scontatissime, però io davvero ho avuto a che fare con qualche insegnante che ha fatto tutto il contrario di quello che fai e pensi tu. I miei genitori hanno fatto pochissimi anni di scuola in Marocco. La mia mamma, pace alla sua anima, non ha mai imparato bene l'italiano qui. Quando era in terza media ed è arrivato il momento di scegliere la scuola superiore la mia insegnante di italiano ha convocato i miei genitori con me presente, per dire loro che sì, io avrei potuto fare il classico perché ero brava nelle materie letterarie, però il supporto della famiglia era "necessario" anche perché sarei stata "la prima della famiglia ad andare al classico" e "la prima del palazzo" , immagino la prima del mio palazzo popolare di marocchini e tunisini...che boh, belle cose da dire.
La differenza tra i figli di stranieri e i loro genitori è che i genitori purtroppo - vuoi la barriera linguistica, sociale, culturale - abbassano la testa di fronte a certe discriminazioni, a certi pregiudizi. Non è che non li vedono, ma fanno finta di niente. Noi non facciamo finta di niente, com'è giusto che sia, e certe volte ripenso a quelle parole e mi viene una rabbia. Io mi sono salvata perché mi piaceva studiare, ma quanti ne ho visti di amici, conoscenti, di persone come me (spesso soprattutto i ragazzini maschi, su cui cade maggiormente lo stigma) presi per scemi dagli insegnanti, sbattuti fuori dalle classi, i nomi costantemente storpiati, battute sulla cultura e sulla religione. Trattati come se la scuola non fosse un diritto ma un privilegio di classe e un privilegio culturale.
Non è facile, ma penso che già porti queste riflessioni sia tantissimo e sono sicura che tu sia una meravigliosa insegnante. Scusami per la risposta lunga ma ecco, mi rimette in pace con il mondo leggere queste cose. Grazie a te! 💗
4 notes
·
View notes
Note
i'm terribly busy with school too, but i'm really happy when i manage to check your blog (like once a month haha) and see your art! it really does bring a smile to my face
i love how you draw frederick! he looks ghostly in the best way possible its just. i have no words. your art just does all the right things with representing emotion through expressions and poses
detto questo, in inglese cosicchè tutto possano essere d'accordo, mi chiedevo se te avessi idea se esistesse un'edizione dell'epistolario di federico se non in traduzione italiana almeno in inglese; il carteggio con voltaire l'ho trovato anche in italiano, ma mi manca il resto? boh se hai informazioni mi aiuteresti XD
mannaggia non so ancora il francese o il tedesco
intanto sto leggendo una biografia di federico il grande di Theodor Schieder, non so se l'hai già letta ma a prima vista mi sembra ben fatta, anche se a me interessa di più la parte filosofico-politica che militare
grazie per aver letto questo papiro XD
HO PIANTOOO 😭 grazie un sacco 😭😭 sto provando a renderlo più frail e ghostly possibile e mi fa un sacco piacere sapere che ci sto riuscendo,,,
allora, per l'epistolario: io non l'ho letto (se non ti dispiace mandarmi il link del carteggio con voltaire in dm ((sperando sia un pdf che ho pochi soldi per altri libri)) mi farebbe un sacco piacere) però ho chiesto in giro e mi è stato mandato questo:
è in inglese, in italiano non saprei dirti dove trovarlo 😭 purtroppo la maggior parte delle fonti sono in tedesco, è un po' una rogna perché io lo capisco male e lo parlo peggio quindi bisogna un po' arrangiarsi 😭😭
spero di essere statx di aiuto <33
3 notes
·
View notes
Note
Cosa pensi della guerra tra Israele e Hamas?
Mi interessa la tua opinione, perché sai analizzare le cose con occhio critico
ma allora, di per sé la guerra non è mai una cosa bella, men che meno ora. Da quando è ripartito il tutto ho pensato che sono cose che si fanno credo per togliersi lo sfizio di qualcosa. Ci si aggrappa al fattore storico per portare avanti morte e distruzione senza però ragionare sul fatto che siamo nel 2023 (2024 tra non molto) e le cose potrebbero essere fatte in maniera un pochino più seria e umana non che appena ci girano facciamo scoppiare una guerra (stessa cosa per Russia e ucraina eh)
Il punto è che nonostante il valore politico di questa guerra (di cui so ciò che molti sanno, e cioè forse poco o forse niente) c'è il valore umano che le persone, esterne fisicamente e mentalmente a questo conflitto, hanno. Vedo un sacco di gente postare su instagram cose sui bambini palestinesi che muoiono, Israele mostro di qua e di là, gente che si fa promotrice di pace quando in realtà sostiene solo la pace che è giusta per il loro modo di vedere le cose. Non puoi volere la pace quando denunci le morti palestinesi ma se riguardano l'altro popolo le giustifichi, e viceversa eh. Se ti reputi un pacifista che vuole la pace, devi volerla per tutte quelle PERSONE, indipendentemente dalla provenienza, che muoio ogni cazzo di giorno inutilmente. È troppo facile sostenere chi è uguale a me o solo chi rispecchia il mio pensiero.
Purtroppo man mano che andiamo avanti torniamo sempre più indietro. E noi giovani tendiamo a dire che la colpa è dei vecchi, di persone mentalmente vecchie come i nostri genitori e nonni, quando in realtà non ci rendiamo conto quanto sia facile influenzarci. E qui mi fermo perché avrei tantissime altre cose da dire ma a scriverle verrebbero interpretate in malo modo
4 notes
·
View notes
Note
Non c'entra niente col tuo solito tipo di content ma tu ormai per me sei il punto di riferimento di Tumblr Italia (e il mio centro informazioni personale lol) quindi volevo chiederti se sai qualche buon sito pirata in italiano????? Stanno veramente morendo tutti o serve l'iscrizione o ti appaiono 55 biliardi di pubblicità 🤧🤧🤧🤧 stavo cercando steven universe in italiano e mi è salita la voglia di prendere aria fresca fuori al balcone (fuori al balcone nel senso che non sono nel perimetro del balcone e sono in caduta libera)
WE SALVE BELOVED nessun problematica questo non è solo un blog tematico ma è anche un luogo di pirateria selvaggia 🏴☠️🏴☠️🏴☠️!!! Purtroppo in tutta onestà uso torrent meno di quello che sembra, per i torrent italiani mi aiutò sempre IlCorsaroNero, Limetorrent e PirateBay; ora come ora sono diventato grande fan di JDownloader però, con quello ti basta un sito di streaming di quello che ti interessa e te li scarica in bulk, molto comodo!!!
#ora sono per di più fuori#ma appena sarò sobrio hey beloved insomma che dire cerco di darti una mano nelle ricerche!!💛💛#frà risponde
9 notes
·
View notes
Text
Le persone con cui sto condividendo tutto il mio periodo qui, mi stanno facendo riflettere molto sulle personalità, sull'età e cose simili.
Sono entrambe 18-20enni ma diverse tra loro in qualcosa. La polacca è una ragazza molto matura per la sua età e sembra più matura anche d'aspetto. Probabilmente proprio per questo ci siamo trovate subito: battute intelligenti, pensieri simili, curiosità verso il comportamento degli altri, rispetto per l'altro anche se non si condividono le idee ecc.
La greca è una ragazza molto insicura. Ha delle caratteristiche facciali che purtroppo non rispecchiano l'ideale di bellezza comune (naso ad uncino, bocca piccola etc.) e per questo cerca con tutte le sue forze di migliorare il suo aspetto, non dico in maniera maniacale ma quasi. È una cosa condivisa con tante ragazze quella di truccarsi assolutamente dalla mattina, farsi la piastra tutti i giorni ecc, ma comunque è chiaro per me che lo fa perché molto insicura (lo ha pure detto che si sente bruttina). Also, si interessa molto di quello che gli altri pensano di lei perché non solo cura il suo Instagram in maniera quasi maniacale, ma stasera mi ha pure detto che si chiede cosa pensano gli altri di lei perché tutti gli altri stavano uscendo e lei non sapeva che fare, quindi ha chiesto a me. All'inizio le ho detto che non volevo andare e lei ha cominciato col pippone del "se facciamo così non facciamo connessione con molti, ad esempio io ho parlato pochissimo con gli italiani e a volte penso chissà cosa pensano di me gli altri ecc". Nella mia testa ho risposto con "e che cazzo te ne frega cosa pensano gli altri di te?!" ma le ho detto che se voleva andare sarei andata con lei. Ha detto di no e quindi le ho proposto magari di andare a divertirci tra noi nella sala che usiamo sempre e all'inizio sembrava contentissima dell'idea. Poi è andata in bagno e quando è tornata ha detto che forse era meglio rimanere in camera. Capisco che è "piccola" perché io ho passato esattamente lo stesso periodo, allo stesso tempo non si può non dire che non sia vittima di un'auto-imposizione per non essere esclusa.
La polacca è uscita fuori con un ragazzo che ha incontrato in un club (in cui non sono andata e invece la greca è andata e si è annoiata la metà del tempo) e si sta facendo pagare cose. E io ODIO queste cose. Lei ha solo 18 anni e sa già che noi donne abbiamo questo potere perché così ci viene insegnato allo stesso modo del trucco ecc e vi giuro che in questi momenti vorrei urlare ai maschi e incoraggiarli come farei per una donna perché non è possibile che siete disposti a diventare zerbini per una donna. Ma ce l'avete una cazzo di dignità??? Boh vabbè. E niente sta cosa mi mette sempre molta tristezza.
10 notes
·
View notes