#lodissea
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Look at this daddy! (me, age of 3 or 4, and my dad, watching L'Odissea in Geo Milev cinema)
Happy birthday daddy! Love you!
#somewhere#longago#lodissea#odyssey#cinema#antient#greek#legend#epic#Homer#horror#goldentime#polyphemus#oneeyed#cyclope#greekgods
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The @tomford Clutch Size Lip Balms in L'odissea and Neotropic are having a moment. They feel very cool and solid on the lips and yield a sheer glossy colour. The darker shade does stain which I really like! . . . . . . . . . . #bbloggers #tomford #tomfordbeauty #tomfordlipstick #tomfordsoleil #lodissea #neotropic #lipstickjunkie #indianblogger #instahaul #lipbalm #sheerlipstick #luxurymakeup #discoverunder100k #summersoleil
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Giorno della Memoria 2022
Con Enzo Cugusi siamo stati a Lucerna nei giorni 27 e 28 gennaio presentando la sera del 27 il libro di Gesuino Paba “Prigioniero 83964”. Siamo stati accolti dall’associazione culturale Dante Alighieri di Lucerna (presidente Leonardo Manfriani e segretaria Mirella Sangiani, bellissime persone) e dal nostro Amico di Jangany che ha ideato il tutto Paolo Toniolatti. Alla presentazione erano presenti circa 15 persone perché molte sono state inibite dai timori COVID. E’ stata una bella serata con partecipazione sentita in cui oltre a riflettere sui contenuti del testo di Gesuino (morto ricordo il 13 aprile 2021) e sugli orrori da non ripetere, ho potuto presentare la situazione di Jangany e del Sud Madagacar. Sono stati distribuiti solo 7 libri con offerte per 210€; il rimborso spese di 250€ lo lasciamo a Jangany. Sono molto grato di questi due giorni per le persone incontrate e siamo in contatto con un riferimento per provare a far pubblicare il libro con la Feltrinelli.
Il 29 invece, alla presenza del Sindaco di San Mauro Torinese, del Presidente dell’ANPI e di uno storico, abbiamo presentato il libro presso il Teatro Gobetti di San Mauro grazie all’evento organizzato da E20InScena. Adriana, moglie di Gesuino, non ha potuto essere presente per problemi di salute che si stanno protraendo; le sono giunti il saluto e le preghiere di padre Tonino. Con l’occasione è stato proiettato uno straordinario corto con intervista a Gesuino Paba (sulle Pietre di inciampo a Torino - Museo diffuso della Resistenza) che consiglio a tutti di vedere. Lo pubblicherò qui non appena l’autore me lo trasmette. La presentatrice Chiara Porcu (promotrice anche del bookshop all’ingresso del teatro) ha chiesto di ricevere le newsletter e con E20InScena non ha voluto applicare il 30% per il servizio organizzativo che normalmente applicano. Abbiamo distribuito 16 libri per 240€.
Complessivamente abbiamo quindi raccolto 700€ per il progetto Jangany Accoglie.
Abbiamo 41 copie del libro, che a Torino ho io, e 10 copie consegnate il 17/4/2021 alla libreria https://www.bookdealer.it/libreria/346/lodissea-libri-e-arte.
Vale la pena che vi racconti che ieri 30 gennaio, grazie a un post su questi eventi, abbiamo scoperto che un paio di anni fa è morto un altro deportato di Tempio, che aveva numero di matricola 83967… incredibile: 3 numeri dopo Gesuino, anche lui arrestato alla caserma di Podgora prima di essere deportato ed era certamente sullo stesso treno di Gesuino. Si è fermato prima (a Mappen) nei campi di concentramento in cui è passato Gesuino: lui avendo fatto azioni di ribellione è stato inviato a Buchenwald.
La seconda cosa sempre di ieri è che a seguito di quel post una storica ha scritto che non è possibile che a Buchenwald ci fosse la camera a gas. Enzo Cugusi ha risposto a questa storica e altro storico torinese che vive a Mosca chiedendo di ritirare immediatamente quei post diffamatori che mettevano in dubbio la testimonianza di Gesuino (peraltro ci sono cartoline che testimoniano tutto oltre al libro) tanto più che le motivazioni portate erano assurde (non si è trovato il nome di Gesuino sul registro). Come vedete Gesuino non aveva torto a dire che molti non avrebbero creduto… non sottovalutiamo il ritorno di storici negazionisti, difficile da credere.
https://www.sardegnamondo.it/giornata-della-memoria-2022-il-ricordo-di-gesuino-paba-alla-societa-dante-alighieri-di-lucerna-con-lassociazione-sardi-gramsci-di-torino/
https://www.unionesarda.it/sardi-nel-mondo/eventi/giornata-della-memoria-a-lucerna-il-libro-di-gesuino-paba-ld3fc83e
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L'ODISSEA, con gli attori del Teatro Patologico di Roma, diretti da Dario D'Ambrosi. regia di Domenico Iannacone e Lorenzo Scurati, RAITRE 2 aprile 2021
L’ODISSEA, con gli attori del Teatro Patologico di Roma, diretti da Dario D’Ambrosi. regia di Domenico Iannacone e Lorenzo Scurati, RAITRE 2 aprile 2021
vai a: Rai Play: https://www.raiplay.it/programmi/lodissea https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2021/04/Su-Rai3-LOdissea-di-Domenico-Iannacone-7e63e0ff-e7d3-474a-a2c6-3f5576d6e2e3-ssi.html Teatro patologico https://teatropatologico.com/
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Nelle mani degli dei, l'odissea di un bimbo invisibile, nell’ambito del Festival dello Sviluppo sostenibile.
Il 25 Settembre dalle 19.00 presso la Sala Madrassi all'interno del #FestivalSviluppoSostenibile andrà in scena "Nelle mani degli dei. L'Odissea di un bimbo invisibile ".
Spettacolo teatrale sui bambini "fantasma" di Giuseppina Trifiletti con Francesco Cevaro regia Daniela Zorzini .
Dj Tubet in freestyle assieme al breaker Stee (Sandro Plaino) animeranno il dopo spettacolo.
Saluti e introduzione : Francesco Marangon, Marina Brollo, Augusta De Piero
Link esteso all’evento :
https://qui.uniud.it/agenda?id=nelle-mani-degli-dei-lodissea-di-un-bimbo-invisibile&month=9&year=2020&cat=&org=&target=#event-nelle-mani-degli-dei-lodissea-di-un-bimbo-invisibile
Locandina con il cast completo dello spettacolo
https://qui.uniud.it/agenda/nelle-mani-degli-dei-lodissea-di-un-bimbo-invisibile/locandina
Grazie al mitico gruppo teatrale #gruppoNonSoChe , Università degli Studi di Udine, Dipartimento di Scienze Giuridiche - Uniud, Laboratorio Lavoro. RUS - Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile, ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
#Nelle mani degli dei l'odissea di un bimbo invisibile#Festival dello Sviluppo sostenibile#università#udine#dipartimento di scienze giuridiche#uniud#asvis#rus#teatro#rap#break dance#teatro scienze#dj tubet#stee#Giuseppina Trifiletti#Francesco Cevaro#Daniela Zorzini#diritti#migrazione#infanzia#freestyle#laboratorio lavoro#festivalsvilupposostenibile
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NAPOLI, VILLA FLORIDIANA, A FERRAGOSTO CONTINUA L’ODISSEA DEL PARCO https://infosannio.com/2020/08/12/napoli-villa-floridiana-a-ferragosto-continua-lodissea-del-parco/ #gennarocapodanno #valoricollinari #notteneravomero (presso Naples, Italy) https://www.instagram.com/p/CDzcsF0lih0/?igshid=wbdmiu1hcds2
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Lodissea di Francesca fra Asl e 1500 per un tampone per il papà malato oncologico morto di Covid http://dlvr.it/RW6WTq
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Emilia Carloni perse il marito nel 1866, ucciso da una banda che seminava terrore nell’Aquilano e aveva già perso un figlio caduto in combattimento nel 1860 Il 10 dicembre 1866 l’ennesima vedova per causa di brigantaggio, Emilia Carloni di Antrodoco, nell’Abruzzo Aquilano, indirizzò una supplica al re Vittorio Emanuele II. La donna raccontò che nel […]
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Il racconto di chi è riuscito ad arrivare in Italia. Gran parte delle persone sbarcate nel nostro paese racconta di aver subito violenze e torture. Torture, stupri e brutalità durante la detenzione. È quanto denunciano di aver subito, in Libia, migranti e rifugiati sbarcati in Sicilia. Tali testimonianze vengono riportate nel nuovo rapporto ‘ L’inferno al di là del mare’, diffuso oggi da Oxfam, Borderline Sicilia e Medu ( medici per i diritti umani) che punta i riflettori sulle brutalità perpetuate da parte di milizie locali, trafficanti e bande criminali. «L’ 84% delle persone intervistate – si legge in una nota – ha dichiarato di avere subito trattamenti inumani tra cui violenze brutali e tortura, il 74% ha dichiarato di aver assistito all’omicidio o alla tortura di un compagno di viaggio, l’ 80% di aver subito la privazione di acqua e cibo e il 70% di essere statoimprigionato in luoghi di detenzione ufficiali o non ufficiali». Dall’inizio dell’anno, il nostro paese ha avviato una politica di dialogo e negoziato con i paesi africani di origine e transito dei migranti, mirata ad arrestare la cosiddetta migrazione “irregolare” e a ridurre, se non bloccare, i flussi migratori attraverso la rotta del Mediterraneo centrale. Fanno parte di questo approccio i finanziamenti concessi dal governo italiano a Mali e Niger nell’aprile scorso e il protocollo di intesa Italia- Libia firmato nel febbraio 2017. Il rapporto spiega che l’accordo Italia – Libia è stato concepito in un contesto paese contrassegnato da sistematiche violazioni dei diritti umani estremamente gravi nei confronti degli immigrati, commessi da trafficanti di esseri umani, bande criminali e milizie locali che operano con la connivenza della polizia e della Guardia costiera libica stessa. Oxfam, Borderline Sicilia e Medu, all’interno del progetto # OPENEUROPE, hanno raccolto molte testimonianze dirette di migranti arrivati in Italia sugli abusi e le violenze subite in Libia. Nel rapporto ne vengono riportate alcune. Per i migranti, la Libia contemporanea è una vasta zona di sfruttamento e morte. La permanenza al suo interno ha conseguenze drammatiche sulla salute fisica e mentale di un’intera generazione di giovani africani. Durante il viaggio, come ha raccontato un testimone, «non sei più umano». Dal momento in cui entrano in Libia – attraverso le regioni di Gatron, Sabha, Bae o Gadames – i migranti devono attraversare il deserto affidandosi esclusivamente a trafficanti e affrontare sistematicamente una serie di abusi, maltrattamenti e violenze. Molti affermano di essere stati venduti dai trafficanti ad altre bande criminali o alle milizie che controllano il territorio e poi detenuti in modo da costringere le loro famiglie a pagare un riscatto in cambio della loro liberazione. Chi non aveva la possibilità di pagare è stato sottoposto a lavoro forzato direttamente dai rapitori o presso terzi, nei settori delle costruzioni, pulizie domestiche, carico scarico merci nellefabbriche. Il gruppo criminale più citato nei loro racconti è conosciuto come “Asma Boys”. Le violenze e i maltrattamenti che si verificano più frequentemente nei vari siti di detenzione sono tutti riconducibili a percosse, violenza sessuale, scosse elettriche, ustioni, negazione di cibo e acqua, costrizione a posizioni innaturali per lungo tempo, all‘ ascolto di urla di dolore e sofferenza degli altri detenuti e ad assistere ad esecuzioni sommarie. Proprio per questo Oxfam, Borderline Sicilia e Medu lanciano un appello urgente per una immediata revoca dell’accordo tra Italia e Libia e una revisione degli accordi con i Paesi di transito finalizzata solo a favorire lo sviluppo sostenibile dei Paesi poveri e il rispetto dei diritti umani dei migranti, senza mirare al controllo delle frontiere. Damiano Aliprandi da il dubbio
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Iniziamo la nostra Odissea con Assassin's Creed Odyssey, ultimo capitolo della famosa serie targata Ubisoft. Scoprite tutti i segreti del gioco nella nostra recensione! https://www.gamercode.it/2018/10/15/assassins-creed-odyssey-lodissea-di-alexios-e-kassandra-recensione/ #gamercodeit #assassinscreedodyssey #assassinscreed #ubisoft #review #recensione #recensionevideogioco #videogames #videogiochi #alexios #kassandra #odyssey #acodyssey https://www.instagram.com/p/Bo_z47UAXOk/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1478mtrti89l6
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Un giorno di pioggia a New York: l’odissea dietro l’ultimo film di Woody Allen
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/un-giorno-di-pioggia-a-new-york-lodissea-dietro-lultimo-film-di-woody-allen/
Un giorno di pioggia a New York: l’odissea dietro l’ultimo film di Woody Allen
Un giorno di pioggia a New York: l’odissea dietro l’ultimo film di Woody Allen
Un giorno di pioggia a New York: l’odissea dietro l’ultimo film di Woody Allen
Uscito in sala il 28 novembre, Un giorno di pioggia a New York è il nuovo film del regista premio Oscar Woody Allen con protagonisti attori come Elle Fanning, Liev Schreiber, Jude Law, Diego Luna, Selena Gomez e Timothée Chalamet. Nonostante tali nomi, il film ha per diverso tempo rischiato di non vedere mai il buio della sala. Per via delle accuse rivolte ad Allen, la stessa pellicola ha dovuto attraversare numerose peripezie prima di riuscire ad ottenere una distribuzione.
Ecco il racconto dell’odissea dietro l’ultimo film di Woody Allen.
Il movimento Me Too ha riportato alla luce le accuse contro Allen
La produzione del film è coincisa con l’inizio del movimento Me Too, il quale ha provocato un risveglio dell’interesse pubblico per la discussa accusa di aggressione sessuale, risalente al 1992, contro Allen. Tale caso ha provocato numerose contrarietà circa la possibilità di Allen di continuare a lavorare all’interno dell’industria.
Alcuni attori hanno preso le distanze dal film
Anche se a riprese già concluse, alcuni degli attori del film hanno dichiarato di non voler aver nulla a che fare con il film, prendendone nettamente le distanze. Timothée Chalamet, in particolare, ha affermato nel gennaio del 2018 che non avrebbe più lavorato con Allen, devolvendo il proprio stipendio al movimento Time’s Up. Come lui, anche altri attori hanno in seguito devoluto quanto guadagnato dalle riprese del film.
Jude Law sostiene il film
L’attore Jude Law si è invece schiarato in aperta difesa del film, definendo la sua mancata distribuzione una terribile colpa. L’interprete ci tiene infatti a ricordare il lavoro di quanti si sono spesi affinché il film venisse realizzato, e che non meritano di essere ripagati in tale modo.
Gli Amazon Studios sospendono la distribuzione negli Stati Uniti
In seguito alle controversie legatesi intorno ad Allen, Amazon Studios, produttori del film, annunciarono nell’agosto del 2018 l’intenzione di sospendere a tempo indeterminato la distribuzione del film negli Stati Uniti. I motivi sarebbero riconducibili alla paura di un boicottamento da parte del pubblico e alle critiche che lo stesso studios rischiava di ricevere.
La critica italiana lanciò un appello per salvare il film
In Italia, paese dove Allen è sempre stato ben accolto, è partito un’appello dal regista e scrittore Giulio Laroni, a cui si sono associati alcuni dei più noti critici e intellettuali italiani, tra cui Paolo Mereghetti, Roberto Silvestri, Maurizio Porro e Pierluigi Battista. L’intento era quello di dare al film la più ampia circolazione possibile, nella speranza di ottenere una distribuzione europea.
Woody Allen denuncia gli Amazon Studios
In seguito alla decisione di non distribuire il film, Allen ha presentato una causa da 68 milioni di dollari contro Amazon Studios, sostenendo che questo aveva accantonato il film fornendo solamente vaghe motivazioni. Secondo il regista lo studio aveva infatti rescisso un contratto di quattro film sulla base di accuse senza fondamenti pronunciate venticinque anni prima.
Allen ottiene i diritti di distribuzione
Dopo aver intentato causa contro lo studio, nel maggio del 2019 Allen riesce ad ottenere indietro i diritti di distribuzione del film negli Stati Uniti. Il regista, rientrato ora in possesso della propria ora, è libero di cercare nuove possibilità distributive secondo la propria volontà.
Il film riceve una distribuzione nel resto del mondo
Anche per merito dell’appello lanciato in favore del film, l’opera di Allen viene acquistata in Italia dalla Lucky Red, la quale distribuisce il film nelle sale italiane a partire dal 28 novembre. Da luglio a dicembre, inoltre, la pellicola viene distribuita anche nel resto d’Europa e in numerose altre parti del mondo.
Non ha ancora avuto una distribuzione statunitense
All’attuale stato delle cose, tuttavia, il film di Allen non ha ancora trovato una distribuzione nei cinema americani. Allen, che ha realizzato il suo primo film nel 1969, è stato da quel momento presente nei cinema statunitensi ogni anno con un proprio film. Un giorno di pioggia a New York segna così una delle rare eccezioni a tale tradizione.
Fonte: The Guardian, Variety, New York Times, IMDb
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Un giorno di pioggia a New York: l’odissea dietro l’ultimo film di Woody Allen
Uscito in sala il 28 novembre, Un giorno di pioggia a New York è il nuovo film del regista premio Oscar Woody Allen con protagonisti attori come Elle Fanning, Liev Schreiber, Jude Law, Diego Luna, Selena Gomez e Timothée Chalamet. Nonostante tali nomi, il film ha per diverso tempo rischiato di non vedere mai il buio della sala. […]
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Gianmaria Cataldo
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Una vera e propria odissea quella che ha coinvolto 264 passeggeri e 18 membri dell'equipaggio di un volo Air France partito da Parigi e diretto a... https://ift.tt/2RVQ9KR
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