#lividy
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bukyooo · 1 year ago
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I'm pretty sure Sally can climb at a really high tree since bro is a scout.
Sally and Cady/lividy by @milkie2
(It's a fan child guys.)
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ragazzoarcano · 10 months ago
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"È facile innamorarsi di qualcuno per la prima volta; ma prova a innamorarti una seconda volta, dopo il dolore e i lividi sul cuore. Forse l'amore inizia proprio lì, quando nonostante sai cos'è il dolore, rischi ancora."
— Kimochi
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hotdyke-hardstyle · 2 months ago
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Victoria De Angelis at Fox Theater, Pomona (2022)
Lividi Sui Gomiti
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fiorescente · 1 year ago
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Può una cucciola fare un trasloco praticamente da sola? Sì può!!
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viviween · 3 months ago
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ZERO IN CONDOTTA ❥
Femministe si nasce: lo capisci nel momento in cui ti obbligano ad andare a scuola vestita linda come una principessa tonta, con fiocchettini rosa, codini, treccine, e colletto sopra i maglioni, e tu ritorni a casa sempre lurida e piena di lividi - con la nota sul quaderno che dice " La ragazzina è un po' troppo vivace coi maschietti ! ".
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thewingedwolf · 1 month ago
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i’m so mad omg my favorite breakfast place closed down even tho business was still booming because the landlords doubled the rent out of nowhere.
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omarfor-orchestra · 9 months ago
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Sapete che l'anno prossimo imparo a cadere senza morire
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animadiicristallo · 1 year ago
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ti ho abbracciata ma no non ti sei calmata
anche se la luna fuori ci fa un sorriso
tu resti spensierata per ogni cosa che dico
sei come la spesa per riempire il frigo
sei bellissima con quelle guance color vino
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allis-0-n · 2 years ago
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18\04\2023 ore:1.40
*******,
Sono passati tanti mesi da ciò che è successo fra di noi e io tutt’ora alle volte fatico a pensare a come stava la mia persona prima di averti conosciuto.
Alle volte ho paura di non tornare più me stessa e vivere con un senso di rabbia verso il mio io per tutta la vita.
Sono certa che il tempo guarirà le ferite ma sono anche certa che non me le cucirà a pieno, ci sarà sempre un piccolo segno nascosto dentro me stessa, perché il dolore che tu m'hai provocato mai nessuno è stato in grado di farlo e ciò che mi fa più male è proprio che tu m'hai provocato più dolore di quanto mio padre abbia fatto e io, mai me lo perdonerò, di essermi fatta violare in tale modo.
Sono stata violata verso ogni frangente: psicologico, fisico, sessuale, economico e famigliare.
Ero solamente una bambola e tu il mio burattinaio, giocavi a farmi fare le cose più orribili e io ne ero totalmente cieca. Accecata da un amore fittizio e idealizzato. Convinta che tu potessi davvero cambiare, per me, per noi.
Nonostante passano i mesi, non passa giorno nel quale io non pensi a te, ma non ai nostri ricordi felici ma alle mostruosità che hai fabbricato con cura e a tutte le menzogne a me dette. Non passa giorno nel quale io non mi punisca e voglia strapparmi questo dolore di dosso con tutta me stessa, sradicare le radici e gettarlo via, ma ahimè, non posso.
Hai commesso la peggiore delle crudeltà: mi hai marchiata a vita di questo dolore e io mai ne guarirò, e io, non posso che odiarti solamente perchè altro non posso fare.
In un anno e tre mesi di relazione sono stata imprigionata mentalmente di te ******, di un pazzo con manie narcisistico - sessuali, continuo a scoprire tradimenti successi sotto i miei occhi, giochetti che hai combinato per soddisfare la tua libido malata ed io lo negavo a me stessa, ma inconsciamente, nel profondo, lo sapevo, eccome se lo sapevo.
Alle volte mi tornano in mente flashback di cui mi vergogno a parlare a voce alta, ricordi che vorrei sfumino dalla mia mente, ma che non riesco ad esaurire.
Mi guardo allo specchio e un riflesso kafkiano giunge in me e si chiede se al tempo fossi veramente io o mi avevi ipnotizzata.
Vorrei davvero che la seconda risposta sia la corretta, almeno, avrei una scusa per non auto-punirmi tutto il tempo in tal modo.
Solamente qualche tempo fa, avrei assurdamente risposto di aver avuto ricordi felici con te. Al giorno d’oggi mi trovo a non avere risposta, ciò che ho vissuto con te era un mero specchietto per le allodole, una farsa, una finzione, una trappola ed io, ci sono cascata con tutti i piedi, il corpo, la testa .
Ciò che mi fa più rabbia è che io avrò questo trauma a vita.
In una prossima relazione, me ne rendo conto che sarò petulante, osservatrice e paranoica ai massimi livelli. Ma tu?
Tu come te la vivrai? sarai tranquillo? come riuscirai a dormire la notte? come hai fatto a dormire sonni tranquilli tutti questi mesi? Perchè io ***** è tanto tempo che ormai non dormo più senza addormentarmi e pensare a ciò che è successo fra di noi.
Al giorno d’oggi mi sento più che mai fossilizzata e sento che il tempo corre e io non riesco ad inseguirlo, e tu che conoscevi le mie paure a nudo, sapevi quanto io ho sempre cercato di dominare questo tempo fuggitivo, ricordi? eri uguale a me, avevamo le stesse paure, gli stessi vissuti, inizialmente per questo motivo ci siamo innamorati. Ricordi?
Quella notte di giugno nella tua terrazza bevevamo birra e ci spogliammo di un trascorso mai raccontato a nessuno, ricordo quella notte come se fosse ieri, i nostri occhi facevano l���amore con lo sguardo e le nostre mani si intrecciarono per farci sostegno a vicenda mentre aspiravamo le nostre ultime sigarette rimaste, aspettando l’alba, era un’alba fredda per essere giugno, la ricordo ancora, come se fosse ieri.
Conoscendo te ho scoperto il significato della parola amore, ma il nostro non era un amore sano, era un amore malato.
Un amore che ti prende non solo il cuore, ma la testa, le ossa, la persona . Un cancro all’ultimo stadio.
Io non ero più una persona che camminava, io ero la tua bambola. Ero totalmente annichilita e dissipata.
Non vedevo più i colori e non sentivo più gli uccelli canticchiare, la città era diventata di una fragranza amarognola e il mio io si era scolorito, sciolto.
Nemmeno le botte facevano più effetto, i lividi erano solo il segno di una metastasi molto più grande e insidiosa che viveva dentro me. Non ero più una persona.
E invece, il tuo io è veramente fuoriuscito, il tuo sguardo non era più dolce, la tua voce era cambiata, la tua schiena si era curvata, le parole che fuoriuscivano dalla tua bocca erano cattive e le tue mani non mi sfioravano più come un tempo, ma lasciavano dolore e brutalità.
Dentro me sapevo che era sbagliato, davvero, ma tu **** mi hai annullata e ho pensato di non riuscire ad essere una persona libera e indipendente senza di te.
Tu eri la mia droga e ogni giorno avevo bisogno della mia dose, l’astinenza era più dolorosa della droga stessa e io, non riuscivo a sopravvivere senza.
Oggi convivo con tanta rabbia, ma non solo verso me stessa (che è quella più grande che provo al momento) ma anche verso di te, non cerco risposte ai tuoi comportamenti e nemmeno scuse, mi domando davvero se ogni tanto riesci con lucidità a rileggere il passato in maniera più oggettiva, anche se, dubito fortemente.
Mostri narcisisti come te, mai lo faranno, si sentiranno sempre superiori alle genti.
Mi pento d’essere stata così amorevole, di aver speso così tante energie, di esserti stata così vicina nella tua fase depressiva e aver trascurato me stessa in tutto quel periodo.
Tutt’ora alle volte evito di fare cose che mi ricorderebbero te, alle volte è impossibile, il tuo ricordo purtroppo è ancora vivo e vegeto nei meandri della mia mente e io non avrò pace finchè non ti vedrò condannato per tutto il male che hai provocato a me e alla mia famiglia.
Spero che succederà presto affinché tu non possa fare del male ad un’altra persona, perché tu sei davvero un mostro. Il mostro più malvagio e perverso che io abbia mai conosciuto e io vivo per vedere che un giorno tu ne pagherai le conseguenze per tutto il male che hai commesso. Lo giuro.
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ragazzoarcano · 11 months ago
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«I lividi peggiori me li sono fatti volendo bene.»
— John Blauer
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hotdyke-hardstyle · 7 months ago
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Victoria De Angelis at Provinssi (2024)
Zitti E Buoni | video: n4nsku
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Quando la rabbia ha la meglio su di te.
Ps. I lividi sono sempre belli.
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pinksheets · 23 hours ago
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Quella volta che dopo una pizza sul culo più forte del solito ho detto "ahia" e lui "finalmente"
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penelopeparis · 2 years ago
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Cosa è successo
Eravamo attratti da tutto quello che avrebbe potuto dare un senso di libertà. Abbiamo desiderato tanto essere liberi, indipendenti. Ora sembra l’esatto contrario. Aleggia una paura immobilizzante, come la nuvola di Fantozzi. La chiusura dell’ essere, nell’esistere, l’ho provato anch’io, obbligata a farlo. Manifestarsi quell attimo, giusto il tempo di far vedere le scarpe nuove, per poi non…
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omarfor-orchestra · 2 years ago
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Lui scriverà le sue letterine seduto sul palco inclinato del puntozero e si farà i polpacci come i ragazzi che ci lavorano
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inashtar · 2 years ago
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Quando eravamo al teatro ti sussurravo all'orecchio mentre ti tiravo leggermente le trecce che una delle prime cose che ho immaginato di te fosse quella di riempirti il culo di lividi. hai sobbalzato sulla sedia. nel buio delle ultime file mi hai preso la mano con la tua portandotela tra le gambe. ho continuato durante tutto il concerto ad alimentarti delle mie fantasie. Un continua spezzato si intervallava alla stretta della mia mano tra le tue cosce. Abbiamo continuato così sino alle ultime note, me l'hai lasciata per permettermi di applaudire. Tenevo una mano ferma e l'altra che si muoveva mimando il gesto, ci siamo guardati. Ho pensato che fosse il tuo culo ti ho ripetuto un'ora dopo mentre eri distesa a letto, lo so mi hai risposto non potevo immaginare altro. Ti sei sistemata sulle mie gambe con una fiducia ed abbandono raro.
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