#leucò
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maurosempre · 8 months ago
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Farò della parola tumulto e del tumulto schiuma d’onda. Saranno segrete lacrime liberate. E ne faremo destino.
Tu che hai trasformato ogni mio “dovevo” in splendidi “Puoi”.
Non c’è sfiorare senza mutare. E nel mutare sorridere. Questo è accettarsi. E sorridere al destino.
E anche se spigoloso ami il mio essere talvolta scoglio perchè è lì che il tuo tumulto d’onda ama infrangersi.
Forse solo chi sorride fa suo il proprio destino.
Tu che di me ami anche i mutamenti. Sorridi nel mio morire e rinascere in mille forme: sei sostanza, sei respiro dei miei mari lunari.
L’inquietudine derivante dal tedio. Ecco cosa uccide il desiderio. Spegnendolo.
Non temiamo il destino. Non ci tireremo indietro. Prima di essere schiuma saremo indomabili onde.
(Cesare Pavese - Schiuma d'Onda da Dialogo N°7 con Leucò)
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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“Dialoghi con Leucò” di Cesare Pavese: Un’Opera tra Mito e Filosofia. Recensione di Alessandria today
Il dialogo tra uomini e dèi come specchio delle inquietudini umane in un capolavoro letterario di Cesare Pavese. Recensione:“Dialoghi con Leucò”, pubblicato nel 1947, è una delle opere più enigmatiche e profonde di Cesare Pavese, che rappresenta un dialogo metafisico tra il mondo degli uomini e quello degli dèi. Composto da ventisette brevi dialoghi, il libro è un incontro tra figure…
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leggerezza-dell-essere · 8 days ago
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Quell'attimo indelebile diventa ricordo.
La possibilità di riviverlo nella memoria tutte le volte che si vuole.
Ma così non basta.
Cesare Pavese, Dialoghi con Leucò
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hercorrupterofwords · 1 year ago
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le muse (I) - dialoghi con leucò
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subsonica · 3 months ago
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Ti è mancato qualcuno?
Qualcuno? O straniero, tu lo credi che noi siamo mortali?
Qualcuno ti è morto?
Non qualcuno. Straniero, quando salgo sul Latmo io non sono piú un mortale. Non guardare i miei occhi, non contano. So che non sogno, da tanto non dormo. Vedi le chiazze di quei faggi, sulla rupe? Questa notte ero là e l'ho aspettata.
Chi doveva venire?
Non diciamo il suo nome. Non diciamolo. Non ha nome. O ne ha molti, lo so.
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I desideri e l’inquietudine ti han fatta chi sei.
Noi giochiamo a sfiorare le cose, non fuggiamo. Mutiamo. Questo è il nostro desiderio e il destino.
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unabashedqueenfury · 1 year ago
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Reign 2013-2017/01-01
Maria e Francesco
"IO NON LO SEPPI ALLORA, (...) MA ERO GIÀ COSA SUA."
(CESARE PAVESE, FROM "DIALOGHI CON LEUCÒ")
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iviaggisulcomo · 2 years ago
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"Hai mai conosciuto persona che fosse molte cose in una, le portasse con sé, che ogni suo gesto, ogni pensiero che tu fai di lei racchiudesse infinite cose della tua terra e del tuo cielo, e parole, ricordi, giorni andati che non saprai mai, giorni futuri, certezze, e un'altra terra e un altro cielo che non ti è dato di possedere?"
Cesare Pavese, Dialoghi con Leucò
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canesenzafissadimora · 2 months ago
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Quanta ingenuità Iacinto. Ora lo sai. Gli amori impossibili portano alla morte.
Accettare morte e destino e bruciare nel desiderio, che anche il mare monotono e piatto ha bisogno dell'onda che si fa schiuma.
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valentina-lauricella · 5 months ago
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Non ritornano i sassi e le selve. Ci sono.
Quel che è stato sarà. Il mondo ha stagioni
come i campi e la terra. Ritorna l’inverno,
ritorna l’estate. Chi può dire
che la selva perisca? o che duri la stessa?
Voi sarete i titani, fra poco.
Voi mortali - o immortali, non conta.
[Da La rupe (dialogo di Eracle e Prometeo) di Cesare Pavese]
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yankeece · 4 months ago
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"L'uomo mortale, Leucò, non ha che questo d'immortale. Il ricordo che porta e il ricordo che lascia." — Cesare Pavese, Dialoghi con Leucò
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denny1416 · 8 months ago
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Abbiamo orrore di tutto ciò che è incomposto, eteroclito, accidentale e cerchiamo - anche materialmente - di limitarci, di darci una cornice, d'insistere su una conclusa presenza. Siamo convinti che una grande rivelazione può uscire soltanto dalla testarda insistenza su una stessa difficoltà. Non abbiamo nulla in comune coi viaggiatori, gli sperimentatori, gli avventurieri. Sappiamo che il più sicuro - e più rapido - modo di stupirci è di fissare imperterriti sempre lo stesso oggetto. Un bel momento quest'oggetto ci sembrerà - miracoloso - di non averlo visto mai.
Cesare Pavese
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Amadriade: "Strana gente. Loro trattano il destino e l'avvenire, come fosse un passato."
Satiro: "Questo vuol dire, la speranza. Dare un nome di ricordo al destino..."
- C. Pavese
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thecommaconstellation · 1 year ago
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"L'Euridice che ho pianto era una stagione della vita"
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subsonica · 3 months ago
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L'Euridice che ho pianto era una stagione della vita.
Io cercavo ben altro laggiú che il suo amore. Cercavo un passato che Euridice non sa.
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dinonfissatoaffetto · 4 months ago
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L'uomo mortale, Leucò, non ha che questo d'immortale. Il ricordo che porta e il ricordo che lascia.
- Cesare Pavese
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