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#lettere mai inviate
lunamarish · 4 months
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Ho passato più o meno 150 giorni a smaltire e catalogare (grazie di avermi donato una sorella con cui condividere l’esperienza) tutto quello che c’era, tutto ciò che rimaneva di una vita, anzi due. Succedono cose strane quando dietro di te non hai più un muro dove appoggiarti. Mi sono accorto che la mia attenzione in corso d’opera andava maggiormente a foto e documenti che riguardavano la loro vita di persone, non di genitori. Ho trovato centinaia di lettere d’amore inviate dalla caserma dove papà faceva il servizio di leva (perdonami papà se non ho resistito dal leggerne qualche stralcio), fotografie da fidanzati, documentazioni di viaggi. Ho scoperto un lato sconosciuto, infinite dolcezze, sogni sconosciuti, passioni che il tempo ed il ruolo di educatori avevano sfumato. Ho sentito rifiorire in me una stima rinnovata e un immenso senso di gratitudine a coloro che mi hanno dato una vita e fornito un esempio. A me figlio, ruolo che ahimè non posso più esercitare, dico che mi sarebbe piaciuto tanto conoscere molto di più di quelle due persone, dei loro sogni, aspettative, rinunce e passioni che forse non ho mai colto. A chiunque, che figlio può ancora essere, dico di non dimenticarsi che i genitori sono prima di tutto uomini.
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ilblogdellestorie · 2 years
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Le lettere della defunta principessa Diana, in cui rivela il suo dolore per il divorzio da Carlo, vanno all'asta in Inghilterra e offrono nuovi dettagli su uno dei momenti più difficili e traumatizzanti vissuti da Lady D.
In una delle 32 missive arriva infatti a dire: "Sto attraversando un momento molto difficile e la pressione è alta e arriva da tutte le parti. A volte è troppo difficile tenere la testa alta e oggi sono in ginocchio e desidero solo che questo divorzio vada presto a buon fine in quanto il possibile costo è tremendo". Lady D definisce il processo di separazione "atroce e terribile" e si sfoga in questo modo: "Se avessi saputo un anno fa cosa avrei vissuto durante questo divorzio, non avrei mai acconsentito". Diana parla anche, in una lettera del 1996, della sua convinzione che la famiglia reale stesse intercettando il suo telefono. Le lettere erano state inviate tra il 1995 e il 1996 dalla principessa a una coppia di amici, Susie e Tarek Kassem, che hanno deciso di venderle. L'asta è in programma per il 16 febbraio da Lay's Auctioneers in Cornovaglia e le missive sono valutate in tutto 90 mila sterline. I proventi andranno in beneficenza alle associazioni patrocinate da Diana quando era in vita.
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unfilodaria · 2 months
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Sto scrivendo da giorni in realtà lettere mai inviate, che non avrei il coraggio di inviare e che comunque non mi sognerei di farlo, perché sarebbe una invasione di campo per qualcuno che sta vivendo altro. Ma la cosa buffa, se c’è qualcosa di cui ridere in questa vicenda tristissima, è che mentre eravamo in “equilibrio” di questa persona non immaginavo nulla. Ora che l’equilibrio si è rotto e il disincanto pure, non smetto di immaginarla nelle situazioni più disparate: mentre mi sorpassa in autostrada, mentre si dà a balli sfrenati, mentre è in vacanza in posti esotici, mentre bacia appassionatamente, mentre la incrocio ad un supermercato con lui mano nella mano (avete presente la scena di Harry, ti presento Sally, mentre Harry sta cantando al karaoke e arriva la sua ex col nuovo compagno, presentandosi nel gelo ed imbarazzo più totale? Ecco, così). Potrei scrivere una sceneggiatura con tutte le situazioni folli in cui mi immagino di vederla. Eppure penso, credo, spero di conoscerla abbastanza per sapere che almeno la metà delle situazioni immaginate non si potrebbero mai verificare, perché non è da lei, perché non ha tutte queste risorse economiche (ma potrebbe averle lui… “cos’ha più di me?”… “vuoi che te lo dica in cm o in euro?”… stasera le citazioni piovono a valanga) perché alla fine starebbe a lamentarsi per uno dei suoi milleeuno acciacchi, tanto che la prima cosa che le chiedevo era “cara, che ti fa male oggi?”
Ma in realtà tutto può cambiare: all’inizio di una storia, di una relazione, ci si fa più belli, più interessanti, più energici e sprintosi, più in salute ecco, nascondendo sotto al tappeto di omertà tutti gli acciacchi e le cose che ci fanno diventare poco interessanti col tempo. É così, va così. E allora quella metà di situazioni immaginate, che reputo improbabili, possono diventare di colpo reali, concrete, più vere del vero. Ed io al solo pensiero ci muoio.
Ma si capisce così tanto che mi manca? Che mi sento un idiota per averla fatta andar via? Per non essere io al posto di lui?
Ripetete con me “Sei un idiota!”. E me lo merito tutto.
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princessofmistake · 2 months
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Carissimo Oscar, ho ricevuto la tua e rimpiango straordinariamente di aver perso la prima che dici di avermi mandato. Capisco, e purtroppo più dal tono stesso della lettera che dalla confessione che mi fai, il tuo dolore e la tua sfiducia. Ne capisco all'incirca la ragione e, credi, ne ho provato e ne provo un sincero dolore. Non ne conosco ancora le cause precise e occasionali che lo provocano, ma capisco, per te che sei un'anima nobile, che devon produrre una triste diminuzione di te stesso, al diritto che tu hai alla gioia e alla vita per ridurti a quello stato di sfiducia. lo non so di cosa si tratti, ti ripeto, ma credo che il miglior rimedio per te sarebbe di mandarti di qui, dal mio cuore che è gagliardo in questo momento, un soffio di vita, poiché tu sei creato, credimi, per la vita intensa e per la gioia. Noi (scusa il noi) abbiamo dei diritti diversi dagli altri, perché abbiamo dei bisogni diversi che ci mettono al disopra - bisogna dirlo e crederlo - della loro morale. Il tuo dovere è di non consumarti mai nel sacrificio. Il tuo dovere reale è di salvare il tuo sogno. La Bellezza ha anche dei doveri dolorosi: creano però i più belli sforzi dell'anima. Ogni ostacolo sormontato segna un accrescimento della nostra volontà, produce il rinnovamento necessario e progressivo della nostra aspirazione. Abbi il culto sacro (io lo dico per te... e per me) per tutto ciò che può esaltare ed eccitare la tua intelligenza. Cerca di provocarli, di perpetrarli, questi stimoli fecondi, perché soli possono spingere l'intelligenza al suo massimo potere creatore. Per quei lì noi dobbiamo combattere. Possiamo noi racchiuderli nella cerchia della loro morale angusta? Affermati e sormontati sempre. L'uomo che dalla sua energia non sa continuamente sprigionare nuovi desideri e quasi nuovi individui destinati per affermarsi sempre a abbattere tutto quel che è di vecchio e di putrido restato, non è un uomo, è un borghese, uno speziale, quel che vuoi. Tu soffri, hai ragione, ma il tuo dolore non può forse divenire per te uno sprone perché tu riesca a rinnovarti ancora e a portare il tuo sogno più in alto ancora, più forte nel desiderio? Avresti potuto in questo mese venire a Venezia; però decidi, non ti esaurire, abituati a mettere i tuoi bisogni estetici al disopra dei doveri sugli uomini. Se vuoi fuggire da Livorno, io posso fornirti finché posso, ma non so se è il caso. Sarebbe per me una gioia. A ogni modo rispondimi. Da Venezia ho ricevuto gli insegnamenti più preziosi nella vita; da Venezia sembra di uscirmene adesso come accresciuto dopo un lavoro. Venezia, la testa di Medusa dagli infiniti serpenti azzurri occhio glauco immenso in cui l'anima si perde e si esalta tra le infini....
Le lettere inviate da Modigliani a Ghiglia tra il 1901 e il 1903
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persefonebooks · 3 months
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Voto: Quattro e mezzo.
Punto di vista: prima persona, alternato
Sensualità: scene hot (non troppo) presenti
Caratteristiche:  romantico, attuale, poetico
Stile narrativo: scorrevole
Tipo di finale: autoconclusivo e molto bello!
Trama: Insieme siamo perfetti parla dell'evoluzione del rapporto tra due amici di penna, ma affronta anche il tema del bullismo, mostrandoci quanto delle parole dette con cattiveria possano ferire profondamente una persona. Attraverso i rispettivi punti di vista, sono entrata facilmente nella mente dei due protagonisti principali, Misha e Ryen, ed anche se non sempre ho approvato le loro azioni, ho capito le loro motivazioni e le loro paure. Il legame di Misha e Ryen inizia alle fine delle elementari quando vengono associati dalle rispettive scuole come amici di penna, ma, al termine del progetto, i due ragazzi non hanno alcuna intenzione di smettere di scriversi. Lettera dopo lettera, anno dopo anno, il loro diventa un legame unico e speciale, seppure non si siano mai visti, nemmeno attraverso i social network. Una fatidica notte però, incrocia le strade dei due ragazzi, ormai diciottenni, ma solamente uno dei due è consapevole dell'identità dell'altro. Dato che Misha è il membro di una band e scrive canzoni, nel testo sono presenti diversi versi scritti da lui, spesso aiutato dall'amica di penna.
Cinquantasette chiamate mancate. Cinquantasette lettere scritte e mai inviate. Cinquantasette punti di sutura per respirare ancora,  e fingere che ora sia allora.
«Solitudine, Vuoto, Menzogna, Vergogna, Paura»,  mormora, tenendomi stretta.  «Hai già capito? Non devi avere paura o sentirti in imbarazzo.  Nessuno può essere te meglio di te, sei insostituibile.  Magari non tutti se ne renderanno conto,  ma l’importante è che te ne renda conto tu».
Ryen è probabilmente il personaggio che cresce di più nell'arco del romanzo, una volta era una ragazzina invisibile e lasciata in disparte, ma ora frequenta i più “fighi” del liceo, comportandosi in maniera spesso antipatica e superficiale, ma la Ryen che scrive le lettere dimostra che sotto la superficie è una persona completamente diversa. In questo romanzo la Douglas non manca di inserire intrecci e colpi di scena man mano si evolvono le cose per i due ragazzi, regalandoci delle scene molto dolci, romantiche e di riscatto.
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corrosivaaa · 4 months
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Mi piace scrivere lettere d’amore che non saranno mai inviate
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alonewolfr · 7 months
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"Bisognerebbe creare un cimitero per le lettere scritte e mai inviate."
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reginadeinisseni · 1 year
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Benji & Fede - Lettera (Official Video)
LETTERE A VLADIMIR PUTIN E AI CAPI DI STATO SONO SEGRETE
RICORDATE AI SENSI DELLA PRIVACY TUTTE LE LETTERE INVIATE AI CAPI DI STATO DI TUTTO IL MONDO NON LE PUBBLICHERO' MAI
NESSUNO HA IL DIRITTO DI SAPERE COSA SCRIVO AI CAPI DI STATO DI TUTTO IL MONDO NESSUNO HA IL DIRITTO DI SAPERE NULLA DI QUELLO CHE FACCIO NEL MONDO
RASSEGNATEVI
П��СЬМО ВЛАДИМИРУ ПУТИНУ, ВЛАДИМИРУ ЗЕЛЕНСКОМУ И ГЛАВЕ ГОСУДАРСТВА СОНО СЕГРЕТЕ
РИКОРДАТ AI SENSI DELLA КОНФИДЕНЦИАЛЬНОСТЬ ПРОШУ ПРОЩЕНИЯ ЗА ТО, ЧТО ВТОРГСЯ В МОЕ СЕРДЦЕ, В МОЕ ГОСУДАРСТВО, В МОЙ МИР. NON LE PUBBLICHERO' МАЙ
НЕССУНО ХА, Иль ГРЯЗЬ В САПЕРЕ, ПОТОМУ ЧТО СКРИВО И КАПИ ДИ СТАТО ДИ ТУТТО Иль МОНДО НЕССУНО ХА, Иль ГРЯЗЬ В САПЕРЕ, И НИЧТО ИНОЕ, КАК ФАКТИЧЕСКОЕ ОТСУТСТВИЕ МОНДО
РАССЕГНАТЕВИ
#gustavopetro #colombia #DONALDTRUMP #TRUMP #BOLSONARO #DORIGHEZZI #STRISCIALANOTIZIA #FRANCESCO #RUTELLI #PROPAGANDALIVE #ELUANA #ENGLARO #ELUANAENGLARO #CRISTIANODEANDRE #twitter #facebook #skyrock #linkedin #instagram #okru #tiktok
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greenbor · 2 years
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Parole di https://ossigenomancato.tumblr.com/
Dov'è che finisconoi baci non dati,le parole non dette,gli amori finiti,le cose a cui di punto in bianco non pensiamo più?Dov'è che che finisconole lacrime non versate,le amicizie finite,le lettere scritte e mai inviate?Dov'è che finirò io edov'è che finirai tu,se un giorno dovessimo non amarci più?
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kkespert · 6 years
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Buon compleanno pezzo di cuore. Buon compleanno a te che, anche se i miei auguri non li riceverai mai, vivrai benissimo comunque. Anche se le mie parole non ti arriveranno, spero che almeno ti arrivi tutto l'amore che ci sto mettendo nello scriverle. È l'unica cosa che mi interessa, sai? Che tu sia circondato di amore, oggi come sempre, ma che sia amore vero, libero e senza condizioni. Mi manchi sempre ma oggi un pó di più, perché i ricordi legati a questo giorni sono maggiori e si fanno sentire più forti dentro al petto. Se potessi, correrei da te solo per dirti che, nonostante tutto, io ti aspetto ancora anche se lo so che siamo troppo distanti; viaggiamo su linee parallele che non si toccheranno mai a meno che tu non decida di attraversare quel minimo spazio che ci separa perché in fondo, lo sappiamo entrambi, basterebbe un attimo per far tornare al proprio posto i tasselli che si sono mischiati durante questi anni. Ma per la tua felicità, io rinuncio alla mia di felicità con te. Rinuncio a quello che, adesso, saremmo potuti essere e, te l'assicuro piccolo pezzo di cuore, saremmo potuti essere molto più di ciò che siamo stati. Rinuncio alla tua presenza nella mia vita per non ingombrare la tua di vita con la mia di presenza. Rinuncio al nostro futuro ma non cancello il nostro passato. Buon compleanno mio piccolo frammento di cuore in briciole. Auguri per un nuovo anno della tua vita, che sia ricca di ciò che meriti, di ciò che sogni, di ciò che ami davvero. E ricorda che io i tuoi occhi li conosco, loro mi parlano anche se tu non lo fai più. Auguri per un nuovo anno vuoto di noi. Auguri piccolo pezzo di cuore. Sii felice. Ti voglio bene.
Zoe.
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l0ljk · 7 years
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Scusa.
Sono mesi ormai che vorrei solo chiederti scusa.
So di averti fatto del male e aver sbagliato, ma in quel momento sembrava avere senso.
Vorrei poter tornare indietro e non per cambiare le cose, perché so di aver agito per il meglio di entrambi, ma solo per renderti più lieve il distacco.
Tra tutte le persone che sono entrate e uscite dalla mia vita, sei quello che ha ricevuto il trattamento peggiore e so che tu, più di tutti, non lo meritavi affatto.
Ti chiedo scusa, vorrei essere in grado di farlo di persona, ma non ne sono capace e forse è meglio così. Sicuramente è meglio per te. Sarei più libera io da un peso ma ne darei a te uno maggiore.
È più facile dimenticare chi si odia, vero?
Questa volta spero di aver fatto la scelta giusta.
Ogni tanto mi manchi, ma anche questo non te lo posso dire.
(10/Ottobre/2017)
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susieporta · 2 years
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Il disconoscitore.
Guardo la mia bambina di due anni che cammina con la pancia avanti, sembra Beetlejuice e infatti è uno spiritello, con la canotta macchiata, così soddisfatta dei suoi rutti, dei suoi sbadigli, è tutta nel suo corpo che è insieme anima, odora di frutta matura, di sottobosco, di selvatico lavato dal temporale e asciugato dal vento. Sarò sempre sua madre, penso. Ci sono ruoli per cui il prefisso ex non vale. Ex figlia per esempio… sarai figlia fino all’ultimo giorno, figlia anche dopo la morte di chi ti ha messo al mondo. Per certi legami non c’è prescrizione mai, oltre il tempo e i fatti della vita. Non si può essere nemmeno una ex madre o padre, né un ex alcolista dicono, se sei alcolista lo sei e basta, puoi solo scegliere di non praticare più. Un ex assassino? Suona scorretto anche questo. Anche di alcune malattie non si può essere ex.
E nelle relazioni? Forse sei ex di qualcuno solo fino a quando pensi che quel qualcuno ti determini nel bene o nel male, ti definisca. Per me è sempre complesso il rapporto con chi è stato e non è più, per questo uso di rado quelle due lettere, non riesco a essere del tutto ex nemmeno di me stessa, della studentessa, della cameriera, della ragazza, della bambina, è tutto ancora lì, da qualche parte. Ugualmente fatico ad accettare che in giro ci siano persone con cui in passato abbiamo condiviso di tutto e oggi non sappiamo nemmeno bene se e come salutarle, incrociandole per strada. Ti guardi con quella vaghezza di sorriso da demenza senile. E tu sei vicina a un’amica che coglie l’imbarazzo e ti chiede: “ma lo conosci?”. L’ho conosciuto, ma poi non l’ho conosciuto più… una formula che in italiano non ha molto senso, me ne rendo conto. Ho conosciuto quella persona che era, quella che è oggi mi risulta del tutto nuova.
Bisognerebbe inventarsi la disconoscenza di amici, amanti, fidanzati. C’è un iter per sbattezzarsi, è sufficiente mandare una mail alla parrocchia di riferimento. Fa ridere, sembra la dissoluzione di un incantesimo via fax. Ma allo stesso modo dovrebbe esistere anche un modulo di disconoscimento, così uno saprebbe, tra le altre cose, come comportarsi in caso di improvviso incontro (non sai mai bene se l’altro non ti abbia vista, non ti abbia inquadrata perché sei invecchiata di merda o ti abbia tolto il saluto per antichi rancori).
La dichiarazione di disconoscimento direbbe: Io … disconosco il/la signor/a… in quanto ne ho frequentata una versione desueta e precedente, inoltre è plausibile che la persona in questione fosse una proiezione della mia mente. Chiedo inoltre che il disconoscimento sia comunicato all’altra parte in causa e, qualora non ci fossero obiezioni, il disconoscimento reciproco sia esecutivo.
Poi arriva la lettera di avvenuta disconoscenza e via, non ci si conosce più, per strada nessuna faccia sfuggente da gatto che fa la pipì, nessuna ambiguità.
Se esistessero le pratiche di disconoscimento sono certa che ne avrei ricevute tante e inviate poche e comunque, se per strada non saluto, è perché sono sovrappensiero, troppo occupata a seguire gli spiritelli che ci saranno sempre e a farmi seguire dagli spiriti che non ci sono più. O forse non vi saluto, bisogna considerarla come possibilità, perché siete invecchiati di merda.
Enrica Tesio
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Cose che ho imparato dopo aver pianto due o tre annetti tutte le notti.
1) Mai pregare una persona di chiamarvi, di venire a trovarvi, di pensarvi.
Le passerà la voglia di farlo, sempre che ne abbia mia avuta.
2)Un “non ti amo più” in due settimane non può tornare ad essere un “ti amo ancora”. Se lo ha fatto qualcosa andrà comunque storto e a breve.
3)Se uno non vi ama più non può aver voglia di scoparvi. Ditegli di scoparsi il lavandino. Non è un punto semplice, mi rendo conto, ma è FONDAMENTALE.
Quindi:
“Non sento più le stesse cose, ma fare l’amore con te era…”
Per te Miss Italia finisce qui, caro.
4)Se uno vi dice che non vi ama più è inutile che gli chiediate “perché”. Non ve lo dirà mai. Vi dirà che siete belle e simpatiche e dolci, ma che purtroppo non è più felice. Ometterà un sacco di cose riuscendo comunque a farvi sentire in colpa. Volete davvero sentirvi in colpa perché qualcuno non vi ama? E’ pieno il mondo di gente innamorata di persone pessime, quindi l’amore-evidentemente-non è un merito e la sua mancanza non è una colpa.
5)Se uno vi dice che non vi ama più non chiamatelo dopo due minuti da quando vi siete salutati implorandolo di poterlo rivedere solo qualche istante perché vi manca il respiro. Vederlo non vi aiuterà, vederlo vi farà sentire peggio di come vi siete sentite quando avete visto Meg Ryan scoprire che Tom Hanks era il proprietario della libreria enorme di “C’è posta per te”.
Vederlo vi farà stare meglio per un nanosecondo, poi andrà ancora peggio. State a casa, diventate esperte di thè, aprite un blog, buttate via le mutande da bambina che avete nel cassetto e non andate in giro con lo smalto di due settimane prima. Si vede anche da quello se una è un po’ triste.
6)Buttate via la scheda del vostro cellulare. Davvero. Se siete appena state lasciate o se siete state lasciate da tanto e avete ancora il brutto vizio di inviare messaggi tipo “scusa se ti scrivo, giuro che è l’ultima volta, ma sono in fin di vita (più o meno) e non so con chi parlarne se non con te…Mi manchi, perdonami, non voglio disturbarti”…ecco, se mandate messaggi del genere buttave via la scheda e non ricompratela. Eliminatevi da facebook. Potrete tornare alla vita sociale cibernetica solo quando avrete imparato la lezione. Non prima. Ci vogliono ottime amiche per fare questo, attenzione.
7)Presentarvi vestite da strafighe nel bar che lui frequenta ogni venerdì per l’aperitivo fingendo di non vederlo non ve lo riporterà indietro. Molto adrenalinico, provare per credere, ma non provare per smettere di soffrire. Essere belle, tutte truccate e profumate, sexy e tornare a casa comunque tristi è davvero deleterio. Le ripicche non servono, le dimostrazioni non servono, la gelosia non serve. Lui non è un pupazzo, è un essere umano. Se vi vede stroieggiare (s’è fatto tutte) penserà “non me la ricordavo così” e passerà oltre. Oppure vi cercherà per fare quello che si fa con quelle che stroieggiano, e in genere non ci sarebbe niente di male, ma siccome si tratta del vostro passato vi rimando al punto 3.
8)Scrivete pure tutte le lettere che vi pare, ma non le inviate. Numero di lettere consentite:1. Poi basta. Le altre tenetele per voi, e scriveteci spesso quanto state soffrendo. Quando state per richiamarlo leggetele e ricordatevi esattamente quanto male vi ha fatto.
Poi non chiamatelo.
9)Guardate tutti i film d’amore che volete, piangete fino a che non vi cadrà il naso, ma tenete ben a mente che lui non è il protagonista dei film che guardate, né il protagonista dei libri che leggete. Non perdete di vista la realtà, non idolatrate chi non c’è più. Hugh Grant è meglio di lui, sarà sempre meglio di lui e solo Hugh Grant rischia di morire settanta volte per raggiungere Julia Roberts prima che prenda l’aereo in “Notting Hill”.
Solo lui.
10)Fa male, non fidatevi di chi dice il contrario. Se non vi sentite di uscire non uscite. Se il pensiero di un appuntamento con un altro vi fa venire il vomito mettete “La Bella e la Bestia” e tanti saluti. State male, piangete: vi è concesso. Entro un certo limite. Lavatevi sempre i capelli e continuate a fare quello che vi piace fare. Piangete, ma non per questo smettete di truccarvi per paura che il mascara possa colare. Vi pulirete, al limite. Vi asciugherete le lacrime, al limite.
11)Dite pure a tutte le vostre amiche che non ce la farete mai, che lo amerete per sempre, che non sopravviverete, che vi fa male il cuore, ma tanto lo sappiamo tutti che poi torna la primavera, che c’è quella nostra conoscente che era sposata da 25 anni e dopo esser stata tradita ha ritrovato l’amore, lo sappiamo tutti che poi d’estate viene voglia di spogliarsi e d’inverno d’abbracciarsi, che non tutte le persone sono insipide e che poi qualcuno volenti o nolenti viene a prenderci e ci porta via. Autoconvincetevi che possa bastarvi soffrire per un uomo per tutta la vita, tanto non è vero.
12)Sforzatevi. “Ma io lo amo” deve diventare “non ci voglio pensare”. E “non ci voglio pensare” deve diventare “non mi ama” che a sua volta deve diventare “ce la posso fare”. Ma io lo amo non è una giustificazione per tutte le cagate che fate o che farete. Se ha un’altra non potete ucciderli, anche se l’istinto parla chiaro. Se vi ignora non potete darvi fuoco sotto casa sua, non vi considererebbe comunque.
13)Le persone non tornano, le persone si rincontrano. E si imparano a conoscere di nuovo, da capo. Non voglio mica dirvi di non sperare, non sono nessuno per togliervi la speranza, ma voglio che sappiate che in genere-quando qualcuno torna-è perché non ha trovato niente di meglio.
Non vi accontentate di un “ti amo, ho fatto un errore” (durato 13 mesi circa). Ricominciate dall’inizio, perché quando il tempo passa si cambia anche senza rendercene conto e quello che un tempo amavate potrebbe essere diventato un topo peloso e puzzolente che non vi garba più poi così tanto. Ascoltatevi, prendetevi il vostro tempo, analizzate quello che sentite. Con i ritorni di fiamma c’è da stare attenti il doppio.
14)Se avete incontrato qualcuno (sìììììììììììì uhhhhhhhhhhhhhhh yeahhhhhhhhhhhhhhh) che vi piacicchia andateci a fare una passeggiata, prendeteci un gelato, una birra. Attenzione alle cene e al farci l’amore. Sono due cose che fanno piangere, se ancora non siamo proprio proprio del tutto libere di cuore. Fatevi toccare da qualcuno solo quando vi sentirete davvero davvero pronte. Non fatevi prendere dall’entusiasmo per aver trovato una persona interessante dopo 8000 persone “niente di che”.
15)Non state mai in silenzio per paura di perdere qualcuno o di disturbarlo. Se qualcosa vi fa male ditelo, se non vi sentite amate ditelo, se siete infelici ditelo. Abbiate sempre il coraggio delle vostre emozioni, sempre. A 15, a 20, a 40, a 70 anni. Mamma litiga sempre con babbo perché lei parla e lui non l’ascolta e lui le chiede puntualmente scusa. Non è mai migliorato, però la tiene ancora per mano., quando camminano.
Non accontentatevi: meritate amore. Niente di più e niente di meno. Se non è amore ciò che avete ma è amore ciò che cercate mandate tutto a fanculo e ricominciat. Non è nemmeno così difficile come sembra. Davvero.
16)Non aggiungete su facebook quelli senza maglia. Mi raccomando.
17)Non fate come me, che per capire questa roba ho fatto esattamente tutto il contrario di quello che ho scritto.”
Susanna Casciani.
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figliadellaurora · 3 years
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[…]
Forse doveva andare così, forse non siamo fatti per stare insieme. Forse ci vedremo tra 5 anni e forse ci ameremo lì, forse ci vedremo tra 10, ma in quel caso non ci ameremmo. Perché avremmo incontrato altre persone, e quelle persone ci daranno dei figli. E forse il nostro amore continuerà in loro. Forse uno dei miei figli avrà il tuo nome, che a pensarci fa strano, perché fin da piccola ho sempre amato il nome Davide, e prima ancora di incontrarti i protagonisti delle mie storie avevano il tuo nome. Magari ci ritroveremo tra 30 anni , ad una cena di famiglia, o quando i nostri figli annunceranno il loro matrimonio, e ci guarderemo indietro, pensando a quando noi eravamo così piccoli e ci amavamo. O forse, non ci vedremo più. Cambieremo città, nazione e le nostre strade non si incroceranno. Ma tu sarai nei miei racconti, e chi lo sa, magari uno dei miei libri diventerà un successo e tu leggendolo per caso ritroverai noi in quelle parole…[..]
~stralci di lettere scritte in passato e mai inviate
@figliadellaurora
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corallorosso · 3 years
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Le lettere dei militari francesi contro Macron Nelle ultime settimane in Francia il dibattito politico è stato incentrato su due lettere inviate da generali e ufficiali dell’esercito in pensione (oltre che da alcuni ancora in servizio ma anonimi) al presidente Emmanuel Macron, in cui i militari sostengono che la società francese sia sull’orlo del collasso a causa dell’islamismo e di «un certo antirazzismo», preannunciano lo scoppio di una «guerra civile» e minacciano neanche tanto velatamente la possibilità di un colpo di stato militare. Le due lettere – la prima firmata da generali e ufficiali in pensione, alcuni già noti per essere vicini all’estrema destra, la seconda anonima – non sarebbero state prese tanto sul serio se Marine Le Pen, leader del partito di estrema destra Rassemblement National e una delle principali candidate alle elezioni presidenziali dell’anno prossimo, non avesse risposto all’appello dei militari dando loro ragione e incoraggiandoli a entrare nel suo movimento. La risposta di Le Pen ha provocato polemiche notevoli all’interno del mondo politico francese, concentrate più sulle aperture della leader di estrema destra a un gruppo di ex militari sovversivi che sul pericolo reale di un colpo di stato da parte dell’esercito, considerato improbabile da tutti gli osservatori. (...) La prima lettera è firmata da una ventina di generali in pensione e da alcune migliaia di altri ranghi dell’esercito, tutti in pensione, con l’eccezione di 18 militari ancora in servizio. È indirizzata a Macron e al suo governo ed esordisce dicendo che «l’ora è grave, la Francia è in pericolo, numerosi pericoli mortali la minacciano»: secondo i generali, in Francia sarebbe in corso una «guerra razziale […] contro il nostro paese, le sue tradizioni, la sua cultura» portata avanti con la scusa dell’antirazzismo e delle teorie decoloniali. L’islamismo e le «orde delle banlieue» starebbero cercando di appropriarsi del paese, mentre «la violenza aumenta di giorno in giorno». I generali esortano il governo a reagire, perché altrimenti «il lassismo continuerà a espandersi inesorabilmente nella nostra società, provocando alla fine un’esplosione e l’intervento dei nostri compagni in servizio» e perché se si continuerà a «tergiversare», «la guerra civile porrà fine a questo caos crescente». (...) Le polemiche principali sono sorte tuttavia un paio di giorni dopo, il 23 aprile, quando Marine Le Pen, sempre su Valeurs Actuelles, ha risposto ai generali con una lettera aperta in cui li lodava per il loro coraggio, sottoscriveva la loro analisi sulla situazione della Francia e li invitava a entrare nel suo partito, perché la soluzione ai problemi deve essere «politica». È intervenuto anche il capo di stato maggiore dell’esercito, il generale François Lecointre, che ha condannato duramente la lettera dei generali in pensione e ha annunciato che i (pochi) firmatari ancora in servizio saranno giudicati da tribunali militari, mentre tutti gli altri saranno espulsi dal corpo dei riservisti, in modo che non possano mai più militare nell’esercito. (...) Nelle scorse settimane, la maggioranza ha anche fatto approvare una legge sulla sicurezza che indurisce alcune misure di contrasto alla criminalità e che è stata molto contestata soprattutto da sinistra perché ridurrebbe la possibilità di documentare e denunciare gli abusi della polizia. Il Post
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