#ottobre 2017
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undiscoperlapausapranzo · 4 months ago
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Un Disco per la Pausa Pranzo no. 14 - 4 Ottobre 2017 - Talking Heads - Remain in light - 1980
Canzoni:
Born under punches (The heat goes on)
Crosseyed and painless
The Great Curve
Once in a lifetime
Houses in motion
Seen and not seen
Listening wind
The Overload
Canzone preferita: Once in a lifetime
Musicisti:
David Byrne: Voce - Tastiere - Chitarre - Basso elettrico - Percussioni
Jerry Harrison: Tastiere - Chitarre - Percussioni - Cori
Tina Weymouth: Tastiere - Basso elettrico - Percussioni - Cori
Chris Frantz: Tastiere - Batteria - Percussioni - Cori
Brian Eno: Tastiere - Chitarre - Basso elettrico - Percussioni - Cori
Adrian Belew: Chitarra elettrica e Sintetizzatori (2, 3, 7 e 8)
Robert Palmer: Percussioni
José Rossy: Percussioni
John Hassell: Tromba - Ottoni
Nona Hendryx - Cori
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lostaff · 2 months ago
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Ch-ch-changes
Novità: operatori di ricerca per migliorare la ricerca!
Sappiamo bene quanto difficile e frustrante possa essere trovare un post specifico. Sai che contiene un tag o una frase particolare e conosci la data o almeno l’anno di pubblicazione, ma non riesci a trovarlo!
Oggi siamo lieti di annunciare che è possibile utilizzare gli ✨operatori di ricerca avanzata✨ nella barra di ricerca! Ora puoi cercare, ad esempio, patata from:staff year:2021 per trovare facilmente il video di una patata cotta al microonde.
Prima di addentrarci nei dettagli, è bene ricordare un paio di avvertenze:
Questi operatori di ricerca sono disponibili solo nella barra di ricerca principale di Tumblr. Non funzionano nella barra di ricerca dei singoli blog.
Gli operatori di ricerca funzionano solo sui post creati a partire dal 2017.
Sebbene questi operatori di ricerca avanzati siano per ora disponibili solo in inglese, puoi utilizzarli per cercare contenuti in qualsiasi lingua. Di seguito trovi alcuni esempi in inglese.
Allora? Andiamo ad esplorare questi operatori!
Corrispondenza esatta della frase
Quando aggiungi le virgolette prima e dopo la query (quelle dritte, non quelle curve), la corrispondenza avverrà con i post che contengono quella frase esatta nel contenuto o che hanno quella frase esatta come tag.
Nell’esempio, “chappell roan is roan of arc” corrisponde ai post con quella frase esatta nel contenuto e corrisponde anche ai post che hanno il tag #chappell roan is roan of arc.
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Operatore Match (o di corrispondenza)
Per impostazione predefinita, la query corrisponde al post in base al testo o ai tag.
Puoi usare match:text per specificare che vuoi cercare il contenuto del post, oppure match:tags per cercare i tag del post. Ad esempio:
sword world match:text cerca i post con le parole “sword” e “world” nel contenuto del post.
sword world match:tags cerca i post con le parole “sword” e “world” nei tag dei post.
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Operatore from
Usa from:blog o from:@blog per trovare solo i post di un determinato blog.
Ad esempio, halloween from:staff trova tutti i post dello @staff che hanno la parola “halloween” nel contenuto o nei tag del post.
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Operatore year
Usa year:YYYY per trovare i post di un determinato anno.
Ad esempio, halloween year:2019 trova tutti i post del 2019 con la parola “halloween” nel contenuto o nei tag del post.
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Operatore date
Usa date:AAAA-MM-GG per trovare i post di una data particolare.
Ad esempio, halloween date:2019-10-08 trova tutti i post creati l'8 ottobre 2019 che hanno la parola “halloween” nel contenuto del post o nei tag.
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Tutti insieme
Puoi combinare tutti gli strumenti di cui sopra per creare query ancora più specifiche:
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Congratulazioni! Ora conosci tutti i segreti della ricerca su Tumblr!
Altre sintassi
Ricorda che puoi già effettuare una ricerca per tag o per più tag:
Se la tua ricerca è preceduta da #, viene eseguita una ricerca per tag, cioè vengono trovati i post con quel tag esatto. Ad esempio, #star wars restituirà solo i post con il tag #star wars.
Puoi cercare più tag contemporaneamente. Ad esempio, #star wars #art troverà i post con tag #star wars e #art.
Puoi combinare questa funzione con i nuovi operatori per trovare ciò che stai cercando!
Presto aggiungeremo una guida per questa nuova sintassi al nostro Centro assistenza (per ora, in inglese).
Supporto di Tumblr Patio
La sintassi migliorata rende Tumblr Patio ancora più potente. Ora è possibile aprire più colonne di ricerca, ognuna con query diverse e ottimizzate che utilizzano la sintassi di cui sopra per ottenere feed personalizzati.
Feedback
Ci piacerebbe sapere cosa ne pensi! Ti invitiamo a condividere il tuo feedback nelle risposte e nei reblog di questo post o a contattare il supporto di Tumblr.
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ma-pi-ma · 1 year ago
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..Nemmeno io so dove finisca la realtà e dove cominci la fantasia.
Michalis Pierìs, Insula europea, 31 ottobre 2017
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vintagebiker43 · 10 days ago
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AVERE TRUMP E HARRIS ALLA CASA BIANCA NON E' INDIFFERENTE
La campagna elettorale per la Casa Bianca é una fiera dell’assurdo, un teatro delle finzioni, un amusement per i trumpiani che gabbano gli elettori. Che gabbano, soprattutto, la sinistra “vera” dovunque. E l’assurdo si fa indifferentismo: che vinca Donald Trump o Kamala Harris poco importa poiché la Casa Bianca sta dalla parte di Israele comunque. Fuori degli States, questa logica riluce di anti-americanismo. E, quindi, Harris e Trump “pari son”. Negli States, il risvolto di questo “lack of trust” si materializzerà probabilmente nella scelta di molti arabo-americani democratici di astenersi dal voto, con l’illusione di non votare per Trump. E “gli sciagurati” gli faranno un grosso favore. Beffati, avranno in cambio quel che piú temono.
Non votanto per Harris non fermeranno il massacro in corso a Gaza, in Cisgiordania e in Libano. Lo agevoleranno. Trump è stato sempre molto chiaro: sta completamente dalla parte del governo di Israele. Ha sempre parlato senza lingua biforcuta -- a ragion del vero, questo vale per tutte le questioni incendiarie da lui sostenute, come l’odio per gli immigrati, il disprezzo per gli europei, la misogenia, il machismo (ricordiamo quando nel corso della campagna del 2016, disse che la sua pratica con le donne era “grab the pussy”?).
Nel corso del suo primo mandato come presidente, Trump ha preso una decisione epocale piena di significato: ha spostato la sede dell’ambasciata statunitense in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme, un gesto che intendeva gettare al macero la politica dei due popoli e due stati. Ora che le armi e la distruzione hanno reso quella politica una chimera, la posizione di Trump come “protettore” di Israele si manifesta col sostegno pieno alla guerra di religione di Netanyahu. Al quale Trump ha sempre detto di “fare ciò che deve”, di "andare avanti" con la pulizia etnica della terra del popolo di Dio. E Netanyahu ha ricambiato diventando uno dei capi di governo piú impegnati nella sua rielezione di Trump (l’altro grande supporter è Vladimir Putin).
Vi è un'altro particolare che non puó sfuggire agli arabo-americani democratici che pensano di astenersi dal votare Harris: fin alle prime mosse della sua presidenza, Trump ha perseguito una dura politica anti-islamica. Del resto, l'islamofobia è sempre stata la carta di identità dell’internazionale dell’estrema destra. Giorgia Meloni gridava nei suoi comizi (e lo scrisse nel programma elettorale del suo partito nel 2022) di difendere la “tradizione giudeo-cristiana”
contro quella “islamica”. Intervenendo al congresso dei camerati spagnoli di Vox alcuni anni fa, ha urlato le stesse parole usate da Trump. Oggi Meloni sussurra l’islamofobia, evidentemente perché l’Italia ha una dipendenza energetica strutturale dall’estero e i dirigenti dell’Eni la seguono come un’ombra nei suoi viaggi nei paesi produttori di petrolio, che sono per lo piú di reglione islamica.
Il potere imperiale di cui godono gli Stati Uniti consente a Trump di essere meno diplomatico, e quando puó ridicolizza il popolo di Allah. Il primo decreto presidenziale che firmó nel marzo 2017 fu contro gli ingressi di mussulmani (anche per turismo) ovvero dei cittadini di Iran, Siria, Sudan, Yemen, Somalia e Libia. La sua prima prova di forza contro la magistratura, l’inizio delle ostilità contro la divisione dei poteri, fu all’insegna della islamofobia.
Prevedendo gli esiti del non-voto, cento leader arabi dell'Arizona hanno rilasciato alcuni giorni fa una dichiarazione che invita i cittadini di origine araba a leggere bene le dichiarazioni dei candidati. Il 13 ottobre scorso, si dice nel documento, lo stesso giorno in cui l'amministrazione Biden minacció di riconsiderare il sostegno militare se Israele non avesse migliorato le condizioni umanitarie a Gaza e ridotto le vittime civili nei successivi 30 giorni, Harris ha twittato: “Israele deve urgentemente fare di piú per facilitare il flusso di aiuti a chi ne ha bisogno. I civili devono essere protetti e avere accesso a cibo, acqua e medicine. Il diritto umanitario internazionale deve essere rispettato”. E nel suo comizio in Michigan, davanti a una platea numerosa di arabo-americani, Harris ha usato espressioni forti di empatia per le sofferenze del popolo palestinese e libanese; e si è impegnata a fare “tutto ciò che è in suo potere” in qualità di Presidente “per porre fine alla guerra a Gaza” e per “un futuro di sicurezza e dignità per tutti i popoli della regione”. Il documento suggerisce infine di ragionare politicamente: “le decisioni di Harris come presidente saranno influenzate dalla più ampia coalizione del Partito Democratico, che comprende una forza crescente che spinge per i diritti umani dei palestinesi”. Chissà se il pensare politico vincerà sull’assurdo.
Nadia Urbinati
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susieporta · 1 year ago
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Consigli. [di Guido Catalano]
9 OTTOBRE 2017 / ACHIARA84
Sii gentile
Esagera pure in gentilezza
La gentilezza è gratis
Bacia
Bacia il più possibile
Se non trovi da baciare abbraccia
Se non trovi da abbracciare sorridi
Prima o poi un abbraccio arriva
Se non arriva chiamami
Carezza
Chiedi aiuto
Mangia molta verdura
Sii pure timido
Continua ad essere gentile
Non porgere l’altra guancia se non per una carezza o un bacio
Esigi affetto
Esigi gentilezza
Urla il meno possibile
Mangia molta frutta possibilmente lontano dai pasti
Cammina
Parla pure da solo
Se puoi ridi
Se riesci fai ridere
Leggi tanto
Scrivi
Spegni il cellulare a tavola
Spegni il cellulare a teatro, al cinema, a letto
Impara ad ascoltare
Esagera con l’ascolto
Ascoltare è gratis
Sappi chiedere scusa
Fatti sempre un mazzo di chiavi di riserva
Osserva i bambini giocare
Usa la bicicletta
Regala fiori
Impara a cucinare
Perdona una volta
Perdona due volte
Alla terza fai un inchino, fai la riverenza e togli il disturbo
Ascolta un sacco di musica
Fai l’amore
Fai l’amore il più possibile
Se non hai nessuno con cui far l’amore masturbati
Masturbarsi è gratis
Allacciati le cinture
Usa preservativi di qualità
Dormi abbracciato a qualcuno
Se non hai nessuno con cui dormire abbracciato, usa il cuscino
Se non hai un cuscino chiamami
Abbi cura degli amici
Alcuni di questi consigli li hai già sentiti
Ma ripetere aiuta
Idratati
Non ti prendere troppo sul serio
Impara uno strumento musicale
Anche se non è il violino, va bene
Procurati un gatto
Innamòrati
Disinnamòrati
Rinnamòrati
Se non riesci ad innamorarti, siediti, accenditi una sigaretta e aspetta
Se non fumi, spegnila subito
Autocìtati
È gratis
Perdi tempo
Ritrovalo
Non esagerare col sale
Impara ad usare le mani
Tollera
Fai colazione
Comprati un trullo (scherzo)
Ho finito.
Guido Catalano
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unpopporno · 1 year ago
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Lana Rhoades
Lana Rhoades, pseudonimo di Amara Maple (Chicago 6 sett 1996), è nata in Illinois da una famiglia di origine cecoslovacca Ha lavorato come cameriera nella catena di ristoranti The Tilted Kit.
Gira le prime scene pornografiche nell'aprile del 2016 quando, dopo essersi trasferita da Chicago e Los Angeles, acquista velocemente un'ampia porzione di pubblico. Nell'agosto del 2016, stando a quanto riportato dalla stessa attrice, aveva già preso parte a circa 50 produzioni. Dopo una pausa di tre mesi per far ritorno a Chicago è tornata da novembre a girare scene. Lana Rhoades ha già lavorato con famose case di produzione del mondo del porno tra le quali figurano Evil Angel, Jules Jordan Video, Tushy, Elegant Angel e HardX. Ad agosto 2016 è comparsa nell'edizione americana della rivista Penthouse  come "Pet of the Month". Il suo nome d'arte è stato scelto dal suo agente Mark Spiegler e ha tatuato due cuoricini rossi con la scritta "Jon" sulla natica destra, un drago rosso sulla spalla destra e una scritta in arabo sulla gamba sinistra.
Nel gennaio 2017 è stata premiata agli XBIZ Awards nella categoria "Best New Starlet"e agli The Girlfriend Experiencecon il premio del pubblico "Hottest Newcomer". A marzo è uscito il suo progetto dal titolo "Lana", disponibile sia in formato DVD che in streaming e sowload digitale. La trama è liberamente ispirata alla serie americana The Girlfriend Experience uscita nel 2016. Sempre a marzo si è di nuovo trasferita a Los Angeles. Alla fine di settembre è uscito il DVD del suo secondo progetto "Lana Rhoades Unleashed".
Alla cerimonia di premiazione degli AVN Awards tenutasi a gennaio 2018 durante l'Adult Entertainment Expo a Las Vegas ha vinto il premio nella categoria "Best Anal Sex Scene" per "Anal Savages #3" girato con Markus Dupree.
Ha firmato un contratto da aprile ad agosto 2016 per l'agenzia Spieglergirls, successivamente è stata ingaggiata come rappresentante di LA Direct Models da gennaio a ottobre 2017.
Alla fine dello stesso anno ha annunciato il suo ritiro dal porno, dedicandosi all'attività web nei suoi profili Snapchat e OnlyFans, oltre che a quella di influencer su Instagram; ha successivamente rivelato che tale decisione era nata da un crescente disgusto, e in seguito depressione, causata dal fatto di sentirsi obbligata dal proprio agente a girare certi tipi di scene hard.. Ha, infatti, raccontato di aver chiesto di poter cancellare dal web tutte le scene girate nella sua carriera, ma della maggior parte di essa non dispone dei diritti d'autore
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lucaf2019 · 1 year ago
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Louis Vuitton - collezione Primavera/Estate 2017, Parigi 5 ottobre 2016
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avalonishere · 1 year ago
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Thomas Earl Petty (Gainesville, 20 ottobre 1950 – Santa Monica, 2 ottobre 2017) 💖💛💖
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micro961 · 7 days ago
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Bande Rumorose in A1: “Nuvole rosse”
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Il secondo singolo del duo formato da Matteo Bosco e Valeria Molina, un blues semplice e ruvido che invita a riflettere sulle nostre paure e sul modo in cui affrontiamo l'altro
«"Nuvole rosse" affronta la paura del diverso, il timore di discuterne e di confrontarsi con ciò che non ci somiglia. Le "nuvole rosse" rappresentano le nostre paure e quelle che ci vengono inculcate.» Bande rumorose in A1
“Bande rumorose in A1” torna con “Nuvole rosse”, un brano ironico, incalzante e amaro, scorre tra i luoghi comuni sul "diverso" e le potenziali minacce percepite. L'ironia presente smorza la rabbia e la tristezza di fronte alla mancanza di empatia e curiosità, chiudendo con una nota di colore vivo tra milioni di tonalità di grigio. "Nuvole rosse" è un blues semplice e ruvido, ma ricco di inventiva, esperimenti e diversivi musicali. È una storia da ascoltare e da vivere, che invita a riflettere sulle nostre paure e sul modo in cui affrontiamo l'altro.
Matteo Bosco è un cantautore friulano, nato a Palmanova e trasferitosi a Milano. Inizia come busker e, piano, piano, si avvicina alle prime registrazioni in studio. Con il nome d’arte di Teo Ho escono i primi dischi con la New Model: “I gatti di Lenin” (2014), “Il campo del vasaio” (2016). Nel 2023 esce, autoprodotto, “Reggae a Stalingrado”. Gran parte dell’attività artistica è basta sui live “voce e chitarra” in locali e circoli in varie parti d’Italia. Valeria Molina nasce a Vercelli, si avvicina al basso all' età di 17 anni, dedicandosi principalmente al genere metal, da sempre il preferito. Nasce in quel contesto il gruppo nu metal Black Monday, attraverso il quale acquisirà le prime esperienze live. Sarà poi l'incontro, nel 2017, con il maestro Gianni Cicogna a rendere più tecnico il suo approccio allo strumento, permettendole di sperimentare e spaziare in un più ampio ventaglio di generi, per poi approdare al progetto attuale. Nel 2022 Matteo conosce Valeria e inizia la collaborazione, nonché la nascita delle “Bande Rumorose In A1”. Collaborazione che, grazie all’incontro con Davide Tosches e Luca Swanz Andriolo, ha portato alla realizzazione di questo disco: “Gli Inquilini Del Sottoscala”. Dal 20 settembre 2024 il primo singolo “Faccio pena a Pavese” è in tutte le radio e digital store, seguito il 25 ottobre da “Nuvole rosse”.
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undiscoperlapausapranzo · 4 months ago
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Un Disco per la Pausa Pranzo no. 13 - 3 Ottobre 2017 - Frank Zappa - Hot rats - 1969
Canzoni:
Peaches en regalia
Willie the pimp
Son of Mr. Green Genes
Little umbrellas
The Gumbo Variations
It must be a camel
Canzone preferita: Peaches en regalia
Musicisti:
Frank Zappa: Chitarre - Basso all'ottava - Percussioni
Ian Underwood: Pianoforte - Organo - Flauto Traverso - Sassofoni - Clarinetti
Captain Beefheart: Voce (2)
Max Bennett: Basso elettrico (2-6)
Shuggie Otis: Basso elettrico (1)
John Guerin: Batteria (2, 4 e 6)
Paul Humphrey: Batteria (3 e 5)
Ron Selico: Batteria (1)
Don "Sugarcane" Harris: Violino (2 e 5)
Jean-Luc Ponty: Violino (6)
Lowell George: Chitarra ritmica
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oguzcanlatestnews · 5 years ago
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Russiagate, l’avvocato di Mifsud: “Ecco il ruolo di Gentiloni”
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“I miei amici e colleghi a Roma hanno deciso di suggerirmi di lasciare immediatamente Roma e trovare un posto, hanno offerto un luogo fuori mano dove potessi stare”. L’Adnkronos ha pubblicato parte della trascrizione della deposizione del professor Joseph Mifusd consegnata al procuratore John Durham che indaga sulle origini del Russiagate e sulla presunta cospirazione contro la campagna di Donald Trump. L’Adnkronos ha ottenuto direttamente dall’avvocato Roh una parte della trascrizione di quel “vocale”. Il posto “fuori mano” di cui parla Mifsud nel nastro, sostiene Roh, sarebbe una casa in un paese delle Marche, Matelica, nella quale il professore maltese si nascose o “venne fatto nascondere” a partire dal 31 ottobre del 2017.
È lo stesso docente maltese a parlare: “Sono rimasto lì per oltre due mesi – spiega – Ho trascorso questi due mesi a pensare a come recuperare la mia salute, che era una delle cose più importanti, e anche tempo per raccogliere le mie idee e punti di vista su cosa era effettivamente accaduto”. Per il professore è “anche importante sottolineare che i miei amici e colleghi a Roma avevano anche chiesto consiglio, consiglio a livello nazionale, su come dovessi gestire la situazione”.”Mi era stato fatto capire molto chiaramente – prosegue la trascrizione – che era meglio se fossi stato via dai riflettori per un po’ di tempo. Uno degli argomenti che erano stati avanzati era che questa cosa sarebbe morta entro qualche mese e che sarei potuto tornare e continuare il mio lavoro e le mie attività”. A Mifsud, dunque, viene suggerito di stare lontano da Roma e dai riflettori per un po’ di tempo. Secondo Roh,
Mifsud doveva sparire, perché poteva compromettere tutta l’indagine di Mueller
“Se Mifsud parla, ha le prove per dimostrare le cose che ha detto nel nastro e fuori dal nastro. Sarebbe un grosso problema per un sacco di persone negli Stati Uniti”, sottolinea l’avvocato svizzero. Per Roh, “il reato grave non è stato lo spionaggio su Trump, ma la fabbricazione di prove per giustificare l’inchiesta di Mueller. A Mifsud è stato chiesto di presentare George Papadopoulos ai russi, per creare il caso. Mifsud poi è stato nascosto e minacciato per sostenere quell’indagine. Nessuno sparisce così in Europa, se non per una cosa di Stato o di mafia. Secondo me Joseph deve collaborare con l’indagine, lui è una vittima”. E conclude:
Dopo il mio scambio di opinioni con il procuratore Durham, ora gli americani sanno tutto…
Il presunto ruolo di Gentiloni
L’avvocato svizzero racconta all’Adnkronos che Joseph Mifsud “si è nascosto fino a fine dicembre 2017. Chi ha organizzato questa cosa andrebbe sentito come testimone chiave dell’indagine Durham”. E fa due nomi: “Vanna Fadini e Pasquale Russo”. Ovvero il presidente della Global Education Management srl (Gem), la società di gestione della Link, e del direttore generale della Link Campus University. La casa di Matelica nella quale si sarebbe nascosto Mifsud tra novembre e dicembre del 2017, dice Roh, “appartiene a un amico della Fadini, un dentista”. Fadini e Russo smentiscono categoricamente le affermazioni dell’avvocato di Mifsud.
Secondo quanto affermato da Roh alla Verità, in una delle sue dichiarazioni più clamorose, pochi giorni dopo l’interrogatorio di Mifsud a Washington, “il 25 febbraio 2017, l’allora premier Paolo Gentiloni e Gennaro Migliore vanno nella sede della Link per un incontro strategico privato. Russo è testimone. Questo è stato il momento in cui la Link è entrata in gioco e la vita i Mifsud è cambiata”. Mifsud, sottolinea l’avvocato, “mi ha confermato diverse volte che uno dei capi di un’agenzia italiana dei servizi segreti contattò Scotti nel periodo in cui scoppiò lo scandalo e si raccomandò che Mifsud sparisse”. Fonti vicine all’ex premier Gentiloni, ora commissario europeo, hanno smentito categoricamente la circostanza: “Mai stato alla Link il 25 febbraio 2017”. Oggi, tuttavia, La Verità parla di una e-mail che confermerebbe la versione di Roh.
Secondo quanto dichiarato da Roh alla Verità, Mifsud andava in giro a raccogliere fondi per conto della Link. “Entrò in contatto con diversi investitori, i quali si trovavano in differenti Paesi. Tutti gli incontri venivano puntualmente riferiti al professor Scotti e alla Link. Mifsud mise l’università in comunicazione con una serie di potenziali finanziatori nel Regno Unito, negli Stati Uniti, a Dubai e in altri Paesi arabi. Ebbe successo con la 1Mdb-Petrosaudi di Tarek Obaid, che finanziò il War and peace center della Link campus con 700mila euro. Non sono in grado di dire, invece, se Mifsud fosse coinvolto o meno nell’affare con la Suite finance. È molto probabile che quest’ultima avesse raccolto (o stesse progettando di farlo) finanziamenti da fonti ucraine”.
Ma la Link smentisce
In riferimento a quanto apparso su La Verità, e a quanto dichiarato dall’avvocato Stephan Roh all’Adnkronos, l’ufficio stampa della Link, “anche a nome del presidente Vincenzo Scotti”, precisa che “si tratta dell’ennesima serie di bugie diffamatorie, che l’Università ha già risposto mostrando ai giornalisti dell’agenzia Adnkronos tutta la documentazione originale a sostegno delle nostre informazioni”.
La Link, come anche già dichiarato stamattina da fonti vicine all’ex premier Paolo Gentiloni, ribadisce che “è falso che Paolo Gentiloni sia mai venuto alla Link Campus quando era premier ed abbia mai avuto incontri”. Inoltre, sarebbe falso tutto il racconto di Stephan Roh definito dall’ateneo “un volgare mentitore”, un vero e proprio “trafficante di fake news e chi le ha rilanciate senza accertare la credibilità della fonte risulta un complice di fatto”.
La versione di John Solomon
La notizia della deposizione di Mifsud fu data per primo su Fox News dal giornalista investigativo John Solomon: “Posso assolutamente confermare che gli investigatori di Durham hanno ottenuto una deposizione audio di Mifsud dove egli descrive il suo lavoro, perché ha preso di mira George Papadopoulos, chi lo ha indirizzato a fare questo, quali istruzioni gli furono date, e perché ha messo in moto l’intero processo di introduzione di Papadopoulos alla Russia nel marzo 2016, che è davvero il punto focale e di partenza di tutta la vicenda della narrative sulla collusione” ha spiegato Solomon incalzato dalle domande di Sean Hannity. “Posso inoltre confermare – ha aggiunto il giornalista – che la Commissione giudiziaria del Senato ha ottenuto la stessa deposizione”.
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tmnow · 5 years ago
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Il Russiagate si allarga a Matelica: «il prof Mifsud si nascose lì 2 mesi»
Uno strascico del Russiagate (le presunte ingerenze russe sulle elezioni Usa del 2016) a Matelica.  A rivelarlo è l’agenzia Adnkronos nel corso di una intervista all’avvocato svizzero Stephan Roh, legale di Joseph Mifsud, un accademico maltese accusato di essere il responsabile dei contatti tra la Russia e i candidati presidenziali. Mifsud, il 31 ottobre 2017, rilascia un’intervista a Repubblica, nella quale si dice totalmente estraneo a qualsiasi macchinazione russa ai danni di Hillary Clinton e a favore di Trump. Il 31 ottobre Mifsud viene visto per l’ultima volta alla Link University, università romana alla quale era legato, e da quel momento scompare. Sarebbe stato allora che, secondo l’avvocato Roh, Mifsud è arrivato a Matelica. Il legale dice all’Adnkronos che il professore lo stesso giorno era stato quasi prelevato di peso e spedito a Matelica. A sincerarsi della sua partenza, mentre Mifsud viene fatto salire su un’auto, Roh fa riferimento a quanto gli disse il suo assistito: “c’era il numero due dei servizi segreti italiani”. Roh in una intervista alla Verità oggi invece ha parlato di uno dei capi dei servizi segreti italiani. L’affermazione sui servizi segreti e sul nascondiglio di Matelica è grave, un’altra ‘bomba’, dice Adnkronos. E quando l’Adnkronos chiede ulteriori informazioni e riscontri, l’avvocato svizzero sostiene che la circostanza “non è presente sul nastro della deposizione di Mifsud”, ma che il professore gliel’avrebbe riferita “a microfoni spenti, senza fare nomi” e senza specificare a quale settore della nostra intelligence appartenesse questo fantomatico “numero due”. A Matelica, prosegue Roh, Mifsud «si è nascosto fino a fine dicembre 2017. Chi ha organizzato questa cosa andrebbe sentito come testimone chiave dell’indagine Durham». L’avvocato ha fatto anche dei nomi sulla casa dove si sarebbe nascosto Mifsud per circa due mesi. Sempre all’Adnkronos la donna che avrebbe messo a disposizione la casa, tramite un amico, ha negato la circostanza. Uno dei tanti misteri, il soggiorno di Mifsud a Matelica, del caso Russiagate.
Kevin Clark
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carmenvicinanza · 15 days ago
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Marilù Mastrogiovanni
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Gli unici padroni per un giornalista sono i lettori, il nostro Codice deontologico e la Costituzione italiana, la nostra Bibbia laica.
Marilù Mastrogiovanni, autrice di inchieste investigative sulla mafia e di numerosi libri e documentari, è giornalista, regista specializzata in linguaggi visuali, semiologa della comunicazione, ecofemminista esperta di linguaggio di genere e docente al Master di Giornalismo dell’Università di Bari.
Collabora con Il Sole 24 ore, Il Manifesto, Il Fatto quotidiano, Left e Narcomafie ed è consulente per Presa diretta (Rai3) e Euronews.
Da oltre vent’anni, dirige la rivista Il Tacco d’Italia giornale d’inchiesta scomodo e necessario.
Fa parte del team composto da dodici persone esperte in diritti umani selezionate dal Parlamento italiano per il Comitato per la prevenzione della tortura presso il Consiglio d’Europa.
È nel direttivo nazionale di Giulia giornaliste, associazione impegnata nella rimozione di discriminazioni e stereotipi contro le donne, veicolati attraverso un uso distorto del linguaggio e delle immagini. Tiene corsi di formazione di aggiornamento professionale per un uso non sessista della lingua.
Numerosi i premi nazionali e internazionali vinti per il suo impegno professionale.
La sua ricerca della verità ha scatenato pericolose reazioni da parte della Sacra Corona unita, la mafia del Salento. Ha scritto, facendo nomi e cognomi, descrivendo la gerarchia dell’organizzazione, indicando le aziende in cui i proventi dello spaccio di droga venivano reinvestiti, scoprendo una fitta rete di fiancheggiatori insospettabili tra i colletti bianchi.
Il suo nome completo è Maria Luisa Mastrogiovanni ed è nata a Casarano, in provincia di Lecce, il 31 ottobre 1969.
Si è laureata, nel 1998, in Lettere moderne all’Università Cattolica di Milano con la specializzazione in Comunicazioni sociali con una tesi in Semiotica sulle figure femminili del fumetto popolare. E successivamente si è diplomata in regia e sceneggiatura cinematografica e televisiva.
In quegli anni ha fondato e curato la rivista di teorie delle comunicazioni sociali Quaderni Eventuali e partecipato alla sceneggiatura, drammaturgia e regia di documentari, cortometraggi e spettacoli teatrali.
Nel 2001 è rientrata in Puglia dove ha conseguito il Master in comunicazione culturale e ambientale presso l’Università di Lecce.
Nel 2003 ha fondato e dirige il mensile d’inchiesta Il Tacco d’Italia, che fino al 2011 è stato in edizione cartacea per poi trasferirsi sul web dove è stato inattivo per un anno e mezzo a causa di un attacco hacker.
Tra il 2007 e il 2012 ha subito minacce e intimidazioni dalla criminalità organizzata per le sue inchieste sul business dei rifiuti e sulle speculazioni edilizie in zone protette.
Ha ricevuto decine di querele, tutte archiviate, da mafiosi, imprenditori e politici. Per motivi di sicurezza è stata costretta a trasferire la sua residenza a Bari.
Nel 2017 è stata tra le estensore del Manifesto di Venezia, che ha portato, nel 2021, alla modifica del Codice unico deontologico per la professione giornalistica, con l’introduzione dell’articolo 5 bis.
Nel 2019 l’OCSE (L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) l’ha inserita nel panel di esperte internazionali del SOFJO (Safety of Female Journalists Online).
Dal 2021 è presidente della giuria del premio internazionale UNESCO sulla libertà di stampa “Guillermo Cano World Press Freedom Prize“. Nella prima edizione ha premiato Maria Ressa, che insieme a Dimitri Muratov è stata insignita, pochi mesi dopo, del Nobel per la Pace che, per la prima volta, ha riconosciuto il lavoro giornalistico come presidio di democrazia e pace.
Nel 2022 ha fondato il Consorzio editoriale XQ e l’anno seguente il giornale multimediale multilingue XQ the why of the news, finanziato dalla Commissione europea.
Fa parte della redazione di Ossigeno per l’Informazione e Reporters Without Borders. Ha ideato e coordina il Forum delle Giornaliste del Mediterraneo. È socia fondatrice di CREIS (Centro di ricerca europeo per l’innovazione sostenibile) e fa parte del Centro di ricerca S/murare il Mediterraneo.
Il suo impegno è citato nei libri La donna che morse il cane di Gerardo Adinolfi, nel 2012, nel libro e Il meglio sud, del 2015 di Lino Patruno.
La sua voce libera e dissidente è un faro per le donne, per il Sud, per l’informazione, per i diritti umani e per le nuove generazioni, a cui dedica molto tempo e impegno convinta che è dalle scuole che bisogna ripartire per insegnare il valore dell’informazione come fondamento della Democrazia. 
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Randall Stuart Newman (nato il 28 novembre 1943) è un cantautore, arrangiatore, compositore e pianista americano noto per il suo stile di canto con accento del sud , le prime canzoni influenzate dall'America (spesso con testi mordaci o satirici) e varie colonne sonore di film . [5] I suoi successi come artista discografico includono " Short People " (1977), " I Love LA " (1983) e " You've Got a Friend in Me " (1995) con Lyle Lovett , mentre altri artisti si sono divertiti successo con le cover dei suoi " Mama Told Me Not to Come " (1966), " I Think It's Going to Rain Today " (1968) e " You Can Leave Your Hat On " (1972).
Nato a Los Angeles da una famiglia allargata di compositori cinematografici di Hollywood, Newman ha iniziato la sua carriera di compositore all'età di 17 anni, scrivendo successi per gruppi come i Fleetwoods , Cilla Black , Gene Pitney e Alan Price Set . Nel 1968 fece il suo debutto formale come artista solista con l'album Randy Newman , prodotto da Lenny Waronker e Van Dyke Parks . Quattro degli album senza colonna sonora di Newman sono entrati nella top 40 degli Stati Uniti: Sail Away (1972), Good Old Boys (1974), Little Criminals (1977) e Harps and Angels (2008).
Dagli anni '80 Newman ha lavorato principalmente come compositore cinematografico. Ha realizzato nove film d'animazione Disney - Pixar , inclusi tutti e quattro i film di Toy Story (1995–2019), A Bug's Life (1998), entrambi i film di Monsters, Inc. (2001, 2013) e il primo e il terzo film di Cars (2006). , 2017), nonché James e la pesca gigante (1996) e La principessa e il ranocchio (2009) della Disney. Le sue altre colonne sonore includono Cold Turkey (1971), Ragtime (1981), The Natural (1984), Awakenings (1990), Cats Don't Dance (1997), Pleasantville (1998), Meet the Parents (2000), Seabiscuit ( 2003) e Storia di un matrimonio (2019).
Newman ha ricevuto ventidue nomination agli Academy Award nelle categorie Miglior colonna sonora originale e Miglior canzone originale e ha vinto due volte in quest'ultima categoria, contribuendo a rendere i Newman la famiglia allargata degli Academy Award più nominata , con un totale di 92 nomination in varie categorie musicali. . Ha anche vinto tre Emmy , sette Grammy Awards e il Governor's Award della Recording Academy . [6] Nel 2007, è stato riconosciuto dalla Walt Disney Company come una leggenda Disney . [7] È stato inserito nella Songwriters Hall of Fame nel 2002 e nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2013. [8]
Primi anni di vita e istruzione Newman è nato da una famiglia ebrea il 28 novembre 1943, il trentesimo compleanno di suo padre, [9] a Los Angeles . È il figlio di Adele "Dixie" ( nata Fuchs/Fox; 30 agosto 1916 - 4 ottobre 1988), segretaria, e Irving George Newman (28 novembre 1913 - 1 febbraio 1990), internista . [10] Ha vissuto a New Orleans , in Louisiana, da bambino e ha trascorso lì le estati fino all'età di 11 anni, quando la sua famiglia è tornata a Los Angeles. Il lato paterno della sua famiglia comprende i nonni Luba ( nata Koskoff) (21 luglio 1883 - 3 marzo 1954) e Michael Newman (Nemorofsky) (1874-1948), e tre zii che erano compositori di colonne sonore di film di Hollywood: Alfred Newman , Lionel Newman e Emil Newman . [11] I cugini di Newman, Thomas , Maria , David e Joey , sono anche compositori di film. Si è laureato alla University High School di Los Angeles. Ha studiato musica all'Università della California, a Los Angeles , ma ha abbandonato gli studi un semestre prima di un BA [12] Nel giugno 2021, ha finalmente completato la sua laurea alla UCLA. [13]
I genitori di Newman erano ebrei non osservanti: lo stesso Newman è ateo . [14] Ha detto che la religione o qualsiasi senso di identità religiosa era completamente assente nella sua infanzia. Per illustrarlo, ha spesso raccontato nelle interviste un episodio di antisemitismo accaduto quando era giovane: fu invitato da una compagna di classe ad accompagnarla a un cotillion nel suo country club di Los Angeles, il Riviera Country Club . [14] Accettò l'invito ma fu successivamente disinvitato dal padre della ragazza, che disse a Newman che sua figlia non avrebbe mai dovuto invitarlo perché gli ebrei non erano ammessi nel club . Newman riattaccò il telefono, poi andò a chiedere a suo padre cosa fosse un "ebreo". [14] [15] [16]
Carriera
Newman suona il pianoforte nel 1972 Cantautore Newman è un cantautore professionista da quando aveva 17 anni. Cita Ray Charles come la sua più grande influenza durante la sua infanzia, affermando: "Ho amato la musica di Charles all'eccesso". [17] Il suo primo singolo come artista fu "Golden Gridiron Boy" del 1962, pubblicato quando aveva 18 anni. [18] Il singolo fallì e Newman scelse di concentrarsi sulla scrittura di canzoni e sull'arrangiamento per diversi anni.
Uno dei primi crediti di scrittura fu "They Tell Me It's Summer", usato come lato b del singolo dei Fleetwoods del 1962, "Lovers by Night, Strangers by Day", che portò a ulteriori commissioni da parte dei Fleetwoods e anche di Pat Boone . [19] Altre prime canzoni furono registrate da Gene Pitney , Jerry Butler , Petula Clark , Dusty Springfield , Jackie DeShannon , gli O'Jays e Irma Thomas , tra gli altri. Il suo lavoro come cantautore ha avuto un successo particolare nel Regno Unito: i 40 migliori successi britannici scritti da Newman includono "I've Been Wrong Before" di Cilla Black (n. 17, 1965), "Nobody Needs Your Love" di Gene Pitney ( N. 2, 1966) e " Just One Smile " (N. 8, 1966); e " Simon Smith and the Amazing Dancing Bear " di Alan Price Set (n. 4, 1967). Price, un tastierista inglese che all'epoca stava riscuotendo un grande successo, sostenne Newman presentando sette canzoni di Randy Newman nel suo album A Price on His Head del 1967 .
A metà degli anni '60, Newman mantenne uno stretto rapporto musicale con la band Harpers Bizarre , meglio conosciuta per la loro versione di successo del 1967 della composizione di Paul Simon " The 59th Street Bridge Song (Feelin' Groovy) ". La band registrò sei composizioni di Newman, tra cui "Simon Smith" e "Happyland", durante la loro breve carriera iniziale (1967-1969).
In questo periodo Newman iniziò una lunga collaborazione professionale con l'amico d'infanzia Lenny Waronker . Waronker era stato assunto per produrre i Tikis, i Beau Brummels e i Mojo Men , tutti sotto contratto con l'etichetta indipendente di Los Angeles Autumn Records . A sua volta chiamò Newman, Leon Russell e un altro amico, il pianista/arrangiatore Van Dyke Parks , per suonare nelle sessioni di registrazione. Più tardi, nel 1966, Waronker fu assunto come manager A&R dalla Warner Bros. Records e la sua amicizia con Newman, Russell e Parks diede inizio a un circolo creativo attorno a Waronker alla Warner Bros. che divenne una delle chiavi della Warner Bros.' successivo successo come etichetta di musica rock. [20]
Negli anni '70, Newman scrisse insieme a Jake Holmes il jingle "La bevanda analcolica più originale di sempre" per Dr Pepper . [21]
Nel 2011, Newman ha approvato l'album della cantante jazz Roseanna Vitro , The Randy Newman Project ( Motéma Music , 2011). [22]
Nel 2020, Newman ha scritto una canzone intitolata "Stay Away" per sostenere le persone durante la pandemia COVID-19. La canzone può essere scaricata e il ricavato va all'Ellis Marsalis Center per sostenere i bambini svantaggiati nel 9th ​​Ward di New Orleans. [23]
Le composizioni di canzoni di Newman sono rappresentate da Downtown Music Publishing DA Wikipedia
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tempiadessonotizia · 5 years ago
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Russiagate, l’avvocato di Mifsud: “Ecco il ruolo di Gentiloni”
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“I miei amici e colleghi a Roma hanno deciso di suggerirmi di lasciare immediatamente Roma e trovare un posto, hanno offerto un luogo fuori mano dove potessi stare”. L’Adnkronos ha pubblicato parte della trascrizione della deposizione del professor Joseph Mifusd consegnata al procuratore John Durham che indaga sulle origini del Russiagate e sulla presunta cospirazione contro la campagna di Donald Trump. L’Adnkronos ha ottenuto direttamente dall’avvocato Roh una parte della trascrizione di quel “vocale”. Il posto “fuori mano” di cui parla Mifsud nel nastro, sostiene Roh, sarebbe una casa in un paese delle Marche, Matelica, nella quale il professore maltese si nascose o “venne fatto nascondere” a partire dal 31 ottobre del 2017.
È lo stesso docente maltese a parlare: “Sono rimasto lì per oltre due mesi – spiega – Ho trascorso questi due mesi a pensare a come recuperare la mia salute, che era una delle cose più importanti, e anche tempo per raccogliere le mie idee e punti di vista su cosa era effettivamente accaduto”. Per il professore è “anche importante sottolineare che i miei amici e colleghi a Roma avevano anche chiesto consiglio, consiglio a livello nazionale, su come dovessi gestire la situazione”.”Mi era stato fatto capire molto chiaramente – prosegue la trascrizione – che era meglio se fossi stato via dai riflettori per un po’ di tempo. Uno degli argomenti che erano stati avanzati era che questa cosa sarebbe morta entro qualche mese e che sarei potuto tornare e continuare il mio lavoro e le mie attività”. A Mifsud, dunque, viene suggerito di stare lontano da Roma e dai riflettori per un po’ di tempo. Secondo Roh,
Mifsud doveva sparire, perché poteva compromettere tutta l’indagine di Mueller
“Se Mifsud parla, ha le prove per dimostrare le cose che ha detto nel nastro e fuori dal nastro. Sarebbe un grosso problema per un sacco di persone negli Stati Uniti”, sottolinea l’avvocato svizzero. Per Roh, “il reato grave non è stato lo spionaggio su Trump, ma la fabbricazione di prove per giustificare l’inchiesta di Mueller. A Mifsud è stato chiesto di presentare George Papadopoulos ai russi, per creare il caso. Mifsud poi è stato nascosto e minacciato per sostenere quell’indagine. Nessuno sparisce così in Europa, se non per una cosa di Stato o di mafia. Secondo me Joseph deve collaborare con l’indagine, lui è una vittima”. E conclude:
Dopo il mio scambio di opinioni con il procuratore Durham, ora gli americani sanno tutto…
Il presunto ruolo di Gentiloni
L’avvocato svizzero racconta all’Adnkronos che Joseph Mifsud “si è nascosto fino a fine dicembre 2017. Chi ha organizzato questa cosa andrebbe sentito come testimone chiave dell’indagine Durham”. E fa due nomi: “Vanna Fadini e Pasquale Russo”. Ovvero il presidente della Global Education Management srl (Gem), la società di gestione della Link, e del direttore generale della Link Campus University. La casa di Matelica nella quale si sarebbe nascosto Mifsud tra novembre e dicembre del 2017, dice Roh, “appartiene a un amico della Fadini, un dentista”. Fadini e Russo smentiscono categoricamente le affermazioni dell’avvocato di Mifsud.
Secondo quanto affermato da Roh alla Verità, in una delle sue dichiarazioni più clamorose, pochi giorni dopo l’interrogatorio di Mifsud a Washington, “il 25 febbraio 2017, l’allora premier Paolo Gentiloni e Gennaro Migliore vanno nella sede della Link per un incontro strategico privato. Russo è testimone. Questo è stato il momento in cui la Link è entrata in gioco e la vita i Mifsud è cambiata”. Mifsud, sottolinea l’avvocato, “mi ha confermato diverse volte che uno dei capi di un’agenzia italiana dei servizi segreti contattò Scotti nel periodo in cui scoppiò lo scandalo e si raccomandò che Mifsud sparisse”. Fonti vicine all’ex premier Gentiloni, ora commissario europeo, hanno smentito categoricamente la circostanza: “Mai stato alla Link il 25 febbraio 2017”. Oggi, tuttavia, La Verità parla di una e-mail che confermerebbe la versione di Roh.
Secondo quanto dichiarato da Roh alla Verità, Mifsud andava in giro a raccogliere fondi per conto della Link. “Entrò in contatto con diversi investitori, i quali si trovavano in differenti Paesi. Tutti gli incontri venivano puntualmente riferiti al professor Scotti e alla Link. Mifsud mise l’università in comunicazione con una serie di potenziali finanziatori nel Regno Unito, negli Stati Uniti, a Dubai e in altri Paesi arabi. Ebbe successo con la 1Mdb-Petrosaudi di Tarek Obaid, che finanziò il War and peace center della Link campus con 700mila euro. Non sono in grado di dire, invece, se Mifsud fosse coinvolto o meno nell’affare con la Suite finance. È molto probabile che quest’ultima avesse raccolto (o stesse progettando di farlo) finanziamenti da fonti ucraine”.
Ma la Link smentisce
In riferimento a quanto apparso su La Verità, e a quanto dichiarato dall’avvocato Stephan Roh all’Adnkronos, l’ufficio stampa della Link, “anche a nome del presidente Vincenzo Scotti”, precisa che “si tratta dell’ennesima serie di bugie diffamatorie, che l’Università ha già risposto mostrando ai giornalisti dell’agenzia Adnkronos tutta la documentazione originale a sostegno delle nostre informazioni”.
La Link, come anche già dichiarato stamattina da fonti vicine all’ex premier Paolo Gentiloni, ribadisce che “è falso che Paolo Gentiloni sia mai venuto alla Link Campus quando era premier ed abbia mai avuto incontri”. Inoltre, sarebbe falso tutto il racconto di Stephan Roh definito dall’ateneo “un volgare mentitore”, un vero e proprio “trafficante di fake news e chi le ha rilanciate senza accertare la credibilità della fonte risulta un complice di fatto”.
La versione di John Solomon
La notizia della deposizione di Mifsud fu data per primo su Fox News dal giornalista investigativo John Solomon: “Posso assolutamente confermare che gli investigatori di Durham hanno ottenuto una deposizione audio di Mifsud dove egli descrive il suo lavoro, perché ha preso di mira George Papadopoulos, chi lo ha indirizzato a fare questo, quali istruzioni gli furono date, e perché ha messo in moto l’intero processo di introduzione di Papadopoulos alla Russia nel marzo 2016, che è davvero il punto focale e di partenza di tutta la vicenda della narrative sulla collusione” ha spiegato Solomon incalzato dalle domande di Sean Hannity. “Posso inoltre confermare – ha aggiunto il giornalista – che la Commissione giudiziaria del Senato ha ottenuto la stessa deposizione”.
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bibliotecasanvalentino · 24 days ago
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Lunedì 28 Ottobre 2024 alle ore 20.30 il GdL "Chiave di Lettura", presso i locali della Biblioteca San Valentino, si incontrerà per discutere insieme del libro “La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano proposto dalle nostre amiche dell’Argentina – Club di Lettura Società “Dante Alighieri” de La Plata.
Nella serie infinita dei numeri naturali, esistono alcuni numeri speciali, i numeri primi, divisibili solo per se stessi e per uno. Se ne stanno come tutti gli altri schiacciati tra due numeri, ma hanno qualcosa di strano, si distinguono dagli altri e conservano un alone di seducente mistero che ha catturato l'interesse di generazioni di matematici. Fra questi, esistono poi dei numeri ancora più particolari e affascinanti, gli studiosi li hanno definiti "primi gemelli": sono due numeri primi separati da un unico numero. L'11 e il 13, il 17 e il 19, il 41 e il 43… A mano a mano che si va avanti questi numeri compaiono sempre con minore frequenza, ma, gli studiosi assicurano, anche quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatterà in altri due gemelli, stretti l'uno all'altro nella loro solitudine.
Mattia e Alice, i protagonisti di questo romanzo, sono così, due persone speciali che viaggiano sullo stesso binario ma destinati a non incontrarsi mai. Sono due universi implosi, incapaci di aprirsi al mondo che li circonda, di comunicare i pensieri e i sentimenti che affollano i loro abissi. Due storie difficili, due infanzie compromesse da un pesante macigno che si trascina nel tempo affollando le loro fragili esistenze fino alla maturità. Tra gli amici, in famiglia, sul lavoro, Alice e Mattia, portano dentro e fuori di sé i segni di un passato terribile. La consapevolezza di essere diversi dagli altri non fa che accrescere le barriere che li separano dal mondo fino a portarli a un isolamento atrocemente arreso.
Paolo Giordano descrive la parabola di queste due giovani esistenze attraverso parole commosse eppure lucidissime. Il tono del romanzo cresce non appena ci si inoltra nel racconto e nelle vite dei protagonisti. Anche la sintassi e la complessità della frase si evolvono a mano a mano che i due ragazzi crescono, guidandoci in un percorso che conduce lentamente verso significati più acuti. Le descrizioni quasi elementari dei primi capitoli, quando le vite di Mattia e Alice devono ancora incrociarsi, lasciano il posto a una profondità di pensiero imprevedibile e inaspettata. Il linguaggio si affina, le frasi si intrecciano, i pensieri si complicano.
Paolo Giordano è nato a Torino nel 1982. Ha un dottorato in fisica ed è autore di cinque romanzi: La solitudine dei numeri primi (Mondadori 2008, Premio Strega e Premio Campiello Opera Prima), Il corpo umano (Mondadori 2012), Il nero e l'argento (Einaudi 2014 e 2017), Divorare il cielo (Einaudi 2018 e 2019) e Tasmania (Einaudi 2022 e 2024). Per Einaudi ha pubblicato anche Nel contagio (2020), Le cose he non voglio dimenticare (2021) e Il corpo umano (2024). Ha scritto per il teatro (Galois e Fine pena: ora) e collabora con il «Corriere della Sera».
Se volete partecipare, contattateci all'indirizzo mail: [email protected] oppure all'indirizzo, sempre mail, [email protected] e riceverete, in prossimità dell’incontro, il link di riferimento.
Vi aspettiamo per confrontarci insieme su questa autrice e scoprire il suo libro, non mancate!!!
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