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#lepidottero
paoloxl · 14 days
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Agrius convolvuli Linnaeus
Sfinge del convolvolo
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francescointoppa · 7 months
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S – Sedum album L. – Borracina bianca (Crassulaceae)
c, Zygaena ephialtes (Linné 1767), lepidottero zigenide
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unapinetaamare718 · 1 year
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Il mimetismo acustico delle falene: un’incredibile strategia.
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Esistono due specie di falene le cui ali sono ricoperte da squame che permettono loro di “cancellare i suoni”, assorbendo fino all’85% delle onde sonore e proteggendosi così dai loro predatori.
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Il mimetismo acustico grazie alle ali
Se il mimetismo visivo permette ad alcuni animali di venire confusi con l’ambiente circostante, quello acustico rende il lepidottero “invisibile” al radar del suo predatore. Anche se farfalle e falene possiedono ali simili, la maggior parte delle farfalle è attiva durante il giorno e non deve affrontare la minaccia dei pipistrelli notturni.
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Le falene, invece, hanno abitudini notturne e per questo hanno sviluppato, sul corpo e sulle articolazioni delle ali, squame più spesse e folte rispetto ad altri lepidotteri.
Le squame delle falene svolgono la funzione di un cappotto e assorbono i suoni. Se analizzate al microscopio, appaiono come peli che vibrano nelle frequenze corrette per assorbire le onde degli ultrasuoni emessi dai pipistrelli.
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Le falene possono sentire suoni fino a una frequenza di 300 kHz. Nessun altro animale al mondo era noto per avere un livello di udito così elevato, fino ad ora.
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oubliettederien · 8 months
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Il saggio-finzione di Roberto Moscardin, La sostenibile pesantezza delle giustificazioni, ricalca non solo il titolo del noto romanzo di Milan Kundera, che in tale inclìta scrittura va svolazzando un po’ ovunque come un lepidottero, ma tutto quel che si possa letterariamente ricalcare (nonché cavalcare).
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emilioalessioloiacono · 11 months
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No, quelli che vedete non sono peluche. Sono vari esemplari di Hippotion Celerio, un lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae e diffuso anche in Italia, allo stato di pupa. Mai visto uno dal vivo?
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esticazziblog · 11 months
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Sfinge del galio
Descrizione
La sfinge del galio è un lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae, diffuso in Eurasia e Nordafrica; è conosciuto anche col nome di fiutola, farfalla sfinge o sfinge colibrì. Wikipedia
Nome scientifico: Macroglossum stellatarum
Specie: M. stellatarum
Famiglia: Sphingidae
Phylum: Arthropoda
Regno: Animalia
Sottordine: Glossata
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pagliarani · 3 years
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Estigmene Acrea
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shinzousan · 6 years
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Vanessa atalanta - Nikon D3300 - 26/09/2018 13:31 - ISO 100 f/5.6 1/250 #vanessaatalanta #vulcano #lepidottero #lepidoptera #nikon #d3300 #nikond3300 #nikond3300📷 #nature #garden #gardenlife #gardenlife🌱 #mygardenlife #color #blackandwhite #colorblackandwhite #colorblackandwhitephoto #instapic #instawork #picofday #picoftheday #lovenature #lovenaturepics #lovenaturepics🍀🌿 https://www.instagram.com/p/BoQBwC4C-1c/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=jfekbtcavkw2
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bullstagram · 3 years
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Si tratta di #Eilema #caniola o #Litosia: un #lepidottero #Arctiidae ampiamente diffuso in tutta la nostra Penisola, del tutto innocuo per la salute umana, da non confondere con la processionaria del pino. La sua presenza in città è una costante nel tempo; quello che invece può cambiare nel corso degli anni è la sua consistenza numerica legata all’andamento climatico. Le larve (bruchi), lunghe circa 2 cm, sono ricoperte da una folta peluria, il colore è marrone scuro tendente al nero; si cibano di alghe, muschi e licheni ed è per questo motivo che la loro presenza è facilmente rilevabile nelle case i cui tetti sono ricoperti da “coppi”. Gli adulti sono piccole farfalline lunghe 2-3 cm di colore tendenzialmente biancastro. Dal punto di vista sanitario non costituiscono un problema: queste larve, come detto, sono innocue per la salute dell'uomo e degli animali. #sapevatelo #insetto #natura #videooftheday #bruchi #erba #campagna (presso San Maurizio di Monti, Rapallo) https://www.instagram.com/p/CPNMaOQCvhY/?utm_medium=tumblr
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lunar-waiting · 7 years
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💚 via (lunar-waiting)
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eugeniomoretti · 5 years
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#vanessaatalanta #vulcano #lepidottero #farfalle #butterfly #byeù (presso Ascoli Piceno) https://www.instagram.com/p/B4E24SwoCMvMGx5PNPFJdBHb3tKH2fMl3zTP6Y0/?igshid=6tmj4wmw6wa
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fashionbooksmilano · 3 years
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Seta  Salvatore Ferragamo
a cura di Stefania Ricci
Electa, Milano 2021, 300 pagine,30 x 30cm., brossura con sovraccoperta, ISBN9788892820128
euro 52,00
email if you want to buy :[email protected]
Il filo di bava di un lepidottero che alla fine di uno straordinario processo creativo diventa il più bello dei tessuti. Un viaggio affascinante attraverso il ricco archivio della Maison Salvatore Ferragamo. La mostra e il catalogo raccontano il lungo processo creativo degli stampati in seta, nel quale si realizza l’unione perfetta di una straordinaria intuizione creativa e di un alto artigianato industriale. Negli anni Settanta del Novecento la Maison Salvatore Ferragamo, nota in tutto il mondo per la creazione di calzature da donna, dà avvio, per l’intuizione di una delle figlie del fondatore, Fulvia, a una produzione continuativa di accessori in seta da donna e da uomo con stampati personalizzati, partendo dai foulard e dalle cravatte e ampliando negli anni successivi l’offerta creativa a tutte le possibili declinazioni del tessuto stampato. La stampa era realizzata a Como, da aziende protagoniste del distretto tessile: inizialmente da Ravasi, poi da Butti e Ostinelli, Ratti e Mantero. Al lungo processo di produzione, che porta dalla prima idea messa su carta alla stampa finale su seta di un foulard in molte varianti di colore, è dedicata la prima sezione della mostra. Nel corso dei decenni sui tessuti della Maison Salvatore Ferragamo si sono succeduti i temi più svariati, con infiniti riferimenti d’ispirazione, dall’arte orientale ai dipinti del Novecento, ai libri antichi di botanica e di scienze naturali. Stagione dopo stagione, queste molteplici fonti sono state ridisegnate e annotate da illustratori raffinati su fogli, poi raccolti in volumi, oltre un migliaio, oggi reperibili nell’archivio Ferragamo. È questo particolare modo di raccogliere e elaborare le idee ad essere il fil rouge curatoriale del percorso espositivo, dove il tessuto stampato, cravatta o foulard, è accostato alla sua fonte d’ispirazione, sia esso libro, o dipinto, vaso o scultura, tutti provenienti da musei e collezioni pubbliche, combinati ai disegni preparatori e alle prove di colore. Agli occhi del visitatore la mostra Seta appare come una grande wunderkammer, che svela il gioco di prestigio di una semplicità solo apparente.
12/04/21
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rubrumosculum · 4 years
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一百天𝟷𝙾𝙾𝚁𝙴𝙰𝚂𝙾𝙽𝚂𝚆𝙷𝚈𝙸𝙲𝙷𝙾𝙾𝚂𝙴𝚈𝙾𝚄。
���𝒄𝒆𝒍𝒈𝒐 𝒕𝒆 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆́…
1. il tuo animo buono mi fa sentire una persona migliore.
2. il tepore che trapela dai tuoi confini aurei mi fa sentire giusta per la prima volta.
3. il tuo sorriso è l'arma più potente al mondo contro ogni traccia di negatività.
4. il suono della tua risata è il battito d'ali di un lepidottero: laddove sopraggiunge, dall'altra parte del mondo cessano le catastrofi naturali.
5. i solchi che si riuniscono per amare la cima del tuo naso e si stringono attorno ai tuoi dolci occhietti per scaldare i loro astri sono uno spettacolo perpetuo e senza precedenti.
6. la forma perfetta dei tuoi denti potrebbe rammentare due file di perle vere e proprie; pregiate e da baciare.
7. il cuore che si cela sulla superficie della bocca tua dichiara l'esistenza degli angeli. amanti e totalmente gentili da intimarmi di baciarti un'infinità di volte.
8. l'arco di cupido, invece, conferma quel lato tuo apollineo, onirico, d'incredibili e dolci perimetri divini che tanto mi ricordano eros e le conseguenze del suo amore.
9. l'avvallamento che prende il nome di prolabio: casa affidabile per i miei polpastrelli, fedeli abitanti della conca d'amore.
10. i tuoi magnifici baci… vertiginosi sino a farmi mancare l'aria ed incrementare lo spirito di dipendenza nei tuoi confronti. più ne ho, più ne desidero.
11. il modo in cui quello sprazzo di cicatrice, parvenza di ricordi passati, si ristringe e si distende uniformandosi alla perfetta forma dei tuoi sorrisi; delle parole che intraprendono le tue splendide labbra.
12. i tuoi zigomi, giacigli prediletti dei miei piccoli palmi, totalmente bisognosi di porgervi la solidità che necessitano.
13. quelle piccole e fresche orecchie su cui le mie falangi planano per esser rinfrescate in estate e per scaldarne le increspature in inverno.
14. le stesse orecchie che continuano ad ascoltare le mie perpetue ripetizioni, le mie lamentele, i miei problemi; coloro che mai smetterò di ringraziare abbastanza.
15. il neo che mi solletica le labbra tra quelle magiche increspature rosee: talmente piccolo, eppure infinitamente pregno d'amore e di significato per me.
16. l'ennesimo pigmento castano che saluta chiunque dalla sua posizione privilegiata, baciando di tanto in tanto il delicato naso che tanto amo.
17. il morbido promontorio che divide perfettamente in due il tuo viso divino, quello che tanto discrimini ma che io non posso far a meno di contemplare.
18. le melliflue scintille che scaturisce quando si bacia col mio ed i nostri respiri s'infrangono.
19. i docili battiti che vivono nelle tue narici a forma di cuore ogni volta che espiri ed inspiri.
20. i delicati lineamenti del tuo nasino, calda dimora dei miei respiri.
21. la maniera in cui i pensieri tuoi sì raggrumano sulla fronte e tra le sopracciglia dalla perfetta forma, esprimendo silenziosamente ciò che non vuoi dire o non riesci ad esprimere.
22. sul tuo collo potrei scrivere interi poemi: le mani giacciono su quelle delicate sfumature cerulee e il pulsar del cuore si propaga tra le mie venature. ne bacerei le pulsazioni e seminerei infiniti papaveri.
23. l'avvallamento che connette le tue clavicole ㅡ è perfetto per posarvi le mie labbra.
24. gl'intervalli tra le tue costole, laddove scorgo lo sfarfallare dei nostri lepidotteri d'amore ed amo riporre i miei scarlatti papaveri.
25. il piccolo neo che si staglia a lato del tuo cuore.
26. … ed anche quello appena sotto il tuo ombelico.
27. amo sapere di esser l'unica a conoscere questi e molti altri.
28. i fluidi movimenti della tua gabbia toracica. al suo svuotarsi, io mi nutro. al suo riempirsi, io ti amo.
29. accostare le orecchie al tuo petto mi fa sentire la protagonista del capolavoro meglio riuscito di tutti i tempi: gli scalpitii del cuore, il suono del respiro. li amo immensamente.
30. l'ombelico stesso, centro del mio mondo. berrei da lì: renderebbe pregiato lo champagne più economico, sebbene a te verran dedicati quelli più costosi. perché la tua perfezione è l'amore che mi lega a te non ha prezzo.
31. le pernacchie che ti farei, proprio su quell'addome birichino! mi farei perdonare coi baci, però, non temere.
32. dovrei farci quattro chiacchiere, col signor pancino: spesso è impulsivo e ti riempie di pizzicotti fino a farti del male! però… però amo anche lui, da impazzire.
33. i tuoi abbracci, yoon jeonghan, sanno di vita.
34. le tue braccia sono il sentiero preferito delle mie, di braccia… della bocca mia, delle unghiette, dei dentini.
35. le tue braccia sono il mio porto sicuro.
36. le tue mani. quelle mani che terrei tra le mie perpetuamente, senza mai cederle per nemmeno un istante.
37. creano talmente tanti capolavori da farmi innamorare continuamente del loro e del tuo talento, sempre di più.
38. le tue falangi che si frappongono alle mie sin dal ventidue aprile.
39. le tue belle dita tra i miei capelli, sul mio nasino, sul sottile collo mio, sui polsi, sul mio grembo.
40. ti ho già detto che mi emozionano i tuoi palmi sui miei? sul mio ombelico? la differenza delle nostre sagome è l'ennesimo motivo per cui ti amo.
41. doni le più calorose e belle carezze del mondo.
42. oh, e sai bene come usarle… non potevo non accennarlo, mio dolce principe. sei sempre impeccabile ed io altrettanto alla tua completa mercé.
43. amo quando le vedo incastrate tra le mie ginocchia; in macchina, a letto, sul divano… in pubblico.
44. amo stare sul palmo della tua mano, perché è così che mi tratti! ed io non mi sdebiterò mai abbastanza, amore mio…
45. amo, amo baciarti i polpastrelli, le unghie, le nocche, i loro avvallamenti; i solchi della vita, i nei microscopici che questi celano; il dorso, il polso, il gomito ed il suo interno.
46. amo carezzare le pellicine, per non fartele mordicchiare via.
47. amo quando, la notte, cercano la mia esile figura per attirarmi a te e mi stringono con quella forza di chi teme di perdere le speranze.
48. interruzione pubblicitaria per rammentarti che sei tu, solo tu, la mia unica speranza.
49. amo il modo in cui reggono la mia nuca quando ci baciamo, quando ci amiamo, spiritualmente e carnalmente.
50. le amo sui miei fianchi, sulle mie anche, sulla mia schiena, sulle mie… zampette!
51. amo la nostra intimità… è così poetica e unica da essere fuori dal comune.
52. e le attenzioni che riservi alla mia intera anima e alla mia persona ne sono la prova, assieme al modo in cui ami i miei piccoli piedini.
53. chissà se riesco a restituire la tua stessa tenerezza baciando quei piedi che sorreggono la miglior creature del cosmo.
54. amo prendermene cura in ogni modo, lo sai?
55. hai il neo più carino e piccolo della storia, proprio all'interno del mignolino destro. come si può non amarlo?
56. la forma delle tue gambe è mozzafiato.
57. le tue ginocchia sono il miglior trono che io potessi desiderare, jagiya.
58. giacere tra le tue gambe, con la nuca sulla fedelissima anca, è una delle posizioni che più mi fanno sentire al sicuro.
59. quant'è splendido aggrapparmi alle tue gambe?
60. … e mordicchiartele, sbaciucchiarle, riempirle di nontiscordardimé e spennellate varie di sfumature tiziane.
61. amo ritrovarle tra le mie, di gambe. magari nel bel mezzo della notte, per scaldarci durante le ore più fresche… o semplicemente per star più vicini.
62. amo perfino quando m'immobilizzano nei momenti d'intenso solletico!
63. amo il tuo esser agguerrito e determinato, indipendentemente dal contesto e dagli avversari.
64. amo come le caviglie precipitano a strapiombo nelle tue scarpe come le più curate delle opere marmoree di antonio canova.
65. amo le fossette dietro le ginocchia che mi salutano quando le lasci respirare. bacerei anche quelle, costantemente.
66. amo i tenui lineamenti delle tue anche e di quell'opera statuaria che spesso tendi a sottovalutare. se non l'amassi, non tenterei costantemente di addentarla, frr…
67. amo quando per scherzo ti siedi addosso a me ed io ti pizzico ovunque, piccolo furfante!
68. incastrare i polpastrelli sulle tue fossette di venere è pura poesia.
69. in realtà, credo che la tua spina dorsale sia un pentagramma colmo di note da suonare coi più delicati dei baci e le più aggraziate delle falangi. ed io spero di essere adatta a tale mansione, perché vorrei essere l'unica ㅡ eternamente.
70. le insenature che gli dei dell'olimpo hanno scolpito su tutta la tua schiena: hai mai visto quanti capolavori crei solamente flettendola? cammina più spesso senza maglietta, jagi. non mi dispiacerebbe, sebbene potesse essere logorante per il mio povero, buon senso!
71. al suo inarcarsi, io ti desidero ancora di più. desidero solleticarti, compiacerti e soddisfare i tuoi desideri. dai più superficiali, ai più reconditi.
72. le tue folte ali: mi fai toccare l'iperuranio con ambi i palmi. mi fai raggiungere lande inesplorate di felicità, sensazioni e amore. mi fai vivere. mi rendi tanto felice da farmi sentire volare, mio angelo.
73. la perseveranza con cui continui a scegliermi giorni dopo giorno, la perseveranza con cui continui ad amarmi, nonostante tutto.
74. i tuoi timori, anch'essi specchi dei miei. non annichilirò mai la loro comparsa né li scaccerò mai via. piuttosto, m'impegnerò ad amarli allo stesso modo in cui amo te. proverò a spegnerli ogni volta che si presenteranno e da lì ci daremo un bacio.
75. i tuoi messaggi del buongiorno poetici. colmi di sentimento e commoventi sin dalle prime luci del mattino. non fai altro che sbalordirmi, mattina dopo mattina. mai avrei creduto di poter meritare tanto affetto, tanta dedizione da parte di qualcuno.
76. amo le tue vulnerabilità. amo da impazzire anche la tua tendenza all'addormentarti quando capita. mi fa battere il cuoricino, vederti così vulnerabile, lo sai? mostrati vulnerabile a me, ogni volta che ne senti il bisogno.
77. i nostri baci assonnati.
78. i nostri “ti amo” assonnati.
79. la costanza con cui continuiamo a dedicarci le 00:03 e le 00:52 come se fossero ancora i primi giorni di relazione.
80. la tua costanza, niente di più, niente di meno.
81. la tua pazienza. non fai altro che rassicurarmi, star dietro al mio perpetuo farneticare… amarmi. ci vuole davvero tanta pazienza, con me.
82. la tua forza è sconfinata. sei talmente forte da riuscire a sollevare tutte le negatività dalle mie spalle. sei addirittura in grado di farmi pensare al futuro, senza mai guardarmi alle spalle.
83. sei sempre così deciso nelle tue scelte, quando si tratta di noi, di me. mi ami con decisione ed io ti amo altrettanto con decisione.
84. la nostra infinita complicità.
85. la devozione reciproca che ci connette.
86. la costanza con cui ci amiamo.
87. giorno dopo giorno mi fai realizzare che ormai, amore mio, so amare. ho ancora tanto da amare, ma la certezza d'esserne consapevole mi fa venir voglia di urlarti che ti amo consapevolmente.
88. la tua infinita attenzione ai dettagli. è sempre stata una qualità che apprezzavo, ma… tu me la fai amare ancor di più. quando credevo non esistesse nessuno con tanta sensibilità nell'indole, sei arrivato tu e m'hai fatta ricredere. ho ripreso le speranze nel genere umano e sono certa di aver trovato la mia anima gemella.
89. amo guardare film, cartoni, serie e programmi stupidi insieme a te.
90. e perché no, amo anche spettegolare! non lo faccio mai, perché non mi piace immischiarmi o parlare a sproposito. ma con te sorge naturale commentare qualsiasi cosa. questo… fa di noi due partners in crime?
91. il precedente motivo si lega strettamente al mio perpetuo bisogno di confidarmi con te, volente o nolente. spero accada la stessa cosa anche a te.
92. so di potermi fidare di te. ti fidi di me?
93. sentire il tuo profumo sui miei vestiti.
94. avere i vestiti che sanno dello stesso ammorbidente m'inebria a tal punto da trasferirmi in una delle nostre future case, quando saremo marito e moglie accerchiati da un numero spropositato di bagigini.
95. il nostro regno! credevo nessuno avrebbe mai condiviso questa mia piccola pazzia del mondo immaginario. però tu… tu lo rendi concreto, vita mia. con la tua dedizione, la tua voglia di rendermi partecipe delle tue giornate.
96. vogliamo parlare della nostra affinità? della similarità tra i nostri gusti? sono stata graziata da qualche incantesimo divino, perché sennò non riesco proprio a trovare una spiegazione a tanta fortuna.
97. amo persino il nostro essere indecisi sulle cose da fare insieme. non fa altro che denotare il nostro reciproco senso d'amore, il nostro continuo bisogno di far una miriade di cose insieme.
98. il coraggio con cui affronti la vita. quello con cui hai affrontato la mia famiglia, mettendo alle spalle le tue insicurezze, riuscendo sin da subito a farti accettare e adorare da ogni suo componente. il coraggio con cui mi hai donato questo splendido e prezioso anello d'ametista.
99. la tua infinita fantasia, il tuo talento nella scrittura, nella danza e nel canto. ammiro ognuna delle tue sfaccettature e ciò è addirittura riduttivo. vorrei essere come te, vorrei sapermi esprimere come fai tu. desidero scrivere con te, leggere con te, cantare con te, ballare con te. fare ognuna di queste cose per te. migliorare insieme a te. migliorare per te.
100. ti amo perché sei tu. ed è assurdo vedere che cento ragioni annichiliscono il mio amore sconfinato per te. continuerei all'infinito e non scherzo. avrei potuto togliere qualche motivo più piccolo per far rientrare tutti i miei pensieri in questa lista, ma ho deciso di lasciarli lì e dimostrarti quotidianamente gli altri. e comincio dal prossimo motivo…
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francescointoppa · 4 years
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Il lepidottero diurno Mamola jurtina (Linné 1758) (Nymphalidae) nel buio artificiale del flash
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nunoxaviermoreira · 5 years
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Lymantria dispar - Bombice dispari - Gypsy Moth ♂ by Carla@ Lepidottero fitofago defogliatore estremamente polifago, dannoso allo stato larvale. Inserito nell'elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo. ---------------------------------------------------------------------------------------------- Grazie per i commenti, le visite e le preferenze. Thank you to everyone for the comments, visits and favourites Merci de votre commentaires, votre visites et favoris Gracias por los comentarios, visitas y favoritos Obrigado pelos comentários, visitas e preferências ♥ ♥ ♥ https://flic.kr/p/2gswDJy
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magicnightfall · 5 years
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O ME O (QUEI DEFICIENTI LÌ)
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d’altronde siamo fatti così
Ochèi, magari deficienti, nel senso che deficitiamo, no.
E nemmeno imbecilli, nel senso che imbelliamo.
Direi più ignoranti, toh, nel senso che sono tredici anni che ignoriamo cosa passa per la mente di Taylor Swift, a parte i gatti, e puntualmente ogni volta che fa qualcosa di strano (e abbiamo un concetto molto ampio di strano: va dal respirare al farsi vedere in giro per strada) partiamo subito per la tangente ed elaboriamo teorie e complotti di portata tale che, in confronto, l’ipotesi che Anastasia possa essersi salvata dall’eccidio di Ekaterinburg sembra storiografia.
Ogni volta che prendono vita le teorie, che ci vedono a contare i baffi dei gatti e moltiplicare il risultato per il peso in chilogrammi della cugina di secondo grado, tolta la velocità oraria del T-Rex e aggiunto l’importo del reddito di cittadinanza, mi viene sempre da pensare ai topi del Titanic, che iniziano a correre, con le loro zampette alla Bobby Orr, perché sanno che sta per succedere qualcosa. Qualcosa di grosso.
Con la differenza sostanziale che i topi, mentre corrono con le loro zampette alla Mama Cass, conoscono la direzione giusta.
Noi, con le nostre gambette alla Peggy Fleming, beh, ecco, noi no.
Avete mancato la svolta. Ricalcolo. Girare a destra fra un piede e mezzo. Girare a sinistra, girare a destra, girare a sinistra, girare a destra, abbassare elevazione di tre metri, poi girare a sinistra.
E così ci troviamo sempre a brancolare nel buio più totale, a inventarci countdown che trovano origine nel calendario olmeco, finché Taylor stessa non prende la situazione in mano e ci dice “tiè, stolidi buoi, il 26 aprile aspettatevi qualcosa ma adè state scialli, e vi prego di tenermi fuori dalle teorie circa lo sbarco sulla Luna”.
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[l’aplomb consueto del fandom quando è palese che qualcosa stia bollendo in pentola]
Ed ecco come tutto questo ci ha portato a Me!, primo singolo estratto dal fantomatico settimo album, di cui ancora ignoriamo, beh, tutto.
Si tratta di un duetto con Brandon Urie, dei Panic! at the Disco
(e non con Ed Sheeran. Ecco che se ne vanno millenni di dispute teologiche se Dio esista o no: esiste)
scelta sui generis per un lead, tuttavia ho trovato le due voci molto ben amalgamate tra loro, quindi per me è già un diesci.
Il sound è fresco e spensierato, un pop leggero ma accattivante, ben distante dalle atmosfere cupe di reputation, che non puoi evitare di farti entrare in testa.
E anche se è prematuro fare riflessioni in questo senso, sulla base di una sola canzone, mi sembra un netto tentativo di affrancarsi dai temi che sono stati di reputation, cioè di un disco che aveva il proprio motore immobile in quella che era la falsata percezione degli altri nei confronti della cantautrice (“They say I did something bad”, “They say, "She's gone too far this time"; “They told you I’m crazy”), e che ha avuto come conseguenza una reazione (“look what you made me do”) basata unicamente su quella spinta (“talk shit”).
Me!, invece, è un elogio della propria singolarità in quanto tale (“I promise that you’ll never find another like me”; “I’m the only one of me / baby that’s the fun of me”), e non una mera giustificazione del proprio essere di fronte a voci o dicerie. Insomma, così è (se vi pare).
Infatti in Me! Taylor mette sul tavolo, con estremo convincimento e molta onestà, quello che lei è. La stessa onestà che, in effetti, celebravo già in Delicate, con la differenza gigaclopica che là Taylor metteva le mani avanti, tastava il terreno, e a farla da padrona era un sentimento di insicurezza (“Is it cool that I said all that? / Is it chill that you're in my head?”).
Me!, invece, è sì un’ammissione di imperfezione (“I know that I’m a handful / I know I never think before I jump / I know that I went psycho on the phone / I never leave well enough alone”), ma un’altrettanto chiara dichiarazione che va bene così (“A rainbow with all of the colors”). Anzi, non solo va bene, ma è anche giusto. Auspicabile, direi. D’altronde, la perfezione è appannaggio solo dei gatti.
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[That’s how it works, that’s how you get the girl]
E allora è inutile e anche deleterio (se non proprio troppo faticoso) cercare di apparire per forza ciò che non si è, quando bisognerebbe invece semplicemente celebrare la propria essenza, ontologicamente parlando. Perché, appunto, è proprio lì che sta il bello.
E non credo sia un caso che il video si apra con una scena dai toni smorzati, dominata da colori come il nero, il marrone, il verde scuro, cosa che rimanda a una sorta di desiderio di conformarsi a ciò che vuole la società - seri, adulti, concreti - per poi esplodere in un tripudio di toni pastello e colori saturi, dove ognuno è libero di vivere in accordo alla sua personalità e, perché no, di essere anche un po’ frivoli, di tanto in tanto. La prima scena, infatti, rappresenta conflitto e antagonismo, mentre il resto del video accordo e affiatamento.
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Come, dunque, la canzone è allegra, così il video è colorato e ironico, e lascia intendere che ci aspetta un disco brioso e scanzonato.
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Lo stesso serpente di reputation ha cambiato pelle, come in effetti sono soliti fare i serpenti, e si è trasformato in centinaia di farfalle (e non sono sicura che questa sia una loro cosa tipica, ma è pure vero che quando guardavo SuperQuark il documentario sugli animali lo saltavo sempre), che fin dalla notte dei tempi portano con sé un significato simbolico di rinascita, nella loro digievoluzione da brucomela a lepidottero.
E allora, forse, sarà anche vero che ormai reputation è acqua sotto i ponti, ma la lezione di quel disco viva e lotta insieme a noi.
Cioè che Taylor rises from the dead, and she does it all the time.
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