#leoncino
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Triumph Street Scrambler 900
Benelli Leoncino 800
Brixton Crossfire 500
Yamaha XSR 700 Tribute
Ducati Scrambler Icon 800
Honda CL500
Fantic Caballero 700
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Benelli Leoncino 800 Trail: Una scrambler apta para todos los terrenos
Benelli presentó en Argentina su nueva Benelli Leoncino 800 Trail, una motocicleta que fusiona diseño scrambler, versatilidad y tecnología de vanguardia. Producida y comercializada por Grupo La Emilia, esta moto llega para ampliar la exitosa familia Leoncino, destacándose por su estética robusta y rendimiento superior. Se trata de un modelo todoterreno que está pensado para quienes buscan…
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Il LEONCINO D'ORO 2024 a Delphine e Muriel Coulin per JOUER AVEC LE FEU. A FAMILIA di Francesco Costabile la Segnalazione Cinema For UNICEF
Alla sua 36ª edizione, il Leoncino è diventato nel tempo uno dei premi collaterali più rilevanti e significativi della Mostra del Cinema di Venezia. Il Premio Leoncino d’Oro della 81. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia è stato assegnato al film Jouer avec le feu di Delphine e Muriel Coulin. A ritirare il premio durante la cerimonia erano presenti Delphine e Muriel Coulin e il distributore…

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Angelina Mango with Leoncino D’Oro Award attends the 74th Sanremo Music Festival 2024 at Teatro Ariston on February 11, 2024 in Sanremo, Italy. (Photo by Daniele Venturelli/Daniele Venturelli/Getty Images)
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Babbo Natale
For the lovely anon 🖤🖤🖤

While Luca has warned his darling witch of a wife of spoiling their children, it should be noted that he is a hypocrite.
It wasn’t his fault, New York City was the center of trade of the Free World and now as a true member of the Riley and Family Company, he had more than enough money to burn.
His children deserved it, his Evuccia as well. Besides, their Leoncino went through things like a fire through a dry field and their sweet Rosellina was finally walking and talking and merited gifts.
It was supposed to be a red tricycle, one or two other toys and some dolls and stuffed animals for Rosalba.
“We could gift wrap it and deliver it to your home for a few extra dollars, sir.” The salesclerk fidgeted as they asked as his eyes went to the black cross on his neck and the black hand on his wrist.
“Make sure the names of the children are spelled correctly or else Babbo Natale will leave sticks in your stocking.” Luca made sure to take a new matchstick to chew on so the salesman would shit his pants.
A tiger cannot change its stripes after all.
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Mufasa - Il Re Leone: il tocco di Barry Jenkins e la forza di un ottimo live action

Il nuovo film Disney legato a Il Re Leone racconta le vicende e l'infanzia del famoso sovrano, papà di Simba. Il risultato? Decisamente convincente.
Se Il Re Leone di John Favreaou aveva colpito per l'incredibile livello raggiunto dalla CGI fotorealistica, sfidando anche gli spettatori a trovare l'unico fotogramma reale all'interno del lungometraggio, allora Mufasa ha il complesso compito di non risultare inferiore rispetto al precedente live action che, seppur non originale nella storia, aveva conquistato il pubblico, con un ottimo riscontro al botteghino.

Un piccolo Mufasa con i suoi genitori
Questa volta ci troviamo di fronte ad una storia inedita che va a completare il racconto generazionale su cui il primo film Disney si basa, ovvero la storia di Simba, dei suoi antenati e di quel cerchio della vita che include ogni essere vivente della savana, quella spiegazione chiara e certamente edulcorata di habitat che poi si estende non solo alla fauna selvaggia ma soprattuto alla società umana. Per quanto riguarda la regia, poi, è stato scelto un regista che in questi anni ha dimostrato di possedere una visione interessante e consolidata: Barry Jenkins, premio Oscar e autore di due grandi film come Moonlight e Se la strada potesse parlare. Sintomo che la casa di Topolino punti moltissimo su Mufasa e sulla sua capacità di trattare temi importanti.
L'importanza di raccontare una storia

Rafiki in una scena
Tutto parte da Simba e Nala che, a causa di un importante avvenimento, devono lasciare la loro figlia Kiara nelle capaci zampe di Timon e Pumba, due babysitter piuttosto improvvisati ma vivaci che promettono alla cucciola di raccontarle una storia. Come narratori, però, i due non si rivelano molto efficaci nell'intrattenere e per questo sarà provvidenziale l'arrivo di Rafiki che le racconterà le temerarie gesta di suo nonno Mufasa: un'avventura che trasformerà il suo progenitore da emarginato a sovrano della rupe. Dopo un'inondazione, infatti, Mufasa ancora cucciolo viene separato da suoi genitori e trascinato dall'acqua in un territorio gestito da un branco di leoni.

Mufasa e Taka da cuccioli
A salvarlo dalle acque sarà Taka, figlio del re di quel luogo, un leoncino suo coetaneo, che si batterà per far sì che il nuovo arrivato non sia eliminato dagli altri membri del branco. Dopo l'insistenza di Taka e sua madre, lo straniero non potrà far parte effettiva del gruppo ma gli sarà comunque concesso di restare, a patto che rimanga sempre con le leonesse occupandosi anche lui della caccia. Inizierà così per Mufasa una nuova vita con accanto Taka, che considererà suo fratello. Ma da un territorio adiacente e inospitale un altro branco di leoni ha mire di conquista, minacciando la sua nuova casa.
Mufasa: la forza del racconto generazionale

Una scena del film
Come era prevedibile Mufasa: Il Re Leone parte dal racconto generazionale per poi sviscerare una serie di tematiche fondamentali e in parte tra esse collegate. Nella storia del famoso re riconosciamo il dolore e la confusione di chi cerca un luogo sicuro, di chi viene guardato con diffidenza e timore solo perché originario di terre lontane. Il viaggio di Mufasa è per la salvezza propria e di chi gli è caro, un peregrinare irto di pericoli, che profuma di libertà ma che ricorda l'importanza di una stabilità affettiva prima che materiale, di una ricchezza che viene solo e soltanto conoscendo l'altro e riconoscendone diversità, pregi e capacità. La nuova favola Disney non è un film politico ma parla direttamente alle coscienze, con la giusta retorica e una grande semplicità che lo rendono fruibile da grandi e piccini, in egual misura.

Taka e Mufasa in un momento del lungometraggio
Una riflessione importante può essere fatta anche sul personaggio di Taka, centrale all'interno della narrazione anche per la sua crescita, con la quale viene mostrato come il contesto e le influenze con i quali cresci possono poi formare il tuo essere adulto. Nel bene e nel male, ciò che ci viene insegnati da piccoli rimane e costituisce tasselli della nostra personalità, ma soprattutto possono determinare il nostro agire anche dopo molti anni. Fondamentale diviene quindi la scelta, quel libero arbitrio, quelle decisioni dettate dalla coscienza che possiamo o meno esercitare e che, poi, fanno la differenza. Questa sembra essere una narrazione particolarmente cara a Jenkins: era alla base del suo Moonlight e ci viene da pensare che il regista sia stato scelto anche per questo, perché il più adatto a raccontare tutto questo su grande schermo, rendendo quindi giustizia all'ottima sceneggiatura di Jeff Nathanson.
Una regia non perfetta ma efficace

Simba durante un combattimento
A fare la parte del leone in questo film, prima ancora dei suoi protagonisti, è la regia di Barry Jenkins che, pur rimanendosi fedele a se stesso, abbraccia e si adatta al progetto confezionando un lungometraggio estremamente complesso e dinamico dove le scene più riuscite sono quelle in cui vengono simulate action e steadycam che seguono da vicino i personaggi mostrandoci il loro punto di vista e le loro espressioni durante la corsa e i combattimenti.

Mufasa: una suggestiva immagine del film Disney
Un espediente interessante e riuscito considerando che lo stampo fotorealistico non permette l'espressività e la mimica dell'animazione a mano. La mano del regista appare quindi molto più vicina all'impostazione live action che a quella dell'animazione e, se da un lato fa emergere qualche piccola sbavatura sullo sfruttamento del mezzo, dall'altro costituisce un elemento di freschezza che discosta questo nuovo titolo dal precedente, rendendolo una pellicola a tutti gli effetti riuscita, e nuova. In conclusione anche una menzione speciale per gli straordinari dialoghi di Timon e Pumba, brillanti e metacinematografici, si riconfermano l'anima comica e spensierata della quale Il Re Leone non può fare a meno.
Conclusioni
In conclusione Muafasa è un film riuscito, un prequel interessante che dimostra come attraverso la favola Disney si possano ancora raccontare tematiche importanti tenendo la leggerezza ma evitando la superficialità. La buona scrittura di Jeff Nathanson si addice perfettamente alla scelta del regista Barry Jenkins che, nonostante non sia riuscito sempre a sfruttare al meglio il mezzo dell’animazione, conferisce con alcune trovate tecniche e stilistiche freschezza e solidità al film.
👍🏻
La scrittura che espone con chiarezza e semplicità le varie tematiche.
Il personaggio di Taka, complesso e ambiguo.
Alcune trovate di regia particolarmente efficaci.
👎🏻
Il mezzo animato, in alcune scene, poteva essere sfruttato meglio.
#Mufasa#the lion king#the lion guard#mufasa the lion king#disney#disney live action#walt disney productions
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do they have a nickname? who gave it to them? if it's not derived from their real name, what's the story behind it?
favorite food? least favorite? are they a picky eater? do they have any dietary restrictions?
if they wear jewelry, what kind? do they prefer silver or gold? do they have a favorite gem?
for Solana and Leon
Solana
do they have a nickname? who gave it to them? if it's not derived from their real name, what's the story behind it?
-Anatroccola from Mint (she is like a tiny duckling to him), Sol from Leon and Lana/Ana from ma and pa.
favorite food? least favorite? are they a picky eater? do they have any dietary restrictions?
-Seafood paella is their fave, xató salad no go, not very picky and no dietary restrictions. Her mama and papa have introduced her to different types of food.
if they wear jewelry, what kind? do they prefer silver or gold? do they have a favorite gem?
-Her necklace! It was made by her parents, her pa making the strap and ma picking her fave stone: Carnelian.
Leon
do they have a nickname? who gave it to them? if it's not derived from their real name, what's the story behind it?
-Leo by his mama, lele by Solana, and Leoncino by Mint (mostly because he likes to embarrass him.
favorite food? least favorite? are they a picky eater? do they have any dietary restrictions?
-Sashimi, doesn't really have much knowledge on his human side lol, he hates oysters (hates the texture), not really a picky eater and no restrictions.
if they wear jewelry, what kind? do they prefer silver or gold? do they have a favorite gem?
-He has facial and body piercings and a necklace from Mint with his fave gem Larimar.
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My Benelli Leoncino
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IO CAPITANO vince il 35. LEONCINO D'ORO e ZIELONA GRANICA la Segnalazione Cinema For UNICEF
Si è tenuta venerdì 8 settembre alle ore 17.15 presso la Sala Italian Pavilion dell’Hotel Excelsior la cerimonia di premiazione del Leoncino d’Oro istituito da AGISCUOLA e promosso da A.G.I.S., A.N.E.C. e David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano, alla presenza di Lucia Borgonzoni (Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura), Roberto Cicutto (Presidente La Biennale), Alberto…

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Come la ns Iris!
Questo sembra un leoncino!
watching a national dog show vid. this beast has the saddest most glistening eyes I've ever seen
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Benelli Luncurkan Leoncino 400 dengan Penggerak Roda Gunakan V-Belt
http://dlvr.it/TJQnFs
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Angelina Mango with Leoncino D’Oro Award attends the 74th Sanremo Music Festival 2024 at Teatro Ariston on February 11, 2024 in Sanremo, Italy. (Photo by Daniele Venturelli/Daniele Venturelli/Getty Images)
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comunque ho sognato di essere tipo in una specie di zoo dove potevi accarezzare i leoni ed ero talmente emozionata che nel sogno piangevo mentre accarezzavo un piccolo cucciolo di leoncino meraviglioso
vado ad accarezzare il mio gatto ciao
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