#leggere per imparare a vivere meglio
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susieporta · 6 days ago
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Invece di prendervela col governo, con i vari “carismatici” di turno, con le multinazionali, con i poteri forti, le entità, i complotti, il patriarcato, la mamma, i vegani, Dracula, Sanremo e ora anche i costellatori…
pensate a studiare, leggere, praticare qualche forma di meditazione, migliorare la concentrazione, la capacità attentiva, aprire il cuore, diventare più amorevoli, irrobustire il corpo e il sistema immunitario, mangiare meno e meglio, imparare cose nuove, sviluppare sano senso critico, liberarvi dai condizionamenti…
Così che nessuno possa manipolarvi, schiavizzarvi, obbligarvi a fare cose che non volete, ritrovarvi sposati con qualcuno che non amate, fare lavori che vi repellono, vivere in luoghi orrendi…
Siete qui per evolvere non per scaricare la colpa delle vostre miserie sugli altri.
Personaggi estremamente crudeli, sono sempre esistiti e sono stati seguiti e adorati da masse di imbecilli.
Esattamente come accade oggi.
Non lo capite?
È l’eterno ritorno, per cui chi parla di amore e libertà viene crocefisso, arrestato, perculato, e gli altri vengono glorificati da chi?
Dagli ignoranti che non si prendono nemmeno la briga di leggere un post di 20 righe e poi pretendono di vivere in un mondo di farfalline e cuoricini.
Sì, lallero.
Claudia Crispolti
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sayitaliano · 4 months ago
Note
Cioa ho visto quello che hai scritto dove posso scriverti in privato? Grazie del consiglio e sto cercando una pscicologa ma non ho ancora iniziato.
Grazie davvero non ho nessuno con cui parlarne mi tengo tutto dentro e dopo scoppio.
Bene, allora non preoccuparti. Quando inizierai il percorso con la psicologa pian piano vedrai che andrà meglio!
Questo blog è un blog gestito da più persone per cui i direct non funzionano. Vorrei davvero aiutarti ma più di tanto non posso fare: più che dirti quello che ti sto dicendo già ora non posso. E anche prendermi i pesi degli altri in questo momento non credo di poterlo sopportare. Sono già in un periodo complesso per me stessa. Spero che tu possa capire... Ci ho messo tanto ad imparare a dire di no, a capire che non è egoismo ma rispetto di me stessa e non posso cedere proprio ora che ho bisogno di me e del mio aiuto. Altrimenti, come faccio poi ad aiutare davvero voi quando posso? Non avrei la forza. Non posso più svuotarmi o annullarmi, fare finta di non avere delle necessità, dei bisogni. Li ho anche io. Ma non vuol dire che non veda i tuoi... e il tuo sentirti sola e abbandonata (mi spiace davvero soprattutto per questo: ma te lo ripeto, non sei sola anche se ora non ti sembra così). Sto solo riconoscendo i miei limiti.
Quindi tu non tenerti tutto dentro. Se non hai nessuno di cui ti fidi, mentre attendi di iniziare questo percorso, prendi un quadernino/blocco/foglio (o qui nei draft, nelle note sul cell) e scrivi, scrivi tutto quello che ti passa per la testa. Non deve essere in ordine, o avere senso. Scrivi di getto, senza pensare a niente se non a quello che senti o hai sentito. Qualsiasi emozione va bene, non ce ne sono di negative (come Inside Out ci insegna), non importa cosa ci dicono gli altri: anche la rabbia va benissimo, ci segnala che qualcosa non va, che ci è stato fatto un torto o che siamo stanchi e frustrati o cose così e dobbiamo acoltarla. Scrivi delle lettere a te stessa, alla te che andava a scuola, o qualsiasi te che abbia sofferto. Scrivi anche ai tuoi professori o a chiunque tu abbia qualcosa da dire. Svuotati.
Però non fare tutto di corsa: ricordati di prendere delle pause da tutto questo e VIVERE. Intendo vivere nel presente la tua vita. Tu sei qui, adesso. E da nessuna altra parte. Per cui esci, passeggia, stai nella natura, prenditi una pianta da accudire o prenditi cura di te in qualsiai modo ritieni opportuno. Fai qualcosa per te stessa, qualcosa che vuoi fare, vedere, leggere... anche dormire: ci si stanca un sacco a stare in quel limbo, per cui ascolta il tuo corpo e la tua mente e falli riposare quando te lo chiedono o dai loro ciò che ti chiedono. Prova un hobby o qualsiasi cosa ti rilassi, un bagno caldo, un tè, e muovi il tuo corpo (balla, vai in palestra, fai dello stretching o altro: il corpo assorbe tanto lo stress e i vari mal di schiena, le gambe e spalle rigide, i mal di stomaco spesso sono segni di tutto questo... liberatene più che puoi muovendoti). Disegna, colora... ci sarà qualcosa che ti piace in particolare? Se non c'è non importa, basta solo che a volte ti fermi, pianti i piedi bene in terra e senti di essere qui. Guarda il cielo, le piante, il sole, gli uccelli che volano o anche la pioggia che batte sul vetro. E ti concentri su quello. E sulle cose belle, perché anche se ce le dimentichiamo quando le cose vanno male, ci sono anche quelle, sempre.
Non avere fretta, non lasciarti prendere troppo dal male e dal dolore. Rallenta quando senti che stai perdendo il controllo. Va bene se non riesci a fare tutto subito, ci vuole tempo. Tanto tanto.
Un'ultima cosa: non avere paura di piangere o urlare. Anche questo va benissimo: scoppi e ti sfoghi. Ti liberi dal male. Va benissimo. Come fai i bisogni per liberarti dalle tossine del corpo (è così :P), così piangi e urli per liberare quelle della mente e del cuore. Non ascoltare chi dice che non va bene... sono solo persone che non sanno gestire o accettare le proprie emozioni. Tu vivile e abbracciale tutte, nessuna esclusa. Non ci sono emozioni brutte. Sta tutto nel modo in cui le vedi. Non chiuderle fuori, non chiuderti fuori da te stessa. Tu sei anche quello e va benissimo. Ricordati che non sei solo una cosa, sei tante cose. E ogni volta che senti di trovare un difetto o qualcosa di brutto su di te, ricordati dei tuoi pregi e delle cose positive che hai fatto: bilancia il modo in cui ti parli; ci vuole molto allenamento per farlo naturamente ma fa una grandissima differenza. I giorni sono fatti metà di luce e metà di buio e anche noi siamo così, anche la vita è così. E non paragonarti troppo agli altri e a quello che hanno raggiunto e fatto: non vediamo mai la situazione nel suo complesso, non sappiamo mai esattamente la verità su di loro. Sappiamo solo la nostra. E va bene così: è questa che importa a noi per la nostra vita, è questa l'unica che possiamo controllare. Non possiamo controllare altro che noi stessi e le nostre reazioni a quello che accade o a quello che sentiamo/vediamo dagli altri. Siamo tutti diversi, con diversi aspetti, e non ci si può paragonare mai per davvero.
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libero-de-mente · 2 years ago
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La strada della vita
Questa mattina percorrendo la strada che mi portava in centro città, complice la pigrizia del traffico, mi sono preso la briga di automotivarmi.
Di pensare positivo, di vedere la vita in maniera da prendere un respiro e ricominciare.
Ricominciare a viaggiare, ricominciare a leggere, ricominciare ad ascoltare musica, ricominciare ad assaporare le cose belle della vita.
In una giornata primaverile con il colori sgargianti, grazie a un sole limpido, osservavo dai finestrini la vita scorrere lungo la strada.
Ed ecco una coppia, molto anziana, entrambi ricurvi sulle loro schiene camminare attaccati l'una all'altro. Ho subito pensato che per arrivare a stare tanto tempo insieme, quelle due persone, abbiano imparato a ingoiare il dolore per non farlo deglutire a chi gli sta a fianco.
Arrivato al semaforo successivo nell'auto sulla corsia al mio fianco un'altra coppia, stavano litigando. Le urla le sentivo nonostante i finestrini fossero chiusi. Non ho voluto invadere quel momento ho rivolto lo sguardo davanti a me, solo una cosa ho notato: gli occhi di lei, quasi abituati a una disperazione quotidiana. A non piangere per mancanza di tempo, perché se si fermasse cederebbe e verrebbe sopraffatta.
Nel tragitto vedo una donna con un cane al guinzaglio, un cucciolo pieno di vita e curiosità che si sofferma ad annusare e osservare tutto quello che incontra. Lei, lo asseconda con amore guardando quella piccola creatura come se fosse suo figlio.
Probabilmente uscivano dalla clinica veterinaria poco più in là, quella dove nel momento del mio passaggio un furgone per la raccolta di rifiuti speciali sta caricando quello che la clinica veterinaria aveva preparato in un cassonetto. Nel ribaltare il cassonetto non ho potuto fare a meno di notare che tra sacchetti neri e scatole c'era una carcassa. Quello di un cane di grossa taglia, bianco e nero, rigido nel suo stato di morte. La sua anima avrà già superato il ponte, qualcuno in questi giorni ha pianto per l'addio a un membro scodinzolante della famiglia. Un amico fedele, una presenza rassicurante e molti divani condivisi con i suoi famigliari umani. Questo mi sono imposto di pensare, non voglio credere che abbia avuto una vita fredda come il cassonetto metallico in cui si trovava la sua carcassa. Anche se io lo definirei "un corpo". Perché sanno essere più umani di noi.
Passato un incrocio un uomo, avvolto in un eskimo di molte taglie più grandi che lo copriva completamente, la testa coperta dal cappuccio il volto mascherato da una sciarpa fino sotto gli occhi, stava urinando sul marciapiede, contro il muretto di cinta di un giardino pubblico. In mezzo alla strada. Barcolla e riprende a camminare con un equilibrio compromesso, quasi trascinandosi.
Venti metri dopo averlo superato una ragazzina, seduta sotto la tettoia di una fermata dell'autobus, aspetta la sua corsa guardando incantata il cielo. Grandi cuffie sulle orecchie le trasmettono musica che lei canticchia sorridendo mentre muove la testa a ritmo. Il tutto con lo sfondo di un enorme zaino scolastico in spalla.
La vita sta proprio in questo, un lungo percorso dove si alternano momenti di vita piene d'amore e gioia e sogni, con sconfitte e lutti e rabbia.
Non esiste una soluzione per vivere al meglio intesa come legge universale, poiché non tutti ci comportiamo allo stesso modo, non siamo spinti dalle stesse motivazioni. Non abbiamo lo stesso cuore, non siamo uguali. Esiste chi il cuore lo usa tanto, esiste chi il cuore non lo ascolta da così tanto tempo che esso si è rassegnato. Atrofizzato.
Ho semplicemente percorso un tratto di strada che mi portava in centro città, ma se si osserva bene quello che ci circonda c’è da imparare e comprendere in ogni angolo del mondo.
Arrivo al mio appuntamento lavorativo, conscio di aver imparato qualcosa in più di ieri e meno di domani. Stringo le mani, saluto con sorriso cortese e comincio a ritornare con i piedi per terra.
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pescettaspelacchiatas · 8 days ago
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è un'esperienza lavorare. proprio come leggere, scrivere, fare le cose che ci piacciono. il fatto è che lavorare significa uscire dalla propria comfort zone. ed è proprio per questo molto importante e, anche se mi duole dirlo, più formativo di ascoltare musica, fare journaling, fotografare, leggere, scrivere.. è un'esperienza a 360 gradi dove devi metterti nella condizione di dare il meglio che puoi e migliorare, imparare, spogliarti delle tue esperienze e iniziare da zero.
ogni lavoro è diverso e offre esperienze diverse, lezioni diverse, occasioni diverse. si impara cose diverse in modo diverso. e a me piace tanto questa cosa. impari a gestirti il tempo, ad organizzarti, ad essere puntuale. hai un motivo per fare.
un motivo per vivere. perchè sai che lavori, che ti sei preso un impegno. e non vivi per lavorare, ma vivi per fare. per fare tutte quelle cose che non puoi fare nelle ore in cui lavori. cioè magari torni a casa stanco ma sai che oggi hai fatto, puoi essere fiero di te stesso. e magari ti riposi un po', poi passi a fare quello che ti piace.
ti prendi del tempo per te.
but... why make me work? i have books to read, recipes to try, friends to meet, walks to go on, music to listen to, journals to fill, matcha to make, languages to learn, movies to discover, so much for me to do with this life
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giuliashumaninviaggio · 10 months ago
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È con un solo passo nella giusta direzione, che si crea un intero futuro.
Ogni tanto neanche io ci credo. Mi guardo indietro, e ripenso a quel lontano giorno di settembre, in cui terrorizzata, ho guidato da sola il camper per portarlo fuori dal Camping degli Ulivi. La verità poi, è che senza Giulia e Nicola, non so se avrei avuto il coraggio di girare quella chiave. Era già stata una mattinata difficile, e la mia mente esausta non accettava di dover affrontare anche quella prova. Eppure avevo davanti a me due scelte: tentare, o arrendermi e accantonare per sempre il mio sogno di vivere in camper.
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Nei due anni precedenti ho perso dimestichezza con la guida a causa di un brutto incidente accadutomi nel 2019. Ho quindi comprato il camper con la certezza assoluta che qualcuno lo avrebbe sempre guidato per me, senza tenere conto che la vita è imprevedibile e che talvolta le cose cambiano in maniera repentina, senza che tu sia preparato ad affrontarle. Quel giorno di settembre infatti, Cristian, la persona che avevo avuto al mio fianco per quattro anni, e che aveva sempre guidato il camper, non faceva più parte della mia vita. Ero rimasta sola, ma determinata e decisa a non buttare tutto all’aria. Chi mi conosce sa che la vita all’isola d’Elba mi è sempre stata stretta. Che mi piace quel mare, ma voglio vedere anche gli oceani. Che amo quella tranquillità, ma sto bene anche nel caos delle città. Che forse un giorno deciderò di invecchiarci, ma prima voglio scoprire, toccare, ammirare, gustare, provare un’infinità di altre cose. Che sento nelle viscere il bisogno incontrollato di camminare su altri terreni, umidi o secchi, sabbiosi o rocciosi. Perchè come scrive Gianluca Gotto, (vi consiglio di leggere tutti i suoi libri) non siamo alberi con radici, e se un posto ci destabilizza, possiamo spostarci. Così, dopo la titubanza iniziale, ho cominciato a prendere dimestichezza con il mio Wingamm Oasi 540 e mi sono lanciata sulle strade elbane, per imparare a maneggiarlo in totale confidenza. Che percorrere le lunghe lingue di cemento isolane è molto più complicato del fare l’autostrada a 130 chilometri orari, lo avrei imparato solo dopo. E dal momento in cui ho girato quella chiave, ne sono cambiate di cose. Alcune in meglio, altre in peggio, perchè parliamoci chiaro, non basta viaggiare e vivere in camper per essere felici. La felicità è uno stato difficile da raggiungere, ma di una cosa adesso sono certa; io ce la farò. Questo viaggio mi ha insegnato che nessuno può fermarmi, che non importa quante lacrime si possano versare, e quanto la solitudine a volte faccia paura. Io, io sì, ce la farò in ogni caso.
Post del 25/04/23
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mascheradaguerra · 11 months ago
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06 aprile 2024
Non so da quanto tempo non scrivo, probabilmente mi sono fatta una maledizione che fa si che non riesca più a mettermi a sfogarmi con la penna, come ho sempre fatto. Scrivere ha sempre buttato fuori ciò che di marcio che avevo e forse il fatto di buttarlo in un blog dove lo possano leggere tutti mi aiuta a non mettere piede qui dentro. Oggi faccio uno sforzo perché vorrei scrivere i miei desideri, le mie speranze e sperare che un giorno rileggendo questi post scopra di averli davvero realizzati.
Sono in un momento della vita in cui ho bisogno di sognare e sperare nel bello e nel positivo, sperare nei miracoli, di riuscire a vedermi davvero all alba dei miei 30 anni come la donna che desideravo essere: ambiziosa, curiosa, determinata, allegra, coraggiosa, sorridente, positiva e spensierata.
Non voglio più farmi sporcare da nessuno, non voglio più vivermi la vita degli altri facendola mia. Non voglio sentirmi responsabile di risolvere i problemi a chi gli ha creati, non voglio dovermi sorbire le conseguenze degli sbagli di chi non conoscevo realmente.
Sono diventata grande ormai, ed una delle cose che ho fatto più fatica a comprendere è l avarizia dell essere umano. I soldi cambiano le persone. le rendono invidiose, cattive, imbroglione, ladre, spavalde senza neanche la consapevolezza di esserlo.
Il potere, la fama giocano brutti scherzi e giocare a fare il ricco ti conduce a diventare povero perché non hai gestito bene il denaro.
Sono stanca della mia insonnia, della mia poca voglia di vivere, del mio autosabotaggio verso la positività, l autostima.
Sono stanca di sentirmi stanca, annoiata, demotivata, triste.
Si parliamo dei miei sogni. Il mio sogno è quello di riuscire ad avere così tanto successo nel mio ambito lavorativo da poter dire di esserci riuscita da sola, da poter aiutare gli altri, da poter tirare un super sospiro di sollievo per un po' di mesi senza dovermi occupare di niente se non di stare ancora meglio mentalmente spiritualmente e fisicamente.
I soldi in questo senso risolvono i problemi in primis con sé stessi. Andrei dai migliori psicologi, dentisti, coach motivazionali, insegnanti di lingue, insegnanti di marketing da avere la testa così tanto piena di informazioni da essere soddisfatta della mia persona.
Risolversi dev essere una gran bella soddisfazione, guardarsi allo specchio senza vedere difetti, ascoltare i propri pensieri e non sentirli negativi e non sentirli al passato. Se mi risolvessi sarei meno fredda, più amorevole, più aperta, più loquace e sicuramente supererei tanti limiti e tante paure che mi son creata da sola e con gli altri.
Assurdo che in questa vita si possa solo che andare avanti, vuoi o non vuoi ti tocca rialzarti sennò ne paghi le conseguenze.
Continuo a sbagliare con me stessa, stesse dipendenze, orari malsani, cibo malsano, no esercizio, solitudine, fumare, computer, gioco.
Al momento sono priva di interessi, nemmeno a lavoro mi sto dando da fare. Non mi sento stimolata, non mi sento creativa.
Ho bisogno di fare cose nuove per avere una nuova vita. Devo esplorare i miei interessi. Come la poesia, le basi musicali, il ritocco foto, il fare foto, lo scrivere, il giardinaggio, il mio amore per i gatti e per i dolci, il compravendere, il basket, la palestra, le passeggiate.
Ho bisogno di ossigeno, ho bisogno di respirare una nuova aria che mi dia una nuova carica. Staccare la spina per poi riprenderla.
Non voglio più sentirmi debole, non voglio più sentirmi triste, non voglio più sentirmi angosciata, non voglio più sentirmi impaurita, non voglio più sentirmi isolata, non voglio più sentirmi impaurita, non voglio più sentirmi incapace di raggiungere i miei obiettivi e realizzare i miei sogni.
Voglio essere capace ad amare, essere capace a vivere, a danzare sotto al pioggia, a ridere delle disgrazie a non entrare nella vita altrui e assorbirne i problemi
Devo imparare a lasciar andare,ad aver pazienza,a non colpevolizzarmi, a non essere dura con me stessa, a smetterla di farmi così tanti problemi e tante domande.
Non sono una ragazza brava ma neanche una ragazza stronza. Sono una ragazza che si fa i cazzi suoi, che cerca di fare stare bene gli altri ma che allo stesso tempo non si prende troppe confidenza e sta riservata nel proprio mondo
Sono introversa essendo estroversa perché ho capito che le persone per la maggior parte vogliono da te qualcosa in cambio e se ne non la ottengono se ne vanno, e io stessa sono così.
Mi sono isolata dai miei amici, mi sono isolata dal mio ragazzo, mi sono isolata a lavoro... Non è questa la soluzione, devo riaprirmi al mondo ed essere felice di me stessa comunque vada almeno provarci, almeno solo per il gusto di provare un esperienza in più.
Non voglio più essere la marionetta della mia famiglia, non voglio più cercare di unire qualcosa che non si vuole unire. A quanto pare non sarò io a fare capire loro i loro sbagli con la speranza di ripercorrere un passato felice. E non sarò purtroppo neanche io a vederli felici.
Altri traumi nella mia vita. Altre situazioni di disagio mi fanno vivere nella ansia e nella paura per il futuro. Questa volta però voglio vivermela positivamente vedendo il lato positivo nella vita
Andrà tutto bene e ne sono sicura, tutto mi insegnerà ad essere più forte, ad uscire dal guscio, a smettere tutto questo autosabotaggio che continuo a fare a me stessa per non sentire l ansia che ugualmente c'è, ma un po' in maniera più attutita.
Devo smetterla di fumare, devo smetterla di sembrare stupida, impacciata, troppo accondiscendente e troppo chiusa.
Non so più cosa altro dire se non che spero di leggere tra un po' di tempo questo post e sapere che qualsiasi problema famigliare si sia risolto.. a scriverlo mi sembra e prendermi in giro ma ci spero davvero tanto di avere una famiglia unita felice e soddisfatta di sé stessa
Spero che il mio karma sia positivo e che mi dia tante gioie e soddisfazione dopo l ultimo anno di merda che ho passato.
Quello prima amoroso e adesso quello famigliare e l anno ancora prima quello lavorativo..spero che ci sia un bel e vissero felici e contenti
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maurobroccalifecoach · 11 months ago
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Intelligenza Emotiva: La chiave per una vita più ricca e appagante di Mauro Brocca, Life Mental Coach
L'intelligenza emotiva è una delle abilità più importanti che possiamo possedere per vivere una vita ricca e appagante. Essa ci permette di comprendere e gestire le nostre emozioni, di costruire relazioni profonde e significative con gli altri, e di raggiungere i nostri obiettivi con maggiore efficacia.
Ma cos'è esattamente l'intelligenza emotiva?
Non si tratta semplicemente di essere "bravi a provare emozioni". L'intelligenza emotiva è un insieme di abilità che ci permettono di:
Riconoscere le nostre emozioni: Il primo passo per gestire le nostre emozioni è saperle riconoscere. Dobbiamo essere in grado di dare un nome a ciò che sentiamo e di capire l'intensità delle nostre emozioni.
Comprendere le nostre emozioni: Una volta che abbiamo riconosciuto le nostre emozioni, possiamo iniziare a comprenderle. Dobbiamo capire da dove provengono e perché le proviamo.
Gestire le nostre emozioni: Le emozioni non sono né positive né negative in sé. È il modo in cui le gestiamo che fa la differenza. Dobbiamo imparare a gestire le nostre emozioni in modo sano e costruttivo.
Comprendere le emozioni degli altri: L'intelligenza emotiva non si limita alle nostre emozioni. Dobbiamo anche essere in grado di comprendere le emozioni degli altri. Questo ci permette di costruire relazioni più profonde e significative.
Usare le emozioni in modo positivo: Le emozioni possono essere una potente forza per il bene. Se le usiamo in modo positivo, possono aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi e a vivere una vita più ricca e appagante.
Perché l'intelligenza emotiva è importante?
L'intelligenza emotiva è importante per molti aspetti della nostra vita. Essa ci aiuta a:
Migliorare le nostre relazioni: L'intelligenza emotiva ci permette di comunicare meglio con gli altri, di costruire relazioni più profonde e di risolvere i conflitti in modo più efficace.
Raggiungere i nostri obiettivi: Le emozioni possono essere una potente forza per il bene. Se le usiamo in modo positivo, possono aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi e a vivere una vita più ricca e appagante.
Avere una vita più felice e appagante: L'intelligenza emotiva ci aiuta a gestire lo stress, a migliorare la nostra salute mentale e a vivere una vita più felice e appagante.
Come sviluppare l'intelligenza emotiva?
L'intelligenza emotiva è una abilità che può essere sviluppata con impegno e dedizione. Ecco alcuni consigli per sviluppare la tua intelligenza emotiva:
Presta attenzione alle tue emozioni: Il primo passo per sviluppare la tua intelligenza emotiva è prestare attenzione alle tue emozioni. Impara a riconoscere le tue emozioni e a dare un nome a ciò che senti.
Rifletti sulle tue emozioni: Una volta che hai riconosciuto le tue emozioni, prenditi del tempo per riflettere su di esse. Da dove provengono? Perché le provi?
Impara a gestire le tue emozioni: Esistono diverse tecniche per gestire le emozioni in modo sano e costruttivo. Alcune di queste tecniche includono la respirazione profonda, la meditazione e la mindfulness.
Sviluppa la tua empatia: L'empatia è la capacità di comprendere le emozioni degli altri. Ci sono molti modi per sviluppare l'empatia, come leggere libri, guardare film e parlare con persone diverse.
Usa le tue emozioni in modo positivo: Le emozioni possono essere una potente forza per il bene. Se le usiamo in modo positivo, possono aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi e a vivere una vita più ricca e appagante.
L'intelligenza emotiva è una chiave per una vita più ricca e appagante. Sviluppando questa abilità, possiamo migliorare le nostre relazioni, raggiungere i nostri obiettivi e vivere una vita più felice e appagante.
Mauro Brocca
Life Mental Coach
Sito web: https://maurobroccalifecoach.wixsite.com/maurobrocca
Blog: https://maurobroccalifecoach.wixsite.com/maurobrocca/blog
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enkeynetwork · 1 year ago
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personal-reporter · 1 year ago
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Single, ma non soli: come vivere bene la vita da single
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In un mondo in cui la coppia è ancora considerata la norma, essere single può essere fonte di solitudine e isolamento. Tuttavia, ci sono molte persone che hanno scelto consapevolmente di vivere da single e che si sentono felici e realizzate in questa condizione. In questo articolo, analizzeremo i vantaggi e gli svantaggi della vita da single, e forniremo alcuni consigli per viverla al meglio. Vantaggi e svantaggi della vita da single Essere single ha sia dei vantaggi che degli svantaggi. Tra i vantaggi, possiamo annoverare: Più libertà e autonomia: i single hanno più tempo e libertà per dedicarsi a se stessi, ai propri interessi e alle proprie passioni. Meno responsabilità: i single non hanno le responsabilità di una relazione di coppia, come ad esempio la cura della casa, dei figli o degli animali domestici. Più possibilità di sperimentare: i single hanno più possibilità di conoscere nuove persone e di sperimentare nuove esperienze. Tra gli svantaggi, invece, possiamo annoverare: Possibile solitudine: i single possono sentirsi soli e isolati, soprattutto se non hanno un buon gruppo di amici o familiari. Possibile difficoltà a trovare un partner: la ricerca di un partner può essere più difficile per i single, soprattutto se hanno degli standard elevati. Possibile discriminazione: i single sono spesso soggetti a stereotipi e pregiudizi, che possono ostacolare la loro carriera o la loro vita sociale. Come vivere bene la vita da single Per vivere bene la vita da single, è importante: Accettare la propria condizione: il primo passo per vivere bene la vita da single è accettare la propria condizione e non sentirsi in difetto rispetto alle persone che sono in coppia. Costruire relazioni significative: anche se si è single, è importante costruire relazioni significative con amici, familiari e colleghi. Queste relazioni sono importanti per il benessere psicologico e sociale. Prendersi cura di sé: la salute fisica e mentale è importante per tutti, anche per i single. È importante prendersi cura di sé, seguendo una dieta sana, facendo attività fisica regolare e praticando tecniche di rilassamento. Alcuni consigli specifici Ecco alcuni consigli specifici per vivere bene la vita da single: Impara a stare bene da solo: è importante imparare a stare bene da soli e a divertirsi da soli. Ci sono molte attività che si possono fare da soli, come viaggiare, andare al cinema, al teatro o a un concerto, fare sport, leggere, ecc. Sii aperto a nuove esperienze: non aver paura di provare cose nuove e di uscire dalla tua zona di comfort. Potresti scoprire cose che ti piacciono e che non avresti mai immaginato. Non avere fretta: non sentirti in fretta a trovare un partner. Goditi la tua vita da single e non avere paura di aspettare il momento giusto. Read the full article
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potere-mentale · 14 days ago
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Non proteggiamo né le donne e né i bambini ed il non proteggere i bambini è ancora peggio che nel proteggere le donne perché le donne sono le più fragili ma i bambini sono il futuro. Una società che non protegge i bambini non ha diritto di esistere noi non siamo evoluti, siamo evoluti apparentemente: siamo evoluti nella tecnologia e nelle leggi ma nell’animo siamo sempre gli stessi.. individualmente c’è una evoluzione ma è solo individuale la massa non è evoluta..
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susieporta · 2 months ago
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HO OSSERVATO.... MA NON SONO GUARITO
«Brizzi, io ho osservato la rabbia, l’ho osservata a lungo, come ci hai detto di fare, ma la rabbia non se n’è andata. Il tuo metodo non funziona!»
Questa è una frase che mi è stata rivolta anche di recente.
La mia domanda è: «Ma che problema avete su questo pianeta?»
Non è difficile da capire: l’AUTO-OSSERVAZIONE È UN MODO DI VIVERE, NON UN METODO PER ALLONTANARE LA RABBIA, LA PAURA O QUANT’ALTRO.
Più tentate di allontanare quelle parti di voi che non sopportate, più queste si cristallizzano. E se ci riuscite... è solo per un tempo limitato.
Punto primo. Non è il mio metodo. Potrei citarvi Gurdjieff e prima di lui Gustav Meyrink, un autore evidentemente collegato a una scuola dove praticavano davvero il LAVORO SU DI SÉ (vi consiglio caldamente di leggere da pag. 191 a 194 del suo romanzo Il volto verde, nell’edizione di Adelphi). Tutte le scuole dove non si praticano l’auto-osservazione, il ricordo di sé e il qui e ora NON SONO SCUOLE DELLA NUOVA ERA. So che in questo modo mi farò molti nemici, ma come un FILO A PIOMBO (la definizione di filo a piombo è: “strumento che determina la direzione verticale rispetto a un dato punto”) io non posso spostarmi dall’asse verticale.
Questo metodo proviene sia dalle scuole Sufi che dalle scuole di esoterismo cristiano, quelle, per intenderci, dove gli allievi andavano in giro con un taccuino sul quale segnavano ogni pensiero non rivolto a Dio che compariva nella loro mente durante il giorno!
In questa sede non starò a spendere parole sul Luogo di origine della tradizione Sufi e cristiana esoterica, semmai leggetevi Le sette iniziazioni e come prepararle ( https://www.salvatorebrizzi.com/2020/02/le-sette-iniziazioni-e-come-prepararle.html ).
Punto secondo. L’AUTO-OSSERVAZIONE È GIÀ LA GUARIGIONE. Dovete imparare a CONVIVERE con la vostra situazione. Convivere con la rabbia e la paura, ma sempre in stato di presenza. Lo stato di presenza è di per sé trasmutativo.
LAVORARE SU DI SÉ CON LO SCOPO DI ELIMINARE QUALCOSA È DELETERIO. È COME UNA CONDANNA ALL’INFERNO, un luogo astrale dove inseguite il soddisfacimento di un vostro desiderio, e più lo inseguite più questo si allontana da voi… all’infinito.
La PRESENZA è una modalità di gestione della realtà. Imparate a SENTIRE PROFONDAMENTE la vostra sofferenza a camminarci insieme (“fuoco cammina con me”). Se tentate di sfuggirla e non ci riuscite, non venite a lamentarvi da me, perché lo scopo del Corso di Risveglio e di tutti i miei libri ( https://www.salvatorebrizzi.com/2024/07/catalogo-aggiornato-dei-libri-di.html ) NON È L’ELIMINAZIONE DELLA SOFFERENZA. Risvegliarsi significa imparare a SENTIRE LA SOFFERENZA ESISTENZIALE PER CIÒ CHE REALMENTE È. Questo implica l’ingresso in uno stato non ordinario di coscienza. Questo è il risveglio. Ma voi, alla fine, non lo volete fare. Volete solo eliminare la sofferenza e stare meglio il prima possibile. Questa è la triste realtà. Rifletteteci.
Salvatore Brizzi
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londranotizie24 · 1 year ago
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European Day Of Languages, al CDLCI di Manchester si celebra anche l'Italiano
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Di Annalisa Valente @ItalyinLDN @ICCIUK @ItalyinUk @inigoinLND In vista della Giornata europea delle Lingue del 26 settembre Anna Lucci della CDLCI Leonardo da Vinci di Manchester spiega l'attualità dell'apprendimento della lingua italiana e l'importanza del multilinguismo. European Day of Languages del 26 settembre, Anna Lucci (CDLCI) spiega l'importanza dell'italiano e del multilinguismo Martedì 26 Settembre si celebra la Giornata Europea delle Lingue (European Day of Languages), una celebrazione ma anche l’occasione per poter prendere sempre più coscienza dell’evoluzione linguistica nel nostro continente. La “coscienza linguistica” viaggia di pari passo con l’evoluzione del nostro tempo storico e traccia una linea sempre più marcata tra cosa significava imparare almeno una lingua straniera, ad esempio, vent’anni fa, e cosa significa farlo oggi. Per capire come questa giornata verrà vissuta e valorizzata in una struttura scolastica multilinguistica in UK ne abbiamo parlato con Anna Lucci, Business Manager and Course Administrator del Centro Diffusione Lingua e Cultura Italiana “Leonardo da Vinci” di Manchester. Sarà un martedì speciale per chi, in Europa, sta studiando una lingua diversa dalla propria in UK? "All’interno dei corsi curriculari, i nostri docenti, nella giornata del 26, oltre a svolgere le normali lezioni di lingua, porranno l’accento sulla cultura italiana, presentando alcune delle caratteristiche principali e soffermandosi sugli aspetti importanti ma meno conosciuti del nostro Bel Paese. Diciamo pure che, con il lavoro che svolgiamo, celebriamo l’apprendimento delle lingue ogni giorno dell’anno e, le assicuro, che qui in Inghilterra non è un compito facile, visto la scarsa importanza che gli inglesi danno alle lingue straniere in generale. Ciò nonostante noi continuiamo a fare del nostro meglio per promuovere la nostra lingua e la nostra cultura e, il 26 settembre sarà una giornata in cui ancora di più faremo sentire il nostro impegno nelle scuole e nella circoscrizione in cui operiamo”. Ma l’European Day of Languages ci dà lo spunto per allargare la conversazione e comprendere, proprio grazie all’esperienza del CDLCI, cosa significa, oggi, vivere in UK e imparare una lingua a volte non così semplice come l’italiano. Secondo lei qual è la motivazione principale che spinge una persona a imparare almeno una lingua diversa dalla propria? ... Continua a leggere su www. Read the full article
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frannie-is-here · 11 months ago
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Buongiorno, raggio di sole! ☀️
Come stai oggi? Hai dormito bene? ✨
Questa mattina mi sento particolarmente allegra! Perché so che oggi avrò abbastanza tempo a disposizione per poter iniziare una nuova lettura. 🥹📚
Amo l'emozione di aprire un libro ed entrare in un nuovo mondo, in cui poter conoscere nuove storie e avere l'opportunità di crescere insieme ai vari personaggi! Questo mi fa sentire sempre molto grata.
Sinceramente ancora non ho deciso quale libro leggere, quindi se hai qualche suggerimento, sono tutta orecchie! Cioè... occhi! Ahaha 💕
La frase che ho deciso di condividere con te oggi, mi ha fatta riflettere molto.
Se ci pensi: ogni persona ha la propria storia e combatte ogni giorno con le proprie sfide, cercando allo stesso tempo di realizzare i propri sogni.
Sappiamo bene quanto sia difficile vivere tutto questo. Certamente, a volte è semplice perché riusciamo a vivere con leggerezza e di conseguenza riusciamo a notare e a goderci le cose positive che ci accadono.
Ma pensa che mentre tu stai vivendo la tua giornata sì, da un'altra parte, forse proprio la persona che cammina accanto a te per strada, sta attraversando un momento difficilissimo.
Quante volte mi è capitato di sentire persone giudicare l'aspetto di qualcun altro perché magari aveva i capelli raccolti male o perché era vestito in modo un po' trasandato... Tutti dovremmo sapere che non sempre si riesce a trovare il tempo o la forza di farsi una pettinatura in modo perfetto o di concentrarsi particolarmente su cosa indossiamo.
Imparare a osservare senza pregiudizi ci permette di comprendere meglio gli altri e il mondo che ci circonda.
Sii gentile con te stesso e con gli altri, e abbraccia la bellezza della diversità. Insieme possiamo creare un mondo più amorevole e libero dai pregiudizi. Tu sei capace di questo e tanto altro! ✨
Ti auguro una splendida giornata!
Scrivimi quando vuoi, ti voglio un moooondo di bene!
- frannie 🌷
“La più alta forma di intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare”
- J. Krishnamurti
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lunamagicablu · 3 years ago
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I 9 segni dell’Anima antica:
1) Tendi a cercare la solitudine
Poiché le Anime antiche sono disinteressate agli interessi e alle attività delle persone della loro stessa età, infatti spesso si relazionano meglio con persone più grandi di loro. Essi trovano insoddisfacente fare amicizia con persone che hanno difficoltà a relazionarsi. Questo è uno dei maggiori problemi di esperienza delle Anime antiche. Il risultato è che esse tendono a ritrovarsi da sole anche per molto tempo. Le persone non fanno per loro.
2) Ami e ricerchi la conoscenza, la saggezza, la verità:
Si… L’Anima antica ritrova se stessa naturalmente gravitando verso la parte intellettuale della vita. Le Anime antiche comprendono come la conoscenza equivale al loro potere ed alla loro libertà, alla saggezza, alla felicità e alla verità quindi perché non ricercare tutto questo? Sicuramente è molto più interessante per loro che leggere gossip sull’ultimo fidanzato/a di qualche personaggio famoso oppure degli ultimi risultati di calcio.
3) Sei attratto dalla spiritualità:
Con un maggior grado di emotività, le Anime antiche tendono ad avere una natura sensibile e spirituale. Riescono a superare i confini dell’ego, cercando l’ illuminazione e credendo nella pace e nell’amore usando il proprio tempo in modo saggio ed appagante.
4) Comprendi la caducità della vita:
Le Anime antiche sono spesso afflitte dai ricordi non solo della propria mortalità, ma anche di tutto e tutti intorno a loro. Questo le rende diffidenti e a volte si chiudono nel proprio guscio, ma questo detta saggiamente il modo di vivere della loro vita.
5) Tendi ad essere riflessivo e introspettivo:
Le Anime antiche tendono a pensare molto… su tutto. La loro mente aperta che sa riflettere ed imparare dalle loro azioni e da quelle degli altri, è la loro più grande maestra di vita. Una ragione per cui le Anime antiche si sentono “anziane” nel cuore è perché hanno imparato tante lezioni attraverso i propri processi di pensiero, e in questo modo, esse, riescono nella comprensione delle situazioni di vita che vivono, grazie alle loro capacità di osservare con calma e attenzione cosa accade intorno a loro.
6) Tu riesci a vedere l’immagine più grande:
Raramente le Anime antiche si perdono nei” superficiali dettagli” di ottenere lauree inutili, promozioni di lavoro, oppure avere successo come star del cinema o della TV… Hanno la tendenza a vedere la vita con occhi da uccelli, osservando quello che è il modo più saggio e significativo di affrontare la vita. Quando sono di fronte a dei problemi, tendono a vederli come dolori temporanei e passeggeri che servono solo ad imparare e ad aumentare la quantità di gioia che sentiranno in futuro. Di conseguenza, sono placide e di natura stabili grazie al loro approccio alla vita.
7) Non sei materialista:
Ricchezza, status, fama, successo e l’ ultima versione di iphone… La Anime antiche non vedono come fine perseguire le cose che possono essere perse facilmente. Inoltre hanno poco tempo per interessarsi alle cose effimere della vita in quanto hanno un significato minimo per loro.
Non avviene sempre ma molte Anime antiche dimostrano segni strani di maturità in età giovanile. Spesso, questi bambini vengono etichettati come “precoci”, “introversi” o “ribelli”, non riuscendo a rientrare negli standard dei comportamenti tradizionali. Solitamente questi bambini sono estremamente curiosi ed intelligenti e vedono l’ inutilità in molte cose che i loro insegnanti , genitori e coetanei dicono e fanno e, passivamente o aggressivamente gli oppongono resistenza. Se tu puoi comunicare con un tuo bambino come fosse un adulto probabilmente hai avuto un’Anima antica tra le tue mani.
9) Semplicemente ti “senti” antico:
Prima di dare un nome a questo, io ho sentito, ho vissuto le sensazioni di essere semplicemente una persona anziana dentro. I sentimenti che accompagnano un’Anima antica solitamente sono: un sentimento di diffidenza verso il mondo, stanchezza mentale, pazienza vigile e calma distaccata. Purtroppo questo spesso può essere percepito come un comportamento distante e freddo ma è solo uno dei vecchi miti dell’anima. Come alcune persone anziane si descrivono “giovani dentro” anche i giovani possono farlo definendosi “antichi di cuore”.
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The 9 signs of the ancient soul:
1) You tend to seek solitude
Since old souls are disinterested in the interests and activities of people of their own age, they often relate better to people older than themselves. They find it unsatisfactory to make friends with people who have difficulty relating. This is one of the major experience problems of the old souls. The result is that they tend to find themselves alone for a long time. People are not for them.
2) You love and seek knowledge, wisdom, truth:
Yes ... The ancient soul finds itself naturally gravitating towards the intellectual part of life. Ancient Souls understand how knowledge equals their power and freedom, wisdom, happiness and truth so why not seek all of this? It is certainly much more interesting for them than reading gossip about the latest boyfriend of some famous person or the latest football results.
3) You are attracted to spirituality:
With a greater degree of emotionality, Old Souls tend to have a sensitive and spiritual nature. They are able to overcome the boundaries of the ego, seeking enlightenment and believing in peace and love by using their time wisely and satisfyingly.
4) Understand the transience of life:
Old Souls are often plagued with memories not only of their own mortality but also of everything and everyone around them. This makes them wary and sometimes they close in their shells, but this wisely dictates the way they live their lives.
5) You tend to be thoughtful and introspective:
Old Souls tend to think a lot… about everything. Their open mind, which knows how to reflect and learn from their actions and those of others, is their greatest teacher of life. One reason why ancient souls feel "old" in the heart is because they have learned so many lessons through their own thought processes, and in this way, they are able to understand the life situations they live, thanks to their ability to observe. calmly and carefully what happens around them.
6) You can see the larger image:
Ancient Souls rarely get lost in the "superficial details" of obtaining unnecessary degrees, job promotions, or succeeding as a movie or TV star ... They have a tendency to see life with the eyes of birds, observing what is the most wise and meaningful to face life. When faced with problems, they tend to see them as temporary and fleeting pains that only serve to learn and increase the amount of joy they will feel in the future. As a result, they are placid and stable in nature due to their approach to life.
7) You are not materialistic:
Wealth, status, fame, success and the latest version of the iphone ... Ancient souls do not see it as an end to pursue things that can be easily lost. They also have little time to be interested in the ephemeral things in life as they have minimal meaning to them.
It does not always happen but many old souls show strange signs of maturity at a young age. Often, these children are labeled as "precocious", "introverted" or "rebellious", failing to meet the standards of traditional behavior. Usually these children are extremely curious and intelligent and see the uselessness in many things that their teachers, parents and peers say and do and, passively or aggressively, resist them. If you can communicate with your child as if he were an adult, you probably had an ancient soul in your hands.
9) You simply "feel" ancient:
Before I gave this a name, I felt, I experienced the feelings of just being an old person inside. The feelings that accompany an ancient soul are usually: a feeling of distrust towards the world, mental fatigue, alert patience and detached calm. Unfortunately, this can often be perceived as a distant and cold behavior but it is only one of the old myths of the soul. Just as some elderly people describe themselves as "young inside", young people too can do so by calling themselves "ancient in heart".
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rraskolnikovv · 2 years ago
Note
La mia psicologa una volta mi ha detto "Non avremo mai certezze le persone tengano a noi, neppure se ce lo diranno... Anche perché spesso neppure loro sanno cosa provano. I sentimenti umani sono talmente complicati. Non sono matematica, non si hanno garanzie. Devi imparare a vivere nell'incertezza... Farti bastare i segnali, per quanto essi non diano sicurezze"
Come si convive con l'incertezza se, come me, si vive in funzione dei legami...? Cioè, per me la cosa più importante nella vita sono le persone, i rapporti che si tessono tra esse.
Inoltre mi chiedo anche: come capire quali sono quei segnali di cui parla la mia psicologa, se ognuno dà segnali diversi per sentimenti diversi, essendo ovviamente tutti noi unici e avendo modi differenti di dimostrare l'affetto...? Conoscere la persona sicuramente aiuta a capirlo, a capire i suoi, ma a volte è comunque difficile interpretare...
Una delle mie ultime lezioni di psicologia sociale si basava proprio su questa tua ultima domanda. Ogni persona costruisce i propri modelli interpretativi sulla base di come essa si relaziona al mondo, di quelle che sono state le sue relazioni e interazioni sociali e soprattutto di quello che è stato il legame di attaccamento primordiale; possiamo quindi dire che l'interpretazione è ciò che vediamo negli altri sotto la luce di ciò che noi siamo, pensiamo e viviamo. Già questa definizione basta per farci capire quanto sia incompatibile la propria interpretazione con il sentimento reale appartenente ad un'altra persona (come hai detto tu, in realtà, parliamo di ciò che la persona ci comunica su tale sentimento, che può non corrispondere al vero). parlando di psicologia, che non è altro che una lente sotto cui leggere ciò che è la nostra esistenza, non esiste una legge universale. è tutto un meccanismo di comunicazione, fiducia, crescita (andando incontro a rapporti che non si sono rivelati ciò che credavamo, impariamo a discriminare quello che realmente vogliamo da ciò che invece è solo apparenza.)
Per farla breve, l'unica strada possibile perchè due mondi vengano a contatto in maniera sana e costruttiva è che ci sia scambio. scambio di opinioni, pensieri, modelli interpretativi, consapevolezze, idee su ciò che ogni cosa significa per l'altro. la comunicazione tra individui aiuterà il rapporto a crescere e a far capire ad entrambi quale strada è meglio prendere. e attenzione, si parla di scambio perchè deve essere reciproco, non significa solo conoscenza di ciò che la persona fa nella vita, di come si chiama e di quali sono i suoi interessi.
questa è l'opinione di una persona che, come te, pensa che il fattore sociale e il rapporto con gli altri sia fondamentale. per non ritrovarsi a soffrire inutilmente secondo il mio parere è necessario (seppur non sia semplice) sforzarsi di seguire questo. spero di averti risposto :)
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Quando inizierai ad amarti, sceglierai di amare chi ti piace.
Prima ancora di imparare a leggere e a scrivere, il bambino apprende l’attaccamento e l’amore; l’amore che cerchiamo nella nostra vita da adulti è spesso la testimonianza di ciò che abbiamo vissuto da bambini.
Alcuni di noi sono rimasti bloccati in un modello relazionale sbagliato o addirittura autodistruttivo, così, nella ricerca del partner, ripropongono uno schema pre-modellato durante l’infanzia.
Lo schema distorce il concetto d’amore e a farne le spese è la vita di coppia.
L’Amore è la ciliegina, non la torta
Mi piace pensare alle relazioni romantiche come alla ciliegina sulla torta. La Torta è già bella e deliziosa da sola e la ciliegina aggiunge dolcezza e divertimento. In modo analogo, siamo belli e meravigliosi da soli e una relazione sana aggiungerà dolcezza e divertimento alla nostra vita.
Non tutti amano le mie analogie ma è così: quando ti senti solo, insoddisfatto o incompleto, cercherai un partner in grado di riempire i tuoi vuoti emotivi, un partner in grado di farti sentire amabile. Purtroppo, se pensi che il tuo partner potrà guarire le tue ferite emotive o colmare i tuoi vuoti interiori, non fai altro che predisporti a una dose maggiore di dolore.
A guarire le ferite emotive inflitte durante l’infanzia dovrai pensarci da sola grazie a un compagno prezioso, l’amor proprio. Certo, quando la situazione è più ingarbugliata l’amor proprio non arriva da solo o comunque non basta: in questi casi è meglio lasciarsi guidare da uno psicoanalista o psicoterapeuta.
Amiamo come siamo stati amati
L’amore che abbiamo appreso in tenera età condiziona ogni nostra relazione, amorosa, amicale o lavorativa. Le relazioni che intrecciamo sono la testimonianza del nostro vissuto infantile.
Spesso sono le sovracompensazioni a spingerci tra le braccia della persona sbagliata, tendiamo a ricercare il partner con una ferita interiore compatibile alla nostra, partner che non sono in grado di donarci amore in modo sano e così inciampiamo in storie sbagliate, una dopo l’altra.
Per esempio, se durante l’infanzia avete appreso un modello codipendente, probabilmente, finirete con un partner con problemi di dipendenza affettiva, problemi di salute (mentale ma anche fisica, dove dovete elargire le vostre cure)… la relazione dovrà farvi sentire utile, perché avete perso il concetto di amore come coronamento di una base già solida.
Come rompere gli schemi
I modelli appresi durante l’infanzia possono essere modellati o addirittura modificati profondamente. Tutti noi abbiamo tendiamo a ripetere determinati modelli comportamentali, non solo in ambito sentimentale. E’ difficile rompere uno schema una volta che si è radicato ma ciò non significa che non possiamo provarci e riuscirci. Imparare ad accettare se stessi e sentirsi una “persona degna d’amore” vi metterà sulla strada giusta per incontrare il partner con il quale istaurare un rapporto d’amore sano.
Per iniziare il vostro cammino dovreste vivere quella che gli psicoterapeuti chiamano esperienza emotiva correttiva. Per mettervi sulla buona strada, seguite questi piccoli consigli:
Introspezione:
Mettersi in contatto con se stessi
Molte persone, prima di cercare un partner, dovrebbero imparare ad amarsi e conoscersi più profondamente.
Riflettete sui vostri sentimenti, sulle emozioni che provate e che cosa ve le fa provare. Non basta dire “sono risentita” o “mi sento sola”… analizzate queste sensazioni. Un diario può essere uno strumento utile per iniziare a comprendersi e accettarsi.
Non crediate che sia facile riconosce i propri stati emotivi: in genere quando chiedo a qualcuno “come ti senti?” piuttosto che rispondermi con il nome di sensazioni, parte la similitudine “è come se…”. Imparate a dare un nome alle vostre emozioni, vi farà bene.
Analizzate le decisioni:
Attirate ciò che il vostro inconscio desidera
Vi farà capire che non siete vittima del destino, anzi: siete padroni della vostra vita e avete voce in capito! Riflettere sulle proprie decisioni vi aprirà gli occhi su quelli che sono i vostri reali desideri e bisogni.
Riflettete sulle esperienze che avete avuto, le decisioni che avete preso fino a questo momento…. aumentate la consapevolezza sul motore che muove il vostro comportamento.
La consapevolezza vi aiuterà a fare scelte diverse in futuro. Scelte più sane circa i rapporti da intrecciare.
Self compassion:
Non giudicatevi, non condannatevi
Perdonatevi gli errori commessi in passato, giudicarvi non servirà a nulla.
Autogiudicarsi severamente non solo è crudele ma innescherà nella vostra mente convinzioni negative sulla vostra persona.
La self compassion vi permettere di riconoscere i vostri bisogni e amarvi anche in tempi difficili come la fine di un rapporto, la solitudine e la paura. Quando vi parlate, fatelo con affetto, immaginate di star parlando a una vostra cara amica…. la giudichereste condannandola o provereste a consolarla?
Lavorate sui confini:
Tenete fuori abusi emotivi e verbali
Tracciate dei confini ben precisi oltre i quali, il partner o un amico, non dovranno mai spingersi. Il vostro confine dovrà tagliare fuori qualsiasi inizio di manipolazione, abuso emotivo o verbale. Aumentate le vostre aspettative e fissate nuovi standard. Quando iniziate una relazione, i confini sono indispensabili per tenere lontane le storie sbagliate.
Aver cura di sé:
Custodite il vostro bambino interiore
Pensate alla genitorialità, un tempo si pensava che essere genitori severi e intransigenti, impartire punizioni e un’educazione severa, potesse servire a tirare su figli sicuri e forti. Per fortuna quello che si pensava decenni fa oggi è stato del tutto sfatato: i metodi educativi più efficaci sono quelli che si basano sull’incoraggiamento e sull’accrescimento delle risorse personali.
Quando cessate di darvi le dovute cure, vi comportate con voi stessi proprio come farebbe un genitore di qualche generazione più vecchio. Volete essere davvero così retrogradi e severi?
Iniziate a tranquillizzare il vostro bambino interiore sulle paure che da anni si porta dentro. Siate buoni e gentili con lui, curatelo e accuditelo. Premiatelo e incoraggiatelo. Desiderate il meglio per lui!
Sostenetevi e regalatevi amore sano e incondizionato. Anche se sbagliate: accettate il fallimento e siate solidali con voi stessi.
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