#leadership politica
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Giorgia Meloni: Il Percorso di Vita Prima della Ribalta Politica. Dall'impegno giovanile alla leadership nazionale, una storia di determinazione e passione
Giorgia Meloni, nata a Roma il 15 gennaio 1977, è una delle figure più influenti della politica italiana contemporanea.
Giorgia Meloni, nata a Roma il 15 gennaio 1977, è una delle figure più influenti della politica italiana contemporanea. Prima di emergere come leader di Fratelli d’Italia e diventare la prima donna a ricoprire la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri, il suo percorso è stato segnato da un profondo impegno politico e da una crescita costante all’interno delle istituzioni. NICCOLO’…
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Temistocle
Temistocle, membro della nuova generazione di politici sale alla ribalta della democrazia ateniese, insieme al suo grande rivale Aristide. Aveva Combattuto a Maratona durante la prima guerra persiana, essendo uno dei dieci strateghi ateniesi menzionati da Erodoto. Come grande politico, Temistocle era vicino al popolo e godeva dell'appoggio delle classi inferiori ateniesi, che, in generale, lo contrapponevano alla nobiltà. Eletto arconte nel 493 a.C prese una serie di misure per aumentare la potenza navale di Atene, cosa che sarebbe diventata fondamentale per tutta la sua carriera politica.
#Storia greca#Eventi#Personaggi#Miti e leggende#Fonti storiche#Antica Grecia#Guerre Persiane#Atene#Politica#Strategia Militare#Battaglia Di Salamina#Battaglia Di Capo Artemisio#Evacuazione Di Atene#Ricostruzione Di Atene#Temistocle#Serse I#Milziade#Euribiade#Oracolo Di Delphi#Erodoto#Plutarco#Tucidide#Flotta Ateniese#Stretto Di Salamina#Impero Achemenide#Democrazia#Eroe Nazionale#Leadership#Ambizione#Riforme Militari
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Murder of Tiberius Gracchus
The murder of Tiberius Gracchus and why it was the being of the fall of the Rome Empire and why it's so relevant to modern-day political failures
The murder of Tiberius Gracchus is one of history’s most significant murders and events that contributed to and marked the beginning of the fall of the Roman Empire when Tiberius was murdered in 133 BC and his brother, Gaius Gracchus, was murdered in 121 BC. The Roman Senate murdered both Gracchus’s brothers, with Tiberius himself beaten to death by Roman senators, similar to Gaius Julius…
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#American Politics#Eastern Rome Empire#Failure of Democracy#Gaius Gracchus#Gaius Julius Ceaser#Modern-day Politicas#Murder of Tiberius Gracchus#Political Leadership#The Decline and Fall of the Rome Empire#Tiberius Gracchus
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Pubblica il New York Post :
«Nel corso dell’anno, verso la metà del mandato, in una lettera aperta firmata da altri 11 gruppi di sinistra, la Leadership Conference on Civil and Human Rights finanziata da Soros ha invitato i CEO di Big Tech a intraprendere un’azione “immediata” per diffondere il cosiddetto “voto disinformazione” per “aiutare a prevenire l’indebolimento” della democrazia. I firmatari avevano ricevuto un totale di 30,3 milioni di dollari da Soros in soli quattro anni. Come ha rivelato la pubblicazione ungherese Remix, delle 11 organizzazioni di verifica dei fatti approvate da Facebook per l’Europa centrale e orientale, otto sono state finanziate da Soros. Come nel caso degli Stati Uniti, questi gruppi di controllo dei fatti sono ampiamente critici nei confronti della destra politica. Un progetto del Poynter Institute in particolare, l’International Fact-Checking Network (IFCN), è stato lanciato nel 2015 con un finanziamento iniziale proveniente dal National Endowment for Democracy (sostenuto dal Dipartimento di Stato USA), Omidyar Network, Google, Facebook, la Bill & Melinda Gates Foundation e la Open Society Foundations di George Soros.
Il “controllo dei fatti” è un elemento importante nella macchina di censura online della sinistra, che offre alle società di social media un pretesto politicamente neutrale per censurare i punti di vista conservatori.
si sapeva, si sa, ma meglio fissarlo per sempre.
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In soli due giorni sono già centinaia le persone uccise in Libano dagli attacchi israeliani. Almeno 500 persone di cui 30 bambini e migliaia i feriti. Alla 79ima Assemblea Generale delle Nazioni Unite in corso a New York il tema è entrato di prepotenza nella discussione. Il padrone di casa, il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, si è rivolto all’Assemblea partendo proprio dal fatto che Gaza sia un “incubo” e che questa situazione non può che portare sempre più caos nella regione. Proprio come sta accadendo ora in Libano. «Dovremmo essere tutti allarmati da questa escalation». Ha continuato ricordando l’abominevole attacco di Hamas del 7 ottobre dello scorso anno, ma aggiungendo che «niente può giustificare questa punizione collettiva al popolo palestinese». Concludendo su un argomento spesso snobbato: l’impunità. Impunità che sembra dilagare per tutti coloro che violano il diritto internazionale, i diritti umani e le sentenze dei tribunali internazionali. Alle parole di Guterres, si sono accompagnate quelle di Josep Borrell. L’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza ha parlato di situazione estremamente pericolosa e preoccupante all’Assemblea delle Nazioni Unite. «Il mondo non può permettersi che il Libano si trasformi in un’altra Gaza», anche in questo caso sono i civili a pagare tutto il prezzo degli attacchi israeliani in termini di morti e di comunità distrutte. «È il momento di fare qualcosa. Tutti devono fare tutto il possibile per fare tutto questo, al fine di evitare che l’escalation continui in una guerra totale”. Le parole più dure sono state quelle del presidente turco Erdogan. ‘L’alleanza dell’umanità 70 anni fa ha fermato Hitler. Ora deve fermare Netanyahu” ha detto Erdogan intervenendo all’Assemblea generale delle Nazioni Unite e attaccando ancora Israele e il premier Benjamin Netanyahu. “A causa dei crimini commessi da Israele, Gaza si è trasformata nel più grande cimitero al mondo per donne e bambini”, ma anche il luogo dove ”muoiono i valori morali che l’Occidente dice di difendere”. Di tutt’altro senso sono state le parole del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, all’ONU. Sostenendo che questa guerra in Medio Oriente è stata iniziata da Hamas e Hezbollah, ma che sono stati uccisi migliaia di civili innocenti e che «È il momento che le parti si mettano d’accordo per una soluzione diplomatica». E poi si sono sentite le parole della Presidente del Consiglio italiana Meloni, che negli USA è stata premiata con il Citizen Awards 2024 dall’Atlantic Council (un Think tank statunitense che ha come scopo quello di promuovere la leadership americana e gli accordi internazionali basati sul ruolo centrale della comunità atlantica). La Meloni ha parlato all’Atlantic Council di come l’Italia sia accanto a chi difende la propria libertà e sovranità, “Non solo perché è giusto farlo, ma perché è nell’interesse dell’Italia e dell’Occidente impedire un futuro nel quale la legge del più forte prevale”. Senza dirlo esplicitamente ha sostenuto così sia la difesa dell’Ucraina, senza sé e senza ma, sia l’aggressione ai “terroristi” che Israele sta compiendo da ormai quasi un anno. Mentre all’Onu si alternano retorica e denunce, ci risuonano ancora nelle orecchie le parole di Marc Botenga, europarlamentare belga di The Left, che in aula a Strasburgo qualche giorno fa aveva chiesto ai suoi colleghi come potessero farsi portabandiera di valori come il diritto internazionale, la democrazia e i diritti umani, mentre l’Unione Europea continua a sostenere Israele. “Parliamoci chiaro, il massacro e il genocidio in corso laggiù sarebbe impossibile senza il sostegno dei paesi e dei governi europei… Perché quando sono i vostri alleati che commettono i crimini a voi va bene? Questa è l’Europa? Questi sono i vostri valori?”.
La guerra in Medio Oriente arriva all’Assemblea dell’ONU. Guterres: “Il Libano non deve diventare un’altra Gaza”
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#titoloni #spaghetti & #mandolino
Questa è una guerra. Non è un "operazione speciale" non è un "genicidio" non è un "serie TV" non è "politica fata a modo europeo". Ripeto questa è guerra, poiché al mondo esistono ancora dei guerrieri che se minacciati muovono guerra. Alla guerra però partecipano solo i veri guerrieri. Non solo missili in guerra, non solo eserciti sul campo, tattiche militari, ma anche colloqui e triangolazioni diplomatiche, ma fatte solo tra guerrieri. Colloqui tra Leader, comandanti di eserciti non influencer politici... Ieri un carro armato israeliano “ha sparato verso una torretta di osservazione presso il quartier generale a Naqoura, colpendola direttamente e facendo cadere 2caschi blu. Questa è un operazione di guerra. Unifil, organismo politico travestito da organismo militare, e che non serve a nulla era stato avvisato di allontanarsi. In una preparazione tattico militare è ovvio che telecamere e punti di osservazione molto probabilmente "compromessi" come Urwa ( rivelatosi un vespaio di Hezbollah) siano da eliminare; questo sempre perché qui combattono veri Guerrieri in una vera Guerra.
In questi giorni di snervante attesa, gli incontri diplomatici si moltiplicano. L’Arabia Saudita e le monarchie non possono platealmente, scegliere tra Iran e Israele, ma in molte leadership come Giordania e Emirati Arabi guardano con favore al graduale indebolimento di Teheran e del cosiddetto asse della resistenza....chi si offende invece dall altra parte? Cina, Corea del nord che comunque sono pur sempre Guerrieri e poi la debole, multiculturale, radicale Europa che "protesta" perché ai caschi blu hanno sparato alle telecamere e alla porta per avvisare di lasciare il campo ai guerrieri. Questa è una partita che pochi possono giocare, gli altri rimangano nei parlamenti a ingannare come sempre i cittadini grazie e far dimostranze sui giornali.
Se muoio e poi rinasco voglio rinascere Israeliano.
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Blinken: «Israele non ha licenza di disumanizzare gli altri»
Israele non ha “la licenza per disumanizzare gli altri”. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken a Tel Aviv, precisando che “gli israeliani sono stati disumanizzati nel modo più orribile il 7 ottobre. Da allora gli ostaggi sono stati disumanizzati ogni giorno. Ma questa non può essere una licenza per disumanizzare gli altri”. La Casa Bianca non ha nascosto la sua insoddisfazione nei confronti di Israele per le vittime civili nella Striscia di Gaza e per la situazione umanitaria durante la guerra, ma la critica di ieri del segretario di Stato è stata la più dura fino ad oggi.
Blinken ha dedicato gran parte del suo intervento a questi argomenti, dopo una giornata di incontri con la leadership politica e militare di Israele. “La stragrande maggioranza delle persone a Gaza non ha nulla a che fare con gli attacchi del 7 ottobre”, ha detto Blinken. “Le famiglie di Gaza la cui sopravvivenza dipende dalla fornitura di aiuti da parte di Israele sono proprio come le nostre famiglie. Sono madri e padri, figli e figlie, che vogliono guadagnarsi da vivere dignitosamente, mandare i figli a scuola, avere una vita normale. Ecco chi sono. Questo è quello che vogliono”.
(Da ilsole24ore)
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⚡️Dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa sulle misure in risposta alle restrizioni dell’Unione Europea nei confronti dei media russi
💬In risposta alla decisione del Consiglio dell'UE del 17 maggio di vietare "qualsiasi attività di trasmissione" di tre testate d'informazione russe (RIA Novosti, MIC Izvestia e Rossiyskaya Gazeta), che entra in vigore oggi, 25 giugno, sono state adottate contro-limitazioni all'accesso nel territorio della Federazione Russa alle risorse di una serie di media degli Stati membri dell'UE e di operatori mediatici comunitari che diffondono sistematicamente informazioni inesatte sullo svolgimento dell'Operazione Militare Speciale.
La Federazione Russa ha ripetutamente avvertito a vari livelli che le vessazioni su base politica nei confronti dei giornalisti russi e gli immotivati divieti dei media russi nell'UE non sarebbero rimasti senza risposta. Ciononostante, Bruxelles e le capitali dei Paesi del blocco hanno scelto di seguire la strada dell'escalation con l'ennesimo divieto illegittimo, costringendo Mosca ad adottare contromisure speculari e proporzionali. La responsabilità di questi sviluppi è esclusivamente della leadership dell'Unione Europea e dei Paesi aderenti che hanno sostenuto questa decisione.
Se le restrizioni sui media russi saranno revocate, anche la parte russa riconsidererà la propria decisione nei confronti degli operatori dei suddetti media.
🇮🇹L’elenco dei media italiani per cui vengono introdotte le contro-limitazioni sulla trasmissione e sull’accesso in Internet nel territorio della Federazione Russa comprende:
• La7
• La Stampa
• La Repubblica
• Rai
🇮🇹 Smetti la bamba,
stai con la Banda 🇷🇺
🤙 https://t.me/labandadegliidraulici
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Domanda: possiamo chiedere analoghe limitazioni a sto 4 peracottari pure in Italia?
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Andrea Pozzo - Roma Sant’Ignazio di Loyola - Apoteosi di Sant’Ignazio - 1694
I conflitti religiosi che nel Cinquecento avevano visto una composizione con la Pace di Augusta in cui Carlo V aveva accettato il principio del “cuius regio eius religio” sfociano nel Seicento in due tendenze contrapposte:
- le meraviglie del Barocco e le opere della Controriforma cattolica;
- l’ampio scenario della Guerra dei Trent’Anni.
La Guerra dei Trent’Anni può essere riassunta lungo queste tappe:
- 1594 - Enrico IV Borbone, convertendosi al Cattolicesimo, Re di Francia
- 1598 - Morte di Filippo II
- 1603 - Morte di Elisabetta I
- 1618 - i rappresentanti dell’imperatore cattolico Ferdinando II d’Asburgo, che cerca di creare uno stato moderno, vengono defenestrati dai protestanti boemi
- 1620 - Sacro Macello dei protestanti in Valtellina
- 1624 - Richelieu Primo Ministro
- 1628 - il generale boemo Wallenstein, al servizio degli Asburgo, sconfigge l’esercito danese
- 1631 - il candidato francese al Ducato di Mantova e del Monferrato Carlo I Gonzaga - Nevers prevale, anche grazie all’abilità diplomatica di Mazzarino, sul candidato sostenuto dagli Asburgo di Spagna e dai Savoia dopo la guerra del Monferrato in cui dilaga la peste raccontata nei Promessi Sposi. Nello stesso anno l’Impero saccheggia Magdeburgo, città alleata degli Svedesi
- 1642 - Mazzarino succede a Richelieu
- 1643 - i Francesi, guidate dal Duca d’Enghien (poi Principe di Condè) sconfiggono gli Spagnoli a Rocroi. Luigi XIV Borbone Re di Francia
- 1648 - Pace di Westfalia. Fine del conflitto in cui si profila la leadership francese sull’Europa: gli Asburgo si concentrano sui possedimenti propri (Austria e Ungheria) anziché sull’Impero;
- 1649 - Carlo I Stuart decapitato in Inghilterra
Il Seicento, secolo in Italia di decadenza politica ed economica, è però anche il secolo di Carlo e Federico Borromeo e del Barocco ispirato dalla Controriforma i cui eventi principali sono:
- 1534 - Alessandro Farnese, fratello di Giulia, amante di Alessandro VI Borgia, eletto Papa Paolo III. Approvazione della Compagnia di Gesù
- 1542 - Paolo III istituisce l’Inquisizione
- 1545 - Concilio di Trento: accentramento del potere papale, importanza delle opere e non solo della grazia, formazione del clero, impegno pastorale
- 1566 - Michele Ghislieri eletto Papa Pio V, il Papa che raccoglie la Lega che vince a Lepanto nel 1571
- 1572 - Il bolognese Ugo Boncompagni eletto Papa Gregorio XIII, promotore non solo del calendario gregoriano, ma anche di importanti iniziative religiose, pastorali e culturali. Nel 1580 viene inaugurato il Quirinale
- 1589 - Fontana del Mosè sotto il pontificato di Sisto V che fa erigere obelischi e migliorare il tessuto urbanistico dell’Urbe: è il modello della “Ecclesia triumphans” dopo il contrasto alle eresie dei decenni precedenti
- 1592 - Clemente VIII Aldobrandini Papa
- 1600 - Cappella Contarelli a San Luigi dei Francesi (Caravaggio). Giordano Bruno al rogo a Campo dei Fiori, decapitata Beatrice Cenci
- 1605 - Camillo Borghese eletto Papa Paolo V. Cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo (Caravaggio)
- 1612 - Carlo Maderno inaugura la nuova facciata di San Pietro
- 1623 - Maffeo Barberini eletto Papa Urbano VIII
- 1626 - Baldacchino di San Pietro (Bernini)
- 1633 - Abiura di Galileo
- 1651 - grazie alla mediazione di Olimpia Maidalchini, Innocenzo X Pamphili affida al Bernini la Fontana dei Fiumi che completa Piazza Navona
- 1652 - Estasi di Santa Teresa a Santa Maria della Vittoria (Bernini)
- 1655 - Fabio Chigi eletto Papa Alessandro VII
- 1657 - Colonnato di San Pietro (Bernini)
- 1660 - Sant’Ivo alla Sapienza (Borromini)
- 1667 - Oratorio dei Filippini (Borromini), Santa Maria della Pace (Pietro da Cortona)
Terminato lo slancio mecenatistico dei pontefici, l’Apoteosi di Sant’Ignazio con la finta cupola commissionata ad Andrea Pozzo dai Gesuiti segna nel 1694 la fine del Barocco a Roma.
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Omar Bakri soprannominato Izz-ad Din (7 ottobre 2000) è un capo militare di resistenza palestinese di alto livello di Hamas.
È attualmente sposato con Emily Hatoum
Breve biografia
Omar Bakri nasce a Gaza nella striscia di Gaza della Palestina il giorno 7 ottobre 2000 e da piccolo perse suo padre e suo fratello maggiore a causa di una lotta armata tra i militanti di Hamas e l'esercito israeliano, l'IDF nel 2006.
Ad Omar sin da piccolo gli viene insegnato a difendersi e usare le armi.
All'età di 18 anni, Omar divenne ufficialmente membro di Hamas e militante e nel 2014 diventa un membro di alto livello di grado capo militare assumendo il nome Izz ad-Din, ed è responsabile per aver ucciso circa 110 israeliani militari.
Fino al 2020, si presumeva che Omar fu ucciso dall'IDF ma nel 2021 fece la sua riapparizione minacciando di fare la guerra contro gli israeliani.
La sua riapparizione fece allarmare molto l'IDF e il governo israeliano.
Il 2 febbraio 2021, Omar si sposò con la palestinese Emily Hatoum con la quale ebbe una bambina nata prematura di 7 mesi il giorno 2 agosto 2022 che viene chiamata Zulema Bakri.
Il 17 dicembre 2022, Omar fece una visita al presidente siriano Bashar al-Assad essendo stato inviato dalla leadership politica di Hamas per completare l'accordo di supportarlo e ritirare il supporto per Free Syrian Army a causa dei suoi legami con al-Qaeda e Stato Islamico che renderebbe la Siria una base terroristica se Assad dovesse essere fatto fuori.
Personalità:
Omar si fida solo dei suoi colleghi di Hamas e dei suoi alleati come Iran, Russia e Siria, lui odia molto gli israeliani perché sono responsabili della morte di suo padre e di suo fratello maggiore.
Omar disprezza molto gli israeliani e gli ebrei sionisti tuttavia non gli dispiace il supporto degli ebrei anti sionisti che supportano i palestinesi.
Omar fa distinzione tra gli ebrei sionisti e gli ebrei anti sionisti.
Informazioni:
Luogo di nascita: Gaza,Palestina
Luogo di residenza: Gaza, Palestina
Data di nascita: 7 ottobre 2000
Cittadinanza: Palestinese
Etnia: Arabo
Religione: Musulmano sunnita
Fazione palestinese: Hamas
Grado: Capo militare
Orientamento sessuale: Eterosessuale
Relazione: Sposato con Emily Hatoum
Figli: 1
Alleati:
-Abu Qasim Muhammad
-Akram Reza
-Bashar al-Assad
-Hussein Mounes
Parenti:
Mustafa Bakri (padre,deceduto)
Ishtar al-Qassam (madre)
Emily Hatoum (moglie)
Zulema Bakri (figlia avuta da Emily)
Yusuf Bakri (fratello,deceduto)
Prestavolti:
-Aram Grigoryan
-Gamid Agalarov
-Ibrahim Nabulsi (pv attuale)
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Brian Boru “Ireland’s Greatest King”
Brian Boru was an Irish king who lived from 941 to 1014. He is widely regarded as one of the most significant figures in medieval Irish history and is remembered for his leadership and military prowess in unifying a number of warring factions in Ireland and achieving a brief period of peace known as the “Golden Age”. His life and legacy have been the subject of much academic research and debate, with historians differing on many points regarding Boru’s life, achievements, and impact on early medieval Ireland. This paper will provide an overview of Brian Boru's life story, his major accomplishments, and how his legacy has been interpreted throughout history.
Brian Boru was born in 941 at Killaloe, County Clare in what is now modern day Ireland. He was of Dalcassian origin, descended from Conmhaícne Mara (the Clann Cian), a branch of the Uí Néill dynasty that ruled over much of northern Ireland during this period. From an early age he was groomed to be a leader within the Dalcassian confederation by his father Cennétig mac Lorcáin , who had become King of Thomond (modern day Munster) at a young age himself.
Boru's rise to power began with his appointment as chief councillor for Máel Sechnaill II mac Domnaill , High King of Ireland from 980-1002. During this period he gained control over much of Munster through military campaigns against rival clans and eventually became its king; he also gained influence over Leinster which enabled him to consolidate more power through political alliances. His rise to become High King began when Máel Sechnaill abdicated in 1002 upon having defeated several Viking invaders in battle; Brian was appointed High King soon after by the other Irish rulers.
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Boru's reign as High King proved to be hugely successful for the people of Ireland; he managed to bring a period of relative peace between various warring factions throughout the country, earning him great respect amongst all those living there at the time. In addition to this, Brian also promoted Christianity; according to chroniclers such as Marianus Scotus , he built churches throughout Munster and had relics from Rome brought back to Armagh . Moreover, he worked hard to ensure that justice prevailed throughout his kingdom: according to historical records he held court hearings every two weeks where grievances could be heard without fear or favouritism .
However, not all aspects of Brian’s rule were seen positively; some historians have criticised him for being overly authoritarian in dealings with other Irish rulers who opposed him. Nonetheless it cannot be denied that Boru put forward ambitious plans for creating a united Ireland under one ruler which unsettled many experienced political leaders .
Ultimately Brian's reign ended with his death on Good Friday 1014 at Clontarf where he led an army against forces led by Sweyn Forkbeard , King of Denmark ; despite defeating many opposing forces it is believed that Boru died after being attacked by a group while praying near his tent during battle . Although it can be argued that Brian failed to achieve lasting peace in Ireland due to subsequent warfare after his death it cannot be denied that he made significant advances towards unity during his lifetime .
In conclusion Brian Boru has gone down in history as one of the most important figures in medieval Irish history; often seen as a heroic figure whose strong leadership qualities allowed him brief periods peace for those living within its borders . He is remembered for numerous achievements including consolidating power across various regions , promoting Christianity throughout Munster , enacting justice without fear or favouritism , and attempting unifying politics which set foundations for future generations . As such it could be argued that despite not achieving long lasting unification during his lifetime there are numerous aspects regarding Brian's rule which continue impacting upon modern day Ireland today both politically and culturally .
References:
1. Duffy S., 1993 The World Of The Gallowglass: Kings, Warlords And Warriors In Early Ireland 1250 - 1600 Dublin: Four Courts Press pp 24-25
2. Byrne FJ., 1973 Ages Of Invasions In Early Medieval History Dublin: Maunsel & Co Ltd pp 79-84
3. O Corrain D., 2000 A New History Of Ireland Volume I Oxford University Press pp 144-151
4. Edwards NF., 2011 A Military History Of Medieval Ireland Edinburgh University Press pp 175-180
5. Ó Corráin D., 1972 Prehistoric And Early Christian Ireland London: Thames & Hudson Ltd pp 26-31
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Giovanni Barosini nominato nel Direttivo Nazionale di Azione: Un impegno per un’Italia riformista e liberale
Giovanni Barosini nominato nel Direttivo Nazionale di Azione: Un impegno per un’Italia riformista e liberale
Giovanni Barosini nominato nel Direttivo Nazionale di Azione: Un impegno per un’Italia riformista e liberale. Il Vice Sindaco di Alessandria, Giovanni Barosini, ha annunciato con gratitudine e determinazione la sua recente cooptazione nel Direttivo Nazionale di Azione, il partito fondato da Carlo Calenda. Questa nuova nomina rappresenta per Barosini un’importante opportunità per rafforzare il…
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A Corrado Simioni? Quello di Hyperion? Quello legato alle Brigate rosse di Moretti? Quello legato alla Cia? «Sì, una fidejussione per Hyperion, la scuola di lingue internazionali a Parigi di cui Simioni era tra i fondatori. Ed era anche grande amico di Mario Moretti. L’Hyperion fu al centro delle attenzioni e manipolazioni da parte dei servizi segreti statunitensi e dei loro alleati, come il Mossad, e le indagini svolte dal dottor Pietro Calogero della Procura di Roma, come lui stesso ha riferito a novembre 2015 alla Commissione parlamentare sul caso Moro, nonostante gli ostacoli posti dal Sisde, accertarono che la sede distaccata dell’Istituto a Rouen in Normandia in realtà era una sede periferica della Cia. Ilardo riferì anche dei rapporti con le Brigate Rosse di Torino, grazie all’intermediazione di un magistrato torinese, Luigi Moschella, che era stato nel 1978 pubblico ministero nel primo processo contro le Br, quello che segnò la fine della vecchia leadership Br e l’avvio della strategia dell’annientamento di Mario Moretti. Magistrato che era amico e in affari non leciti con tale Germano la Chioma, uno dei componenti la banda di Tony Chichiarelli che il 24 marzo 1984 mise a segno la famosa rapina da 35 miliardi di lire alla Brink’s Securmark di Roma. Lo stesso Moschella cercherà di riciclare parte dei titoli trafugati»
. Torniamo al puzzle e ai riferimenti oltreoceano… «Il sequestro e l’omicidio di Aldo Moro o l’omicidio del Presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella (6 gennaio 1980) non furono altro che delle tappe. Come altri avvenimenti simili, a partire dalla strage di piazza Fontana del dicembre 1969, fino alla strage della stazione di Bologna (2 agosto 1980). Tappe di una prima fase di un piano più sofisticato, teso a quei tempi a far sì che la Democrazia cristiana svolgesse in Italia un ruolo di governo, al fine di contrastare la forte opposizione comunista e socialista e la presenza del Vaticano, con la sua notevole influenza politica, al solo scopo di attuare scelte politiche, economiche e sociali più utili alla politica statunitense e anche per garantire la sicurezza delle tante basi militari Usa presenti in Italia».
Strategia che poi proseguì con un maggior coinvolgimento della criminalità organizzata di stampo mafioso… «I nuovi apparati militari e terroristici. Questo grazie al coinvolgimento della massoneria e dei servizi segreti. Con loro si sono raggiunte forme terroristiche incisive e cruente. Basti pensare alla strage del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e della scorta, il 23 maggio 1992. O a quella del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta, il 19 luglio 1992. O agli attentati stragisti del 1993-1994 a Firenze, Milano e Roma. Tutto ciò all’indomani dell’omicidio di Salvo Lima, uomo forte della Dc siciliana e terminale politico di Giulio Andreotti. Tutto nell’evidente opzione di sostituire il vecchio con un nuovo contenitore politico, come già prefigurato nel “Piano di Rinascita democratica” di Licio Gelli, capo del P2. E agente americano».
Franco Fracassi - The Italy Project
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A parte che non sono 20 anni che gli americani esportano fascismo... pigliamo che so... Pinochet tra i tantissimi? Infatti la politica estera americana è stata sempre una gran merda.
Ormai le elezioni nelle democrazie occidentali sono diventate prevalentemente un sondaggio su quanto la classe dirigente possa tirare la corda in politica interna. Che non vuol dire che non servano a niente, perchè se gli si da il segnale che possono tirare la corda lo faranno.
E se sul breve periodo una classe dirigente ultra reazionaria forse può riuscire a essere più "agile" a difendere i suoi interessi all'estero, sicuramente indebolisce un paese internamente, rendendolo meno competitivo e mettendo in discussione il suo ruolo di leadership.
Quindi si, agli americani conviene votare per il "meno peggio", ma con le stesse prospettive che ci sono negli altri paesi occidentali. Votare il "meno peggio" non basta.
Per il resto del mondo rimane un incognita. Obama è stato bombarolo come Bush, ma a differenza di Bush è stato più diplomatico, cosa che ha contribuito a ricostruire l'immagine di leadership "positiva" dell'america in molti paesi a vantaggio degli Stati Uniti ma a svantaggio sia dell'autonomia degli "alleati" che del resto del mondo.
sorry everyone, bouta get political
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È opaca la denominazione dello Stato, definito ebraico pur essendo abitato per oltre il 25 per cento da non ebrei (arabo-palestinesi musulmani e cristiani, cristiani non arabi, drusi, beduini, ecc.). È opaca la formula che descrive Israele come “unica democrazia in Medio Oriente”, perché la democrazia non si concilia con l’occupazione coloniale o l’assedio dei palestinesi. È opaca la forza militare di Israele, che dagli anni 60 dispone di un armamento atomico senza mai ammetterlo. Secondo il giornalista Seymour Hersh, Tel Aviv ha già minacciato una volta l’uso dell’atomica, nella Guerra del Kippur del 1973 (The Samson Option, 1991).
Ma più opaca di tutte le politiche è l’esistenza di una lobby sionista estremamente danarosa e attiva – soprattutto in Usa e Regno Unito – che fin dalla nascita dello Stato di Israele sostiene le sue politiche di colonizzazione, e che oggi appoggia l’ennesimo tentativo di svuotare la Palestina dei suoi abitanti. Si dice che Netanyahu sta spianando Gaza e attaccando anche la Cisgiordania solo per restare al potere, senza un piano per il futuro. Quasi un anno è passato dalla strage perpetrata da Hamas il 7 ottobre, e una rettifica si impone. È vero che Netanyahu teme di perdere il potere, ma un piano ce l’ha: la pulizia etnica in Palestina.
La lobby sionista ha istituzioni secolari negli Stati Uniti e Gran Bretagna e filiali ovunque. Influenza i giornali e li monitora, finanzia i politici amici. Denuncia regolarmente l’antisemitismo in aumento, mescolando antisemitismo vero e opposizione alle guerre di Israele. Nei Paesi europei operano vari gruppi di pressione tra cui l’Ong Elnet (European Leadership Network).
È chiamata a volte lobby ebraica, ma con l’ebraismo non ha niente a che vedere. Ha a che vedere con il sionismo, che è una corrente politica dell’ebraismo e che dopo molti conflitti interni ha finito col pervertire la religione. È nata nella seconda metà dell’800 e culminata nei testi e negli atti fondatori di Theodor Herzl e Chaim Weizmann. Per il sionismo politico, l’ebraismo non è una religione ma una nazione, uno Stato militarizzato, edificato in Palestina con uno slogan che falsificando la realtà era per forza bellicoso: la Palestina era “una terra senza popolo per un popolo senza terra”, data da Dio agli ebrei per sempre. Secondo il filosofo Yeshayahu Leibowitz, che intervistai nel 1991, Israele era preda di un “nazionalismo tendenzialmente fascista”. Non stupisce che Netanyahu e i suoi ministri razzisti si alleino oggi alle estreme destre in Europa e Usa.
Non tutti gli ebrei approvarono la ridefinizione della propria religione come nazione e Stato. In parte perché consapevoli che la Palestina non era disabitata, in parte perché la lealtà assoluta allo Stato israeliano imposta dalla corrente sionista esponeva gli ebrei della diaspora a sospetti di doppia lealtà.
Indispensabile per capire questa fusione tra religione e Stato militarizzato è l’ultimo libro di Ilan Pappe (Lobbying for Zionism on Both Sides of the Atlantic, 2024). Lo storico racconta, proseguendo lo studio di John Mearsheimer e Stephen Walt sulla lobby (2007), la nascita del sionismo nella seconda metà dell’800, e cita fra gli iniziatori le sette messianiche evangelicali negli Stati Uniti. Sono loro che con più zelo promossero e motivarono il movimento sionista. L’idea-guida del sionismo millenarista è che Israele ha un diritto divino a catturare l’intera Palestina. Se il piano si realizza, giungerà o tornerà il Messia. Questo univa nell’800 sionisti ebrei e cristiani. C’era tuttavia un tranello insidioso: per i sionisti cristiani, il Messia arriva a condizione che gli ebrei alla fine si convertano in massa al cristianesimo.
Il sionismo colonizzatore è oggi in difficoltà. “Non in mio nome”, è scritto sugli striscioni degli ebrei che manifestano contro la nuova Nakba (“Catastrofe”, in arabo) che il governo Netanyahu infligge a Gaza come nel 1948. E che infligge in Cisgiordania dal 28 agosto.
Ciononostante i governi occidentali accettano l’equiparazione fra antisemitismo e antisionismo, per timore delle denigrazioni e manipolazioni della lobby. Quasi tutti hanno fatto propria la “definizione operativa” dell’antisemitismo adottata nel 2016 dall’International Holocaust Remembrance Alliance (cosiddetta Definizione IRHA, legalmente non vincolante). Tra gli esempi indicati, l’antisionismo e le critiche di Israele. Il governo Conte-2 si è allineato nel gennaio 2020.
Difficile in queste condizioni monitorare e combattere l’antisemitismo. L’unica cosa certa è che la politica di Israele non solo svuota la Palestina e crea nuove generazioni di resistenti più che mai agguerriti, non solo rende vano l’appello ai “due popoli due Stati”, ma mette in pericolo gli ebrei in tutto il mondo. Nel lungo termine può condurre Israele stesso al collasso.
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FERMATE NETANYAHU: FERMATE QUESTO PAZZO!
FERMATE NETANYAHU: FERMATE QUESTO PAZZO!
di Roberto Siconolfi Con l’uccisione di Nasrallah Israele passa una linea rossa, evidente, palese, troppo palese, per essere messa sotto il tappeto come in altre azioni di guerra o terroristiche compiute finora contro le leadership iraniane e libanesi. Questo oltre al massacro che non ha alcuna giustificazione militare e politica compiuto a Gaza, con un impressionante numero di vittime tra…
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